L'informazione a servizio del+la creazione d'impresa. Studiosi, enti e operatori hanno bisogno di avere un quadro informativo continuamente aggiornato de+l sistema industriale, soprattutto meridionale, per tenere il passo del+la concorrenza e pianificare lo sviluppo. Un elemento importante di un sistema informativo è costituito dal+le banche dati che vedono oggi un utilizzo sempre più frequente per favorire la nascita di nuove imprese. La legislazione straordinaria a vantaggio del+le regioni de+l Sud ha incrementato i nuovi utilizzi del+le informazioni almeno per tre regioni.
1. In passato si è preferito agire, ne+i confronti de+l Sud, come se, accanto a quello de+i finanziamenti, l'unico problema fosse quello del+le infrastrutture, ridimensionando, ne+i fatti, il ruolo del+l'informazione. Tuttavia, ne+gli ultimi anni, anche l'Intervento straordinario ne+l Mezzogiorno si è indirizzato a favorire la nascita e lo sviluppo di un nuovo atteggiamento imprenditoriale che deve essere alimentato con informazioni precise, puntuali, competenti e specialistiche.
2. Sempre più si afferma una nuova visione strategica del+l'impresa, e per essere tale, va supportata da una pianificazione. A+gli imprenditori, protagonisti del+lo sviluppo de+l Mezzogiorno occorre fornire strumenti più adeguati e tra questi le informazioni su+i mercati di sbocco, di approvvigionamento, sul+la concorrenza, ecc.
3. Nonostante il frequente parlare di banche dati, è doveroso constatare che il loro utilizzo in Italia, finora è molto limitato: solo soggetti come banche, società finanziarie, operatori del+l'innovazione tecnologica le hanno utilizzate con continuità. Spesso il ritardo è dipeso anche dal+la scarsa affidabilità, da+l non aggiornamento e dal+la difficile accessibilità a+i dati.
A partire da+gli anni '80 si assiste a un radicale cambiamento nel+la cultura del+l'informazione, in quanto alcune strutture pubbliche (Camere di Commercio, Banca d'Italia) hanno offerto assistenza informativa al+l'utenza. Lo Iasm, già ne+gli anni '70, anticipando i tempi, ha dato incarico a+l Crs - Centro di Ricerche e Servizi al+le Imprese di Napoli - di progettare e gestire una banca dati sul+l'industria meridionale nata 15 anni fa per fornire dati aggiornati per i progetti di entreprise creation; in particolare, chi intende usufruire del+la legge 44/86 (legge De Vito), dispone di informazioni necessarie al+la compilazione de+l progetto di impresa. Tale documento va presentato a+l Comitato di gestione del+la legge 44/86 per dimostrare la fattibilità del+l'idea.
Il business plan si articola in 6 fasi: idea, analisi, strategia, risorse e valutazione economico-finanziaria. L'obiettivo è quello di dimostrare la validità del+l'idea in termini di mercato, redditività e perseguibilità. Particolare enfasi è data al+la valididità di mercato, in quanto i contributi sono concessi in base ad essa e non su garanzie reali. Le informazioni rappresentano così un supporto prezioso per la realizzazione del+l' analisi di mercato, parte chiave de+l business plan, in cui si deve dimostrare che esiste un'opportunità di mercato sfruttabile, coerente con l'indea di business e con le risorse a disposizione. Il patrimonio informativo è differentemente appetibile a seconda del+l'attività che si intende avviare: ad esempio, se la nuova impresa produrrà macchine per l'industria tessile, si possono ottenere i profili di tutti i potenziali clienti, produttori di tessuti o maglieria.
MARATEA - Presso il centro congressi Maratea, convegno nazionale sul+la dirigenza pubblica ne+l Mezzogiorno. Apre i lavori Luigi Forenza, segretario regionale del+la Direr-Dirba. Conclusioni di Riccardo Misasi, ministro per gli interventi ne+l Mezzogiorno. Intervengono il presidente del+la Regione Basilicata, Gaetano Michetti, Remo Gaspari, ministro per la Funzione pubblica, e di Antonio Maccanico, ministro per gli Affari regionali e i problemi istituzionali.
BARI - Al+le ore 9.30, presso la facoltà di Giurisprudenza, presentazione de+l consorzio Levante promosso da+l Banco di Napoli, dal+la Fime, dal+l'Infrasud, dal+l'Italtekna, dal+la Saibem e dal+la Snam Progetti Sud. Al+la manifestazione parteciperanno Sabino Cassese, Paolo Leon e Paolo Portoghesi del+l'Università di Roma, Franco Fiorelli del+l'Università di Bari, Cesar Pelli del+l'Università di Yale e Uberto Siola del+l'Università di Napoli.
NAPOLI - Presso l'aula Enrico Pessina del+l'Università di Napoli, con inizio al+le ore 16, cerimonia di consegna de+i premi «Guido Dorso» 1989 patrocinati da+l mensile «Politica meridionalista». Ne+l corso del+la manifestazione, il premio Nobel per l'economia, Franco Modigliani, terrà una conferenza stampa su+l tema «Problemi de+l risparmio ne+l Mezzogiorno». La giuria del+la tredicesima edizione de+l premio è composta da Riccardo Misasi, ministro per gli interventi straordinari ne+l Mezzogiorno; Andrea Amatucci, ordinario di Scienza del+le finanze presso l'Università di Napoli; Carlo Ciliberto, rettore del+l'Università di Napoli; Giuseppe Di Vagno, presidente del+l'Isveimer; Luigi Rossi Bernardi, presidente de+l Consiglio nazionale del+le ricerche; Nicola Squitieri, direttore de+l mensile «Politica meridionalista».
CASERTA - «Le telecomunicazioni a Caserta e in Campania, quali scelte di innovazione e modernizzazione del+l'apparato industriale» è il tema de+l convegno organizzato dal+la Fim-Cisl. Interverranno: Carlo Fracanzani, ministro del+le Partecipazioni statali; Michele Viscardi, presidente del+la commissione Industria del+la Camera; Clino Bocchino, assessore al+l'Industria del+la regione Campania; Gian Franco Soverini, amministratore delegato del+l'Italtel telematica; Umberto Ferroni, amministratore delegato del+l'Alcatel- Face Italia; Alberto Cabria, dirigente de+l personale Siemens Tlc di Marcianise; Umberto Silvestri, direttore generale Stet-Roma. Per la Fim-Cisl saranno presenti il segretario nazionale Luciano Scalia, il segretario regionale Gabriele Brancaccio e il segretario de+l comprensorio di Capua Vittorio Guida.
LECCE - Al+le ore 9.30, presso il Grand Hotel Tiziano, si apre la sesta conferenza nazionale sul+l'automazione del+le Casse di Risparmio. Dopo il saluto de+l presidente del+la Cassa di risparmio di Puglia, Franco Passaro, si svolge il convegno su+l tema «Il sistema bancario verso la dimensione europea». Intervengono il ministro de+l Tesoro, Guido Carli, il presidente del+la commissione interbancaria per l'automazione del+la Banca d'Italia, Patria, il direttore generale del+l'Associazione bancaria italiana, Gianani, il direttore generale del+l'associazione fra le Casse di risparmio italiane, Fattorini, il presidente del+la Shearson Lehman, Post, il direttore generale del+la Sai Assicurazioni, Brinatti. Seguirà una tavola rotonda su+l tema «Le strutture societarie, tecnologiche e organizzative». Partecipano il direttore generale del+l'Istituto per l'automazione del+le Casse di risparmio italiane, Chiusa; l'amministratore delegato del+l'Olivetti, Cassoni; il presidente del+la Cariplo, Mazzotta; il presidente del+la Cassa di risparmio di Puglia, Passaro; il presidente del+l'Ibm, Presutti.
NAPOLI - Presso la Camera di commercio si apre il seminario internazionale sul+le «Donne manager e il mercato unico europeo» con la partecipazione de+l presidente del+la Cciaa, Francesco Magliano, del+la presidentessa del+le «Femmes chefs d'enterprises mondiales», Maria Grazia Gatti Randi e del+la presidentessa del+la sezione campana del+l'Aidda (Associazione del+le donne imprenditrici italiane), Elisa Contaldi Iodice.
GIUSEPPE De Rita, di professione inventore di parole nuove, potrebbe essere definito il nuovo Re Mida del+l'economia. Dopo avere per molti anni costruito un'immagine de+l Mezzogiorno aperto a+l nuovo, in crescita sia pure a «macchie di leopardo», oggi si cimenta - e per la verità ancora una volta positivamente - ne+l restauro conservativo di un ente economico piuttosto malconcio. Da quando ha assunto la presidenza de+l Cnel, l'organo previsto dal+la Costituzione per affiancare il governo in materia di economia e lavoro, ne+i saloni di Villa Lubin si è avuta una ripresa di attività significativa. Quello che alcuni studiosi definivano ormai come un reperto archeologico nel+la storia costituzionale de+l nostro paese è stato vivacizzato da De Rita con una serie di iniziative che tendono a riportar*lo a+l centro de+l dibattito sociale ed economico. Particolarmente interessante in questo contesto ci sembra la sterzata impressa in merito al+la politica meridionalistica.
Tale nuovo indirizzo si è concretizzato ne+l dibattito svolto*si martedì scorso proprio a Villa Lubin nel+l'anniversario de+i 20 anni dal+la scomparsa di Giulio Pastore il grande sindacalista piemontese artefice del+la svolta meridionalista de+gli anni Sessanta. Auspice De Rita è stata ribadita con forza l'esigenza manifestata da Riccardo Misasi di realizzare un patto sociale a tre, governo, imprenditori e sindacati, per favorire la crescita de+l Mezzogiorno. E proprio ricordando l'esperienza de+l primo governo di centro - sinistra (ne+l quale Giulio Pastore fu ministro per il Mezzogiorno) De Rita e i numerosi ministri presenti hanno ribadito l'opportunità di una programmazione di stampo meridionalista caratterizzata da+l consenso del+le forze sociali. E il sindacato - presente anche in veste istituzionale ne+l parlamentino de+l Cnel - ha fatto sapere che intende fare la sua parte.
Gli esponenti de+l governo (Misasi, Pomicino, Fracanzani e Maccanico) hanno lanciato l'idea che nel+la prossima legge finanziaria venga definito (con la collaborazione de+l Cnel, come avvenne per il primo ed unico programma economico nazionale 1966 - 70) un piano programmatico a medio termine per l'intero paese ma con a+l proprio centro lo sviluppo de+l Mezzogiorno. De Rita, da+l canto suo, ha sottolineato che l'Italia non può presentar*si al+l'appuntamento de+l '92 se prima non ha risolto i due grandi nodi de+gli anni Novanta, la riduzione de+l deficit pubblico e il recupero da parte del+le regioni meridionali de+l grave ritardo rispetto al+le regioni de+l Centro - Nord. Ecco un altro motivo, e non l'ultimo, in base a+l quale Giuseppe De Rita, inventore di parole, ma anche suscitatore di energie, merita di salire in questa rassegna settimanale dedicata a+i personaggi che si impegnano pro o contro il Mezzogiorno.
IL
dibattito su+l Mezzogiorno sta
registrando ne+gli ultimi mesi una sensibile crescita di livello ed un
apprezzabile irrobustimento de+i contenuti. Dopo anni durante i
quali, tranne poche e lodevoli eccezioni, i temi meridionalistici
erano guardati con fastidio da gran parte del+la classe dirigente sia
politica che economica, favorendo così l'attivismo affaristico di
quanti fondano le proprie fortune sul+la spesa pubblica assistenziale,
ora si torna ad affrontare il problema sul+la base di analisi
dettagliate e di un più determinato impegno politico.
Senza voler per l'ennesima volta tentare un'analisi de+i nodi del+l'economia meridionale si può dire che tre sono le direttrici di riforma sul+le quali esiste un'ampia convergenza di opinioni.
La prima riguarda la riforma del+la 64 in modo da render*la più snella e più operativa e contemporaneamente concentrare gli sforzi, in accordo con gli strumenti ordinari gestiti da+l ministero de+l Bilancio, su alcuni grandi progetti di rilevante impatto sul+le infrastrutture meridionali.
La seconda riguarda il mercato de+l lavoro ed il costo de+l lavoro. Non si tratta certamente di introdurre nuovamente le gabbie salariali, ma certo il problema di correlare le retribuzioni al+la minore produttività del+l'industria meridionale non può essere ignorato. Il tema non è nuovo. Era stato posto da+l FMI tre anni fa, ma nessuno lo aveva raccolto. Oggi è la Banca d'Italia che lo rilancia con forza, trovando maggiore attenzione oltre che ne+l mondo industriale anche in quello sindacale.
Terzo grande capitolo da affrontare è quello del+la formazione, ed in genere del+la scuola e del+l'Università. Inutile spiegare le ragioni per le quali un adeguato livello culturale ed una buona preparazione professionale sono indispensabili per un effettivo inserimento ne+l mondo de+l lavoro. Ebbene ne+l Sud le carenze sia de+l sistema scolastico e del+la ricerca che del+la formazione sono più gravi che ne+l resto de+l Paese. E questo non tanto perché manchino le risorse, anzi recenti studi mostrano che ne+l Meridione il costo del+la formazione è doppio rispetto a+l Nord, ma perché queste risorse sono [utilizzate] male utilizzate e si disperdono in mille rivoli.
La riforma di questi tre grandi strumenti del+la politica meridionalistica dovrebbe rispondere ad alcuni obiettivi generali di politica economica ed industriale chiaramente individuati ed esplicitamente enunciati. C'è infatti un ragionamento che a prima vista può sembrare semplice e logico, ma che in realtà è estremamente pericoloso, che affascina molti meridionalisti. Partendo dal+la considerazione che ne+gli anni 80 il Sud è rimasto indietro perché le risorse sono state dirottate a sostegno del+la ristrutturazione industriale de+l Nord, si arriva ad indicare la necessità di creare un gradino di convenienza in favore del+la localizzazione de+gli investimenti ne+l Mezzogiorno, non migliorando la forza di attrazione de+l Sud, ma penalizzando l' industria de+l Nord. Ciò si può fare ad esempio concentrando la fiscalizzazione de+gli oneri sociali ne+l Mezzogiorno, o penalizzando solo a+l Nord gli ammortamenti ed altri incentivi a+gli investimenti.
Però, a parte le considerazioni di carattere generale tante volte illustrate su+i rischi di un indebolimento del+la competitività del+l'industria de+l Nord specie in vista del+l'unificazione de+l mercato europeo, l'errore fondamentale di queste proposte sta ne+l considerare il Mezzogiorno in un rapporto statico ed univoco con il Nord. In una realtà invece altamente dinamica, caratterizzata da mercati sempre più integrati, il Meridione deve metter*si in rapporto con tutti i potenziali investitori de+l mondo e deve offrire condizioni appetibili rispetto a tutte le altre aree di moderato sviluppo che esistono anche ne+l resto del+l'Europa.
Penalizzare l'industria de+l Nord, in altre parole, non porterebbe investimenti a+l Sud, specie se ne+l frattempo questo non migliora la sua dotazione infrastrutturale, ma probabilmente spingerebbe molti imprenditori settentrionali a localizzare unità produttive in altre aree europee oggi fortemente appetibili come Spagna e Portogallo, ma anche come alcune zone del+la Francia e del+la Germania.
Invece accanto al+le tre linee politiche sopra indicate (intervento straordinario, costo de+l lavoro, formazione) appare importante una riflessione, ancora nemmeno iniziata, su+l potenziamento de+l mercato finanziario e sul+l'irrobustimento del+le medie aziende oggi esistenti. Ne+l Mezzogiorno occorre creare un mercato de+i capitali veramente efficiente ed innovativo, ma anche stimolare la convenienza del+le imprese a servir*se*ne. Questo vuol dire studiare del+le agevolazioni fiscali per spingere l'imprenditore, che oggi predilige l' impresa familiare, a strutturar*si secondo forme più sofisticate, a collocare quote di capitale su+l mercato, a dividere le responsabilità di gestione con de+i managers; in sostanza ad assumere dimensioni adeguate per poter competere anche su+l difficile e concorrenziale mercato internazionale.
In conclusione, i prossimi mesi saranno decisivi per il Mezzogiorno. Il governo si appresta a negoziare un vero e proprio patto sociale con sindacati ed imprenditori, ed a modificare la propria politica di investimenti. Il 10 e l'11 novembre a Bari la Confindustria avvierà un confronto con politici e sindacati sul+la riforma del+la scuola e del+la formazione. Ne+i giorni successivi si discuterà di banche e di mercato finanziario.
L'augurio è che il governo sappia poi tirare le fila di questi pur utili dibattiti, e prendere con tempestività quelle decisioni che appaiono ormai non più rinviabili.
IL
MATTONE rappresenta da sempre per
l' area campana e per quella napoletana un punto di forza produttivo.
Le vicende connesse al+la ricostruzione post terremoto hanno
irrobustito com'era prevedibile tale ruolo. Tuttavia a tale
rafforzamento del+l'industria del+le costruzioni non ha corrisposto
un'analoga impennata del+l'apparato produttivo manifatturiero.
Dal+l'ultimo censimento effettuato dal+la Federazione de+gli
industriali del+la Campania viene fuori che rispetto a+l 1981 mancano
al+l'appello circa 1300 unità. E la perdita di consistenza
del+l'intero sistema riguarda sia il numero di addetti ( -27%) che il
numero di unità locali (- 14%). Il dato che assume maggiore rilevanza
attiene al+la contrazione del+le dimensioni operative del+le aziende:
quelle che a fine '80 contavano il 40.2% de+gli addetti e l'1.9%
del+le unità locali rappresentano oggi il 26.8 per cento e l' 1.7%. Le
aziende medie, invece, sono rimaste pressoché stazionarie (24% addetti
e 9%); mentre sono cresciuti gli addetti in quelle minori (da 35.4 a
48.3%).
Ma questo non basta c'è un altro elemento che merita di essere attentamente esaminato per gli effetti distorsivi che rischia di avere sul+l'apparato produttivo campano: l'impegno massiccio del+le Partecipazioni Statali ne+l settore del+l'edilizia. Basti pensare al+le molteplici iniziative avviate dal+l'Italstat attraverso la Mededil e la società Sistemi urbani. L'iniziativa pubblica preoccupata oggi di reperire suoli o favorire operazioni residenziali al+l'interno del+l'area metropolitana rappresenta un elemento distorsivo in quanto trasforma la politica di reindustrializzazione in una politica di deindustrializzazione, ma soprattutto perché favorisce una terziarizzazione turistico - residenziale a+l posto di quella produttiva e avanzata che rappresenta al+lo stato la concreta risposta positiva a chi crede ancora ne+l possibile sviluppo del+l'area campana.
Ma ritorniamo al+le grandi manovre del+l'industria pubblica ne+l settore terziario residenziale. E' ben nota la vicenda che ha visto protagonista Bernabei per l'acquisto de+i centosessantamila metri quadrati del+l'ex Eternit adiacenti al+l'acciaieria di Bagnoli. Tale iniziativa del+l'Italstat che non si è [concretizzata] ancora concretizzata nel+la fase di cantiere rientra ne+l quadro del+la politica pubblica tesa a+l raddoppio de+l Centro direzionale già realizzato per la prima parte dal+la Mededil e al+la sistemazione del+l'area occidentale (il comprensorio flegreo per intender*ci), ne+l caso Bagnoli venga chiuso o [venga] delocalizzato, e nel+l' area orientale (quella di più antica industrializzazione contigua a+l centro direzionale. Un significato ancor più negativo, in quest'ottica di «mattonizzazione» del+l'impresa pubblica, è desumibile da+l fatto che le aziende a Partecipazione statale operanti nel+l'area campana tendono a far passare come interventi di reindustrializzazione gli investimenti produttivi finalizzati al+la razionalizzazione del+le aziende stesse.
Non solo, quindi, il pubblico viene ad incidere in un segmento di mercato affollato da+gli imprenditori privati e che si ritrova oggi ad affrontare anche il contraccolpo del+la ridotta attività de+i cantieri del+la ricostruzione; ma rischia - e questo è il dato maggiormente negativo - di allontanare ne+l tempo ogni ipotesi di riconversione industriale a+l nuovo nel+l'area campana.
ERA
collaudatore e
capofficina al+la Fiat. D'improvviso Domenico Ciarallo si scopre la
voglia d' impresa e cambia pelle. Dove? Nientemeno che a Termoli, in
provincia di Campobasso, nel+l'osso de+l Sud. Mandati al+l'aria in un
colpo solo mito e fascino de+l posto fisso, l'imprenditore di ritorno
mette su in pochi anni un' azienda - la Officine Sangiacomo - che è
tra le maggiori ne+l Mezzogiorno nel+la trasformazione de+i veicoli
industriali. Sei miliardi di fatturato, commesse in Italia e anche in
alcuni paesi esteri, la Sangiacomo è l'esclusivista per il Centro-Sud
di Bonfiglioli di Bologna per l'allestimento del+le gru idrauliche.
((A pagina 3
ELIO SCRIBANI))
NEL+LE
Regioni de+l Sud
l'industria chimica è una realtà consolidata, ma con prospettive di
sviluppo non completamente definite. Il settore ne+l suo complesso è
eterogeneo sia per natura merceologica e tecnologica del+le produzioni
sia per le caratteristiche strutturali e dimensionali de+gli impianti,
comprendendo le lavorazioni chimiche di base e secondarie (chimica
fine), le produzioni de+i derivati de+l petrolio e quelle di resine
termoplastiche e termoindurenti. Ne+l Mezzogiorno questi impianti
(circa 500) rappresentano poco meno de+l 10% del+l'occupazione
industriale (con circa 50mila addetti) e pongono il settore a+l quinto
posto per numero di addetti assorbiti. ((A pagina 5 uno
studio del
CRS))
AL+LA
voce cratere, c'è
una lunga teoria di punti interrogativi e sospensivi che, ne+l giro di
qualche settimana, il ministro per il Mezzogiorno dovrà risolvere.
Tocca a Misasi, infatti, portare a completamento la realizzazione de+l
programma, per la parte già definita e finanziata, di nuova
industrializzazione del+le aree interne del+la Campania e del+la
Basilicata colpite da+l terremoto. I primi problemi da affrontare
riguardano la necessità di mettere subito in cantiere i 97
stabilimenti del+la seconda fase. Non meno importante il nodo de+i
servizi e del+le infrastrutture. Infine, c'è da rispondere al+le
richieste del+la Confindustria. ((A pagina 6
FRANCO GENZALE))
Francesco Zecchina
è il nuovo
presidente del+l'Acen, l'associazione de+i costruttori del+la
provincia di Napoli. Zecchina subentra a Eugenio Cabib.
Ottavio Rotondo,
commercialista
napoletano, è stato eletto presidente de+l consiglio di
amministrazione del+la Leasimmobili.
Basilio Reale,
perito agrario di
Piedimonte Matese, è il nuovo direttore del+l'Associazione produttori
ortofrutticoli del+le province di Napoli e di Caserta. Reale subentra
ad Aristide Valente, passato al+la Federexport.
Fernando Rocco,
34 anni, è stato
eletto segretario confederale del+la Cgil di Catanzaro. Rocco succede
a Carlo Rende.
Mario Cozza,
50 anni, è stato
riconfermato al+la presidenza del+la Federindustriali del+la Calabria.
Francesco Martini,
catanese, è stato
eletto vice presidente nazionale del+la Confagricoltori.
Demetrio Chirico
è stato riconfermato
segretario regionale del+la Uil calabrese a+l termine de+l quarto
congresso svolto*si a Lamezia Terme.
Salvatore Catanese,
imprenditore
palermitano, è stato eletto al+la presidenza del+l'Aniem,
l'associazione del+le imprese edili siciliane aderenti al+la Confapi
Vito Lamaina
è il nuovo presidente
del+la Fism di Matera, la Federazione italiana del+le scuole materne.
Sostituisce Michele Celiberti, che ricopriva l'incarico da+l 1983.
Vice presidenti sono stati nominati Nicola Incampo e Fortunato
Giordano.
Giacomo Carlo Fusco,
già presidente
del+l'Ordine de+i dottori commercialisti del+la provincia di Potenza,
è il nuovo presidente de+l Collegio de+i revisori de+i conti
del+l'Esab, l'ente di sviluppo agricolo del+la Basilicata. Subentra a
Gaetano Tucci, che lascia l'incarico dopo 11 anni. Sindaci effettivi
sono stati nominati Alfio Trovato, Alfonso Di Palo, Giovanni Asciano e
Ferdinando Zito.
SONO
un assiduo lettore e vorrei
esporre il seguente quesito. Ne+i due trimestri scorsi (gennaio-giugno
c.a.) ho registrato ne+l libro IVA de+i costi sopportati di carburante
per l'autocarro inerente al+la mia attività (cod. 6300 - Ditta
d'impresa minore individuale in regime semplificato), senza portare in
detrazione la relativa IVA de+i suindicati mesi. Cosa potrei fare
oggi, considerando che non ho [chiuso] ancora chiuso la contabilità
relativa a+l trimestre luglio-settembre? ((
Antonio
Carbone -
Casoria))
L'articolo 27 de+l D.P.R. 633/72 recita.
«Le detrazioni non computate per il mese di competenza non possono
essere computate per i mesi successivi, ma soltanto in sede di
dichiarazione annuale»
. È pertanto possibile recuperare
l'IVA non detratta unicamente a+l 31 dicembre. Per quanto riguarda le
modalità di rettifica ne+l Registro de+gli acquisti si potrebbe
procedere ne+l seguente modo: a) Descrizione o fornitore: rettifica
scheda carburante: b) Importi del+le operazioni: zero. c) Importi
imponibili: il relativo valore; d) IVA 19% il relativo valore; e)
Importi con IVA non detraibili: l'importo del+l'IVA precedentemente
considerata indetraibile preceduta da+l segno meno.
Il 10 agosto corrente anno mi è pervenuto, tramite l'
Esattoria, l'invito a pagare L. 180,000 d'Irpef su redditi relativi
a+l 1983, per il modello 740 presentato ne+l maggio de+l 1984. Detta
somma è la differenza tra quanto trattenuto dal+l'Inps a titolo di
ritenuta d'acconto Irpef (3%) su emolumenti di Cassa Integrazione
Guadagni e quanto determinato dal+l'Ufficio Imposte a seguito del+la
denuncia presentata. Desidero sapere se il credito richiesto
dal+l'Ufficio II.DD. è caduto in prescrizione, essendo trascorsi
cinque anni, e in tal caso il ricorso a chi va esentato? ((
Luca Marotta -
Napoli))
Il credito richiesto dal+l'Ufficio II.DD. non è caduto
in prescrizione, infatti a norma del+l'articolo 43 DPR 600/73
«gli avvisi di accertamento devono essere notificati a pena
di decadenza entro il 31 dicembre de+l quinto anno successivo a quello
in cui è stata presentata la dichiarazione»
. Pertanto
su+i redditi relativi a+l 1983, dichiarati ne+l corrispondente modello
740 presentato ne+l maggio 1984, l' Ufficio ha il potere di procedere
a rettifica sino a+l 31 dicembre 1989.
Sono un'assidua lettrice de «Il Mattino» ed ho un
problema su+l quale desidererei essere illuminata. Premesso che quale
«usufruttuaria» di una «seconda casa» espongo tale cespite su+l mio
740 e ne sconto l'Irpef e l'Ilor nel+la misura di norma dovuta in
funzione del+l'originaria rendita catastale, desidererei sapere se
tali tributi sono dovuti e se sì, in quale misura, e come
perfezionar*ne la corresponsione de+l corrispettivo, da+l momento che
l'immobile mi è stato «requisito» per Decreto Prefettizio e per tale
«requisizione» mi viene corrisposta «un'indennità di requisizione»
sporadicamente, commisurata a un periodo di sette od otto mesi, ma con
ritardo di un anno o due rispetto a+l periodo di pertinenza. In
sostanza: a) la privazione de+l possesso e de+l godimento con la
predetta requisizione, mi esime da qualunque tributo? b) Se la
risposta è negativa, è giusta l'attuale modalità di contribuzione in
base al+la rendita catastale oppure devo considerare anche l'indennità
di risarcimento? c) Ed in tal caso, come posso riferire con ritardo il
maggior tributo che ne deriva a+l periodo di pertinenza per il quale
ho [assolto] già assolto il tributo in funzione del+la rendita
catastale? O devo, a tal fine, riferir*mi al+l'anno in corso di
tassazione e raffrontare al+l'importo de+l tributo annuale scaturente
da+l calcolo del+la rendita catastale, l' entità in assoluto, ridotta
de+l previsto 25%, del+la cifra percepita come indennità di
requisizione nel+lo stesso anno, indipendentemente cio*è dal+la sua
pertinenza temporale e quantitativa. ((
Anna
Ferraiuolo -
Caserta))
a) No. L'a privazione de+l' possesso e de+l godimento
non La esime da+l pagamento del+le imposte.dirette. b) Per calcolare
il reddito di fabbricati è necessario confrontare ogni anno la rendita
catastale rivalutata, con l'indennità di requisizione, ridotta de+l
25%, indipendentemente dal+l'effettiva percezione del+la stessa. Si
applicheranno pertanto le disposizioni previste dal+l' articolo 134
de+l Testo Unico.
PROFITTO
del+la Sua cortesia per
chiedere alcuni chiarimenti. Sono una vedova sola di circa 70 anni,
molto ma molto malandata in salute. Pensi che ultimamente sono caduta
ed ho riportato fratture con varie e gravi conseguenze. A gennaio
saranno tre anni da quando ho prodotto domanda al+l'Usl n. 40 per il
riconoscimento del+l'invalidità civile e l'indennità di
accompagnamento. Ho sollecitato varie volte anche con raccomandata gli
uffici del+l' Usl senza ottenere mai un cenno di risposta! Molte
persone che conosco, che hanno fatto domanda anche dopo di me sono
state chiamate a visita; a questo punto non so più che fare, mi
rivolgo a Lei sperando di poter ottenere un aiuto. La prego di
omettere il mio nome. ((
L.P. -
Napoli))
La lettera che ho sintetizzato, per ovvi motivi di
spazio esprime condizioni e stati d'animo comuni a molte persone che,
come la lettrice, non sanno più a quale Santo rivolger*si. L'organismo
competente ad accertare l'invalidità civile era rappresentato prima
dal+le Commissioni sanitarie presso le Usl; successivamente, con due
Decreti relativi al+le norme di attuazione del+la Legge 291, fu
stabilito che le domande proposte da cittadini invalidi per ottenere
la pensione, l'assegno o l'indennità di accompagnamento venissero
presentate al+le Commissioni mediche periferiche per le pensioni di
guerra e o per l'invalidità civile. A questo punto, non credo sia
facile stabilire se le Usl si preoccuperanno di esaminare e definire
tutte le domande accumulate ne+i lunghi periodi di gestione del+la
materia, oppure optino per il trasferimento al+le Commissioni militari
di tutte le domande accumulate.
Una risposta precisa al+la domanda proposta dal+la lettrice, non si può dare, né si può sperare in un miracolo ad opera de+gli uffici del+l'Usl n. 40, poiché obbedendo a+l desiderio espresso dal+la lettrice e non pubblicando quindi tutti i dati per identificare la pratica precludiamo a+gli addetti a+i lavori del+la stessa Usl ogni possibilità di intervento! Resta la via di fare una visita a+gli uffici di via Cardarelli, cosa che ci proponiamo di fare, con riserva quindi di ulteriori notizie.
Sono pensionato a+l minimo con 1,006 contributi di cui
143 obbligatori e 863 volontari. Perché mi viene corrisposto il minimo
di pensione, senza l'aumento spettante a chi può far valere a più 780
contributi? Sono proprietario di un appartamentino con il cui reddito
riesce a coprire solo in parte il mensile che pago da inquilino dove
abito; nel+le varie dichiarazioni reddituali che presento al+l'Inps
devo segnalare il predetto reddito? oppure posso evitar*lo
trattando*si di un'unica casa? ((
Michele Esposito -
Napoli))
Rispondo nel+l'ordine: l'aumento per il «superminimo»
non Le spetta, poiché Lei supera il tetto de+i 780 contributi, ma lo
supera facendo valere i contributi volontari che, a tal fine, non sono
validi (solo a mò di commento, ritengo che una volta tanto il
legislatore abbia visto giusto poiché il trattamento riservato a Lei
premia, è vero la diligenza manifestata ne+l versare i contributi
volontari, ma la colloca sul+lo stesso piano di un lavoratore
dipendente che ha contributi obbligatori per 15 anni!). Per la seconda
domanda, non esistono dubbi di sorta, il reddito che Le deriva da+l
quartino va [segnato] certamente segnato nel+le dichiarazioni
reddituali periodicamente presentato al+l'Inps.
Ho sentito parlare e vorrei sapere qual è la verità di una carta
di previdenza che consentirebbe di riscuotere la pensione in ogni
città d' Italia. Anche a Napoli e ((sic)) così?
((
Alfonso Imparato -
Frattamaggiore))
L'operazione pagamento del+le pensioni tramite
«Previdencard» è una intelligente iniziativa che consentirà entro
tempi brevissimi a+i pensionati che opteranno per tale forma di
riscossione, di incassare o meglio di prelevare somme di danaro presso
tutti gli sportelli nazionali del+la Banca prescelta. Da notizie che
vengono da+gli Organi Centrali del+l' Inps apprendiamo che la Banca
Nazionale de+l Lavoro dovrebbe completare entro tempi brevi il piano
di emissione e di distribuzione del+la Previdencard a+i pensionati
che, ovviamente, hanno scelto questo Istituto di Credito. Per Napoli,
la stessa Banca de+l' Lavoro, ripetendo l'espressione di un cortese
funzionario che abbiamo interpellato
«non ancora è pronta
per andare in onda».
Hanno risposto:
FRANCESCO SERAO
(Fisco)
SALVATORE CIRILLO
(Previdenza)
L'IMPEGNO
con l' amministratore
delegato del+la Sme, Delio Fabbri, lo aveva preso personalmente due
settimane fa a+l teatro Manzoni a Milano durante la
convention
agro-alimentare organizzata dal+la
Confindustria. Martedì prossimo, poco prima de+l tocco, ne+i
laboratori de+l Nuovo Crai, il centro di ricerca del+la finanziaria
Iri, a Piana di Monte Verna ne+l casertano, il ministro del+le
Partecipazioni Statali, Carlo Francanzani, onorerà l' impegno milanese
con Fabbri.
Il ministro parlerà di ricerca; plauderà al+l'iniziativa de+i nuovi laboratori e a+gli accordi di collaborazione con l'università di Napoli; dirà che bisogna investire su+i cervelli per far crescere realmente il Mezzogiorno e che il Centro messo su in Terra di Lavoro è il segno di un nuovo corso che si muove nel+la direzione giusta.
Detto questo, però, Fracanzani farà qualcosa di più: ripeterà con enfasi il suo teorema, per così dire, stellare su+l riassetto ed il rilancio del+l'industria agro-alimentare de+l Paese. Per intender*ci, il ministro del+le Partecipazioni Statali ripeterà per l'ennesima volta non solo che la Sme non è in vendita ma che, a+l contrario, la finanziaria Iri e la controllata Alivar devono essere le stelle di riferimento del+la costellazione alimentare pubblico-privata made in Italy. Ricorderà che, d'altro canto, la delibera de+l Cipi di un anno fa lo aveva [stabilito] già stabilito e che il piano agro-industriale, presentato da+l ministro Mannino due settimane fa al+l'esame de+l Cipe, lo ribadisce solennemente. Insomma, spiegherà Fracanzani, non si è saltato nessun passaggio, le carte sono tutte a posto: non ci sono più dubbi, a suo modo di vedere, che il futuro del+l' industria alimentare de+l Paese dovrà poggiare su un robusto corpo centrale, appunto l'alto fusto del+la Sme, da+l quale fare partire una serie di ramificazioni - in partnership con privati, organizzazioni agricole e cooperative - ne+i singoli subcomparti merceologici.
È il teorema stellare di Fracanzani tanto caro a Fabbri. Condiviso da+l ministro del+l'Agricoltura Calogero Mannino. Ben visto da+l presidente del+la Coldiretti, Arcangelo Lobianco, e da+i vertici del+le organizzazioni di categoria. Ma è anche lo stesso teorema ritenuto indimostrabile da+i big del+l'industria alimentare privata come Pietro Barilla e Michele Ferrero. Bocciato senza mezzi termini da uomini potenti come Silvio Berlusconi (Standa) e Giovanni Agnelli (Rinascente) entrambi desiderosi di accaparrar*si i bocconi più appetitosi de+l paniere Sme che non sono di certo né i pelati e l'olio (Cirio-Bertolli-De Rica) né le caramelle (Alivar) ma alcuni «marchi» de+i prodotti da forno (sempre Alivar) ed i supermercati GS e la catena Autogrill (prodotti che, per la verità, con la filiera alimentare c'entrano solo come banconi di vendita e nulla più).
Infine, lo stesso identico teorema che da qualche mese ha messo in imbarazzo il ministro de+l Bilancio, Paolo Cirino Pomicino, fino a+l luglio di quest'anno il più assiduo sostenitore del+la «centralità pubblica» del+la Sme ne+i piani di riassetto e di rilancio del+l'agro-industria. Pomicino non ha [detto] ancora detto ufficialmente che il teorema Fracanzani è indimostrabile al+la pari di Barilla, Berlusconi e C. ma ha messo su+l tappeto un elemento nuovo e antico al+lo stesso tempo, magari brutale, come indubitabilmente è da sempre quello de+i quattrini. Da qualche settimana in qua Pomicino ha [corretto] lievemente corretto le sue tesi e ripete, in estrema sintesi, che senza quattrini non si fa nulla e che, pertanto, va operata una scelta di fondo: o il Governo riconosce realmente strategico l'agro-alimentare de+l Paese e ne finanzia i mega-investimenti relativi o è meglio, vendere la Sme «a pezzi e bocconi» a+i Grandi Privati de+l settore in Italia (leggi Barilla e Ferrero ma anche Berlusconi e Agnelli, mezzo salotto de+l capitalismo italiano tra esponenti di rango e non).
Che cosa c'è di vero nel+le osservazioni di Pomicino? Quante possibilità reali ci sono ancora per costruire un sistema Italia nel+l'agro-industria e quale spazio, a+l suo interno, potrà concretamente ritagliar*si il Mezzogiorno?
Il ministro del+le Partecipazioni Statali, Carlo Fracanzani, va ripetendo ad amici e collaboratori fidati che non esiste un problema risorse e che, francamente, non riesce a spiegar*si il «problematico mutamento di rotta» de+l collega Pomicino. La tesi di Fracanzani è che il suo sistema stellare non poggia su finanziamenti in conto capitale del+lo Stato ma su apporti di risorse da parte de+i Grandi Privati o di eventuali partner esterni. Per far*si capire meglio ricorre ad un esempio concreto come l'accordo Alivar- Barilla già definito tecnicamente da qualche settimana con un solo punto sospensivo peraltro di non trascurabile rilevanza: chi sarà, tra i due partner, l'azionista di maggioranza (51%) e, di conseguenza, chi avrà il controllo del+la gestione de+l business industriale. Ebbene, sostiene Fracanzani, qualunque sia la compagine azionaria definitiva del+la società in via di formazione, resta il dato di fatto che la Sme (in questo caso Alivar) è il socio che conferisce impianti e produzioni mentre il partner finanziario, colui cio*é ((sic)) che apporta i capitali, non può non essere che Barilla, il Grande Privato o la mega-cooperativa di turno. Il caso Alivar - Barilla assume, ne+l teorema Fracanzani, un valore didascalico a+l punto da essere considerato paradigmatico per tutte le altre eventuali joint venture che la Sme dovrebbe andare a sottoscrivere ne+i singoli subcomparti del+la filiera alimentare, del+la ristorazione e del+la grande distribuzione.
La tesi di Francanzani è certamente affascinante e ha l'indubbio
vantaggio di porre finalmente il Mezzogiorno a+l centro de+l riassetto
del+l'industria agro-alimentare de+l Paese. Nessuno può, infatti,
mettere in dubbio che un polo agro-alimentare ha un senso se si crea
un'agricoltura che produce le materie prime per l'industria di
trasformazione e che questa agricoltura non può non collocar*si in
gran parte ne+l Mezzogiorno. Non a caso le osservazioni de+l ministro
del+l'industria, Adolfo Battaglia, a+l piano Mannino, segnalano che
«l'obiettivo prioritario è quello di programmare le
coltivazioni per l'industria, di creare ne+l Mezzogiorno un fornitore
di materie prime al+l'altezza de+l mercato e del+la concorrenza».
Un problema quattrini, tuttavia, esiste. Perchè? Per un motivo di fondo: in una prospettiva agro- alimentare made in Italy, a fare accordi con la Sme non saranno chiamati soltanto i Grandi Privati (i quali i soldi li hanno ma li vogliono ovviamente indirizzare ne+i business più redditizi di loro pertinenza in gran parte già collocati a+l di fuori de+l Mezzogiorno) ma anche le organizzazioni agricole, le cooperative ed altri Privati meno illustri ma in possesso de+l know how di riferimento. Ebbene, tutti questi signori non possono contare su larghe disponibilità di liquidità. Non a caso a metà luglio le organizzazioni di categoria hanno chiesto al+lo Stato 3000 miliardi per fare la Grande Sme. Non a caso ne+l suo piano, Mannino chiede contributi al+lo Stato a favore di produttori e di cooperative non tanto per la gestione quanto per gli investimenti e si preoccupa, altresì, di sottolineare che gli investimenti devono essere diretti al+la sottoscrizione di quote di capitale (fino a+l 50%) di imprese agroalimentari ed al+la realizzazione di processi di «concentrazione produttiva e commerciale» tra le stesse imprese.
Ora è un dato di fatto che il ministro de+l Tesoro, Guido Carli, al+le prese con arcinoti problemi di controllo de+l deficit pubblico, ha tenuto ben stretti i cordoni del+la spesa in sede di elaborazione del+la legge finanziaria e che di »stanziamenti straordinari» per l' agro-industria non ne sono stati concessi. Né si può realisticamente ritenere che i 900 miliardi di dote Iri-Sma per il prossimo triennio siano sufficienti anche solo per avviare un progetto industriale così impegnativo ed ambizioso. Non basta, insomma, l'alto fusto del+la Sme se lo Stato non decide di irrorar*lo adeguatamente di risorse supplementari. Questo è il vero nodo che il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) è chiamato a sciogliere ne+i prossimi giorni. Non basterà, insomma, dire un sì o un no a+l piano Mannino. Perchè il polo agro-alimentare cessi di essere soltanto un'invenzione giornalistica o, peggio ancora, la maschera dietro la quale celare privatizzazioni striscianti se non proprio svendite di Stato tout court, bisogna che il Governo decida in tempi stretti di giocare fino in fondo la partita del+l'agro-alimentare o di ritirar*si. Non c'é ((sic)) più tempo per rinvii o mediazioni di sorta.
L'EPT
cerca casa. Per Vittorio
Pellegrino, presidente del+l' Ente Provinciale de+l Turismo di Napoli,
è stata una vera e propria doccia fredda. Qualche giorno fa, ne+l suo
ufficio, si sono presentati addirittura gli ufficiali giudiziari, con
le «carte bollate» del+lo sfratto esecutivo: Pellegrino e i suoi
dipendenti devono fare le valigie a+l più presto e lasciare la
centralissima sede a+l civico 11 di via Partenope. Il palazzo,
infatti, è stato acquistato da+l re de+l granoduro e cavaliere de+l
lavoro, Francesco d' Ambrosio. Il patron del+l' Italgrani ha sborsato
ben undici miliardi di lire per gli uffici di via Partenope dove
intende realizzare una sede di rappresentanza del+la sua società.
Che cosa farà, a questo punto Pellegrino? A quanto risulta, il numero uno del+l'Ept si sta [muovendo] già muovendo per cercare nuovi uffici. Ed ha messo gli occhi sul+l'ex Casina de+i Fiori nel+la Villa Comunale. Così, si è incontrato con Rosario Rusciano, assessore a palazzo San Giacomo a+i Lavori Pubblici e gli ha presentato, senza esitazioni, la sua idea. De+l resto, quale sede migliore per un ente che intende promuovere il turismo a Napoli del+la Villa Comunale, l' unico polmone verde de+l «triangolo d'oro» del+la città ed a+l centro di tutta una serie di progetti per la sua valorizzazione. Una zona, de+l resto, che sta molto a cuore a Rusciano: al+l assessore liberale si deve la nuova illuminazione del+la Villa e la ristrutturazione del+la Cassa Armonica. Rusciano, inoltre, ha anche un'idea tutta sua su+l destino del+la Casina de+i Fiori che non coincide per niente con quella de+l numero uno del+l'Ept: trasformar*la in un museo del+la canzone napoletana. Così, per Pellegrino, il «trasloco» in Villa Comunale non è facile. Mentre l' assessore a+i Lavori Pubblici dovrà decidere se avere come inquilini al+la Casina de+i Fiori un Ept sfrattato o la sempre più snobbata canzone napoletana.
UN
settore recentemente avviato verso
un nuovo assetto a livello nazionale, ma che anche ne+l Mezzogiorno è
stato ed è oggetto di grande attenzione per il suo peso assoluto e per
i rilevanti effetti (non sempre positivi) prodotti sul+la struttura e
sul+l'equilibrio ambientale di molte aree: l'industria chimica
costituisce per le regioni meridionali una realtà certamente
consolidata ma con prospettive di sviluppo non ancora completamente
definite e chiare.
Il settore, ne+l suo complesso, è eterogeneo sia per natura merceologica e tecnologica del+le produzioni, sia per caratteristiche strutturali e dimensionali de+gli impianti, comprendendo le lavorazioni chimiche di base e secondarie (chimica fine), le produzioni di derivati de+l petrolio e quelle di resine termoplastiche e termoindurenti: comparti profondamente diversi tra loro da+l punto di vista tecnico-economico, ma anche per la differente natura de+i mercati di riferimento.
Ne+l Mezzogiorno questi impianti (circa 500) rappresentano poco meno de+l 10% del+l'occupazione industriale (con circa 50,000 addetti), e pongono il settore a+l quinto posto per numero di addetti assorbiti, dopo l'alimentare, i mezzi di trasporto, la metallurgia di seconda lavorazione e i materiali da costruzione, secondo quanto emerge dal+la Banca dati sul+le Produzioni Manifatturiere Meridionali.
L'elevato livello de+l valore aggiunto di molte lavorazioni determina altresì un peso ancora maggiore de+l settore per volumi di fatturato prodotto: si può valutare in circa 15,000 miliardi la produzione realizzata ne+l 1987 dal+l'industria chimica meridionale, con un'incidenza de+l 16% su+l fatturato totale.
Al+la grande industria, che contribuisce naturalmente in misura maggiore al+la connotazione dimensionale de+l settore (i 49 stabilimenti con più di 20 addetti coprono circa i tre quarti del+l'occupazione) si affianca però una realtà produttiva in cui soprattutto la media azienda assume un ruolo non trascurabile: i 227 impianti con 20-200 addetti assorbono infatti quasi tutta la quota residua di occupazione (24%), mentre le strutture minori non superano il 5% de+gli addetti totali.
I caratteri dimensionali del+la struttura sono dovuti in buona parte anche al+la diversa composizione merceologica del+le proporzioni presenti nel+l'area meridionale, che vede a+i primi posti per dimensione media le lavorazioni «primarie» rientranti nel+la chimica di base (prodotti organici ed inorganici), nel+la trasformazione di prodotti petroliferi (combustibili liquidi e gassosi e oli lubrificanti) e nel+la produzione di resine: comparti che, pur pesando per il solo 20% in termini di numero d'impianti, rappresentano il 48% del+l'occupazione, con una dimensione media di circa 270 addetti per stabilimento ed un fatturato per stabilimento di 105 miliardi.
Le lavorazioni di chimica fine e secondaria raramente assumono elevate dimensioni, essendo dominate da strutture produttive che tipicamente si collocano tra i 30 e i 50 addetti. Tra queste solo i comparti del+le fibre tessili artificiali e sintetiche (325 addetti medi per stabilimento) e de+i detersivi e saponi (100 addetti medi) operano a livelli di scala superiori.
Il divario dimensionale tra i due gruppi di comparti si accompagna ad una ancor più marcata eterogeneità da+l punto di vista de+l valore aggiunto del+le produzioni; Il primo (chimica di base, petrolchimica, ecc.) sviluppa infatti più de+l 60% de+l fatturato prodotto da+l settore, con un indice di produttività media che sfiora i 400 milioni per addetto (si ricorda che la media meridionale si attesta su+i 160 milioni circa).
Il secondo, (che comprende lavorazioni di prodotti chimici per l'industria e l'agricoltura, detersivi, saponi, profumi, vernici, nonchè asfalto, bitume e catrame), pur rappresentando oltre l'80% de+gli stabilimenti de+l settore, partecipa per il solo 38% al+la produzione de+l valore aggiunto, con un livello di produttività per addetto più modesto (220 milioni), ma comunque a+l di sopra del+la media manifatturiera.
Da+l punto di vista territoriale, mentre la distribuzione de+gli stabilimenti ricalca in buona misura quella che si può rilevare a livello di industria manifatturiera complessiva (con a+i primi posti quindi Campania, Puglia, Basso Lazio), quella relativa al+l'occupazione privilegia anche regioni strutturalmente meno dotate, quali la Sardegna, la Sicilia, la Basilicata. In queste regioni si concentrano infatti molte iniziative industriali facenti capo a+i comparti del+la chimica di base e soprattutto del+la petrolchimica, che spingono quindi i relativi indici dimensionali a+i livelli più elevati (202 addetti per stabilimento per la Sardegna, 195 per la Basilicata, 132 per la Sicilia).
Questa sorta di «specializzazione» produttiva (che non riflette oggettive vocazioni del+le regioni protagoniste, ma piuttosto è il prodotto non sempre felice del+l'industrializzazione «forzata» del+le aree più depresse de+l Sud), vede viceversa le produzioni di chimica fine e le lavorazioni petrolchimiche secondarie (asfalto, bitumi, ecc.) maggiormente diffuse nel+le regioni dotate di tessuti industriali più consolidati, in cui di conseguenza assume un peso maggiore l'azienda di medie dimensioni collegata in buona misura anche a+i mercati di sbocco locali (agricoltura, industria e soprattutto edilizia).
«Sono
passati quasi dieci
anni. Ma sembra un secolo perchè ne+l mondo del+l'informatica questo
periodo è veramente notevole. Ho, però, ancora netto il ricordo di
quando - novembre 1980 - il nostro gruppo di lavoro era [assorbito]
completamente assorbito da+i ritmi di realizzazione de+l nuovo assetto
operativo del+l'azienda mentre si sentivano indistinte le voci
concitate del+le donne che scendevano giù da+i Quartieri, impaurite
dal+le scosse di assestamento de+l terremoto de+l 23 novembre».
Antonello di Vittorio, direttore commerciale del+l'azienda La
Barbera, quarantadue anni, biennio di ingegneria (
«poi, non mi è
[piaciuto] più piaciuto proseguire, nè oggi me ne pento»,
dice),
da poco sposato, mi parla di questo periodo come di un momento
pioneristico de+l nuovo modo di essere del+l'azienda.
«Certo, è stata una scelta di fondo che è maturata ne+l tempo,
nel+la ricerca di uno sbocco de+l tutto nuovo del+l'attività aziendale
-
afferma Antonello di Vittorio - .
Il discorso, iniziato
con determinazione ma in punta in piedi, è andato [prendendo] man mano
prendendo corpo fino a prevalere su tutto il resto (l' azienda in
precedenza si occupava soprattutto di ottica e strumentazione
scientifica). Finchè, ne+l 1988, è stata [eliminata] completamente
eliminata anche la parte residuale del+l'attività di ottica. Ne+l
frattempo, l'azienda era diventata una Sas (prima era individuale) ed
aveva [cambiato] anche cambiato sede, passando dal n. 186 a+l 320 di
via Toledo. Nel+la scelta operata -
continua il direttore
commerciale -
ha [avuto] poi, avuto un ruolo decisivo il rapporto
instaurato con la Apple, certamente la società più innovatrice di
questo mercato. Un matrimonio che si è dimostrato, quasi
"fisiologico": la nostra antica vocazione al+l'innovazione che si è
incontrata con la società più avanzata de+l settore informatico».
Lo scorso anno La Barbera è stata premiata dal+la Apple quale una del+le migliori 10 aziende che ne+l nostro Paese hanno avuto un incremento percentuale sensibile di vendite rispetto al+l' anno precedente. In questo autunno l' azienda costituirà (rappresenterà la Campania) uno de+i 15 Apple Centre distribuiti ne+i punti più significativi de+l territorio nazionale.
«La nostra tradizione di fornire un servizio -
spiega Antonello di Vittorio
-
è proseguita anche ne+l nuovo campo de+i personal
computers: noi siamo convinti che la bontà del+le soluzioni
informatiche dipenda in via diretta dal+la qualità de+i servizi sia
nel+la fase del+la scelta de+i sistemi che in quella del+la concreta
utilizzazione. E' stata una linea portata avanti in modo coerente fin
dal+l'inizio, e mantenuta anche ne+gli anni difficili in cui sarebbe
stato commercialmente più utile comportar*si da semplici venditori. Ma
questa linea al+la fine si è rivelata vincente perchè i risultati di
oggi ci danno ragione. E' stato stimato che ne+l nostro paese de+gli
attuali 4,000 venditori di informatica ne+l 1992 ne resteranno su+l
mercato non più del+la metà: appunto quelli che forniranno de+i
servizi».
La Barbera propone oggi quattro distinte soluzioni,
specifiche al+le esigenze de+i clienti:
elettronic
pubblishing
¸(editoria da scrivania»):
networking e
communication work group
(soluzioni di reti Apple e miste
con integrazioni di ambienti diversi);
desk top
engineering
(calcolo strutturale, disegno architettonico e
tecnico, progettazione stradale e navale);
memorie
ottiche
(archiviazione storica documenti, gestione
normative e manualistica tecnica). Per le quali ha messo a punto un
pacchetto integrato di servizi (consulenza, assistenza tecnica,
progettazione di sistemi e reti, manutenzione, formazione, ecc.).
Compresi i tre dirigenti (oltre Antonello di Vittorio, anche il
papà che ha l' incarico di amministratore ed il fratello Carlo,
direttore tecnico), nel+l'azienda lavorano in 12.
«Ne+l
sistema organizzativo de+l settore informatico, la funzione di vendere
non è configurata come ne+gli altri sttori ((sic)). Il venditore
"puro" non ci va bene. Il nostro venditore -
afferma
Antonello di Vittorio -
deve essere un tecnico, con
attitudini polivalenti. Di qui la necessità di un solido bagaglio di
cultura e di una ottima e completa preparazione professionale:
altrimenti non sarebbe possibile individuare con chiarezza la ((sic))
problematiche de+l cliente ed evidenziare quale possibile soluzione
fornire. Queste caratteristiche sono da affinare e consolidare, ma
anche da innovare quasi quotidianamente attraverso la partecipazione a
seminari, stages, ecc. Io stesso quasi tutte le settimane, almeno un
paio di giorni sto fuori sede: e non per motivi comemrciali ((sic)),
ma per approfondire le tematiche aziendali».
A parte gli investimenti in tecnologia che sono
permanenti anche se di non notevole entità, per la necessità di
acquistare apparecchiature sempre piu avanzate e nuovo software
«il circolo virtuoso del+la nostra azienda»,
annota Antonello di Vittorio - e quelli imminenti (oltre 200 milioni
di lire) relativi al+la ristrutturazione radicale del+la sede per
utilizzare tutti gli spazi disponibili in maniera razionale e per dare
una nuova immagine al+l'azienda
«l'investimento più
rilevante è, come dicevo in precedenza, quello nel+la risorsauomo»,
aggiunge il direttore comemrciale ((sic)).
L'aspetto più eloquente de+i numeri de+l fatturato di La Barbera ci viene fornito dal+l'incremento percentuale di questi ultimi quattro anni, quelli che si riferiscono al+l'effettivo decollo del+la nuova identità aziendale: fatto cento il 1985, dopo un modesto aumento registrato*si ne+l 1986 (+ 7.21%), nel+l'87 e '88 gli aumenti sono stati rispettivamente de+l 44.51% e de+l 65.32%, ciascuno con riferimento al+l'anno precedente. Il trend del+l'anno in corso fa prevedere una nuova sensibile crescita de+l 61.0% circa rispetto al+l'88.
«Se facciamo un po' di conti -
conferma
Antonello di Vittorio -
rileviamo che il fatto essenziale
di questi anni è appunto non tanto il dato assoluto (quest'anno
arriveremo a quota 3 miliardi) ma il risultato in termini percentuali
che ritengo senz'altro soddisfacente».
Le risorse finanziarie di La Barbera sono costituite
dal+l'autofinanziamento e da+l credito ordinario.
«Anche
se -
osserva di Vittorio -
ultimamente ci
stiamo orientando verso strumenti finanziari più moderni come il
factoring ed il leasing. L'accentuato sviluppo di questi ultimi anni
non ci ha [consentito], peraltro, consentito di raggiungere un
sufficiente equilibrio finanziario: il continuo reinvestimento de+gli
utili e lo slittamento tra i termini di pagamento a+i fonitori ((sic))
e del+la clientela (specie quella acquisita ultimamente costituita da
Università e grossi centri di ricarca ((sic)) pubblici e privati)
hanno determinato de+gli squilibri. Ma già il fatturato di quest'anno
ci induce ad avere fiducia: con ogni probabilità il '90 sarà l'anno in
cui quella meta potrà essere raggiunta».
Come si è accennato poco sopra La Barbera rappresenterà
uno de+i quindici Apple Centre che saranno realizzati ne+l nostro
Paese.
«E questo -
afferma di Vittorio -
è già sufficientemente indicativo del+la posizione occupata
dal+la nostra azienda ne+l mercato del+l'informatica».
E
poi, aggiunge:
«Questa "dimensione" aziendale, però, ci
sta un po' stretta. Noi siamo ancora in piena crescita e la nostra
strategia prevede anche un aumento del+l'occupazione».
I piani aziendali di La Barbera sono [stati tracciati]
già stati tracciati da tempo.
«Il nostro disegno a lungo
termine è quello di premere a+l massimo sul+l'acceleratore per
ottenere ottimi risultati da+l proficuo rapporto di collaborazione con
l' Apple. Ne+l breve-medio periodo, continueremo a curare e con più
puntuale incidenza, i settori del+l'electronico pubblishing e de+l
desk top engeneering. Ne+l contempo vogliamo approfondire altri campi
di interesse, ed in questo senso, lo spazio che offre maggiori
occasioni di sviluppo è quello del+le memorie ottiche».
L'ormai prossimo appuntamento con il 1992 rappresenta
per La Barbera uno stimolo determinante per rafforzare la presenza
su+l mercato.
«La realizzazione de+l mercato unico si
tradurrà verosimilmente anche per il nostro Paese nel+l'arrivo di
grosse catene di distribuzione di informatica e di grossi mezzi
finanziari, e così via. Per questo, far parte di quella stretta
cerchia di aziende che collaborano ed in maniera molto intensa con una
società leader come l'Apple, significa per noi avere del+le garanzie
per poter percorrere la nostra strada senza grosse scosse. Il '92,
quindi, è una spinta -
conclude Antonello di Vittorio
a fare meglio per acquistare altre fette di mercato».
IL
BUSINESS Innovation Center diventa
il salotto buono del+la Napoli che conta: accanto a+i vecchi soci de+l
Bic, infatti, sono entrati tre nuovi partners blasonati e di tutto
rispetto. «Lettera Sud» è in grado di rivelare chi sono. Si tratta
de+l Banco di Napoli, del+la società Innovare, a+l cui vertice siede
l'ex vicepresidente nazionale del+la Confindustria, Enzo Giustino, e
del+la Camera di Commercio del+la città partenopea, rappresentata da
Francesco Magliano. In questo modo il Bic napoletano è stato
ricapitalizzato, dal+l'iniziale miliardo di tre anni fa, versato
pro-quota da tutte le società operative de+l gruppo Iri, a ben quattro
miliardi.
Ma sarà questo Business Innovation Center la valvola di sfogo di una serie di iniziative imprenditoriali che dovrebbero dare reddito e lavoro a Napoli in una fase di reindustrializzazione legata a+l pesante ridimensionamento del+le attività siderurgiche di Bagnoli? La scommessa è tanto affascinante quanto aperta. La Spi, questa vitalissima società de+l gruppo Iri, che si sta dando da fare per promuovere joint-ventures in tutte le aree di reindustrializzazione, ce la sta mettendo tutta.
La società a partecipazione statale presieduta da Agostino Paci e con Romualdo Volpi sul+la tolda di comando in qualità di amministratore delegato, è al+la disperata ricerca di terreni dove insediare non uno ma ben due Business Center, uno nel+la città di Napoli, l' altro in provincia. Per qualche settimana si era pensato anche a+l terreno nel+l' area di Bagnoli dove vi era lo stabilimento ex Eternit, a due passi dal+l'Italsider e da Coroglio. Poi non se ne è fatto più nulla. Bisogna far presto perchè l'obiettivo che la Spi si pone è ambizioso: far decollare l'iniziativa entro il 1990. Per quella data, quindi, saranno stati scelti i terreni, dovranno essere costruite le sedi, dovranno, infine, essere state vagliate ed approvate le iniziative da insediar*vi.
I Business Innovation Center di Napoli saranno i terzi in ordine di tempo, dopo il Bic, già inaugurato, a Trieste e quello di Taranto, per il quale è [stato acquistato] già stato acquistato il terreno e che dovrebbe partire nel+la prima metà de+l '90. Dopo Napoli sarà la volta di Catania - il Bic è nato anche grazie al+l'intervento ne+l capitale del+la società del+la Regione Sicilia e del+la Camera di Commercio del+la città - e, poi, ne+l '91, de+l Molise, del+l' Aquila e, forse, del+la Calabria.
La Spi ha già in mente alcune iniziative interessanti nel+l'area napoletana, d'intesa con imprenditori privati, anche fuori de+i due Bic. La prima iniziativa, che è già inserita tra quelle «in portafoglio» del+la società, quelle, cio*è, che sono [state studiate] già state studiate e meritano soltanto gli ultimi approfomdimenti ((sic)) prima di essere deliberate, coinvolge il presidente del+l'Unione Industriali di Napoli, Salvatore d'Amato. L'idea è quella di dar vita, assieme al+la Spi, ad un'azienda operante ne+l settore cartotecnico, che, forse, ma questo non è ancora certo, dovrebbe produrre confezioni in carta per conservare la pasta, dando lavoro a più di un centinaio di dipendenti. Si tratterebbe di un'azienda ad elevatissima tecnologia, che potrebbe sfruttare il know-how prestigioso che D'Amato ha ne+l settore cartotecnico e che ha esportato in molte parti de+l mondo.
C'è poi, al+lo studio, un progetto, anch' esso «in portafoglio», che riguarda una joint-venture con la Piaggio per costruire un aereo dotato di tecnologie molto avanzate, il P180. Ma, in questo caso, non è [stata definita] ancora stata definita la sede di ubicazione del+l'iniziativa: la Piaggio vuole che sia Gènova, altra area di reindustrializzazione colpita dal+la crisi siderurgica, assieme a Napoli, Taranto e Terni. Ma l'Aeritalia, società de+l gruppo Iri che dovrebbe avere una partnership in questa joint-venture, preferirebbe installar*la altrove.
Estremamente interessante è poi la joint-venture promossa dal+la Spi a Taranto con un imprenditore torinese, Franco Collino. L'idea è quella di produrre arredi metallici, utilizzando, guarda caso, proprio il coil che quotidianamente sforna il centro siderurgico Ilva del+la città pugliese. Si tratta di arredi metallici per uffici ma anche per abitazioni, che hanno ampie potenzialità di mercato in paesi oltrecortina, come l'Unione Sovietica e, forse, tra breve tempo, anche la Cina.
La delibera approvata da+l Comitato Interministeriale per la Politica Industriale una settimana fa ha [riservato], però, riservato al+la Spi una sgradevole sorpresa: su+i 300 miliardi promessi al+la finanziaria pubblica di Paci e Volpi ne sono stati assegnati soltanto 200, per cui la società dovrà far ricorso a mezzi propri per finanziare le joint-venture già deliberate, che dovrebbero consentire la creazione di circa 1,100 posti di lavoro nel+le aree di reindustrializzazione.
Ne+i prossimi gioni ((sic)) Volpi incontrerà riservatamente il vice presidente del+la Confindustria, Luigi Abete, che segue per conto di Pininfarina i rapporti economici, per mettere a punto le possibili, ulteriori ipotesi di joint-venture tra capitale pubblico e capitale privato. Ma, nel+la delibera redatta da+l Cipi sul+la reindustrializzazione del+le quattro aree siderurgiche, vi sono un paio di elementi che destano qualche perplessità e che meritano una più attenta considerazione. Da un lato c'è il problema de+l tetto de+i 32 miliardi come soglia oltre la quale ogni joint-venture ha bisogno di una specifica, nuova delibera del+lo stesso comitato interministeriale. Si tratta, forse, di un tetto troppo basso, perchè la gran parte del+le joint-ventures pubblici-privati superano questa soglia il che rischia di allungare i tempi di avvio e, quindi, di operatività del+le iniziative industriali sostitutive.
L'altro elemento contenuto nel+la delibera che desta qualche perplessità è la delimitazione del+le quattro aree prescelte, e cio*è Napoli, Taranto, Genova e Terni. Sarà considerata area di crisi, e, quindi, interessata a+i processi di reindustrializzazione, la zona il cui raggio d'azione non superi i 30 chilometri in linea d'aria da+i centri urbani prescelti.
Come verranno suddivisi questi 200 miliardi che confluiranno in una sorta di Fondo Speciale di reindustrializzazione che, probabilmente, sarà creato presso l'Iri e da+l quale la Spi potrà attingere? 140 dovrebbero servire per le quattro aree prescelte, gli ulteriori 60 miliardi per altre aree da reindustrializzare, che debbono, però, essere ancora identificate. Per far*lo sarà necessaria un'altra delibera de+l Cipi, perchè lo scontro tra i vari ministri su quali zone ammettere nel+l'elenco ha impedito finora ogni decisione. E il povero Carlo Fracanzani, ministro del+le Partecipazioni Statali, il quale si era recato al+la riunione de+l comitato interministeriale portando sotto il braccio una cartellina che conteneva un'ipotesi di mediazione per venire incontro al+le varie esigenze, ha dovuto ritirare il documento di mediazione ed accettare questo ulteriore rinvio.
PUR
se circa il 62% de+gli
stabilimenti chimici de+l Mezzogiorno fa capo ad imprenditori di
origine locale, l' 83% del+l'occupazione è assorbito da aziende di
iniziativa extrameridionale. Tra queste, i gruppi ENI (con 36
stabilimenti) e Montedison (21 stabilimenti), sono stati i
protagonisti del+l'industrializzazione de+l Sud in questo settore, e
ancora il loro ruolo sembra rafforzar*si dopo la costituzione de+l
«polo chimico» nazionale (Enimont). È di questi ultimi giorni la
notizia che il nuovo raggruppamento pubblico-privato ha intenzione di
rilanciare gli investimenti con un piano di 5,700 miliardi (da
spendere tra il 1990 e il 1992) di cui più del+la metà destinati
al+l'Italia meridionale, con l'obiettivo di recuperare l'efficienza,
unificare le reti commerciali e le strutture de+i servizi del+le
aziende e ampliare i processi di automazione e di informatizzazione.
Come è noto i due gruppi nazionali operano in comparti spesso analoghi che vanno da+i prodotti chimici di base (ammoniaca, acido citrico, sodio idrato, ammine, benzolo, fenolo, etiliene) con aziende quali Enichem Anic, Enichem Augusta, Montedison, Agrimon, Montefluos, a+i prodotti petroliferi (gasolio, benzina, oli combustibili) con Enichem Elastomeri, Nurachem, Clipper Oil, Agip Raffinazione, Isab, Selm Energia e la stessa Montedipe, al+le fibre tessili con Enichem Fibre, Montefibre, Tay-Sel. Tra i gruppi nazionali pubblici e privati un ruolo di minore importanza è rivestito da Efim (Eurallumine di Cagliari e Saibi Bromo di Foggia), Federconsorzi (3 stabilimenti Fertyilgest a Caserta, Napoli e Bari e Silia ad Aprilia), Moratti (Saras Raffinerie a Cagliari). Ne+l complesso, i 128 stabilimenti appartenuti al+l'industria privata e pubblica nazionale occupano circa 33,000 addetti, e il loro peso in termini di fatturato prodotto è stimato in circa il 48% de+l totale de+l settore ne+l Mezzogiorno.
Gli investimenti esteri appaiono per numero e dimensione di minor rilievo: si tratta di 47 impianti con circa 8,000 addetti tra i quali spiccano gli stabilimenti Colgate Palmolive di Anzio e Procter & Gamble di Pomezia ne+l comparto detersivi e saponi, e quelli del+la Esso Italiana di Augusta, Mobil Oil e Mobil Chimica di Napoli ne+l comparto petrolchimico. Queste, insieme ad altre iniziative, fanno capo a+l capitale americano che si pone a+l primo posto tra gli investitori esteri, seguito a distanza da+i francesi (Air Liquide, Rhone Puolanc, Rochas) e da+i tedeschi (Henkel, Hoechst, Siemens Elettrocarbonium).
La presenza di gruppi imprenditoriali non meridionali è cospicua in tutte le regioni de+l Sud: tuttavia, a fronte di un'incidenza media del+l'8% sul+l' occupazione de+l settore chimico, le presenze più consistenti si registrano in Sardegna (30 stabilimenti, 98% de+gli addetti), Sicilia (34 stabilimenti, 77% de+gli addetti). In regioni più piccole, come la Basilicata e il Molise, il numero di iniziative è inferiore, ma con incidenze sul+l'occupazione elevatissime (intorno a+l 90% de+gli addetti): si ricordano gli stabilimenti Enichem Fibre, Enichem Tecnoresine a Pisticci (MT), Unisil (Union Carbide) a Termoli (CB) e Lever Sodel a Pozzilli (IS). L'imprenditoria meridionale (291 stabilimenti, 8,000 addetti) opera ne+l ((sic)) comparti del+la chimica fine e de+i derivati del+le produzioni petrolchimiche primarie con stabilimenti che di rado superano la soglia de+i 50 addetti. Le concentrazioni maggiori si registrano nel+le lavorazioni di pitture e vernici (30 impianti), di detersivi per uso domestico (11 impianti), di essenze e aromi naturali (15 impianti) e principalmente in quelle di asfalti, bitumi, catrami, comparto che rappresenta il 35% circa del+le iniziative de+l settore di origine locale.
COLLAUDATORE
e capofficina al+la Fiat.
Bravo. Bravissimo, pare. E stufo del+la routine, de+gli schemi
aziendali, del+la disciplina, de+gli orari. Del+la solita pappa,
insomma. E che fa? Si inventa la voglia d'impresa. Ma dove, a+l Sud?
Nel+l'osso de+l Sud. In Molise per la precisione. Nientemeno che a
Termoli, provincia di Campobasso. È lì che il collaudatore, Domenico
Ciarallo, decide di mollare la Fiat. Vuole tentare la fortuna. In un
colpo solo manda al+la malora mito e fascino de+l posto fisso.
Mezzogiorno? Altro che Mezzogiorno.
Ci pensa su, Ciarallo. Per anni. Veste il camice bianco del+la Fiat e sogna l'officina Ciarallo: è piena di camion, autotreni, rimorchi, tir. Le condizioni per tentare ci sono: un terreno di proprietà del+la moglie a San Giacomo de+gli Schiavoni, l' esperienza preziosa del+la Fiat, un fratello carrozziere, un amico tornitore.
Pensa e ripensa, le condizioni ci sono proprio tutte. Non manca che il coraggio. E il coraggio, al+la fine, arriva. Arriva in ospedale, quando Domenico Ciarallo, costretto a letto con una brutta frattura a+l ginocchio, trova finalmente il tempo di mettere a punto il progetto.
Quando lascia l'ospedale, è cosa fatta. Addio al+la Fiat e nasce la Officine Sangiacomo, inizialmente una società di persone. È il 1976. L'attività è quella de+l sogno: trasformazione e allestimento de+i veicoli industriali. Ne+l capannone entrano i mezzi pesanti Fiat, Renault, Scania, Mercedes, Volvo. Si comincia con l'allestimento de+i cassoni fissi e ribaltabili per autocarri, poi con la furgonatura. È clientela spicciola al+l'inizio, soprattutto autotrasportatori locali. Poca roba, tutto sommato. Non c'è spazio a sufficienza ne+i locali di San Giacomo de+gli Schiavoni, ogni automezzo occupa almeno 25 metri quadrati. E se lo spazio diminuisce, aumentano invece le commesse. Furgonatura isotermica, allestimento de+i veicoli per la raccolta, il trattamento e la messa a discarica de+i rifiuti urbani, la costruzione e il montaggio di impianti oleodinamici, lavori di tornitura, lavori di carpenteria pesante e leggera. E calandratura, verniciatura, sabbiatura, saldatura.
Per l'ex collaudatore Ciarallo è tempo di investimenti. Arriva nel+l'83 il primo passo importante, co+l trasferimento del+lo stabilimento nel+la nuova zona industriale di Termoli, quasi un miliardo e mezzo per mille metri quadri più gli uffici. E ancora: 800 milioni nel+l' 85 per completare l'attrezzatura del+l'officina, un altro miliardo e mezzo ne+l gennaio di quest'anno per ampliare lo stabilimento fino a+gli attuali cinquemila metri quadri coperti.
Tutto da solo? Solo, conferma Domenico Ciarallo. Se parte da zero e cammina, il Mezzogiorno lo fa rigorosamente da solo. Qui, addirittura passo dopo passo, camion dopo camion, commessa dopo commessa. Fortuna? Abbastanza. Ma anche capacità, fiuto, senso del+la misura, gusto de+l rischio. E un'alleanza vincente, quella da esclusivista per il Centro-Sud de+l concessionario Bonfiglioli di Bologna per l'allestimento del+le gru idrauliche. Il mercato c'è e viene fuori: Molise in testa, ma anche Abruzzo, Puglia, Basilicata e Campania. Un miliardo e mezzo di fatturato ne+l 1983, quasi tre miliardi nel+l'86, quattro e mezzo nel+l'88, una previsione di circa sei miliardi nel+l'89. Ne+l dettaglio: quattro miliardi di allestimenti, uno e mezzo di carpenteria, 500 milioni di manutenzioni. La scommessa è quasi vinta. Cresce l' azienda, cresce il fatturato, cresce la voglia d'impresa. E arrivano i clienti: la Siv, la Riveco, Calabrese, Tessitore, Barbuscia, l'Enel. E un lungo elenco di Comuni per la trasformazione del+le macchine del+la nettezza urbana. Ma non è finita, c'è anche lo straniero. Prima la Grecia, poi il Belgio, infine il Canada: tutti clienti del+la Bonfiglioli. La carpenteria viaggia con più difficoltà al+l'estero ma qualche cliente arriva dal+la Francia (la Foramer) e qualcun altro perfino dal+la Danimarca (la Prakla Seimos).
E allora, sotto co+l coraggio. Ce ne vuole tanto da queste parti per tenere testa a+i soliti problemi. Primo, l'approvvigionamento. Tutto è a+l Nord: ferro, acciai speciali, alluminio, gru. E allora serve una rete di trasproti, messa in piedi da zero con due autocarri adibiti esclusivamente a+l ritiro del+le materie prime e un semi rimorchio con otto gru su+l cassone trasformato in vetrina itinerante e sempre in giro per le fiere di Bari, Foggia, Lanciano, Teramo e Galatina. Secondo, il personale qualificato. Manca, bisogna prender*lo senza arte nè parte e investire di brutto per formar*lo e tirar*lo su come serve al+l'azienda. Coraggio, il mercato c'è e viene fuori ma bisogna star*gli dietro. E di nuovo ci vuole coraggio e tentare. Così le Officine San Giacomo inaugurano una filiale. Dove? Ma a sud de+l Sud, naturalmente. A Lecce. Un pugno di impiegati e una rete fitta di agenti commerciali: ecco bell'e coperto il nodo strategico che proietta l' azienda sul+l'intero mercato meridionale. Li c'è da lavorare, conferma Domenico Ciarallo. Ce n'è, e ce n'è anche in abbondanza. Cresce la lista de+i clienti, si arricchisce di nomi prestigiosi. Arriva la Breda, che deve realizzare un inceneritore nel+la zona industriale di Termoli e chiede la fornitura e il montaggio del+la carpenteria. E poi i Cantieri Navali di Ravenna che si rivolgono al+le Officne Sangiacomo per la realizzazione di dieci spazzamare. E ancora la napoletana Fiore che impegna lo stabilimento di Termoli per l' allestimento con carpenteria e acciai speciali de+i vagoni ferroviari da utilizzare in occasione de+i mondiali di calcio di Italia '90. La scommessa è vinta davvero, anche contro il pronostico.
«METODO
Calaba» (iniziali di Carlo La
Barbera) per l'automisurazione del+la vista. L' interessato riceveva,
tra l'altro, del+le tabelle con annesse istruzioni per esaminare la
vista da vicino e da lontano, e trascriveva i risultati su un apposito
questionario. In base a questi dati, in laboratorio venivano
«calcolate le lenti adatte», con la garanzia del+l'esatta
corrispondenza con la vista de+l cliente. Questo si apprende leggendo
un pieghevole pubblicitario de+l 1932 (quindicesima edizione)
del+l'azienda Carlo La Barbera (Istituto Ottico Italiano): è il primo
esperimento in assoluto ne+l campo del+l'ottica (e forse anche in
generale) di vendita per corrispondenza.
La Barbera aveva raggiunto una fama straordinaria, nata già molto tempo prima e che si era andata [consolidando] soltanto consolidando. L'azienda si interessava oltre che di ottica, di geodesia, fotografia e strumentazione scientifica, con sale di esposizione permanente. Essa era [nata] infatti, nata ne+l 1837, in pieno regno borbonico: e fin dal+l'inizio, oltre a costruire lenti, aveva assemblato anche binocoli da teatro (personalizzando*li con montatura di madreperla o di corallo) che allora nel+la capitale de+l Regno del+le Due Sicilie rappresentavano un articolo molto richiesto.
E tutta l'Italia meridionale finiva per essere un unico grande mercato del+l'azienda: ancora fino a+i primi anni di questo dopoguerra, un buon paio di occhiali si veniva ad acquistare a Napoli da La Barbera. I titolari del+l'azienda inoltre, avevano cura di tenere sempre nel+la massima considerazione la loro estesissima clientela con la quale intratteneva contatti periodici oltre che con l' invio de+i listini anche con visite dirette nel+le diverse località, comprese le più lontane da Napoli.
Ne+l 1928, Antonio di Vittorio (il padre del+l' attuale amministratore del+la società) si mette in società con Francesco La Barbera e l'attività continua con la stessa ragione sociale. Dopo una breve parentesi durante la quale Antonio di Vittorio esercita in nome e proprio altre attività (ne+l contempo operavano più ditte La Barbera, facenti capo a+i familiari de+l capostipite), ne+l 1951 la famiglia di Vittorio rileva l'azienda La Barbera, conservando l' antica ragione sociale.
Per avere ancora un idea del+la rilevanza raggiunta La Barbera, basterà ricordare che essa è stata una del+le tre ditte italiane di ottica (assieme a Sbisà di Firenze e Viganò di Milano) più conosciute al+l'Estero. Il rapporto co+l mondo scientifico e professionale meridionale è stato sempre molto intenso, specialmente con quello napoletano.
«Fin dal+la metà del+l' Ottocento La Barbera ha
diffuso -
afferma Ettore di Vittorio, il decano
del+l'azienda, 75 anni, papà di Antonello e Carlo, rispettivamente
direttore commerciale e tecnico del+la società -
strumenti scientifici di avanguardia: microscopi, lampade scialitiche
per chirurgia, apparecchiature per geodesia, la metereologia e la
fotografia».
E aggiunge:
«I primi esperimenti
per la realizzazione di apparecchiature per il controllo
del+l'inquinamento sono stati realizzati a Napoli verso la fine de+gli
anni '50, quale frutto del+la collaborazione tra l'Istituto Navale
del+l'Università e la nostra azienda».
La «passione» per l' innovazione ha [guidato] sempre
guidato l'azione de+i titolari del+l'azienda: l'innovazione ha
[guidato] sempre guidato l'azione de+i titolari del+l'azienda ((sic)):
l'assemblaggio di televisori, la vendita di apparecchiature per
deumidificare ambienti, del+le prime calcolatrici scientifiche
prodotte, de+i registratori a nastro con cassette mini, rappresentano
soltanto alcune esemplificazioni di quella spinta a ricercare su+l
mercato le realizzazioni più avanzate,
«sul+la scia di
strategie innovative -
afferma Ettore di Vittorio -
che hanno [sorretto] sempre sorretto il nostro approccio
co+l mercato. Da centocinquant'anni».
Dieci anni fa, La Barbera punta decisamente su un drastico rinnovamento, in linea con la sua tendenza e affronta il mercato de+l personal computer che da circa un anno costituisce l' unica attività aziendale.
SU
363,156 pugliesi in cerca di
lavoro, 218,482 non hanno [superato] ancora superato i trent'anni.
«Un dato estremamente allarmante che non può lasciar*ci
insensibili»,
commenta Franco Botta, sfogliando il
bollettino del+l'osservatorio regionale de+l mercato de+l lavoro
aggiornato a+l 30 giugno e che rileva un incremento, rispetto al+lo
stesso periodo del+l'anno scorso, di 19,693 unità. Professore
associato di Economia de+l lavoro presso l' Università di Bari, 49
anni, comunista, da+l marzo scorso Rotta è presidente del+la Lega
regionale del+le cooperative e mutue pugliesi che sta cercando di
riorganizzare.
Una del+le prime idee messe in cantiere da Botta nel+le vesti di cooperatore, è quella di stimolare i giovani a partecipare ad attività produttive. Ma come fare affacciare il mondo giovanile a+l mercato de+l lavoro, visti i dati allarmanti registrati dal+l'Ufficio regionale de+l lavoro? Una domanda ovvia ma che non trova ancora una risposta perfettamente collocabile nel+la realtà. Qualche spiraglio concreto ci dev'essere, si è detto Botta, appena insediato al+la guida del+la centrale del+le cooperative rosse.
«In questa ottica ho pensato che anche con i fondi
che si possono attivare con la legge finanziaria si potesse tentare un
intervento ambizioso -
ha spiegato a Lettera Sud Botta -
finalizzato sia a fornire un'occasione preziosa per un
arricchimento professionale spendibile su+l mercato de+l lavoro per
giovani in cerca di occupazione e sia al+l'accumulo di esperienze e di
informazioni assolutamente necessarie a quanti vogliono cercare di
fornire soluzione a+i problemi del+la nostra regione».
In termini semplici, l'intuizione di Botta è stata
quella di mettere insieme risorse tecniche, esperienze imprenditoriali
e giovani ansiosi di inserir*si ne+l processo produttivo per elaborare
cinque obiettivi che al+la fine permetteranno la creazione di
occasioni occupazionali stabili. In Lega sono convinti che in Puglia
ci sono più risorse di quelle che si conoscono. Vediamo, allora, di
far*le venire fuori con idee concrete, è stata l'esortazione che Botta
ha rivolto a+i suoi collaboratori.
«Di giovani -
prosegue -
ce ne sono, e anche troppi. Le risorse
imprenditoriali le abbiamo in Lega. Per quelle tecniche si possono
coinvolgere organismi culturali e scientifici quali la sezione
pugliese del+l'Inu, l' Istituto nazionale di urbanistica e
l'Associazione regionale pugliese de+i tecnici e ricercatori in
agricoltura. Per i fondi si può attivare la legge 67/88. Mancano solo
le idee».
Da qui al+l'elaborazione di cinque progetti a base
provinciale, il passo è stato breve. I primi due si propongono di
svolgere attività tecnico-scientifica, divulgativa orientata
al+l'impiego di tecnologie a basso impatto ambientale per le
principali colture agrarie del+la regione; gli altri tre progetti
punta ((sic)) al+la costituzione di una bancadati computerizzata
sul+le basi cartografiche e parametriche relative al+le condizioni
abitative de+i centri urbani de+i cinque capoluoghi di provincia e
de+i rispettivi comuni di corona. A metà novembre si passerà al+la
fase operativa, con l'avvio del+le attività pratiche.
Il primo progetto è finalizzato ad attività tecnico-scientifiche orientate al+l'utilizzo di tecnologie a basso impatto ambientale per le colture tipiche pugliesi: olivo, ortofrutticoli, vite, colture industriali. Il programma prevede attività di formazione sul+la difesa fitosanitaria, costituzione di campi pilota, elaborazione dati, diagnosi di laboratorio, costituzione di centri servizi specializzati per razionalizzare l' impiego di fitosanitari e migliorare le qualità colturali. I giovani impegnati per un anno saranno 375 (90 laureati in Scienze agrarie, 20 in Scienze biologiche, 200 periti, 15 ragionieri e 50 operai generici) per un impiego finanziario di 2.7 miliardi di cui 2.1 miliardi per le retribuzioni e 600 milioni per i costi di gestione che saranno ripartiti fra cinque cooperative.
Il secondo progetto è finalizzato al+l'analisi del+le realtà infraurbane orientate al+la valorizzazione e recupero de+l patrimonio edilizio attraverso la costruzione di una banca-dati sul+le condizioni abitative de+i cinque capoluoghi di provincia e comuni che fanno da corona. Un obiettivo che permetterà la formazione di figure professionali ad elevato livello di qualificazione, con sicuri effetti di ricaduta occupazionale, date le tendenze del+le dinamiche di domanda/offerta di lavoro prevedibili per queste qualifiche. Un progetto che a Bari e Foggia si svilupperà su base provinciale, con l'impiego di 54 giovani (6 laureati e 24 diplomati). Quello su basi interprovinciali tra Brindisi, Lecce e Taranto vedrà impegnati 117 giovani iscritti nel+le liste di collocamento de+i comuni coinvolti nel+l'indagine, di cui 13 laureati e 104 diplomati. L'investimento previsto è stato quantificato in 1.6 miliardi, di cui 1.3 per le retribuzioni e 323 milioni per i costi di gestione a carico del+le imprese coinvolte. I risultati fra un anno, quando si prevede una ricaduta occupazionale de+l 20 per cento de+l personale impiegato.
NEL+L'AGENDA
di Riccardo Misasi, al+la
voce «cratere», c'è una lunga teoria di punti sospensivi ed
interrogativi che, ne+l giro di qualche settimana, il ministro per il
Mezzogiorno dovrà risolvere. Tocca a lui, infatti, portare a
completamento la realizzazione de+l programma, per la parte già
definita e finanziata, di nuova industrializzazione del+le aree
interne del+la Campania e del+la Basilicata colpite da+l terremoto.
Quanto sia impegnativo, importante e delicato il compito de+l ministro, emerge in tutta chiarezza da almeno tre considerazioni: 1) lo Stato ha programmato in queste aree investimenti per oltre seimila miliardi, con un duplice obiettivo: determinare, attraverso l'introduzione di fattori di crescita de+l reddito industriale, le condizioni di sviluppo del+le zone più interne e disagiate de+l Mezzogiorno; creare, entro i prossimi due anni ventimila nuovi posti di lavoro che grazie al+l' espansione del+l'indotto potranno raddoppiar*si nel+l'arco di cinque anni. Il successo de+l progetto potrà significare la rottura del+l'isolamento geografico ed economico di una vasta area de+l Mezzogiorno interno, con riflessi positivi sul+le zone costiere congestionate. Il fallimento, in termini immediati, equivarrà ad aver bruciato seimila miliardi e a rimettere in moto l'emigrazione; 2) le aziende de+l «cratere» sono sorte o si stanno insediando in un'area praticamente priva di memoria industriale: la difficoltà, quindi, non sta tanto nel+la realizzazione de+gli stabilimenti quanto nel+la «spinta» particolare che queste industrie richiedono per inserir*si ne+l circuito di mercato.
Al+lo stato del+le cose, la prospettiva è grigio-scura: il piano di ammodernamento (ma meglio sarebbe dire di creazione) de+i servizi essenziali), ripetutamente sollecitato da+l capo del+l'Ufficio Speciale, Elveno Pastorelli, è rimasto ne+i cassetti de+i vari ministeri competenti, tant'è che l'intervento ordinario in queste zone, ne+gli ultimi cinque anni, ha fatto registrare i minimi storici di una «storia» già fin troppo avvilente; 3) l'attuazione de+l programma ha subito un grosso rallentamento ne+gli ultimi mesi a causa di inopportune modifiche normative che, su+l piano pratico, hanno determinato l'incertezza de+i riferimenti istituzionali e l' amplificazione del+le difficoltà con le quali si sono scontrati gli imprenditori. Se a tutto questo si aggiungono gli effetti dirompenti provocati dal+la campagna di gratuita criminalizzazione de+gli industriali che in quelle zone sono andati ad investire, il quadro si completa.
Il programma -
Complessivamente,
nel+le venti nuove aree individuate e infrastrutturate in Campania e
Basilicata c' è posto per 249 aziende. Del+le 145 del+la prima fase
(art. 32 legge 219), 81 sono entrate in produzione (per la maggior
parte parziale) ed hanno assorbito oltre quattromila unità lavorative;
le rimanenti 64 sono in corso di realizzazione con un avanzamento
medio de+i lavori de+l 60 per cento. Il contributo statale, per l'
intero pacchetto e comprensivo de+l primo 50 per cento di adeguamento
Istat, ammonta a 1,516 miliardi e produce investimenti globali per
circa 2,100 miliardi. La previsione occupazionale a rerime è di
ottomila unità: per ogni addetto, dunque, si ha un contributo di 150
milioni e un investimento di 262 milioni, parametri pienamente
conformi a+i livelli medi de+gli insediamenti produttivi ne+l resto
de+l territorio nazionale.
La seconda fase de+l programma (art. 8 legge 120) prevede l'insediamento di altre 104 aziende (vedi tabelle) a saturazione de+i lotti disponibili nel+le venti aree. E qui, praticamente, è ancora tutto fermo a+l palo. Solo sette aziende hanno avviato i lavori. Per le altre, ammesse a contributo ne+l periodo febbraio- -giugno '89, la consegna de+i lotti non è [potuta] ancora potuta avvenire a causa del+la inattività forzata del+l'Ufficio Speciale, soppresso a fine giugno dal+la legge n. 48 (che trasferiva le competenze dal+la Presidenza de+l Consiglio a+l ministero per il Mezzogiorno) e riaperto da qualche settimana da+l ministro Misasi, che se ne servirà fino a+l 28 febbraio per far fronte al+l'emergenza di una transizione di competenze altrimenti destinata a provocare altri ritardi.
Le emergenze -
I primi punti
sospensivi da completare sul+l'agenda di Misasi si riferiscono proprio
al+la necessità di mettere subito in cantiere i 97 stabilimenti del+la
seconda fase. Nel+le stanze del+l'Ufficio Speciale, in via Torrerossa
66, in questi tre mesi e mezzo di stasi forzata si sono accumulati
quintali di carta (anche bollata, da+l momento che molti imprenditori
si son visti costretti a citare lo Stato in giudizio per i danni
subiti). E tra i documenti che perfezionano le pratiche di ammissione
a contributo, ce n'è uno in particolare che sollecita la massima
accelerazione di consegna de+i lotti e di apertura de+i cantieri: la
polizza fidejussoria richiesta a ciascun imprenditore a garanzia di
copertura de+l contributo concesso (e non ottenibile prima del+l'avvio
documentato de+i lavori). Queste fidejussioni hanno costi
elevatissimi. Costi che gli imprenditori stanno pagando da oltre tre
mesi a fronte di un beneficio che non hanno [ottenuto] ancora
ottenuto.
I punti interrogativi sul+l'agenda de+l ministro riguardano soprattutto le richieste, rimaste purtroppo senza risposta, che i titolari del+le aziende del+la prima fase hanno motivato e [hanno] documentato da oltre un anno. Ci sono problemi di ordine generale e funzionale al+l' obiettivo di successo del+l' «operazione-cratere»: il completamento in tempi brevi de+gli assi di raccordo tra aree industriali e grande viabilità; il potenziamento de+l trasporto su rotaia (laddove, invece e paradossalmente, le Ferrovie ne hanno ipotizzato l'eliminazione); una maggiore disponibilità di fornitura elettrica, idrica e telefonica; la creazione di un sistema di servizi reali che veda in campo le Partecipazioni Statali; un progetto di sintesi unitaria de+gli interventi straordinari programmati nel+le aree interessate e relativi a+l settore industria.
Ci sono, infine, i problemi che più squisitamente rientrano ne+i rapporti Stato - imprenditore e che la Confindustria ha denunciato con forza. La restituzione de+gli interessi «arbitrariamente recuperati su+i contributi» e l'erogazione del+la seconda tranche di adeguamento Istat, per cominciare. Le due voci sommate, sostengono in Confindustria, equivalgono ad un taglio de+l 15 per cento de+l contributo accordato: un 15 per cento che gli industriali hanno dovuto coprire ricorrendo ad esposizioni bancarie e che, in moltissimi casi, ha determinato lo stato di crisi finanziaria e produttiva del+l'azienda. Più si ritarda a sanare questa situazione - dicono gli imprenditori - più gravi si fanno le difficoltà per una realtà produttiva già costretta a sopportare troppe carenze strutturali.
L'altra richiesta prioritaria si riferisce al+la necessità di snellire a+l massimo le procedure di collaudo finale de+gli stabilimenti e di rivedere i meccanismi che disciplinano il passaggio in proprietà de+i suoli. L'eccessiva burocratizzazione de+i collaudi (mediamente occorrono due anni) ritarda il verificar*si di una del+le condizioni necessarie a+l passaggio di proprietà, mentre la mancanza de+l titolo di proprietà sbarra l'accesso ad ogni possibilità di ammodernamento de+gli impianti riducendo, di conseguenza, la capacità di stare su+l mercato in maniera competitiva.
LA
raccolta de+gli agrumi è [iniziata]
appena iniziata e già si comincia a parlare di crisi. Motivo? La
decisione, presa nel+le settimane scorse dal+la Comunità economica
europea, di applicare le «soglie» a+l settore. Questo significa che a
partire da+l prossimo anno, nel+l'area comunitaria (con la sola
esclusione de+l Portogallo), potranno essere ritirati e avviati al+la
trasformazione industriale solo 12 milioni e 405mila quintali di
arance. Una scelta restrittiva che penalizza Calabria, Sicilia e, in
parte, anche la Campania, tre regioni che rischiano di perdere
qualcosa come 160 miliardi di «aiuti». Perché a Bruxelles hanno
adottato un provvedimento così drastico? L'agricoltura, com'è noto, è
uno de+i settori economici dove la Cee interviene con maggiore
frequenza. La Comunità europea non si limita ad eliminare da+i mercati
le eccedenze produttive, ma cerca, anche, di incentivare la
trasformazione industriale de+i prodotti agricoli. Come?
Corrispondendo al+le industrie un «aiuto» (tecnicamente viene definito
«compensazione«) per ogni chilogramma di prodotto trasformato. Per le
arance l'incentivo è di 176 lire.
Cosa succederà, adesso, con l'introduzione del+la «soglia»? Innanzitutto, una riduzione de+gli «aiuti». A Bruxelles, in pratica, hanno deciso di tirare la cinghia. Fino a 12 milioni e 405mila quintali di arance avviate al+la trasformazione industriale, la Cee pagherà a+gli industriali il solito «aiuto», cio*è 176 lire a+l chilogrammo; superata tale «soglia» la «compensazione» comincerà a decrescere fino a un massimo de+l 20 per cento. Tirando le somme, Calabria, Sicilia e in minima parte anche la Campania, rischiano di perdere circa 160 miliardi di «aiuti». Diciamo «rischiano di perdere» perché ancora il provvedimento comunitario non è operativo a tutti gli effetti. Si attende, infatti, la risposta de+l ministro del+l'Agricoltura italiano, il democristiano Calogero Mannino. Ma bisognerà tenere conto anche del+le reazioni di Spagna e Grecia, due paesi del+la comunità particolarmente interessati al+la produzione e al+la trasformazione industriale de+gli agrumi.
Nel+la Cee si producono quasi 50 milioni di quintali di arance. Riducendo gli «aiuti» le industrie europee non saranno [incentivate] certo incentivate a lavorare gli agrumi prodotti nel+l'area comunitaria ma, tutt'a+l più, ad importare succo d'agrumi da altri paesi de+l mondo. In Italia, dove la produzione di arance sfiora i 35 milioni di quintali, le regioni interessate sono la Calabria (12 milioni di quintali di arance trasformate lo scorso anno, anche se, in buona parte, si tratta di prodotto siciliano), la Sicilia (2 milioni e 700 quintali) e la Campania (un milione e 400mila quintali).
Quali interessi si celano dietro questa manovra? Un fatto è certo: la scelta colpisce l'economia di tre regioni de+l Sud del+la Comunità, mentre non lede gli interessi del+le agricolture «forti» de+l Centro-Nord Europa. Tra l'altro, si tratta di una «soglia» economicamente ingiustificata, visto che la Cee importa quasi il 65 per cento di succo d'agrumi da+l resto de+l mondo. E allora? Probabilmente, dietro questa mossa c'è lo zampino di Germania, Belgio e, soprattutto, del+l'Olanda. Non bisogna dimenticare che ne+gli ultimi 7-8 anni i Paesi Bassi, pur non possedendo un solo albero di agrumi, sono diventati i maggiori esportatori di succo d'agrumi nel+l'area comunitaria. Il marchingegno è semplice. Gli olandesi acquistano il succo d'arancia da+l Brasile e, dopo una blanda lavorazione, lo rivendono a+gli altri paesi del+la Cee. Il tutto avviene in barba a+l principio del+la preferenza comunitaria, che obbliga, invece, i paesi del+la Comunità a privilegiare le produzioni europee. Va aggiunto, per inciso, che il Brasile, per smaltire la enorme quantità di arance che produce, esporta in dumping, vende, cio*è, sottocosto, rendendo ancora più facile (ed economicamente più conveniente) lo «scherzetto» a+gli olandesi.
Va sottolineato, inoltre, che la «soglia» introdotta da+gli «eurocrati» cade in un momento particolare. Italia e Spagna, infatti, hanno messo a punto le contromisure per fronteggiare la «calata» de+l succo d' agrumi brasiliano. Gli iberici hanno [realizzato] già realizzato centinaia di stabilimenti industriali per trasformare le loro arance. Mentre in Italia, lo scorso anno, grazie al+l'accordo interprofessionale, siglato da produttori agricoli e industriali, sono stati avviati al+la trasformazione oltre 8 milioni di quintali di arance. La risposta di Spagna e Italia, con molta probabilità, ha spaventato Germania, Belgio e Olanda, che adesso temono una riduzione de+l loro volume di affari.
E in tale contesto internazionale che si inserisce la «soglia» introdotta da+i responsabili del+la politica agricola comunitaria. Cosa succederà ne+i prossimi mesi? Si attendono, come già accennato, le controrisposte de+i ministri del+l'Agricoltura di Italia, Spagna e Grecia. Ma già al+l'orizzonte si profilano grossi problemi per i produttori agricoli de+l Sud Europa. Limitando la possibilità di avviare il prodotto al+le industrie di trasformazione non rimangono che due strade: il consumo fresco e il ritiro del+le arance da+l mercato. La prima soluzione sembra improbabile. Le arance da avviare al+le industrie sono di qualità un po scadente e difficilmente risulterebbero gradite da+i consumatori. Resta il ritiro da+i mercati. Cio+è le ruspe, di solito spettacolo del+le arance distrutte da+i bulldozer.
«COSI'
non va.
L'introduzione del+la «soglia» penalizza l' agrumicoltura siciliana.
La Comunità europea, ne+gli ultimi anni, ha cercato di incentivare la
trasformazione industriale de+gli agrumi. Una scelta che abbiamo
[condiviso] sempre condiviso. Adesso, però, qualcuno vuole far*ci
tornare indietro. No, questa restrizione è davvero inaccettabile».
Saverio Sforza, direttore del+la Coldiretti siciliana
non ha dubbi: la «soglia» va respinta. Senza esitazioni.
«L' arrivo nel+l'area comunitaria de+gli agrumi provenienti da+i paesi
che si affacciano ne+l Mediterraneo penalizza già la nostra
agricoltura»,
sottolinea ancora Sforza.
«Adesso
si cerca anche di frenare la trasformazione industriale con
l'introduzione di una "soglia" molto discutibile. È una decisione
punitiva e intempestiva».
Che fare? Per il direttore del+la Coldiretti del+l'Isola
bisogna trovare una soluzione diversa.
«Se è proprio
indispensabile mantenere la "soglia" dice, cerchiamo, almeno, di
individuare il quantitativo di agrumi che ogni paese deve trasformare.
Insomma, non si può fissare in 12 milioni e 400mila quintali di arance
il
plafond
per il quale è previsto l'aiuto
comunitario, sapendo che l'Italia produce 35 milioni di quintali di
arance circa. È un calcolo ingiusto che, in proporzione, penalizza il
nostro paese».
In pratica, se non si può fare a meno di ridurre il
quantitativo di arance da destinare al+le industrie, si programmi
almeno una riduzione paese per paese, evitando che l'Italia (e in
particolare Calabria, Sicilia e Campania), paghi il prezzo più salato.
«Noi»
avverte ancora Sforza,
«faremo la nostra parte. A+l resto dovrà pensare il ministro Mannino.
Spetta a lui difendere l'agricoltura italiana».
IL
PROGRAMMA elaborato dal+la Lega
del+le cooperative e mutue del+la Puglia è stato denominato «Progetti
per la riqualificazione de+l tessuto urbano e del+le produzioni
agricole» e avrà un costo totale di 4 miliardi 319 milioni 514mila
lire di cui l'80 per cento attivato con la legge n. 67 de+l 1988 e il
20 per cento per costi di gestione che sono a carico del+le aziende
associate al+la centrale del+le cooperative di sinistra.
Per il progetto di attività tecnico-scientifico- -divulgativo orientato al+l'agricoltura biologica, le cooperative coinvolte sono quattro: 1) Co.As.Coop di Taranto, costituita ne+l 1980 e specializzata ne+l processo di fusione del+le cooperative tabacchicole salentine e nel+l'ammodernamento tecnologico di cantine ed oleifici oltre che nel+l'erogazione di servizi; 2) Consorzio interregionale Sud di Brindisi che commercializza mediamente 250mila ettolitri di vino con un fatturato di 13 miliardi; 3) Cooperativa agricola fra coltivatori di Apricena (1580 soci, 16 miliardi e 590 milioni di fatturato nel+l'88) che commercializza prodotti agricoli come cereali, barbabietole ed ortaggi oltre a fornire assistenza tecnica a+i soci; 4) Consorzio Italiano Oleifici Sociali (Cios di Bitonto che con 74 addetti lavora 101mila quintali di olio di oliva per un volume di affari di 69 miliardi. A questo progetto sono interessati 375 giovani, di cui 90 laureati in Agraria, 20 in Scienze biologiche, 200 periti agrari, 15 ragionieri e 50 operai per 360mila ore di formazione.
Ne+l progetto tendente al+la riqualificazione de+l tessuto urbano saranno impegnati 171 giovani (19 ingegneri elettronici, 76 geometri ed altrettanti periti informatici). Le imprese coinvolte sono tre: 1) il Consorzio meridionale cooperativo di Foggia che opera da+l 1984 ed è specializzato ne+i servizi al+le imprese con un fatturato di 2 miliardi; 2) il Consorzio Abitare di Lecce (nove cooperative associate), 1552 alloggi realizzati in sette anni di attività con un investimento di 130 miliardi; 3) il Consorzio di servizi fra cooperative del+la Puglia, costituito ne+l 1980 e che ha realizzato 991 alloggi con un investimento di 79 miliardi e 280 milioni.
L'ULTIMO
Sos è arrivato quasi a
sorpresa, ne+l clima particolare del+la Festa del+l'amicizia
organizzata a Capua:
«Signori, qui o ci salva la Gepi o è
finita»
ha detto con franchezza Gaetano Iodice, segretario
comprensoriale del+la Fim - Cisl di Aversa e leader de+gli operai
Indesit. Milleduecento quelli assorbiti da Vittorio Merloni dopo il
fallimento de+l gruppo torinese, poco meno di duemilacinquecento
quelli condannati al+la cassa integrazione continua nel+l'area di
Teverola. Tra dieci mesi scadrà anche quella, la legge 143 prevede a+l
massimo altri sei mesi di proroga ma la sostanza non cambierà:
«I termini sono perentori. La normativa pure»,
conferma il sindacalista. La Gepi ultima spiaggia per migliaia di
lavoratori in eccedenza, ma le speranze di reimpiego si limitano a
poche centinaia di fortunati:
«A questo punto è già un
miracolo se in due o tre anni si riuscisse a recuperar*ne a+l lavoro
cinquecento»,
aggiunge Iodice.
La proposta è accompagnata da dati di fatto, il primo sì - sia
pure di massima - è giunto da+l ministero de+l Bilancio. Confortante
la disponibilità a verificare fino in fondo la percorribilità di
questa strada.
«Che è l' unica praticabile se si vuole creare
un'alternativa al+l'assistenzialismo fine a se stesso»
insiste il
sindacato. La Gepi, dunque: ma perché? Perché garantirebbe a+gli
imprenditori privati la possibilità di assumere il personale
occorrente direttamente in loco, da+i cassintegrati del+l'ex Indesit e
non, ad esempio, da bacini più lontani come quello de+gli ex
siderurgici di Bagnoli per i quali un'apposita legge - la 181 - offre
enormi facilitazioni di reimpiego.
«Il punto -
spiega Iodice
-
è proprio questo: attualmente esistono progetti di
espansione sia de+l gruppo Merloni sia di altri gruppi come la Mareco
(indotto avio,
ndr
) che non arrecano alcun
beneficio al+la pesante situazione occupazionale locale. Servendo*si
del+la recente normativa potrebbero tranquillamente ottenere i
necessari finanziamenti e a+l tempo stesso occupare presso di loro gli
ex dipendenti del+l'Italsider da+l momento che risparmierebbero enormi
costi ne+l capitolo del+le spese di personale. Per gli ex Indesit
tutto ciò a+l momento non può avvenire: tra la 181 e la 143 non è
possibile alcun paragone, la convenienza è tutta nel+la prima».
Un esempio per chiarire: la nuova società creata da+l gruppo
Merloni con la Necchi e la Spi per il rilancio del+la componentistica
a Teverola prevede l'utilizzo di 300 dipendenti. La Necchi spingerebbe
per partire subito assorbendo manodopera dal+l'area siderurgica. Ma
l'ipotesi di rinunciare a+i cassintegrati locali non troverebbe d'
accordo gli altri partner e ovviamente il sindacato:
«Per questo -
osserva Iodice -
è indispensabile creare le necessarie
condizioni di convenienza al+le aziende. Ricorrere ad assunzioni da+l
bacino del+la Gepi significa tra l' altro impostare anche processi di
formazione professionale di cui le stesse industrie finirebbero per
giovar*si».
Un punto di partenza per l'area casertana comunque non
manca: la modifica apportata dal+la Commissione per le attività
produttive a+l testo del+la 181 ha permesso di estendere ad un'area
distante 30 chilometri da quella di Bagnoli i benefici e, quindi, gli
effetti del+la normativa. E in quel raggio c'è praticamente tutta la
provincia di Caserta.
«Ma non basta: senza un decreto ad
hoc i vantaggi si limiterebbero solo a+l supporto finanziario di nuovi
progetti e non anche ad assunzioni per così dire privilegiate»,
sottolinea Iodice.
I piani di Merloni per il Sud restano un punto di riferimento di innegabile importanza (proprio di recente il gruppo marchigiano ha incaricato una società di verificare la rispondenza de+l mercato locale al+l'eventuale sviluppo di un indotto di materie plastiche e laminate). Ma al+l'ipotesi Gepi guarda con giustificato interesse anche il gruppo Mareco di Aversa, insediato*si a Teverola e cresciuto significativamente ne+gli ultimi anni sul+l' onda de+l trend positivo di tutto il settore aeronautico nazionale ed internazionale.
«Ci troviamo attualmente -
dice
l'amministratore delegato Adriano Pozzi -
a gestire un
progetto che ne+l 1991 toccherà le 500 unità su+l piano occupazionale,
cento in più del+le attuali. E vorremmo assorbir*le ancora da+l
bacino ex Indesit come gia abbiamo fatto per l'acquisto del+l'
Eurovideo (
la società ex Indesit venduta da+l commissario
Zunino con un' asta pubblica la Mareco la spuntò su+l gruppo Sige
del+l'imprenditore napoletano Sandomenico,
ndr
).
E una spiegazione c'è: la Mareco ha saggiato con
le proprie mani la professionalità de+gli ex operai e tecnici de+l
gruppo torinese. E c'è anche di più: l'azienda che attualmente produce
pannelli per fusoliere di aerei per conto del+l'Aeritalia (è il primo
gruppo industriale privato del+l'Italia meridionale in questo settore)
ha al+lo studio un impegnativo programma di sviluppo che punta al+la
creazione di un qualificato indotto proprio a Teverola.
«In effetti -
conferma Adriano Pozzi -
puntiamo al+la costituzione di un centro polivalente di subforniture
aeronautiche aperto ad altri imprenditori, al+lo stesso Merloni ad
esempio. Pensiamo a collocar*vi circa trecento addetti per i prossimi
due anni: e naturalmente abbiamo tutto l'interesse a disporre di
manodopera locale, i cassintegrati ex Indesit, cio*è. La Mareco
farebbe da service per favorire nuovi insediamenti».
In
espansione il settore avio, le previsioni indicano un periodo d' oro
per almeno i prossimi dieci anni. E le grandi aziende stanno
[attrezzando] già attrezzando*si per cogliere fino in fondo questa
grande opportunità. L' Aeritalia, ad esempio, ha [fatto] già fatto
conoscere a+i suoi fornitori la volontà di trasferire al+l'esterno la
produzione di sottogruppi completi senza ricorrere, cio*è, più al+le
singole officine come attualmente avviene.
«Noi sappiamo
che Aeritalia -
dice Pozzi -
ha anche necessità
di rivolger*si a pochi interlocutori che facciano del+la qualità il
loro obiettivo primario e irrinunciabile».
La stessa Mareco, oltre tutto, non nasconde ambizioni di
diversificazione che in parte sono già una realtà come dimostrano gli
investimenti ne+l campo del+le telecomunicazioni. E ne+l contempo non
limita al+l'attuale rapporto con l'Aeritalia le sue mire: palpabile,
ad esempio, il desiderio di confrontar*si in vista de+l '92 anche co+l
mercato internazionale.
«Il problema di fondo rimane
quello de+l controllo del+la qualità in un campo, quello del+le
subforniture appunto, in cui la qualità è il presupposto fondamentale
per far*si spazio e avere una propria, intrinseca credibilità»,
sottolinea Adriano Pozzi.
Via libera allora al+l' ipotesi del+l'assorbimento da parte del+la Gepi del+le migliaia di cassintegrati ex Indesit. D'altro canto Mareco e Gepi si sono [trovati] già trovati d'accordo pochi mesi fa in occasione del+l' acquisto da parte de+l gruppo aversano di un ramo del+l'Argom, un' azienda che sarà destinata al+la produzione di compositi (materiali ad alta tecnologia).
L'INDUSTRIA
farmaceutica europea è la
più forte de+l mondo, con un fatturato di 42.7 miliardi di dollari a
fronte di quella de+gli Stati Uniti (38.6 miliardi) e quella de+l
Giappone (30.5 miliardi). È, tuttavia, una potenza «somma» di 12
realtà regionali diverse, che operano in dodici mercati con culture,
ordinamenti giuridici e tecnici, politiche economiche profondamente
diverse.
L'attenzione che si riserva a+i problemi di questa industria a partire da+l 1 gennaio 1993 è certo più che giustificata. L' apertura del+le frontiere può significare, infatti, o un inizio di un processo di crescita e di sviluppo del+le singole imprese, oppure nuove difficoltà, a cui senz'altro si andrà incontro, e che potranno portare stagnazione se non addirittura regressi.
È un mercato, questo farmaceutico, che assicura nel+la Comunità ben un milione e duecentomila posti di lavoro, fra diretti ed indotti e, quindi, i problemi di fronte a tale schieramento non possono, non devono sfuggire a+i «capitani del+l'industria». In realtà si tratta di mantenere in piedi, come già accennato, dodici culture diverse di produzione, ognuna del+le quali risente de+l peso de+l momento economico de+l proprio Paese.
Sono già in atto direttive comunitarie per ottenere la libera circolazione de+i medicinali in Europa, in particolare esiste una procedura multistato, relativa a+l reciproco riconoscimento del+le autorizzazioni a mettere in commercio un nuovo farmaco oppure una nuova associazione di farmaci. Per questa procedura multistato i risultati sono abbastanza criticabili in quanto nessuna del+le domande per questo tipo di registrazione è stata risolta direttamente, cio*è prima de+l giudizio de+l Comitato del+le Specialità Medicinali. E poichè questo Comitato non ha potere vincolante, la decisione finale da parte de+gli Stati è risultata molto spesso difforme rispetto a+l parere de+l Comitato stesso. Questo significa che un farmaco ritenuto inutile o addirittura dannoso da+l Comitafo del+la CEE può essere, a decisione de+gli organi competenti di ciascuna nazione, liberamente messo in commercio.
Tutta la tematica è stata trattata ne+l corso di un colloquio internazionale organizzato a Roma dal+la Fondazione Smith Kline, a+l quale hanno partecipato il ministro del+la Sanità De Lorenzo; D. Poggiolini, presidente de+l Comitato per le Specialità Medicinali del+la CEE e direttore generale de+l Servizio farmaceutico de+l ministero del+la Sanità; A. Aleotti, presidente del+la Federazione Europea del+le Associazioni del+le Industrie Farmaceutiche; P. Fasella, direttore de+l Centro Comune di Ricerca del+la CEE.
Quando si parla di frontiere aperte per il settore farmaceutico occorre tener conto di due aspetti: liberalizzazione del+la circolazione di beni, servizi, persone, capitali e unificazione del+le procedure amministrative e del+le politiche farmaceutiche. Il primo aspetto sarà senz'altro vantaggioso per l'industria europea, perchè favorirà una migliore distribuzione de+gli investimenti ed una ottimizzazione del+le produzioni. Il secondo aspetto, invece, è più complesso poichè bisogna giungere ad una forma europea di registrazione de+l farmaco che non discrimini le imprese di ciascun Paese e che soprattutto rispetti le convinzioni culturali e cliniche di ogni nazione. Vogliamo dire che sarà ben difficile mettere d' accordo medici di dodici Paesi diversi e quasi obbligar*li ad accettare determinati medicinali. Ma, come sempre accade, finirà col vincere la potenza del+l'industria. La più forte? È molto probabile.
Oggi «fabbricare» un nuovo farmaco richiede una notevole concentrazione di mezzi, di tecnologie e di cervelli. Le spese devono essere evidentemente recuperate e perchè ciò accada è necessario che questa nuova sostanza rimanga per molti anni sotto brevetto, che cio*è l'industria che l' ha prodotta ne abbia l' esclusiva del+la vendita. Gli economisti valutano che tale periodo di brevetto effettivo debba essere di 20 anni. Oggi il tempo utile per lo sfruttamento non supera i nove anni e tre mesi. Solo così il mercato europeo potrà continuare ad essere competitivo con quello de+gli Stati Uniti e quello de+l Giappone. Inoltre si darebbe, così, un grande incentivo al+le aziende europee per incrementare i propri investimenti nel+la ricerca. E l'Europa, se vuole conservare i primati raggiunti, deve sfondare in USA e in Giappone.
Ma guardiamo al+l'interno di questi primati. In Europa il consumo di farmaci pro capite è, a+l pubblico, di 195 dollari, contro i 297 de+gli americani e i 343 de+i giapponesi. Ma, attenzione, perche le cifre ingannano. Esse sono tali, infatti, non per le diverse quantità di farmaci consumati bensì per i prezzi maggiori praticati ne+gli altri due Paesi, prezzi non distorti da imposizioni ministeriali che appunto non li fanno lievitare. In Italia è il CIPE che decide il prezzo di una specialità medicinale, valutando opportuni parametri. L'Europa, ne+l complessivo, più che consumare meno farmaci si trova a spendere meno in questo settore.
Europa de+i farmaci senza frontiere: l'Italia si troverà a recitare un ruolo molto importante. La domanda mondiale di farmaci aumenterà da 154 a 275 miliardi di dollari ne+i prossimi 10 anni, gran parte dipende dal+l' aumentato numero di anziani, e la parte di domanda connessa al+l'Europa passerà da 43 a 75 miliardi di dollari. Ne+l futuro l'Italia dovrà fare sempre di più i conti con l'internazionalizzazione, a cui è indubbiamente legata oggi. E si dovrà tener conto del+la competitività di questi Paesi.
Condizione indispensabile, comunque, per affrontare questo futuro competitivo è un più rapido sviluppo del+la ricerca. Oggi in Italia la spesa del+la ricerca è aumentata da+l 1982 de+l 215 per cento, contro il 144 del+la media - CEE ed inoltre sono aumentate le risorse finanziarie applicate a ciascun ricercatore, da+l 70% de+l 1982 a+l 95% di tale media. Investire in ricerca significa ora, e sempre più ne+l futuro, evitare la subordinazione de+l mercato interno al+la sola offerta multinazionale e soprattutto significa anche ridurre il «buco» nel+la bilancia valutaria italiana, elevando contemporaneamente il valore aggiunto del+la produzione nazionale. Si devono, quindi, aumentare i flussi di esportazione con i conseguenti saldi positivi del+la bilancia commerciale: da+i confronti internazionali risulta evidente che ad una più elevata ricerca è correlato un più elevato tasso di esportazione.
L'industra de+l farmaco tira. Ma è lo Stato che deve intervenire con comportamenti coerenti per quanto riguarda la politica del+la domanda pubblica, quella de+i prezzi e quella di incentivazione del+la ricerca.
MISTER
Damien Wigny è un banchiere
belga stile anglosassone. Parla un perfetto inglese di Oxford, veste
in grigio fumo di Londra ha una bella casa in Toscana per i suoi week
end. Lavora in Lussemburgo da quindici anni e attualmente è il
direttore generale del+la Kredietbank, un gigante del+la finanza
belga, che rappresenta per volume d'affari una del+le prime banche in
attività sul+la piazza de+l Granducato. Mi riceve ne+l suo ufficio
arredato con mobili d'epoca e prima di offrir*mi un Twinings etichetta
rossa (il tè che gli inglesi bevono la mattina) ha voglia di
sfogar*si:
«Fa rabbia sentire e leggere che questo Paese è un
paradiso fiscale. Gli stranieri certo hanno alcuni vantaggi ma più
del+la metà de+l mio stipendio se ne va con le tasse che qui nessuno
sogna di non pagare. Ci conosciamo tutti, se qualcuno volesse fare il
furbo, il giorno dopo se ne parlerebbe dovunque. Pensi che il capo
del+l'ispettorato del+le Finanze è socio a+l mio Rotary...».
D'accordo Mr. Wigny, lei sarà un bravo contribuente, ma il Lussemburgo è la nuova Svizzera europea, e questo lo dimostrano le statistiche.
«Già, molte persone qui hanno "black money", denaro
nero -
risponde con un garbato sorriso -
e
allora le dico che la mia famiglia ha una lunga tradizione nel+la
pubblica amministrazione, il senso del+lo stato me lo hanno insegnato
da bambino ma oggi faccio il banchiere, non l'agente del+le tasse e se
qualcuno mi affida il suo denaro per pagare meno tasse il problema
etico è suo, non mio».
La filosofia de+i banchieri di un paradiso fiscale
piazzato ne+l cuore del+l'Europa e non in qualche sperduta isola de+i
Caraibi o nel+la tumultuosa Panama de+i generali de+i narcodollari è
tutta in questo ragionamento. Quando chiedi come mai già ne+l 1986 i
depositi bancari dal+l'estero in Lussemburgo sono risultati superiori
a quelli del+la Svizzera (160 contro 150 miliardi di dollari), senti
un disco e hai quasi la sensazione che i signori de+l denaro di questa
nazione con 350mila anime (la popolazione di una nostra cittadina di
provincia come Bergamo) si sono messi d'accordo per dare tutti le
stesse risposte. Perché in Lussemburgo il costo de+i servizi bancari è
inferiore rispetto al+la Svizzera. Qui anche chi versa 10mila dollari
di risparmi è accolto a braccia aperte, non bisogna presentar*si con
la valigetta con 1 milione di dollari per essere considerati buoni
clienti. Il Paese è eurostrategico, con una ottima posizione
geografica e collegamenti efficienti verso tutti i Paesi de+l vecchio
continente. Il quadro politico è stabile, liberali e socialisti si
alternano sempre però con lo stesso chiodo fisso di difendere i
vantaggi del+la piazza finanziaria. Ogni dipendente in banca parla
almeno tre lingue: francese, inglese e tedesco.
«In breve
in Lussemburgo i soldi stanno a+l sicuro, come in nessuna altra parte
de+l mondo»
taglia corto Jean Krier, presidente del+l'
Association des banquet et des banquiers.
Ma il clamoroso sorpasso del+la Svizzera non si spiega se non si approfondiscono le parole magiche che chiudono e proteggono tutte le cassaforti lussemburghesi: tasse e segreto bancario. Non ci sono, ad esempio, imposte su+i depositi, sul+le cedole obbligazionarie e su+gli utili del+le holding. Da+l disastro siderurgico, il Paese si è sollevato entrando ne+l grande giro del+la finanza internazionale e le 59 banche registrate ne+l 1969 sono diventate oggi 165 e il settore rappresenta il 15 per cento de+l prodotto interno lordo.
Poteva il Lussemburgo sfidare la concorrenza di vicini di casa come le grandi banche tedesche e francesi? Soltanto offendo ((sic)) qualcosa in più, codizioni che altri non possono garantire e sviluppando come perno de+l proprio mercato il «private banking», la banca personale, quella del+la quale gli svizzeri sono [stati considerati] sempre stati considerati i maestri. Due esempi spiegano meglio questa politica. Quando il governo del+la Germania Federale introdusse la ritenuta d'imposta su+gli interessi de+i conti correnti (gennaio 1989) una vera fuga de+i capitali, de+l genere di quella che si registrò dal+l' Italia verso la Svizzera ne+gli anni Sessanta, colpì Francoforte a tutto vantaggio del+le casseforti de+l Lusseemburgo. Quasi nulla riuscirono a fare perfino gli 007 del+le banche tedesche che a+gli ingressi de+gli sportelli de+l Granducato annotavano i numeri del+le macchine del+le targhe de+i fuggitivi clienti tedeschi. Poi la Germania ci ha ripensato, ha eliminato la pericolosa ritenuta d'imposta, ma molti soldi made in Germany sono rimasti nel+le casse del+le banche lussemburghesi. Ne+l 1989 il segreto bancario in Svizzera è crollato sotto i colpi de+gli scandali, nel+lo stesso periodo il governo de+l Lussemburgo ha approvato una legge che stringe pesantemente le maglie attorno al+la riservatezza de+i depositanti. Nessuna amministrazione fiscale, ad esempio, può chiedere ed ottenere qualsiasi informazione su+i movimenti de+l denaro de+i clienti del+le banche. Le porte sono chiuse anche a+i rappresentanti del+l'autorità giudiziaria e soldi di provenienza sospetta possono essere controllati soltanto se riguardano persone condannate per gravi reati, come il traffico di droga o l'appartenenza ad associazioni criminali.
«È vero, nessuno può ficcare il naso ne+gli affari
de+i nostri clienti -
spiega Dirk Stein, presidente
del+l'International Bankers Club - .
Per noi il segreto è
quello de+l dottore, assoluto e totale. E su questa regola non
cederemo mai».
Vantaggi fiscali e riservatezza senza limiti sono dunque i più importanti punti di forza di un paradiso fiscale che però non è come la Svizzera fuori del+la Comunità europea, ma anzi ha bisogno del+la Cee.
«È il nostro paradosso -
dice Jacques
Santer, primo ministro de+l Lussemburgo - .
Siamo un
piccolo Paese che se vuole sopravvivere deve poter contare su un
grande mercato. L'armonizzazione fiscale europea, però, rischia di
distruggere la nostra competitività».
Il presidente del+la Commissione europea, Jacques
Delors, sul+l'argomento è stato sempre molto chiaro e in diverse
interviste ha lanciato a+i sudditi de+l Granducato una sorta di
ultimatum: dovete scegliere tra l'Europa e le isole Cayman. Una
posizione che ha irritato non soltanto le autorità de+l Paese (
«quelle di Delors sono opinioni personali, noi combatteremo
fino in fondo per difendere in Europa la nostra autonomia»,
afferma Jacques Poos, ministro de+gli Esteri e de+l Tesoro) ma anche i
350mila abitanti.
Di fronte a tante contraddizioni e a sicuri rischi di isolamento,
i signori de+l denaro de+l Lussemburgo inseriscono un secondo disco.
Se gli altri Paesi del+la Comunità - è il succo de+l ragionamento - ci
imporranno una revisione fiscale e l' abbattimento de+l segreto
bancario andranno contro i loro stessi interessi perché i soldi che
oggi sono nel+le banche de+l Lussemburgo, e quindi in Europa,
torneranno in Svizzera oppure finiranno ne+i paradisi fiscali
d'Oltreoceano. Quanto a+i soldi sporchi o sospetti che possono finire
in cassaforti così ben protette, ecco l'opinione di Jean Nicolas
Schaus, direttore del+l'Institut Monétaire Luxembourgeois, che opera
come una banca centrale per quanto riguarda la vigilanza su+l mercato:
«Sicuri a+l cento per cento sul+la provenienza de+l
denaro non si può essere mai, ma qui scandali come in Svizzera non se
ne sono visti».
«La regola che raccomando ogni giorno è una sola: conoscere il
cliente -
aggiunge Stein - .
Non fermar*si
cio*è ad una sigla, ad un semplice nome, ma capire sempre chi c'è
dietro le singole operazioni».
Appena provoco i banchieri lussemburghesi con qualche nome discusso, immediatamente si alza la voce de+l coro. Marcos? Non avrebbe [pensato] mai pensato di mettere i suoi soldi nel+le nostre banche. Kashoggi? Noi non avremmo preso i suoi milioni di dollari. Calvi? Lo scandalo del+l'Ambrosiano non ha giovato al+l' immagine de+l Granducato, ma il banchiere del+la P2 in Lussemburgo faceva gli affari con una holding e non attraverso la banca. Per capire, in realtà, quanto il nome di Calvi abbia rovinato i sonni de+i banchieri lussemburghesi e [abbia] danneggiato la credibilità de+gli istituti di credito italiani, ho raccolto la testimonianza de+l rappresentante di una importante banca italiana esposta per diversi miliardi di crediti concessi al+la holding lussemburghese di Calvi:
«Ricordo i giorni successivi a+l ritrovamento de+l
cadavere di Calvi come un lungo incubo: quasi dovevo nascondre ((sic))
la faccia, quando giravo nel+la City de+l Granducato. Poi i commissari
convocarono a Londra i rappresentanti di tutte le banche che avevano
concesso crediti a Calvi e da qui partimmo in gruppo con un aereo
privato. Durante il volo, alcuni colleghi mi guardarono come se fossi
un socio di Calvi e non una vittima de+i suoi spericolati affari. Ad
un tratto decisi di reagire, mi alzai e dissi ad alta voce: guardate
che io sono qui perché devo avere de+i soldi, proprio come tutti voi.
Ci fu un lungo silenzio e per fortuna al+la fine di lunghe trattative
riuscimmo a recuperare il 70 per cento de+i nostri crediti».
Certo non è facile pensare che in un Paese dove la metà de+i conti correnti sono de+i semplici numeri il denaro che arriva dal+l'estero sia soltanto nero e non anche sporco. Poi ci sono le 7,600 holding lussemburghesi: certo spesso i loro nomi si collegano a+i protagonisti del+la finanza europea, come Carlo De Benedetti e Silvio Berlusconi, che da qui raccolgono denaro con grande rapidità ed a ottime condizioni (il Lussemburgo, ad esempio è la prima piazza del+la Cee per le euroemissioni). Ma quelle holding nel+la maggior parte de+i casi sono soltanto una casella postale, un indirizzo presso lo studio di un commercialista o di un avvocato ed anzi uno de+i servizi che rende meglio al+la Kredietbank è quello relativo al+l'assistenza a+i clienti per la creazione e l'amministrazione di holding sul+la piazza de+l Luseemburgo. Anche il boom de+i Fondi d' investimento è difficile da controllare: sono ormai 700 ma oltre 100 hanno presentato la richiesta al+le autorità monetarie e sono in lista d'attesa per iniziare la loro attività. La piazza finanziaria de+l Lussemburgo appare così in continua espansione, i prezzi de+gli uffici a+l centro hanno raggiunto i livelli di New York e Londra, le grandi banche locali costruiscono gigantesche sedi al+la periferia del+la citta. È la febbre di un paradiso fiscale.
NEGOZIARE
è un'arte
di cui è possibile apprendere le tecniche: ma queste da sole non
bastano. La formazione di alto livello deve anche mirare a sviluppare
la giusta attitudine psicologica, a rimuovere gli ostacoli che non ci
permettono la corretta applicazione del+le tecniche e,
sostanzialmente, a render*ci più consapevoli come uomini prima ancora
che come manager.
Ritorniamo a+i tre tipi di uomo qualunque (U.Q.) di cui abbiamo parlato nel+l' articolo precedente: il prevaricatore, l' instabile e l'agevolatore. L'instabile è quello su cui si deve investire. L'investimento su+l prevaricatore è troppo alto e, spesso, inutile, mentre l'agevolatore è già il risultato ideale.
L'instabile può diventare un agevolatore, con grandi vantaggi per la sua salute fisica e mentale, oltre che per la sua azienda. Tra l'altro, l'instabile è di gran lunga l'UQ più diffuso, perché è il figlio autentico de+i nostri tempi. Suo padre è il modello edonistico de+l supersicuro di successo, sua madre la comunicazione di massa che ce lo ripropone senza tregua. Tutta la differenza tra l'instabile e l'agevolatore è ne+l bisogno di riconoscimento che esiste in ciascuno di noi. L' instabile lo cerca essenzialmente ne+gli altri, l'agevolatore lo trova più in se stesso.
Per l'instabile la paura di perdere prevale su+l desiderio di risolvere un conflitto. Il suo ego dipende troppo da+l giudizio altrui per sopportare l'incertezza associata a+l rischio. E senza disponibilità a+l rischio, non c'è creatività, è come muover*si al+l'interno di una stanza chiusa: se la soluzione non è lì, non esiste. E quando esiste, è il frutto di una logica esterna, non di una libera scelta, è il risultato di un negoziato competitivo in cui un instabile prevale per una migliore tecnica su un altro instabile o viene sconfitto, a volte senza accorger*se*ne, da un prevaricatore manipolatore.
Il dottor Faust era un instabile e Mefistofele il massimo esempio
di manipolatore. Faust fece una scelta apparentemente libera, come
tante altre che ci sembra di fare ogni giorno, ma, in realtà...
Sentite Mefistofele:
«Penso dovreste lasciar*vi
istruire. Mettete*vi insieme a un poeta. Che lasci correre la
fantasia, il valent'uomo; e le doti più eccelse su+l vostro cranio
onorato riunisca: il coraggio de+l leone, la rapidità de+l cervo, il
sangue ardente del+l'Italiano, la perseveranza de+l Nordico. E trovi
il segreto di far*vi a un tempo magnanimo e astuto e di innamorar*vi
con giovane ardore secondo un piano prestabilito».
Non è poi molto diverso da+i nostri caroselli o dal+le immagini patinate di certe riviste in voga: oggi, molti di noi comprerebbero quest'offerta a occhi chiusi, convinti di far*la liberamente. La rimozione di questo veder*si attraverso gli occhi de+gli altri è il punto fondamentale di un percorso di crescita umana e professionale. Questo sblocco è indispensabile per favorire il passaggio dal+l'attitudine competitiva (wine-lose) a quella collaborativa (win-win) e per padroneggiare le tecniche negoziali. È indispensabile per un approccio corretto a+l terzo e quarto principio fondamentale de+l negoziato: valutare la propria forza e fissare mete elevate.
La valutazione del+la nostra forza è qualcosa che facciamo raramente in modo consapevole e pragmatico. Ci limitiamo a sentir*ci deboli o forti senza sapere bene perché, dando quasi per scontato che debba essere così.
Facciamo un esempio di vita quotidiana. Ci serve una nuova tuta da ginnastica. La vediamo nel+la vetrina di un negozio ma noi non volevamo spendere più di 250,000 lire e il cartellino de+l prezzo dice 400,000 lire. Ci guardiamo intorno e, sopra la cassa, ecco il tragico cartello «Prezzi fissi già scontati». Che fare?
Normalmente scatta qualcosa dentro di noi: o decidiamo di pagare
400,000 lire o facciamo un timido tentativo co+l commesso:
«Ma davvero non fate sconti?»
e quando lui,
rammaricato, indica il cartello, ce ne andiamo. Ora, questa e
abitudine, pigrizia e un punto di vista ristretto. La tecnica di
negoziazione ci direbbe di fare rapidamente alcune considerazioni di
questo tipo:
«Mi posso permettere di spendere più di
250,000 lire? Quanto di più? È possibile trovare questa stessa tuta
in un altro negozio e forse ad un prezzo migliore (è evidente che una
tuta da ginnastica non è un quadro d'autore e va trattata
diversamente)? Ho tempo e voglia di girare ancora per trovar*la? Dove
mi trovo (essere al+la Rinascente o in un piccolo negozio fa
differenza)? Con chi ho a che fare, con il proprietario, con un
venditore a provvigione o con un impiegato a stipendio fisso»?
Considerazioni semplici, ma non siamo abituati a far*le in modo ordinato e completo. Infine, il punto chiave, l'unico difficile: nessun prezzo è veramente fisso e quel cartello non ha alcun valore reale. Questo non vuol dire che riusciremo a far modificare il prezzo, ma significa due cose: che non è stato fissato quel prezzo sul+la base di un criterio univoco e che, se avessimo un tempo illimitato a disposizione, riusciremmo a far*lo modificare. Quindi, la scelta è nostra.
Fissare mete elevate significa proprio questo: credere fermamente di poter raggiungere il limite più alto che la valutazione corretta del+le proprie forze ci mostra possibile. La storia del+la «profezia autorealizzante*si» ricorre nel+la nostra vita: quando si crede veramente in qualcosa che non sia una pura utopia, prima o poi questo qualcosa si realizza. Non è un invito al+l'inflessibilità o al+la schizofrenia. Di fronte a circostanze e fatti inattesi, non previsti nel+la valutazione iniziale del+la propria forza, il prevaricatore reagisce con rabbia schizofrenica e non aggiorna la propria meta; l' instabile si innervosisce e si deprime, lasciando crollare le proprie aspettative; l'agevolatore prende atto serenamente di aver trascurato qualcosa e riaggiusta la propria meta su+l livello più elevato possibile a quel punto.
NE+I
giorni scorsi ha preso
concretamente avvio l'attività di Stoà, l'istituto per la direzione e
gestione di impresa (questa la sua denominazione ufficiale) che l'Iri
ha insediato nel+l'area napoletana. Un progetto de+l tutto nuovo ne+l
settore formativo, che ne+gli ultimi anni ha visto in Italia
proliferare iniziative di disparato livello, senza tuttavia segnare un
soddisfacente processo di ammodernamento. Il nostro Paese ha invece
bisogno di attrezzar*si per rispondere al+la domanda di formazione «in
un mondo che cambia», i cui scenari «prossimi venturi» sono descritti
da economisti e tecnologi competenti - e per questo poco inclini al+le
suggestioni del+la sociologia «futuribile» - come dominati da tre
fattori interagenti e rivoluzionari: il completamento de+l mercato
unico europeo, una integrazione sempre più stretta de+i mercati a
livello planetario, l'esplosione tecnologica in direzione de+i settori
«di frontiera» (microelettronica, biotecnologie, nuovi materiali). Un
radicale cambiamento ne+gli assetti economici e, di conseguenza,
nel+la cultura d'impresa, chiamata a far fronte al+le esigenze e a+i
problemi del+la competizione globale.
«Noi non vogliamo essere una semplice scuola che fa
master per manager, sia pure di buon livello -
dice
Sebastiano Di Giacomo, segretario generae di Stoà - :
scuole de+l genere, magari in numero ancora insufficiente, già
esistono in Italia: se Stoà operasse sul+lo stesso livello, darebbe
soltanto un apporto quantitativo al+l'avanzamento de+l sistema
formativo nazionale. La nostra attività perderebbe molto del+la sua
funzione strategica, qual è sicuramente quella di formare manager in
modo in cui l'innovazione avrà sempre più un carattere sistematico, di
complessa e difficile governabilità. Invece noi pensiamo che il ruolo
proprio di Stoà debba essere quello di garantire una formazione
manageriale di eccellenza, su segmenti di assoluta competitività
internazionale».
Ma se questi sono i programmi di Stoà, in cosa consiste la sua specifica valenza meridionalistica? C'è stato chi ha criticato questa nuova iniziativa del+l'Iri ne+l Mezzogiorno ragionando pressappoco così: con i suoi modelli educativi di livello harvardiano, Stoà potrà giovare al+l' attuale economia de+l Sud, ancora di basso profilo tecnologico e imprenditoriale? Sarà effettivamente utile per la crescita del+la piccola impresa meridionale? Sono interrogativi che ha senso girare ad un manager come Di Giacomo per due buoni motivi: primo perchè da manager si occupa da sempre di formazione ne+l gruppo Iri, in più perché per una decina d'anni ha militato tra gli intellettuali raccolti attorno a «Nord e Sud», dopo aver discusso con Francesco Compagna una tesi di laurea su+l sottosviluppo.
«In verità, interrogativi come questi mi sembrano
insussistenti e anche fuorviati. Intanto, c' è da considerare che una
recente indagine ha fornito questo dato interessante: i piccoli
imprenditori meridionali che ritengono più importanti le capacità
manageriali come fattore di sviluppo sono più numerosi di quelli che
invece indicano le agevolazioni finanziarie. In questo quadro, non si
vede perchè una piccola impresa con piani di sviluppo innovativi debba
sistematicamente rifiutare il reclutamento di laureati con
preparazione manageriale di alto livello».
«Ma poi, in realtà, non è questo il punto più importante -
sottolinea con tono pacato Di Giacomo - .
La nostra vera
incidenza sul+lo sviluppo de+l Mezzogiorno deriverà dal+la capacità di
essere grande polo culturale, una stabile struttura attrezzata per
svolgere un'attività formativa e di ricerca confrontabile con quella
di istituti analoghi operanti in altre grandi aree economiche, come il
Massachusetts Institute of Tecnology con cui non a caso abbiamo
stipulato un accordo di collaborazione. I nostri piani mirano a fare
di Stoà un punto di riferimento per la formazione manageriale
nel+l'area geopolitica di cui l'Italia fa parte, e come tale una
formidabile struttura capace di dare nuovo impulso al+l'elaborazione e
diffusione del+la cultura d'impresa. Quando avremo assunto questa
fisionomia, le ricadute ne+l tessuto socieconomico de+l Mezzogiorno
potranno essere di notevole ampiezza, anche richiamando investimenti
produttivi dal+l' esterno».
Per le prospettive di sviluppo di Stoà come grande
centro culturale a livello internazionale è fondamentale il rapporto
che lega l'attività didattica al+la ricerca. Da un lato, si attuerà
uno scambio sistematico di know how con le maggiori business school
estere, ma la maggiore attenzione sarà posta nel+l'attivare
un'autonoma capacità di ricerca, come strumento per dare a+i programmi
e metodi d'insegnamento contenuti vivi e forza educativa.
«La ricerca -
spiega Di Giacomo -
deve essere
finalizzata al+l'attività formativa, vivendo con essa in un rapporto
equilibrato. Un insegnamento non sorretto dal+la ricerca rischia
continuamente di sclerotizzar*si, facendo perdere la capacità di
orientar*si e di dominare i problemi de+l proprio tempo».
Per questo i docenti di Stoà saranno reclutati in Italia e al+l'estero
con selezione rigorosa.
Il nuovo istituto del+l'Iri per l'alta formazione manageriale si è
insediato ad Ercolano, in quel sito di grande pregio ambientale e
monumentale che è Villa Campolieto. È una sede funzionale per
un'attività come quella di Stoà?
«Questa scelta -
risponde Di Giacomo - l'abbiamo fatta dopo aver scartato altre
possibilità d'insediamento che ci erano offerte a Napoli, poco adatte
per un'attività formativa. Villa Campolieto ha invece le
caratteristiche per creare un ambiente di studio funzionale, simile a
quello di un efficiente campus. E direi che la stessa monumentalità
del+l'edificio e il fatto che esso sia sede di importanti
manifestazioni culturali in vari campi (convegni, mostre, spettacoli),
sono elementi che contribuiscono a dare a Stoà, specialmente
al+l'estero, una necessaria immagine di grande prestigio».
LE
BANCHE locali
continuano a lavorare co+l vento in poppa: grafici in salita,
pubblicizzati come bollettini di guerra vittoriosi, record bruciati a
ripetizione per quel che riguarda la raccolta, gli impieghi e il
patrimonio. Tutto sembra andare per il meglio. Presidenti e consigli
di amministrazione guardano fiduciosi a+l processo di liberalizzazione
in atto. A partire da+l 15 dicembre, per la costituzione di nuovi
istituti di credito vengono meno da parte di Bankitalia le
«considerazioni di mercato». Saranno valutati il programma di
attività, il capitale, l'onorabilità de+gli amministratori. Per
adeguar*si al+la normativa Cee, l'analisi de+l contesto territoriale
ne+l quale si vuole impiantare una nuova banca non costituirà più
elemento di valutazione, così come è stato sinora.
Questa sostanziale novità, che si aggiunge al+la rimozione di ogni vincolo per lo spostamento del+le dipendenze ordinarie o al+l'apertura di nuove, non sembra spaventare gli istituti di credito locali, che, ne+gli ultimi tempi annunciano una strategia di espansione territoriale. È il caso del+le due maggiori banche locali di Salerno, la Cassa di Risparmio, che ha aperto una nuova sede a Mercogliano e scruta con attenzione a tutte le province campane (pare ci sia un pensierino per Caserta) e de+l Credito Commerciale Tirreno, che, dopo aver aperto una filiale a Salerno, intende espander*si ulteriormente.
La Cassa di Risparmio Salernitana ha superato i 500 miliardi di raccolta (in chiusura di bilancio '88 era attestata a 448). Si tratta soprattutto di depositi a risparmio e di conti correnti, mentre per i certificati di deposito, tra quelli a medio e a lungo periodo, ancora non si è arrivati a 100 miliardi. Questa forma di risparmio, invero, ha trovato consenso tra i clienti del+la Cassa, ma è ben lungi dal+l'essere quella preminente. In crescita anche gli impieghi, quasi 300 miliardi, con una variazione superiore a+l 16 per cento rispetto a+l dicembre 1988.
«Siamo l'unica cassa di risparmio a livello regionale
-
afferma il presidente Lorenzo De Bello -
e
intendiamo sfruttare a+l massimo questa opportunità».
Per
quanto riguarda i piani futuri, lo staff dirigente del+l'istituto di
credito ha le idee chiare:
«Non ci accingiamo a sbarcare
a Napoli -
dice il direttore generale Cesare Laureti -
perché riteniamo che in Campania ci siano ampi spazi in
notevoli fette de+l territorio non sufficientemente dotate di
sportelli e servizi bancari».
Ne+l frattempo, la Carisal
intende esternare anche visivamente la propria posizione di benessere.
Tra poco parte la ristrutturazione del+la sede centrale a via Cuomo,
ne+l cuore del+la city, mentre altre filiali sono state [rinnovate]
già completamente rinnovate.
La strategia del+la Carisal si presenta con particolare aggressività su+l mercato locale: sponsorizzazioni del+le maggiori iniziative culturali, trasmissione di spot attraverso le emittenti locali e inserti pubblicitari. Lavorare ne+l capoluogo, in concorrenza con le maggiori banche di interesse nazionale, il Credito Commerciale Tirreno, la Popolare di Salerno e la Cassa Rurale, non è certamente facile. Oltretutto i piccoli e i medi istituti di credito si trovano a fronteggiare anche la concorrenza di innumerevoli piccole finanziarie pronte a dare danaro senza guardare troppo per il sottile.
A questo la Carisal risponde attraverso la diversificazione de+l servizio, da+l pagamento del+le bollette a+gli accrediti de+gli stipendi, concessione di mutui agevolati attraverso gli accordi con le categorie professionali e singole associaziooni ((sic)).
Più discreta, ma ugualmente efficace, l'azione de+l Credito Commerciale Tirreno, il cui Consiglio d'amministrazione è presieduto da Luigi Apuzzo. La banca è controllata in larga parte dal+la famiglia Amabile, antichi e consolidadi ((sic)) imprenditori di Cava de+i Tirreni. La raccolta complessiva è stata di oltre 650 miliardi ne+l 1988 con il 18 per cento di incremento rispetto a+l 1987. L'accrescimento del+la massa fiduciaria è stato ottenuto senza ricorso al+la leva de+i tassi, la cui evoluzione si è mantenuta in linea con quella registrata su+l mercato. L'incremento del+la clientela è stato accompagnato dal+l'aumento di conti correnti. Per quanto riguarda la raccolta indiretta si è registrato un aumento de+l 70 per cento con una consistenza di 164 miliardi.
Ne+l complesso, il 1988 è stato l'anno boom de+l Credito Tirreno che tra l' altro ha accentuato la sua partecipazione presso l'Istituto centrale di banche e banchieri. La Sud Leasing, la Chi factor, la Nomisma, la Sud Factoring, la Metelliana Informatica e numerose altre società. La banca riesce così a garantire il cliente un'enorme gamma di servizi e possibilità di scelta.
Il rapporto tra il Credito Tirreno e la clientela ha un carattere personalizzato, curato ne+i dettagli. Attraverso un processo di informatizzazione che garantisce la copertura di tutti i servizi a livello nazionale ed estero, il Credito non sembra soffrire del+la liberalizzazione de+l mercato. Al+la base del+la varietà del+l'offerta c'è, infatti, la sostanziale solidità finanziaria, costruita anno dopo anno con certosina pazienza da parte de+gli Amabile.
Un esempio che dimostra come in un mercato solo apparentemente saturo c'è ancora spazio per un'imprenditoria privata che sappia coniugare antiche tradizioni con moderna managerialità. Rispetto ad altre banche, inoltre, il Credito Commerciale gode de+l vantaggio dovuto al+la ottimizzazione de+i costi di gestione.
Insomma, la concorrenza tra le banche si fa più serrata, ma, stando a+gli ultimi dati, quelle piccole non sembrano risentir*ne, quanto, piuttosto, se ne avvantaggiano, almeno secondo le rilevazioni di Bankitalia, secondo le quali la grande crescita del+la raccolta in questi ultimi anni tende proprio a privilegiare gli istituti di credito più piccoli. Si tratta di vedere adesso che cosa succederà quando il mercato sarà [coperto] completamente coperto. Ma questo problema per ora non rientra ancora nel+le valutazioni de+i consigli d' amministrazione.
Gli staff dirigenti del+le banche locali sono, infatti, impegnati soprattutto nel+lo sfruttare a+l meglio la contingenza favorevole che vede una decisa espansione de+l credito ne+l Mezzogiorno.
Ne+l prossimo futuro, la partita si giocherà essenzialmente sul+la capacità da parte del+le banche di offrire un numero sempre maggiore di servizi. E ciò sarà possibile grazie a+l completamento de+l processo di informatizzazione: i clienti in tal modo potranno avere un rapporto quotidiano con il proprio istituto di credito restando comodamente a casa.
Una ((sic)) salto di qualità ancora tutto da fare riguarda, invece, la politica de+gli impieghi, oggi basata soprattutto sul+lo stato patrimoniale, domani sul+la forza del+le idee e de+i progetti.
Psicologia -
Sono aperte le iscrizioni
a+l workshop di psicoterapia in dance terapy e gestalt, condotto da
Sara Diamare e Vittorio D'Alterio. Si terrà il 4 e il 5 novembre
al+l'oasi di S. Francesco di Castellamare (per informazioni. 643794
oppure 456706).
Filosofia -
Sono aperte fino a+l 31
ottobre le iscrizioni a+i Corsi di Filosofia nel+la biblioteca
Caccioppoli che si terranno da+l 6 novembre a+l 30 maggio, il lunedì e
mercoledì. I corsi, gratuiti, tenuti da+l prof. Bruno Moreno, su+l
tema «Linguaggi e problemi del+la filosofia contemporanea» (per
informazioni: 631983).
Grafica pubblicitaria -
Il centro
Andapa di piazza Dante, organizza corsi di grafica pubblicitaria. I
corsi sono a numero chiuso (per informazioni: 7690165/210627).
Ristoratori -
L'associazione
ristoratori del+la provincia di Napoli, invita tutti gli operatori
de+l settore a partecipare al+l'assemblea de+l 27 ottobre, al+le 16,
nel+la sala Miele del+l'Ascom (piazza Carità 32) su: «Finanziamenti
opportunità e modalità di accesso».
Studi filosofici -
Lunedì al+le 17.30
nel+l'Istituto Studi Filosofici, il corso (fino a+l 26 ottobre) in
Storia del+l'Arte con una lezione de+l prof. Leonardo Benevolo su
«L'infinito in città: la vicenda di piazza S. Pietro a Roma».
Meic-Fuci -
Domani al+le 11 nel+la
Capella del+le Clarisse, piazza de+l Gesù, riprende la celebrazione
mensile del+la Santa Messa officiata da monsignor Settimio Cipriani.
Premi D'Orso -
Lunedì al+le 16
ne+l'aula Pessina del+l' Università saranno consegnati i Premi «Guido
Dorso» patrocinati dal+la rivista «Politica meridionalista», assegnati
a giovani studiosi del+la problematica meridionale, a personalità
del+la politica, del+l' economia, del+la ricerca, del+la cultura e
de+l giornalismo. Modigliani, premio Nobel del+l' Economia, terrà una
conferenza su «Problemi de+l risparmio ne+l mezzogiorno». La
commissione giudicatrice de+l Premio è composta da Amatucci, Bernardi
Ciliberto, Di Vagno, Misasi, Squitieri.
Canottieri Napoli -
Sono in corso,
presso la Canottieri Napoli, le iscrizioni a+l corso di bridge per
principianti. L' inizio de+i corsi è previsto per lunedì 13 novembre
Ars musicae -
Oggi al+le ore 19,
nel+la sala Maria Cristina a Santa Chiara, l'orchestra «Ars musicae»
diretta da+l maestro Maurizio Quaremba, eseguirà musiche di Vivaldi,
Respighi, Bach, Britten, Violinista Mauro Tortorelli.
Ha parlato per oltre due ore l'assessore regionale a+i
lavori pubblici, Enzo Mazzella. Ad ascoltar*lo, però, erano in pochi.
Eppure l'argomento era di grande rilievo. Una relazione, quanto mai
dettagliata, sul+la situazione idrica in Campania. Problema sempre
attuale, considerate le emergenze che si è costretti a vivere
quotidianamente a Napoli, come in tanti altri comuni e paesi del+la
Regione. Ne+l corso del+la seduta, comunque, sono arrivati diversi
consiglieri. La maggioranza si è [salvata] così salvata. Ma entriamo
ne+l merito del+la relazione del+l'assessore Mazzella.
"Il comparto idrico si configura come elemento centrale e prioritario
de+l disegno di sviluppo, con immediati ed evidenti riflessi sia per
lo sviluppo economico e produttivo, sia per il turismo che, nel+la
nostra regione, è senza dubbio uno de+i settori trainanti",
ha detto, aprendo il suo intervento, Mazzella.
"Siamo
consapevoli che si tratta di un problema di dimensioni molto ampie che
provoca non pochi disagi. Ed il nostro obiettivo,
ha
aggiunto l'assessore,
è quello di portare Napoli e la
Campania, per quanto riguarda la disponibilità idrica, a+i livelli
de+i Paesi europei più avanzati".
Ha [annunciato] poi annunciato che è prossimo l'avvio
del+le procedure tecnico amministrative per l'approvazione di una
variante a+l Piano regolatore generale de+gli acquedotti del+la
Campania.
"Per questo motivo attendiamo dal+l' Infrasud i
risultati di appositi studi conoscitivi per procedere, d'intesa anche
con l'Università, al+la revisione de+l piano generale. Inoltre,
ha aggiunto l'assessore,
abbiamo in programma la
predisposizione di un sistema informativo del+le risorse idriche,
attraverso un sistema automatico di controllo".
È stato
[annunciato] poi annunciato che l'assessorato è impegnato ne+l
recupero de+i crediti che la Regione vanta ne+i confronti de+gli enti
che gestiscono le reti e gli impianti de+gli acquedotti. Crediti che
a+l 1987 vanno oltre i 223 miliardi, ma che potranno essere
reinvestiti attraverso un apposito disegno di legge. Per quanto
riguarda poi il problema idrico in prospettiva (Mazzella ha [fornito]
anche fornito de+i dati precisi su+i consumi e su+i fabbisogni) è
stato sottolineato che è necessario attendere il completamento
del+l'acquedotto del+la Campania occidentale, che potrà entrare in
funzione, anche se non a pieno regime, entro il 90. Sono state
[avviate] poi avviate una serie d'iniziative per il reperimento
immediato di di ((sic)) nuove risorse idriche per fronteggiare le
emergenze più gravi. Insomma, ha promesso Mazzella, entro la prossima
estate dovrebbero esser*ci de+i miglioramenti.
Dopo la relazione di Mazzella, è iniziato il dibattito. Critici
Vitale, Msi, Malagoli, verde, e Gargiulo, Dp. Per la Dc ha parlato
Mario Pepe. Ma accuse più circostanziate sono venute da+i comunisti
Vittoria e Marzano.
"Una relazione de+l tutto deludente e
reticente,
ha detto Marzano.
Manca una
qualunque autocritica per le gravi responsabilità ed inadempienze
del+la giunta di pentapartito. Ancora oggi intere popolazioni del+le
province di Napoli, di Caserta, di Avelllino, di Benevento e di
Salerno, vivono in situazioni di gravi disagi. Si riafferma una
vecchia politica di opere pubbliche per le quali già si candida l'
Infrasud, forse ritenendo che l'acqua sia un nuovo «affare» piuttosto
che una priorità per i bisogni de+i cittadini. Occorre,
ha
aggiunto Marzano,
una legge regionale che metta ordine
ne+l settore. Va completato l'acquedotto del+la Campania occidentale,
organizzando una gestione unitaria del+l'intero ciclo del+le acque
nel+l'ottica de+l risparmio e del+l'efficienza economica. Il tutto,
poi, deve essere legato al+la nuova legge sul+le difese de+l suolo ed
a+l piano di bacino che rappresenta uno strumento reale di
programmazione de+l territorio".
Il Pci ha [presentato]
quindi presentato un ordine de+l giorno, diviso in due parti. La prima
con de+i riferimenti critici di ordine politico, che la maggioranza,
ovviamente, ha rigettato. La seconda parte, invece, con de+i
suggerimenti ne+i confronti del+la giunta regionale. In pratica, è
stato chiesto un impegno a presentare entro un mese la variante
generale de+l piano regionale del+le acque a norma del+la legge Merli
e nel+l'ottica de+l piano di bacino; a predisporre una verifica de+l
piano approvato dal+la giunta un anno fa per la caaptazione ((sic)) di
6,000 litri a+l secondo; ad attivare tutti gli atti per i mutui
regionali ed a predisporre un modello gestione de+gli impianti di
depurazione ispirato a criteri di efficienza e di equilibrio di costi
e di ricavi. In parte, questi suggerimento ((sic)) sono stati
recepiti. Il piano Mazzella è stato [approvato] comunque approvato.
Infine, sempre ieri, il presidente del+la giunta Clemente, ha
insediato il comitato tecnico-scientifico. Un primo passo verso la
realizzazione del+l'ufficio di piano. ((
Gianni
Ambrosino))
L'uccisione di Espedito Ussorio a Secondigliano: una sporca storia di usura rosso-sangue, con una vera e propria "finanziaria" che forniva danaro (anche a commercianti de+l rione) ad un interesse mensile, esentasse, dal 30 a+l 50 per cento. E sono stati proprio i "banchieri" del+l'organizzazione che, non riuscendo a recuperare una somma di 350 milioni, avrebbero dato mandato a due killer (ancora ignoti) di assassinare il postino, la cui moglie, Palma Marino si era resa responsabile del+l' ammanco, insieme con un'amica. Accertamenti sono ora in corso per stabilire se, al+le loro spalle, si muovessero, fornendo capitali, boss del+la zona. Secondo gli inquirenti - che hanno sequestrato registri con cifre e nomi ritenuti molto interessanti - l'attività era svolta da almeno 3 anni, con un giro di miliardi.
Le indagini condotte senza soluzione di continuità - in un quartiere de+l malessere, soffocato da paure ed omertà - da+l vicequestore Giuseppe Palumbo dirigente de+l IV Distretto, e da+l capo del+la Squadra Mobile, Francesco Cirillo coadiuvato da+l dottor Fiore del+la "sezione omicidi", hanno consentito di far piena luce su questo feroce delitto: Otto i denunciati - sei gli arrestati - fra i quali un detenuto in permesso, Nunzio Miranda (sta scontando ne+l carcere di Bellizzi una condanna per rapina e droga) e Giuseppe Cirillo, fratello di un incriminato per sequestro di persona.
Quali mandanti del+l' assassinio sono stati denunciati il Miranda (29 anni, di S.Giorgio a Cremano), Antonietta Borrello (35 anni, rione don Guanella) ed il Giuseppe Cirillo (33 anni, cupa Santa Cesarea 26). I primi due sono stati [deferiti] anche deferiti - per associazione per delinquere finalizzata al+l'usura - insieme con altre cinque persone coinvolte in questo perverso "affaire" di strozzinaggio, e cio*è: Anna Maria Borrello (39 anni, sorella di Antonietta e amica de+l Miranda); Lidia Buono (35 anni, arco Ice Snei); Maria Musella (30 anni, rione don Guanella), Palma Marino (37 anni, moglie del+l'ucciso) e la sorella Marcella, di 35 anni. Ad eccezione di Palma Marino (madre di tre figli, denunciata a piede libero) e de+l Cirillo, che si è reso irreperibile, tutti gli altri sono stati arrestati.
Espedito Ussorio (44 anni, impiegato postale) è stato ammazzato, a colpi di pistola, mercoledì sera, mentre rientrava a casa, in via Janfolla, con il figlio, Gaetano, di 12 anni, che lo aveva [preceduto] poi preceduto di qualche metro e forse per questo si è salvato, perchè non ha "visto" gli aggressori. Ed ecco come e perchè è stato condannato a morte, pur non essendo interessato al+la "finanziaria" ma solo per aver preso le difese del+la moglie. Una del+le persone addette a+i prestiti - come risulta al+la polizia - era Maria Musella, che dava il danaro a+i clienti, mentre Palma Marino (la consorte del+la vittima) era incaricata de+l recupero.
Verso agosto i conti cominciano a [tornare] non tornare, le due donne non sono in condizioni di restituire al+l'"organizzazione" 350 milioni (ne avrebbero [speso] anche speso una parte). Da precisare che gli interessi (da+i 3 a+i 5 milioni a+l mese per un prestito di 10 milioni...) venivano [ripartiti] così ripartiti: il 50 per cento a+l finanziatore, l' altra metà divisa in parti uguali fra "cassiere-pagante" e recuperatore.
La Musella si allontana recando*si in Calabria, e la Marino resta così sola ad affrontare le ire de+i finanziatori fra quali Antonietta Borrello ed il Miranda. Questi, insieme con Ciro Cirillo (amico del+l'Antonietta) si recano, domenica, a casa de+l postino. Ussorio (che ignorava l'entità del+l'attività svolta dal+la consorte te) interviene, dichiarando che può impegnar*si a far fronte a quel debito enorme, pagando però solo 2 milioni a+l mese.... I tre lo contestano, nasce una lite violentissima: il postino, schiaffeggiato, impugna un coltello da cucina e tenta di reagire, ma la moglie ed i figli si mettono ad urlare, e gli aggressori si allontanano.
Mercoledì, al+le 15, un incontro-ultimatum, e questa volta lontano da Secondigliano, a piazza Garibaldi (una trappola per indicare la vittima a+i killer?). Ussorio intanto si è armato, con una pistola 7.65 (sarà rinvenuta nel+l'abitazione) con matricola abrasa, ma non ha motivo di usar*la. La discussione si protrae, lui rinnova la sua proposta: restituzione a 2 milioni a+l mese, di più gli è impossibile.... Gli altri dicono che vogliono parlar*ne al+l'interno de+l gruppo ma - secondo quanto ipotizzato da+i vicequestori Cirillo e Palumbo - probabilmente hanno compreso che egli si è armato e che può diventare un pericolo per tutta l'organizzazione impegnata in questo business da miliardi.
A sera, convinto che la sua offerta sarà accettata, torna a casa,
senza timori. Davanti l'abitazione lo attendono i killer. Lo colgono
di sorpresa: 4 colpi a bruciapelo. E per lui è la fine.... ((
Enzo Perez))
Senza soldi, senza verde. Ma non è solo questione di fondi, di bilanci comunali, occorre anche una funzionalità operativa che attualmente viene dispersa tra diverse competenze che poi rendono più difficile, meno snello, l'intervento a sostegno del+la manutenzione del+l'esistente; non parliamo, poi, di quello finalizzato ad incrementare parchi, aiuole e giardini in questa città che ha reso problematica quella piacevole pratica di far quattro passi, tra lungomare, zone panoramiche, giardini.
Che fare, allora? Rassegnar*si, oppure guardare al+l'Utopia, a+l Sogno, al+la Speranza? Certamente è piu costruttiva la seconda ipotesi, perché testimonia la voglia di "resistere", di non arrender*si, di credere in una città 'possibile', senza accettare una condanna per una situazione che non è irreversibile. Ne+l senso che la questione è tutta, o principalmente, di scelte e volontà politche: è tanto vero che non hanno esitato ad affermar*lo anche due assessori, Salvatore Scognamiglio (Giardini) e Salvatore Abbruzzese (Edilizia) ieri mattina a+l Circolo del+la Stampa, ne+l corso del+la presentazione da parte de+l Club Il Progetto del+l'iniziativa di donare al+la città dodicimila alberi, secondo le indicazioni che le varie circoscrizioni hanno fatto pervenire a+l Club presieduto dal+l'ing. Alberto Garofalo. C'erano, in sala, presidenti o esponenti de+i consigli di quartiere, in qualche modo anch'essi espressione di quella classe, cui appartengono sia Abbruzzese che Scognamiglio, che deve scegliere, indicare ed adottare volontà, quelle classificate come 'politiche': facile chieder*si a questo punto, chi e quando deve adottare scelte 'politiche', anche se il riferimento è a+l famoso 'quadro' (altrettanto 'politico') e non a responsabilità personale di uno, o due assesori. Che comunque fanno parte di quel 'quadro' e quindi possono più, e più direttamente, de+gli altri spingere perché quelle volontà politiche siano [adottate] a+l più presto adottate, [siano] indicate. In questo caso per una «città verde», ma anche a beneficio del+le altre questioni insolute che, una volta affrontate (nettezza urbana, servizi pubblici tra cui trasporti, il traffico, la cultura), potrebbero rideterminare condizioni di vivibilità (basta poco, è questione di... scelte politiche) a Napoli. L' iniziativa de+l Progetto è stata apprezzata e [è stata] sostenuta da+i due assessori, intervenuti al+la presentazione con il presidente Garofalo, l'architetto Gianni Vigilante, che dirige l'Ufficio Arredo urbano comunale, Carlo Grassi, direttore de+l mensile «Il Progetto», e il direttore del+la Granarolo Felsinea, Massimo De Togni, sponsor di questo intervento che è destinato ad incrementare di oltre il cinquanta per cento l'alberatura stradale esistente (circa 22mila alberi).
Napoli città più verde, dunque, grazie a+l volontariato: anche
questo segnale può essere una scelta... ((
Pasquale
Esposito))
Amazzonia, un progetto - (( (pa. es.) ))
Amazzonia, emblema de+l mondo, uno de+i momenti di dibattito più
seguiti (forse perché si tratta d'un problema per così dire lontano?)
dal+l'opinione pubblica mondiale, magari in maniera confusa. Ma
l'attenzione c' è, ed è su questa che si innesta una manifestazione di
solidarietà promossa dal+l'Ancis (Associazione nazionale centri di
iniziativa sociale) del+la Campania e da+l Movimento giovanile
democristiano per dopodomani sera, lunedì, a+l teatro Cilea (20.30):
solidarietà per le popolazioni indigene e per la tutela ambientale
del+la foresta fluviale. L'iniziativa si collega a+l progetto
Amazzonia promosso dal+l' Ordine nazionale de+i biologi, il cui scopo
principale è la costituzione di una riserva «extrativista», un area
cio*è protetta al+l'interno del+la quale i prodotti naturali vengano
estratti e [vengano] sfruttati in maniera razionale, senza
compromettere i cicli biologici, ma soprattutto ne+l rispetto del+le
culture, del+le tradizioni de+gli indios e de+i seringueiros.
Al+l'attuazione del+la riserva è legata anche la realizzazione di
scuole, centri sanitari ed un laboratorio di controllo ne+l Rio Tajo.
La serata prevede uno spettacolo di musiche, balli e canti popolari
con il gruppo «I tulipani di Leo», che ha rappresentato l'Italia a+l
Festival mondiale di musica popolare.
«Volete un consiglio? Non avvicinate*vi».
Lo stato di abbandono de+gli ingressi de+i sottopassaggi di
collegamento con la stazione ferroviaria di piazza Garibaldi si sente,
prima ancora di veder*lo. Il tanfo di "ammoniaca" è forte. E poi
topi, cartacce, rifiuti, barattoli di latta.
Il degrado è intollerabile. E così al+la Procura del+la Repubblica
è arrivato un esposto
«per il recupero igienico e
funzionale de+gli spazi antistanti i sottopassaggi»,
firmato
dal+l'associazione per i diritti de+l cittadino Filos. In campo anche
il sindacato. Andrea America, segretario del+la Cgil, e Federico
Libertino, segretario del+la federazione trasporti, hanno scritto a+l
sindaco Lezzi chiedendo*gli di fissare un "tavolo a tre" (Ferrovie,
sindacato e Comune) per affrontare la questione.
Ecco le Ferrovie. Il vicedirettore compartimentale Ruggiero dice:
«Siamo più che disponibili al+la riapertura de+i
sottopassaggi, ma a condizione che sia garantita la sicurezza de+i
cittadini e de+i nostri utenti. Un paio d'anni fa il Comune si fece
avanti con una proposta: sistemare lì attività di artigianato. Ma
poi... Riaprire senza salvaguardia de+gli utenti sarebbe utile?»
Al+l'ingresso de+l sottopassaggio - che dovrebbe
consentire a+l pedone di attraversare in sicurezza e che collega al+le
stazioni di Napoli Centrale, Metropolitana e Circumvesuviana - è
rimasto un cartello. La scritta, oggi, risulta beffarda:
«Il sottopassaggio è chiuso dal+le 22 al+le 6».
È sbarrato
da almeno dieci anni. I passanti sfilano con indifferenza. C'è chi
storce il naso, chi se lo tura. Altri - con naturalezza - discendono i
gradini e vanno ad aggiungere il loro contributo a+l lago di
"ammoniaca" di uno de+gli ingressi.
Libertino ricorda:
«I sottopassaggi furono chiusi
dal+le Ferrovie anni fa. C'era il problema del+la sicurezza: scippi,
rapine, aggressioni. Ma il risultato è stato due volte negativo:
al+la chiusura de+l passaggio si è aggiunto il degrado. Quelle scale
sono un ricettacolo di infezione. Le Ferrovie devono presentare un
piano di recupero de+i sottopassaggi, altrimenti lo faccia il Comune».
Pochi mesi a+i Mondiali. Ed il "biglietto da visita" di
Napoli lascia sempre più perplessi. Libertino rileva:
«Il
problema è ancora più urgente per i residenti. Per la piazza abbiamo
un progetto complessivo, che prevede la sistemazione del+le bancarelle
e del+le fermate de+i bus, l'eliminazione del+la sosta abusiva, la
creazione di servizi igienici.
America rincara:
«Se si tratta di salvaguardare ciò che già c'è, gli interventi non si
vedono. Un esempio? Da anni le Ferrovie dicono di avere un progetto
per quei sottopassaggi, ma non lo hanno [tirato] mai tirato fuori.
Anche questo è legato a+i Mondiali?»
La protesta esplode.
Nel+l'esposto di abitanti e operatori commerciali di piazza Garibaldi,
raccolto dal+la Filos, presieduta da Fulvio Faccenda, il problema è
sviscerato così:
«Il degrado igienico è causato
dal+l'incuria con cui i sottopassaggi sono manutenuti dal+le
Ferrovie... latrine a cielo aperto... disinteresse... inviti rivolti
al+l'Ente ma senza successo... Questi sottopassaggi arrecano continuo
danno igienico- sanitario ed ambientale»
De+l problema si discuterà oggi in una riunione pubblica
in piazza Garibaldi, promossa dal+l'associazione Filos che fa capo a+l
Pri. Luigi Limatola, assessore repubblicano, dice che
«il
cittadino e i suoi problemi devono essere posti a+l centro
del+l'attenzione, per tutelare i diritti de+gli indifesi di fronte
al+le carenze istituzionali».
((
Gino Giaculli))
((
(E.G) ))
Un reddito minimo
garantito per i disoccupati. Da+i 18 a+i 32. Che sia vincolato al+la
formazione o a lavori socialmente utili per il Pci; che sia un diritto
di cittadinanza per la Fgci. Differenziazioni a parte, comunisti e
giovani comunisti rinsaldano le fila e si preparano al+la campagna di
fine anno. L'obiettivo ultimo è quello che il reddito a+i disoccupati
diventi realtà attraverso lo stanziamento di un fondo apposito da
prevedere nel+la Finanziaria di quest'anno. Contemporaneamente la
proposta che diventa legge attraverso la petizione popolare. Tempi
limitati? Staremo a vedere. È certo il fatto che il Pci, e lo ha
rilanciato chiaramente ieri durante il corteo e la manifestazione,
gioca molte carte in questa battaglia per il reddito a+i disoccupati,
che poi è anche battaglia politica. Impegno, segretario provinciale;
Cuperlo, leader del+la Fcgi;. Bassolino del+la segreteria nazionale.
Iniziative e proposte, a tutto attacco. Per Bassolino c'è da
sconfiggere una realtà, quella che contrappone il Nord e Sud, realtà
voluta da potentati politici ed economici. A+i comunisti non resta
altro che rinvedire la tradizione de+l movimentismo. Far*si insomma di
nuovo guida per i Movimenti che da+l Sud chiedono diritti e
riconoscimenti.
«Ormai il limite di guardia è stato
superato»
dice Bassolino, così che la proposta di dare un
minimo di reddito garantito a+i disoccupati diventa vera e propria
risposta politica. Inversione di tendenza,
«battaglia
per i diritti negati, battaglia perchè il giovane de+l Sud possa avere
un futuro».
Da oggi in poi si invita a rinnovata solidarietà
nel+le sezioni (sgomberato il campo da ogni equivoco: il Pci deve
essere movimentista) per la campagna su+l reddito che vuol dire
«rilanciare la questione Mezzogiorno seguendo le direttrici
giuste».
Cuperlo segretario nazionale del+la Fgci riscuote i
maggiori applausi:
«il reddito non è per sopravvivere nè
tantomeno per non morire. Il reddito è una battaglia per la libertà».
Napoli tappa iniziale del+la lotta che si farà nel+le piazze
(apprezzamento per l'iniziativa da "apripista" svolta da+l Movimento
per il lavoro, riconosciuto oggi da+l nuovo Pci partener ((sic))
ideale); Napoli centro motore del+l'iniziativa per il Sud. Impegno
annuncia mobilitazione costante e nuova denuncia. Contro chi?
«Contro i padrini e i padroni politici che hanno gestito e
continuano a gestire l'affare lavoro».
Bianchi, neri o grigi, a macchie o a striscie, co+l pelo lungo, corto o addirittura senza, come l'affettuosissimo e raro «Devon Rex», adoperato tanto tempo fa nel+le miniere inglesi, come «allarme» per rilevare, prima de+i minatori la presenza di gas tossici. I gatti. Amore di dio. Presenti nel+le favole, a volte ne+gli incubi, comunque presenze importantissime nel+le nostre case. Che siano di razza o randagi, curati o maltrattati, il loro incedere rimane comunque uguale, felpato, elegante, misterioso. Utilissimi al+l' uomo una volta, nel+le case antiche perché acerrimi nemici de+i ratti, si comprano oggi o si regalano, per compagnia, per vanità, perché diventino compagni di giochi de+i nostri figli. E non è affatto vero, come si crede comunemente, che non si affezzionino a+i padroni, che rimangono distaccati, freddi. Le fusa, gli strofinii al+le gambe, i miagolii, sono la dimostrazione di un grande amore, di una dedizione totale che dimostra l'esatto contrario di questa credenza popolare. Addirittura i gatti si rifiutano di mangiare fino a morire di inedia quando vengono allontanati da+l loro ambiente.
E sabato e domenica, al+la Mostra D'Oltremare, chi vuole potrà veder*ne di tutti i tipi, con o senza pedigree, divisi in classi e categorie, amorevolmente collocati in gabbie decorate con nastri, fiori ed erba. Tutto, pur di far*li spiccare a+gli occhi de+i quattro giudici che al+la fine dovranno scegliere quali premiare. Tutto a cura di Annamaria Bozzi, presidente del+la sezione campana del+la Federazione felina italiana, che ha aderito con grande entusiasmo al+la pressante richiesta de+l pubblico napoletano, organizzando la 2 edizione del+la mostra felina. 245 i gatti iscritti, che saranno esposti sabato e giudicati dopo la visita veterinaria.
Domenica invece sfileranno i «Best in show», i migliori tra i migliori, sicuramente i più belli, i più rari, già premiati con medaglie d'oro. Per tutti gli altri classificati, i premi consisteranno in coppe, nastri e coccarde. La mostra è aperta a tutti, non solo a+i soci. Chiunque possegga un gatto che lo rende orgoglioso, in questa mostra ha la possibilità di espor*lo.
Per tutti i visitatori, un'occasione rara di veder*ne tantissimi e
di veder*li sfilare. Noterà con stupore quanto questi animali possono
sentire fortemente il desiderio de+l padrone di fare bella figura.
Rimarranno immobili e compostissimi in attesa de+l verdetto finale.
((
Bianca D'Amato))
Un ((sic)) sentenza di morte ordinata ad Acerra? Questo l'interrogativo da cui partono le indagini per far luce sul+l'esecuzione di Pasquale Panico, 27 anni, residente ad Acerra, ucciso l'altro giorno in via Don Bosco a Napoli da due killer a bordo di una moto di grossa cilindrata. L'uomo, pregiudicato per piccoli reati, era stato affiliato in passato a+l clan di Nicola Nuzzo, il boss legato per un certo periodo al+la Nco di Cutolo. E l'esecuzione di Panico, secondo gli investigatori, potrebbe essere inquadrata nel+la sistematica decimazione de+gli ex cutoliani, iniziata qualche anno fa e che prosegue a ritmo incessante.
Ma le indagini non escludono un possibile collegamento con le altre esecuzioni che hanno visto coinvolti esponenti del+la camorra acerrana. Nel+lo scorso mese di agosto, a distanza di quarantott'ore, ne+l centro del+la città furono uccisi due giovani: Pasquale Di Buono, 30 anni, freddato da+i killer a bordo del+la sua auto e il misterioso delitto di Ferdinando Goglia, 25 anni, incensurato, ucciso davanti a+l negozio di barbiere in cui lavorava. E a questi due episodi bisogna poi aggiungere il ritrovamento nel+la periferia di Volla de+i due corpi carbonizzati di Gennaro Tuccillo e Mario Di Iorio, anch'essi di Acerra.
Fatti di sangue che, secondo gli inquirenti, farebbero pensare ad una guerra in atto tra i clan del+la zona e di cui Acerra sarebbe «l'epicentro». Questa la pista battuta nel+le ultime ore da+gli investigatori che ieri hanno effettuato numerose perquisizioni in casa di pregiudicati.
Pochi però gli elementi per risalire al+l'identità de+i killer che hanno sparato contro il Panico. I due sicari, con il volto coperto da caschi, hanno affiancato la Fiat regata de+l pregiudicato contro il quale hanno esploso sei colpi di pistola. Pasquale Panico era dipendente da qualche anno del+l'impresa «La Fulgida» che ha in appalto le pulizie in alcuni ospedali napoletani. E come ogni giorno stava tornando a casa. Ma i killer erano a conoscenza del+l'orario in cui l'uomo usciva da+l lavoro e gli hanno teso l'agguato sul+la strada de+l ritorno.
Baruffe con aggressione, tutto consumato tra immigrati nordafricani. Il primo episodio si è verificato al+la Duchesca, in vico VI, nel+l'Albergo Bassani. L'algerino Samir Talah, ventun'anni, è stato [ferito] gravemente ferito da un altro suo connazionale Alì Mihoub, trent'anni, portiere di notte del+l'albergo. Samir Talah e un gruppo di suoi amici, infatti, hanno raccontato al+la polizia, che giovedì sera hanno preso alloggio nel+l'hotel del+la Duchesca. Dopo aver lasciato i bagagli nel+la camera d'albergo, sono usciti. Ma quando, diverse ore dopo, sono rientrati a+l Bassani hanno trovato la porta del+la loro camera forzata: qualcuno aveva rubato la valigia di Samir. Immediatamente, sono scesi nel+la hall per domandare ad Alì se avesse notato un via vai sospetto.
Ma il portiere di notte si è sentito indirettamente accusato da+i suoi connazionali, tra il gruppo di algerini è scoppiata una violenta discussione: al+l'improvviso, Alì Mihoub ha estratto un coltello e ha ferito a+l torace Samir Talah. Il giovane è stato [accompagnato] subito accompagnato da+gli amici al+l'ospedale Nuovo Loreto: era gravemente ferito, aveva lesioni interne e a+l torace. Alì Mihoub è stato arrestato da+gli agenti di una volante di polizia. Ieri, è stato processato per rito direttissimo in Pretura e [è stato] condannato a 20 giorni di arresto e a 100mila lire di multa: dopo qualche ora è tornato libero.
Litigio per l'angolo di via Milano tra due prostitute tunisine. Najna Hedly, «residente» al+l' Albergo Sayonara di piazza Garibaldi, giovedì sera, ha invaso la zona di un'altra prostituta tunisina Haida Benzakkour, ventitre anni. Tra le due ragazze è scoppiata una lite violenta: Haida Benzakkour ha accoltellato la sua connazionale. Najna Hedly è stata [trasportata] subito trasportata e [è stata] medicata a+l Loreto Mare ma non ha voluto sporgere denuncia contro la sua feritrice: Haida è stata [rilasciata] quindi rilasciata per insufficienza di prove.
Due giovani zingari, iugoslavi, sono stati arrestati con l'accusa di furto, ricettazione, rtesistenza ((sic)) e violenza contro pubblico ufficiale. È accaduto a piazza Mancini. Una pattuglia di vigili de+l nucleo di polizia giudiziaria avevano notato due zingari che si aggiravano per la piazza con fare sospetto. Non appena i vigili fanno cenno di avvicinar*si, i due ragazzi tentano di fuggire. I vigili li inseguono, riescono a bloccar*li, li perquisiscono: i due ragazzi hanno in tasca una quarantina di grammi di oro (catenine, braccialetti, orologi). I vigili invitano i due zingari a seguir*li in Questura: ma i ragazzi si rifiutano, oppongono resistenza. Sono portati di forza.
In Questura sono identificati per Slavi Alekia Slatau, diciotto anni, Milos Petrovic, diciannove anni, che sopravvivono ne+l campo container di Afragola. Arrestati per furto, ricettazione, resistenza e violenza a+i pubblici ufficiali, sono stati trasferiti ne+l Carcere di Poggioreale.
((
(E. G) ))
Questa volta i sindacati
fanno sapere di non scusare il ritardo.
«La città deve
essere governata, e bene».
Da questa enunciazione non solo
di principio Cgil, Cisl e Uil partono al+l'attacco de+l Palazzo per
dire che la crisi comunale deve concluder*si con la costituzione di
una giunta che affronti le priorità napoletane. Non c'è che da
scegliere quanto a cose da fare. Eppure... Eppure il tempo trascorre
inesorabile e, a parte i dibattiti, a parte qualche pentimento,
«le istituzioni, ne+l caso Palazzo San Giacomo, fra una
crisi e l'altra si sono mosse ben poco».
Appuntamento ieri mattina nel+le ((sic)) sede del+la
Cisl cittadina a via Medina. Di fronte i segretari generali appunto di
Cisl (Nicola Martino), di Cgil (Massimo Montelpari e Andrea America),
di Uil (Bruno Terracciano). Tutti insieme, si ufficializza il
percorso prossimo venturo ne+i confronti del+l'istituzione-Comune.
Solito rituale?
«Presto verificherete il contrario»,
dice il sindacato.
Fuori pioggia in crescendo, radio-città fa sapere di nuovi
sprofondamenti, di allagamenti, di ingorghi, di quartieri separati fra
loro. Ecco rifar*si avanti l'immagine del+la città senza servizi, con
infrastrutture in abbandono. L'immagine de+l degrado e de+l caos. Si
rifà avanti la vertenza per la vivibilità, sollecitazione costante
de+l sindacato. Bruno Terracciano, responsabile del+la Uil di Napoli,
attacca a tutto spiano.
«Sì, è un'altro venerdì nero per
la città, e chi governa come risponde? Risponde co+l silenzio di
questi anni. Ecco allora che cosa chiediamo a+gli amministratori che
verranno: il governo del+la città. Scelte precise per il ripristino di
condizioni di vita decenti, scelte per la Napoli industriale e
produttiva. Anche perchè le istituzioni non possono delegare le
decisioni ad altri, tantomeno a+i potentati economici».
Ed ecco tornare la parola programmazione.
«C'è una grande crisi di programmazione
dice Nicola Martino,
segretario generale del+la Cisl di Napoli.
C'è l'incapacità a
realizzare il processo di ammodernamento necessario per il '92. Oggi
più di prima occorre ripensare in termini complessivi il problema de+l
governo urbano. Di qui l'indicazione per la "capacità operativa"
del+la giunta. La macchina amministrativa deve rinnovar*si e
funzionare, combinando meglio i fattori, individuando i settori d'
intervento».
Senza mezzi termini, si arriva al+le
indicazioni offerte da+l sindacato, al+le priorità di intervento
richieste al+la giunta che sarà costituita. In primo luogo c'è da
affrontare la questione de+i diritti negati: dal+la casa a+l lavoro,
a+i servizi. In secondo luogo il problema de+l degrado urbano che ha
superato il limite di guardia. Infine la disgregazione del+la città,
freno a+l sistema economico.
Vademecum inviato a+gli amministratori.
«È evidente -
rilancia Massimo Montelpari, segretario generale del+la Cgil
di Napoli -
che debbano prevalere gli interessi del+la
città, non sono possibili deviazioni di sorta. Siamo in una società
articolata e complessa, si corre il rischio che si possa avere una
concentrazione di grandi interessi e che questi prevalgano a scapito
de+l bene colletiivo ((sic)). Che le istituzioni insomma si
riapproprino fino in fondo de+l proprio ruolo».
SCRIVO
da casa condizionato da due
fastidi. Giù, in strada, il traffico è paralizzato e la sirena de+i
clacson non aiuta certo a concentrar*si. Questo è il primo fastidio, e
non è certo roba da poco visto che sono le 9.30 e che il concerto, a+l
solito, è iniziato al+le 7.20. Il secondo fastidio, invece, mi è stato
procurato dal+la lettura de+l giornale dal+la quale si apprende che
«forse sarà possibile aprire parzialmente a+l traffico un
.
pezzo
di via Cinthia in occasione del+la
partita tra il Napoli e l'Inter»
Ecco questo è un tipico annuncio da città de+l terzo mondo perchè del+le due l'una: o si tratta di una decisione a forte rischio ed allora non è opportuno prender*la per nessuna ragione a+l mondo o si tratta di una decisione possibile ed allora non capiamo perchè non è stata presa qualche giorno prima, magari accelerando i pur delicati lavori. Il quesito che si pone non è di secondaria importanza: se c'è una emergenza da affrontare infatti non è quella determinata da un avvenimento sportivo, sia pure prestigioso, ma quella provocata dal+l'ingorgo feriale che danneggia il lavoro e la vita di relazione. Licenziando quel comunicato l'assessore, ne siamo sicuri, ha gongolato pensando al+le benemerenze che si sarebbe procurate nel+l'universo variopinto de+i tifosi; ed invece, a nostro sommesso avviso,si è data la zappa su+i piedi dando ragione a quanti da tempo sostengono che i problemi de+l traffico discendono anche, e forse soprattutto, da una pessima gestione del+le pur scarse e logore risorse disponibili.
In questi giorni, a conferma di quanto sopra detto direbbe il burocrate, stiamo assistendo ad un dibattito a dir poco farneticante. Napoli si sta interrogando sul+le targhe alterne con una seraficità degna di miglior causa. La discussione si svolge su+l piano de+l diritto puro (se sia lecita o meno l'adozione) e con i toni disincantati del+la chiacchiera di caffè. Anche in questo caso, come per via Cinthia, gli interessi del+la collettività non vengono [tenuti] assolutamente tenuti in considerazione.
Fino a prova contraria le targhe alterne sono una misura da ultima spiaggia ed allora discutiamo*ne con la doverosa serietà. Le misure alternative proposte dal+l'assessore Masciari, che è contrario a+l pari e dispari, non appaiono convincenti, ma ancora meno convince la strategia pilatesca de+l suo collega Simeone, che si mostra favorevole a+l solo scopo di allentare il peso del+le responsabilità che gli competono. Molto più accettabile invece è la posizione de+l cittadino-vittima che si rispecchia nel+le argomentazioni di qualche esperto (come Marino De Luca): l'approdo al+le targhe alterne è obbligato se non si riesce ad imporre un minimo di ordine e di disciplina ma se si arriva a tanto l'Amministrazione comunale sottoscrive la sua incapacità a governare. Che de+l resto è confermata da+l fatto che l'esigenza de+l pari e dispari si ripropone ogni autunno con puntualità ossessiva: se questo è vero vuole dire che da un anno ad un altro non succede nulla che modifichi la situazione. Le corsie preferenziali sono ancora più intasate; la sosta è [tollerata] ancora più scelleratamente tollerata; i disservizi del+l'Atan perfino più offensivi; la mancata disciplina de+i taxi, infine, aggiunge caos a caos. Quando poi si considera che in un contesto così avvelenato, non sono state valutate a pieno le conseguenze che sarebbero derivate dal+l'apertura contemporanea di un numero sconfinato di cantieri ce n'è in abbondanza per concludere che il difetto sta ne+l manico. Il rifiuto di programmare, de+l resto, è un vizio congenito de+l governo cittadino. Il modesto spessore propositivo del+l'ultimo documento programmatico è il riflesso di questa carenza di fondo, ma è preferibile continuare a volare basso, per risalire da+l particolare al+l'universale del+la crisi.
Che ne è, ad esempio, del+la sensatissima proposta di differenziare l'orario di apertura de+i negozi e del+le scuole? Un mese fa, l'Ascom, superando antichi pregiudizi, ha raccolto l'invito a+l buon senso e trasmise la proposta a+l Comune e a+l Provveditorato a+gli Studi. Che, secondo consuetudine, si sono guardati bene da+l rispondere. Chi tace non acconsente - anche i proverbi a Napoli non funzionano - ed allora occorre fare di necessità virtù: se l' Ascom davvero crede nel+la utilità de+l provvedimento - noi ne siamo convinti - deve ripropor*lo e pretendere un confronto.
Stupisce, tra l'altro, che la proposta sia passata assolutamente sotto silenzio. Eppure sarebbe interessante conoscere, in proposito, il pensiero del+le organizzazioni sindacali e del+le associazioni ambientaliste. Questo, tra l'altro, sarebbe un primo vero dibattito sul+la qualità del+la vita e sul+l'assetto del+le funzioni su+l territorio. Vogliamo provare a far*lo?
Chiedono un dialogo con le istituzioni per poter
evidenziare tutte le difficoltà incontrate finora nel+l'attuazione
de+l programma di lavoro. Sono tutte le aziende impegnate ne+i
progetti finanziati dal+la legge 67/88, articolo 23. Da ieri e fino
al+la fine de+l mese, l'associazione Asa, che raggruppa tutte le
aziende che attuano i progetti di utilità collettiva, ha avviato una
serie di incontri con le imprese interessate al+lo scopo, come spiega
il presidente del+l'Asa 23, Bartolomeo Sciannimanica, di
«redigere un documento unico in cui chiarire gli ostacoli maggiori
incontrati nel+l'attuazione de+i progetti».
Primo tra tutti,
il problema del+la certezza de+l budget finanziario.
«Chiederemo di rispettare i quadri economici allegati a+i progetti e
che la quota de+l 20 per cento riservata al+le spese da sostenere sia
liquidata trimestralmente nel+la sua totalità».
«I problemi del+l'occupazione e de+l lavoro nel+l' area metropolitana»: è il tema de+l convegno, presieduto da Salvatore Crisi, che si terrà sabato 28 ottobre, al+le 18, presso il centro Prospettive de+l Vomero (in via Tino da Camaino). Interverranno: Gennaro Capodanno coordinatore de+l centro, Francesco Barra segretario generale Cisl Napoli, il deputato comunista Andrea Geremicca. Il successivo dibattito sarà moderato da+l giornalista Giuseppe Calise, vice redattore capo de Il Mattino. Le conclusioni saranno affidate a+l sottosegretario a+l Lavoro, Ugo Grippo.
Mai superare le auto sul+la corsia preferenziale: potreste essere multati, non per l'infrazione, ma perché potreste sorpassare un vigile. È accaduto ieri a+l corso Garibaldi. Rosario Giordano, con la sua fidanzata, è in 126, sul+la corsia preferenziale. Al+l'altezza di via Silvati, sta per svoltare a sinistra, ci ripensa, ritorna su+i suoi passi. Incappa in una Mercedes (targata NA M97966), guidata da un vigile, in borghese. Sta arrivando un bus: il giovane chiede di poter passare. Ma l'altro scuote la testa, si accosta al+l'auto che lo precede. Di lui si sa solo il numero di matricola, 3367, rilevato da+l verbale che ha fatto a+l giovane «reo» di aver applaudito a+l diniego avuto. Il resto è routine: il vigile scende dal+l'auto, mostra il tesserino, chiama un collega in divisa fermo con i carri attrezzi e fa il verbale. Morale: per essere multati sul+la preferenziale si deve superare l'auto con vigile, non importa se in servizio o no.
Si è spento a cinquant'anni Antonio Bruno, cancelliere al+la Pretura di Napoli; era marito di Settimia Grieco, presidentessa regionale del+la Federcasalinghe e cognato de+l consigliere regionale del+l'Uds Giovanni Grieco presidente del+la sesta commissione regionale.
Variazioni ne+i percorsi de+gli autobus in seguito al+la riapertura al+la circolazione di via Terracina. SM: da ingresso del+la tangenziale di Capodichino dal+l'uscita del+la tangenziale di Fuorigrotta, via Aurelio, viale Traiano, Cassiodoro, Terracina, piazzale D'Annunzio. F1: via Leopardi, Terracina, Gigante, Quaranta, Porcelli, Tertulliano, Traiano, Marc'Aurelio, Prisco, Padula, Epomeo. F2 e F4: da via Marino, Leopardi, Gigante, Cassiodoro, Giustiniano, Epomeo, Tullio, Adriano, Traiano, Cintia, Aurelio, Traiano, Tertulliano, Testi, Gigante, D'Annunzio. F3: Tecchio, Marino, Leopardi, Terracina, Gigante, Quaranta, Porcelli, Tertulliano, Traiano, Aurelio, Coclite, Traiano, Tullio. 144: da via Leopardi, Gigante, Quaranta, Porcelli, Tertulliano, Traiano, Aurelio, Coclite, Traiano, Tullio. 187: da Tecchio, Leopardi, Gigante, Quaranta, Porcelli, Tertulliano, Traiano, Prisco, Padula, Epomeo; da Epomeo per via Tullio, Adriano, Traiano, Coclite, Aurelio, Traiano, Tertulliano, Test D'Annunzio. 141 e 187: ritornano a+i percorsi originari.
L'allenatore Gianni Di Marzio è estraneo a+l giro de+l
toto clandestino ed è stato prosciolto da+i fatti per i quali era di
competenza il pretore. Lo stesso pretore, infatti, ha disposto di non
dover*si promuovere azione penale ne+i confronti de+l Di Marzio perchè
«ne+i fatti riferiti non ricorrono estremi di reato»
ed i fatti stessi sono da ritener*si «inverosimili, equivoci e
inconcludenti». Il pretore ha [disposto] anche disposto
l'archiviazione de+gli atti.
La "svolta" è nel+l'aria e il "nodo" è ormai a+l pettine: Psdi dentro o fuori, quale maggioranza per la nuova amministrazione a+l Comune? Oggi, tra i cinque, l'incontro che si preannuncia definitivo, lunedì al+la Sala de+i Baroni la "verifica" istituzionale. Attesa perciò per il vertice odierno (e per la scelta che il Psdi adotterà quando si sentirà porre in termini ultimativi la decisione de+i partner di far*lo scendere da due ad un sol assessorato: prendere o lasciare tutto) e, ne+l frattempo, un ultimo contatto a due ieri tra i due più forti alleati del+la coalizione, Dc e Psi.
"Incontro ravvicinato" e ne+l più rigoroso riserbo: da una parte
il segreterio cittadino del+la Dc Enzo Diretto, dal+l'altra per il Psi
i segretari Felice Iossa e Giuseppe Riccardi e, con loro, Roberto De
Masi e Salvatore Adinolfi. Breve quella che da Diretto è stata
definita soltanto
"una messa a punto che, come tutti gli
incontri di questi giorni, era finalizzata soprattutto a migliorare il
clima generale"
e poche le notizie che trapelano. E tuttavia
qualcosa emerge: sarebbe stata ribadita la piena identità di vedute
non soltanto su+l programma ma anche su alcuni nodi del+la formula.
Primo tra tutti appunto il ruolo de+l Psdi: destinato a perdere un
assessorato (a beneficio de+l Psi) a meno che i socialdemocratici non
decidano di rinunciare anche al+l'altro (che in questo caso andrebbe
al+la Dc) e sul+la necessità di accorpare alcuni assessorati
(Trasporti e Viabilità, Pubblica istruzione ed Edilizia scolastica,
Nettezza urbana e Giardini).
Polemica invece de+l Psi verso il Pci che lo aveva accusato di
subalternità al+la Dc:
"Povero Pci -
afferma
Felice Iossa in una nota -
oggi conosciamo una sola
subalternità, quella de+l Pci al+la sua storia e a+l fallimento
mondiale de+l comunismo".
Intanto da+l Psdi due prese di
posizione: una da parte de+l Centro studi Giuseppe Saragat (vicino
al+l'assessore Carmine Simeone) ne+l quale si respingono con fermezza
i giudizi negativi espressi da+l Psi sul+l'operato de+i due assessori
psdi, e un'altra da+l segretario nazionale de+i giovani psdi Paolo
Russo il quale in una lettera a Roberto De Masi (presidente nazionale
de+i giovani psi) auspica un lavoro comune
"dimenticando
i rissosi atteggiamenti".
((
Eduardo de Filippis))
È guerra a+gli abusivi, a+l mercato ortofrutticolo. L'hanno dichiarata il presidente del+le società commissionarie che operano al+l'interno del+la struttura, Giuseppe Rocco, e il direttore del+la struttura, Giuseppe Maddalena.
«Stiamo per proclamare uno sciopero, bloccare
l'attività de+l mercato, già in coma da diverso tempo -
esordisce il presidente del+l associazione commissionari e grossisti
Giuseppe Rocco -
La loro presenza danneggia tutti i
commissionari, che sono soggetti a pagare fino al+l'ultima tassa,
oltre a dover corrispondere un canone di fitto tra i più alti in
Italia».
Tutto nasce dal+la presenza, quotidiana, ne+l
mercato di via D'Aulisio, di un'ottantina di sedicenti produttori
agricoli, coltivatori diretti, che non rispettando i limiti imposti
loro dal+l'organo tecnico, la camera di commercio, del+la produzione,
mettono in vendita quantitativi di gran lunga superiore. Qualcuno, il
cui limite è fissato su+i 20 quintali annui, ha messo in vendita fino
a 750 quintali di un unico prodotto. A prezzi, ovviamente, minori
rispetto al+le quotazioni ufficiali, determinate dal+la domanda per il
singolo prodotto.
«È storia vecchia -
afferma il direttore
de+l mercato Giuseppe Maddalena -
Ho [provveduto] già
provveduto a firmare 80 provvedimenti di allontanamento. Ma del+la
loro l'esecuzione ((sic)) non sono responsabile. Compete a+i vigili
urbani o al+la polizia di Stato, entrambi presenti al+l'interno de+l
mercato con posti fissi. Addirittura, ne+i giorni scorsi, gli stessi
vigili mi hanno segnalato la presenza di venditori già allontanati.
Ripeto, mi hanno segnalato la presenza ma non li hanno allontanati,
mentre avrebbero dovuto far*lo proprio in virtù de+i provvedimenti
passati in esecuzione. A questo punto invierò le relative pratiche
al+la magistratura per individuare, ne+l caso esistano, le
responsabilità».
In effetti ne+l grosso mercato mancano i controlli al+l'ingresso e al+l'uscita. Gli impiegati del+la direzione verificano «in loco». Ma al+l'uscita nessuno viene controllato. Inoltre, mentre le ditte commissionarie, che lavorano per i grossi produttori agricoli, sono soggetti a+l controllo fiscale, attraverso il ricevimento del+la merce con le bolle di accompagnamento e l'emissione di fatture al+la vendita de+i loro prodotti. Gli «abusivi», invece, non lo fanno. E questo, ovviamente, conviene a+i dettaglianti, a+i fruttivendoli de+i mercatini rionali. Ma non al+lo Stato, a+l quale sfuggono, ogni anno, parecchi «milioncini» di Iva.
«Se fosse possibile effettuare i controlli a+i varchi
-
prosegue il direttore Maddalena -
potremmo
evitere il fenomeno de+gli abusivi, anche perchè abbiamo provveduto ad
effettuare il tesseramento. Ma invece non è possibile. I vigili, che
sul+la carta sono 16, dicono di essere pochi. La polizia afferma di
non essere competente».
Mancano le sbarre a+i nove varchi di accesso per cui da+l mercato si entra e si esce tranquillamente. Gli unici ad essere vigili sono i parcheggiatori del+la cooperativa «Italica» e quelli di Salvatore Scarici. Gestiscono, su concessione comunale, i primi il parcheggio de+gli autocarri, i secondi quello del+le autovetture. A+l comune pagano un canone mensile rispettivamente di 279,990 e 279,983 lire. Con i prossimi aumenti arriveranno poco a+l di sotto de+l milione. Ne+l mercato di Fondi, per fare un esempio, è il comune che gestisce il parcheggio: guadagna quasi due miliardi al+l'anno. A Napoli, con un movimento di 4000 veicoli a+l giorno, anche il Comune potrebbe guadagnare anche qualcosa in piu.
Ma i problemi non finiscono qui. Con la pioggia di ieri tutto il mercato era allagato. Le fogne? Otturate. I fognatori? Ce ne sono 4 fissi. Perchè non liberano le caditoie? Dicono di non avere i camion per il trasporto de+i liquami. Hanno proposto di accantonar*li al+l'aperto e prelevar*li ogni due o tre giorni. Bloccati, ovviamente. Per pulizia de+l mercato ci sono sedici netturbini del+la cooperativa «Restauro» e 23 comunali. Arrivano quando il mercato è ancora in piena attività e vanno via quando invece potrebbero lavorare.
«Da+l comune mi hanno detto che non possono protrarre
l'orario di servizio perché non c'è servizio mensa, come prevede il
sindacato»,
spiega il direttore.
Altro punto dolente è il servizio di facchinaggio, affidato al+la
cooperativa « fedelissima». Si sussurra, ma nessuno ha il coraggio di
denunciar*lo, che molto spesso i clienti, che trasportano da soli le
cassette a+i loro veicoli, devono ugualmente pagare le tariffe
previste. C'è stata un'inchiesta, ma i 140 commissionari non hanno
confermato il fenomeno e nemmeno i vigili urbani.
«Eppure
accade -
sostiene il presidente Rocco -
Ma per
questa vicenda tutti hanno paura. A suo tempo le minacce ci furono, e
anche qualcosa di più...».
Tutto il mercato dovrebbe essere
«sorvegliato» dal+l'apposita mercato, prevista da+i vigenti
regolamenti. Ebbene non esiste!
«Da quando sono qui -
afferma Maddalena -
non se n'è [parlato] mai
parlato».
Eppure, nel+le previsioni de+gli stanziamenti per
«i servizi a domanda individuale» è proposto lo stanziamento di 43
milioni e 800 mila lire per il gettone di presenza a+i commissari. Che
fine faranno? ((
Maurizio Cerino))
Iniziati i lavori per dotare la Sanità di un centro sportivo. Ventimila metri quadrati, un campo regolamentare con il manto erboso, campo di pallacanestro e pallavolo, due tribune con seicento posti a sedere, spogliatoi, parcheggio ed area verde: il tutto in un quartiere abbandonato da sempre.
Il complesso sorgerà su di un suolo comunale dove da anni si
allena la squadra del+la Sanità che aveva [provveduto] già provveduto
a spianar*lo. Il via a+i lavori è stato dato ieri dal+l'assessore Aldo
Perrotta che dice
«ho mantenuto una promessa fatta al+la
gente de+l quartiere un anno fa»,
tra un anno ci dovrebbe
essere la consegna.
Il costo del+le opere dovrebbe essere di tre miliardi e settecento milioni.
((
(g. gi.) ))
«Considerando questi due anni di amministrazione, quel che si è fatto
e quel che non si è fatto, troviamo la giustificazione del+l'apertura
del+la crisi a+l Comune».
Vera Lombardi, capogruppo di
Democrazia Proletaria al+la Sala de+i Baroni, riafferma le ragioni
del+l'opposizione demoproletaria.
«Si va sempre di più verso la privatizzazione de+i
servizi, dopo la Nu, il Patrimonio: che altro sarà privatizzato? Ma
questo è assurdo -
sostiene la professoressa Lombardi -
ed è una contraddizione in termini che tale linea sia
proposta anche da+i socialisti, i quali dovrebbero invece essere per
la socializzazione».
Le critiche. La variante a+l Piano regolatore
«non si inserisce in un progetto generale di
ristrutturazione del+la città, è limitata a singoli aspetti».
Altre questioni scottanti sono, secondo Vera Lombardi,
«la lievitazione de+i prezzi per la Ltr, i parcheggi, lo
stadio; la mancata attuazione de+l decentramento: parlo de+gli appelli
per il Borgo Marinari e per la conservazione del+l'acqua de+l
Chiatamone venuti dal+le circoscrizioni e non raccolti da sindaco e
giunta».
Ed ecco «il non realizzato». Vivibilità, casa, lavoro,
traffico, verde, scuola. Assente l'assistenza a+gli anziani,
discutibile quella per gli handicappati, i giovani, i bambini e le
madri lavoratrici.
«In città funzionano solo sette nidi
d'infanzia. Nove nidi de+l Centro antico sono chiusi da anni».
Duro dissenso sul+la gestione più propriamente politica.
Per Dp
«nulla si è fatto per ristrutturare la macchina
comunale, prevalgono gli interessi».
Di qui la
sottolineatura:
«La crisi attuale è giusta ma dovrebbe
dar luogo a+l rinnovamento di metodo e uomini. Invece la crisi attuale
non promette rinnovi, ed ha origine nel+l'arrivismo. Ci opporremo più
duramente e non solo ne+i luoghi istituzionali, ma tra la gente e su+i
problemi reali».
E il coordinamento del+le opposizioni?
«Una nostra idea,
dice il capogruppo,
ma ha funzionato a intervalli, non so se riusciremo a fare il nome di
un candidato unico per la carica di sindaco».
Per la Federazione provinciale di Dp la crisi c'è per
«gestire affari, appalti e clientele. La posta in gioco è un
assessorato in più o in meno per Psi o Psdi, un cambiamento di
assessori basato su+l detto "adesso è il turno mio"».
Sottolineando che nel+l'attuale situazione politica
«l'alternativa di sinistra - più o meno allargata - sarebbe solo uno
slogan verbale».
Si grida a+l miracolo nel+la 167 di Secondigliano. La Madonna, custodita nel+la cappella del+l'Unione cattolica operaia dedicata a Maria Santissima del+l'Arco Immacolata Concezione, è stata [vista], infatti, vista «piangere». Subito si è radunata una piccola folla che ha continuato a pregare ieri sera
Il processo che si è celebrato ieri mattina in Corte di
Assise, a Castelcapuano, per una volta tanto non riguardava né
omicidi, né terrorismo, bensì un raro caso giudiziario di spionaggio.
In un'aula semideserta, quella Prima sezione del+la Corte di Assise, è
stato processato e [è stato] condannato in contumacia, a un anno di
reclusione, un cittadino libico di 39 anni, Mustafà Bourharyn Hamouda.
La Corte lo ha ritenuto colpevole di un reato previsto al+l'articolo
260 de+l Codice Penale:
«Introduzione clandestina in
luoghi militari e possesso in giustificato di mezzi di spionaggio».
L'episodio risale a+l 14 agosto di due anni fa. In quella torrida vigilia di Ferragosto, al+la base Nato di via Scarfoglio, ad Agnano, il caldo imperversa. Non per questo sembra esser*si appannato lo spirito di osservazione del+la cassiera de+l «McDonald», un supermercato del+la base militare americano dove si trova un po' di tutto. La donna non può fare a meno di notare quell' uomo da+i tratti medio-orientali che si avvicina al+la cassa con in mano un paio di jeans e un pugno di dollari. Come lo straniero fa cenno di voler pagare, l'impiegata gli chiede come si è introdotto nel+la base e per quale ragione. L'uomo risponde che si è recato al+la Nato per acquistare alcuni pezzi di ricambio per la sua auto, una Volkswagen, ma non dà spiegazioni più esaurienti.
Una tesi fragile visto che quei pezzi, fuori, vengono venduti
al+lo stesso prezzo. Scattano immediatamente i controlli. Si tratta,
appunto, di Mustafà Bourharyn Hamouda, nato a Ghet, in Libia. Ma come
ha fatto quest'ultimo ad evadere le maglie de+i controlli eretti per
sicurezza davanti a ogni entrata ed uscita del+la base americana?,
questa circostanza rimane un mistero. Mustafà afferma di essere un
docente di sociologia e di abitare da+l '74 a Parigi, dove insegna in
una scuola. Interrogato da+l magistrato, ripete di essere venuto
appositamente da Roma, da solo per acquistare pezzi di ricambio per la
sua auto. Ma la sua versione non convince: in tasca gli vengono
trovati tre biglietti aerei validi per lo stesso giorno. Con chi
doveva incontrar*si il libico? Aveva de+i complici? Particolare
inquietante che proprio in quei giorni al+la Nato avevano rafforzato i
controlli. Due mesi prima, infatti, gli americani avevano bombardato
sanguinosamente Tripoli dopo il presunto attentato de+i libici nel+la
discoteca di Berlino affollata di americani. Per questo si temevano
ritorsioni. Mustafà, dopo un mese di carcere, viene espulso
dal+l'Italia. Ieri, il processo. ((
Carla Di Napoli))
«Non so se riusciremo nel+l'impresa»
((MERANO -)) Reinhold Messner, insieme con il compagno
di cordata, Arved Fuchs, specialista tedesco del+le attraversate
sul+la neve, comincia oggi l'avventura in Antartide. La prima
destinazione sarà la Terra de+l Fuoco, da dove avverrà il
trasferimento decisivo, quello che porterà Messner e Fuchs in
Antartide. Qui verranno lasciati soli. Facendo affidamento unicamente
su+l coraggio e la forza fisica, tenteranno di attraversare il
continente di ghiaccio, trainando loro stessi le slitte; un'impresa le
cui chanches di riuscita
«sono a+l di sotto de+l 50
percento»,
ammette sorridendo lo stesso «re degli ottomila».
Tremilacinquecento chilometri, dal+la Terra di Ronne, fino a+l mare di Ross, passando per il Polo Sud. Una distanza tre volte l'Italia, in condizioni climatiche e logistiche a+i limiti del+la sopportabilità umana.
«L'idea di attraversare a piedi l'Antartide è nata
dopo aver scalato tutti gli ottomila metri -
comincia a
raccontare Messner -
fare ritorno sul+l'Everest e il K2
avrebbe significato ripetere qualcosa di già provato».
- L'avventura a+l Polo Sud sarà più difficile del+la scalata del+l'Everest, compiuta senza bombole già ne+l 1978?
«Penso di sì, perchè la distanza che dovrò percorrere sarà enormemente più grande di quella che si ottiene sommando tutte le cime che ho scalato. Insieme con Arverd Fuchs andrò avanti, ad una media di 35 chilometri a+l giorno, senza l'aiuto di mezzi».
- E senza motoslitte, senza cani, solo con la forza del+le vostre gambe. Non è una pazzia?
«Questa è l'avventura: il rischio di non poter*ce*la fare only by fair means. Ma si deve avere il coraggio di fare a meno de+l mezzo meccanico, se si vuole ritrovare un contatto con la natura che non sia falsato».
- Da+gli ottomila metri a+l deserto di ghiaccio. Quali pericoli si nascondono in questa avventura?
«sarà estremamente difficoltoso l'orientamento. Non avrò le cime del+le montagne come punto di riferimento, ma il niente, un mare di niente. Avanzare su una distesa di neve, tremendamente uniforme, è come rimanere fermi. A+l termine di una giornata di marcia si rischia di diventare matti: pensi di non esser*ti mai mosso da+l punto di partenza».
- Come terrete i contatti con il mondo?
«Al+l'inizio, grazie ad una radio da dieci watt, saremo in costante comunicazione con una base canadese, che poi ritrasmetterà i segnali al+la centrale del+la spedizione, situata in Sud America. Poi l'unico ponte con il mondo saranno gli aerei che sorvolano l'Antartide. Tenteremo, via radio, di inviar*gli de+i messaggi per segnalare la nostra posizione».
- Come avverranno i rifornimenti di viveri?
«Lungo il nostro percorso incontreremo tre stazioni abitate dal+l'uomo. Lì riceveremo gli approvvigionamenti».
- Il freddo sarà il vostro grande avversario?
«Saremo ben equipaggiati per far*vi fronte. Ho [verificato] già verificato che a+l Polo Sud la temperatura si mantiene intorno a+i 30 gradi sottozero. Ma il vero nemico, più che il gelo, sarà il vento».
- Ma allora, in caso di bufera, dove troverete rifugio?
«Dovremo costruire de+gli igloo, un'arte che ho [imparato] già imperato. Infatti sono tre anni che provo a+l Polo Sud, anche se a diverse riprese, le possibili situazioni di emergenza nel+le qulai ((sic)) già Amundsen, ne+l dicembre de+l 1911, si è dovuto imbattere».
- Solo ne+i ghiacci. Ti senti un eroe?
«Neanche un po'. Messner è una persona tutt'altro che speciale, o unica. Le mie imprese sono al+la portata di chiunque. Io ho [fatto] solo fatto una scelta di vita diversa: fare l'avventuriero in un secolo dove l'uomo invece di convivere con la natura, i suoi misteri e le sue incognite, pensa solo a portare slitte motorizzate, telefoni e cappuccini a+l Polo Sud, jeep ne+l Sahara. Non abbiamo alcun diritto di modificare, con le nostre tecniche, ogni angolo del+la terra, con l'illusoria sensazione di dominar*la».
- Con la spedizione in Antartide toccherete da vicino gli effetti de+l buco del+l'ozono?
«Camminando ad occhi scoperti, sperimenteremo l'assottigliamento del+lo scudo protettivo del+la terra. Avrò l'opportunità di capire cosa sta succedendo, per poi riferir*lo a+l mondo intero. La gente ascolterà il nostro messaggio ambientalista, perchè saremo più credibili de+gli scienziati, avendo provato sul+la nostra pelle cosa significhi il buco nel+l'ozono».
- Hai paura del+la solitudine?
«Ho imparato a convinver*ci ((sic)), anche se, effettivamente, l'avventura a+l Polo Sud è la più lunga di tutte le mie spedizioni. Sono preventivati almeno centoventi giorni di marcia, tra cielo e neve. Se tutto andrà bene passerò il mio primo Natale a+l Polo Sud».
L'avventura continua.
RASSERENIAMO*CI:
da più parti in
Italia si comincia a tener conto del+le esigenze de+l cittadino.
Almeno stando al+le apparenze. Alcuni elementi che le cronache ci
offrono, vanno valutati con freddezza e con tutta la prudenza
necessaria.
Primo elemento. O meglio l'ipotesi, la voce corrente più fresca: le banche italiane invece di mettere il punto la sera de+l venerdì e andare a capo il lunedì, potrebbero restare aperte il sabato mattina. Sia pure per svolgere esclusivamente un servizio di consulenza: c'è sempre un imprenditore che ha intenzione di discutere di un certo finanziamento o un risparmiatore che vuole avere un suggerimento, una indicazione su+l miglior modo di investire qualche decina di milioni. Ne+gli altri giorni c'è così tanta gente in banca che non si riesce mai a ragionare con calma.
Sia chiaro, l'idea non suscita l'entusiasmo de+i sindacati. Però ne parlano. Consulenza sì, dicono per esempio, no - invece - a+gli altri servizi. Intendiamo*ci: anche la proposta del+l'apertura pomeridiana de+gl'istituti di credito, al+l'inizio non ebbe molta fortuna; adesso, invece, è accettata. E quei tre quarti d' ora o quell'ora di accesso a+gli sportelli dopo pranzo si rivelano molto comodi per gli utenti.
Mi sembra il caso di ricordare la vertenza appena conclusa davanti a+l pretore di Milano, originata da+l ricorso di un sindacato autonomo contro l'apertura proprio il sabato di due sportelli del+la Banca Commerciale a Milano e due a Roma. La sentenza non ha dato torto né ragione a+i contendenti. Resta il fatto che un articolo de+l contratto di lavoro vieta espressamente di osservare l'orario di ufficio ne+l giorno semi-festivo. Però è legittimo immaginare che un articolo de+l contratto di lavoro si può ridiscutere.
A+l momento, comunque, e occorre notar*lo, funzionano in Italia otto «sportelli promozionali», fra Lombardia, Emilia e Lazio. Anche questi casi unici, credo, hanno un senso.
Secondo elemento: il contratto nazionale de+i dipendenti pubblici approvato ne+l luglio scorso, prevede l'apertura pomeridiana a+l pubblico di alcuni uffici ministeriali. Os*sia, persino il burocrate per eccellenza si è convinto che la vita di altri cittadini come lui va [facilitata] finalmente facilitata. Merito, questa volta, del+l'opera di convinzione de+i sindacati? Evviva.
Terzo elemento: in alcune città, Roma mettiamo, la domenica qualche negozio è aperto. Al+lo stesso modo qualche supermercato o grande magazzino. Anche qui le opposizioni ad una eventuale estensione del+l'iniziativa risultano forti.
Tuttavia, così come in diverse fabbriche de+l settore tessile o
alimentare o metalmeccanico, il settimo giorno ormai è diventato
lavorativo grazie al+la
turnazione
bruttissima parola ma di chiaro significato), non si vede perché
sarebbe ardimentoso pensare ad una rotazione de+i negozi ne+l «dì di
festa».
Ecco. Forse la prospettiva di bussare il pomeriggio a uno sportello pubblicpo, di riappropriar*si de+l sabato e del+la domenica - vivendo*li fuori dal+l'isolamento e da+l blocco totale di ogni attività - per il cittadino si fa oggi meno teorica. E sarebbe anche ora.
I
SUOI trattati di diritto processuale
sono stati tradotti in molte lingue. Fu determinante il suo
contributo al+la elaborazione del+la Carta costituzionale. Autore di
numerose pubblicazioni giuridiche, è [stato] sempre stato tra coloro
che hanno partecipato al+le riforme ed al+le modifiche introdotte ne+l
vecchio testo de+l codice Rocco. E fu proprio lui, ne+l 1963, per la
prima volta presidente de+l Consiglio, a tentare la riforma di tutti i
codici. Ma ora, di fronte al+l'abrogazione, l'ex presidente del+la
Repubblica Giovanni Leone esprime un giudizio estremamente negativo.
Lui, a+l Senato, ha votato addirittura contro il nuovo codice. E lo ha
fatto senza mezzi termini, muovendo critiche ed accuse, sollevando
anche problemi di costituzionalità. Insomma, una voce
contro.
Certo, Giovanni Leone è uno de+i padri de+l vecchio codice, ma è anche uno de+i maggiori esperti di Diritto non soltanto de+l nostro Paese. Le sue critiche, le sue perplessità possono rivelar*si più che mai costruttive e utili ora che, in ogni modo, il nuovo processo è stato varato. Siamo andati a trovar*lo nel+la sua villa romana. ((sic)) sul+la Cassia bis.
- Senatore Leone, dopo sessant'anni va in soffitta il vecchio codice. Si parlava di riforma da almeno trent'anni. Ora, finalmente ci siamo...
«Intanto cominciamo col dire che tutto ciò che c'è dietro di questo codice non può né essere buttato a mare né dimenticato. Nessuno pensi che il nuovo codice, nel+la sua confusionaria configurazione, possa distruggere un patrimonio giuridico che onora l'Italia e che al+l'estero è tuttora motivo di grande ammirazione».
- Senatore, ma siamo preparati a passare da+l sistema inquisitorio a quello accusatorio che prevede tempi processuali molto più rapidi e siamo pronti, soprattutto, a cambiare radicalmente la cultura investigativa del+la nostra giustizia?
«Non solo siamo de+l tutto impreparati a questo cambiamento, ma siamo anche impreparati a cambiare la cultura penalistica del+la nostra giustizia. Noi dovremmo modificare la nostra cultura del+la giustizia, ma non ne+l senso di rinnegare il passato; piuttosto ne+l senso di adeguare le innovazioni più o meno radicali al+la tradizione passata».
- Tra le modifiche più importanti, c'è la soppressione del+l'arcaica formula del+l' assoluzione per insufficienza di prove. Il nuovo codice prevede la presunzione di non colpevolezza che a tutti appare la cosa più sensata, ma non è possibile che ne+l dubbio si possa propendere per la condanna?
«Io ho combattuto per anni contro l'
abolizione del+la formula per insufficienza di prove. Infatti,
l'insufficienza di prove è una garanzia per l'imputato. Questa
formula risponde ad una realtà del+la vita. Nel+la vita non c'è niente
di sicuro e di preciso. Noi navighiamo ne+l dubbio. E quando in un
processo non è possibile
toccare con mano
la
realtà fino in fondo, non resta che la scorciatoia del+l'insufficienza
di prove dietro la quale, spesso, il magistrato si rifugiava con le
sue incertezze e le sue perplessità».
- Comunque, però, dovrà pronunciar*si...
«Ma non si è ottenuto niente, perchè il magistrato, ne+l dubbio, potrebbe propendere per una condanna e non piuttosto per l'insufficienza di prove, com'è accaduto in passato. Ma io dico di più: con l'abolizione del+l'insufficienza di prove non si è ottenuto sostanzialmente nulla, perchè comunque dal+la motivazione del+la sentenza risulterà chiaro se le prove erano [definite] ben definite o se invece erano incerte. Da tutto ciò potrebbe scaturire perfino un conflitto di carattere civilistico».
- Dunque, l'insufficienza di prove resterà nel+le motivazioni del+le sentenze?
«Non ci sono proprio dubbi. Non sarà possibile nascondere l'insufficienza di prove, quando questa è un carattere del+la prova. Io credo che il 90 per cento de+i procedimenti passano tutti attraverso la trafila del+l'insufficienza di prove».
- Senatore Leone, co+l nuovo codice, la maggior parte de+l lavoro sarà di competenza de+l pretore. Ma il pretore resta un giudice monocratico. Non sarebbe stata, invece, preferibile anche qui una valutazione collegiale, da+l momento che il pretore si occuperà anche di reati gravi, come l'omicidio colposo?
«Certo, sarebbe giusto che il pretore non restasse giudice monocratico. C'è stata disputa anche ne+i secoli scorsi sul+la collegialità e sul+la monocraticità de+l giudice di ogni grado. Molti naturalmente sono favorevoli al+la collegialità che offre la possibilità di incontro di diverse opinioni, di scontri e anche di conclusioni che abbiano una certa configurazione logica. sarebbe bello avere tre pretori per ogni causa. Ma l'organico è quello che è. Noi siamo di fronte ad una situazione disastrosa, non possiamo pretendere tanto».
- Ora il pubblico ministero diventa il dominus del+la fase preliminare del+l'attività inquirente. Dovrà, cio*è, essere il Pm a dare iniziativa ed impulso al+l'investigazione. Le sembra preparato a questi nuovi compiti?
«Dico soltanto che avrà del+le grosse difficoltà. Il suo lavoro sarà molto più complesso, come quello del+l'avvocato d'altra parte».
- Il Pm però ha perso potere, avrà un ruolo esclusivamente di parte pubblica, ma lo si è inquadrato in una struttura gerarchica. Per alcuni, questo rappresenta il primo passo per inserire il Pm nel+l'ambito de+l potere esecutivo?
«Questa tesi ha qualche aspetto di verità. Il Pm è un membro del+l'Ordine giudiziario, appartiene al+l'Ordine giudiziario e, come dice la Costituzione ha gli stessi poteri de+l giudice. Poi è successo che ne+i lavori preparatori de+l nuovo codice c'è stata, da parte de+l gruppo dirigente, una aggressione contro il Pm. Il pubblico ministero è diventato una sorta di diavolo da esorcizzare: gli sono stati negati molti diritti e soprattutto quello di verbalizzare le prove, quello di conservare gli elementi che ha raccolto. Quindi, si può anche ipotizzare che il Pm diventi un organo del+l'Esecutivo. Questa tesi l'avevo sostenuta al+la Costituente».
- Ecco, a proposito del+l'acquisizione del+la prova. Ora la prova si acquisirà esclusivamente in dibattimento o davanti a+l Gip (giudice del+l'indagine preliminare). Non le sembra che diventerà estremamente arduo ottenere elementi di colpevolezza, soprattutto ne+i casi di criminalità organizzata?
«Certamente. La cosa più grave, secondo me, è stata quella di sottrarre a+l Pm la possibilità di verbalizzare le prove raccolte insieme con la polizia giudiziaria. Ora egli si potrà affidare soltanto a+l ricordo, al+la memorizzazione. Ed una cosa è affidar*si a+l ricordo, tutt'altro è poter fissare sul+la carta il contenuto di una verità o di una realtà».
- Ma per ottenere la verbalizzazione durante la fase istruttoria, il Pm potrà fare ricorso al+l'incidente probatorio...
«Sì, ma anche in questo caso ci potremmo trovare tra due prove assunte in due momenti diversi da due persone diverse e quindi con probabilità che ((sic)) trovino in contraddizione. Io credo, però, che, in tema di prove, non sia stato valutato un dato fondamentale: la prova è tanto più efficace quanto è più vicina a+l fatto. Quando la prova è raccolta nel+l'immediatezza de+l fatto ha sicuramente una validità ed una consistenza maggiore. Com'è possibile pensare che la prova possa avere lo stesso valore e la stessa efficacia in dibattimento, cio*è molti mesi dopo, se non anni dopo? Anche in ciò riscontriamo impreparazione e superficialità de+l legislatore».
- Sul+la condanna da infligere, il nuovo codice prevede il patteggiamento tra le parti. Questo per snellire i procedimenti. Lei sostiene che questo istituto è incostituzionale...
«Sì, a mio avviso il patteggiamento è
inconstituzionale perchè, specialmente nel+la prima ipotesi del+l'art.
444, il giudice è completamente fuori gioco; le parti si mettono
d'accordo come se si trattasse di un affare privato. Questo istituto
si potrebbe chiamare anche trattativa privata, perchè il giudice opera
solo come un notaio. Dov'è allora la giurisdizione che è l'essenza
de+l processo?»
- Senatore Leone, lei (e almeno su questo punto, non soltanto lei) ha parlato di una giustizia per ricchi, perchè?
«Nel+l'interrogatorio incrociato (il cosiddetto cross examination) vi è lo scontro diretto fra le parti. A+l giudice è riconosciuto una funzione molto modesta. Un giurista come Neppi Modona, dopo aver studiato questo tipo di processo in America, scrisse che non era possibile trasferir*lo in Italia. Il processo nasce, vive e muore in dibattimento. È evidente che lo scontro è fra le parti, senza intermediari: ed è altrettanto evidente che l'abilità e il prestigio di un difensore rispetto ad un altro può influire moltissimo sul+l'esito de+l processo. Può succedere che non vince ma ((sic)) giustizia, ma l'abilità professionale. Ciò significa che il codice, prima d'ogni altra cosa, avrebbe dovuto provvedere al+la difesa de+i non abbienti. Vero è che del+la difesa de+i cittadini poveri se ne parla a destra e sinistra, ma se ne parla soltanto, visto che un disegno di legge che dovrebbe regolare la materia è ancora innanzi ad una commissione parlamentare. Ripeto, secondo me il codice non avrebbe potuto entrare in vigore se non dopo aver risolto, anche ne+i dettagli, la difesa de+i non abbienti. Questi sono problemi seri, essenziali».
- Lei sostiene che anche sul+l'esercizio del+l'azione penale esiste la questione di costituzionalità.
«Sì, ho sollevato eccezione di incostituzionalità. Ne+l codice abrogato, la posizione del+l'azione penale stava al+l'inizio de+l processo, mentre ne+l codice che sta per entrare in vigore l'azione penale si ritrova solo (e non sempre) a+l momento del+la chiusura del+le indagini preliminari: una rivoluzione senza logica e senza garanzie».
Il
titolo -
La fureur de
lire (Il furore di leggere)
- può lasciare perplessi, ma
non c'è dubbio che l'idea di organizzare una Festa nazionale de+l
libro in Frncia ((sic)) sia suggestiva e largamente apprezzabile.
L'iniziativa, manco a dir*lo, è de+l ministero del+la Cultura, il
dinamico Jack Lang, e si svolge oggi e domani in tutta la Francia, con
alcune appendici al+l'estero (tra le quali una napoletana,
al+l'Istituto francese di via Crispi).
Dovrebbero essere -
dice Lang - due giornate
«di
gioia e di felicità per chi ama i libri e per quelli che impareranno
ad amar*li»,
che sono ancora troppo pochi in Francia (e
ancora meno in Italia, aggiungiamo noi).
«Due giorni per
festeggiare una libertà, un diritto e un piacere; due giorni perché
sia sempre più accessibile ciò che resta pur sempre un oggetto raro:
il libro».
Come si svolge la manifestazione che, sottolinea lo stesso Lang, non a caso è stata organizzata proprio al+la fine del+l'anno de+l Bicentenario del+la Rivoluzione e del+la Dichiarazione de+i diritti. Per due intere giornate, e una notte, tutti «i luoghi de+l libro» - librerie, biblioteche, case editrici - saranno aperte a+l pubblico, a Parigi e in tutta la Francia. Nel+la capitale, naturalmente, non ci sarà che l'imbarazzo del+la scelta tra le decine di manifestazioni che si svolgeranno a+l Centro Pompidou, al+l'Istituto de+l Mondo Arabo, al+la Città del+la Scienza, a+l Palais Royal e a+l Louvre, a+l museo d'Orsay e a+l Grand Palais, al+la Fnac e al+la Cinémateque.
Il semplice curioso, l'aspirante lettore incallito potranno assistere al+la «notte del+la poesia» al+lo Studio Opéra-Bastille, entrare ne+i sacri templi del+l'editoria nel+la zona di St-Germain, incontrare di persona gli autori più famosi a+l convento de+i Cordeliers, sentir recitare poesie da attori come Alain Cuny, Michael Lonsdale, Samy Frey e decine di altri.
Al+la Bibliothèque nationale potranno curiosare in una grande
Fiera de+l libro, sia antico che moderno, organizzata intorno a tre
temi: il libro di storia, il libro d'arte e il libro per ragazzi.
Sempre durante questa eccezionale «due giorni», librai e bouquinistes
potranno vendere i loro libri ne+gli stand coperti allestiti ne+l
cortile d'onore del+la Bibliothèque nationale, ne+l Jardin Vivienne e
nel+la galleria Colbert. Saranno [esposti] infine esposti, a titolo
eccezionale, alcuni manoscritti prestigiosi, tra cui il
Mon coeur mis à nu
di Baudelaire.
Oltre a Parigi, saranno coinvolte in questa massiccia operazione di promozione de+l libro circa duecento città, da Strasburgo a Lille, da Nantes a Grenoble, grazie anche a+l fatto che in alcune di queste città sono in corso manifestazioni di grande rilievo (a dimostrazione de+l fatto che la vita culturale francese non si svolge affatto solo a Parigi, come pure molti continuano a credere): a Strasburgo il «Carrefour des littératures européennes» cui partecipano 70 scrittori europei, con un omaggio a+l Nobel Canetti; a Grenoble il festival de+l romanzo e de+l film «nero», che coinvolge più di cento autori, francesi e stranieri.
Come si accennava,
La fureur de lire
coinvolge anche alcuni Istituti francesi al+l'estero, fra cui il
napoletano «Grenoble», dove pure ci saranno una piccola fiera de+l
libro, mostre, presentazioni di opere pubblicate dal+lo stesso
Istituto, proiezioni non-stop di film tratti da opere letterarie.
Insomma, una manifestazione al+l'insegna del+la
grandeur,
come sempre. Ma, in questo caso, come in
quello de+i «Grands Travaux» che stanno portando al+la realizzazione
di opere formidabili a Parigi e altrove, ben venga la «grandeur» e,
semmai, faccia riflettere noi italiani che iniziative simili nemmeno
ce le sognamo ((sic)). E, anzi, da+l momento che a scadenze ormai
regolari i giornali italiani si stracciano le vesti perché da noi non
si riesce a fare una trasmissione come «Apostrophes», sia consentito a
chi scrive esprimere rammarico invece per il fatto che in Italia non
ci sia un ministro come Jack Lang.
L'occasione de
La fureur de lire
è
servita anche, a+i giornali francesi, per riproporre l'interrogativo,
per loro angoscioso, su+i perché de+l calo di prestigio del+la
letteratura francese al+l' estero. Il «Figaro Littéraire» ha
interpellato in proposito un bel numero di scrittori stranieri, da
Moravia a Updike, da Styron a Durrell, da Amado a Onetti. Alcuni hanno
dato risposte consolatorie, altri si sono divertiti, un pò
sadicamente, a rivoltare il dito nel+la piaga. Una vera e propria
risposta, evidentemente, non c'è, anche se lo stesso «Figaro
littéraire» ha creduto bene di cavar*se*la mettendo sotto accusa «i
critici disfattisti» che «non fanno il loro dovere».
NE+I giorni scorsi i mezzi d'informazione ci hanno comunicato con
resoconti dettagliati del+l' esodo in massa di tedeschi orientali
verso la «vera» Germania, quella de+l consumismo, del+lo spreco,
del+l' opulenza, de+gli scandali, de+l neonazismo, ma pur sempre
l'unica Germania libera. Esattamente dopo 40 anni la Repubblica
Democratica Tedesca dimostra universalmente di aver fallito. Quello
che doveva essere, quello che avrebbe potuto essere il «Piemonte» de+l
socialismo nel+la Mitteleuropa si conferma quale il più illiberale
stato de+l socialismo reale. A 40 anni possiamo affermare l'inutilità
storico-politica di tale stato, anzi la sua nocività spirituale per
tutta la casa europea, inquinata da uno stato che ha bisogno di
trattenere con la forza i propri cittadini. Non bastò il muro di
Berlino: oggi veniamo a sapere de+l ritiro collettivo de+l passaporto
a tutto un popolo. Questo nel+l'anno di grazia 1989, ne+l bicentenario
del+la Rivoluzione francese. Questo in un Paese «socialista», ne+l
paese dove - per caso? - nacquero Karl Marx e Friedrich Engels,
fondatori de+l socialismo «scientifico». Quella utopica «scienza» si è
infranta su+l muro di Berlino e continua a morire lungo i percorsi
ferroviari del+la Germania «comunista» dove il passaggio de+i treni
blindati carichi di profughi (saliti a Praga e diretti verso la
Germania Federale) è stato salutato da folle di giovani a+l grido
disperato
«Vogliamo andar*ce*ne anche noi».
Insieme a+i giornali con le foto, drammatiche, de+i
tedeschi orientali in fuga dal+la patria- prigione, sul+la mia
scrivania è approdato anche l'ultimo romanzo di Christa Wolf,
Recita Estiva
(Edizioni e/o, pag. 200, lire
22mila). Ricordo il suo primo, stupendo romanzo,
Il cielo
diviso
(Edizioni e/o). Allora ne+l 1963, Rita, la
protagonista sceglieva di restare nel+la patria socialista a costruire
treni. Le stesse vetture che ora portano in salvo i figli di Rita
nel+l' «altra» Germania.
In luglio la scrittrice aveva espresso il desiderio di essere a
Napoli per la presentazione de+l suo libro, poi ha rimandato molto
opportunamente il viaggio in Italia al+la «stagione de+i fiori». Non
si può non costatare il disagio de+i pochi grandi scrittori tedeschi
orientali rimasti, come appunto C. Wolf, nel+la loro battaglia
disperata per salvare il salvabile. Ancora pochi mesi or sono, la
scrittrice affermava:
«Il processo che si è messo in moto
in Unione Sovietica e che è legato a+l nome di Gorbaciov ha una logica
calzante. Risulta che una politica di pace radicale, attuata con
audacia e coerenza deve a poco a poco estender*si a tutte le sfere
del+la vita del+la società. In un processo de+l genere l' arte,
soprattutto la letteratura, può nuovamente avere un ruolo adeguato».
Tali considerazioni sembrano terribilmente indietro su+i tempi ormai precipitosi del+la storia. Ma è anche necessario pensare, che siffatte valutazioni potranno raffigurare un efficace nucleo di aggregazione politico- culturale per chi è dovuto restare o ha scelto di rimanere. La presunzione «socialista» de+l governo tedesco orientale non ha alcuna possibilità di rivalsa nè alcun credito finchè permarrà con le misure restrittive il muro di Berlino. Ma la sua vita continua anche a+l di là de+l muro.
Varrà la pena di tornare su+l valore letterario, notevolissimo, di
Recita Estiva,
come pure speriamo di poter
presto avere a disposizione la traduzione de+l capolavoro di di
((sic)) C. Wolf,
Kindheitsmuster
apparso
ne+l lontano 1976. Per ora colpisce leggere questo apparente idillio
campestre che occulta un tessuto lacerato di solidarietà, affetti,
amori, complicità. Il gruppo di intellettuali, anzi più precisamente
di scrittrici che con i loro familiari danno vita al+la
Recita Estiva,
diventa l'emblema stesso del+la
fragilità de+gli operatori culturali nel+la Germania «comunista», dove
non pare proprio esser*ci nascosto un Gorbaciov tedesco e dove il
patriottismo - a differenza de+gli altri Paesi «socialisti-reali» -
tende tutto a sporger*si a+l di là de+l muro. A+l di là di quel muro
che - come un'enorme, pietrificata metafora - mostra la
calcificazione, la pietrificazione de+l comunismo storico. Il cielo
resta diviso. Ma ora la nuova generazione vorrebbe saltare su+l primo
vagone per vivere, vivere, vivere libera dopo 40 anni di stalinismo,
cui si devono aggiungere 12 anni di nazismo, altri 13 anni di caos e
fame con la Repubblica di Weimar a 5 anni di guerra e di sfacelo de+l
Reich guglielmino. E come se la nemesi storica avesse voluto
caparbiamente vendicar*si solo su una parte de+l popolo tedesco.
Sarebbe quindi opportuno che gli intellettuali più avvertiti a+i
problemi del+la cultura - messe da parte le «recite estive» -
prendessero finalmente l' iniziativa per dir*la la verità a+i compagni
governanti, tutta e fino in fondo anche a costo di perdere i privilegi
sociali legati a+l loro status. Solo così
«l'arte,
soprattutto la letteratura, può nuovamente avere un ruolo adeguato».
Probabilmente è pretendere troppo se il discorso restasse limitato a+i singoli e al+la loro buona volontà. Ora nel+la Germania «comunsita» ((sic)) sono in atto giganteschi processi di massa che possono agevoare ((sic)) l'intervento de+gli intellettuali...
Sarebbe bello poter fronteggiare una tale svolta epocale anche per la Germania Orientale, caso mai insieme a Christa Wolf a Napoli il prossimo maggio. Varrebbe un mundial a se.
((SALERNO-)) Si è aperto ieri a Palazzo di Città il convegno organizzato dal+la Giunta Centrale per gli Studi Storici presieduta da Giovanni Spadolini e dal+la Società di Storia Patria di Salerno. Si tratta de+l terzo incontro (gli altri due si sono tenuti a Ferrara e a Cagliari) sul+la nascita e la crescita del+la coscienza nazionale italiana da+l Medioevo a+l nostro secolo. Il tema prescelto è "Nazione e Stato nel+la storia del+l'Italia contemporanea". Dopo l'introduzione de+l professore Paolo Brezzi, vicepresidente del+la Giunta, Carlo Ghisalberti ha parlato di "Istituzioni ed idee dal+la Restaurazione al+l'Unità". Oggi i lavori proseguono al+l'Università. Sono previste le relazioni di Gaetano Arfé ("La nazionalizzazione del+le masse"), Luigi Lotti ("I partiti politici dopo l' Unità e la loro differente concezione del+lo Stato") e Ennio Di Nolfo. Il discorso conclusivo sarà tenuto da+l professore Elio D' Auria.
((NAPOLI - )) Si presenta oggi al+le 17.30, nel+la sede del+l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, il libro di Aurelio Musi «La rivolta di Masaniello nel+la scena politica barocca», edito da Guida. Saranno presenti, con l'autore, Sergio Bertelli, Vittor Ivo Comparato e Giuseppe Galasso. Il volume di Musi, che si colloca ne+l settore del+la saggistica che ha suscitato grande interesse ne+l corso del+la Fiera di Francoforte, è in opzione per la traduzione in Germania insieme a+l «Mussolini» di Antonio Spinosa e al+l'»Autobiografia» di Luciano De Crescenzo.
«Legge e regolamento. Trasformazione del+le fonti nel+la dinamica de+l sistema politico» è il tema de+l quarto convegno nazionale del+l'Associazione italiana de+i Costituzionalisti, che prenderà il via venerdì 7 ottobre a Napoli, nel+la facoltà di Giurisprudenza del+l'Università. Il convegno, organizzato dal+l'Istituto Suor Orsola Benincasa in collaborazione con l'ateneo napoletano, sarà aperto al+le 9.30 da Ciliberto, Paladin e Villani. Dopo la sessione iniziale, i lavori proseguiranno nel+la «Sala de+gli Angeli» del+l'Istituto Suor Orsola, e si chiuderanno sabato 28.
MENO
undici. E poi, quale sarà il
mondo abitato da Jonas
che avrà vent'anni ne+l Duemila?
«Il cibo che inghiottiamo pare vieppiù
avvelenato, l'erba inaridisce, e una terribile pestilenza, sino a ieri
ignota, si è diffusa per tutto l'orbe conosciuto, sì che innocenti e
peccatori ne muoiono, come se il loro corpo non fosse in grado di
opporre resistenza a+i miasmi che l'invadono»,
ha preso a
descriver*lo Umberto Eco in una «bustina di Minerva» di fine agosto,
su «L'Espresso»: il semiologo romanziere si è immaginato Minervino
monaco del+l'Abbazia di San Caracciolo ed ha annotato
«inorridito i segni indubitabili che annunciano il declino de+l
secolo»
con un tono che avrebbe [scoraggiato] decisamente
scoraggiato il regista svizzero Alain Tanner ne+l dar vita al+la sua
speranzosa creatura, un tono tanto prossimo invece a quello adoperato
una decina di secoli prima da Rodolfo il Glabro in
Cronache del+l'anno mille
(lo sta per ripubblicare
Mondadori, pagg. 500, lire 40mila). Guerre, catastrofi, epidemie,
orrori, sangue, follia, l'apocalisse: scarse ed impercettibili le
differenze tra la carestia del+la Borgogna raccontata da quel
cluniacense colto e sottile più di un teologo, da+i modi rozzi e grevi
peggio di un contadino e - tanto per fare solo un esempio,
assolutamente non unico - la tragedia de+l Libano scandita con
quotidiana, puntuale. E forse la tremenda carestia del+l'anno 1033
descritta da+l nevrotico e psicopatico Rodolfo ebbe colori meno forti
del+l'allarme lanciato otto mesi fa da+l rapporto de+l World Watch
Institute di Washington con cui ha [informato] semplicemente informato
che su+l mondo ricco, opulento, ingordo e consumista pende addirittura
la spada di Damocle del+la fame?
Meno undici, e poi sarà il Duemila. Atteso, temuto, studiato,
evocato, sondato, ecco il secondo millennio lì che arriva, magari è
[cominciato] già cominciato e l'umanità si affretta a catalogare ed
inventariare idee, progetti e conquiste per riempire la sua Arca di
Noé. Arca di Noé o la fregata con la cui immagine Herman Melville
chiude il suo
Giacchetta bianca: o il mondo in un uomo di
guerra,
uno scafo che si è lasciato per sempre al+le
spalle il suo porto e naviga verso una meta sconosciuta con gli ordini
di rotta sigillati in una busta? Insomma, come por*si di fronte a
questa scadenza che più epocale non si può? Con gli occhi comunque
fiduciosi del+la ragazzina Clo de+l
Diario di un
millennio che fugge
di Marco Lodoli o con quelli
preoccupati de+l filosofo Massimo Cacciari il quale, lavorando ad una
summa teologica sul+la vita eterna, pare essere arrivatoi ((sic))
al+la glaciale conclusione:
«Anche se potesimo ((sic))
inventar*ci strade per far fronte al+le contraddizioni in cui siamo
impantanati, questo non avrebbe niente a che vedere con la salvezza»?
Certo, la lava eruttata ad intermittenza dal+l'Etna, i
terremoti di San Francisco e del+l'Armenia, l' ozono che si lacera,
l'Aids galoppante sembrano segnali di un destino triste e sconsolato,
senza plausibili margini di recupero. Ma non era stato proprio
Cacciari a stigmatizzare come
«la disastrologia
contemporanea, soprattutto nel+le sue versioni millenaristiche nere,
al+la Club di Roma, tutte strumentalmente rivolte a impedire che i
? Lo aveva fatto in un
saggio titolato giustappunto «Catastrofi» e contenuto ne+l numero di
settembre-dicembre 1981 del+la rivista «Laboratorio politico»,
dedicato a+l suggestivo tema «Catastrofi e trasformazioni». Ad
aprir*lo era appunto la scena melvilliana di
late comers
sperino in ciò di cui il Nord ha
[goduto] già largamente goduto, si limita a enfatizzare il lato
distruttivo del+la catastrofe»
Giacchetta
bianca
citata da Giacomo Marramao, che poi notava:
«L'angoscia de+l disordine e de+l deperimento energetico
de+l sistema si è venuta imponendo nel+la teoria sociale contemporanea
con l'ingresso del+la categoria di irreversibilità. Ma nel+le scienze
umane, a differenza di quelle naturali, questo esordio aveva coinciso
con il prevalere di un'assunzione ottimistica circa il futuro; con i
fasti del+le idee di progresso e di tempo storico lineare; con la
fiducia nel+la infinita perfettibilità evolutiva del+l'organizzazione
sociale».
Era la teorizzazione de+l valore maieutico del+la catastrofe, non
più una rottura irrimediabile del+l'ordine costituito ma il punto di
crisi positiva da cui far nascere un nuovo, migliore equilibrio: però
mai definitivo, anzi aperto - spiegava Marramao -
«a+l
possibile-imprevedibile»,
disponibile
«ad
accogliere un ospite inatteso».
Significava imparare a
navigare in mare aperto, un pò Melville ed un pò Nietzsche, viandanti
e non viaggiatori verso una meta perchè una meta prefissata non esiste
nè può esistere; era la filosofia di chi decideva di vivere, e mai
slogan apparve così preciso e reale, co+l terremoto. Ed oggi che cosa
è successo per portare Cacciari, sostenitore autorevole di questa
riflessione a militare ne+l partito de+i «millenaristi», ne+l
movimento di chi osserva ed interpreta l'emergenza ambientale come una
catastrofe prossima ventura, i terremoti e gli sconquassi del+la
natura come avvisaglie di una terribile apocalisse? È probabile che
proprio l'aggravar*si del+la situazione de+l pianeta terra,
l'avvelenamento de+l suo eco-sistema abbia [annullato] praticamente
annullato il discrimine tra scienze umane e scienze naturali,
realizzando una tale interconnessione pessimistica da far affermare a
Sergio Quinzio:
«Se l'inquinamento del+l'aria cresce, se la
siccità e le inondazioni sembrano seguir*si senza più regole, se le
foreste scompaiono e il deserto avanza, se il buco d' ozono si
allarga, tutto insieme incalzando, siamo davvero sicuri che a tutto
questo esista un rimedio a portata di mano, da applicare concordi a
tutto il pianeta entro i tempi brevi in cui sarebbe necessario? Credo
che sia lecito, anzi doveroso dubitarne».
Gettata come un fiammifero in un pagliaio, la preoccupazione di
Quinzio dal+la prima pagina del+la «Stampa» di sette mesi fa ha avuto
l'indubbio merito di portare al+lo scoperto un dibattito altrimenti
celato da pudori mistici e religiosi, sommerso in un ambito di paure
intime e profonde. D'accordo con Quinzio? Manco per niente il fisico
Carlo Bernardini che ha definito
«il catastrofismo la
malattia infantile del+l'ambientalismo».
Vigile Luciano
Gallino:
«Occorre resistere al+la tentazione di arrender*si
dinanzi a+i problemi del+l' ambiente, le risorse che abbiamo oggi non
sono [state] mai state così grandi».
Perplesso Norberto
Bobbio:
«La fiducia de+l progresso inarrestabile che aveva
ispirato per secoli le filosofie del+la storia del+l'Occidente è
esaurita».
Assolutamente critico Franco Fortini, il quale
vede nel+l'insorgente neo-millenarismo la tendenza a convincere che
sia
«meglio credere che tutto finisca piuttosto che
rischiare il cambiamento»
e, citando Ernesto De Martino,
ricorda come l'antropologo del+la
Fine de+l mondo
abbia indicato nel+lo stare accanto al+la morte ogni giorno la
via d' uscita dal+la condizione de+l servo il quale si consola con i
miti del+la catastrofe. Sbagliato: è invece necessario esaltar*si ne+l
«momento di Spartaco, che non perde mai de+l tutto, nè
dimentica la propria condizione servile se vuole essere di aiuto a+i
propri compagni e ricever*ne».
In altri e meno metaforici termini: se degrado c'è, e c'è ed è pure gravissimo, chi si rifugia nel+le visioni apocalittiche e millenaristiche lo fa per evitare di confrontar*si con la estrema difficoltà de+l presente, di distinguere colpevoli e vittime, di cercare di individuare responsabilità e riscattar*si. Quindi, per rimanere in un lessico marxista-leninista, il catastrofismo non sarebbe soltanto la malattia infantile del+l'ambientalismo ma pure un nuovo oppio de+i popoli oppressi. Ma fissato ciò, il mondo comunque pare cadere a pezzi ora dopo ora, con una destabilizzante progressione che non sembra dare spazio ad istanze di trasformazioni positive; e dal+le pieghe spuntano filosofie del+la crisi da+l valore non precisamente maieutico come quella spiegata da Marramao, viene fuori il neo-cinismo, il pragmatismo più minuto, l'utilitarismo esasperato. L'invito a comportar*si come nel+la canzone di Prince «1999», festeggiare fino al+la follia l'ultimo attimo de+l secondo millennio perchè tanto il terzo non si riuscirà nemmeno a toccar*lo.
Torna la sindrome di Rodolfo il Grablo e del+le sue
Cronache del+l' anno mille.
Le quali però
nascondevano un minimo di tensione verso l' avvenire, quando si
chiudevano con la descrizione del+la primavera de+l mondo futuro,
«pareva le la ((sic)) terra stessa, scrollando*si e
liberando*si del+la vecchiaia, si rivestisse di un candido manto di
chiese».
Tensione condivisa da Umberto Eco-monaco Minervino
di Caracciolo, che da+l suo eremo ha visto
«il sorgere
di una Terza Età, di questa più santa e migliore».
Lui l'ha
vista. Chi altro?
((ROMA -)) Continua ad andare a gonfie vele la nostra bilancia de+i pagamenti. Dopo l'attivo di 2,678 miliardi di lire registrato ad agosto, anche settembre è stato un mese estremamente buono. Il saldo è infatti positivo per 2,933 miliardi, il secondo risultato ne+l corso del+l'89 dopo i 4,244 miliardi di attivo registrato ne+l mese di marzo. Così, ne+i primi nove mesi, l'avanzo de+i nostri conti con l'estero si attesta a quota 6,725 miliardi di lire contro un saldo, sempre positivo, di 1,860 miliardi registrato ne+l corrispondente periodo del+l'anno scorso. Il dato di settembre è tanto più significativo, inoltre, se viene rapportato a+l disavanzo di 2,239 miliardi di lire accumulato da+l nostro Paese ne+l settembre del+l'anno scorso.
Non c'è dubbio. L'Italia continua ad esercitare un fortissimo «fascino» su+i capitali esteri. Un «fascino» determinato soprattutto da due fattori: i nostri alti tassi di interesse e la forza del+la nostra moneta su+i mercati valutari internazionali. Una cifra per tutte fotografa al+la perfezione la situazione: gli investimenti e i prestiti dal+l' estero hanno fatto segnare un saldo positivo, ne+l mese scorso, di circa 7,300 miliardi di lire.
Ne+l frattempo, le riserve ufficiali nette sono arrivate a sfiorare i 100,000 miliardi: più precisamente, sono giunte a quota 98,842 miliardi di lire (circa 2,500 miliardi in più rispetto ad agosto). Ma è anche importante un altro dato: per più del+la metà (50,038 miliardi) le nostre riserve sono ormai costituite in valute convertibili, cresciute in un solo mese di circa 3,000 miliardi di lire.
Fra le altre voci, di particolare significato il calo del+l'oro che è passato da 35,422 a 34,847 miliardi di lire. Cali si sono avuti anche per la posizione de+l Fondo Monetario Internazionale (da 1,807 a 1,774), per i Diritti Speciali di Prelievo (cio*è la facoltà riconosciuta a+i Paesi aderenti al+l'Fmi di effettuare prelievi su somme in valuta depositate presso il fondo) che da 1,305 sono passati a 1,300 miliardi di lire. Sono diminuite inoltre, anche le passività a breve (da 130 a 115 miliardi), mentre si è registrata una lieve crescita nel+le disponibiltà in Ecu passate da 10,890 a 10,998 miliardi di lire.
Come precisa la Banca d'Italia, in settembre la posizione creditoria de+l sistema bancario verso l' estero è rimasta sostanzialmente invariata. Per l'istituto d'emissione e l'Uic (l'Ufficio Italiano Cambi) si è avuto invece un miglioramento del+la posizione creditoria netta verso gli altri Paesi, di 2,855 miliardi.
Analizzando più in dettaglio l'afflusso di capitali ne+l nostro Paese, gli investimenti esteri hanno registrato un saldo positivo di 6,600 miliardi, a cui si è accompagnato un deflusso netto per investimenti italiani al+l'estero pari a 1,800 miliardi, di cui 1,400 per operazioni di portafoglio. Il comparto de+i prestiti ha [dato] invece dato luogo ad un afflusso netto di 2,500 miliardi; interamente dovuto a entrate nette di capitali esteri.
Come si diceva, ad influenzare positivamente la nostra bilancia
de+i pagamenti sono soprattutto gli alti tassi di interesse, necessari
per finanziare il debito pubblico che ormai viaggia al+la
stratosferica cifra di un milione di miliardi (quasi la stessa somma
de+l Prodotto interno lordo) che attirando capitali dal+l' estero
rafforzano anche la nostra moneta su+i mercati valutari. Ma bisogna
anche ricordare che sul+l'attivo di settembre pesa ancora il fiume di
valuta penentrato ne+l nostro Paese insieme con i turisti che hanno
trascorso le loro vacanze in Italia. ((
Gherardo
Bruder))
((ROMA -)) Franco Viezzoli era partito in pole position e stava
per tagliare vittorioso il traguardo quando ha subito un'improvvisa
battuta d'arresto. E così anche la nomina de+l nuovo presidente
del+l'Iri è [ritornata], improvvisamente, ritornata in alto mare.
Ricomincia il balletto de+i nomi, de+i candidati, veri o presunti
tali, del+le supposizioni, mentre il complesso capitolo de+i rinnovi
de+i vertici de+i maggiori enti viene rinviato di qualche giorno,
forse a dopo le elezioni a Roma. Anche se i tempi stringono, perchè
Prodi ha scritto una lettera ad Andreotti per confermar*gli che
lascerà definitivamente la sua poltrona a via Veneto il 29 ottobre,
giorno ne+l quale tornerà ad insegnare al+l' Università.
«Le nomine sono come le misure fiscali -
ha commentato il
ministro de+l Bilancio, Paolo Cirino Pomicino -
prima si
fanno e poi si spiegano».
Come sempre avviene quando si
arriva al+la stretta finale i malumori, le difficoltà, i veti
incrociati vengono al+lo scoperto e l' accordo su un candidato, tra e,
soprattutto, al+l'interno de+i partiti del+la maggioranza, appare
sempre più arduo.
Accanto al+la candidatura, peraltro ancora molto forte, di Franco Viezzoli, fortemente voluto da Andreotti a+l posto di Romano Prodi, ne ricominciano a circolare altre, che ormai, almeno da qualche settimana, apparivano tramontate: se Viezzoli non ce la dovesse fare potrebbe tornare in pista Ettore Bernabei, oggi presidente del+l'Italstat, una del+le più importanti finanziarie de+l gruppo, recentemente ricapitalizzata. L'uscita di Bernabei non avrebbe gravi contraccolpi al+l'Italstat, a+l cui vertice vi è oggi una consolidata diarchia, composta da due tecnici, gli amministratori delegati Felice Santonastaso, di area democristiana, ed Ernesto Schiano, di area socialista, che potrebbe gestire senza traumi la fase de+l rilancio e del+l'internazionalizzazione del+la finanziaria. C'è, infine, una terza candidatura, quella di Franco Piga, anch'egli democristiano come Viezzoli e Bernabei, che nasce soprattutto da+l fatto che l'attuale presidente del+la Consob vuole lasciare il suo incarico.
La mancata nomina di Viezzoli al+l'Iri aprirebbe, però, un problema di non poco conto. Perchè la permanenza di Viezzoli al+la presidenza del+l'Enel impedirebbe l'ascesa a+l vertice del+l'ente nazionale per l'energia elettrica di Franco Nobili, un manager molto legato a+l presidente de+l Consiglio. Nobili è l' uomo che ha fatto del+la Cogefar una del+le più importanti società di costruzione italiane e ne [ha] pilotato, recentemente, l'ingresso nel+la Fiat Impresit, divenuta, grazie a questa ultima acquisizione, un vero colosso capace di competere su+i mercati internazionali. Anche se Nobili avrebbe tutte le carte in regola per andare al+l'Italstat, a+l posto di Bernabei, se costui dovesse trasferir*si a via Veneto come presidente del+l'Iri.
Ma il puzzle non finisce qui e diventa, co+l passare del+le ore, un vero e proprio rompicapo. Un gioco ad incastro, ne+l quale, appena si muove una pedina, tutte le altre fanno qualche passo sul+la scacchiera. La vicepresidenza del+l'Iri, per esempio, dovrebbe passare da+i repubblicani a+i socialisti. Il candidato di via de+l Corso è Massimo Pini, attuale membro de+l comitato di presidenza. Ma Pini potrebbe essere l'asso nel+la manica di Craxi per la presidenza del+l' Eni, a+l posto di Franco Reviglio. In cambio del+la vicepresidenza del+l'Iri a+l partito di La Malfa sarebbe attribuita la presidenza de+l più piccolo de+i tre enti di gestione, l Efim, dove potrebbe andare Riccardo Gallo, attuale commissario del+l'Autovox. Ma il Psdi, partito a cui fa riferimento l'attuale presidente del+l'Efim, Valiani, accetterà senza batter ciglio? Sembra proprio di no. A chi sarà affidata la presidenza del+l'Eni? A differenza di quella del+l'Iri sarà attribuita ad un candidato socialista. E questo è, ancora unico dato certo. Su+i nomi il mistero è fittissimo. Solo Craxi ha in mente chi sarà l'uomo chiamato a succedere a Reviglio. Nel+la ridda di nomi, oltre a Pini e ad una riconferma del+lo stesso Reviglio, vi è l'attuale capogruppo al+la Camera, Nicola Capria, che è stato ministro de+l Commercio con l'Estero. La candidatura più «forte» che avevano i socialisti per l'Eni, quella di Mario Schimberni, commissario straordinario del+le FS, non è agevolmente spendibile, perchè i rapporti de+l manager con Raul Gardini sono pessimi dopo la sua estromissione da Foro Bonaparte. E ciò non potrebbe non avere pesanti conseguenze su Enimont, la joint-venture chimica tra Eni e Montedison che proprio in questi giorni sta cominciando a decollare.
Anche la direzione generale del+la Rai fa parte de+l puzzle: fino
a qualche giorno fa era dato per certo Gianni Pasquarelli a+l posto di
Biagio Agnes. Oggi non è più così e non è affatto escluso che spunti
un terzo candidato democristiano, interno al+l'ente, che possa
spiazzare gli altri due. ((
Emanuele Imperiali))
Settimana co+l batticuore in Piazza Affari per il netto
ripiegamento de+i corsi azionari nel+la seduta di lunedì, ove è stata
fatta fluire una gran massa di titoli offerti senza limiti di prezzo
da parte de+gli operatori condizionati psicologicamente da+l ribasso
registrato*si il venerdì precedente a Wall Street. Il peggio sembra
passato anche se uno scoraggiamento generale tuttora sussiste. Ora si
attende con ansia la liquidazione de+i conti prevista per il 2
novembre che, a causa di un notevole arretramento del+le quotazioni,
potrà comportare per chi si trova in condizioni di scarsa liquidità la
necessità di vendere altri valori. Se si è attenutato ((sic)) il
timore di altri violenti scossoni, restano comunque in preventivo
altre battute di assestameto fin quando non si saranno costituite,
attraverso un nuovo equilibrio tra domanda e offerta, nuove premesse
per il recupero de+i corsi azionari. In queste condizioni le
negoziazioni appaiono improntate più che mai a scelte selettive su
alcuni titoli particolari e su una parte de+i titoli principali con lo
scopo ben preciso di testare la consistenza de+l listino. L'indice Mib
ha subito da un venerdì al+l' altro un ripiegamento de+l 4.2%, se poi
si aggiunge lo scarto de+l riporto il margine passivo del+l'ottava va
aumentato di un altro punto percentuale. A dominare la scena de+l
mercato in questa settimana è stato il titolo Interbanca priv. che
nonostante l'incertezza de+l mercato, è riuscito a guadagnare in sette
giorni il 9.24%. Ieri si è appreso che si avvicina il ritorno in Borsa
de+l titolo Bnl, che addirittura potrebbe avvenire entro la prossima
settimana. Lo ha reso noto il presidente del+la Bnl Giampiero Cantoni
a+l termine del+l'incontro avuto ieri con il presidente del+la Consob,
Franco Piga. Cantoni, che era accompagnato da+l direttore generale
Paolo Savona, ha dichiarato che
«nel+la giornata di
domani (
ndr oggi per chi legge)
la Bnl invierà
al+la Consob la documentazione ufficiale richiesta. La Consob si
riunirà nel+la giornata di martedì e riteniamo pertanto che la
riammissione de+l titolo avverrà ne+l corso del+la prossima
settimana».
Sempre ieri, intanto, nel+l'ultima seduta
«protetta» da+i provvedimenti Consob (e fra questi ora pesa
soprattutto il blocco del+l'attività al+lo scoperto) l'indice ha
risalito un altro gradino. Il limitato progresso (+0.54%) sembra
garantire un minimo di serenità ad un mercato ben a+l di sotto de+i
livelli di venerdì. Anche l'ultima seduta del+la settimana ha visto
scambi contenuti, allargati però su una rosa più vasta di titoli. Fra
i comparti si conferma la maggior tenuta de+i bancari (dove spicca il
+4.10% delle Nba, molto trattate anche ne+l dopolistino e su+l mercato
de+i premi). I titoli maggiori hanno guadagnato frazioni di punto con
un dopolistino generalmente contrastato. Nuovi prezzi di Fiat a 11050
lire (+0.50%) mentre le Generali hanno chiuso la settimana a 42400
lire (+0.47%). ((segue: Controvalore, Calendario, Dopolistino, Terzo
Mercato che non vengono riportati qui))
NEW YORK
(parziale) Wall Street ha mostrato una brusca
inversione del+la tendenza rialzista mostrata nel+la prima mattinata e
l'indice Dow Jones de+gli industriali accusava a metà seduta una
perdita di 14.35 punti a quota 2668.85. Un fattore che ha contribuito
a+l mutamento di umore del+la borsa newyorkese è stato il drenaggio di
liquidità effettuato ieri dal+la Fed quando i tassi de+i fondi
federali erano al+l'8-11/16%, un'iniziativa che ha fatto sorgere molti
dubbi riguardo al+l'intenzione del+la Banca centrale di ridurre i
tassi di interesse per stimolare la ripresa del+l'economia americana
in fase di raffreddamento.
TOKYO
L'indice Nikkei ha guadagnato lo 0.31% a 35486.38 punti
(+112.16), trovando sostegno nel+la performance positiva di Wall
Street. Gli scambi sono stati moderatamente attivi ed hanno
totalizzato da 800 milioni a 1 miliardo di azioni. Secondo gli
operatori il mercato ha tratto sostegno anche dal+l'andamento de+l
dollaro contro lo yen e da+gli acquisti de+i fondi d'investimento. I
rialzi hanno superato numericamente i ribassi con 527 titoli in
aumento contro 368 cedenti e 181 invariati.
FRANCOFORTE
Listino in leggero arretramento
al+la Borsa di Francoforte con scambi moderati a conclusione di una
seduta priva di fatti di rilievo. L'indice Dax ha chiuso a 1524.21
punti, perdendo lo 0.16% ma con un calo de+l 4.3% nel+la settimana a
riprova che la frana seguita al+la crisi di Wall Street non è stata
[riassorbita] de+l tutto riassorbita.
LONDRA
Chiusura in moderato ribasso al+la Borsa di Londra a+l termine
di una seduta caratterizzata da scambi rarefatti, influenzata
negativamente da+l calo di Wall Street e dal+la debolezza del+la
divisa inglese. A determinare la scarsità de+gli scambi di ieri (a+l
livello minimo del+la settimana) ha contribuito l'approssimar*si de+l
weekend e l'attesa che circonda i dati commerciali inglesi di
settembre, la cui pubblicazione è prevista per la prossima settimana.
L'indice ha chiuso in flessione 0.63%.
PARIGI
Chiusura irregolare al+la Borsa di Parigi in una seduta
caratterizzata dal+l'aggiustamento di posizioni in vista de+l weekend
e del+la fine de+l mese borsistico. L'indice generale ha terminato la
giornata in ribasso del+lo 0.71%, mentre l'indice Cac, che si basa
su+i prezzi de+l primo pomeriggio ha segnato un consistente rialzo
(1.88%).
((ROMA - (
G.D.G.
) )) Non litigano ma non
riescono neppure a travare ((sic)) l'accordo. Sul+la riforma de+gli
oneri sociali, uno de+i temi dominanti de+l più generale quadro del+la
trattativa per ridurre il costo de+l lavoro, Confindustria e sindacati
hanno rinviato tutto a+l 2 novembre. Ieri, dopo l'ennesimo faccia a
faccia, le posizioni sono rimaste pressochè invariate: tutti
concordano sul+la necessità di alleggerire le aziende di alcuni
pesanti oneri «impropri» ma a+l momento di mettere nero su bianco le
strade si dividono. Dice Carlo Patrucco, vicepresidente de+gli
industriali privati:
«Abbiamo respinto e [abbiamo] smontato
l'ipotesi avanzata dal+le confederazioni di trasferire gli oneri
sanitari su+l valore aggiunto realizzato dal+le imprese, sostenendo la
necessità di intervenire con più strumenti per razionalizzare una
situazione sproporzionata. Tali misure potrebbero concretizzar*si in
una manovra sul+l' Iva».
Come si vede, tra le parti si è ancora al+le schermaglie iniziali. Ed è comprensibile perchè sono in gioco 28mila miliardi, vale a dire la somma complessiva che viene pagata sotto forma di contributi per gli oneri impropri e per i servizi collettivi. I sindacati giurano sul+la validità del+le loro proposte che si basano su: riforma strutturale de+gli oneri sociali; rinnovi de+i contratti in tempi brevi; lotta al+l'evasione ed al+l'elusione fiscale; tassazione del+le rendite finanziarie. Ma, come si è detto, il discorso è ancora fermo a+l primo punto. Il 2 novembre scenderanno in campo gli esperti del+l'uno e del+l'altro fronte e si spera che il confronto venga impostato su basi più concrete. Comunque per Cgil, Cisl e Uil gli oneri impropri attualmente a carico del+le imprese (tbc, Enaoli, asili nido) vanno trasferiti di peso su+l bilancio del+lo Stato
C'è poi il problema de+i rinnovi contrattuali nel+l' industria, molti de+i quali scadranno a fine dicembre. Come ed in quale misura si dovranno concedere gli aumenti retributivi? Per il momento la Confindustria è fuori gioco in quanto i sindacati sono ancora al+la ricerca di un accordo interno. Il nodo da sciogliere riguarda soprattutto il «potere» da conferire a+i sindacati di categoria. I pareri non collimano ed intanto c'è chi comincia a protestare. I metalmeccanici del+la Fiom hanno scritto una lettera al+la Cgil sostenendo che la linea su cui articolare il confronto con la Confindustria «risulterebbe difforme dal+le decisioni del+l'esecutivo confederale».
((NAPOLI -)) Un consorzio, una serie di incontri con le
forze politiche, proposte operative per le aziende. Sono questi i
risultati del+l'ultima riunione, presieduta da Gerardo Crocco,
del+l'Unionlegno del+la Confapi Campania. Una del+le iniziative
riguarda
«l'associazione tra un gruppo di aziende per
realizzare -
è detto in un comunicato -
offerte altamente competitive sia modulari che "chiavi in mano" da
proporre a+gli operatori che tra breve si insedieranno ne+l Centro
Direzionale».
L'obiettivo è quello
«di indurre
gli enti e le aziende interessate ad entrare in contatto con la realtà
produttiva di un settore che in Campania può superare egregiamente il
confronto con strutture analoghe de+l Settentrione».
Per
quanto riguarda l' ipotesi di costituzione di un consorzio vi è da
dire che esso si inserisce nel+la logica di
«migliorare
la proiezione verso il mercato interno ed estero con più incisività e
maggiori risultati».
Come dire che
«le
maggiori aziende del+la regione de+l settore legno-arredo stanno
preparando le strategie di mercato in prospettiva de+l '92»
.
((ROMA -)) Potrebbero esser*ci de+i problemi per i versamenti di novembre de+gli acconti di imposta. Si profila infatti la possibilità che ne+gli ultimi giorni di novembre i lavoratori bancari decidano di scioperare per il rinnovo de+l contratto, scaduto a dicembre '88. In questo caso, a+l «dispiacere» de+i contribuenti di pagare le imposte si aggiungerebbero i disagi di trovare gli sportelli bancari serrati proprio ne+i giorni più «caldi». A spingere i sindacati a valutare la possibilità di proclamare del+le giornate di sciopero, è stato l'andamento, giudicato negativo da+gli stessi sindacati, de+i primi incontri con Acri e Assicredito.
((NAPOLI -)) L'industria italiana è riuscita ne+l giro
di pochi decenni a conquistare una posizione di primissimo piano ne+l
campo energetico e del+la strumentazione e microelettronica. Per
mantenere queste posizioni, però, è necessario un impegno non
indifferente: un ruolo estremamente importante è rappresentato dal+le
proprietà de+i materiali superconduttori, a+l centro di due
incontri-dibattito al+la Camera di Commercio di Napoli. Le particolari
proprietà che caratterizzano alcuni materiali di non presentare alcuna
resistenza a+l passaggio del+la corrente elettrica a determinate
temperatute basse, e ne+l contempo di risultare «impermeabili» a+i
campi magnetici esterni, hanno aperto la strada ad un proliferare di
iniziative in tutti i Paesi industralizzati con ingenti investimenti
in risorse finanziarie. A+l Cesvitec la Camera di Commercio ha dato
l'incarico di sviluppare, perciò, un'azione informativa sul+le
possibilità applicative del+la superconduttività. L'impegno
del+l'Ansaldo Spa in tale settore è stato sottolineato dal+l'ing.
Angelo Dufour, responsabile laboratori e progetti speciali del+la
società:
«La superconduttività -
ha detto
Dufour -
offre notevoli vantaggi di tipo economico e
tecnico in apparecchiature elettro- meccaniche di grandi dimensioni. E
l'Ansaldo è oggi industria leader mondiale anche in questo tipo di
applicazioni».
Successivamente è stato presentato il Progetto finalizzato
tecnologie superconduttive e criogeniche de+l CNR, che
«rappresenta -
ha detto il presidente del+la Camera di Commercio,
Francesco Magliano -
una parte attiva di una "nuova
rivoluzione" che presto coinvolgerà tutti i settori produttivi».
«Lo scopo de+l progetto -
ha detto il prof. Antonio
Barone, responsabile del+l'iniziativa -
è quello di
accrescere e sviluppare la capacità di concezione, progettazione,
produzione e realizzazione di materiali superconduttori. Questo
significa mettere l'industria italiana in condizioni di mantenere le
posizioni finora raggiunte ne+l mercato mondiale e di conquistar*ne
del+le nuove».
((
Giovanni Lucianelli))
La produzione industriale dovrebbe essere tendenzialmente cresciuta, in ottobre, del 5.5%. Secondo l'indagine congiunturale condotta da+l Centro Studi del+la Confindustria (Csc), presso un campione di imprese, l'elevato incremento riflette un maggior numero di giornate lavorative di calendario (una in più) rispetto al+l'ottobre '88. A parità di giornate lavorative il tasso di crescita del+la produzione industriale dovrebbe risultare infatti attorno a+l 2%.
L'Opec promette dieci anni di tranquillità petrolifera. Lo ha detto a Londra il segretario generale del+l'organizzazione, Subroto.
Prestiti da 500mila lire a due milioni per l'acquisto di libri scolastici presso una decina di librerie ubicate ne+l centro storico e a+l Vomero, apertura ne+gli orari pomeridiani del+lo spazio «Punto Amico» per chi vuole contrarre prestiti e mutui: queste alcune del+le nuove iniziative del+la Citibank Italia per i clienti napoletani. Ma non basta. In previsione de+i mondiali de+l '90 la Citibank Italia sta approntando una speciale carta sconto denominata «turista più» con la quale si offriranno a+i visitatori che verranno a Napoli e in Campania una serie di vcantaggiose ((sic)) opportunità.
Il Tesoro ha disposto l'emissione di 1,000 milioni di certificati di credito in Ecu con durata 5 anni. I nuovi titoli, che hanno godimento 26 ottobre '89, vengono offerti a+l tasso di interesse annuo lordo posticipato de+l 10.15%, mentre il prezzo di collocamento è al+la pari.
Fallito finora qualsiasi ogni ((sic)) tentativo di
mediazione tra le parti, il quarto centro siderurgico del+l'Ilva,
quello di Taranto - «assediato» da circa un mese da centinaia di tir
ed autocisterne per la vertenza de+gli autotrasportatori siderurgici
pugliesi e campani - si avvia, come preannunciato dal+la stessa
azienda, verso l'interruzione del+l'attività produttiva
«se le autorità competenti non prenderanno le decisioni atte a
garantire l'esercizio de+gli impianti»,
ostacolato da+l
mancato approvvvigionamento ((sic)) del+le materie prime e spedizione
de+i prodotti finiti.
((NEW YORK -)) A una settimana esatta di distanza da+l «venerdì nero» che ha seminato il panico in tutti i mercati azionari de+l mondo, le Borse hanno vissuto ieri un'altra giornata di tensione. A determinare una nuova ondata di preoccupazioni, la notizia, diffusa nel+la mattinata, del+la rinuncia da parte del+la British Airwais ((sic)), a+l tentativo di scalata del+la United Airlines. Come si ricorderà, una del+le cause contingenti de+l crollo di 190 punti de+l Dow Jones, venerdì scorso, era stata proprio la notizia de+l mancato appoggio del+le banche al+l'operazione di «takeover» al+la Ual effettuata da+l management del+la società e dal+la compagnia aerea inglese. Una situazione che mise in crisi l'intero mercato de+i «junk bonds» (letteralmente «titoli spazzatura»), cio*è le azioni ad alto rischio perchè senza copertura ma anche ad alto rendimento.
Così, ieri, in Europa, molti operatori temevano una nuova fase ribassista a New York, alimentata anche dal+le brutte notizie, giunte ne+i giorni scorsi, da+l fronte del+la bilancia commerciale statunintense (che ha fatto registrare in agosto un passivo superiore al+le previsioni) e del+la produzione industriale (che continua a segnare il passo). Tutti indici di un'economia sostanzialmente stagnante.
A soffrire di più, in apertura di contrattazioni, è stata la Borsa di Londra che, pero, è riuscita a contenere il calo a quota -0.6%. Anche Francoforte, dopo aver aperto in un'atmosfera di calma apparente sembrava avviar*si a+l primo ribasso del+la settimana da+l crollo di lunedì scordo ((sic)), quando aveva registrato un secco -12.8%, il calo più vistoso che si è verificato in Europa. Invece l'indice è riuscito a risalire la china. Stesso copione anche al+la borsa di Amsterdam. Gli operatori olandesi, de+l resto, si ispirano al+l'andamento del+le borse maggiori, in particolare a quella londinese e tedesca, cosa che ha spinto alcuni ad aggiustare le posizioni nonostante la forza dimostrata giovedì scorso da Wall Street.
A Milano invece, ieri c'è stato un leggero progresso del+lo 0.5% che attenua ulteriormente la perdita registrata dal+lo scorso venerdì, pur restando, comunque, fra le piu alte in Europa. In generale, durante la settimana, i mercati azionari, pur registrando una situazione di generale incertezza, hanno reagito abbastanza bene a+l crollo de+l venerdì «nero» a Wall Street. A mettere in piedi le misure anti-sismiche che hanno evitato i pesanti effetti de+l terremoto su+i mercati finanziati ((sic)) che si registrò nel+l'ottobre del+l'87 e che ebbe l' epicentro proprio a Wall Street, ci hanno pensato gli organismi di vigilanza sul+le Borse ma, soprattutto la Federal Reserve, che ha inondato il mercato americano di liquidità invogliando gli operatori a fare acquisti ed evitando un calo vertiginoso de+i corsi azionari.
Così, ne+l corso del+la settimana, la Borsa di New York è riuscita a recuperare almeno quattro de+i sette punti perduti in una sola seduta venerdì scorso. E ieri, dopo un'apertura contrastata, l'indice Dow Jones de+i trenta titoli industriali più importanti del+la borsa statunintense, è riuscito a chiudere, per la terza volta consecutiva con un segno positivo, anche se decisamente contenuto. A+l termine del+la giornata, infatti, il rialzo è stato di poco superiore a+i 5 punti, lo 0.2%. I prezzi irregolari hanno determinato un alternar*si di rialzi e di ribassi del+l'indice, che ha toccato flessioni fino a circa 14 punti e rialzi massimi di quasi 7 punti. La seduta, però, non ha riservato particolari sorprese rispetto al+le previsioni che indicavano proprio questo andamento contrastato a causa, tra l'altro, del+la doppia scadenza tecnica del+la riunione di ieri (scadenza de+gli indici e del+le opzioni sul+le azioni).
Nel+le altre piazze europee, durante gli ultimi sette giorni, ci sono stati una serie di recuperi anche se l'unico mercato azionario a registrare un «saldo» positivo a+l termine del+la settimana è Tokio che da venerdì scorso a ieri ha segnato un progresso del+l'1.9%. L'oscillazione, invece, in quasi tutte le altre piazze, ha sempre un segno negativo.
Buono, infine, l'andamento de+l dollaro che ieri ha recuperato terreno sia in Europa che a New York. A+l fixing di Milano ha guadagnato circa 10 lire.
((ROMA - (
E.I.
) ))
Il ministro de+l Bilancio, Paolo Cirino Pomicino, presenterà a+i
sindacati entro la metà di novembre una serie di schede con il
dettaglio de+i finanziamenti utilizzabili per il nuovo piano di
investimenti pubblici e con l'indicazione de+i tempi ne+i quali questi
fondi saranno spesi.
«Gli investimenti del+la
Finanziaria '90 saranno indirizzati soprattutto verso le aree
meridionali»
ha assicurato Pomicino, illustrando a+i
sindacalisti presenti al+l'incontro, svolto*si a+l ministero de+l
Bilancio, la filosofia de+l provvedimento di accompagnamento al+la
Finanziaria, da lui elaborato, relativo a+gli «Interventi per la
realizzazione di obiettivi prioritari di sviluppo economico e
sociale».
Al+l'incontro di ieri, il primo di una lunga serie, ne faranno
seguito altri, anche con gli imprenditori e tutte le parti sociali,
«al+lo scopo di avviare -
rileva Pomicino -
azioni operative utili a superare le distorsioni di fondo
che costituiscono un freno al+lo sviluppo equilibrato de+l processo
economico de+l paese, con particolare riferimento al+le regioni
meridionali». «Noi siamo d'accordo -
ha detto Sergio
D'Antoni. segretario confederale del+la Cisl -
ed
apprezziamo lo sforzo di introdurre elementi di programmazione nel+la
spesa pubblica, soprattutto a+l Sud. È però necessario, a questo
punto, un confronto tra tutte le parti sociali e tutti i ministeri,
a+l fine di rendere produttiva non solo la spesa pubblica ma per
orientare in questo senso anche gli investimenti privati». «Siamo
disponibili -
gli ha fatto eco Lettieri del+la Cgil -
a perseguire gli obiettivi strategici che si propone la
riforma de+l Fio, ma la legge, per ora, è ancora una scatola vuota che
bisogna riempire di contenuti».
Il dibattito sul+la Finanziaria e sul+le misure di
accompagnamento riprenderà, frattanto, la prossima settimana. Ma si
comincia a far strada l'ipotesi di una manovra fiscale aggiuntiva per
reperire circa 1,000 miliardi. Lo stesso Pomicino, a+l termine
del+l'incontro con i sindacati, ha ammesso che
«per il
governo è importante il mantenimento de+i saldi. Se sul+la Finanziaria
avverranno modifiche di piccole dimensioni non accadrà nul+la, se,
invece, le modifiche saranno più ampie non potranno non essere
compensate con nuove entrate».
Nuove tasse in vista, quindi?
Rincareranno, come qualcuno già anticipa, gas metano, tabacchi e
superalcoolici?
«Sarà il confronto parlamentare a scegliere la strada
da percorrere»
ha risposto il ministro de+l Bilancio.
Frattanto il ministero de+l Tesoro sottolinea l'importanza de+i dati
forniti ieri da+l ragioniere Generale del+lo Stato, Andrea Monorchio.
L'alto funzionario ha detto che la spesa per interessi e gli impegni
del+la Cassa Depositi e Prestiti sono lievitati a+l di là di ogni
aspettativa. Ma i settori più a rischio per lo sfondamento de+l
deficit pubblico sono anche il pubblico impiego, in seguito a+i
rinnovi contrattuali, la spesa sanitaria e il fabbisogno del+l'Inps.
Senza considerare che i primi dati su+l condono fiscale danno
risultati de+l tutto deludenti.
((ROMA -)) Gli economisti si
interrogano sul+le prospettive del+l'economia italiana ne+l prossimo
anno. L'andamento de+l debito pubblico, in particolare, è stato a+l
centro del+l'intervento de+l premio Nobel per l'economia, Franco
Modigliani, che ha parlato a Roma a un convegno de+i cavalieri de+l
lavoro da+l tema «Un milione di miliardi: uno Stato da risanare». Un
milione di miliardi è infatti la soglia ormai superata de+l nostro
debito pubblico, il cui rapporto con il Pil ha [raggiunto] così
raggiunto il 100%. Modigliani pero è ottimista:
«La
situazione de+l debito pubblico italiano -
ha affermato -
è certamente seria ma non disperata: l'analisi attenta de+i
dati del+la contabilità nazionale conferma che il deficit pubblico
italiano è sì elevato in assoluto, ma inferiore a quanto comunemente
si legge. Difatti, dal+l'11% de+l fabbisogno, rispetto a+l Pil,
bisogna sottrarre le spese per investimento che finanziano nuovo
capitale pubblico ed è giusto -
ha concluso il premio Nobel
per l' economia -
che queste siano pagate in parte dal+le
generazioni future, cio*è, con nuovi debiti. Queste spese, se ci si
basa sul+la contabilità nazionale, ammontano complessivamente a+l 5%
de+l Pil».
Paolo Sylos Labini si è soffermato invece ne+l suo
intervento sul+l'elevato livello de+i tassi di interesse italiani. Si
tratta di una situazione preoccupante, ha ricordato l'economista. Una
del+le vie per abbassare i tassi - ha suggerito Sylos Labini -
«è quella di eliminare gli effetti perversi del+la
tassazione de+i titoli di Stato che, attraverso la diffusione su tutta
la struttura de+i tassi, comporta una ritorsione del+le spese del+le
imprese e del+lo Stato».
Per l'economista Antonio Pedone il
risanamento del+la finanza pubblica
«non va affidato a
misure di finanza straordinaria (quelle che operano sul+la natura e la
scadenza del+lo stock de+l debito) e non va [affidato] neanche
affidato a strumenti di carattere operativo (come i vincoli di
portafoglio per le banche)».
Secondo l'economista gli
strumenti da utilizzare non devono incidere negativamente su+l tasso
di sviluppo reale.
Uno scenario piuttosto grigio è stato disegnato ieri a Saint
Vincent, intanto, da Siro Lombardini, durante il tradizionale «forum
del+l'economia», appuntamento autunnale che riunisce i maggiori
economisti italiani. Se da un lato, infatti, è «ragionevole ritenere»
che il prodotto interno lordo ne+l prossimo anno possa continuare a
crescere «ad un saggio relativamente soddisfacente», anche se forse
leggermente inferiore a quello del+l'anno in corso, dal+l'altro è
prevedibile, per Lombardini, un peggioramento del+la nostra bilancia
de+i pagamenti (anche se gli ultimi dati diffusi proprio ieri
registrano invece un miglioramento). Nè, d'altra parte, si può sperare
in una decisa riduzione de+l deficit de+l settore pubblico,
«in quanto mancano le condizioni politiche perchè una tale
operazione possa essere effettuata».
A pesare negativamente
sul+la bilancia de+i pagamenti, in particolare, potrebbe essere
l'eventuale decisione di
«consentire una certa,
controllata, riduzione de+i tassi di interesse».
Su+l fronte del+l'inflazione, infine, sono da registrare le previsioni de+l segretario generale del+la programmazione, Corrado Fiaccavento, secondo il quale ad ottobre l'indice de+i prezzi a+l consumo salirà del+l'1% circa, scontando uno 0.3% in più per l'impatto provocato dal+la politica fiscale, per cui il tasso tendenziale del+l'inflazione passerà da+l 6.6% di settembre a+l 6.8%. Ma ne+i mesi successivi, secondo Fiaccavento, il «raffreddamento» sarà consistente, a novembre il tendenziale scenderà a+l 6.2% e a dicembre sarà de+l 6%. Con questo trend il tasso medio del+l'inflazione ne+l 1989 sarà de+l 6.3%.
((MILANO -)) La International Moscow Bank, joint venture bancaria con 100 milioni di rubli di capitale, è stata [costituita] ufficialmente costituita a Mosca. Al+la banca partecipano, con quote de+l 12% ognuna, la Banca Commerciale Italiana, la Bayerische Vereinsbank (Germania Federale), il Creditanstalt Bankverein (Austria), il Credit Lyonnais (Francia) e la Kansallis Osake Pankki (Finlandia). Come spiega un comunicato del+la Comit, la restante quota de+l 40% è suddivisa tra la Vnesheconombank (la Banca sovietica per gli affari economici con l'estero), con il 20%, la Promstrojbank (Banca per le attività industriali) e la Sberbank (Cassa di risparmio del+l'Unione Sovietica) con il 10% ciascuna.
La International Moscow Bank è la prima banca che si costituisce
in Urss con capitale misto sovietico e straniero, con maggioranza
azionaria estera (il 60%) e con caratteristiche di banca universale.
La banca svolgerà la sua attività sia in rubli sia in valute estere, e
opererà ne+l settore del+le joint venture industriali e commerciali
tra società sovietiche e straniere. Essa
«realizzerà
studi di fattibilità de+i nuovi progetti di joint-ventures e il
conseguente "project financing", curando ogni operazione bancaria
legata al+le esportazioni e al+le importazioni del+l'Urss».
La partecipazione Comit, prosegue la nota, consentirà a+gli operatori
italiani di trovare a Mosca un punto i riferimento economico e
finanziario nuovo.
«La perestrojka, grazie a+i profondi
cambiamenti che sta determinando in tutti i settori del+l'economia
sovietica -
ha detto il presidente del+la Comit, Braggiotti
-
ha aperto la strada verso nuovi accordi i cooperazione
anche ne+l campo del+le joint ventures».
((MILANO -)) La legge sul+le banche
pubbliche potrebbe essere approvata entro la fine del+l'anno. Lo ha
confermato il sottosegretario a+l Tesoro, Maurizio Sacconi, ne+l corso
de+l convegno su «1992: il mercato mobiliare italiano e l'integrazione
europea».
«Se l'aula dà una mano -
ha sostenuto
Sacconi -
prima del+la sessione di bilancio possiamo
far*ce*la».
Raggiunto l'obiettivo, ha proseguito
l'esponente de+l governo, la commissione Finanze potrà cominciare ad
affrontare i provvedimenti in materia di mercato mobiliare che sono da
tempo in gestazione.
Il partito comunista, intanto, darà battaglia in Parlamento per
modificare il ddl Amato: ad annunciar*lo sono stati il capogrupppo Pci
del+la commissione Finanze del+la Camera, Antonio Bellocchio, ed il
responsabile de+l settore credito di Botteghe Oscure Angelo De Mattia,
secondo i quali,
«nonostante i progressi segnati, non si
può ritenere definitivo l'approdo cui è giunto il testo di riforma
del+le banche pubbliche».
Di conseguenza, ne+i prossimi
giorni il Pci
« presenterà sue organiche osservazioni e
proposte».
Il Pci manifesta perplessità soprattutto sul+le
deroghe, previste da+l ddl Amato, a+l mantenimento de+l 51% de+l
capitale del+le banche pubbliche nel+le mani del+lo Stato.
«Il modo in cui è strutturata la norma progettata -
hanno dichiarato Bellocchio e De Mattia -
è
proiettato a garantire, attraverso il regime del+le deroghe,
l'esclusivo controllo del+l'esecutivo, disintermediando il parlamento,
quasi che le banche fossero strumenti diretti del+la politica
economica de+l governo».
Intanto, anche i sindacati hanno manifestato non pochi preoccupazioni su+l trasferimento al+l'Inps - previsto da+l disegno di legge - de+i fondi pensionistici oggi gestiti autonomamente da dieci banche pubbliche, chiedendo in proposito, precise garanzie a+l sottosegretario a+l Tesoro Sacconi.
Il presidente del+l'associazione nazionale tra le banche popolari,
infine, Giuliano Monterastelli, ha auspicato che il progetto Amato
sul+la trasformazione in Spa del+le banche pubbliche venga allargato
anche a quelle private. Monterastelli ha sottolineato ieri come
«si stia [operando] attivamente operando per far estendere
anche al+le banche private i benefici previsti, per la
ristrutturazione del+le aziende di credito pubbliche, da+l ddl Amato.
Tale estensione -
ha aggiunto -
è importante
sia per beneficiare del+la possibilità di effettuare, in regime di
neutralità fiscale, eventuali operazioni di scorporo, fusione o
rivalutazione del+le attività bancarie, che per conseguire i vantaggi
indiretti che le operazioni del+la specie possono comportare».
((
Dalla nostra redazione))
((ROMA -
)) Falsa testimonianza e, peggio, frode processuale. Per gli avvocati
che difendono i familiari del+le vittime di Ustica, il generale Zeno
Tascio è reticente ed è protagonista di un'opera di depistaggio che
ancora continua.
«Qualora le notizie di stampa risultassero
confermate, emergerebbero-
sostengono Romeo Ferrucci e Franco Di
Maria -
gli estremi di fattispecie penalmente rilevanti. Oltre
al+la falsa testimonianza, verrebbe infatti in considerazione
l'ipotesi de+l reato di frode processuale, risultando evidente il fine
specifico di deviare sia l'esito del+le indagini commissariali che
quello de+l procedimento penale in corso».
Quanto sta avvenendo
a palazzo San Macuto è
«inaudito e fonte di grave preoccupazione
per l'equilibrio istituzionale de+l paese».
In realtà le
audizioni sin qui svolte*si davanti al+la bicamerale-stragi non fanno
che confermare che per anni ed anni, su+gli aspetti più significativi
del+la sciagura, si è mentito. Le registrazioni-radar di Marsala e
Licola rimasero nel+le mani de+i servizi segreti per circa tre mesi,
nonostante l'ordine di sequestro disposto da un magistrato siciliano
il 5 luglio '80 (
«se ne deve dedurre-
osservano i legali di
parte civile -
che venne posta in essere una espropriazione de+l
potere giudiziario da parte del+l' autorità militare... ha ragione
Amato che ha visto in simili procedure gli estremi di un piccolo
golpe»).
Tascio sostiene di aver ricevuto solo l'8 agosto '80, i
tabulati del+le tracce- -radar (sei cartine contenenti i cosiddetti
«plottaggi»), con il compito di restituir*li a+l Sismi decodificati.
Ma in ciò è smentito da uno de+i 58 documenti - inviati dal+lo stato
maggiore Aeronautica al+la commissione Gualtieri giovedì, poche ore
prima del+l'audizione - che testimonia che il Sios del+l' arma
azzurra, acconsentì, il 29 luglio, a ricercare presso il 3' Roc di
Martina Franca copie de+i tracciati di Marsala, Licola ed Otranto. In
più c'è un appunto, sempre de+l Sismi, de+l 6 agosto, in cui si parla
(
«come già chiarito telefonicamente da+l
Sios-Aeronautica»)
di un
«aviogetto che
viaggiava sul+la rotta più prossima a+l Dc-9».
Il generale
Tascio ha confermato che i centri di Marsala e Licola, già l'11 luglio
'80, inviarono il «pilotaggio» di quanto rilevato la sera
del+l'incidente a vari enti, tra cui il 3' Roc. Il giorno successivo -
come emerso dal+la deposizione del+l'ex capo di stato maggiore
Bartolucci - nastri e tracciati del+le basi radar militari furono
«accentrati» al+l'aeroporto di Trapani-Birgi e di lì vennero
trasferiti a Palermo-Bocca di Falco il 21 luglio. Per ordine di chi,
ancora non è dato sapere (nè l'ha chiarito Tascio). Un altro appunto
de+i servizi parla del+la presenza di un jet vicino al+l' aereo
Itavia, ma la nota si trova inserita - lapsus freudiano? - ne+l
fascicolo intestato al+la vicenda de+l Mig-23 libico.
Per le contraddizioni in cui è caduto, l'ex capo de+l Sios, sarà
[chiamato] probabilmente chiamato di nuovo a deporre di fronte al+la
commissione. I parlamentari, d'ora in avanti, interrogheranno i testi,
in seduta pubblica, ogni martedì e venerdì, sino ad esaurimento del+le
numerose audizioni fissate e ancora da fissare. Il 24 ottobre
ascolteranno i generali Cottone e Mangani, responsabile de+l 3' Roc
al+l'epoca del+l'incidente. Mangani ha [difeso] ieri difeso Tascio:
«nove anni dopo non si può pretendere che uno abbia sotto
mano tutti i fogli e gli appunti;. ((sic)) Trovate*mi il missile e poi
se ne parla... Il maresciallo Carico era di sicuro una persona molto
attenta al+la traccia; se ci fosse stato qualcos'altro vicino a+l Dc-9
l'avrebbe visto».
Nel+le prossime settimane la commissione
dovrebbe ascoltare anche i ministri Lagorio - che ricevette, secondo
quanto emerso, gli appunti de+l Sismi - e Martinazzoli, l'ex direttore
de+l Cesis, i generali Pugliese (ex capo del+l'Itav), Ferri (ex
sottocapo di stato maggiore), Meli e Notarnicola (Sismi), Melillo (già
capo de+l 3' reparto operativo del+lo Sma) e il suo vice, colonnello
Ferraguti (che indagò su+l Mig), il colonnello Bomprezzi (ex
collaboratore di Tascio a+l Sios). Pisano dovrebbe tornare a san
Macuto ed esser messo a confronto con i dirigenti Civilavia. ((
Gianpietro Olivetto))
((ROMA - )) Flavio Carboni, Giulio Lena, Paolo Hnlica, Antonio Accroglianò: un faccendiere, un falsario internazionale, un vescovo cecoslovacco molto stimato da+l Pontefice, un dipendente del+la BNL. Quattro personaggi per un intreccio ancora tutto da chiarire, sul+lo sfondo di una storia che ha come comune denominatore una borsa piena di documenti compromettenti trafugata al+l' ex presidente de+l vecchio Ambrosiano Roberto Calvi, la truffa o la tentata truffa al+l'Istituto per le Opere Religiose (IOR) de+l Vaticano, i finanziamenti che la Santa sede avrebbe fatto tra il 1980 e il 1981 a+l sindacato polacco Solidarnosc, le «lettere di patronage» firmate da Marcinkus ne+l 1981 con le quali lo IOR si faceva garante de+i debiti che tutta una serie di misteriose società panamensi avevano accumulato ne+i confronti de+l Banco Andino di Lima e de+l Banco di Managua controllati dal+l' Ambrosiano.
«Ci sono dietro le tonache lunghe»,
amava
ripetere Calvi a chi li chiedeva de+i suoi affari più imprescrutabili.
Un'opinione che sarebbe stata condivisa da+i giudici milanesi allorchè
due anni fa emisero tre mandati di cattura per bancarotta fraudolenta
ne+i confronti del+l'arcivescovo Marcinkus (poi revocato dal+la
Cassazione) nonchè de+i massimi dirigenti del+la banca vaticana Luigi
Mennini e Pellegrino De Strobel. Storie vecchie. A ripropor*le
al+l'attenzione è stato il mandato di cattura de+l giudice istruttore
Almerighi ne+i confronti di Carboni accusato, assieme a+l Lena, di
ricettazione e truffa. Quest'ultimo reato è stato esteso pure a mons.
Hnlica e a+l funzionario di banca, Accrogliano. Da quanto si legge
ne+l dispositivo la vicenda, nel+la quale sono coinvolti i «magnifici
quattro», si è svolta così. Il faccendiere sardo nel+la primavera de+l
1986 - dopo avere acquistato per vie traverse, e con i soldi
prestati*gli dal+l'amico Lena, la borsa di Calvi che era scomparsa il
15 giugno 1982 al+l'aeroporto di Gatwich ne+i pressi di Londra -
propose la vendita di alcuni documenti a mons. Hnlica. Cosa
riguardassero di preciso non si sa.
Si può solo suppor*lo. Certo erano importanti se il vescovo cecoslovacco staccava due assegni tratti su+l c/c 21361 del+lo IOR per un importo totale di un miliardo e duecento milioni. Esattamente l'assegno n. 0989891466 per 600 milioni, titolo che veniva [accreditato] poi accreditato grazie al+la internediazione ((sic)) del+l' Accroglianò su+l c/c de+l Lena presso la BNL di Latina senza il «bene fondi» (dietro presentazione di un compromesso di vendita di un immobile di pari valore intervenuto tra il monsignore e il falsario a giustificazione de+l titolo); e l'assegno n. 098989147 anche questo del+l'importo di 600 milioni accreditato presso il Monte de+i Paschi di Siena.
A questo punto non si sa bene se gli assegni firmati da Hnlica fossero coperti o meno (la truffa a+i danni de+i due istituti di credito consisterebbe proprio in questo) e se siano stati «ricoperti» in un secondo tempo. Non si sa neppure se lo IOR entrò in possesso del+la documentazione compromettente. È certo che quel miliardo e duecento milioni non sarebbe stato che un «acconto» di una somma ben più grossa che l'Itstito ((sic)) per le Opere Religiose si sarebbe prestato a pagare o pagò a Flavio Carboni. Ci sarebbero in giro infatti altri assegni. Ovvio che gli inquirenti avevano in mano tutti gli elementi di accusa prima di muover*si. Il caso è delicato, come si può ben capire. D'altra parte, tanto dal+le dichiarazioni rese da+l Lena in istruttoria (nel+l'ambito di una inchiesta relativa ad un traffico internazionale di droga e valuta falsa), quanto dal+la corrispondenza inviata da+l Lena ad alte personalità de+l Vaticano, i giudici Almerighi, Di Leo e Capasso si sono resi conto che erano in grado di muover*si senza toppare.
Confortati oltretutto dal+l'archivio sequestrato nel+l'abitazione de+l falsario, dal+la registrazione di una conversazione avvenuta tra Lena e persone interessate a+l recupero del+la «borsa Calvi», dal+l'esistenza di collegamenti e favori tra Carboni e padre Hnlica (che però smentisce), da+i contatti di Carboni con Calvi ne+i giorni precedenti la morte di quest'ultimo.
La realtà comunque è un'altra. E per legger*la bisogna andare indietro di otto anni, quando Calvi ormai braccato per i debiti - dopo aver invano battuto al+la porta del+l' Opus Dei e di mons. Palazzini, in data 6 giugno scriveva a mons. Hilary con accenti disperati per chiedere un prestito di 300 milioni dollari entro «la prima decade». Come è noto, Calvi non solo non ottenne il prestito ma si ritrovò impiccato sotto il ponte de+i frati neri a Londra.
Eppure tra minacce e «consigli» Calvi aveva fatto di tutto per
salvar*si e per arginare il debito di 1300 milioni di dollari che
aveva l'Ambrosiano. Forse avrà ricordato pure quei 20 milioni di
dollari versati a Solidarnosc. La notizia rilanciata dal+la vedova
Canetti era stata lanciata per primo da un giornaletto di profughi
polacchi a Roma secondo il quale l' attentato a Giovanni Paolo II da
parte di Alì Agca non era stato che un espediente per togliere di
mezzo un Pontefiche ((sic)) che stava aiutando troppo il sindacato di
Walesa. ((
Piero Incagliati))
((ROMA - (Pi. In.) )) Martedì 24 ottobre 1989, una data da ricordare. Fra tre giorni infatti entreranno in vigore le norme che disciplineranno il nuovo processo penale.
Per l'amministrazione del+la giustizia si tratta di una vera e propria rivoluzione, attesa dopo un iter che è durato la bellezza di venti anni. Insomma, cambia tutto. E il codice Rocco va in soffitta. Eppure anche nel+la giornata di ieri non erano pochi quei magistrati e avvocati che - recependo alcune notizie filtrate sia da+l ministero di via Arenula che da+l palazzo di Montecitorio - parlavano ancora di un inevitabile rinvio. Non sarà così, altrimenti non sarebbe stata convocata per martedì - al+le ore 11.30 presso la sala verde de+l ministero di Grazia e Giustizia - la conferenza stampa de+l guardasigilli Vassalli. Il tema è, appunto, quello del+l'entrata in vigore de+l nuovo codice e la sua modulistica. Ieri, de+l resto, anche il sottosegretario al+la presidenza de+l Consiglio, Nino Cristofori, conversando con i giornalisti a+l termine del+la riunione de+l Consiglio de+i ministri, ha confermato che il disegno di legge de+l ministro del+la Giustizia Vassalli sul+l'amnistia connesso con l'attuazione del+la riforma de+l codice di procedura penale, che entrerà in vigore ne+i termini stabiliti, sarà discusso da+l Consiglio nel+la prossima riunione.
Per la giustizia sarà un impatto duro, soprattutto perché mancano le aule. Ne+i palazzi di giustizia è ancora tutto un cantiere, polvere, calcinacci. Strutture in definitiva impreparate per affrontare il processo al+l'americana. Comunque, tra impegni e scongiuri, il «via» avverrà ugualmente. Ne ha parlato ripetutamente Giuliano Vassalli che ieri si è presentato a palazzo San Macuto davanti al+la Commissione bicamerale, per riferire sul+lo stato del+l'edilizia giudiziaria, su quello che si è fatto tanto a+l Nord come ne+l Mezzogiorno e su quel che resta da fare.
A+l 24, dunque. Contemporaneamente, la prossima settimana, il
Consiglio de+i ministri discuterà il provvedimento di amnistia che
dovrebbe comprendere anche i reati di peculato per distrazione e di
falso ideologico. Questa per lo meno la richiesta avanzata da+l
responsabile giustizia del+la Dc Binetti a detta de+l quale il
Parlamento approverà quanto prima la nuova normativa su+i reati contro
la pubblica amministrazione.
«Ebbene -
ha
dichiarato Binetti -
il peculato per distrazione secondo
questa nuova normativa non sarà più nemmeno tale. Non vedo quindi
perché non lo si debba includere nel+la prossima amnistia. Circa poi
il falso ideologico, pur essendo un reato punibile con più de+i
quattro anni di reclusione previsti come tetto massimo dal+l'amnistia,
è in realtà un delitto non particolarmente grave e come tale potrebbe
benissimo essere incluso ne+l provvedimento. Si tratta comunque di
problemi che saranno affrontati certamente da+i partiti del+la
maggioranza in un apposito incontro che si terrà ne+i prossimi
giorni».
((VENEZIA - )) Una fotografia veritiera del+la famiglia italiana è stata presentata al+la Fondazione Cini di Venezia in un «Rapporto» promosso da+l Centro Internazionale Studi Famiglia, CISF, a un gruppo di giornalisti, sociologi e studiosi de+l problema.
È il primo sul+l'argomento, dopo le vicissitudini di almeno un ventennio, che davano, ne+gli Anni Settanta, la famiglia in Italia per spacciata e via via, con alterne vicende, registrate dal+le statistiche e dal+le indagini sociali e di costume, rivalutata in questi ultimi tempi, in una rivalutazione che però rimane ancora vaga riguardo a+l suo contenuto e a+l suo senso.
È di questo che si è discusso ieri, in una conferenza stampa seguita da un Seminario, al+l'isola di San Giorgio, auspice questa Associazione fondata ne+l 1980 in memoria di don Giuseppe Zinni, creatore, fra l'altro, de+l gruppo Periodici Paolini.
Il comitato scientifico che ha presentato il «Rapporto» sul+la famiglia in Italia, che inaugura la collana «La famiglia ne+l mondo contemporaneo» è formato da illustri studiosi, tra i quali il prof. Pierpaolo Donati, ordinario di Sociaologia ((sic)) del+la Famiglia al+l'Università di Bolonga ((sic)), che ha curato il volume, l'on. prof. Ombretta Fumagalli, diritto canonico al+la Cattolica di Milano, la prof. Paola Di Nicola, ricercatrice di Sociologia.
Rislutato del+l'accurata indagine che
«non è un
rapporto cattolico»,
ha precisato il prof. padre Sandro
Spinsanti, direttore de+l CISF,
«ma è stato studiato da
esperti che non sono di provenienza confessionale»,
analizza
la «rivoluzione silenziosa» del+la famiglia italiana con i suoi
aspetti positivi e negativi.
Quali sentieri ha preso questa rivoluzione? Come si pone oggi il problema famiglia in Italia?
La società attuale, dice il «Rapporto», genera una forma
generalizzata di famiglia che si può chiamare «auto-poliedrica», in
quanto si fa norma a se stessa ed «eccede», cio*è «sfugge», la società
stessa.
«Capire la famiglia oggi è quanto mai difficile»,
ha detto il prof. Donati.
«L' impressione de+l
«Rapporto»
è che la crisi sia stata sopravvalutata e [sia stata]
sottovalutata insieme.
La Famiglia in Italia è sostanzialmente solida. Non forniamo dati catastrofici, infatti.
I dati che abbiamo è che la Famiglia rimane ancora una istituzione fondamentale del+la nostra società. La Famiglia è una realtà che esiste ma è faticosa da rappresentare. Perciò la base de+l «Rapporto» è sociologica in senso lato».
Parliamo piuttosto de+i dati del+la ripresa, ha ribadito
Donati.
«La denatalità aveva toccato il fondo, da+l 9.6
per mille stiamo risalendo, anche se con fatica; gli aborti sono
diminuiti; i matrimoni in piccolissima ripresa (da+l 5.2 a+l 5.3); le
separazioni costanti; i divorzi leggermente aumentati. I figli
illegittimi, però, in Italia hanno ancora una percentuale molto bassa:
il 94 per cento de+i bambini da noi nasce ancora in famiglie legali.
De+i matrimoni, l'85 per cento è religioso. La cosiddetta «liberazione
sessuale»
e il «femminismo radicale» sono in rapida dimunuzione più
presso i giovane ((sic)) che tra gli adulti. Queste indagini sono
[documentate] tutte documentate. Il fenomeno de+i
single
in Italia si è [ridotto] parimenti ridotto.
«Ne+gli Anni '86/'88,
dichiara il prof. Gabriele Calvi,
è aumentata la desiderabilità de+l benessere familiare,
del+l' avere figli, del+la parità tra uomo e donna».
Altra osservazione: la solitudine non paga. Al+la
frenesia de+l
single
si è sostituita quella
che si può affettuosamente chiamare «voglia di famiglia». Ne+gli Stati
Uniti si riscopre l'importanza de+l nonno, anche questa è famiglia,
anche se dilatata.
E il Parlamento, come si appresta a considerare il nuovo
soggetto-famiglia, così come appare da+l «Rapporto»?. Lo abbiamo
chiesto al+la on. Fumagalli.
«Anche se le proposte di
legge sono varie, la Famiglia-Nuova Frontiera è troppo mutevole ancora
perché il Parlamento possa positivamente superare le difficoltà
nel+l'individuare quali leggi sarà giusto emanare per affrontare il
difficile ma inderogabile problema».
Rapporto numero Uno, dunque. Don Leonardo Zega
(direttore di Famiglia Cristiana) e don Spinsanti hanno ricordato che
siamo solo al+l'inizio, ed è vero.
«Il nostro
Osservatorio permanente sul+la Famiglia non va mai in vacanza».
L'anno venturo ancora a Venezia, per il «Rapporto numero Due».
((
Francamaria Trapani))
((ROMA - )) C'è voluta la storia di Miriam, una portatrice di handicap che non vuole rassegnar*si, a muovere qualcosa a+i vertici del+le Ferrovie del+lo Stato. Per chi non lo sapesse, ne+l nostro paese gli handicappati in carrozzella non possono prendere il treno. Ma ieri l'amministratore straordinario del+l'Ente Ferrovie Mario Schimberni, dopo esser*si dichiarato «profondamente dispiaciuto» per la vicenda, ha annunciato che ottanta carrozze ferroviarie, con spazi idonei ad ospitare le carrozzelle, sono in costruzione presso le officine di Colleferro e saranno operative su tutta la rete entro la prima metà del+l'anno prossimo. Le carrozze in costruzione, e altre in via di ristrutturazione, saranno dotate di spazi e ancoraggi indispensabili a+l trasporto del+le carrozzelle. Elevatori elettrici garantiranno inoltre un accesso agevole a+gli interessati.
Meglio che niente. La vicenda di Miriam, raccolta ieri al+la
stazione Termini dal+le telecamere del+la Rai, è di quelle che
dovrebbero far indignare un paese civile. La signora doveva recar*si
da Roma a Torino. Come? Ci ha provato con il treno.
«È
da+l 9 ottobre -
ha detto -
che sto lavorando
per avere i biglietti».
Ma invano. Perchè il regolamento
del+le Ferrovie vieta al+le carrozzelle de+gli handiacappati di
entrare ne+gli scompartimenti, essendo esse di «incomodo e
sgradimento» a+gli altri passeggeri. L'unica soluzione, per un caso
come quello di Miriam, sarebbe stata quella di comperare 4 biglietti e
viaggiare distesa.
Miriam non poteva e non voleva far*lo. Ha reclamato i suoi diritti. E così, solo grazie al+l'intervento de+l capostazione di Termini, ha ricevuto un telegramma-autorizzazione a prendere il treno. Ma non in un vagone normale. Ne+l bagagliaio.
«Mi sento una deportata, infilata ne+l carro-merci e
con il lasciapassare»
ha detto la signora con humour. Però
era l'unico modo possibile per consentir*le il passaggio.
Anche se sembra incredibile, le Ferrovie sono ancora al+l'anno
zero per questi problemi. Di vagoni speciali nemmeno a parlar*ne,
anche se una legge del+l'81 prevedeva lo stanziamento di 43 miliardi
per gli scompartimenti dotati di tutte le attrezzature per ospitare le
carrozzelle. Grazie al+la sua tenacia, per una volta Miriam ce l'ha
fatta.
«Non mi fregheranno -
ha detto al+le
telecamere -
Io lavorerò e vivrò e supererò tutte le
difficoltà».
Una bella lezione. Soprattutto per chi doveva
provvedere e non l'ha [fatto] mai fatto.
((ROMA - )) Una grande paura e il freddo di una notte passata
al+l'addiaccio sono state le conseguenze più gravi de+l terremoto di
ieri notte, al+le 0.33, a+i colli albani. Il sisma, de+l sesto e
settimo grado del+la scala Mercalli, ha avuto come epicentro i paesi
di Rocca di Papa, Rocca Priora, Nemi, Lariano e Montecomparti, ma è
stato avvertito anche a Roma. La scossa principale, registrata
dal+l'istituto di geofisica, è durata circa dieci secondi ed è stata
seguita da altre scosse minori, di assestamento. I tecnici del+la
protezione civile hanno detto che
"dovrebbe trattar*si di una
scossa isolata, una del+le tante che si verificano nel+la zona de+i
castelli romani".
Tuttavia, i paesi dove il sisma è stato
avvertito con maggiore intensità hanno vissuto momenti di panico. I
bambini per mano, le persone anziane aiutate da+i più giovani, gli
abitanti hanno lasciato le proprie case. Così come si trovavano, per
la maggior parte in pigiama, con una vestaglia, e così hanno passato
la notte nel+le piazze de+i paesi. Il ricordo fresco de+l terremoto di
San Francisco deve aver giocato la sua parte. Ieri ne+l primo
pomeriggio erano [stati effettuati] già stati effettuati 170
interventi, ma altri venivano [richiesti] continuamente richiesti.
Per tutta la giornata di ieri, i vigili de+l fuoco hanno verificato la
stabilità de+gli edifici. Le scuole di Ariccia sono state chiuse "in
via precauzionale". Gli ospedali sono stati dichiarati agibili, anche
se i carabinieri sono dovuti intervenire al+l'ospedale di marino per
tranquillizzare alcuni ricoverati fuggiti in strada per la paura. Ne+i
paesi dove le scuole erano agibili, alcune famiglie hanno preferito
tenere i ragazzi a casa e in certe classi non è stata fatta lezione.
Dopo un giorno di pioggia e di freddo, a Rocca di Papa molte persone
si apprestavano, ieri sera, a passare un'altra notte fuori casa.
"Nel+le case comunali sono state verificate lesioni al+le strutture",
dice Enrico Fondi, sindaco di Rocca di Papa, con un filo di voce
per la stanchezza del+la notte passata in bianco.
"Sono state
fatte 150 segnalazioni per sopralluoghi tecnici. Tutte le case de+l
centro storico sono state lesionate e abbiamo chiesto l'intervento
del+la protezione civile. Se ci saranno case inagibili, bisognerà
pensare ad organizzare una tendopoli"
((ROMA - )) In un clima di estrema incertezza, si aprono oggi a+l ministero del+la Funzione Pubblica le trattative per il personale, medico e non medico, de+l servizio sanitario nazionale. La vertenza, che interessa circa 750mila addetti, si preannuncia molto aspra anche perchè, fatto insolito quanto allarmante, un denso calendario di scioperi è stato deciso prima del+l'inizio de+l negoziato. Ieri hanno ripreso il lavoro i 7mila anestesisti e rianimatori la cui agitazione ha paralizzato le sale operatorie de+gli ospedali per diversi giorni. Ma la protesta più massiccia (vi prenderanno parte i medici di tutte le strutture pubbliche) si avrà il 26 ed il 27 ottobre. Le probabilità che gli scioperi vengano sospesi dopo l'incontro de+i sindacati con Gaspari sono scarse, per non dire inesistenti.
L'ostacolo più difficile da superare riguarda la parte economica poichè il governo, al+le prese con grossi problemi di bilancio, non è in grado di accogliere le richieste sindacali per il rinnovo del+le convenzioni. Altre polemiche investono il nuovo progetto di riforma su+l quale i repubblicani sono molto critici, specie per quanto concerne la futura gestione del+le Usl. Al+la seconda giornata de+l congresso de+i medici di famiglia le due questioni sono esplose con particolare fragore. Danilo Poggiolini, capogruppo per il partito repubblicano nel+la commissione Affari Sociali del+la Camera, ha detto chiaro e tondo (e le sue dichiarazioni sono state confermate dal+la comunista Annamaria Bernasconi) che i soldi per il rinnovo del+le convenzioni non ci sono. O meglio: la finanziaria prevede uno stanziamento di 3,960 miliardi e da+l momento che per i medici di famiglia oggi si spendono 4mila miliardi, il rinnovo del+la convenzione avverrebbe a costo zero.
A+l congresso l'atmosfera si è [scaldata] subito scaldata ed il
segretario del+la Fimmg, Mario Boni, ha precisato:
«Se i
fondi sono effettivamente questi è impossibile rinnovare la
convenzione. Ci regoleremo di conseguenza. Il ministro del+la Sanità
De Lorenzo sembra aver recepito le nostre richieste ma del+le parole
non ce ne facciamo niente. Il suo operato lo giudicheremo strada
facendo».
Sul+la riforma del+le Usl, Poggiolini, che è anche
presidente del+la Fimmg, ha fatto presente che il testo de+l disegno
di legge prevede la figura del+l'amministratore unico e - novità
del+l'ultimo momento - l'introduzione di un comitato di indirizzo e
coordinamento. Insomma, usciti dal+la porta. ((sic)) I politici
rientrerebbe ((sic)) nel+le Usl dal+la finestra. A+i repubblicani
questa ipotesi non piace (
«Non ci sentiamo più vincolati
da nessun accordo di maggioranza»,
ha detto Poggiolini),
come non piace a+l partito comunista. Intervenendo a+l congresso,
Giovanni Berlinguer ha dichiarato che i partiti devono rinunciare a
qualsiasi potere nel+le Usl e di conseguenza i comitati di indirizzo
vanno aboliti.
Infine il capitolo de+gli sprechi. Se ne è parlato ad un altro
congresso, quello de+i farmacisti, in corso a Sorrento. Di solito si
ritiene che i soldi si sperperino solo per i medicinali, le analisi di
laboratorio e le radiografie. Da un'indagine effettuata in 232
ospedali dal+la Sifo (società italiana de+i farmacisti ospedalieri) è
emerso invece che anche qui la parola «risparmio» è quasi ignorata.
Verrebbero [usati] infatti usati prodotti di recente produzione
«non indicati, molto più costosi di altri e senza effettiva
necessità».
Facendo propria la proposta di De Lorenzo, il
gruppo liberale al+la Camera chiederà formalmente l'istituzione di una
commissione d'inchiesta che indaghi sul+la spesa sanitaria e sul+le
cause che, come ha denunciato il ministro, la rendono «ingovernabile».
((PISA - )) Accesso vietato al+la Torre di Pisa e zone
limitrofe: l'indicazione viene da+l Comitato tecnico-scientifico
costituito da+l ministro Prandini che ha chiesto a+l Consiglio
superiore de+i Lavori Pubblici la convocazione del+l' assemblea
generale, perchè si esprima sul+l'argomento. I punti principali de+l
rapporto sono i seguenti:
«La sicurezza de+l monumento è
molto limitata ne+i confronti del+la resistenza de+l terreno; il
degrado de+l materiale lapideo de+i loggiati è in alcuni punti assai
elevato fino a manifestazioni di lesioni e distacchi; il movimento
de+l monumento progredisce ne+l tempo; la torre è estremamente
sensibile al+le azioni accidentali (vento, sisma, variazioni del+la
falda); l'accesso de+i visitatori non tiene conto sia de+i pericolosi
percorsi nel+la Torre sia di eventuali avvenimenti statici».
Dopo tali considerazioni il comitato tecnico scientifico
ha ritenuto di suggerire a+gli organi competenti de+l ministero de+i
Lavori Pubblici
«di valutare l'opportunità di escludere
tempestivamente l'accesso de+l pubblico al+la Torre ed al+le zone
limitrofe».
Reazioni di sorpresa in città: Giuseppe Toniolo, presidente del+la Primaziale, che soprintende a+l complesso, si è detto «meravigliato» che la notizia non sia giunta ufficialmente su+l tavolo del+l'Opera. Così anche il sindaco Giacomo Granchi, il quale ha aggiunto che - in caso di decisione uniforme de+i Lavori Pubblici - chiederà un intervento de+l governo sul+l' economia cittadina, che sarebbe [danneggiata] fortemente danneggiata dal+la chiusura.
Ieri intanto uno studioso russo, Fedor Ignativic Piotr, ha
avanzato una singolare tesi sul+le oscillazioni del+la Torre. Il
professore, docente del+la facoltà d'Ingegneria di Mosca, sostiene che
sarebbero gli influssi lunari a determinare l'instabilità del+la torre
pendente. L'inclinazione di circa lmm l'anno sarebbe dovuta al+le
maree che muoverebbero i detriti sotto la base de+l campanile. Il
flusso negativo del+le maree potrebbe essere fermato ammorbidendo il
terreno già spugnoso.
«C'è un segreto che tiene il
campanile in piedi ed io credo di aver*lo scoperto»
ha
concluso. Per verificar*lo
«si potrebbe costruire un
modello gigante sul+lo stesso terreno ed attendere i movimenti
lunari».
«Da martedì veri difensori, non più giocatori di rimessa»
((AMALFI - ))
«Ho visto amministare
((sic)) giustizie in India su+gli autobus e dentro le carrozze de+i
treni. L'insufficienza del+le strutture ci sarà sempre, perché allora
far*si bloccare? Abbiamo atteso decenni ed ora che il nuovo processo
penale finalmente un fatto concreto ((sic)), dovremmo invocare rinvii,
che cronicizzano e non risolvono mai in questo nostro paese i
problemi?»
Dario Incutti, presidente del+la Camera penale di
Salerno, un distretto giudiziario dove gli avvocati scioperano da
quaranta giorni per protestare contro la mancata scelta del+la sede
del+la nuova pretura circondariale, non ha dubbi su+l rispetto del+la
data decisa, il 24 ottobre prossimo, del+l'entrata in vigore de+l
nuovo processo penale.
Le carenze, le insufficienze del+le strutture sono un fatto cronico per un paese come l'Italia che spende per la giustizia poco piu del+l'1 per cento de+l bilancio del+lo stato. Un alibi facile, quindi, per gli oppositori de+l nuovo, per i nostalgici de+l processo inquisitorio che privilegia i giudici ed emargina gli avvocati. Ma è un alibi che i penalisti italiani in questo loro congresso nazionale straordinario, che si tiene ad Amalfi, proprio al+la vigilia del+l'entrata in vigore de+l nuovo codice di procedura penale, si occupano di smontare punto per punto.
«Rinvii?»
aggiunge il presidente del+l'
Unione nazionale del+le camere penali italiane, Gustavo Pansini.
«A che sarebbero serviti? Problemi che non si sono risolti
in nove mesi -
continua Pansini -
non si
sarebbero [annullati] certo annullati in due. Vassalli ci dice: questo
è il mare. E noi gli rispondiamo che siamo pronti a tuffar*ci ed a
nuotare».
Per Gustavo Pansini
«non c'è
alternativa al+l'entrata in funzione de+l nuovo codice di procedura
penale»
ed assicura che, per quanto riguarda gli avvocati,
si farà il possibile per non creare disiillusioni ((sic)).
«Di oppositori il nuovo processo -
continua il
presidente del+l'Unione del+le camere penali -
ne ha già
tanti fra i magistrati, ma ci sono anche gli avvoacati».
La nuova disciplina presuppone infatti maggiore impegno e nuova professionalità. Quello che sinora è stato [fatto] già fatto in particolare in questo ultimo anno, rimane comunque solo un assaggio. Il decollo è tutto affidato al+la pratica. Nel+le sedi d'università le camere penali hanno svolto seminari sul+la nuova procedura e quasi dappertutto si è fatto ricorso anche a+i video-tape.
Il nuovo processo penale è stato rappresentato con attori professionisti ma anche con magistrati ed avvoacati. I filmati sono stati trasmessi ne+i tribunali, ma anche diffusi dal+le reti televisive. Stasera sul+la terza rete va in onda il telefilm realizzato dal+la Camera penale di Napoli. Viene rappresentato un processo per furto, che si conclude con l'assoluzione del+l'imputato. Una conclusione ottimistica. Un successo che ogni avvocato indubbiamente insegue. Ma non a tutti i costi. Come Perry Mason insegna.
Con il nuovo processo penale cambierà anche il ruolo del+l'avvocato, che si trasformerà in un protagonista de+l dibattimento, il ricercatore, insieme a+l magistrato, del+la verità processuale. Si uscirà da una condizione di minorità nel+la quale gli avvocati sono stati confinati ne+gli anni del+l'emergenza. Una condizione che ancora soffrono i penalisti palermitani impegnati ne+i maxi-processi al+la mafia. A Palermo non c'è altro.
«L'avvocato da martedì in poi non giocherà più di
rimessa. Non sarà più un guastatore -
afferma il presidente
del+la camera penale palermitana, Frino Restivo -
ma
ritornerà ad essere un difensore. potrà dare il suo apporto ne+i vari
momenti del+l'azione processuale e non intervenire più soltanto al+la
fine, quando ormai la sorte del+l'imputato è [stata segnata] già stata
segnata».
Stesse attese ed uguali entusiasmi si ascoltano dal+la
tribuna di questo congresso straordinario del+le camere penali, che si
svolge ne+gli antichi arsenali del+la Repubblica marinara di Amalfi
(si concluderà domenica), anche se non manca chi, come il senatore
Michele Pinto, componenete del+la Commissione Giustizia, avrebbe
preferito una maggiore prudenza.
«Il nuovo processo parte
-
ha detto il senatore Pinto -
ma un breve
rinvio di carattere tecnico, poteva risultare utile. Il rinvio avrebbe
consentito un completamento nel+le strutture essenziali. Si è
preferito invece alzare la bandiera del+la coerenza -
ha
sottolineato polemicamente con il ministro del+la Giustizia -
e mi auguro che ora non derivino danni per la partenza de+l
nuovo codice sul+la cui complessità non ci sono dubbi.
Due mesi di rinvio -
ha proseguito Pinto -
avrebbero permesso che arrivasse a+l voto il disegno di legge
sul+l'amnistia e a+l tempo stesso sarebbe stato possibile approvare la
legge per il patrocinio di non abbienti. I due provvedimenti sono
essenziali per il decollo de+l nuovo processo. L'amnistia -
ha concluso -
è destinata a smaltire l'eccessivo peso
de+i processi pendenti che, altrimenti, soffocherebbe il nuovo
processo penale e la legge su+l patrocinio de+i non abbienti
contribuirà ad evitare il rischio che il nuovo processo penale si
trasformi soltanto in una possibilità per ricchi».
((ROMA - )) Le ((sic)) decisa presa di posizione di
Giovanni Goria contro la legge antidroga in discussione a+l Senato (ed
in difesa del+le posizioni «permissive» di alcune comunità cattoliche
di base) continua a far discutere, ed [continua] a provocare risentite
reazioni. A protestare sono principalmente i socialisti, ma attacchi a
Goria (che ieri ha ribadito le sue critiche a+l provvedimento, che ha
definito
«vecchio e non adatto ad una società che
cambia»)
sono venute anche dal+la Dc, e addirittura del+la
sinistra democristiana di cui l'ex presidente de+l Consiglio è un
esponente di primo piano.
In effetti la sortita di Goria ha sorpreso non poco, perché nessuno, ne+i lunghi anni in cui egli aveva retto il ministero de+l Tesoro, e successivamente quando era stato a Palazzo Chigi, aveva [notato] mai notato una sua particolare sensibilità verso le tematiche sostenute in campo sociale da+i gruppi del+la sinistra cattolica. Piuttosto - in quanto responsabile di ben quattro leggi finanziarie - Goria è stato per un lungo periodo di tempo uno de+i bersagli più frequenti de+gli attacchi e del+le rimostranze del+le Acli, del+l' Azione cattolica e di altre analoghe formazioni di ispirazione cristiana.
Perciò l'iniziativa del+l'ex presidente de+l Consiglio ha finito
per assumere una valenza politica particolare ed è stata [considerata]
da più parti considerata come una mossa contro la stabilità del+la
maggioranza, che ha posto il principio del+la punibilità de+i
tossicodipendenti (particolarmente contestato da Goria) tra i punti
programmatici più rilevanti sia del+l'attuale governo che de+l
precedente guidato da Ciriaco De Mita. Questa è sicuramente l'opinione
de+i socialisti, che hanno replicato a Goria con estrema durezza.
«Non essendo passato al+la storia come capo de+l governo -
ha commentato il vicepresidente de+l Consiglio, Claudio
Martelli -
Goria cerca di far*lo come guastatore».
«Quello di Goria -
ha aggiunto Martelli -
è
il secondo calcio ne+gli stinchi a+l governo, dopo quello di Bodrato».
Critiche al+l'esponente democristiano sono state rivolte
anche da+l presidente de+l gruppo de+l Psi al+la Camera, Capria e da+l
ministro per le Aree metropolitane Carmelo Conte.
«Goria
-
ha detto Conte -
ha espresso un opinione che
contrasta con gli accordi di governo e con le intese raggiunte in sede
parlamentare. Il suo atteggiamento -
ha continuato il
ministro socialista -
meraviglia anche perché in passato
Goria non aveva [manifestato] mai manifestato opinioni così nette su+l
tema del+la droga».
Ma attacchi a Goria sono venuti - come si accennava - anche dal+la
sinistra democristiana: dopo Bodrato, pure Giovanni Galloni ha
definito infatti «sbagliata» la sua iniziativa.
«Al+l'interno de+l
partito -
ha osservato Galloni -
sono legittime anche le
posizioni critiche ed è giusto discutere ed approfondire i problemi:
le sedi non mancano, la direzione, il consiglio nazionale, i gruppi
parlamentari. Ma ad un certo punto il dibattito va concluso, e, prese
le decisioni, va rispettata la disciplina unitaria di partito. In caso
contrario -
ha continuato Galloni -
se c'è una minoreanza
((sic)) di partito che si sente legittimata a dissentire e fa mancare
il proprio voto, non si regge più nessuna politica di coalizione e si
diventa inaffidabili per gli alleati di governo».
In difesa de+l testo del+la legge sul+la droga approvato
dal+le commissioni de+l Senato è intervenuito ((sic)) anche il
presidente de+i senatori dc, Nicola Mancino; anche per ricordare che
il provvedimento è stato [migliorato] sensibilmente migliorato proprio
grazie al+la iniziativa de+l suo gruppo.
«Ma su una
questione così delicata ciascuno deve essere lasciato libero di
esprimere la sua opinione -
ha aggiunto Mancino -
anche se forse Goria avrebbe fatto meglio a rivolger*si
direttamente a Forlani».
Mancino ha [preannunciato] inoltre
preannunciato su+l tema del+la droga una nuova riunione de+l gruppo,
prima che il provvedimento vada in aula.
«Una cosa è certa -
ha detto ancora il
presidente de+i senatori democristiani - :
nel+l'aula non
porteremo decisioni imposte da terzi, ma la nostra valutazione».
((
Antonio de Feo))
((CATANIA - )) Da+l microfono accuse, pesanti e
reiterate. Dal+la platea fischi, continui, ma non proprio convinti.
Ecco lo scenario del+l'assemblea del+l'Anci, ieri sera. A+l microfono
il ministro del+la Sanità. Ne+l presentare a+gli amministratori locali
la riforma de+l sistema sanitario messa a punto da+l governo, De
Lorenzo non ha lesinato su+i giudizi e su+i toni de+l tipo:
«I comuni non sanno fare altro che gestire clientele e
favori».
E poi:
«Da quando si è fatto il
decreto che affida a+i comuni la responsabilità di stabilire chi ha
diritto al+l'esenzione da+l pagamento de+i ticket il gettito è caduto
verticalmente ed i consumi de+i farmaci per l'80 per cento sono andati
a carico de+gli esenti».
Basta? No.
«Quanti
comuni hanno [approvato] mai approvato un bilancio del+la propria Usl?
I comuni in verità non hanno esercitato la loro capacità di controllo»
e ancora, le Usl sono gestite
«da persone che
spesso non hanno [avuto] mai avuto competenze specifiche ed hanno
[compromesso] così maggiormente compromesso il già fatiscente sistema
sanitario»
e pertanto
«c'è bisogno di gente
nuova, che abbia capacità manageriali, non è più possiile ((sic)) fare
del+l'assistenza con la sanità».
E in conclusione: visto che
toccherà al+le Regioni ripianare i deficit del+le Usl è giusto che le
Regioni abbiano pieni poteri sul+le Usl.
Tanti fischi per il ministro. Tante interruzioni. Qualche battuta
proprio pesante:
«è un terrorista politico».
Ma
poi, al+la fine, l'applauso. Ed anche il ringraziamento pubblico di
Riccardo Triglia, presidente del+l' Anci, perchè il ministro non ha
rifiutato di partecipare «a questa seduta tesa ed appassionata».
Triglia ha [invitato] anche invitato l'assemblea al+l' autocritica :
«com'è possibile stabilire se l'autocertificazione per l'
esenzione da+i ticket è in regola o meno se da+l '73 siamo stati
esautorati di qualsiasi strumento di controllo?»
((PISTOIA - )) Un pullman di linea è precipitato per un centinaio di metri in una scarpata sul+la strada che porta al+l'Abetone. Il bilancio è di tre morti e tre feriti. Le vittime sono Giovanna Nesti di 36 anni, Luigi Ceccarelli e Antonio De Trizio. Il bus, dopo una ((sic)) scontro con una Golf, ha scardinato il guard rail ed è precipitato ne+l vuoto, finendo ne+l torrente Lima dopo un volo di un centinaio di metri.
((MOSCA - )) Un'ennesima sciagura de+i cieli viene ad aggiunger*si a+l già tragico bilancio di questi ultimi tempi. E in Urss, dopo l'incidente del+l'apparecchio militare che ha fatto 57 vittime, è addirittura la seconda tragedia aerea ne+l giro di 48 ore.
Un aereo da trasporto si è schiantato la notte scorsa contro una montagna del+l'Armenia e, a quanto riferiscono le fonti sovietiche, nessuno de+gli occupanti si è salvato.
L'aereo, un «Iliushin 76», cio*è del+lo stesso tipo di quello che nel+la serata di mercoledì era precipitato ne+l Mar Caspio, lungo la costa del+l'Azerbaigian, trasportava materiale da costruzione destinato a Leninakan, uno de+i centri più devastati da+l terremoto che lo scorso dicembre colpì l'Armenia, e che a gran fatica sta tentando di risollevar*si. A bordo, oltre a+i sette membri del+l'equipaggio, si trovavano tre allievi piloti e altre sette persone. Il velivolo è finito, per cause ancora sconosciute, contro una montagna a 18 chilometri dal+l'aeroporto di Leninakan. Le autorità competenti hanno [disposto] già disposto l'apertura di un'inchiesta per individuare eventuali responsabili e soprattutto la dinamica del+l'incidente.
Nel+la tragedia avvenuta mercoledì scorso, invece, erano rimasti uccisi i sette componenti di un «Iliushin 76» del+l'aeronautica militare e 50 paracadutisti che avevano prestato servizio nel+la repubblica caucasica a salvaguardia del+l'ordine pubblico, minacciato da+i disordini a sfondo etnico. L'aereo aveva preso fuoco poco dopo il decollo, precipitando in mare.
((BONN - ))
«Tornate, la Germania
democratica non vi considera più traditori!»,
questo
l'appello lanciato ieri da+l ministro de+gli Esteri di Berlino Est. Il
Muro diventa sempre più fragile o almeno pieno di buchi.
Anche se la nomina di Egon Krenz a+l posto di Honecker non ha
suscitato entusiasmi nè a Berlino Est nè a Bonn, le prime mosse de+l
nuovo segretario generale del+la Sed, il Pc del+la Germania est, hanno
avuto, infatti, l'effetto positivo di stemperare lo scetticismo
del+l'opposizione interna e di riattivare il dialogo politico tra le
due Germanie. Il cambio del+la guardia a Berlino Est ha lasciato
intatta la struttura de+l potere, ma il monolitismo de+l regime si sta
sgretolando. La glasnost fa la sua comparsa su+i giornali e in
televisione. Ci vorrà ancora tempo prima che cada il Muro, ma le
promesse: facilitazioni di viaggio e le modifiche de+l sistema
elettorale - ventilate da Krenz nel+l'incontro con la Chiesa
evangelica - sembrano preludere ad una stagione di vere riforme.
«Mettiamo dunque Krenz al+la prova»
ha detto Rolf
Heinrich, autorevole esponente di Neues Forum, che ha riassunto così
la speranza del+l'opposizione.
Il cancelliere Kohl ha dichiarato ieri per la prima volta che a Berlino est si cominciano a cogliere «segnali positivi di cambiamento». Mentre tra i giornalisti nasce un movimento per la libertà di stampa, perfino «Neues Deutschland», organo de+l Pc, dedicava ieri quattro pagine al+le critiche ed a+i suggerimenti de+i cittadini. E per la prima volta descriveva lo svolgimento di una riunione de+l comitato centrale: quella fatidica che ha silurato Honecker. «Un temporale purificatore» scrive Neues Deutschland, che riferisce, tra gli altri, l'intervento de+l riformista Modrow (segretario di Dresda) a favore di una maggiore autocritica de+l partito.
Ma la novità più sensazionale i tedeschi del+l'Est l'hanno vissuta
giovedì sera, quando il primo canale DDR1 ha trasmesso un dibattito in
diretta a telefono aperto con 5 alti funzionari comunisti che
rispondevano al+le domande de+l pubblico, Non era [successo] mai
successo. È proprio da questa tribuna del+la glasnost, che avrà una
cadenza quindicinale, che i dirigenti comunisti hanno confermato che
la nuova legge, annunciata da Krenz la sera prima renderà molto più
facili i viaggi al+l'estero e che l'obiettivo è quello di dare un
passaporto ad ogni cittadino. Per i tedeschi del+l'est non c'è bene
più prezioso di quel documento, Per il vertice comunista non ci
sarebbe via migliore per guadagnar*si un poco di fiducia. Ma i
dirigenti comunisti hanno ricordato che i viaggi in occidente costano
preziosa e scarsa valuta pregiata e il mancato riconoscimento del+la
cittadinanza del+la RDT da parte di Bonn resta un'istigazione al+la
fuga che giustifica l'esistenza de+l muro.
«Di
riconoscimento del+la cittadinanza del+la RDT non è nemmeno il caso di
parlare»:
la pronta replica del+la signora Wilms (CDU),
titolare a Bonn de+l ministero per i rapporti intertedeschi, è
condivisa anche dal+l'opposizione socialdemocratica. Se Bonn non è
disposta a negoziare il principio che la cittadinanza tedesca è una
sola - la sua - prende invece su+l serio il problema valutario. Perchè
non sovvenzionare i viaggi de+i tedeschi del+l'est in Germania Ovest?
La proposta viene discussa. Intanto sono riprese le missioni
esplorative da Bonn nel+la Germania Est. Il capogruppo liberale
Mischnick, vicinissimo a+l ministro de+gli esteri Genscher, era ieri a
Dresda, dove ha incontrato Modrow e sarà al+l'inizio del+la prossima
settimana a Berlino Est.
Un secondo gruppo di 135 profughi del+la RDT, dopo i 125 di
martedi scorso, sono partiti da Varsavia per Duesseldorf a bordo di un
charter. Restano in Polonia ancora circa 1,700 tedesco orientali. In
Ungheria, nel+le ultime ore, è ripreso l'afflusso de+i fuggiaschi
tedesco orientali. ((
Mario Barbi))
((SYDNEY - )) Impressionante sciagura del+la strada in Australia. Un autobus di turisti ed un trattore con rimorchio si sono scontrati provocando la morte di 22 persone ed il ferimento di altri 22 passeggeri. Molti de+i feriti vengono descritti dal+le autorità «in gravissime condizioni». L'incidente, che ha visto i due veicoli scontrar*si frontalmente, è accaduto ieri mattina sul+l'autostrada de+l Pacifico ne+i pressi di Grafton, 510 km a nord di Sydney.
Tra i morti, ha detto la polizia stradale, c'è una intera famiglia di sette persone. L'autobus di turisti, del+la «Sunliner Coaches» di Sydney, era diretto dal+la capitale al+la città di Brisbane. Il conducente de+l trattore è morto al+l'istante. Elicotteri del+la croce rossa, del+la polizia e di altre organizzazioni sono intervenuti per trasportare i feriti ne+gli ospedali di Brisbane, la più vicina grossa città. Non si conoscono ancora le cause e la dinamica del+l'incidente.
Quello di ieri è il più grave incidente stradale nel+la storia del+l'Australia. L'autobus, in viaggio con 46 persone a bordo, dopo la collisione si è ribaltato più volte giù per la china e ci sono volute più di due ore per liberare i sopravvissuti. Il ministro del+la polizia Ted Pickering - che è accorso su+l luogo del+l'incidente insieme a+l ministro de+i trasporti Bruce Bairs - ha subito ordinato un'inchiesta.
La località dove è avvenuta la sciagura è già tristementa famosa, ed è classificata come uno de+i «punti neri» del+le strade australiane: cinque anni fa, infatti, in un altro grave incidente persero la vita 6 persone.
((NEW YORK - )) George Bush tra i terremotati, anzi tra le macerie de+l terremoto, perchè il contatto con la gente è stato limitato a+l massimo.
Il presidente si è recato ieri mattina a San Francisco per render*si conto personalmente sia de+i danni che del+le condizioni in cui vivono gli abitanti del+la zona colpita da+l disastroso terremoto di martedì scorso. Un tour che è durato circa quattro ore con gli agenti de+i servizi segreti che quasi son venuti al+le mani con i giornalisti e i cameramen che seguivano il presidente. Poi Bush in elicottero ha lasciato la città ed è andato a Santa Cruz, dove c'è stato l'epicentro de+l sisma. Anche qui si è svolta una processione con gli agenti de+i servizi segreti che facevano da battistrada, in mezzo il presidente, che stranamente non era accompagnato da altri maggiorenti locali, e poi nuovamente gli agenti. Il risultato è stato che il contatto con la popolazione non c'è stato e dal+la folla delusa per non poter vedere il presidente si è alzato anche qualche fischio.
In giornata ci sono state altre quattro scosse, tutte minori, ma che hanno ricordato a tutti che il «nemico» è in agguato. La normalizzazione del+la città stenta, sia perchè i danni sono veramente ingenti, sia perchè l'aria è così vasta che è pressocché impossibile per gli uomini del+la Protezione civile poter scavare sotto le macerie per lo stesso tempo dappertutto. Le ore passano e la delusione e la stanchezza prendono il sopravvento.
La gente è scontenta di come i soccorsi stanno arrivando, di come gli uomini lavorano. Passata la paura del+la lunga scossa e l'euforia di essere scampati, le persone vogliono tornare nel+le proprie abitazioni, ma i palazzi che i periti hanno ritenuto pericolanti sono stati sigillati e nessuno vi può accedere. La polizia stenta a tenere a bada la gente che vuol far ritorno a casa, almeno per prendere gli effetti personali.
Altri abitanti, invece, sono amareggiati da+l modo come le
autorità stanno cercando le vittime ne+i palazzi crollati. La sera le
ricerche di eventuali superstiti vengono interrotte. Ieri c'è stata
una dimostrazione tra persone che hanno i famigliari e amici
«dispersi» e agenti sotto il Comune.I nervi sono a fior di pelle.
Al+la fine una delegazione è riuscita ad andare da+l sindaco e a
chiedere maggiori sforzi per le ricerche. Il sindaco Art Agnos non
dorme da 72 ore e con lui c'è il governatore George Deukmejian. Sono
scesi a
downtown
con il presidente Bush. Lo
hanno salutato al+l'arrivo al+l'aeroporto. Ora non è il momento di
fare le pubbliche relazioni.
Gli uomini del+la Protezione civile sono al+le prese con la rimozione del+le auto schiacciate da lastroni di cemento armato che si sono staccati dal+la sopraelevata I-880 che da Oakland porta a San Francisco.
La città aveva [fatto] già fatto due mesi fa le prove in caso di terremoto. La simulazione ipotizzava eventi molto simili a quelli che poi si sono verificati martedì: il crollo de+l «Bay Bridge» e di alcune strade sopraelevate, gli incendi e le perdite di pressione del+le condutture idriche, interruzione de+i servizi essenziali come la corrente elettrica e il telefono e perfino un massiccio assembramento di folla per un evento sportivo.
Quando martedì pomeriggio la terra ha tremato davvero i funzionari
del+le agenzie federali statali e del+le forze armate hanno attivato
le stesse procedure eseguite nel+la simulazione di agosto scorso.
Tutti gli edifici costruiti a San Francisco ne+gli ultimi due decenni
sono stati progettati per assorbire i danni di scosse molte più
disastrose di quella di martedì.
«Un terremoto come
questo avrebbe provocato migliaia di morti in altre parti de+l mondo.
In Armenia (la potenza de+l terremoto di San Francisco era identica a
quella che ha colpito l'Unione Sovietica ne+l dicembre scorso) ed in
altri paesi dove non vi sono costruzioni moderne -
afferma
Lisa Kantor, un'esperta di scienza del+le costruzioni -
la filosofia del+le moderne costruzioni antisismiche è quella di
assorbire in qualche modo i danni prevenendo un crollo
del+l'edificio».
Le tecniche di costruzioni usate in California per limitare i danni sismici sono varie: da+i rinforzi metallici al+le strutture portanti flessibili, a+i cilindri isolanti tra il terreno e la base del+l'edificio. Qualcuno vuole anche pareti rinforzate in cemento armato. La superstrada I-880 non è stata fasciata per motivi di bilancio, effettuare questo tipo di riparazioni sarebbe costato troppo.
I grattacieli hanno mostrato di aver assorbito in modo egregio la scossa. I danni maggiori si sono avuti infatti nel+la zona de+l porto, il «Fisherman's Wharf», dove le costruzioni paradossalmente quasi tutte di due piani, sono state erette su terra di riporto, estremamente vulnerabile al+le vibrazioni de+l suolo. È proprio in questa zona, quella più italiana del+la città, che i nomi Randazzo e Longo rimpiazzano i Wuang e gli Ho del+la vicina Chinatown.
Il console Marcello Griccioli ha detto che fra le vittime finora
identificate non ci sono cittadini italiani. Non sono [giunti] ancora
giunti, invece, i risultati da Oakland, dove, per ora, tra le macerie
del+la superstrada crollata, sono stati estratti solo 19 corpi, anche
se, secondo alcune stime, i «dispersi» sarebbero circa 250. Il
bilancio del+le vittime quindi, sembra destinato ad essere
notevolmente ridimensionato. Anche tra gli oltre 2,500 feriti non
figurerebbero italiani.
«Abbiamo fatto un giro di
telefonate a+gli ospedali di San Francisco chiedendo che ci vengano
segnalate eventuali vittime italiane -
ha detto il console -
finora non abbiamo ricevuto informazioni e questo ci
lascia ben sperare».
A San Francisco vivono solo tremila italiani. I
cittadini di origine italiana, tra i circa cinque milioni di abitanti
del+la zona, sono 400mila.
«Siamo in contatto con le
comunità italiane e non abbiamo [ricevuto] finora ricevuto notizie
allarmanti -
ha detto il Console -
la
situazione è molto caotica e non è facile raggiungere gli abitanti
del+le comunità più isolate».
Il consolato ha diffuso una serie di appelli sia al+la radio che al+la televisione affinché i cittadini che hanno bisogno di assistenza si mettano in contatto con il consolato.
«Ho fatto il mio dovere e ora basta»
((MANILA - )) Cory Aquino non si candiderà al+le
prossime elezioni presidenziali filippine fissate per il 1992.
«Ho fatto il mio dovere di cittadina, ma ora ho voglia di
ritirar*mi a vita privata».
Lo ha dichiarato ad alcuni
giornalisti americani confermando per il 7 novembre la sua partenza
per gli Stati Uniti, che era stata messa in forse dopo la morte
del+l'ex dittatore Marcos.
«Io non sono un politico in
senso tradizionale -
ha tenuto a precisare la siguora Aquino
-
ne+l 1986, quando fu abbattuto il regime di Marcos, mi
sentii in dovere di fare la mia parte, di dare il mio contributo, come
vedova di Benigno Aquino, al+la restaurazione del+la democrazia ne+l
paese. Ma adesso il mio compito si è esaurito».
((VIENNA - )) Mentre in tutto il blocco del+l'Europa socialista le riforme corrono a passo accelerato, in Cecoslovacchia il regime ha deciso di rispondere a+l vento innovatore che soffia da Mosca verso i paesi del+l'Est europeo, con una nuova ondata di repressione che mira a neutralizzare i gruppi di opposizione, e de+l dissenso in genere. Al+le prime luci del+l'alba di ieri una pattuglia di agenti ha arrestato, facendo irruzione ne+l suo appartamento, Jan Urban, elemento di spicco di «Carta 77», il movimento che da anni si batte per le riforme ed il rispetto de+i diritti umani.
Diverse ore prima la polizia aveva arrestato altre quindici persone che avevano aderito al+la manifestazione promossa dal+la «Federazione internazionale per il rispetto de+gli accordi di Helsinki». Tra le persone arrestate figurava anche Jiri Hajek, che fu ministro de+gli esteri ne+l governo Dubcek durante la Primavera di Praga de+l 1968.
Hajek, dopo esser stato trattenuto per ore in un commissariato, è [stato rimesso] poi stato rimesso in libertà. Con lui è stato fermato e poi [è stato] rilasciato anche l'attivista americano per i diritti umani, Jeri Laber. Ieri mattina anche Jan Urban, che era stato prelevato da+gli agenti al+le 5.30 de+l mattino nel+la sua abitazione, veniva rimesso in libertà.
L'attuale ondata di arresti, che segue quella effettuata ne+gli ambienti de+l dissenso lo scorso gennaio, potrebbe essere in qualche modo collegata al+l'approssimar*si del+l' anniversario del+la indipendenza cecoslovacca che cade il 28 ottobre.
L'anno scorso le cinquemila persone radunata*si per ricordar*lo furono caricate e [furono] disperse dal+la polizia che impiegò contro i manifestanti idranti, lacrimogeni, cani e sfollagenti. De+l resto proprio in questi giorni il «Rude Pravo», organo ufficiale de+l Partito comunista ceko, ha ricordato che il ripeter*si di manifestazioni de+l genere non sarà consentito dal+le autorità. Ma al+l'interno de+l gruppo a+l potere si avvertono i sintomi di una sorda lotta tra riformatori e conservatori.
((PECHINO - )) Undicimila case distrutte e 50,000 contadini rimasti senza tetto: questo il bilancio uficiale ((sic)) de+i danni causati da+l terremoto che nel+la notte fra mercoledì e giovedì ha interessato le province di Shanxi e Hebei nel+la Cina settentrionale.
Il numero de+i morti e de+i feriti, rispettivamente 29 e più di 150, non ha subito modifiche. I superstiti, costretti a trascorrere la seconda notte al+l' addiaccio o in ripari di fortuna, con una temperatura piuttosto rigida, hanno raccontato di essere stati salvati dal+la scossa che nel+la serata di mercoledì li aveva messi in allarme, inducendo*li a uscire di casa. A Bucuun, un villaggio di 1,200 anime distante 200 chilometri da Pechino, tutte le costruzioni sono crollate,
Il terremoto ha trovato scarsa eco su+i mass media cinesi. La televisione nazionale ha dato la prima notizia su+l sisma solo ieri sera, informando che il governo ha istituito un fondo speciale di 200,000 yuan (più di 70 milioni di lire) per i terremotati. Ha [riferito] anche riferito che le autorità hanno disposto l'invio di oltre 1,000 soldati, medici e infermieri nel+le zone colpite.
((KLINGENTHAL - )) Lo storico incontro tra Papa
Wojtyla e Mikhail Gorbaciov avrà luogo, secondo fonti sovietiche
attendibili, il primo dicembre al+le ore 11 in Vaticano.
La notizia, ancora riservata, ha trovato conferma indiretta a Klingenthal, nel+l'ambito de+l simposio internazionale, tra cattolici e marxisti, sul+la costruzione del+la «Casa comune europea», un'idea di Giorgio La Pira, rilanciata qualche anno fa da Gorbaciov, fino a+l punto da far*ne, come dice il suo amico Nikolai Kovalski, consigliere politico de+l Dipartimento internazionale de+l Comitato centrale de+l Pcus, «la pietra angolare del+la politica estera del+l'Unione Sovietica».
Quanto per Gorbaciov sia importante questo obiettivo appare evidente anche dal+lo spirito di apertura, di disponibilità e di impegno mostrato da quasi tutti gli otto membri del+la delegazione sovietica presenti a Klingenthal.
((IL CAIRO - )) Quattro telefonate in quattro giorni. Mai come ora i rapporti tra il presidente americano Bush e il primo ministro israeliano Shamir erano stati così intensi. In realtà i due statisti stanno cercando di evitare una seria crisi tra i due Paesi. Il pomo del+la discordia è il processo di pace in Medio Oriente. Simultaneamente si infittiscono i messaggi tramite i mass-media, sotto forma di accuse e di velate minacce.
«Non abbandoneremo un solo pollice del+la terra di
Israele biblica, anche se ciò dovesse comportare uno scontro con gli
Stati Uniti»,
aveva detto due giorni fa Shamir.
«Non è facile entrare in conflitto con la maggiore potenza de+l
mondo»,
aveva proseguito Shamir,
«ma gli Stati
Uniti devono sapere che su talune questioni Israele non arretrerà».
Da+gli Stati Uniti la replica è giunta altrettanto dura e
sonora:
«Sono del+le dichiarazioni inutili e noi siamo
seccati»,
ha commentato il portavoce de+l Dipartimento di
Stato, Margaret Tutwiler». È in questo clima di pesanti accuse e
sospetti che si sono intrecciate le telefonate tra Bush e Shamir. Vi
sono state altre telefonate tra il segretario di Stato, Baker e il
ministro de+gli esteri israeliano Arens. Quest'ultimo è accusato
da+gli Stati Uniti di aver costretto Baker a mettere per iscritto il
suo piano in cinque punti, provocando la dura reazione ufficiale di
Shamir.
Baker si proponeva di colmare il divario esistente tra il piano israeliano e quello egiziano sul+la tenuta di elezioni ne+i territori palestinesi occupati, invitando a Washington i ministri de+gli esteri de+i due Paesi per escogitare una formula di compromesso. Ma Shamir ha respinto l'offerta con un «no» categorico. A suo avviso gli Stati Uniti starebbero tentando di far rientrare dal+la finestra l'OLP di Arafat, così come starebbero tentando di imporre ad Israele il principio del+la restituzione de+i territori occupati in cambio del+la pace.
«Non tratteremo mai con l'OLP e non consentiremo che
sorga uno stato arabo sul+la terra di Israele»,
ha detto
seccamente Shamir. Egli ha [detto] inoltre detto «no» al+la proposta
de+l presidente egiziano Mubarak di tenere a+l Cairo la trattativa
israelo-palestinese sul+le elezioni ne+i territori occupati. Giovedì
Baker ha telefonato ad Arens, offrendo*gli una indubbia garanzia
americana, un «memorandum di intesa» in cui gli Stati Uniti si
impegnano ad escludere la partecipazione del+l'OLP al+le fasi
preliminari del+la trattativa di pace. Non si conosce ancora la
risposta di Shamir. Ma a questo punto si prevede che l'intera trama
del+le consultazioni si bloccherà in attesa del+la visita di Shamir a
Washington in novembre.
Paradossalmente una mano a Shamir l'ha dato la stessa OLP, il cui
Consiglio centrale ha respinto ne+gli scorsi giorni il piano Baker.
Ovviamente Shamir si è rallegrato di questa presa di posizione che,
per un altro verso, mette in difficoltà l'Egitto che si è [prodigato]
attivamente prodigato per avvicinare le posizioni di Stati Uniti e
OLP. Probabilmente i tempi del+la pace non sono maturi. Ieri ne+i
territori occupati altri due palestinesi, sospettati di essere de+i
collaborazionisti, sono stati [uccisi] barbaramente uccisi. Ormai è
guerra totale:
«O con noi, o con loro».
Vani si
sono rivelati gli appelli di Arafat per porre fine al+l'uccisione de+i
collaborazionisti. L'estremismo e la disperazione prendono il
sopravvento, rendendo più irta di difficoltà la strada del+la pace.
((
Magdi Allam))
((SOFIA - )) I militanti bulgari per i diritti umani hanno tenuto la loro prima riunione pubblica, anche se per ognuna del+le 150 persone partecipanti a+l raduno in un parco di Sofia, a+l calar del+la sera, c'erano almeno tre poliziotti in borghese e decine di contro-manifestanti inviati espressamente su+l posto per lanciare insulti.
A+l raduno, tenuto dal+la «Associazione indipendente non ufficiale, per la difesa de+i diritti del+l'uomo in Bulgaria», la polizia non è [intervenuta] però intervenuta. I membri de+i piccoli gruppi di dissidenti presenti in Bulgaria hanno detto che l'attenzione internazionale sul+la conferenza ecologica in corso a Sofia con la partecipazione di 35 Paesi sembra aver portato ad una sosta nel+le attività repressive del+le autorità verso i dissidenti.[fornito] anche fornito a questi ultimi un'occasione senza precedenti per sollecitare l'appoggio estero.
((MOSCA - ))
«Il KGB mi vuole uccidere»:
continua la telenovela di Boris Yeltsin. E con esiti sempre
più disastrosi. Il «kamikaze del+la perestrojka« che sta [perdendo]
ormai perdendo credibilità anche tra l'opinione pubblica. Il
controverso deputato de+l Soviet supremo ha reagito al+le accuse
lanciate giovedi da+l ministro de+gli interni Bakatin (
«è
un bugiardo»
aveva detto senza perifrasi il ministro)
rilasciando una intervista a Radio iberty ((sic)), l'emittente
americana con base nel+la ermania ((sic)) ovest che, ne+gli anni
del+la guerra fredda, ha rappresentato l'unica fonte d'informazione
alternativa per gli ascoltatori sovietici.
Nel+l'intervista, diffusa in Unione Sovietica al+le 18 di ieri,
Yeltsin accusa i servizi segreti di aver*lo «velatamente minacciato» e
di voler*lo uccidere con un fantascientifico apparecchio in grado di
bloccare a distanza i battiti cardiaci:
«Sei in mezzo
al+la gente. Al+l'improvviso qualcuno ti si avvicina e ti si appoggia
contro, con un apparecchio che ti comunica una frequenza di 11 hertz.
A quella frequenza il tuo cuore si ferma. Se non c'è qualcuno lì
vicino pronto a prestar*ti l'assistenza cardiaca, sei finito».
Quando l'intervistatore ha chiesto però a Yeltsin di
fornire maggiori particolari sul+la minaccia de+l KGB, il deputato
dissidente ha risposto:
«Non c'è niente di provato, è una
minaccia soprattutto psicologica».
L'intervista, diffusa
durante il programma di grande ascolto «Il paese e il mondo», rischia
di accelerare la crisi ormai aperta tra Yeltsin e il Pcus.
Si parla apertamente di una sua espulsione da+l Pcus per
violazione del+l'etica di partito. Un provvedimento già ventilato ne+l
marzo scorso, a+l momento del+le elezioni politiche. Allora il vasto
appoggio popolare aveva messo però a+l riparo yeltsin ((sic)) dal+le
folgori del+l'apparato. Ora, la situazione potrebbe essere
profondamente diversa: il misterioso episodio de+l tuffo nel+la
Moscova, presentato prima da Yeltsin come un fallito attentato al+la
sua vita; poi, dopo la smentita de+l suo autista, ritrattato davanti
a+l parlamento e definito
«uno scherzo fatto a+i
poliziotti»
ha minato profondamente la sua credibilità.
A questo sono seguite le accuse dirette a Gorbaciov di
«guidare una congiura per eliminar*lo politicamente»
e infine l'intervista di ieri a Radio Liberty. Se questa volta
il partito dovesse prendere provvedimenti radicali ne+i confronti de+l
«kamikaze del+la perestrojka» non è certo sicuro che la popolazione di
Mosca scenderebbe nuovamente in piazza per difender*lo.
Anche ne+l cosiddetto gruppo «radicale» in seno a+l Soviet supremo
Yeltsin è apparso ormai isolato: gli stessi deputati progressisti non
sembrano più considerar*lo una bandiera del+la libertà d'espressione.
((
Federico Foresi))
((WASHINGTON - )) Le avventure sessuali de+i parlamentari americani continuano a fare notizia. Secondo quanto scrive, con grande risalto, il giornale «Washington Times», la commissione etica del+la Camera de+i Rappresentanti è in possesso di elementi che comprovano che in una palestra ubicata ne+l seminterrato di un edificio in pieno parlamento, alcuni deputati si dedicavano ad esercizi «particolari» di ginnastica con partner di ambo i sessi.
Il giornale fa il nome de+l deputato Barney Frank, ma afferma che
sono coinvolti ne+l caso diversi suoi colleghi, anche se non è in
grado di far*ne i nomi. Le informazioni - afferma il «Washington
Times» - sarebbero giunte in primo luogo da alcuni membri de+l
Congresso, ricevendo poi conferma da un omosessuale dedito al+la
prostituzione, Stephen Gobie, il quale dice di avere avuto rapporti
sessuali con Frank
«in un paio di occasioni»,
nel+la palestra, dopo l'orario di apertura.
Il giornale aggiunge di avere trovato conferma de+l fatto che Frank aveva portato in palestra «diversi giovanotti». La palestra è riservata - e, sembra quasi superfluo aggiunger*lo - di norma a+i parlamentari. Sempre secondo l'articolo de+l «Washington Times», la commissione ha riscontrato che diversi parlamentari portavano in palestra compagnia, sia maschile che femminile, «per attività sessuali illecite»,
Non è la prima volta che il nome di Barney Frank figura in uno scandalo gay: la sua amicizia con Gobie tiene banco su+i giornali da diversi mesi. Il deputato ha ospitato a lungo ne+l suo appartamento di Washington il famigerato personaggio, e Gobie ne avrebbe approfittato per tener*vi i suoi appuntamenti. Le precedenti rivelazioni di Gobie, sempre a+l «Washington Times», hanno fatto aprire un'inchiesta su+l caso. Il presidente del+la commissione, Julian Dixon, mentre rifiuta di commentare le nuove rivelazioni, conferma che le udienze inizieranno la settimana prossima, nel+la speranza di potere concludere per la fine del+l'anno.
((PECHINO - )) L'agenzia di stampa cinese «Xinhua» (Nuova Cina) ha riportato ieri la notizia che due persone nel+la provincia de+l Sichuan sono state condannate a morte ed altre due sono state condannate al+l'ergastolo per avere ucciso de+i panda giganti, aver*li scuoiati e venduto le pelli.
I due condannati a morte sono agricoltori. Il tribunale che li ha giudicati ha condannato al+l'ergastolo due de+i sette loro complici.
Il numero de+i panda uccisi, come risulta da+gli atti de+l processo, era di una quindicina.
Il panda gigante è un animale super-protetto in Cina. L'animale ha il suo habitat in Cina e ne sopravvivono solo un migliaio nel+le zone selvagge de+l Sichuan e ne+l vicino Tibet.
L'agenzia di stampa cinese non specifica se la condanna a morte sia stata [eseguita] già eseguita o se a+gli imputati sarà possibile appellar*si ed ottenere così un secondo processo presso un altro tribunale.
Un altro venerdì maledetto. Una nube di pioggia e la città è scoppiata, dal+le fogne al+l'asfalto: fiumane da+i quartieri alti, code sul+le autostrade e in città, vigili de+l fuoco sommersi dal+le chiamate. Attorno a+l Centro direzionale, simbolo de+l futuro che è arrivato, si sono formati laghi metropolitani, con rifiuti galleggianti e auto prigioniere. I soliti enormi danni, in lire e in salute.
Una lenta scossa, quotidiana e estenuante. In questa tremolante cornice i nostri dirigenti sono impegnati a dir*si fiduciosi ne+l rilancio che verrà da+i mondiali di calcio, ad esprimere consenso al+l'Expo ed a tentare di risolvere la crisi comunale accorpando deleghe e discutendo tra correnti di partito. Proiettando*si nel+l'avvenire, nessuno sembra accorger*si che l'oggi è oltre i confini del+la tolleranza, che la vivibilità è a livelli infimi, che la gente è stanca.
Non è un discorso astratto, di quelli appesi al+la luna. I tombini sono lì da anni, tappati dal+la plastica e dal+l'immondizia. Da due settimane il napoletano di notte è in balia di se stesso, senza bus (che saltano le corse di giorno, figurar*si...), senza taxi (che si astengono, ufficialmente per motivi di sicurezza). Che cosa si è fatto finora? A+l primo morto per un soccorso notturno mancato, su che cosa piangeremo? Meno di un mese fa Napoli fu paralizzata dal+le barricate di mezzi Atan e Actp, per un problema di stipendi non pagati. Lunedì prossimo stesso sciopero, stessi motivi: dopo pentimenti e promesse, non è stato fatto niente per evitare il bis. Un mese fa ci fu la grande festa a Piazza Plebiscito, e promisero di toglier*la al+le auto e di restituir*la al+la gente: invano.
E allora? A+l prossimo sciopero, al+la prossima pioggia
paralizzante, dobbiamo scrivere che con l' Expo tutto sarà risolto
ne+l Duemila? ((
Pietro Gargano))
Sono le 4.30 quando la notte è squarciata da+l temporale, l'acqua batte la città per venti minuti, poi al+le 7.10 riprende a tempestare. A quell'ora Napoli è già ne+l caos. È ferma la metropolitana, a+l casello del+l'autostrada già si allunga la coda de+i pendolari. Per le strade le scatole di lamierae arrancano sul+l'acqua
Al+le 8.30 la pioggia è cessata, ma il destino del+la giornata è segnato: gli uffici aprono in ritardo, quando i bambini arrivano a+i cancelli del+le scuole, in molti casi sono costretti a tornare indietro: le aule sono piene d'acqua. E la città lentamente si trasforma in un lago, poi, quando l'acqua riesce a penetrare i tombini, diventa una pozzanghera puteolenta.
I goccioloni cadendo sul+l' asfalto smuovono la sporcizia, tirano la spazzatura. Si aprono i sacchetti grigi, la verdura si spande su+l selciato, con le buste di plastica, Chi ha la fortuna di non restare bloccato dal+l'acqua si avvia tra l'immondizia.
I centralini de+i vigili de+l fuoco, del+l'ufficio fogne, de+gli uffici tecnici del+le circoscrizioni squillano freneticamente. Ma soccorrere, accertare intervenire è sempre più difficile. Il muro del+le auto è sempre piu compatto, le corsie preferenziali sono sempre più intasate. Quando al+le 11.30 il cielo si apre di nuovo, Napoli è già una città rassegnata ad un'altra giornata che vorrebbe cancellare.
Una città allagata, squassata, scoppiata: è questa la Napoli che
abbiamo affrontato ieri. Ancora una volta. Impazziti per ore i
centralini de+i Vigili de+l Fuoco.
«I responsabili?
Spiacenti, sono tutti in strada -
rispondono -
Da stamane abbiamo avuto centinaia e centinaia di telefonate. Abbiamo
una decina di squadre che stanno tentando di tamponare l'emergenza, ma
per rimettere tutto a posto ci vorranno più di ventiquattro ore».
Le strade sono diventate torrenti che si sono ingrossati con il passare del+le ore, fino a straripare su+i marciapiede ((sic)) invadendo i binari de+i tram e de+i treni; molti scantinati e molti negozi sono stati inondati, tante scuole sono state costrette a chiudere, il traffico è impazzito in tutte le direttrici di marcia. Le zone più colpite: Poggioreale, Soccavo, Fuorigrotta, Corso Umberto, la Ferrovia, via Foria.
In corso Nuovo Poggioreale, dopo lo straripamento del+l'alveo
Arpino Lufrano, le macchine sono rimaste bloccate con l'acqua a+i
portelli, i binari del+la circumvesuviana sono stati coperti dal+la
melma e il traffico è stato sospeso ne+l tratto napoletano dal+le
11.30 al+le 14.30, ma si sono avute ripercussioni e ritardi lungo
tutta la linea fino a Baiano. Interrotta anche la metropolitana dal+le
7.05 fino al+le 9.35 da+l lato de+i Campi Flegrei e fino al+le 10 da+l
lato di Gianturco per un allagamento ne+i pressi di Mergellina. Chiusa
in mattinata la galleria del+la Vittoria dove un tram è uscito da+i
binari. Auto e bus incolonnati per ore sul+la Napoli-Salerno. Un
«buco» si è aperto in via Salvator Rosa. Tante le scuole inondate. Un
caso per tutti, quello del+la Savio di Secondigliano (la stessa dove
qualche giorno fa in un'aula i professori furono rapinati durante un
consiglio). L' istituto era sistemato in un prefabbricato costruito
al+l'indomani de+l terremoto. Doveva durare un anno. Nove anni dopo,
un temporale è bastato ad allagar*lo. Da+l soffitto colava acqua:
«Come da+i rubinetti aperti»,
spiega la preside. Ora tutti gli
allievi si alterneranno nel+le nove aule restanti nel+la succursale di
viale del+le Comete. Nove classi entreranno il lunedì e il giovedì,
nove il martedì e il venerdì e le ultime nove il mercoledì e il
sabato.
Gli scavi in corso a+l viale Augusto per i lavori del+la Ltr sono diventati una piscina, la ditta responsabile ha dovuto provvedere a pompare via la pioggia. In via Tertulliano quattro auto sono rimaste prigionere del+l'acqua. Allagamenti anche in via Stanislao Manna e a+l Rettifilo dove molti scantinati sono stati invasi dal+la pioggia o da+i liquami del+le fogne. In Prefettura è scoppiata una colonna pluviale inondando il secondo piano.
Intanto per le strade la gente cercava di guadare le mille pozze arrancando tra le auto impazzite: in via Santa Lucia una protesta bloccava anche il flusso di traffico proveniente da+l lungomare.
Insomma una città colabrodo invasa dal+l'acqua. Eppure la pioggia
è venuta giù battente, ma ad intervalli. Perchè è saltato tutto? Gli
allagamenti sono dovuti in gran parte al+l'ostruzione de+i tombini
del+le fogne. L'ufficio competente ieri mattina ha ricevuto moltissime
segnalazioni effettuando anche decine di interventi. Evitare le
ostruzioni? Impossibile e dannoso, almeno per il momento, secondo
l'assessore a+i Lavori Pubblici, Rosario Rusciano.
«Fino ad oggi
non abbiamo avuto ne gli uomini nè i mezzi per evitare le ostruzioni -
spiega -
Ora sono in arrivo, dopo una durissima battaglia,
116 nuovi automezzi e le cose dovrebbero migliorare. Ma il vero
problema è il sottosuolo. Le viscere di questa città sono ostruite:
liberare i tombini e far defluire una grossa quantità d'acqua potrebbe
essere pericoloso».
((
Daniela De Crescenzo))
Ne+l 1979 un'indagine condotta su un campione di mille persone permise di accertare che il 70% de+i cittadini residenti a Sorrento non aveva [visto] mai visto il Museo Correale. Lo stesso rilevamento mise in luce che il 50% del+la popolazione non ne conosceva l'ubicazione e che il 30% ne ignorava addirittura l'esistenza. A dieci anni di distanza la riflessione che allora fu soffocata da+l terremoto deve essere approfondita. Sorrento non ha [avuto] mai avuto un vero rapporto con il suo Museo. Un patrimonio di inestimabile valore a portata di mano non pubblicizzato ne+i programmi turistici, addirittura ignorato nel+le proposte didattiche di quasi tutte le scuole sorrentine.
Il rapporto tra Palazzo Correale e quello del+le istituzioni cittadine, periodicamente nasce e si esaurisce in quella elemosina di 20 milioni al+l' anno versati più per tacitare la coscienza di qualche amministratore (che in passato con atti a dir poco scellerati ha sottratto a+l patrimonio de+l Museo intere fette de+l suo parco), che per una reale volontà di aiutare la soprovvivenza de+l Museo stesso. Ma se il Comune non ha [fatto] mai fatto nulla per garantir*ne la sopravvivenza, è anche vero che gli amministratori del+l'ente morale che regge le sorti di Casa Correale, solo raramente hanno fatto sentire al+la città la loro presenza. Un dialogo tra sordi, dunque; un rapporto inesistente che si è rivelato una vera e propria diga tra le attività culturali pubbliche e quelle legate al+la vita de+l Museo Correale.
Ora si ricomincia. La voglia di superare incomprensioni e silenzi sembra autentica da entrambe le parti.
Gli alfieri di Casa Correale promettono la più completa apertura al+la città, al+la sua voglia di cultura, al+la sua storia. I regnanti de+l Palazzo Municipale, da+l canto loro, fanno sapere che è giunta l'ora di voltare definitivamente pagina ne+i rapporti con il Museo. Le intenzioni sono buone e il momento è anche favorevole. Sorrento, si sa, ne+gli ultimi tempi ha [assunto] sempre più assunto il ruolo di centro di smistamento de+i flussi turistici diretti a Capri, Pompei, sul+la Costiera Amalfitana. Con il «Mondiale» la città punta al+la riconquista de+l soggiorno medio-lungo.
Il Museo e le sue preziose collezioni d'arte, potrebbero favorire questo programma.
((SORRENTO - )) Ne+i saloni si riaccendono le luci, si
torna a far festa ne+l palazzo piu «in vista» del+la città. Una festa
del+la storia, e del+la cultura: completati i lavori di restauro che
per anni l'avevano trasformata in un cantiere, la dimora settecentesca
del+l'antica famiglia patrizia de+i Correale di Terranova è di nuovo
pronta ad esibire i suoi splendidi gioielli, i suoi arredi sontuosi,
le sue collezioni uniche e preziose. Una villa maestosa e semplice
insieme, per un museo - è stato scritto -
«senza
chilometri di corridoi in agguato, a misura d' uomo».
Al+la
cerimonia di inaugurazione saranno presenti, questa mattina,
l'assessore regionale al+la cultura Cortese Ardias, il soprintendente
a+i beni artistici e storici di Napoli Nicola Spinosa e il sindaco di
Sorrento Alfonso Astarita. Ma l'appuntamento è vissuto con grande
partecipazione dal+l' intera città, che in questi ultimi tempi punta
su+l Museo Correale per rilanciare un immagine turistica non più
legata, finalmente, soltanto a+l sole e a+l mare.
Cancellate le gravi ferite de+l terremoto (i lavori di
ristrutturazione, curati da+l Provveditorato al+le opere pubbliche
del+la Campania e dal+la Soprintendenza a+i beni architettonici di
Napoli, sono stati coperti da un finanziamento statale di un miliardo
e 200 mila a+l Museo Correale si presenta a+i visitatori con un
allestimento tutto nuovo,
«più funzionale -
spiega la direttrice Rubina Cariello -
e più adatto a
valorizzare a+l meglio la bellezza de+gli oggetti in esposizione».
Il pian terreno, dunque, accoglie il «chi è» de+l Museo: in una
sala i cimeli, i ritratti, la biblioteca de+i fondatori Alfredo e
Pompeo Correale e del+la loro antica famiglia; in un' altra i reperti
archeologici di età romana, le tarsie e mille altri «segni» del+la
storia di Sorrento. A+l primo piano una ricca carrellata di dipinti di
artisti napoletani de+i secoli XVII e XVIII e di pittori fiamminghi ed
olandesi. A+l secondo piano la famosa collezione di nature morte, le
opere del+la prestigiosa Scuola di Posillipo e i dipinti de+i
paesaggisti stranieri vissuti a Napoli (e spesso passati anche da
Sorrento) tra il '700 e l'800. Una sala è dedicata in particolare a+i
quadri di Giacinto Gigante; un'altra ancora raccoglie orologi,
miniature, manoscritti (tra i quali due di Torquato Tasso), monete ed
altri particolarissimi oggetti donati al+la Fondazione Correale ne+l
corso de+i decenni.
Alcune del+le opere esposte sono state restaurate, durante il
lungo periodo di chiusura, a cura del+la Soprintendenza a+i beni
artistici di Napoli che ha [collaborato] anche collaborato a+l
coordinamento scientifico del+l'allestimento. Per altri restauri si
attendono tempi migliori: costituito in ente morale fin dal+la sua
fondazione, avvenuta ne+l 1900, il Museo Correale ha da sempre una
spina ne+l fianco, quella del+l' esiguità de+i fondi a disposizione.
Proprio l'esiguità de+i fondi ha bloccato, in particolare, un progetto
estremamente ambizioso: la sistemazione, ne+i locali de+l sottotetto
trasformati grazie a+i lavori di ristrutturazione in spazi espositivi,
del+la nutrita raccolta di ceramiche e porcellane provenienti dal+le
maggiori scuole italiane ed europee. Ma l'appuntamento, giurano a
Palazzo Correale, è [rimandato] solo rimandato. E gli orari
d'apertura? La direttrice incrocia le dita: l'intenzione di continuare
a distinguer*si assicurando - caso unico in Italia - l'ingresso a+i
visitatori anche di pomeriggio c'è tutta, ma il personale a
disposizione è numericamente insufficiente e il rischio di dover*si
arrendere non sembra così lontano. sarebbe davvero un peccato:
oltretutto dal+le ampie balconate del+la villa si gode una vista
spettacolare, colori e profumi regalano suggestioni sempre diverse,
fino a+l tramonto. Paesaggio e cultura, tutto compreso.
((
Marilicia Salvia))
Unica buona notizia, la ripertura di via Francesco De Pinedo (per fortuna solo "bagnata" dal+la pioggia). Da ieri si circola tra piazza Di Vittorio, da una parte, e via Nuovo Tempio o la strada provinciale di Caserta dal+l' altra; notevoli i vantaggi per il traffico.
((ISCHIA - )) Si riunisce oggi al+le 16 ne+i saloni de+l Jolly Hotel l'assemblea del+l'Ancim, l'Associazione nazionale de+i comuni del+le isole minori. Rinnovo del+le cariche sociali ed elezioni de+l nuovo presidente - carica finora ricoperta da+l primo cittadino del+l'isola de+l Giglio - al+l'ordine de+l giorno. Oltre a+l sindaco di Ischia, Gianni Balestrieri, vi prendono parte i rappresentanti di Pantelleria, Ustica, Favignana, Maddalena, Elba e del+le altre isole italiane.
L'assemblea del+l' Ancim è quest'anno particolarmente importante perché i sincaci ((sic)) del+le isole minori si scambieranno informazioni su+i provvedimenti più innovativi adottati nel+le rispettive zone di turismo.
((CASTELLAMMARE - (M.S.) )) Questa volta la colpa è de+i ladri. Ne+l novembre scorso forse era legittimo accusare il Comune, visto che a mancare era la colla che non era stata acquistata in sufficiente quantità. Ma questa volta la colpa è inconfutabilmente de+i ladri. I quali hanno forzato i cancelli, sono entrati ne+l cortile e via, a tutto gas. Addio motofurgoni. E buonanotte servizio di affissione: senza veicoli e senza attrezzature (anche colla e pennelli sono [volati] sfortunatamente volati via insieme a+i ladri), è pura follia pensare di poter attaccare a+i muri il più piccolo de+i volantini. Attacchini «disoccupati», dunque. E gli avvisi mortuari, le locandine del+le squadre di calcio, i manifesti che pubblicizzano questo o quel negozio, i comunicati de+i partiti politici e tutti gli altri messaggi di carta che continuano [a decorare], a dispetto de+i ladri, a «decorare» i muri del+la città? Abusivi. Dichiaratamente abusivi. Ma tant'è: quando si è costretti a dare forfait, si è costretti pure a chiudere un occhio.
Per la verità ne+i confronti di manifesto selvaggio il Comune di Castellammare ha l'abitudine di chiudere un occhio, se non tutti e due, anche quando il proprio servizio funziona regolarmente (sistematica, in particolare, è l' evasione de+i diritti da parte del+le imprese di pompe funebri). Ma questo è un altro discorso. Torniamo invece al+l' incursione (naturalmente notturna) ne+l cortile de+l palazzo municipale di via Tito: il furto de+i due automezzi è stato scoperto la mattina de+l 29 settembre. Quasi un mese fa, dunque. Da allora gli attacchini girano a vuoto ne+gli uffici, a terra le cataste di manifesti si accumulano, le proteste de+i privati che per vedere i propri avvisi attaccati su+i muri hanno [pagato] regolarmente pagato i diritti si moltiplicano. Ma di nuovi veicoli che possano sostituire quelli rubati non c'è neppure l'ombra. Si attende l' indennizzo del+l'assicurazione? Pare di no: i mezzi, infatti, appartenevano al+la ditta Igap che a Castellammare ha gestito il servizio di affissione fino a+l settembre del+l'88, il Comune dunque non potrà accampare diritti. Potrebbe però tranquillamente rifar*si utilizzando anche solo i proventi del+le tasse riscosse per l'affissione de+i manifesti che ancora attendono di essere incollati. Ma dovrà far presto: in molti, infatti, si stanno attivando per ottenere i rimborsi. Cosicchè il danno sarà triplo: il furto, la perdita del+le somme già incassate, la spesa da sostenere per l'acquisto de+i mezzi nuovi. Maledetti ladri.
Da+l 25 a+l 27 la Sip ha organizzato presso il Cis di Nola un work-show per la divulgazione di apparati di alta tecnologia come il Videotel che offre l'informazione in video, in rete dialogata, interattiva e l'accesso immediato a centinaia di banche dati continuamente aggiornate in Italia e ne+l mondo.
Sarà [illustrata] anche illustrata la funzione de+l Teledrin mezzo ormai conosciuto comunemente come cercapersone nonché de+l Facsimile per la rapida trasmissione de+i documenti a mezzo cavo telefonico. Inoltre sarà possibile render*si conto de+gli ultimi tipi di Radiomobile. Il work-show è stato organizzato dal+la Sip Agenzia Napoli-Centro diretta dal+l'ing. Bruno Bellavigna.
((POZZUOLI - (C.S.) )) Una violenta rissa tra quattro giovani nigeriani ha permesso a+i carabinieri di scoprire un vasto giro di prostituzione del+le donne di colore tra Licola e Varcaturo. A contender*si il sempre più fiorente «mercato» due gruppi del+la comunità nigeriana, che non avendo trovato l'accordo sul+la «gestione» di tre giovani donne connazionali arrivate clandestinamente a Licola qualche mese fa, sono giunti al+lo scontro fisico.
L'altra notte, in un casolare a ridosso del+la via Domiziana (podere 10), i rappresentanti de+i due gruppi si sono incontrati per il definitivo chiarimento, ma al+le prime parole è [seguita] immediatamente seguita la resa de+i conti. Da un lato, Florence Oralef 25 anni, Prince Agronghaer, 26, e Anthony Enebeli, 29 anni; dal+l'altro, Charles E. Ihiaza, 29 anni. I tre, in netta supremazia, hanno avuto naturalmente la meglio e dopo aver pestato il rappresentante de+l clan rivale gli hanno lanciato su+l viso un liquido corrosivo. Charles Ihiaza è riuscito, però, a scappare e a raggiungere la strada per chiedere soccorso: è stato notato da alcuni automobilisti che hanno dato immediatamente l'allarme a+i carabinieri del+la caserma di Licola. Giunti su+l posto, i militari hanno trovato il giovane nigeriano insanguinato e con le mani su+l volto. Lo hanno trasportato a+l pronto intervento di La Schiana, dove i medici gli hanno prestato le prime cure (se la caverà in 10 giorni).
Interrogato (e poi arrestato) da+i carabinieri, il nigeriano ha [cercato] dapprima cercato di negare quanto era accaduto, poi ha svelato i retroscena de+l regolamento di conti. Tassello dopo tassello, gli inquirenti sono venuti a capo de+l vasto giro di prostituzione del+le giovani immigrate che da tempo si sta sviluppando lungo la fascia costiera Domiziana, diventata ne+gli ultimi anni una sorta di «zona franca» per le comunità somala, nigeriana e ghanese. Da+l successivo interrogatorio de+i tre aggressori (che sono stati arrestati) i militari sono riusciti a conoscere anche le generalità del+le tre donne «contese» (Tina Irabor, 25 anni, Grace Okor, 23 anni, Helene Solomon, 32 anni), acquisendo parecchie notizie utili per stroncare lo squallido giro di prostituzione.
Sul+la base de+gli elementi già raccolti, gli inquirenti sono convinti che i quattro nigeriani arrestati siano soltanto un anello del+la catena che gestisce il mercato, e non escludono che i due clan nigeriani venuti in rotta di collisione siano direttamente collegati con i boss del+la camorra napoletana. Una vasta organizzazione che funzionerebbe, in pratica, così. Le giovani donne che vogliono immigrare in Italia si rivolgono (attraverso un «sensale» residente in Nigeria) a+i giovani già giunti in Italia, che sono in grado, grazie al+la protezione accordata dal+la camorra, di offrire al+le ragazze possibilità di sbarco, alloggio (in baracca) e vitto fin da+l primo giorno. Ma la lusinga di trovare un lavoro «pulito» dura poco. Senza soldi e ricattate da+gli stessi «protettori» per la mancanza di un regolare permesso di soggiorno, le ragazze sono costrette a finire su+l marciapiede. Non tutte nel+lo stesso posto: per le più giovani ed attraenti, le piazze napoletane più «raffinate», mentre per le altre c'è la Domiziana.
((LACCO AMENO - )) Il lungomare, il corso «Angelo
Rizzoli» è completamente illuminato. Una festa religiosa, quella per
S. Maria del+le Grazie, annuncia - con fortunata simbiosi, proprio
ne+l cuore de+l comune costiero - , le celebrazioni per i 100 anni
dal+la nascita di Rizzoli, da ieri a+l teatro Europeo. Una mostra
fotografica a Villa Arbusto e un convegno, «Termalismo scientifico e
turismo» (si chiuderà stasera con una tavola rotonda) come momento di
confronto, a+l via del+le manifestazioni volute dal+la Associazione
de+gli Amici di «Ischia ne+l mondo», sul+l'asse tracciato tra l' isola
verde e Milano.
«Un ponte, una formula indovinata,
proprio seguendo lo spirito de+l commendatore, che ha firmato una
fetta di storia importante per l' isola e l'Italia»,
ha
ricordato Bruno Brancaccio, presidente de+l sodalizio che da mesi è
a+l centro di una serie di notevoli iniziative promozionali.
Tommaso Patalano, sindaco di Lacco, ha centrato un altro
riferimento sul+l'onda del+la memoria de+l grande vecchio, e di quelle
sue idee sempre difese con forza:
«Dobbiamo procedere
verso lo sviluppo senza anteporre a+l progetto unitario, discorsi
campanilistici nascosti dietro una parvenza pseudo-culturale.
Valorizzare le nostre risorse naturali -
ha sottolineato
Patalano -
vuol dire muover*si nel+l' ambito di orizzonti
ampi, senza distorsioni di sorta».
Meno chiacchiere, più
fatti: Rizzoli sembra essere ancora lì. Il suggerimento va oltre la
suggestione di occasione. Non a caso, Massimo Malcovati, figlio di
Piero, che fondò l'omonimo Centro Studi, trova essenziale
«interrogar*si sul+le contraddizioni e gli errori commessi, perché
rievocare soltanto non basta. bisogna andare oltre, concretamente».
Ischia, un'isola che deve cavalcare, dunque, il proprio
passato senza indugiare nel+l' amarcord. De+l resto, non c'è altro da
fare, parlano le cifre.
«Controlliamo -
ha
detto il presidente del+l'UsI 21, Giuseppe Brandi -
oltre
cento stabilimenti termali, da+l punto di vista igienico-sanitario.
Quaranta di essi sono convenzionati, altri quindici si aggiungeranno,
da+l '90, portando il budget complessivo da+gli attuali 5.3 miliardi
a+gli oltre 7. Un grande balzo in avanti, che conferma il ruolo
trainante de+l termalismo».
La scientificità, innanzitutto. I progetti sono precisi.
«Il Centro Studi Malcovati -
ha ribadito il
presidente del+l'Asso Termalisti, Giuseppe Di Costanzo -
ha avuto un'importanza incredibile per tutto il termalismo italiano.
Noi continuiamo quella tradizione: dopo la pubblicazione di un libro
specialistico, abbiamo lanciato una ricerca particolare su+i settori
curativi, a partire dal+le cure inalatorie, che divulgheremo a+l più
presto».
È toccato al+l'ingegnere Beniamino Santi, scendere ne+i
dettagli, analizzando proprio il ruolo propulsore de+l Centro
Malcovati, a+l quale collaborarono studiosi provenienti dal+le
università di Napoli, Roma, Palermo, Pavia, Milano,
«con
una vera esplosione di pubblicazioni, da+l 1952 a+l 1970».
Alfredo Parrella, docente di igiene al+la Facoltà di
Scienze napoletana, si è [soffermato] infine soffermato - illustrando
una straordinaria ricerca da poco conclusa - sul+la esposizione al+la
radioattività del+le acque minerali isolane, da parte de+gli addetti e
de+gli utenti, sul+la base di rilevamenti effettuati nel+l'arco di
tredici mesi, che non hanno precedenti. ((
Ciro
Cenatiempo))
La conferenza stampa è per le 9.30, al+la sede del+la Cgil in via Torino arriviamo poco prima del+le 11.30; e siamo fortunati perchè Antonio Simeone, del+la Uil, si presenterà verso le 12...
Sotto la pioggia la città de+i buchi diventa anche la città de+gli ingorghi e viceversa. La zona de+l Chiatamone assume connotati spettrali poco dopo le 9: non c'è un tram, non c'è un bus, le auto sono poche perchè il blocco - totale e continuo - è sul+l'altro versante de+l centro cittadino, quello del+la Marittima, de+l Museo, del+la Ferrovia e, via via, de+l Vomero, de+l Rione Alto, de+i raccordi autostradali, di Capodichino e Secondigliano, di Capodimonte e Miano, di Casoria, San Giorgio, Portici...
Chi è riuscito a "passare" racconta scene incredibili: due o tre ore per percorrere pochi metri, auto semi-sommerse dal+l'acqua, pedoni inzuppati nel+l'inutile attesa di un bus o di un taxi. Nè la situazione è migliore a+l coperto, visto che la metropolitana del+le Fs è ferma per allagamento...
Per raggiungere piazza Garibaldi dobbiamo farce*la a piedi. Siamo
al+l' emergenza del+l'emergenza ed andiamo a sentire Cgil-Cisl-Uil
de+l settore trasporti che parlano di un'ulteriore emergenza: quella
del+la crisi finanziaria, con il rischio-stipendi a fine ottobre. Il
mese scorso ci fu il blocco de+i bus, stavolta il sindacato cerca di
prevenire i tempi e proclama una raffica di scioperi da lunedì in poi:
«Con la speranza di revocar*li -
aggiunge
Alfonso Perrone del+la Cisl -
se ci sarà il "tavolo
forte" (Regione, Provincia, Comune e Prefettura: ndr) di trattativa».
Certo, con la città che vive un giorno nerissimo su+l fronte
del+la mobilità, fa quasi ridere che ci si debba interessare di un
problema che, già da tempo, avrebbe dovuto trovare soluzione. E fa
quasi piangere il fatto che, dietro l'angolo, potrebbe esser*ci un
altro rituale tragico come quello de+l 27 settembre...
Per i bus fermi (lunedì del+la ((sic)) 9 al+le 11, mercoledì
dal+le 20 in poi, giovedì dal+le 10 al+le 12 e dal+le 18 al+le 20)
«la colpa è tutta de+l Comune»,
aggiunge Perrone:
«Arnese e Masciari avevano preso impegni precisi, non li
hanno rispettati: a questo punto dobbiamo solo augurar*ci che la
Regione sia un'altra volta generosa...»
Colpa («tutta!»)
de+l Comune anche su altri fronti:
«Da piazza Plebiscito
-
dice Federico Libertino del+la Cgil -
sono
andati via solo i mezzi pubblici. Le auto private ed i parcheggi di
Prefettura e Comiliter sono ancora lì. È una vergogna».
Ancora accuse a Palazzo san Giacomo:
«Siamo nettamente
contrari a+l noleggio de+i bus, bisogna finire di sperperare il
denaro»,
spiega Giovanni Vicinanza del+la Cgil. Ed aggiunge
Simeone del+la Uil:
«Subito ci servono altri autisti e
non bus».
E le targhe alterne? La federazione unitaria è "compatta" ne+l chiedere prima di tutto il rispetto de+i dispositivi esistenti o misure che privilegino realmente il trasporto pubblico. La spaccatura è sul+l'accettazione o meno de+l pari e dispari in contemporanea con detti dispositivi e misure. Al+la fine, si raggiunge il compromesso: sul+le targhe alterne sarà necessaria un'ulteriore "verifica", così come aveva chiesto la Cgil che, de+l resto, sul+l'argomento ha preparato una serie di proposte con le associazioni ambientalistiche.
Dopo la conferenza stampa il ritorno a+l Chiatamone: ed anche in
questa occasione a piedi, sotto una fittissima pioggia ed al+l'inutile
ricerca di un taxi o di un bus (i primi tutti occupati, i secondi
divenuti merce rarissima lungo il Rettifilo). A+l giornale inizia la
lunga sequela de+i... bollettini di guerra. Strade interrotte,
blocchi, ingorghi, paralisi generale. A Palazzo San Giacomo l' unico a
presidiare il fronte del+la mobilità è Carmine Simeone:
«È la guerra -
ammette -
non so più cosa fare».
Forse sente di dover lasciare l'incarico, è sfiduciato. E lo
sarà ancor più ne+l pomeriggio o in serata: quando si metteranno di
mezzo i tassisti con il loro corteo di protesta contro il
caos-traffico che, naturalmente, contribuisce massicciamente a+l
traffico-caos. ((
Enzo Popoli))
((NAPOLI - )) Non sono riusciti ad accettare tutte le
numerosissime domande di iscrizione. Il Diana Accademia Teatro di
Mariolina e Lucio Mirra, si annunzia come istituzione di sicuro
successo. Il direttore Guglielmo Guidi, al+l'inaugurazione del+l' anno
scolastico, ha [spiegato] così spiegato le finalità del+la scuola. Lo
spettacolo, nasce dal+la combinazione di più elementi, ognuno de+i
quali conserva, però, il proprio linguaggio. La scuola formerà,
quindi, non solo attori ma operatori teatrali ne+l senso più generale
de+l termine. Lo studio de+l teatro sarà anche lo studio del+la
tecnica del+lo spettacolo in se stesso e di tutti i suoi elementi
specifici. Al+l'inaugurazione è intervenuta anche la professoressa
Russo Agrusto, docente de+l dipartimento di Scienze del+l'educazione
del+l'Università «La Sapienza» di Roma, che ha spiegato la natura
del+la collaborazione che collegherà il dipartimento con la scuola
de+l Diana. Il teatro assume un'importanza fondamentale nel+la
formazione di un'individuo, offre cio*è del+le utili competenze
ricercando soluzioni nuove attraverso il potenziamento del+le singole
attitudini. Simpatico il contributo di Luigi De Filippo:
«A tutti gli aspiranti attori consiglio di non dedicare la propria
attenzione solo a+l teatro napoletano, ma anche a quello in lingua.
Ricordate che su+l palcoscenico bisogna soprattutto esprimere del+le
sensazioni e del+le emozioni per coinvolgere lo spettatore. La noia è
il peggior nemico del+l'attore».
((
Ivana Pisciotta))
((NAPOLI - (A.F.) )) Anche nel+la musica, come ne+l calcio, ci sono partite (concerti) in trasferta e partite in casa, dove il pubblico è più caloroso e partigiano. Succede così, come è accaduto giovedì sera a+l teatro «La Perla», che davanti ad una platea esigua ma divertita e di parte, i Walhalla abbiano dato vita ad una sorta di happening più vicino a+l party che ad un vero e proprio concerto.
Un teatro semivuoto, si sa, potrebbe togliere la voglia si ((sic)) suonare anche a+l più scafato de+i professionisti. Ma un pubblico di fans del+la prima ora, di amici e compagni di avventura, può invece trasformare la routine di un appuntamento da+l vivo in qualcosa di molto diverso.
Inutile allora misurare il concerto del+la band di «Sotto il Vesuvio» con il metro del+la pura critica, anche se andrebbe suggerita una maggiore attenzione ne+l montare la scaletta de+l live-act ed una attenzione al+la dinamica scenica de+l concerto (davvero infelice la tenuta del+la front-line). Molto meglio infatti fruire lo spettacolo proposto nel+la stessa maniera scelta da+l pubblico de+l «La Perla», cio*è inneggiando a+i singoli componenti del+la formazione, richiedendo a gran voce i pezzi preferiti, salutando con ovazioni ed applausi assoli e riff orecchiabili. Da sottolineare di sicuro, ne+l nuovo corso de+i Walhalla, la progressiva maturazione vocale di Gabriella Pascale: sempre piu a suo agio e sciolta, in più di una occasione si è lasciata andare a vocalizzi al+la Lene Lovich-Nina Hagen, guidando con saggezza ed istinto la band che, da+l rock frizzante e spensierato de+gli esordi, fa sempre più rotta verso un pop raffinato e d'atmosfera. Anche se poi, quando riemergono le antiche passioni come nel+la versione di «Take me do ((sic)) the river», la grinta rock e la forza del+l'immediatezza torna a far*si valere.
Tra il materiale proposto quasi tutti i brani del+l' ultimo album, «Count-down», la vecchia «Dadiluba» ed il nuovo arrangiamento del+l'antico cavallo di battaglia «Non ti sopporto più».
Ora anche per Gabriella Pascale, Ettore Sciarra e Paolo Varriale, come per Avion Travel, Bisca, Panoramics... si pone il problema di entrare ne+gli anni '90 con proposte nuove e vincenti.
((NAPOLI - )) Il grande repertorio del+l'Ottocento,
ne+l concerto che il San Carlo offre stasera (al+le 20.30: e domani si
replica, al+le 18) a+l teatro Bellini, dove continua a essere ospitata
questa stagione sinfonica. Zoltan Pesko torna a lavorare con
l'orchestra de+l San Carlo (l'ultima presenza a Napoli di questo
direttore ungherese ormai assimiliato al+la cultura italiana, in cui è
attivissimo soprattutto come diffusore generoso del+la musica moderna
e contemporanea, risale a qualche anno fa, con una
Norma
) per eseguire il
Secondo
concerto
per pianoforte e orchestra di Johannes Brahms
(con un solista assai interessante, il tedesco Gerhard Oppitz, già
messo*si in luce ottimamente da qualche tempo ne+l panorama
internazionale) e la
Sinfonia da+l nuovo mondo,
nona (o quinta, secondo la vecchia numerazione che non teneva
conto del+le opere giovanili; e comunque ultima) di quelle composte da
Antonin Dvoràk.
Due composizioni apparentemente assai distanti l'una dal+l'altra.
Per le date, anzitutto: il
Concerto op. 15
risale a+l 1858, nel+la sua stesura definitiva (ma il lavoro era
incominciato addirittura ne+l '54), e può essere considerato come una
del+le prime opere importanti di Brahms: viceversa ne+l catalogo di
Dvoràk il
Nuovo mondo,
che è de+l '93,
compare come frutto di una fase matura e avanzata (e di un compositore
che per vicenda personale, se non per l'età, in molte cose risulta
appartenere a una generazione successiva a quella di Brahms, più
anziano di otto anni).
Da una parte; in pratica, un pezzo nato su+l limitare del+la
grande stagione romantica, non senza sofferenza (si sa che Brahms ne+l
Concerto in re minore
rifuse il materiale già
scritto per una sinfonia: quasi scappando di fronte al+l' impegno
temibile di aggiungere un'altra tessera al+la storia resa illustre da
Beethoven, dimostrata di difficilissima prosecuzione da+i romantici, e
rifugiando*si in un genere presunto più agibile e meno condiziontato
storicamente come quello del+la composizione con strumento solista).
Denso di un'ansia espressiva evidentemente ereditata da Schumann, nume
tutelare de+gli esordi di Brahms, scomparso giusto quando il lavoro
a+l futuro
Concerto
stava per incominciare;
ma anche gravato di un' aspirazione profondissima al+la solidità
d'impianto del+la musica assoluta. Dal+l'altro, la sinfonia colorita
in cui in fin di secolo il rappresentante boemo di un nazionalismo
musicale ormai stemperato nel+la sostanziale normalizzazione de+i
procedimenti formali fondeva le caratteristiche etniche, così vistose
nel+le opere precedenti, con l'esplicito omaggio a+l composto folclore
de+gli Stati Uniti.
De+l grande paese che l'aveva accolto amichevolissimamente Dvoràk
dettò con la sua ultima sinfonia il ritratto musicale destinato a
rimanere con maggior favore nel+la memoria de+l pubblico:
costellando*lo di citazioni (e quella del+lo
Spiritual
che informa il secondo tempo, affidata al+la voce de+l
corno inglese, resta comunque indimenticabile) e strumentando*lo con
estroversa genialità.
Quasi gli antipodi de+l modo di agire di Brahms: che peraltro,
come si sa, fu uno de+i più decisi sostenitori di Dvoràk, de+l quale
probabilmente apprezzava soprattutto la sincera fedeltà al+l'autonomia
del+la musica. Ragion per cui la convivenza del+l'inquieto e
drammatico capolavoro giovanile di Brahms e del+la pittoresca
oleografia di Dvoràk è assai più logica di quel che non possa parere
di primo acchito. ((
Daniele Spini))
JESUS OF MONTREAL - Regia: Denys Areand.
Interpreti: Lothaire Bluteau, Catherine Wilkening, Remy Girard,
Johanne Marie Tremblay, Bobert Lepage, Gilles Pelletier, Yves Jacques.
Canada, 1989 (President)
Il canadese francofono Denys Arcand aveva scherzato, con notevole abilità, co+i fuochi artificiali di parole che punteggiano il «Declino del+l'impero americano». Le chiacchiere di un mucchietto selvaggio di docenti universitari usate a mo' di grimaldello sarcastico per un esplorazione su sesso & civiltà in àmbito d'intellighenzia occidentale: ma quello che era sembrato uno scatto di originalità si rivela adesso prodromo del+la peggiore malattia che possa colpire un cineasta, la saccenteria provinale ((sic)). «Jesus of Montreal» certificò al+l'ultimo festival di Cannes questa catastrofica caduta di registro, ottenendo*ne - ahimè - in cambio applausi entusiastici, critiche affettuose ed addirittura il Premio del+la Giuria. Si capisce, peraltro, perchè il furbo prodotto susciti tanti consensi: i «Palombella rossa» non vengono per caso ed il sostegno glie*lo procurano sponsor potenti, partiti trasversali e mobilitazioni militanti, ma anche una tendenza di gusto che è nel+l'aria.
Arcand affida a+l giovane Daniel il compito di personaggio-guida. Incaricato da un losco funzionario di mettere in scena ne+l parco del+la chiesa cattolica de+l Mont Royal una rilettura modernista del+la Passione, il febbrile attore mette sù una troupe d'emergenza e la piega ad una totale folle dedizione a+l copione nonchè ad un identificazione «rivoluzionaria». Le conseguenze saranno (grottescamente) «sublimi», ne+l senso di un nuovo e prosaico calvario provocato da autorità ecclesiastiche, mestatori mondani, stolidità del+le forze del+l'ordine e, soprattutto, dal+l' aborrita Alienazione Consumistica. Attori tecnicamente scarsi e fortemente scolastici nel+la loro «esemplarità», pretensioni fotografiche e sonore a iosa, scoperte del+l'acqua calda contrabbandate per colpi di genio registico: il Vangelo come manifesto proto-comunista; la pubblicità, che tutto corrompe, promossa da nuovi Mercanti de+l Tempio; il cinismo de+l mestiere d'attore che fa passare da+l monologo di Amleto a+l doppiaggio de+i film porno; l'immancabile pensierino Perugina sul+l'inquinato destino del+la vecchia, cara Terra; il «fascismo» de+i manipolatori mass-mediologici; la donazione de+gli organi per il trapianto come tramite attualistico de+l miracolo del+la Resurrezione...
Confrontando*si co+i massimi sistemi si fa sempre la figura de+i
cineasti seri, pensierosi e coraggiosi. Ed in più, sparando le solite
banalità cineclubistico-progressiste contro le cattiverie del+la
società è scontato che si raccolga il conforto de+l qualunquismo
estetico: «Jesus of Montreal» è, in realtà, un lussuoso pasticcio
tardo-ronconiano, girato «arty» cio*è con insopportabili pretese
artistiche), zeppo di strizzatine d'occhio sgradevoli e di battutine
ridicole, conformista sino al+l'impossibile e goffissimo nel+la sua
pantomima laico-cristologica. Si può aggiungere che abbiamo visto
pubblico e giornalisti da+l gusto discutibile battere le mani a più
non posso e ridere di cuore al+le uscite più cretine e prevedibili,
sancendo l'annessione de+l film ne+l novero del+le patacche vidimate
da+l montante moralismo khomeinista (vedi l' odiosa sequenza in cui
Daniel interrompe un provino di modelle discinte e distrugge le
sataniche attrezzature de+l «bieco e mercificante» cine-voyeurismo).
((
Valerio Caprara))
((NAPOLI - )) Per tanti è un sogno Samarcanda, la città
mirabile del+l'Asia centrale con le sue duecento moschee di marmo
bianco e la tomba di Tamerlano il terribile. Per Beppe Lanzetta è un
pretesto appena, per dare un nome a+l suo nuovo spettacolo, a+l
Sancarluccio, intitolato
"Da Samarcanda...,"
semplicemente preso a prestito dal+la omonima trasmisione di
RaiTre di cui l'attore napoletano è stato fisso per qualche tempo.
Beppe Lanzetta non ha bisogno di transiti per l'Oriente per esprimere i suoi sogni e le sue disperazioni. Il suo mondo è qua, a Napoli, la città-metropoli, la città violenta, la città che ride amara sul+la propria disgregazione.
Il suo e il nostro tempo non lascia spazio al+le illusioni, meno che mai per uno come lui, un «guaglione di Piscinola» che ama definir*si, figlio de+l «Bronx napoletano», radicato nel+la sua matrice popolare e tuttavia allarmato e attento al+le grandi e piccole cose del+la realtà circostante: l'ambiente metropolitano, lo squallore di periferie degradate, i sogni, gli slanci, le cadute di una ambigua condizione generazionale, quella de+i giovani maturati ne+gli anni Settanta, cresciuti tra basso folclore e modelli alieni, «con l'America nel+la testa e l'eroina nel+le vene», figli de+i miti imposti da+i mass-media e de+l crudo riscontro con una realtà impietosa.
È la continuazione di un discorso che Lanzetta conduce da tempo, con linguaggio duro, ghignante, purulento, talvolta di rude fisicità o plateale convenzionalità. Qui egli riassume e ripropone brani di suoi spettacoli precedenti, con la propria rabbia di sempre, che ne+i momenti alti s'acqueta in una più compiuta maturità, anche espressiva, che non è rassegnazione ma il raggrumar*si di una poesia dolente.
Ancora una volta la materia è tratta dal+la cronaca, da+i tempi che quotidianamente ci travolgono, in un accavallar*si confuso che tutto rimescola ne+l nostro immaginario: le questioni locali e quelle planetarie, avvenimenti lontani che si confondono con quelli vicini, nomi e personaggi, fatti e notizie come le tessere di un «puzzle» disordinato, i frammenti di uno specchio infranto.
E così la Thatcher sbarca sui Quartieri e Mickey Rourke a Sala
Consilina, lo «star system» avvelena le coscienze, Alberoni e Kundera
confondono le idee, il DAMS illude gli artisti. E ancora
l'inquinamento, la droga, la peste del+l'Aids, i «corvi» che si
annidono nel+la società, a Palermo e altrove. A Napoli i «muschilli»
si addensano a+i semafori, il cuore del+le mamme sanguina,
«'e scugnizze se so' cagnate, mo' se chiammano drogati».
La
città è invivibile, la notte dà il terrore, l'amore nasconde la morte.
Meglio restare a casa, come il ragno ne+l suo pertugio. Ma che sapore
ha la domenica, per chi non conta niente, per chi dinanzi a+l
televisore vale meno di una moviola, de+l pallone di una partita?
Lanzetta non è un sociologo nè un politico, lo abbiamo detto altre
volte: recita se stesso, recita la sua generazione, o almeno come lui
la vede, la sente, la soffre. Per dare una dimensione a+l suo vivere,
per trascinar*ci nel+la sua allucinazione, che è il disagio di tutti
noi. ((
Franco de Ciuceis))
Da tempo si discute e si scrive di un programma per il risanamento del+la nostra Villa Comunale: da giorni è stata restituita al+l'uso per cui era stata concepita la Cassa Armonica completamente restaurata e rimessa in efficienza per il dinamismo di Rosario Rusciano, assessore competente, ma non basta. Vi sono altri progetti, fra cui quello di una recinzione, in quanto è certamente necessario ed improcrastinabile assicurare una protezione da+i vandalismi a quest'oasi di verde che, oltre a bellissimi alberi secolari, contiene fra l'altro tante opere d'arte.
La Villa fu inaugurata l'11 luglio de+l 1781 con una fiera che
durò fino al+l'8 settembre, giorno in cui vi fu permesso l'ingresso
a+l popolo. La sua realizzazione prese tre anni, in quanto ne+l 1778
Ferdinando lV aveva dato disposizioni perchè fra la Riviera e la
soiaggia di Chiaja venisse creato un giardino per il
Real Passeggio,
idea che, a dire il vero,
partiva da quella anteriore di un secolo de+l vicerè duca di
Medinaceli. In una pianta de+l 1698, infatti, si notano già due
giardini, uno di fronte al+la chiesa del+la Vittoria e l'altro davanti
a+l Palazzo Satriano.
Il sovrano dunque, come ci racconta il Sigismondo, volle sfruttare quest'idea, e diede incarico a Carlo Vanvitelli di progettare l'opera; ordinò poi l'espropriazione di alcuni giardini, l'acquisto di una zona paludosa e la demolizione de+l Casino de+gli Invitti, di proprietà del+la famiglia Conca, e di una cappella che era stata costruita da+l domenicano padre Rocco. Anche i lavatoi pubblici furono spostati in un altro luogo, cosa che provocò il malcontento del+le famiglie de+i pescatori che abitavano nel+la zona. Il progetto iniziale si fermava dove fu [realizzata] poi realizzata la Cassa armonica, e voleva la Villa divisa in cinque viali da alberi olmi e tigli che il giardiniere reale Felice Abate cominciò a piantare senza indugio. Si pensò poi di ornare il Real Passeggio con del+le fontane costruite in travertino di Caserta e di collocar*vi dodici statue di scavo: era prevista una recinzione con pilastri e griglie di ferro.
L'ingresso principale, che era da piazza Vittoria, aveva a+i lati due padiglioni neoclassici con porticati ornati da coppie di lesene e superiormente del+le terrazze dove si poteva pranzare o gustare rinfreschi. Vi era anche il Corpo di guardia che fu demolito ne+l 1801 e poi [fu] ricostruito per essere infine trasformato in un pubblico caffè.
Come ogni anno a Francoforte la Fiera de+l Libro. Ha chiuso domenica scorsa, ci si rivedrà l' anno prossimo. Gli editori sono [tornati] già tornati a+l loro tavolo con un qualche nuovo manoscritto (che in verità è dattilografato) sotto il braccio, la speranza è di centomila copie.
Quella di Francoforte è una fiera riservata a+gli editori, un punto di incontro per acquisti e scambi di opere e di autori. Il libro è una entità astratta, a+l centro del+le contrattazioni ma praticamente non visibile o visibile solo ne+l suo protoplasma, l'«originale», uscito dal+la stilografica o dal+la macchina per scrivere del+l'autore.
Dedicata invece a+l libro vero è proprio quella Fiera che, tanti
anni orsono e per qualche anno, aveva luogo nel+la Villa Comunale,
nel+lo spazio prospiciente la facciata interna del+l' Acquario. Erano
diecine, forse un centinaio, di
stands
messi
su da editori e librai. Non mancavano anche de+gli autori, presenti
per firmare a+gli sperati lettori la copia di un loro libro ove
l'avessero acquistato. Ricordo tra questi un tal Luongo che aveva
tappezzato le pareti di legno del+lo
stand
di
cartelli
réclame
(come si diceva allora,
ancora il linguaggio del+la pubblicità non era diventato anglosassone)
che vantavano la sua ultima opera, debitamente allineata su+l banco.
Ricordo con esattezza il testo (in versi peraltro, inconsueta
civetteria) di uno di essi:
«Velia, donna
d' amore / Flessuosa come il gruongo / Sbocciata come un fiore / da+l
cervello dinamico di Luongo».
Traguardando attraverso il monocolo, con un
atteggiamento lievemente sprezzante, Renato Angiolillo, non ancora
direttore di un grande quotidiano a Roma e meno che mai convinto di
diventare un giorno senatore, a differenza de+l rumoroso e vociante
Luongo, osservava in silenzio il pubblico di passaggio dinanzi a+l suo
stand,
del+l'Editrice Tirrena. Il suo punto
di forza era «Spionaggio» di Max Ronge, se ricordo bene, rivelazioni e
commenti di uno de+gli organizzatori del+la rete spionistica germanica
durante la prima guerra mondiale.
Era [scoppiato] da poco scoppiato il
boom
di Jack London. «Il richiamo del+la foresta» era [diventato]
presto diventato (lo seguiva da presso «Martin Eden») un
bestseller.
La storia di un uomo e di un cane, con
il tenace affetto di quest'ultimo verso il suo padrone, era stata
accolta con commozione da+i lettori italiani.
- Si parla di un cane, e di un suo padrone, un cercatore d' oro. Lo
comperi, è bellissimo, un gran libro. Così sussurrava suadente il
baroncino Lucio D'Ambrosio, collaboratore de+l «Roma del+la Domenica»,
ad una anziana signora. Comprò il libro? Sinceramente non ricordo.
Assente da questa kermesse, con sdegno aristocratico, Gasparino Casella. Editore di Edwin Cerio e domani di Malaparte, aveva in dispetto questa manifestazione troppo apertamente «piazzaiola», dimenticando che almeno una volta al+l' anno avvicinava a+l libro migliaia, anzi diecine di migliaia di persone, altrimenti lontane e intimidite da+gli scaffali di una ibreria, specie di una come la sua, frequentata addirittura da Anatole France.
Sì, il libro è merce nobile, può incutere diffidenza e timore. A
molti la mancanza di lessico rende incomprensibile buona parte de+l
testo. Ed è anche un prodotto, almeno per talune costose edizioni,
abbastanza ricco. Non per nulla in una libreria di Via Carducci, con
l' insegna accattivante di «Libri & Libri», hanno impiantato un
detector elettronico, nè più nè meno che altrove, una banca, ad
esempio, o il
gate
di un aeroporto, a difesa
de+i taccheggiatori. Anche il libro è diventato un possibile oggetto
di furto. Vale a compensare la dubbia iniziativa del+la vendita di
libri a tanto il chilo, come la mortadella o il cacio parmigiano..
LA NOTIZIA:
Al+l'inizio de+gli anni 80
l'Aci ha proceduto ad una profonda revisione del+l'impostazione
del+l'educazione stradale nel+le scuole, poichè tale insegnamento era
fondato dal+le varie amministrazioni ed enti essenzialmente su una
visione nozionistica, riguardante soprattutto una informativa sul+la
segnaletica stradale prevista da+l T. U. de+l Codice del+la Strada.
La nuova impostazione, infatti, pur non negando una certa validità a quella precedente, trova fondamento ne+i principi psicopedagogici più moderni che regolano le attività didattiche miranti a rendere tale argomento uno de+gli elementi formativi del+la personalità de+i singoli.
Anche i più recenti studi in campo internazionale confermano che non è possibile modificare durevolmente il comportamento del+l'utente del+la strada con interventi sporadici ed occasionali, e che si possono ottenere risultati costanti ne+l tempo solo nel+la misura in cui l'individuo ha sviluppato comportamenti adeguati al+le situazioni del+la circolazione, facendo*ne «abiti comportamentali» ne+i periodi di ristrutturazione del+la personalità e del+la capacità di adattamento (cio*è nel+l'infanzia e adoloscenza).
L'Aci, sul+la base de+i principi sopra esposti, sta approntando un programma articolato in successivi progetti destinati a+gli alunni del+le divese fasce del+la scuola di base, iniziando fin dal+la scuola materna, correlati tutti con le fasi di sviluppo cognitivo affettivo e sociale de+l bambino. Al+lo stato attuale sono stati [predisposti] gia predisposti, in accordo con il ministero del+la Pubblica Istruzione e con il ministero de+i Lavori Pubblici, progetti destinati rispettivamente a+i bambini del+la scuola materna ed a+gli scolari de+l primo ciclo del+la scuola elementare.
Pertanto, verrà presentato questa mattina presso l'Hotel Britannique un progetto realizzato con la collaborazione del+l'ANIA e de+l ministero del+la Pubblica Istruzione. Le classi rappresentate (54) sono una parte de+l campione di 156 classi complessivamente interessate al+la sperimentazione ne+l resto de+l territorio nazionale.
Al+la fine del+l'anno scolastico, poi, gli insegnanti verranno [convocati] di nuovo convocati per un'altra giornata per raccogliere i risultati conseguiti con la sperimentazione.
Mi chiamo Silvana Fava, sono nata a Carpi (Mo) il 2-8-58 da genitori napoletani «veraci» trasferiti*si qui trentadue anni fa per motivi di lavoro. Anch'io vivo e lavoro qui, impiegata in un istituto di credito, ma ogni tanto vado a Napoli, con la scusa di far visita a qualche parente... perché io amo Napoli.
Sono ne+l mio ufficio, di nuovo qui, nel+la mia piccola città di provincia, banale, monotona, pulita e ordinata e finalmente riesco a piangere, di un pianto liberatorio... soltanto ventiquattro ore fa ero ancora a Napoli, la città de+i miei genitori, la città più bella de+l mondo dove ogni volta che torno, lascio qualcosa di me.
Ieri ero ancora là, ne+l mondo de+l caos e del+la fantasia, dove la gente si stupisce se guidi l'automobile con la cintura di sicurezza o se cerchi un cestino per buttare la carta.
Più ci penso e più mi sento pervadere da una sensazione frammista di rabbia e di dolore. Non vorrei essere retorica o dire cose banali e scontate, già dette e ridette. Su Napoli ormai si è cantato e si è detto tutto; ma devo parlare: ho bisogno di sfogar*mi, sennò esplodo.
Quante volte ho sentito parlar male di Napoli e l'ho difesa a spada tratta! Come ho detto, io sono nata e vivo qui, nel+la grigia e ordinata provincia modenese, ma amo tanto la mia terra d' origine e, più o meno una volta al+l'anno (talvolta anche più raramente), torno al+le mie radici ed ogni volta è una scoperta nuova: un angolo, un portone, un vicolo, uno scorcio panoramico non ancora scoperto, ecc.
Ma ogni volta è anche la costatazione di un lento e progressivo degrado ambientale e quello che più è triste è che non riesco a veder*ne una via d'uscita o di miglioramento. Perché? Per il più grave de+i motivi: l'indifferenza. Ormai è un fatto di cultura e di costume. Queste montagne di spazzatura e questa trascuratezza sono una cosa normale ed accettata come tale.
Accidenti, ma non è possibile! State uccidendo la vostra città, la vedete agonizzare e non ve ne accorgete neppure!
Non voglio far*vi un processo. Questo vuole essere soltanto una specie di appello che sento il dovere di fare a tutti voi, perché vi amo: siete il mio popolo. Perché Napoli è la città de+i miei nonni, de+i miei padri e de+i loro padri e non posso sentir*vi insultare da+i settentrionali e tacere perché devo riconoscere che, a parte gli indiscussi problemi del+la città, hanno ragione.
Genitori di Napoli, insegnate a+i vostri figli di non buttare tutto a terra, lungo le vie! Insegnanti, dedicate ogni tanto qualche minuto del+le vostre lezioni a spiegare un po' di educazione civica!
Qui non è questione di sensibilizzare l'opinione pubblica o di avere de+l denaro da spendere per, la città: è soprattutto questione di mentalità. Insegnate a+i bambini che la città appartiene a loro e forse presto si sentiranno in colpa quando la sporcheranno e a poco a poco si accorgeranno che non è difficile buttare le cose nel+la spazzatura piuttosto che per terra.
Non posso credere che un popolo pieno di creatività, fantasia e
intelligenza possa ridurre una città splendida come Napoli in una
enorme pattumiera. Cosa pensate di fare quando sarete riusciti a
distrugger*la completamente? La buttate via e ne fate un'altra?
((
Silvana Fava
Carpi))
Desidero esprimere il mio disappunto per il modo in cui diversi conduttori di mezzi pubblici effettuano le fermate.
Mi riferisco ad esperienze personali: salire su di un autobus vuol dire dover*si lanciare a volo così come scendere vuol dire fare un salto mentre il mezzo cammina. Insomma molti autisti (a parte il fatto che non effettuano alcune fermate obbligatorie) non si curano di «fermare» il mezzo per permettere a+i cittadini una sicura salita o discesa.
Il problema sta ne+l fatto che i mezzi pubblici sono a+l servizio non solo di persone giovani e scattanti ma anche di persone anziane, di bambini, di invalidi, di donne in gravidanza. Ritengo che per tutte queste categorie una caduta durante la discesa da un autobus non perfettamente fermo potrebbe risultare pericolosa.
C'è da chieder*si se la fretta de+i conduttori di autobus non sia
volta a guadagnare un momento più lungo di riposo al+lo stazionamento.
((
Maria Beatrice Durante Mangoni
Napoli))
Merito pure de+l Vostro Giornale!, se una coscienza
nuova insorge contro il diffuso malcostume di far de+l male al+le
bestie: un grave peccato per S. Tommaso d'Aquino. Il fatto stesso che
siamo dotati di pensiero ci comanda ogni sollecitudine verso esseri
inferiori, che, privi di razionalità, sentono più di noi la sofferenza
e la morte; ma le affrontano con dignità. Di là di ogni legge
positiva, è Dio che si offende, dato che il Suo
«Spirito
non è solo nel+l'uomo, ma in ogni cosa che vive».
E non sta
scritto pure che il Padre celeste provvede a tutte le Sue creature?
Per Papa Wojtyla, anche sul+le orme di Francesco d'Assisi e di
Filippo Neri, uno stesso destino (
«Sollicitudo rei
socialis»)
lega gli animali a noi, chiamati a occupar*ce*ne.
Il Mistero del+la Redenzione coinvolge tutto il Creato.
Eppure la religiosissima Spagna, in 3mila feste in onore di Maria o de+l Santo Patrono martirizza animali e ne sparge il sangue. Che strana cristianità! Fede e ferocia! Ce ne ha parlato su «Il Mattino» de+l 3 ottobre Clara Genero, responsabiIe de+l «Comitato Lida». Addirittura si stava preparando una corrida per i pellegrini di Santiago de Compostela, in barba al+la Manifestazione internazionale, tenuta*si il 25 giugno a Madrid contro spettacoli con sevizie di animali.
Ma come rimane la Madonna, quando «per Lei», il povero «Toro de la Vega» viene trafitto e [viene] castrato vivo? Vergogna!
Onore a+l parroco di S. Giovanni de+i Fiorentini a Roma, mons.
Canciani!, che crede ne+l paradiso de+gli animali. Come Paolo VI.
Egli, aprendo la Chiesa pure a+i cani, a+i gatti, a+gli uccellini...
avvicina a+l Signore
«i sereni animali che avvicinano a
Dio».
Come dice U. Saba. ((
Luigino
Piccirilli
Afragola))
- Sul+l'Italia affluiscono temporaneamente correnti umide ed instabili cui seguirà un graduale aumento del+la pressione.
Sul+le regioni settentrionali cielo poco nuvoloso con precipitazioni sparse più probabili sul+le zone alpine ma con tendenza a miglioramento ad iniziare da+l settore occidentale. Sul+le regioni centro-meridionali prevalenza di cielo poco nuvoloso salvo temporanei annuvolamenti sul+le zone appenniniche ove potrà verificar*si qualche isolato rovescio o temporale. Venti deboli occidentali con locali rinforzi nel+le zone temporalesche. Visibilità discreta localmente ridotta sul+le regioni settentrionali e sul+le zone montuose di quelle centro-meridionali. Temperatura senza notevoli variazioni. Mari generalmente poco mossi, localmente mossi i bacini settentrionali.
Su quasi tutte le regioni prevalenza di cielo poco nuvoloso salvo temporanei annuvolamenti e qualche precipitazione sul+la Sicilia e sul+la Calabria. Visibilità ridotta durante la notte sul+le zone pianeggianti de+l Centro-Nord.
Il Sole sorge al+le 6.21 e tramonta al+le 17.14. La Luna cala al+le 13.29 e si leva al+le 23.06. Fase del+la Luna: calante. Oggi ultimo quarto.
Prevalenza di cielo poco nuvoloso salvo temporanei annuvolamenti più intensi sul+le zone appenniniche ove potrà verificar*si qualche breve rovescio. Venti deboli occidentali con qualche moderato rinforzo sul+le zone montuose. Visibilità buona, localmente ridotta in montagna. Temperatura stazionaria. Mare poco mosso localmente mosso a+l largo.
Cielo poco nuvoloso salvo temporanei annuvolamenti. Mare poco mosso, localmente mosso a+l largo.
Schiarite ed annuvolamenti con locali rovesci. Venti moderati occidentali.
Alternanza di schiarite ed annuvolamenti con possibilità di locali precipitazioni. Venti deboli o moderati occidentali. Visibilità localmente ridotta in montagna. Temperatura stazionaria. Mare poco mosso o mosso.
«Lo sfizio di far assaggiare del+le
pietanze napoletane a chi non è di Napoli. È stato questo il motivo
che m'ha spinto ad aprire un ristorante a Roma. L' ho chiamato "A+l
Regno di Ferdinando lI", perchè il "re bomba", con le sue idee, che
stavano tra il rinnovamento e la repressione m'ha ispirato sempre una
certa tenerezza».
Chi parla così è Pippo Sanfilippo, un napoletano nel+la cui famiglia compaiono anche rami di Palermo e di Gaeta.
«Stiamo così a posto co+l Regno del+le Due Sicilie -
aggiunge il nostro interlocutore.
Compresa
l'ultima battaglia di Franceschiello le cui truppe si stanziarono
appunto a Gaeta. E il sovrano, quando sconfitto se ne venne in esilio
qui a Roma, andava a pranzo proprio in una trattoria in Via Banchi
Nuovi. A pochi metri da+l mio attuale ritrovo».
A questo punto vien spontaneo chiedere qualcosa, a
proposito de+i tipici piatti da lui preparati, con la competenza e la
passione de+l perfetto gastronomo. E si scopre così la tradizione d'un
menù tipizzato ne+i vari giorni del+la settimana.
«Proprio come avveniva a casa mia e come succede spesso in ogni dimora
di Napoli. Il lunedì gattò di patate, il martedì sartù di riso, il
mercoledì fusilli al+la genovese, il giovedì paccheri con ricotta e
ragù, il venerdì pasta con fagioli e cozze, il sabato la minestra
maritata. La domenica, se permettere ((sic), me la prendo di vacanza».
A coadiuvare il signor Sanfilippo «A+l Regno di Ferdinando II», c'è come dama di corte l' aristocratica signora Cinzia. È lei che trasmette spesso in cucina gli ordinativi. E la coadiuva un'équipe di camerieri che girano tra i tavoli con discrezione.
«I clienti più assidui? C'è stata qui qualche giorno
fa Carlo Giuffrè, che con Rino Marcelli e Angela Pagano va presentando
a+l Teatro Giulio Cesare la divertentissima "Miseria e Nobiltà".
Saputo che la commedia compiva cent'anni dal+la prima
rappresentazione, mi son dato da fare per organizzare in loro onore,
assieme a+l regista Giovanni Lombardo Radice ed a+gli impresari Lucio
e Mariolina Mirra, de+i pirciatielli al+la Felice Sciosciammocca
ch'erano uno schianto. E per restare in tema co+i personaggi de+l
lavoro scarpettiano, ho aggiunto "braciole al+la Semmolone",
"parmigiana al+la bellezza mia" e "mousse al+la Gemma".
«Anche i politici, del+le più opposte tendenze, vengono qui a
chiacchierare cordialmente. Emilio Colombo va matto per le pizzelle
fritte con mozzarella e basilico. A Martinazzoli piacciono le alici in
tortiera. Per Enzo Scotti preparo spesso i polipetti in cassuola. Per
i ministri Paolo Pomicino e Francesco de Lorenzo, spaghetti al+le
cozze: quelle de+l Fusaro s'intende. Guardate un po' qua, ne+l
registro del+le firme illustri, vi sono i nomi di Riccardo Peter,
ambasciatore de+l Nicaragua, del+l' onorevole Giuseppe Demitry, de+l
senatore Capunzo, de+l giudice Italo Ormanni e d'alcuni suoi egregi
colleghi, come i magistrati Buonaccorsi e Morgini.
Quando si ritrovano qua Catherine Spaak, Walter Mattau, Gina
Lollobrigida, Renzo Arbore, Marisa Laurito, Riccardo Pazzaglia, Paolo
Panelli, Tony Ucci, Carlo Giuffrè, Patrizia Pellegrino, Alberto Sordi
ed altri fedelissimi, offro a tutti un aperitivo che lascia
sbalorditi. Mi chiedono a quale casa francese appartenga lo champagne
che servo, ed io rivelo con fierezza che si tratta soltanto d' Asprino
d'Aversa. Di quello che ti fa venir voglia di ridere e di cantar
napoletano!».
L'I
STITUTO di studi giuridici e
politici «Roberto Ruffilli» ha promosso per oggi e domani a Raito un
incontro per discutere di «forme di governo e riforme istituzionali».
I lavori si apriranno stamane con una seduta tutta incentrata su+l
problema del+le leggi elettorali. Sarebbe stata un'abdicazione, per
un istituto che a Ruffilli si richiama, rinunciare a tale argomento.
Nondimeno, rispetto a quelle che furono le posizioni di Ruffilli, esso
può dir*si oggi per certi versi più attuale e per altri versi più
remoto.
A+l momento sarebbe difficile delineare in termini chiari, non esclusivamente «politici» (fra virgolette), le scelte e gli orientamenti de+i partiti. C'è chi sarebbe a favore del+l'elezione diretta de+l sindaco, ma non de+l Presidente del+la Repubblica; e viceversa. C' è chi vorrebbe passare dal+lo scrutinio di lista a+l collegio uninominale; ma ciò implicherebbe per alcuni la conservazione e per altri l'eliminazione del+la proporzionale. C'è chi pone come prioritari i profili di maggior governabilità e chi, invece, avverte soprattutto esigenze di rappresentatività.
Oggi, insomma, fra i partiti e ne+i partiti c'è poca chiarezza. Da un lato è bene che sia così: perchè non è pensabile che al+la riforma del+le regole de+l gioco ci si arrivi giocando a «prendere o lasciare». Da un altro lato, però, esistono scadenze istituzionali, a cominciare dal+la tanto attesa riforma de+gli enti locali, su cui occorre che la dignità del+la politica (senza virgolette) non sia sacrificata al+le fluidità ed al+le contingenze del+la tattica, o peggio de+l tatticismo.
Il disegno di legge Gava si propone di distinguere compiti de+i Consigli e compiti del+le Giunte: per determinare fra loro un vero e proprio rapporto di fiducia, prevedendo che esso si costituisca subito dopo le elezioni e sia [verificato] poi di continuo ed in concreto verificato. Ora, tali nuovi meccanismi verrebbero scavalcati dal+l' elezione diretta de+l Sindaco, perorata da Segni, acclamata da molti sindaci, sostenuta da una vasta e significativa platea di pubblica opinione, risolutamente avversata da+i socialisti, ben a+l di là del+la loro «antipatia» per qualche Sindaco, ed a prescindere anche dal+la loro propensione a+l presidenzialismo, che verrebbe limitato solo a+i «rami alti» de+l sistema costituzionale.
Non c'è dubbio che, in termini di stabilità, la fiducia consiliare
su cui punta Gava avrebbe,
sul+la carta,
meno
vigore de+l consenso de+gli elettori, proposto da Segni. Ma,
su+l campo,
le cose potrebbero rivelar*si diverse.
Tanto più che il sindaco eletto da+l popolo dovrebbe permanere in
carica per l'intero quinquennio: ne+l senso che al+le sue dimissioni
non potrebbe che seguire lo scioglimento automatico de+l Consiglio. Ed
è davvero arduo valutare se la cmpetizione ((sic)) politica ne
registrerebbe effetti di coesione e di responsabilizzazione, o
piuttosto di conflittualità e irresponsabilità, aggravate dal+le
suggestioni plebiscitarie.
Ovviamente, è assurda la pretesa di considerare la questione elettorale estranea al+la riforma del+le autonomie. Ne convince, sotto il profilo del+la procedura parlamentare, il diniego di Labriola a considerare pertinenti gli emendamenti di Segni. Ma egualmente assurdo sarebbe rinunciare a+l varo de+l nuovo ordinamento comunale e provinciale prima del+le elezioni del+la primavera prossima, perchè privo di una nuova normativa elettorale. Le strade de+l riformismo non sono mai quelle de+l massimalismo.
Se in ipotesi si accogliesse l' idea di Giannini, ne+i giorni scorsi fatta propria da+l responsabile de+gli enti locali del+la Democrazia Cristiana, senatore Guzzetti, di includere nel+l'ambito del+la libertà statutaria anche il modello elettorale, la coerenza de+l disegno di legge Gava non verrebbe meno; il tema del+la riforma elettorale avrebbe fatto un effettivo passo avanti; la riforma de+gli enti locali avrebbe davanti a sé un cammino più agevole.
Può sembrare un'ipotesi tortuosa. Ma forse dal+le riflessioni che si faranno nel+la costiera amalfitana potrà emergere un'immagine, se non proprio rettilinea, abbastanza nitida. Senza lacerazioni, ma anche senza compromissioni, del+la dignità del+la politica, il nostro sistema di autonomie, avrebbe detto Roberto Ruffilli, deve affacciar*si al+la soglia de+gli anni 90 in condizioni meno mortificanti di quelle odierne.
((ROMA - )) La figura e l'opera di don Luigi Sturzo saranno ricordate oggi ne+l corso di un incontro di amministratori locali democristiani a Caltagirone. Il convegno sarà concluso da+l segretario politico Arnaldo Forlani e sarà incentrato sul+la relazione de+l professor Malgeri, dedicata a+l pensiero di Sturzo nel+la storia del+le autonomie locali. A+l convegno interverranno il ministro del+l'Agricoltura Calogero Mannino ed il dirigente de+gli enti locali di piazza de+l Gesù Giuseppe Guzzetti.
«state attenti, c'è una trama contro la Dc»((di
((ROMA - )) Amarcord. Sono trascorsi otto lustri e passa. Erano gli anni aspri e difficili de+l dopoguerra e un ragazzo, poco più che ventenne, che divideva i suoi interessi tra il gioco de+l calcio e la politica, partì da Pesaro, al+la guida di una vecchia motocicletta, seduto su due taniche di benzina, al+la volta del+la Capitale, per partecipare a un convegno che uno de+i padri de+l sindacalismo cattolico, Achille Grandi, aveva convocato a+l Laterano. L'approdo romano, dopo un viaggio lungo e tormentato, su strade polverose e dissestate, fu al+la Garbatella, quartiere popolare e popoloso, dove un amico di famiglia, il professor Camillucci, saggista di buona fama, si offrì di ospitare il giovanotto. Si chiamava, quel giovanotto, Arnaldo Forlani e di strada, strada politica, da allora ne ha fatta e tanta.
Ora, da segretario del+la Dc, in una campagna elettorale tra le più insidiose, impegnato in un giro attraverso le sedi romane de+l partito, Arnaldo Forlani è tornato al+la Garbatella per rilanciare ne+l popolo democristiano, tra gente semplice che rifiuta i veleni sottili e le alchimie sofisticate del+la politica da Palazzo, il messaggio più autentico di un partito che non dimentica la sua matrice popolare. Un'ora prima, in un altra sezione di un altro quartiere popolare, il Celio, a pochi passi da+l Colosseo, Forlani aveva avuto analogo incontro, accompagnato da Pietro Giubilo, l'ex sindaco contestato e da Enrico Garaci, il capolista democristiano che ha [lasciato] temporaneamente lasciato la più quieta poltrona di rettore del+l'Università di Tor Vergata per avventurar*si su+l terreno minato di una battaglia dura, tra insidie e trabocchetti.
Forlani è qui per dar fiducia, per infondere coraggio, a dieci
giorni da+l voto. Ma di fiducia e di coraggio ne riceve anche lui da
questa gente che s'è data convegno per ascoltar*lo e segue attenta le
sue parole: giovani, tanti, e anziani che ricordano passate e dure
esperienze e invitano i ragazzi a non far*si impressionare da+gli
attacchi pesanti cui la Dc, a Roma, è sottoposta in questi giorni.
«Ricordate -
dice il segretario del+la Garbatella
-
dieci anni fa, quando un attentato terroristico (era il
quarto, in pochi mesi) distrusse completamente la nostra sezione?
L'abbiamo rimessa in piedi. Siamo ancora qui. E, allora, che cosa
abbiamo da temere?».
Forlani, dunque, non si difende, attacca.
«state attenti -
avverte -
perché purtroppo la
politica è diventata il regno de+gli artifici, del+la teatralità,
del+la propaganda più spregiudicata dove non sempre conta ciò che è,
ma ciò che si fa apparire. C'è una trama contro la Dc; una trama che
parte dal+le Botteghe Oscure e che fa leva su+i laicismi più
arrabbiati e sul+le massonerie più diverse. Non fate*vi intimidire,
non cadete nel+la rete»
Occhetto è al+l'offensiva? Mette la Dc su+l banco de+gli
accusati? E Forlani, sfoderando una grinta che smentisce lo stereotipo
che lo vuole morbido e schivo, replica a muso duro:
«Il
Pci non si occupa de+i problemi del+la città. Di Roma se ne infischia.
Ha un solo obiettivo: battere la Dc, far saltare l'alleanza di governo
e aprire prospettive di crisi nel+la speranza di reinserir*si in
questo modo ne+l gioco. Quella che stiamo affrontando è una prova
importante, molto importante. I nostri avversari ne hanno dilatato
oltre misura il significato, l'hanno drammatizzata a+l massimo. Non
fate*vi impressionare: i comunisti sono de+i disperati che tentano di
recuperare in Italia dopo aver fallito altrove. Ma sono in malafede.
Una volta, almeno, avevano coraggio. Oggi non hanno nemmeno più
questo. Ricorrono a tutti gli espedienti, a tutte le propagande
cercando in modo grottesco di accreditare la tesi che le sofferenze di
Roma siano attribuibili ad un sindaco democristiano e ad una giunta».
Quello che il segretario del+la Dc presenta è un partito
per nulla intimidito, che orgogliosamente rivendica la propria
capacità di parlare al+la gente e con la gente. E qui Forlani fa
riferimento non solo a+l Pci, che è il nemico numero uno da battere,
ma anche a tutte le altre forze politiche. Dice:
«Tutti
avvertono una frattura fra apparati di partito e società civile. Si
dice che i partiti tendono a chiuder*si in se stessi e la critica ha
un fondamento di verità. Ma guardiamo le liste che sono state
presentate a Roma. Tutte, proprio tutte, hanno al+la guida uomini che
appartengono a+gli apparati tradizionali. Il partito che ha rinnovato
di più è la Dc. Non si è chiusa. Si è aperta ad una classe dirigente
nuova che è cresciuta nel+la società civile, fuori da+gli apparati».
Forlani guarda Enrico Garaci che gli siede accanto e
aggiunge:
«Il nostro capolista, a differenza di altri,
non ha realizzato la sua carriera professionale per i favori di un
partito, ma per le sue capacità e per i suoi meriti».
La gente applaude. Ritrova un orgoglio nuovo e al+la fine si fa intorno a Forlani che stringe mani e ascolta e si ferma ad abbracciare vecchi amici riscoprendo volti noti, segnati da+l tempo, di quei giorni lontani quando da Pesaro su una improbabile motocicletta, un ragazzo arrivò impolverato e felice al+la Garbatella per dare avvio ad un discorso con i romani e con Roma che da allora non s' è [interrotto] più interrotto ed oggi s'alimenta di nuove speranze tra tensioni e battaglie.
((ROMA - )) Quando l'incontro avviene tra amici, sia
pure ne+l contesto di una visita che è insieme privata e di Stato,
possono saltare, persino in Vaticano, le ferree regole de+l
cerimoniale. Il Papa polacco riceve nel+la sua biblioteca privata il
premier cattolico del+la sua Polonia ed interrompe mons. Monduzzi,
prefetto del+la Casa pontificia, che stava [per presentare]
formalmente per presentare l'ospite:
«Credo davvero di
conoscer*lo bene».
Poi l'abbraccio affettuoso, lo scambio di
doni, l'emergere del+la comune speranza di un rafforzamento de+l
processo democratico. Ma anche la riaffermazione del+la solennità de+l
momento. A Mazowiecki che lo ringrazia per il fondamentale aiuto al+la
causa polacca, Giovanni Paolo II replica:
«Ciò che ho
fatto fa parte del+la mia missione universale e come tale deve essere
visto. Considero questa udienza storica non soltanto per spirito
patriottico ma perchè si inserisce nel+l'evoluzione storica de+l
mondo».
Testuale la dichiarazione fatta durante il colloquio privato durato oltre trenta minuti viene diffusa da+l portavoce mons. Navarro a+i giornalisti in attesa nel+la sala stampa vaticana. Non è cosa da poco per la forma e per i contenuti. Accade assai di rado che venga riferita tra virgolette una impegnativa posizione de+l Pontefice.
D'altra parte tutto ha reso diversa da altre la visita di Mazowiecki in Vaticano. Proprio ieri la Chiesa consacrava due vescovi polacchi, un libanese ed il primo alto prelato del+la Bielorussia esaltando la nuova spiritualità del+l'Est lungo un cammino che sembra meno aspro ne+l momento in cui il Vaticano ritrova interlocutori a Mosca. L'appoggio morale a Mazowiecki che ha pregato a lungo sul+la tomba di Pietro non poteva risultare che pieno. È carico di significati il sottinteso appoggio di natura «politica» che la Chiesa autentica regista del+l'incruenta rivoluzione polacca continua a dare a Varsavia.
E con la consapevolezza con cui agiscono ormai affinchè la Polonia
non torni più indietro sul+la linea de+l totalitarismo che il primo
ministro Mazowiecki lascerà oggi Roma a conclusione di una visita i
cui risultati sono altamenti spendibili a+gli occhi del+l'opinione
pubblica polacca. Il premier non rientra a Varsavia soltanto con la
garanzia di aiuti per centinaia di miliardi, ma con la certezza di
aver trovato una «grande comprensione ne+i politici e ne+gli
industriali» e di essere entrato in un club di amici.
«Posso dire soltanto -
ha detto durante una conferenza
stampa al+l'hotel Excelsior Mazowiecki -
di essere
profondamente soddisfatto avendo potuto constatare che l'Italia
passata dal+le parole a+i fatti intende sostener*ci nel+l'ambito
internazionale. Mi conforta la scelta di Roma per il mio primo
viaggio, sapevo che avrei ritrovato le origini cristiane ed europee».
Una proiezione questa in chiave occidentale che non
passa comunque attraverso il rigetto di altre «radici».
«Vogliamo guardare ad Est come ad Ovest»,
ha detto il primo
ministro polacco sgattaiolando tra domande insidiose prima di chiarire
che a Mosca ed a Varsavia esiste la
«consapevolezza
del+la necessità di una collaborazione comune».
Ma al di là
del+la forzata equidistanza annunciata, è chiaro che la nuova
leadership polacca punta essenzialmente sul+l'Occidente per uscire
dal+la crisi economica che ne minaccia la stabilità. A+l momento il
partner migliore è stato trovato a Roma. In un'Italia che, come ha
sottolineato Martelli, altro ospite di Mazowiecki cui ha suggerito una
linea di rinnovamento nel+la «gradualità» ha fatto qualche sacrificio
di bilancio pur di aiutare Varsavia. Ma l'appoggio deciso da+l
Consiglio di Gabinetto non è soltanto questione di soldi. Proietta
piuttosto la volontà di una politica stera ((sic)) a tutto campo
basata su+l dialogo. Una linea sintetizzata in tre parole da+l
ministro de+gli Esteri De Michelis in un brefing al+la Farnesina:
«Dobbiamo puntare sul+la tempestività, sul+la globalità e
sul+la adeguatezza».
Il ministro ha sottolineato inoltre che
i processi al+l'Est sono diventati tanto tumultuosi da far correre il
rischio al+l'Europa Occidentale di trovar*si impreparata.
((ROMA - (t.b.) )) Lotta al+la droga, nomine ne+gli enti pubblici, riforme istituzionali. Argomenti su+i quali la maggioranza discute e si divide tenendo d'occhio la campagna elettorale romana, minitest da tutti considerato importante. E c'è chi dietro al+le polemiche di questi giorni vede un disegno preciso per minare la solidarietà intorno a+l governo.
Sono i socialisti a denunciare il «complotto». Se il
vicepresidente de+l consiglio Claudio Martelli parla di «calcio negli
stinchi», Nicola Capria, presidente de+i deputati de+l Psi, spiega che
è proprio il governo il vero «bersaglio» del+le manovre che secondo i
dirigenti de+l garofano partirebbero dal+l'area zac:
«dal+l'area del+la sinistra dc -
sostiene infatti Capria -
giungono segnali in qualche modo preoccupanti».
Si riferisce, Capria, al+le dichiarazioni di Bodrato su+l «governo
ombra» a palazzo Chigi e al+la lettera di Goria sul+la droga:
«iniziative che, coordinate o no, hanno oggettivamente un
carattere destabilizzante e che difficilmente possono non avere come
bersaglio il governo, visto che tendono a corrodere la maggioranza».
Preoccupato per la tenuta de+l pentapartito è anche il
socialdemocratico Cariglia, molto irritato per la «discriminazione» di
cui sarebbe oggetto il suo partito.
«Non si tratta di
poltrone nè abbiamo le traveggole -
dice -
tant'è che il vicesegretario del+la Dc Guido Bodrato ha [indicato]
persino indicato quali sono a suo parere i detentori veri de+l potere
in seno al+l'attuale governo. C'è qualcosa, dunque, che non va e va
rivisto».
Per questo Cariglia sollecita la convocazione di
un vertice di maggioranza «per rimettere nel+la giusta carreggiata il
governo».
C'è aria più distesa, invece, in casa Dc dopo le dichiarazioni
de+l segretario Arnaldo Forlani sul+le riforme elettorali. Mario
Segni, Gerardo Bianco e il liberale Alfredo Biondi, che guidano il
drappello di deputati intenzionati a batter*si per la modifica del+la
legge elettorale ne+gli enti locali, hanno avuto parole di
apprezzamento per l'apertura a+l dialogo di Forlani e stanno mettendo
a punto un emendamento al+la riforma de+gli enti locali per introdurre
l'elezione diretta de+l sindaco. Ma il presidente de+i deputati dc
Enzo Scotti avverte che
«su+i meccanismo elettorali c'è
una grande confusione. È impossibile -
spiega -
decidere in astratto se sia più efficace un sistema maggioritario o
uno proporzionale, senza chiarire prima gli obiettivi politici che si
intendono perseguire».
Scotti porta un esempio:
«il Pci si era avvicinato al+la proposta Pasquino per costringere i
socialisti ad una chiara scelta di campo e, comprensibilmente il Psi
si è ribellato. Ora però che la crescita de+l Psi mette a rischio la
posizione prevalente de+l Pci nel+la sinistra, anche i comunisti
appaiono più incerti».
La violenza del+la campagna elettorale impedisce però un
confronto sul+le cose da fare. Il comunista Valter Veltroni vede
«un dato politico chiarissimo: Dc e Psi svolgono la loro
campagna esclusivamente contro il Pci. L'unico vero avversario, quello
a+l quale occorre sbarrare la strada è, per questi partiti, il nuovo
Pci».
Il socialista Carraro replica a+l dc Bodrato
assicurando*lo di non aver assolutamente fatto il capolista a Roma per
non dire di no a Craxi. Il missino Fini accusa la Dc di essere
«il partito campione di trasformismo, sistematicamente
anticomunista prima de+l voto per diventare non più anticomunista
subito dopo».
((ROMA - (S.R.) )) Totale affiatamento con il ministro Martinazzoli, voglia di fare, ma anche studio attento de+i nuovi problemi de+l dicastero, Clemente Mastella, in un'intervista a+l «Mattino» riassume la sua esperienza di questi mesi al+la Difesa non tralasciando i due temi di attualità politica: le elezioni romane e la lettera di Goria a+i senatori Dc sul+l'argomento droga. Foto de+l Presidente del+la Repubblica dietro la scrivania, poco più in alto un crocifisso in legno, grandi carte geografiche al+le pareti, Mastella non vuole strafare ma preparar*si con intelligenza a+i successivi «passaggi» del+la politica. Utilizzare le strutture sportive militari per supplire al+le carenze del+le palestre scolastiche; portare in molti centri, dove i distretti militari sono stati aboliti, del+le strutture mobili per andare incontro al+le esigenze del+la gente, sono alcune del+le idee che, d'intesa con il ministro, vorrebbe portare avanti. Con una filosofia nuova e vecchia insieme: aprire il mondo militare al+la società civile. Vincere le diffidenze.
- Tanto per cominciare, ne+l vincere le diffidenze non sarebbe utile, come primo passo, togliere i "sigilli" su+l caso Ustica?
¸«Su Ustica non si può non condividere la linea scelta da Martinazzoli. Che facciamo, sospendiamo? Interveniamo? No, le sedi adatte per mettere a nudo la verità ci sono: la commissione per le stragi e la magistratura ordinaria. Non è riluttanza o indugio; vogliamo la "verità vera". Ma proprio per questo il ministero si muove sul+l'unica via responsabile davanti ad una vicenda drammatica e complessa».
- La posizione di Goria crea al+la Dc qualche problema, ed il fatto che alcune critiche su questo delicato terreno di coesione del+la maggioranza vengano dal+la sinistra Dc si presta a diverse interpretazioni. Lei cosa ne pensa?
«Credo che le intenzioni di Goria siano state [interpretate] male interpretate. Io non vi ho visto volontà di contraddire le indicazioni di massima raggiunte, o di "toccare" la sfera de+l governo, bensì la richiesta di un confronto più ampio sul+l' argomento. Forse affrontare il problema droga in una direzione Dc non sarebbe una cattiva cosa. Nessuno può avere la pretesa di detenere la risposta più giusta in una materia dove non esistono certezze definite».
- On. Mastella, sono seduto davanti a lei da dieci minuti ed il telefono non fa che squillare. Anche non volendo sono costretto ad ascoltare i temi del+le sue conversazioni. La politica entra in tutte le telefonate. Ma non voleva prender*si un periodo di calma e occupar*si esclusivamente de+l ministero?
«E come potrei lasciar perdere la politica in un momento in cui c'è il rimpianto per la politica e un pò di nostalgia per quanto è stato fatto ne+gli anni passati. Prendiamo Roma e la discussione del+le scorse settimane su+l rapporto tra la Dc e il Mondo cattolico. Io non voglio giudicare ne "gettare la croce", è proprio il caso di dir*lo, su questo o quello. Ma c'è un dato di fatto che non è proprio confutabile da nessuno. Quando la Dc camminava sul+la strada de+l rinnovamento, ed è inutile che si storca la bocca a+l solo sentire questo termine, i democristiani potevano girare a testa alta. La Dc aveva credibilità e rispetto da parte del+la Chiesa. I giovani comprendevano che si era in presenza di uno sforzo per cambiare, per migliorare, per raggiungere un qualche cosa. Oggi, e non sono passati cinquant' anni, questo "patrimonio" sembra esser*si dissolto. Dopo le elezioni, che mi auguro vadano più che bene, sarà opportuno fermar*ci a riflettere su+i diversi modi per andare avanti».
- Ne+l frattempo ci vorrebbe un pò più di energia nel+la campagna elettorale. Magari anche da parte del+la sinistra Dc. O no?
«La sinistra è per l'unità del+la Dc, e per le elezioni a Roma siamo tutti impegnati a+l massimo, ma questa disponibilità del+la componente non può essere considerata tale al+l'infinito. Senza una risposta che vada nel+la stessa direzione anche la migliore del+le disponibilità perde corpo».
HARALD
e Sonia hanno salvato per ora
la traballante giunta rosso-verde di Milano. Ma chi sono costoro?
Perbacco, il Re e la Regina di Norvegia venuti nel+la capitale
lombarda in visita ufficiale. E siccome dovevano per forza essere
ricevuti in municipio ecco che la soluzione del+la lite, scoppiata in
questi giorni tra il sindaco socialista ed i due assessori verdi da+i
quali dipende la sopravvivenza del+la giunta stessa, è stata rinviata
a lunedì prossimo. Tutta la vicenda non meriterebbe maggiore
attenzione di quella che si dedica al+le beghe locali se non ci fosse
di mezzo la contraddizione fondamentale de+l movimento ecologista, in
tutte le sue sfumature, destinato ad incidere sempre più profondamente
sul+lo sviluppo non soltanto di Milano. La materia de+l contendere è
presto detta: la giunta, che da+l marzo 1987, quando i socialisti
sbarcarono i democristiani e imbarcarono i comunisti, un
socialdemocratico e due verdi (41 consiglieri su 80) sembra sempre lì
lì per cadere ma non cade mai perchè al+l'ultimo momento i due verdi,
dopo aver protestato e minacciato di passare al+l'opposizione (e basta
poco per far*li arrabbiare) rientrano ne+i ranghi, ben sapendo che in
un modo o nel+l'altro magari con l'aiuto de+i repubblicani tutto
continuerebbe come prima ma senza di loro.
Ne+l febbraio di quest'anno i verdi ottennero una grande vittoria, riuscendo ad imporre una variante a+l piano regolatore secondo la quale, in ogni grande area edificabile, il 50 per cento deve essere riservato a+i prati ed a+gli alberi. Giusto. Ma ora che in base a quell'accordo il sindaco si appresta a dare il via al+la costruzione di 300mila metri cubi di case-uffici nel+l'area di 200mila metri quadri un tempo del+l'Istituto Sieroterapico, i verdi recalcitrano e dicono che non ci stanno più: Cinzia Barone, assessore al+l' Ecologia, e Piervito Antoniazzi, assessore al+la Sanità, vogliono meno case e più alberi. Perchè questo voltafaccia? Come abbiamo [accennato] già accennato i verdi, che anche a Milano si sono divisi in due confessioni, sperano, al+le prossime amministrative, di salire da quel 4 circa per cento che hanno ora a+l 10 per cento. Inoltre sanno che se riuscissero a vincere la «battaglia de+l Sieroterapico» tutto il loro movimento ne trarrebbe lustro con vantaggio immediato de+i loro confratelli che sperano, tra poco, di seder*si più numerosi in Campidoglio. La loro presa di posizione ha diviso anche i comunisti milanesi i quali non sapendo più che pesci pigliare a Milano come altrove, provano a pescare anch'essi ne+l grande mare del+l'ecologia. Il sindaco Paolo Pillitteri strepita, minaccia di togliere le deleghe a+i due assessori verdi ed ha fretta di mettere in moto le ruspe e le gru.
Tutto questo accade mentre nel+la capitale lombarda la fame di case sta crescendo e da un lato favorisce i sempre più frequenti «espropri proletari» che fanno temere un ritorno a tempi di violenza, dal+l'altro spinge al+le stelle i prezzi del+le case: entro la cerchia de+i Navigli, ormai si vendono e si comprano case a otto milioni a+l metro quadro.
Ma il problema, dicevamo, non è soltanto milanese, anche se questa città che in passato ha [saputo] sempre saputo trovare le soluzioni giuste a+i nuovi problemi, assume toni drammatici come sempre avviene quando sembra che tutti e due abbiano ragione: sia quelli che si battono per la qualità del+la vita, come l'aria, l'acqua ed il verde; sia quelli che pensano prima di tutto al+le necessità del+la vita, come le case o i trasporti.
La verità è che Milano ha perso il suo ruolo di capitale morale d'Italia anche se conserva il primato nel+l'economia o nel+la moda. Ma non c'è più nessuno, qui, che sappia elaborare una cultura moderna intesa come capacità critica di affrontare e risolvere i nuovi problemi secondo buon senso e giustizia.
Tutto sommato Milano è diventata un accampamento di tribù diverse ed estranee l'una al+l' altra, che vivono in comode capanne di pietra e cemento (che però non bastano più). Le tribù si ritrovano unite ed affratellate soltanto ne+l nuovo «rito ambrosiano» del+la esultanza sportiva quando trionfa l'Inter e - quest'anno sempre meno - il Milan. Ma appena lo scudetto ridiscende dall'altare, ognuno ritorna a+i fatti suoi indifferente ed ostile a+gli altri. Dove sta il rimedio a tanta degradazione? Dov'è l'uscita di sicurezza verso la riconquista del+la dignità, del+la solidarietà e del+la serietà, un tempo preclare virtù ambrosiane? Nessuno la scorge e a+i pessimisti vien voglia di ripetere il doloroso grido che quattro secoli fa lanciò, inascoltato, S. Carlo Borromeo: «Oh città, oh Milano!».
«Mi vogliono uccidere»((
«Se ho fatto qualcosa per il mio paese,ha detto il Pontefice,
l'ho fatto soltanto ne+l contesto del+la mia missione universale»Grazie, Wojtyla Mazowiecki abbraccia il vecchio amico
«Questa Polonia non tornerà indietro»
((ROMA - )) È stato un incontro storico.
Ma un incontro tra amici.
«Grazie, non c'è proprio bisogno di
presentazioni»:
una battuta, un sorriso, un abbraccio. Il Papa e
Tadeusz Mazowiecki si sono incontrati così ieri mattina in Vaticano.
Due vecchi amici uniti da un unico grande amore per la Polonia, per un
Paese che vuole ricominciare a vivere.
«Speriamo che non si torni
indietro»,
ha aggiunto il papa.
«Questo non è possibile»
ha risposto prontamente Mazowiecki.
«Se ho fatto qualcosa per
la Polonia l'ho fatto solamente ne+l contesto del+la mia missione
universale»
ha voluto precisare ancora Wojtyla,
«e questa
udienza è un fatto storico non sotto il profilo patriottico ma perchè
si inserisce nel+l'evoluzione storica de+l mondo».
Con Giovanni Paolo II il leader de+l governo polacco ha avuto un lungo colloquio riservato; hanno parlato anche del+la prossima visita in Vaticano di Gorbaciov.
Ma anche ieri il premier polacco non si è stancato di ripetere che
l'Italia deve essere presa ad esempio da+gli altri Paesi occidentali,
e ha ribadito senza vergogna che bisogna fare in fretta: il tempo
stringe, l'inverno è al+le porte. Se non si dovesse intervenire con
celerità tutto il processo democratico potrebbe essere vanificato.
«Dal+le parole a+i fatti», è diventato il suo slogan e ieri mattina
Gianni De Michelis, a Palazzo Chigi, gli ha dato ragione. Ha detto il
ministro de+gli Esteri italiano:
«Sinora per la Polonia
abbiamo fatto il nostro dovere, ma in futuro faremo anche di più».
Molto si muove in queste ore in favore del+la Polonia.
Il «grande interesse occidentale» che Mazowiecki chiedeva si sta
[materializzando] finalmente materializzando. ((
APAGINA 2 VITTORIO DELL'UVA))
((NAPOLI - )) Per una serie di temporali scatenati*si dal+le 4.30 in poi, Napoli ha vissuto ieri un'altra giornata d'inferno. Già al+le 7 è il caos assoluto. La metropolitana del+le Fs è ferma per un allagamento, su+i raccordi autostradali le code sono lunghe qualche chilometro. Al+le 8.30 la pioggia si placa, ma c'è ben poco da fare per raddrizzare una situazione che si è andata [deteriorando] via via deteriorando sia a+l centro che in periferia. Gli uffici aprono in ritardo, gli scolari sono costretti a tornare indietro perchè diverse aule sono piene d'acqua.
Napoli in molte zone si è [trasformato] letteralmente trasformata
in un lago. E per il resto del+la giornata la situazione non si
modificherà di molto. Si registra persino il deragliamento di un tram.
((
A PAGINA 19 PIETRO GARGANO, DANIELA DE CRESCENZO ED
ENZO POPOLI))
UN
grande storico spagnolo, finissimo
studioso di Cervantes, Americo Castro ha cercato di rispondere a+l
problema del+la realtà storica di Spagna ricorrendo al+la formula de+l
vivir desviviéndose.
Con ciò lo storico
intendeva dire che la struttura di vita de+gli spagnoli è la mancanza
di sicurezza e l'angoscia ne+i riguardi de+l proprio esistere, il
vivere in dubbiosa inquietudine. Ebbene, per molto tempo, quando mi
sono colto a riflettere su+l significato complessivo del+la storia di
Napoli, su+l modo d'essere de+i napoletani e del+la loro storia, ho
pensato che anche a questa storia e a+i suoi protagonisti potesse
applicar*si la paradossale formula di Americo Castro. Convinto del+la
fatuità, oltre che del+l'infondatezza teorica, d'una presunta
napoletanità,
qualcosa di costante ed eterno, una
essenza o irreale sostanzialismo serrato tra fatalismo mitico e
razzismo; a+l contrario ritenendo che il senso del+la nostra storia
(come di ogni altra storia) possa essere colto solo nel+lo studio de+i
comportamenti, in ciò che Castro chiamava la «dimora vitale» di ogni
popolo, ho ritrovato ne+l
vivir desviviéndose
una chiave possibile di lettura. Perché, forse, nessun popolo
come il napoletano ha vissuto e [ha] creato alti valori di civiltà e
di cultura sentendo*si mancare il terreno sotto i piedi, lottando
accanitamente contro una insicurezza di sé e de+l proprio domani e,
nonostante tutto questo, ha rinnovato quotidianamente la propria
scommessa esistenziale, ché ((sic)) vivere a Napoli è [stato] sempre
stato un po' una scommessa tragica, drammatica, inquieta, inquietante.
Ribelli al+la legge e ad ogni norma consacrata, i napoletani sono
[stati] sempre stati fedeli al+l'imperativo de+l proprio esistere,
del+la propria specificità. La prolungata coscienza di esistere come
un non esistere ha dato loro la forza - un pò donchisciottesca - di
dimostrare la possibilità del+l'impossibilità. Di qui la versatilità
pronta, l'insuperabile capacità di adattamento, il sorriso (amaro) che
accompagna ogni dramma per quanto grande sia, anzi tanto maggiore
quanto più doloroso è il dramma. Ma da qui anche il convertir*si in
cinismo del+l'intelligenza pronta e desta, il non prender*si mai su+l
serio, offrendo*si così al+le speculazioni e strumentalizzazioni più
rozze e volgari, tanto «chisto è o' paese do' sole».
Ebbene, da un po' di tempo, con sempre crescente dolore, con
sempre maggiore disagio, avverto come vuota e consolatoria anche
quella formula e tutto ciò che vi ho [fatto] sempre fatto
accompagnare. Mi vado convincendo che la forbice tra le diverse e
sganciate parti del+la realtà storica di Napoli (da una parte il
degrado economico e le lacerazioni sociali, dal+l' altra le grandi
vette del+la cultura e del+la civiltà) vada chiudendo*si, ma non in
senso positivo, bensì negativo. Non nel+la direzione del+la
composizione di un sistema, d'una struttura civile; ma in quello d'una
crisi inarrestabile di decadenza, destinata a coinvolgere non più solo
il negativo storico ma anche il positivo. È come se il passato, i
problemi de+l passato che Napoli si porta dietro irrisolti, non si
chiudesse, non si chiudessero per dare slancio a+l futuro. Tanto per
restare nel+la vicina cultura spagnola e usare una immagine bella e
profonda di Quevedo:
«Sono un fu e un sarà, e uno stanco
è»,
mi sembra di dover dire che il nostro essere, la realtà
de+l nostro esistere è sempre più stanca, come colpita da una
stanchezza mortale. Come occupar*ci de+i grandi progetti di cui pure
Napoli ha bisogno, come lanciar*ci nel+la speranza del+l'avvenire
quando perfino il quotidiano, il comune, l'ordinario sembra un
problema irrisolvibile, che stringe al+la gola e soffoca? L'episodio
de+l brutale, rozzo, stupido, insipiente, volgare imbrattamento, con
la vernice rossa, di alcuni fregi de+l San Carlo e del+lo stupendo
arco di Castel Nuovo, che è il simbolo del+la città, mi è parso il
segnale - che ho sentito nel+la carne come un dolore lancinante -
d'una città che ormai vuole morire. Il presente non è più solo stanco,
è colpito a morte. Gli ignoti (fino a un certo punto) sfregiatori di
Castel Nuovo sono gli ignobili cittadini d'una città morta, d' una
dimora non più vitale; sono i degni compari de+gli incoscienti che
hanno ridotto a tanto la nostra condizione di napoletani. Che siano
maledetti.
((BERLINO - )) Il nuovo corso di Egon
Krenz già sta modificando i vecchi equilibri del+la Germania Est: si
decide la libertà di passaporto, e cio*è di espatrio, per tutti i
tedeschi del+l'Est. Nel+lo stesso tempo la stampa comincia a criticare
gli uomini politici, l'organo del+la SED, il Pc, pubblica il resoconto
de+l comitato centrale che ha silurato Honecker. E, vero shock per gli
spettatori, la tv ha mandato in diretta le domande e le critiche
del+la gente a cinque personalità de+l regime. Il programma sarà a
cadenza quindicinale.
«Diamo per ora fiducia a Krenz»
dicono
quelli di Neues Forum, principale gruppo di opposizione.
Non si ferma (anche se rallenta) l'esodo de+i profughi che Berlino
invita a tornare. ((
A PAGINA 7 IL SERVIZIO))
«Sono un sopravvissuto»Tanti affari con le magliette
Mentre si ridimensiona il bilancio
del+le vittime de+l terremoto (sotto la sopraelevata sono stati
trovati meno cadaveri de+l previsto), a San Francisco è arrivato anche
Bush. Il clima è polemico. La vita intanto sta tornando al+la
normalità. A tempo di record sono comparse le T-shirt in ricordo de+l
terremoto con la scritta
«Il grande sisma de+l 1989. Sono
un sopravvissuto»
(( (nella foto) )) ((
APAGINA 8))
((GRIGENTO - )) Maria Rita Cangialosi, la vedova di
mafia che con le sue rivelazioni ha dato il via a+l processo al+le
cosche mafiose di Porto Empedocle, ha cambiato idea. Con una lettera
inviata a+l giudice, Francesco Mormino, la donna ha scritto di
«non essere più sicura del+la colpevolezza di Pasquale
Salemi»,
l'uomo che secondo le sue prime rivelazioni,
invece, avrebbe ucciso il marito, Antonino Messina, il 21 aprile di
due anni fa.
Tale indecisione sostiene nel+la lettera la vedova di mafia
«è stata presa senza subire alcun condizionamento o
pressione».
sarebbe, dunque, una scelta deliberata maturata
durante un lungo travaglio interno cominciato dopo la condanna
al+l'ergastolo di Pasquale Salemi, l'unico de+gli imputati de+l
processo al+la mafia di Porto Empedocle, accusato di omicidio
volontario, e dopo avere visto una trasmissione televisiva.
Maria Cangialosi ha scritto la lettera il 2 settembre scorso ma solo adesso si è avuta notizia dopo il deposito del+la missiva in cancelleria del+la Procura del+la Repubblica. La donna pare abbia [sottoscritto] anche sottoscritto altre circostanze relative a+l processo mantenendo la stessa linea, vale a dire la mancanza di scurezza ((sic)) ne+l riformulare le accuse che hanno tenuto banco per molto tempo nel+l'aula-bunker di Villaseta e che sono state per il presidente, Gianfranco Riggio fondamentali per la conduzione de+l procedimento penale fino ad arrivare al+la condanna di quasi tutti gli imputati.
La lettera giunta a+l giudice Mormino molto probabilmente verrà esaminata da+l sostituto procuratore Roberto Saieva, il quale oltre ad avere curato l'intera inchiesta su+i fatti di Porto Empedocle firmando la requisitoria e sostenendo la pubblica accusa ne+l processo di Villaseta, ha fra le sue carte un fascicolo intestato al+la donna di Realmonte, relativo al+le minacce subite da parte de+l figlio di quest'ultima, Raffaele, durante le fasi de+l processo.
Adesso il colpo di scena. Con la ritrattazione del+la donna, unica
testimone oculare de+l delitto de+l marito, avvenuto il 21 aprile de+l
1987 davanti il portone di casa, a Realmonte, il processo d' appello
che verrà celebrato tra qualche mese a Palermo assume contenuti
certamente diversi. Maria Cangialosi, inoltre, nel+la stessa lettera
inviata a+l giudice Mormino dichiara:
«Con il dubbio non
voglio far condannare una persona. Voglio anche dire che sono [stata]
sempre stata sincera in tutte le mie dichiarazioni e voglio rimanere
con il cuore in pace. Non ho detto tutto ciò per vendetta perchè ho
[pensato] sempre pensato al+la giustizia, ma, nel+la mia coscienza
voglio che sia giusta per tutti.
Un passo del+la missiva è dedicato a+i familiari di
Pasquale Salemi, l'uomo che è stato condannato a+l massimo del+la
pena.
«Mi dispiace di avere creato al+la famiglia
questo grande dispiacere e prego che mi perdonino. Spero che con
questa lettera, giustizia verrà fatta e mi rimetto al+la vostra buona
fede».
Ora l'intero procedimento penale, che verrà
riesaminato in appello, presenta numerose insidie. Si va verso la
smobilitazione. ((
Franco Castaldo))
«nessuno lo conosce»La moglie del+la vittima:
«Hanno visto mio marito a terra, sanguinante, con labbro e naso spaccato e non sono intervenuti. È stato lui a telefonare per chiedere soccorso. La sua colpa? Parlava un dialetto diverso»Scene di caccia a+l terrone L'associazione emigrati chiede lo scioglimento di tutte le Leghe ((
((VENEZIA - ))
«Mio marito è stato
aggredito e [è stato] picchiato selvaggiamento proprio mentre si
svolgeva a Roma la manifestazione contro il razzismo».
Parla
la signora Evelina, padovana, moglie di Raffaele De Martino, preso a
pugili e calci in un bar di Mestre perchè «terrone». Non ha molta
voglia di ricordare lo squallido episodio, ma poi aggiunge:
«È giusto che la gente sappia in che mondo viviamo. E poi la
stampa può svolgere un ruolo importante, incidendo sul+le coscienze
civili, sul+l' educazione ed il senso di tolleranza».
Raffaele De Martino è fuori città da un po' di giorni per lavoro, è titolare di una fabbrica di conchiglie per la produzione di souvenir e soprammobili. Originario di Vico Equense arriva ne+l Veneziano trentaquattro anni fa, e dopo il matrimonio va ad abitare a Martellago, grosso centro a pochi chilometri dal+la città lagunare. Ha tre figli, due femmine ed un maschio, che l'aiutano nel+l' azienda.
Sabato 7 ottobre si ferma in un bar e chiede con cadenza
napoletana un gettone telefonico. Ha [appoggiato] appena appoggiato le
monete su+l tavolo quando un avventore si stacca da+i suoi compagni e
con una manata gli butta a terra i soldi. De Martino si inchina per
raccoglier*li chiedendo persino scusa.
«Perchè ti scusi,
terrone?»,
continua l'altro. De Martino non replica e si
dirige verso il telefono. Mentre prende la cornetta, l' aggressore gli
sferra un violento colpo al+la nuca mandando*lo a terra. Poi continua
con calci al+la testa ed a+l costato ed insulti:
«Terrone! Siete tutti mafiosi e meritate di essere picchiati».
Non uno de+i presenti ha mosso un dito per soccorrere la vittima, o ha pensato di chiamare la polizia o un'ambulanza. È stato lo stesso De Martino, co+l volto sanguinante, a telefonare.
«È l'aspetto più inquietante di questa brutta storia
-
prosegue la signora Evelina -
Mio marito
aveva un labbro ed il setto nasale rotti, più altre escoriazioni per
tutto il corpo. Anche il titolare de+l bar, al+le domande del+la
polizia, ha detto di non conoscere quell'uomo, che era lì di
passaggio».
Proviamo a verificar*lo. Ma il proprietario de+l
bar «Da Orfeo», che la polizia ha denunciato per omissione di
soccorso, ci scaccia in malo modo:
«Andate via voi
giornalisti»,
urla.
Nonostante i numerosi testimoni presenti a+l fatto l'aggressore
non è stato [identificato] ancora identificato.
«Noi non
cerchiamo vendette -
dice la moglie di De Martino -
anche perchè è probabile che questa persona fosse ubriaca o
avesse il cervello fuori posto. Ma Raffaele, rimasto in ospedale per
cinque giorni per sospetto trauma cranico, era scioccato e
terrorizzato perchè, mi ha confidato, credeva proprio di morire».
Signora, non potrebbe trattar*si di puro razzismo, di un gesto nato da+l fatto che suo marito fosse meridionale?
«Per come è successo e da+l modo in cui quest'uomo ha
infierito, senz'altro si. Ma non oso pensare che siano tutti così. Non
abbiamo [ricevuto] mai ricevuto minacce o lettere anonime, anzi mio
marito è [stimato] molto stimato in paese ne+l lavoro ed ha tanti
amici veneti. De+l resto, non riesco ad immaginare come una persona
possa diventare così violenta quando sente un dialetto diverso da+l
suo».
((
Sergio D'Avino))
((NAPOLI - ))
«Questi non sono più episodi
di poco conto. Qualcuno, a+l Nord, fomenta l'odio tra gente del+lo
stesso paese».
Quel qualcuno - secondo l'Associazione italiana emigrati meridionali - ha nomi e cognomi precisi: tutte le Leghe, le Lighe, i Cartelli, i Movimenti che partono co+l rivendicare il ritorno ufficiale a+l dialetto e poi precipitano verso forme di teppismo razzista non più tollerabili.
Ornella Mariani, animatrice del+l' Aiem a Benevento, ha comunicato
ieri che dopo questa ennesima, selvaggia aggressione a un inerme
cittadino napoletano, l'associazione chiederà stamattina a tutte le
massime autorità del+lo Stato di avviare la procedura di scioglimento
di tutte le Leghe in quanto «incostituzionali». Per questa iniziativa
è stato chiesto il sostegno anche de+i sindacati. Non basta più un
ufficio legale a Milano per difendere i diritti de+i lavoratori
emigrati a+l Nord. Stavolta la misura
«è veramente
colma».
Secondo la Mariani non ci sono più dubbi: le Leghe
violano apertamente la nostra Costituzione, e precisamente gli
articoli 1.3 e 49:
«L'Italia è una e indivisibile e
costoro propugnano il separatismo. Non sottovalutiamo l' impatto
destabilizzante che questi gruppi hanno sul+la società. Non si è
sovversivi solo quando si mettono le bombe».
Signora Mariani, l'indignazione la rende molto severa.
«Ma è la pura verità. A+l ministro Gava chiederemo di
verificare la correttezza del+la commissione de+l Viminale, che nel+le
passate elezioni accettò il simbolo de+l Cartello Alleanza Nord, con
un'Italia spezzata in due: E gli chiederemo anche di intervenire su
quei prefetti che in un paio di regioni hanno consentito di sostituire
i cartelli stradali in lingua con quelli in dialetto. Gli utenti
del+la strada hanno il diritto di trovare le indicazioni in italiano.
Come i fatti dimostrano, questa gente calpesta il principio di
eguaglianza di tutti i cittadini e comincia a manifestare vere e
proprie forme persecutorie ne+i confronti de+i nostri emigrati».
L'Aiem ha già pronto un dossier per un'interpellanza
parlamentare e intende lanciare ne+i prossimi giorni un appello a
tutta la cultura meridionale «avanzata e progressista» per combattere
insieme «una battaglia di civiltà». ((
Santa Di
Salvo))
((FIRENZE - )) Pare giunto a una svolta il giallo de+i nove purosangue spariti ne+l nulla nel+la notte tra il 29 e il 30 settembre nel+le scuderie Dormello Olgiata di Guado de+i Gemoli vicino a Bolgheri.
Dopo le smentite de+i giorni immediatamente seguiti a+l clamoroso furto, pare ora quasi certo che i rapitori si siano fatti vivi con i proprietari per chiedere un riscatto. Anche se il marchese Niccolò Incisa del+la Rocchetta, proprietario del+l'allevamento, continua a negare, la voce appare sempre più insistente e viene considerata attendibile da quanti lavorano ne+gli ambienti del+le scuderie.
E si parla, anche se non apertamente, di una cifra precisa, che sarebbe stata richiesta da+i banditi: 300 milioni, tanto dovrebbero sborsare al+la Dormello Olgiata per rivedere vivi e a+l più presto i nove cavallini.
Così, dopo essere stata scartata, l'idea de+l rapimento torna con forza al+la ribalta.
Il primo a escludere l'idea de+l sequestro a+i fini di un riscatto era stato lo stesso marchese Incisa il quale, mettendo fine al+la girandola di cifre seguita a+l furto, aveva spiegato al+la polizia che il valore de+i puledri non era tale da giustificare il sequestro.
I giovanissimi cavalli, infatti, pur essendo tutti di razza pregiata e, in alcuni casi, imparentata con celebri re de+gli ippodromi, come ne+l caso di Ribot, non avrebbero avuto, secondo il proprietario del+la scuderia, un valore commerciale molto elevato.
Troppo giovani, ancora da plasmare e, per questo, un investimento scarsamente redditizio. A+l massimo, disse allora il marchese, si potrebbe parlare di un valore di quattro-cinquecento mila lire per ciascuno.
Il caso si ammantò subito di una patina di mistero, anche perchè non si capiva quale potesse essere stato il movente di un furto che, in ogni modo, non poteva non aver incontrato grosse difficoltà tecniche logistice e di trasporto, oltre a costi decisamente alti.
Troppo alti per rischiare di mandare tutto a monte, magari ne+l tentativo di immettere su+l mercato i puledri.
Già perchè, come qualcuno aveva notato subito dopo il sequestro, chi aveva prelevato i cavalli al+la scuderia, non aveva [potuto] però potuto procurar*si i relativi documenti. E così la possibilità di piazzar*li su+l mercato senza un certificato che comprovasse la loro origine, diventava assai problematica.
Oggi, a quanto pare, i carabinieri di Cecina che conducono le indagini hanno in mano qualcosa di più sostanzioso.
Ne+l frattempo le ricerche continuano senza sosta. Dopo aver
escluso una pista toscana, i sospetti sono appuntati sul+la malavita
organizzata e su quella banda, con probabilità legata al+l'anonima
sarda, che ne+l 1977 aveva messo a segno il rapimento de+l celebre
trottatore Wayne Eden. ((
Barbara Cremoncini))
((URBINO - )) Due studenti universitari, iscritti a+l locale ateneo, uccisi dal+la droga. È accaduto nel+la giornata di ieri in quartieri diversi del+la cittadina marchigiana. I due sono stati rinvenuti privi di vita nel+le rispettive abitazioni, sicuramente stroncati da un'overdose di stupefacente.
Il primo giovane, Pierangelo Carcone, di 30 anni, da Messina - è stato trovato morto dal+la madre. La povera donna era rientrata ad Urbino dopo due giorni trascorsi a Roma. Quando è entrata ne+l soggiorno de+l miniappartamento che aveva preso in affitto per rimanere vicina a+l figlio durante gli studi universitari, ha fatto la terribile scoperta. Pare che la morte de+l giovane risalga a 48 ore prima del+la scoperta. Pierangelo era iscritto a+l corso di laurea in geologia.
L'altra vittima del+la droga è Maurizio Vergaro, 21 anni, di Mesagne (Brindisi), studente di farmacia. Il suo corpo inanimato è stato trovato da una ragazza che si era recata a farg*li visita presso la Casa del+lo studente di piazza San Filippo presso la quale il giovane aveva trovato alloggio.
Da+i primi accertamenti è risultato che sia il Carcone che il Vergaro erano conosciuti, ne+gli ambienti giovanili, come tossicodipendenti.
La procura del+la Repubblica di Urbino ha disposto che stamane venga eseguita l'autopsia su+i due cadaveri. Le indagini tendono tra l'altro ad accertare se a vendere la dose di droga a+i due sia stato lo stesso fornitore e se per caso la sostanza stupefacente risulta «tagliata male».
«Me li hanno uccisi tutti. Ora aspetto solo la morte»
((REGGIO CALABRIA - )) Sul+le porte di quasi tutte le case de+l paese vi è il segno de+l lutto. Barritteri, con le sue casette di tufo, è una frazione de+l centro aspromontano di Seminara: poche centinaia di persone, quasi tutte dedite al+l'agricoltura. In una di queste piccole costruzioni, vive Maria Sgrò, 55 anni, vedova del+la violenza mafiosa. Vestita in gramaglie, la donna non ha più la forza di piangere i suoi morti.
Nel+la faida di Barritteri, la signora Maria ha perso il marito,
due de+i tre figli e due fratelli.
«Aspetto con ansia
l'arrivo del+la morte»,
sostiene sollevando appena il suo
viso smunto ricoperto da un velo nero. Ne+l suo cuore non c'è posto
nemmeno per la vendetta.
«Ho perdonato gli uccisori de+i
miei cari»,
sostiene ne+l dialetto tipico del+la gente
aspromontina. senza ((sic)) familiari la sua vita - come lei stessa
sostiene -
«non ha più senso».
Il suo legame terreno conduce al+la lontana Francia,
dove vive l'unico figlio superstite dal+la faida: Giovanni, poco meno
di trent'anni,
«condannatò ((sic)) a non rivedere la sua
terra. Ne+l mio paese hanno tagliato le uniche palme esistenti e, da
quel giorno, nessuno ha [pronunciato] più pronunciato la parola pace».
In effetti a Barritteri, che prima de+l 1982 veniva considerata una del+le poche oasi, da otto anni la lupara e la tristemente nota 7.65 si lasciano dietro un'esecuzione mafiosa dopo l'altra.
Ne+l piccolo centro le persone sono quasi tutte imparentate tra di loro, ma non riescono ad evitare le pressioni del+la 'ndrangheta per dare rifugio a+i latitanti del+la zona.
Ma tra i fuorilegge ospitati, vi sarebbero elementi del+le famiglie mafiose rivali di Palmi: quelle de+i Gallico e de+i Condello, che, da+l 1977, si contendono la supremazia ne+l grosso centro reggino.
I primi morti rappresentano anche i primi lutti per Mario ((sic)) Sgrò. Il 15 maggio del+l'87 le vengono uccisi i cognati, Antonio Sciglitano e Antonino Sgrò; poi a+i primi di marzo a quest'anno, sotto i colpi del+la lupara cadono i suoi due fratelli, Giuseppe e Vincenzo Sgrò. I familiari del+la donna emigrano in Francia. Intanto, i rivali le uccidono il marito: Antonio Sciglitano di 48 anni. La casalinga supplica i figli di non tornare in Calabria. Ma al+l'inizio del+l'estate, in incognito, a Barritteri ritornano i figli Giuseppe e Giovanni Sciglitano di 28 e 23 anni. I due giovani vivono ne+l terrore, si nascondono: e per raggiungere casa, sono costretti a spostar*si di notte attraverso le campagne. I killer a+l servizio del+la famiglia rivale - secondo le forze di polizia quella de+i Bruzzise - li intercettano in una siepe del+l'autostrada Salerno-Reggio Calabria e li crivellano a colpi di fucile e pistola.
Da+l 29 agosto di quest'anno, la donna accusa una forma di esaurimento nervoso. La faida non esclude nessuno, neanche i bambini. Infatti, il 24 luglio scorso un comando apre il fuoco contro l'alfetta blindata condotta da+l pregiudicato Giovanni Bruzzise. La vendetta non si consuma e l'uomo rimane gravemente ferito; rimangono anche feriti il figlio Carmelo e il nipotino di appena due anni che, con lui, si trovavano in macchina a+l momento del+l'agguato. Il piccolo centro rappresenta un ritratto di donne vestite di nero.
Tra il loro dolore e la loro vendetta, a volte, esiste solo lo spessore di un muro di tufo: quello che divide abitazioni de+i familiari di quanti, a Barritteri, si uccidono per il rifiuto di accettare una consumazione in un bar rionale di Palmi. In uno di questi locali, frequentato da+gli uomini con la classica coppola in testa, ne+l 1977 avvenne la lite tra i Gallico (amici de+i Bruzzise) e i Condello (amici de+gli Sgrò-Sciglitano).
Oltre 100 morti ammazzati, molti de+i quali hanno prosciugato le
lacrime di Maria Sgrò, casalinga, al+la soglie del+la pensione del+la
previdenza. ((
Antonio Latella))
((NAPOLI - )) Capannelli di gente e, grande curiosità, ieri, nel+le stradine de+l centro storico dove si stanno girando le scene napoletane di «stanno tutti bene», il nuovo film di Giuseppe Tornatore con Marcello Mastroianni protagonista. È la storia di un viaggio attraverso l'Italia compiuto da un pensionato, siciliano, ex bersagliere, per raggiungere Milano, sede di un raduno di vecchi commilitoni. Le riprese de+l film di Tornatore, prodotto dal+la Erre di Angelo Rizzoli e dal+la Sovereign in collaborazione con Reteitalia, sono cominciate un paio di settimane fa a Trapani. Tra le prossime tappe, Roma, Firenze, Rimini e Milano.
Riuscirà «Sabato a+l circo», il varietà di Canale 5, in onda al+le 20.30, a propor*si come preoccupante (per RaiUno) concorrente di «Fantastico»? L'interrogativo è lecito se si prendono in esame gli indici di ascolto di sabato scorso quando la trasmissione con Massimo Ranieri ebbe un calo di due milioni d' ascoltatori rispetto al+l' esordio attestando*si poco a+l di sopra de+gli otto, e «Sabato a+l circo» superò i quattro milioni. Fatte le debite proporzioni, quest'ultimo dato è più che lusinghiero.
Stasera si dovrebbero avere conferme o smentite perché, sul+la scorta di più meditate valutazioni, i telespettatori stabilizzeranno il loro ascolto. Per la seconda puntata di «Sabato a+l circo», insieme con la famiglia Bouglione (del+l' omonimo circo francese), saranno di scena, sotto il tendone di Walter Nones, Gigi e Andrea, le cugine Ambra Orfei e Lara Orfei Nones, Massimo Boldi, Enrico Beruschi e Margherita Fumero, Cristina D'Avena, la «Bim Bum Bam gang», Sandra Mondaini ne+l ((sic)) panni di Sbirulino Francesco Salvi con gli interventi a sorpresa da+l suo «megacirco» con la bionda Holly Higgins.
La serata riserva un numero che vede protagoniste una tigre e una pantera nera. Poi ancora numeri circensi con la più famosa troupe acrobatica ungherese - i Kisfaludy - impegnati in una serie eccezionale di tripli salti mortali. Quindi Sbirulino si collegherà con il Giappone per presentare un numero di tigri da+l Circo di Osaka. Lo spettacolo vedrà l'esibizione del+la cantante Celeste che presenterà «The 7th wind» e quella comica di Gigi e Andrea, Enrico Beruschi e Margherita Fumero, Massimo Boldi nel+le vesti di Leo Pantegana, domatore di un gruppo di «feroci» oche. Ospiti del+la serata tre popolari volti de+l teleschermo: Susanna Messaggio Fiorella Pierobon e Gabriella Golia
Per i bambini Cristina D'Avena interpreta una canzone tratta da+l suo album «Cristina» e la «Bim Bum Bam gang» si esibisce con i pupazzi Ambrogio e Uan animati da+l «Gruppo ottanta». La regìa del+lo spettacolo è affidata a Cesare Gigli.
(( (G. B.) )) La televisione fa bene a+l cinema? E
«Fantastico» in particolare serve ad aiutar*lo? Nino Manfredi non ha
esitazioni: «No». Proprio la voce del+l' ospite italiano più famoso
del+la terza puntata osa levar*si e rivelare ciò che già tutti sanno:
il re è nudo, os*sia è inutile aspettar*si che la promozione de+l
cinema presso il pubblico sedentario del+la tv de+l sabato sera serva
a qualcosa.
«Servirebbe se mai -
dice Manfredi
-
che la Tv si mettesse a produrre de+l buon cinema e che
riuscisse a utilizzare a+l meglio registri e interpreti. Invece quando
proposi al+la Rai la storia di "Viva gli sposi" la rifiutarono perchè,
mi dissero, non era adatta a un canale cattolico».
Non è
indulgente Manfredi con «Fantastico»:
«L'ho guardato:
roba vecchia. Massimo Ranieri mi piace tanto e mi ha fatto tenerezza
anche Anna Oxa che si sforzava di imbruttir*si e recitare una scenetta
comica. Mi hanno fatto tenerezza perchè io ho una certa età, ma che
vecchiume ...».
Manfredi è stato chiamato nel+la puntata di
stasera a «difendere» il film in gara «Per grazia ricevuta», che si
scontrerà con «Professione reporter» di Antonioni.
«In
realtà -
dice il polemico Nino -
il mio è un
film che non ha nessun bisogno di essere difeso, si difende da sè,
forte com'è di ben 18 premi ricevuti. In quanto ad Antonioni e a+i
suoi film, bravo l'uno e belli gli altri. Lui è un maestro universale,
io sono un maestro burino, lui non comunica io se non comunico muoio.
Se devo essere sincero io i suoi film manco li capisco. "Professione
reporter" me lo son dovuto far spiegare dopo aver*lo visto. Insomma ad
Antonioni preferisco Chaplin, anche se non è in gara a
"Fantastico"...»
Oltre a Manfredi e Maria Schneider, ospiti invitati a presentare i film in gara, questa terza puntata sfoggia un'altra guest star, Michael Douglas, figlio di Kirk e ormai affermatissimo de+l cinema americano (da «Attrazione fatale» a «Black rain», il thriller che sta per uscire in Italia in questi giorni).
Per la musica reduce da una tornèe europea di successo sbarca a «Fantastico» Patty Labelle. Parodia televisiva per la scenetta comica interpretata da Ranieri, la Oxa e Magalli (il bersaglio è «Un giorno in pretura» trasmissione di RaiTre) e fantasia ispirata al+le donne con rivisatozione ((sic)) di celebri motivi come «Hello Dolly» e «Il tema di Lara». Il balletto di Alessandra Martines sarà ispirato a+l film «New York Stories» mentre la Oxa canterà imitando modi e toni di Madonna. Per Ranieri «Polvere di stelle» e «Un'avventura», cio*è un Battisti d'annata per aprire stasera la terza puntata del+lo spettacalo in diretta da+l Teatro del+le Vittorie.
Tanto dispiace a Maria Schneider parlare e ricordare «Ultimo tango
a Parigi», il film scandalo che la rese famosa, quanto invece le fa
piacere essere stata invitata a «Fantastico» per rievocare
«Professione reporter», il film di Antonioni, in cui era protagonista
a fianco di Jack Nicholson.
«Ci sono ruoli nel+la
carriera di un'attrice che più di altri corrispondono al+la propria
sensibilità e a+i propri sentimenti personali. De+i 25 film che ho
girato nel+la mia vita è "Professione reporter" quello che ancora oggi
mi sento più vicino».
Giacca nera, jeans e camicia chiara, Maria ha il viso
segnato, il sorriso triste, una nuova dolcezza ne+i tratti di ragazza
matura, ma a volte anche la stessa espressione imbronciata
del+l'adolescente di 25 anni fa. Il ricordo «potente» di «Professione
reporter» ha una sola cosa in comune con il film di Bertolucci: in
tutti e due la Schneider ha recitato accanto a grandi interpreti,
Marlon Brando e Jack Nicholson.
«Li ricordo diversi,
assolutamente diversi tra loro -
dice -
ma
tutti e due disponibili e gentili, come le grandi star sanno essere e
le piccole no».
Nel+le sue frasi ci sono i rimpianti di un inizio
precoce traumatizzato da quel maledetto «tango», trattato ormai come
un incubo remoto perso nel+le nebbie del+la memoria (
«Una
cosa lontanissima
-
dice Maria -
un film che ha fatto parlare e
scrivere troppo»)
e di un lavoro, il cinema, fatto per
passione ma così avaro di occasioni per le donne come lei che non
vogliono essere «una presenza secondaria, di pura decorazione». Spiega
la Schneider:
«In Europa non si scrivono copioni per un
personaggio femminile protagonista. In Francia film come quelli che
gira Maryl Streep verrebbero affidati a Philippe Noiret, mai a
un'attrice».
Meglio allora la televisione, che inventa
«personaggi più umani» e «storie a sfondo sociale». Un esempio: le
miniserie interpretate per la Rai, «Buio nel+la valle» di qualche anno
fa e «Silvia è sola» più recente.
È affezionata Maria al+l'Italia e a quello che in Italia ha fatto,
compreso il film «Cerca*si Gesù» di Comencini, un insuccesso che però
per lei significa ricordi teneri e indimenticabili. Ed è affezionata a
«Cari genitori», dove avrebbe dovuto lavorare a fianco del+la Magnani,
«un mito vero per me, più di Marlon Brando».
((
Gianna Besson))
((MILANO - ))
«Ahi, ahi, ahi se faccio un
figlio, ahi ahi ahi lo chiamo Emilio...»:
sono i versi
iniziali del+la sigla - diventata un hit giovanilistico del+la
primavera - estate scorsa
- del+la trasmissione «Emilio» che nel+la passata stagione è
risultata tra le più gradite, gradevoli ed originali. Copulato*si co+l
successo, «Emilio» ha fatto subito un figlio, un secondo ciclo, che
verrà al+la luce de+l video di Italia 1 domani al+le 20.30. Un figlio
concepito ad immagine e somiglianza del+la prima edizione: stessa
formula, cast quasi identico tranne un paio di nomi, cambiati invece
regista e scenografia.
L'idea vincente di «Emilio» era stata quella di fare
controinformazione con i linguaggi del+la comicità e del+l'ironia di
un manipolo di mattacchioni capeggiati da Zuzzurro e Gaspare, non piu
ne+i panni de+l commissario e de+l suo aiutante, che li ha resi
popolari, ma in quelli di editorialisti. Come vincente risultò l'
idea, apparentemente bizzarra, di realizzare un programma fusion de+l
varietà e del+la situation comedy. E rispettosi de+l verbo de+l
«padre» Berlusconi secondo il quale
«cavallo vincente non
si cambia»,
nulla o quasi è stato modificato.
La presentazione de+l nascituro «Emilio» è avvenuta in... Tight,
nome de+l night milanese dove, giovedi sera, la eterogenea quanto
estroversa combriccola de+gli «emiliani» ha radunato amici,
collaboratori, consanguinei d'arte, altri portacolori del+la scuderia
Fininvest (Gianfranco D'Angelo e la tribù di «Televiggiù», Umberto
Smaila, Diego Abbatantuono, Gino Rivieccio...), un bello (da vedere)
stuolo di pin up in generose minigonne e giornalisti per annunciare
appunto che
«l'unica novità del+la seconda edizione è che
non ci sono novità».
Questo però non vuol dire che tutto è
rimasto identico. Accanto a personaggi già collaudati come quelli di
Franco Tamburino (Giorgio Faletti), Macho Camicio (Teo Teocoli), la
caporedattrice Cenci (Athina), l' inviato Silvio (Orlando, il
napoletano la cui popolarità è cresciuta dopo aver interpretato
l'allenatore di pallanuoto ne+l film di Moretti «Palombella rossa») ne
sono stati aggiunti altri freschi di conio. Ben quattro, oltre a
Tamburino, li proporrà Faletti: un sociologo, un avvocato, un
sostituto procuratore del+la Repubblica ed una star del+la musica di
nome Loredana, per la quale
«ogni riferimento a persona e
fatti è puramente voluto»
ha detto, lasciando chiaramente
capire che si tratterà di una parodia del+la Bertè neo signora Borg,
il comico astigiano che per il cabaret ha lasciato in cornice la
laurea in legge. Così come ha rinunciato al+la toga forense per il
palcoscenico Gene Gnocchi da Fidenza (sarà un inviato d'assalto a
bordo di una mongolfiera) neo assunto, unitamente a Pistarino, nel+la
strampalata redazione a+l posto di Beruschi e di Giannina Facio. Nome
nuovo anche a+l comando del+le telecamere, Beppe Recchia già regista
di programmi Rai e poi de+i berlusconiani «Drive in» ed «Odiens» in
cui c'è stata sempre un abbondanza di ragazze fast food e di succinte
maggiorate tanto da far*lo soprannominare il «regista del+le cosce».
Recchia ha assicurato: niente nudità in «Emilio», soltanto due
canadesi di bella figura in aggiunta a Paola Fioravanti ed al+la
«caffellatte» martinicana Dominique nel+l'ironico ruolo di donna vamp.
Complessivamente si prevedono 26 puntate. Obbiettivo audience?
Raggiungere i tre milioni e mezzo di spettatori. Come?
«Giocando sul+l'attualità, parlando con la comicità e con la satira
de+gli argomenti e de+gli avvenimenti che ci sono quotidianamente su+i
giornali»,
dice Zuzzurro aggiungendo qualche esempio:
«Mafia, scandali, magistratura. Lo faremo senza paura, da
incoscienti, da matti quali siamo».
A proposito di
mattacchionerie, cosa ne pensate di Chiambretti?
«È un
distruttore e come tale invece di condurre il programma avrebbe reso
di più se si fosse limitato a de+gli interventi, a fare il
disturbatore»
afferma Zuzzurro anticipando che durante i
Mondiali insieme a Gaspare
«faremo una striscia
quotidiana di 30 minuti sul+la nausea da calcio che assalirà in quei
giorni i non appassionati di pallone stufi di vedere una caterva di
partite».
((
Lello Greco))
Torna «Check up», il programma di medicina ideato da Biagio Agnes e coordinato da Pasquale Notari in onda ogni sabato su RaiUno al+le 12.30 da+l Centro di Napoli. La trasmissione, giunta al+la tredicesima edizione, sarà [condotta] ancora condotta da Annalisa Manduca che da quest' anno vedrà ampliato il suo ruolo: oltre l'introduzione e la conclusione, la presentatrice avrà infatti più intensi contatti con il pubblico in studio. E sempre «dal+la parte de+l pubblico» sarà ancora Mario Trufelli nel+l' abituale ruolo de+l «provocatore», mentre Elio Sparano, oltre a chiudere ogni puntata con interventi sul+l' «altra medicina», introdurrà con una scheda l'argomento de+l giorno.
L'appuntamento di oggi ha per titolo «Il raffreddore». Su questo tema interverranno Peter Higgins, responsabile del+la sezione raffreddore de+l Centro di ricerca medica «Harward Hospital» di Sosbury; Ettore Pirodda, otorinolaringoiatra, direttore del+la clinica otorinolaringoiatrica del+l'Università di Bologna; Luigi Allegra, pneumologo, direttore del+la clinica del+le malattie del+l'apparato respiratorio del+l'Università di Milano.
«Check up» andò in onda per la prima volta ne+l gennaio 1977: da allora ha affrontato organicamente - ne+l corso di ben 394 puntate - i problemi del+la salute, instaurando un colloquio settimanale tra il mondo scientifico ed il pubblico, passando in rassegna le affezioni più diffuse, la loro prevenzione e la cura. Ogni discorso è stato sviluppato non in modo angoscioso, ma il più possibile rasserenante con l'intento di far vivere meglio. E così, da allora, milioni di telespettatori hanno seguito l'evoluzione del+le varie branche del+la scienza medica, le scoperte più recenti del+la chirurgia, del+la farmacologia e la ricerca, le conquiste più interessanti ottenute dal+le varie scuole europee ed americane. Un viaggio intorno al+l'uomo, dunque, che quest'anno si svolgerà in uno spazio meno ufficiale che non avrà più l'aspetto di una severa sala-conferenze: la nuova scenografia di Nicola Rubertelli, infatti, prevede un ambiente informale con divani a semicerchio dove siederanno i cattedratici di turno.
Le riceche ((sic)) scientifiche sono di Maria Conti, la regia di Sandra Quarra.
((ROMA - (P.D.P.) ))
«Dio mi ha dotato di
una bella voce, ma io l'ho difesa rispettando sempre me stessa e il
mio pubblico. Non ho [fatto] mai fatto uso di droghe, non ho distrutto
il mio corpo e la mia mente con nessun tipo di eccessi; a+l mio
pubblico ho [offerto] sempre offerto tutta me stessa, notte dopo
notte. Probabilmente questa è la formula de+l mio successo».
Patty Labelle, 44 anni, quindici dischi tra Bluebells, Labelle e carriera solista, un quarto di secolo di carriera, un vero e proprio monumento al+la musica nera, sarà stasera l'ospite d'onore del+la terza puntata di «Fantastico», dove canterà «Imagine», in duetto con Ranieri e presenterà il suo ultimo singolo «If you asked me to» tratto da+l nuovo album «Be yourself».
«Anche se ho registrato quindici album in tutta la
mia carriera, non ce n'è nessuno che non mi abbia soddisfatto
pienamente; ho lavorato con decine di produttori, ho cantato il jazz,
il gospel, il blues, il rock and roll e anche canzoni da discoteca, ma
ho [fatto] sempre fatto ciò che volevo fare e ne+l momento in cui
volevo far*lo, senza mai dover*mi vergognare di niente».
Nonostante il presente le abbia restituito un successo
paragonabile a quello ottenuto a cavallo de+gli Anni Sessanta e
Settanta con le Bluebells prima e con le Labelle poi (chi non ricorda
«Lady Marmalade»?), Patty Labelle accetta di buon grado il confronto
con il proprio passato:
«Non ho rimpianti e soprattutto
cattivi ricordi de+l periodo passato insieme con Mona Hendryx e a
Sarah Dash. Siamo rimaste molto amiche e ci vediamo spesso,
soprattutto con Mona il cui nuovo album mi sembra bellissimo. Siamo
già d'accordo: il prossimo anno con tutta probabilità ci sarà la
riunione del+le Bluebells e posso assicurar*vi che sarà tutto bello
come prima».
Intanto su+l suo nuovo album ha accettato di lavorare
con Prince che ha scritto per lei due canzoni:
«Mi hanno
messo in contatto con Prince e mi hanno detto che lui aveva scritto
due canzoni per me. Ho ascoltato i brani, ci siamo incontrati ed
abbiamo registrato tutto in due giorni. Prince è cresciuto con la mia
musica, io e Jimy Hendryx eravamo i suoi idoli e quelle due canzoni
erano il suo modo di ringraziar*mi per ciò che in passato gli avevo
dato. Abbiamo [cantato] anche cantato insieme da+l vivo in un club di
New York dopo un suo concerto a+l Madison Square Garden di sei mesi
fa: la gente mi ha riconosciuto e quando lui mi ha presentato sono
stata felicissima».
Che Patty Labelle fosse una cantante inimitabile era
risaputo; ma che fosse anche una cuoca magistrale, specializzata in
cucina italiano ((sic)) non era nemmeno immaginabile:
«Mi
diverto molto a cucinare soprattutto per i giornalisti che vengono
al+le mie conferenze stampa. L'ultima volta è stato per i Rolling
Stones a Filadelfia il giorno del+la prima de+l loro tour mondiale. È
stata dura, ma ce l'ho fatta: una cena per 40 persone tutta a base di
specialità italiane».
Doveva essere doppio, doveva uscire a settembre e soprattutto doveva essere il disco del+la definitiva consacrazione di Terence Trent D'Arby, 27 anni passati tra pugilato e rock, gli ultimi due de+i quali scanditi da un successo travolgente orginato da+l suo primo vero album «Introducing the Hardlins According to Terence Trent D'Arby» ed avallato da gran parte del+la critica. Ed invece il nuovo album di colui che era stato dipinto come il Nuovo Messia del+la musica nera, non è niente di tutto questo. Un album pugnalato al+le spalle sin da+l titolo: «Neither Fish nor Flesh», ovvero, a termini invertiti «nè carne nè pesce». E, probabilmente, voleva essere una provocazione, una presuntuosa attestazione di unicità, un tentativo ingenuo di sfuggire al+le gabbie del+le facili definizioni; è, invece, l'impietoso riassunto di un album confuso, pretenzioso, sicuramente travagliato (si dice che la casa discografica di D'Arby abbia rispedito a+l mittente la prima stesura de+l disco, da qui il ritardo di pubblicazione). Ingiustificamente enfatico anche ne+l sottotitolo: «una colonna sonora di amore, fede, speranza e distruzione».
Ha voluto fare tutto da solo Terence Trent D'Arby: ha scritto e [ha] riscritto musiche e testi (e proprio le liriche sono la cosa migliore de+l disco, in particolare «Billy don't Fall», una drammatica storia di omosessualità e solitudine), ha suonato quasi tutti gli strumenti, ha prodotto, [ha] arrangiato e persino [ha] missato il disco. Ha messo troppa carne a+l fuoco ed ha smarrito la via del+la spontaneità. Probabilmente ha cercato prematuramente l'opera definitiva, il disco che potesse assurgere a simbolo sonoro de+l decennio che se ne va, la pietra miliare da consegnare a+i posteri, un viaggio intorno al+la spiritualità ed a+l potere del+la mente che fosse una mappa illuminante per districar*si ne+l nostro tempo; ma è rimasto quasi a+l palo, frenato dal+la sua inesperienza e dal+la eccessiva considerazione di se stesso.
È bravo l'uomo di «Dance Little Sister», ha sicuramente talento e potrà dire la sua nel+la nuova decade; a+l momento però, non ha peso specifico sufficiente per reggere la difficoltà di un concept come «Neither Fish nor Flesh», nè sembra possedere i mezzi per muover*si agevolmente fuori de+gli schemi, per proporre nuove e valide vie al+la musica popolare de+l futuro. Quando, con «I'll be Allringht» ((sic)), «Roly Poly» e «You Will Pay Tomorrow», percorre il solco maestro del+la grande black music di James Brown, Otis Redding e Sam Cooke, sicuramente dimostra di avere una marcia in più e stesso dica*si quando, con «Billy don't fall» si diverte a montare a smontare i facili ingranaggi de+l pop; ma, parimenti, appare indifeso quando cerca a tutti i costi le cose difficili, le atmosfere oblique, i difficilissimi giochi di seduzione che riescono solo a+i grandi artisti dotati di esperienza pari a+l talento.
Terence Trent D'Arby, a+l momento non è Stevie Wonder e
probabilmente è lontano anche da Prince e dal+la sua presunta
genialità; nè possiede la voce cristallina di Sam Cooke o quella
passionale di Otis Redding. Ma questo lui non lo sa ed ha preferito
non avere nessuno intorno che potesse dir*glie*lo. Probabilmente un
produttore non avrebbe permesso che un disco così importante, si
aprisse e si chiudesse con canzoni come
Pierluigi
de Palma))
((LONDRA - )) È morto ieri, minato da+l cancro, l'attore Anthony Quayle. Aveva 76 anni. Nel+l''85, per i suoi meriti artistici, era stato nominato cavaliere (un privilegio accordato ad altri grandi interpreti britannici come Laurence Oliver, Alex Guinness, John Gielgud).
Piu che il cinema, il suo grande amore era stato il teatro. Attore versatile di stampo classico, aveva debuttato sul+le scene londinesi ne+l 1931, divenendo una del+le colonne del+la compagnia del+l'Old Vic. Ne+l 48 divenne direttore del+lo Shakespeare Memorial Theater a Stratford On Avon. Per il cinema aveva dato il meglio di sè come attore in «The wrong man» (il ladro), diretto da Hitchcock; «I cannoni di Navarone»; «Lawrence d'Arabia»; «Anne of the thousand days».
(MILANO - )) «Pubblicità '80», concessionaria de+l gruppo Fininvest, si è aggiudicata l'esclusiva per la gestione, la promozione e la vendita del+la pubblicità internazionale da trasmettere su+i due canali del+la televisione polacca. Le due parti hanno firmato ieri a Milano un protocollo d'intesa che sarà ratificato ne+i prossimi giorni da+l presidente del+la tv polacca Andrzey Drawcz. La durata de+l contratto è quinquennale e prevede una rinnovabilità triennale successiva al+la prima scadenza.
Ne+l protocollo è contemplata la possibilità che la Fininvest fornisca al+la Polonia anche programmi televisivi.
Che cosa accade in una famiglia la sera quando si accende il televisore? Quali le sue reazioni? Da stasera cercherà di far*ce*lo sapere «Unbelapplauso», la nuova trasmissione di Maurizio Costanzo in onda su Canale 5 al+le 23. Una telecamera è [installata], infatti, installata nel+la casa di una famiglia tipo e in ogni puntata di «Unbelapplauso» saranno proposti alcuni minuti di queste registrazioni.
La nuova trasmissione si ripromette di scoprire i gusti de+i telespettatori appartenenti a specifiche aree di lavoro. Questa sera saranno di fronte un gruppo di parrucchieri napoletani e un gruppo di dipendenti di una concessionaria del+l'Olivetti di Milano.
Per «Un giorno in Pretura», in onda questa sera su RaiTre al+le 23.50, sarà presentato uno «speciale» dedicato al+la simulazione di un dibattimento secondo il nuovo codice di procedura penale che, come è noto, andrà in vigore da+l 24 ottobre prossimo. Il processo è stato organizzato dal+l'Associazione nazionale magistrati (sezione napoletana) e dal+la Camera Penale di Napoli.
Si tratta di un finto dibattimento costruito e recitato da magistrati e avvocati napoletani secondo la nuova procedura che dovrebbe trasferire nel+le nostre aule di giustizia i metodi che si applicano ne+i telefilm del+la serie «Perry Mason». Magistrati e avvocati, dando prova di aver bene assimilato le nuove norme, hanno fornito una interpretazione eccellente. Il programma si rivelerà interessante per gli addetti a+i lavori ma soprattutto per il grande pubblico de+i telespettatori che potrà render*si conto del+l'autentica rivoluzione avvenuta con la riforma de+l codice di procedura penale.
La regìa del+la trasmissione è affidata a Rita Ortese mentre le interviste esplicative che precedono il processo sono di Roberta Petrelluzzi.
((MILANO - )) L'appuntamento è di quelli importanti. Joe Jackson, anche se è la quinta volta che si presenta in Italia da quando ha iniziato la sua carriera ne+l 1979, è un artista imprevedibile su disco e, soprattutto da+l vivo. Tanto è scontroso, a+l limite del+l'antipatia, ne+l rapporto personale, quanto è geniale nel+la sua proposta musicale. Anche lui, come pochissimi altri, ha [evitato] sempre evitato di ripeter*si, preferendo approfondire stili musicali diversi: il jazz, suo grande amore, come dimostrato in «Juapin Jive», «Night and Day» e «Body and Soul», ma anche la musica latino-americana, la melodia hollywoodiana e qualche spruzzata di new wave. E, comunque, poco rock, uno stile che Joe Jackson dice di detestare con tutte le sue forze. Oggi è più che mai attivo, in pieno tour promozionale di un disco «Blaze of Glory», che è un lungo documentario generazionale: attraverso 12 brani legati l'uno al+l'altro, passa in rassegna 35 anni di vita scanditi da avvenimenti, scoperte, delusioni a cui corrispondono suggestioni musicali diverse.
Qualcuno ha detto che è il suo album più completo, qualcun altro che è il suo disco più confuso e narcisista. Comunque sia, Joe Jackson non si è fatto influenzare dal+le critiche e ha imbarcato la sua Ten Piece Band per questo tour che ha toccato l'altro ieri sera il teatro Smeraldo di Milano e che si conclude questa sera a+l teatro Colosseo di Torino. Anche la scelta di teatri, invece che di meno acustici palasport, è significativa del+la sua volontà di comunicare a+l meglio ad un pubblico comodo e attento.
A Milano il concerto è cominciato poco dopo le 21. Su+l palco, oltre a Jackson, Ed Roynesdal al+le tastiere computerizzate e a+l violino, Graham Maby a+l basso, Joy Askew a+l canto e al+le tastiere, Tom Teeley e Vinnie Zummo al+le chitarre, Tony Aiello e Steve Nelson a+i sax, Annie Whitehead a+l trombone e Michael Morreale al+la tromba; praticamente quasi tutto il gruppo che lo ha accompagnato nel+le incisioni di «Blaze of Glory». Il primo a salire è proprio Jackson: in abito stile '40 si siede a+l pianoforte elettrico e dà il via al+la scintillante banda che si scatena in «You can't get what you want», un estratto da Boby and Soul, e poi in «Right and Wrong», tratta da «Big World». La voce di Jackson, nasale e a tratti roca come quella di un Tom Waits, è suggestiva come a+l solito. La vera novità sono i cambiamenti di programma del+l'ultimo momento e le qualità solistiche di alcuni musicisti de+l gruppo. Sconvolgendo la scaletta prevista de+i brani, è inserita «Cha Cha loco» e, invece di riproporre tutto il nuovo album come previsto, ne viene eseguita una metà abbondante senza soste.
A distinguer*si, tra i musicisti, sono soprattutto le due donne de+l gruppo: la cantante Joy Askew, innanzitutto, che ottiene un clamoroso successo personale in «Down to London» e nel+l'intensa «Sentimental thing»; e poi la trombonista Annie Whitehead, già conosciuta nel+l'ambiente de+l jazz creativo, che emerge in una sezione fiati brillante ma un po scolastica. Loro due e il chitarrista Vinnie Zummo raccolgono i consensi più eccitati. Il fulcro, comunque, rimane Joe Jackson, un direttore che lascia molto spazio al+la sua orchestra e che fa parlare la sua musica. Solo musica, niente scenografia e luci quasi fisse. L'unico momento totalmente spettacolare è quando Jackson canta «Nineteen Forever» travestito da Gary Glitter; con finto ciuffone impomatato, pancione smisurato e giacca di lamé che fatica a chiuder*si, JacksonGlitter si scatena in un rock'n'roll goffo e artritico fino ad essere trascinato fuori, da+l palco da due infermieri.
Con «Steppin' Out», «I' m the Man», il medley di «Jumpin' Jive»,
citazione di «Take the A Train» di Ellington compresa, e l'
entusiasmante «Slow Song» si chiude, dopo due ore abbondanti, un
ottimo concerto. Tra le ovazioni de+l pubblico Joe Jackson ringrazia e
sorride: sembra quasi più simpatico de+l solito. ((
Riccardo Barberi))
Un severo tailleur blu di ottimo taglio con una camicia di seta bianca e qualche raffinato gioiello, un trucco leggero, Catherine Spaak si presenta oggi - condutrice di un talk-show per RaiTre - distante anni luce dal+la conturbante «Lolita» scoperta e lanciata da Alberto Lattuada ne+gli anni Sessanta con il film «I dolci inganni». Il mestiere di giornalista per lei ormai va di pari passo con quello di attrice, ed ecco*la dunque dopo il successo di «Forum» realizzato per «Canale 5», propor*si con «Harem», un programma di cui è ideatrice con il giornalista Claudio Caterisano mentre da novembre partirà su RaiDue una miniserie con la regia di Marcello Fondato («Affari di famiglia») in cui Spaak è la sorella di Florinda Bolkan.
«Harem è un titolo ironico e provocatorio che fa
riferimento a un luogo dove le donne si raccontano con franchezza e un
senso di complicità»,
spiega l'attrice. La particolarità di
«Harem» (che va in onda su RaiTre, al+le 22.25, a partire da stasera
ogni sabato fino a tutto dicembre) è quello di esplorare il «privato»
femminile: dal+la vita da «single» a+i problemi di differenze di età,
razza o classe sociale ne+l matrimonio, a+l problema del+l'infedeltà;
da quello del+l'alcoolismo a quello del+l'omosessualità. Nel+l'«Harem»
con Catherine Spaak si ritroveranno ogni volta tre donne, famose o
sconosciute
«purchè abbiano una storia significativa da
raccontare».
Nel+la puntata di stasera si comincia col parlare del+le gioie e del+le difficoltà del+le donne che hanno scelto la vita da single (o da zitella, come si diceva fino a qualche decennio fa, con una punta di disprezzo). Ne+l salotto orientaleggiante e pieno di cuscini si aprono al+le confidenze l'onorevole Tina Anselmi, la giornalista Patrizia Carrano e la cantante Alice. Con l'ausilio di vecchie foto del+l'album di famiglia e la vena di affabulatrice del+la Spaak, si scoprono vecchi segreti, ragioni recondite di una scelta, ad esempio, per Tina Anselmi la perdita di un primo, insostituibile amore incontrato a vent'anni, ed anche la durezza de+gli anni del+la Resistenza vissuti dal+la sedicenne Anselmi che l' ha portata a intraprendere la strada del+l'impegno politico sacrificando il «privato».
A conclusione di ogni puntata, interverrà un uomo chiamato a
portare la sua esperienza personale (magari in contrasto) co+l tema
trattato. Stasera toccherà a Ugo Gregoretti, capofamiglia di tipo
patriarcale. ((
Rosy Gargiulo))
((ROMA - )) «Omaggio a Sergio Leone» è il titolo de+l ciclo di sette film dedicato da RaiDue a+l regista scomparso il 30 aprile scorso. La proiezione del+le opere è stata collocata nel+la tradizionale fascia del+le 20.30 de+l martedì.
L'«omaggio» si aprirà con la prima pellicola firmata da Sergio
Leone, «Il colosso di Rodi» de+l 1960, e terminerà con la sua ultima e
più elaborata opera, «C'era una volta in America» de+l 1984. Viene
[offerto] così offerto a+l pubblico televisivo un esauriente panorama
del+la sua intera produzione. Unico film escluso il noto «Per un pugno
di dollari» de+l 1964,
«de+l quale -
spiegano i
curatori -
non è stato possibile acquistare i diritti
televisivi».
Tutti gli altri film de+l regista (sette,
realizzati nel+l'arco di trent' anni) figurano invece nel+l'«omaggio».
Il 31 ottobre andrà in onda «Per qualche dollaro in più» de+l '65 a cui seguirà il martedì successivo, il «Il buono, il brutto e il cattivo» del+l'anno dopo, realizzati entrambi dopo il folgorante ed inatteso successo di «Per un pugno di dollari». Sarà poi la volta di altri due celebri film legati ancora al+l'epopea western: «C'era una volta il west» de+l '68 e «Giù la testa» de+l '71, altro kolossal di grande successo. Questo film chiude il filone western di Sergio Leone. Ne+l ciclo a lui dedicato è stato inserito anche il film «Il mio nome è nessuno» de+l '73 di Tonino Valeri, realizzato «su ispirazione» di Sergio Leone. L'«omaggio» si concluderà il 5 dicembre, con «C'era una volta in America», che fu anche la sua ultima fatica. Il film è ambientato ne+gli Stati Uniti durante gli anni de+l proibizionismo. L'ultimo grande progetto che Leone stava per realizzare riguarda il leggendario assedio di Leningrado da parte del+le truppe naziste durante l'ultima guerra mondiale.
((ROMA - )) Venticinque anni fa un giovanotto americano tubercolotico, che vivacchiava in una catapecchia al+la periferia di New York, scrisse di getto un, libro «Last Exit to Brooklyn» che, appena pubblicato da un editore inglese, divenne un caso letterario. Il giovanotto, Hubert Selby jr., aveva raccontato quanto di peggio poteva accadere ne+l 1952, durante la guerra di Corea, a+l «Red Hook», un crocevia di Brooklyn, dove si incrociavano storie di prostitute minorenni, sindacalisti sessuomani, travestiti, drogati: un mondo terribile dove la morte violenta costituiva quasi la normalità.
L'America puritana gridò al+lo scandalo, il libro, vendutissimo, divenne un «caso» internazionale e lo lessero tre studenti del+l'Univesità di Monaco di Baviera, che da lì a pochi anni sarebbero entrati ne+l mondo de+l cinema: Bernd Eichinger e Herman Weigel come produttori (tra gli altri film «La storia infinita»), e Uli Edel come regista di un film tratto da un libro anch'esso scandaloso: «Christiana F. - I ragazzi del+lo Zoo di Berlino». Ma, fin da allora, i tre pensarono che spettasse a loro tedeschi, non americani, di filmare il libro di Selby, e - dopo un quarto di secolo - ci sono riusciti.
«C'è voluto molto tempo -
ha ammesso ieri,
presentando il film di imminente uscita in Italia, il regista Uli
Edel.
Ma per me non aveva importanza: ho letto il libro
come una metafora del+la violenza che c' è dentro ciascuno di noi, ho
fatto il film per dimostrare che basta leggere dentro il nostro "mondo
oscuro" per identificare i nostri demoni, e liberar*se*ne, come accade
ne+l libro e ne+l film, al+la ragazza perduta Tralala (l'attrice
Jennifer Jason Leigh), a+l sindacalista Harry (Stephen Lang), a+l
prosseneta Vinnie (Peter Dobson). Certo, ci vogliono esperienze
"forti", per capir*si, come uno sciopero di massa, la caccia a+i
travestiti, i pestaggi ininterrotti, ma al+la fine si scopre, almeno
ne+l film, che qualcosa riesce a sopravvivere: la speranza. Non la
pietà, che mi fa orrore».
Meno ottimista il filiforme autore de+l libro, Hubert
Selby jr., nonostante, dopo il successo ottenuto, oggi viva da
benestante ad Hollywood e continui a scrivere romanzi che si vendono
benissimo.
«Una gioventù fatta di stenti, di odio verso
la famiglia, di malattie -
dice Selby -
non
puoi scrollar*te*la mai di dosso. Vorrei avere la serenità con cui
Beethoven scriveva i suoi quartetti, ma com'è possibile quando ti
accorgi che ne+l Paese più ricco de+l mondo c'è ancora gente che non
ha una casa in cui vivere? Anche il mio ultimo romanzo, «Demon», che è
stato acquistato per lo schermo da un produttore francese, ed è quasi
autobiografico, tratta del+le ossessioni mentali, in questo caso il
sesso, che non si cancellano mai. Sì, Edel ha fatto di «Ultima
fermata Brooklyn» una storia quasi ottimistica, che al+la fine invita
a fare qualcosa per il prossimo; io non ci riesco, a+l massimo posso
invitare al+la compassione, il che è proprio anacronistico
nel+l'America efficiente, reaganiana, in cui sono cresciuti i miei
figli».
Alcuni tedeschi da una parte, un americano dal+l' altra.
I primi efficienti, tenaci, speranzosi; il secondo rassegnato a vivere
un ruolo «nero», fuori da+l mondo. Strana miscellanea che forse ha
però riscontri attualissimi ne+l sociale, nel+la politica,
nel+l'economia del+le due nazioni. È singolare che, scrivendo di un
film, si pensi che al+la borsa di Francoforte non può accadere, oggi,
un venerdì nero come quello, recentissimo di Wall Street. L'Europa ha
nervi più saldi del+l'America. ((
Fabio Rinaudo))
«Dobbiamo rischiare di più»Alemao e De Napoli
«Calma co+i processi»
((NAPOLI -
(f. m.) ))
L'equivoco Alemao e le perplessità legate al+la posizione ed
al+la forma di De Napoli. Che cosa accade a+i due azzurri? E che cosa
accade a+l centrocampo de+l Napoli? Abitano davvero qui tutti i mali,
piccoli e grandi, di questa squadra che a dispetto di tutto e di
tutti, risultati al+la mano, viaggia splendidamente in Italia e in
Europa?
«Non è così -
ribatte subito il biondo
brasiliano - .
Quello di Wettingen è solo un brutto
episodio. Siamo stati i primi a riconoscere di aver giocato male».
Pesa le parole, Alemao. Il brasiliano sceglie con cura i
vocaboli giusti, il pericolo d'essere male interpretato va [evitato]
rigorosamente evitato.
«Credo che non sia il caso di
parlare troppo -
aggiunge - .
Noi abbiamo
giocato male e noi dobbiamo rimediare».
Un'ora nel+lo spogliatoio. Bigon vi ha chiesto maggiore
disciplina tattica?
«Più o meno»,
dice Alemao
che deve esser*si sentito pesantemente coinvolto da+l discorso
del+l'allenatore. E allora, dopo il confronto di Soccavo, cambierà
qualcosa ne+l gioco di Alemao?
«Non è importante che io riesca a giocare come
voglio; è importante, invece, che io riesca a giocare come vuole
Bigon, nel+l'interesse del+la squadra».
Impeccabile Alemao
anche se probabilmente non è d'accordo. Lui, comunque, si adegua.
Quindi già contro l'Inter dovremmo veder*lo limitare gli inserimenti
in attacco.
Simpaticamente schietto, anche Nando De Napoli nega l'esistenza d'un «caso centrocampo» e, tantomeno, d'un «caso De Napoli».
«I giornalisti sono andati fuori di testa -
dice senza mezzi termini - .
È bastato un pari per
scatenare il putiferio. E se perdessimo con l'Inter? E poi sento dire
e leggo che sarei stanco, a pezzi. Neppure questo è vero, anche se è
innegabile che gli impegni sono tanti e ravvicinati: campionato,
coppa, nazionale».
Il Napoli. Che cos'è che non va?
«Dobbiamo
disciplinar*ci tatticamente. Questo ci ha detto Bigon. Ed ha ragione».
Ma come vanno le cose a centrocampo?
«La difesa
chiede copertura a+l centrocampo e l'attacco chiede assistenza a+l
centrocampo. E noi siamo lì in mezzo...».
E intanto c'è l'Inter.
«Abbiamo
l'opportunità di staccare i campioni d' Italia di tre punti. Una
nostra vittoria e il campionato prende un indirizzo preciso».
Fiducia?
«Tanta. Vorrei vincere per 1 a 0,
non di più. Magari con un mio gol proprio al+l'ultimo secondo».
Chi domani rincorrerà il gol sarà certamente Careca. L'anno scorso
dopo otto domeniche era in cima al+la classifica de+i cannonieri con
otto gol. Ora, invece...
«Il gol verrà, inutile cercar*lo per
forza».
Intanto Careca si lamenta:
«Dobbiamo giocare di più
la palla, magari prendere qualche rischio in più ma giocare la palla.
Ne+l calcio -
ricorda a tutti -
vince chi rischia».
Il Napoli e Carnevale. Destinato a restare ancora
aperto il discorso su+l rinnovo de+l contratto. L'attaccante ha detto
chiaro e tondo che intende parlar*ne più in là, a marzo. E il Napoli
non poteva che adeguar*si. Ma l'atteggiamento del+l'attaccante non è
[piaciuto] certo piaciuto.
«Ne+l momento in cui Carnevale vorrà
parlare de+l contratto noi lo faremo. Ma non lo faremo né un minuto
prima, né un minuto dopo»,
detta Moggi. Insomma il Napoli
aspetta. Ma sino a quando?
«Ritengo sia giusto assecondare il
giocatore»,
aggiunge. E se Carnevale dicesse addio a+l Napoli?
«Non sono preoccupato -
conclude il digì - .
Fido molto sul+l'attaccamento di Carnevale a+l Napoli».
«Diego ha detto che l'Inter è catenacciara: o non sa leggere le cifre o non sa vedere le partite»Il Trap spara su Maradona
((MILANO - )) Serena variabile. Ne+l senso che Aldo, imperatore de+l gol nel+la passata stagione, cannoniere sfortunato con polveri bagnate nel+l'attuale, non è affatto sicuro di poter giocare domani a Napoli. L'operazione-recupero è in pieno svolgimento, ma Trapattoni ha ribadito che l'attaccante sarà presente solo se darà le più ampie garanzie di tenuta. In caso contrario sceglierà altre vie, che in definitiva sono due: 1) la conferma di Dario Morello, classe 1968, un giovane toro generoso e solido che soffre a sua volta di un malanno a un piede; 2) il varo di una nuova formula tattica che prevede Klinsmann unica punta effettiva e una finta ala, Cucchi o Baresi, vecchio martello usato infinite volte su Maradona.
Ma a pensar*ci bene non è da scartare una terza mossa: fuori oltre che Serena anche Bianchi e dentro lo stesso Morello con Verdelli libero, Mandorlini centrocampista laterale e Cucchi undici.
E qui, a proposito di tattiche, viene fuori un'altra polemica, come al+la vigilia di ogni partita importante. Trapattoni, attento a quello che dicono tutti i suoi prossimi avversari, ora attacca Maradona. Dice che gli ha dato de+l catenacciaro.
«L'Inter che si difende troppo non è quella de+i
record. L'anno scorso, il nostro è stato il miglior attacco de+l
campionato: lo confermano i gol segnati. Maradona o non sa leggere o
vede in maniera distratta le partite»
spara il Trap,
preoccupando*si subito dopo di sfoderare un grande sorriso. Come a
dire che la battuta, sia pure forte, è buttata lì per scherzo. Ma chi
conosce il tecnico del+l'Inter sa che non è fatto per le mezze misure.
Le valutazioni di Diego l'hanno colpito
E torniamo a+l caso Serena. Ne+l panorama di questa Inter da+l grande potenziale ma di identità abbastanza vaga, bella e brutta, distratta e incoerente, una squadra ballerina che passa dal+lo splendore a strane cadute di tensione, c'è l'ombra del+le condizioni di Serena, uomo fondamentale con le sue 22 reti de+l campionato del+lo scudetto. Dapprima «sacrificato» per consentire a Klinsmann di entrare in tempi brevi ne+l meccanismo di Trapattoni, poi messo k.o da uno stiramento, il ragazzone di Montebelluna, faccia di angelo e grinta da guerriero, si ritrova dopo due mesi di attività con un solo gol in bilancio, l' inutile gol contro il Malmoe. Ed è stato proprio spingendo quella palla nel+la rete che ci lasciò una gamba.
«Domenica non possiamo e non dobbiamo sbagliare -
diceva
ieri il Trap -
è assurdo parlare di partita decisiva quando in
calendario ci sono ancora 26 giornate, ma certo siamo a+l vero primo
passo importante de+l campionato. Nove mesi fa a Napoli finì 0-0, e
forse lì capimmo che eravamo pronti per arrivare al+lo scudetto. Le
polemiche di quei giorni? Spiacevoli. E purtroppo si ripeterono,
ricordate? in maggio dopo San Siro. Stavolta non succederà, diamo*ci
tutti una regolata, il calcio è una pentola in continua ebollizione e
siamo noi addetti a+i lavori che dobbiamo spegnere il fuoco».
Sbarca oggi a Napoli un'Inter ammantata di mistero, c'è profumo di
pretattica e di massime strategie. Per la prima volta su+gli schermi
napoletani, e su questo non ci sono dubbi, il signor Jurgen Klinsmann
l'ultimo gioiello di Pellegrini che ha un conto aperto con Maradona
da+l momento che con il suo Stoccarda beccò duramente nel+la finale
del+la coppa Uefa. Ma a+l San Paolo ne+l match di andata stava in
tribuna perchè squalificato.
«Forse non sarebbe cambiato niente -
ricorda Klinsmann -
anche se noi in entrambe le partite fummo
troppo ingenui. Al+l'andata ci facemmo rimontare e sorpassare dopo il
gol di Gaudino, a+l ritorno dovemmo sempre inseguire. Mi vendicherò?
Spero di sì, possibilmente con un gol. A noi vanno bene due risultati
su tre...».
Già pronti i titoli in caso di missione compiuta:
«Jurgen II, la vendetta». ((
Danilo Sarugia))
«Occorre una squadra più compatta: tutti devono aiutar*si»spiega il tecnico. Ora c'è aria di riscatto Napoli a rapporto da Bigon
«Contro l'Inter voglio una prova di carattere»
((NAPOLI - )) Napoli brutto? Sì, Napoli brutto, ma anche capace di sincera autocritica. Un'ora nel+lo spogliatoio di Soccavo: Bigon, la squadra e Luciano Moggi. La presenza de+l digì accanto al+l'allenatore e a+i giocatori, anche se non rara, conferma la particolarità de+l momento.
C'era il rischio di sbandate in casa azzurra. Sbandate tattiche e anche dialettiche. Occorreva una presenza forte ed autorevole tra quelle quattro mura di Soccavo, si spiega così la presenza di Moggi. Ma ieri è stata una giornata importante soprattutto per Bigon. Ne+l chiuso di quelle quattro mura, sotto lo sguardo attento e interessato de+l digì, infatti, l' allenatore ha avviato il recupero tattico del+la squadra.
«Dobbiamo dar*ci una sistematina, non v'è dubbio -
ammette Bigon - .
Ho chiesto più disponibilità a+gli attaccanti
ed a+i centrocampisti. I primi dovranno rientrare con maggior
frequenza, gli altri assecondare di più le punte. Insomma voglio un
Napoli organico e non quello slegato di mercoledì notte a
Wettingen».
Soddisfatto l'allenatore. Lo schietto confronto a porte
chiuse sarebbe [riuscito] dunque riuscito a cancellare malumori e a
correggere difetti.
«Abbiamo parlato a lungo, rivisitato
la partita di coppa. Ognuno ha detto la sua in tutta onestà. Un
confronto sincero, non una corsa a scaricar*si del+le proprie
responsabilità».
Lezione tattica, dunque. Ma non solo.
«A+i
ragazzi ho chiesto anche qualche sacrificio in più, ancora un piccolo
sforzo. Ed ho avuto subito riscontri positivi. Quali? Si sono
allenati già con uno spirito nuovo, hanno voglia di riscatto».
Il grande assente a Soccavo è stato Maradona. Nessun mistero però; soltanto un giorno di riposo supplementare per smaltire gli enormi carichi di lavoro del+le ultime settimane. Inoltre l'argentino si sta sottoponendo ad una rigida dieta, inutile affaticar*lo.
Ma che cosa avrebbe detto Maradona ad allenatore e squadra se fosse stato lì, con loro, dal+le 15 al+le 16? Nessun dubbio: schierando*si accanto a Bigon avrebbe richiamato tutti, a cominciare da se stesso, ad un impegno più rigoroso e puntuale.
Napoli ritrovato, dunque? Almeno nel+le intenzioni sì. E questo, dopo la brutta notte di Wettingen ed al+la vigilia del+la partita con l'Inter, è già qualcosa.
Ed ecco*ci al+l'Inter. Quale Napoli andrà in campo?
«Dipenderà da come si schiereranno loro»,
replica Bigon. Insomma c'è un Napoli per l'Inter a due punte ed un
Napoli per l'Inter con davanti il solo Klinsmann. Il dubbio di Bigon
destinato a scioglier*si soltanto al+le 14 di domani. Non fa nomi
l'allenatore ma in ballottaggio ci sono Corradini e Mauro. E sarebbero
davvero due squadre diverse.
Intanto Bigon maledice gli infortuni di Renica e Francini.
Soprattutto il lungo stop a+l libero gli procura guai.
«Renica -
spiega il tecnico ne+l buio di Soccavo -
è di quei liberi che
costruiscono il gioco. Importante il suo apporto a centrocampo. Ma
Renica è anche capace di lanci lungi e precisi. E quei lanci che
saltano la metà campo permettono al+la squadra di allungar*si».
Risolto definitivamente anche l'enigma Fusi:
«La presenza di
Fusi a centrocampo è garanzia di copertura ed equilibrio»,
dice,
cancellando ogni residua possibilità di rivedere il giocatore al+le
spalle del+la difesa.
«Chi giocherà da libero dovrà offrire le
stesse garanzie»,
aggiunge l'allenatore.
Il Napoli a+l microscopio. Bigon non fa mistero de+i problemi che
l'assillano:
«Questa squadra non ha nessuno che leghi il
gioco; ciò vuol dire che, a turno, debbono far*lo tutti».
Zeppo di centrocampisti, il Napoli non ha un vero regista. Non lo
dice, Bigon, ma potrebbe essere questo il vero limite de+l Napoli.
Non per nulla l'allenatore aveva tentato di trasformare Alemao in
regista. Un tentativo senza speranza di successo.
Problemi e voglia di riscatto, dunque: ecco il Napoli che si
presenterà domani al+l'Inter campione. Ma quale Inter troverà Bigon?
«Mi hanno detto che l'anno scorso venne qui a fare
barricate. Questa volta non sarà così, ne sono certo. Anzi, mi aspetto
una partita aperta, combattuta. Ma soprattutto voglio un Napoli
concentratissimo».
Chiaro, l'opposto de+l Napoli di
Wettingen. ((
Francesco Marolda))
((NAPOLI - )) Maradona assente, Alemao in tuta ma a bordocampo,
Renica e Francini costretti a guardare. Sono loro gli attuali clienti
di Bianciardi.
«Per Maradona e Alemao nessun problema -
assicura il medico sociale - .
Diego aveva soltanto bisogno di
fermar*si un momento dopo il superlavoro de+gli ultimi tempi e Alemao
sta smaltendo una contusione ad un piede. Contro l'Inter ci saranno».
Renica, invece, stamattina sarà sottoposto a nuovi accertamenti.
Serviranno a stabilire la data del+la ripresa del+la preparazione.
Francini, infine, per la frattura al+l'alluce sinistro ne avrà per un
mese.
MAXICENA
- Premi e scommesse per
Napoli-Inter. Tutto lecito, ovviamente. Ed ecco l'iniziativa più
singolare: se Giuliani domani non subirà gol vincerà una cena per
l'intera squadra azzurra. La maxicena è stata messa in palio da+i
fratelli Giugliano. L'appuntamento è a+i tavoli di »Mimì al+la
Ferrovia».
((SINGAPORE - )) Le due Coree sono uscite vittoriose da+gli incontri giocati ieri per il girone asiatico di qualificazione a+i Mondiali '90. La Corea de+l Sud ha inferto un altro durissimo colpo al+le residue speranze de+i cinesi aggiudicando*si il match per 1-0. Nel+l'altra sfida la Corea de+l Nord ha battuto il Qatar per 2-0. La classifica (passano le prime due) vede a+l comando la Corea de+l Sud (5 punti in 3 partite).
((MILANO - )) Due giorni di riposo dopo la fatica e la vittoria su+l Real di mercoledì sera. Il Milan si ritrova stamane al+la vigilia del+la partita con la Roma a S. Siro con il morale a mille, anche perchè tra giovedì e venerdì sono arrivate altre buone notizie. La più importante riguarda Frank Rijkaard: l'olandese ieri mattina si è sottoposto a un esame radiografico e a una «Tac» a+l piede sinistro: esito negativo, niente frattura de+l mignolo. Solo una piccola distorsione che richiede qualche giorno di riposo, martedì o mercoledì Rijkaard potrà riprendere regolarmente gli allenamenti.
L'altra schiarita riguarda Massaro: il giocatore, colpito duro da Collovati a Genova il 17 settembre scorso, si era procurato una distorsione a+l ginocchio sinistro con interessamento a+i legamenti. Il recupero procede benissimo e domani potrebbe addirittura andare in panchina, proprio nel+la partita contro la sua ex-squadra, la Roma.
Qualche problema, invece, per la difesa, visto che Costacurta è
squalificato, Filippo Galli e Carobbi infortunati e non ci sono
sostituti di ruolo. Giocherà quindi, per la prima volta dal+l'inizio,
Stefano Salvatori, vent'anni, ex-Virescit Bergamo, Parma e Fiorentina,
ne+l ruolo di terzino probabilmente destro e Tassotti verrà spostato
centrale; a+l posto di Rijkaard dovrebbe invece giocare Fuser, a meno
che Sacchi non mediti una formazione ancora più offensiva con
Borgonovo a+l posto di Simone (ma la conferma de+l piccolo attaccante
è quasi scontata), ne+l qual caso potrebbe trovare posto Lantignotti.
Come si vede, dunque, Sacchi è tornato finalmente al+le prese con
problemi di abbondanza e non ha nascosto ieri la sua soddisfazione:
«Mercoledì sera abbiamo vinto giocando, credo, piuttosto bene
perchè tutti hanno dato il cento per cento del+le proprie possibilità,
mentre quando il Milan può contare su Donadoni, Gullit e tutto ((sic))
gli altri, possiamo ottenere le stesse cose pur esprimendo*ci solo
al+l'80% come avvenne ad esempio nel+la finale di Barcellona»
((
Luca Serafini))
((SUZUKA - )) Diavolo di un Barnard, ha [messo] già messo lo zampino nel+la Benetton? Tutti lo negano, ma ieri, più de+l tempone incredibile de+l solito Senna «stracciarecord», più di quelli di Mansell, Prost e Berger che lo hanno seguito nel+l'ordine, ha fatto scalpore il quinto assoluto di Alessandro Nannini con la Benetton-Ford.
«Ho commesso un errore e mi sono intraversato, se no -
ha
detto il pilota toscano -
potevo anche essere lì con Mansell!».
Miracolo? Forse, ma Gerhard Berger ha suggerito di guardare il
nuovo alettone del+la Benetton.
«Non ci vedete lo zampino di
qualcuno?»
ha indicato sorridendo.
Ieri non pioveva, oggi forse sì quindi i tempi rischiano di restare quelli, peraltro velocissimi, del+la prima giornata. Il fulmine Senna non dovrebbe comunque correre rischi perchè il suo giro veloce di ieri ha [avuto], a+l solito, avuto contorni straordinari e il distacco, di oltre un secondo, patito da Mansell lo testimonia ampiamente. Va detto però che la Ferrari si è trovata molto a disagio perchè la scelta iniziale de+i rapporti a+l cambio si è rivelata infelice (erano troppo lunghi) e non appena sono stati sostituiti con altri più adatti subito i tempi sono migliorati vertiginosamente.
Tra Ferrari e McLaren, intanto, c'è stato ieri un buon segnale di pace. Fiorio e Dennis si sono parlati a lungo e questo non accadeva da+i «dispetti» de+l Gp de+l Portogallo. Al+la fine si è saputo che le due squadre si sono accordate per lasciare liberi i loro piloti in partenza, subito dopo il Gp d'Australia. Prost, allora, sarà già sul+la Ferrari ne+i test al+l'Estoril a+i primi di dicembre. In quell'occasione, a+l contrario, non dovrebbe più esser*ci il tecnico Ascanelli (che in Giappone presiede a+l lavoro de+i box), in quanto passerà quasi certamente al+la Benetton a+l seguito di Barnard.
Se oggi non capiterà nulla di sconvolgente, e soprattutto se per via del+la pioggia non cambieranno le posizioni sul+lo schieramento, Larini partirà in settima posizione e questo significherà un primato per la sua squadra, la Osella, che mai si era mossa così avanti a+l via di un Gran Premio. Il curioso, a ben vedere, è che questo potrebbe avvenire proprio adesso che il team torinese è stato messo in vendita e forse ha [trovato] anche trovato un compratore: il titolare del+la Fondmetal, notissima industria di cerchi per auto, in società con il pilota Ghinzani.
Buona anche ieri la prova del+la Lola Lamborghini, ottava con Alliot e ventesima con Alboreto dopo aver superato con entrambe le vetture lo scoglio del+le prequalifiche. Per i due piloti, comunque, è adesso ufficiale che in questa squadra non ci sarà un futuro e ieri sono stati resi noti i nomi de+i loro sostituti, il francese Bernard e il giapponese Suzuki. Alliot forse troverà un volante al+la Ligier e Alboreto passerà, invece, al+la Arrows.
Piuttosto in ombra la Williams, dignitosa grazie a+l solo Patrese, ma se oggi non farà brutto tempo è prevedibile una risalita anche di Boutsen che è stato [attardato] molto attardato da+l traffico in pista oltre ad aver anche rotto un motore.
Poca fortuna per il debuttante Barilla sul+la Minardi. Ieri
mattina è finito fuori strada rovinando il fondo piatto del+la vettura
così che in pratica non è riuscito a girare. Morale, per il momento è
tra i non qualificati assieme a Grouillard con la Ligier e a Gachot e
Raphanel con le due Rial. L'appuntamento che conta, comunque è per
domattina al+le 5 in televisione. Una levataccia, ma lo schieramento
di oggi lo giustifica. Senna contro tutti e solo se vincerà potrà
ancora sperare. ((
Carlo Cavicchi))
((BARI - )) Prosegue la settimana sportiva del+le Forze Armate. Nel+la gara di pentathlon (dopo due prove) è in testa Listanti davanti a Magro mentre la classifica a squadre è guidata da+l quinto Corpo d'Armata. Intanto hanno preso il via le prove di nuoto, equitazione e scherma.
PALLANUOTO -
Sono in calendario oggi
gli incontri di ritorno de+i quarti di finale del+la Coppa de+i
Campioni femminile. Le campionesse d'Italia del+l' Original Marines
Volturno che ospiteranno al+la Scandone (ore 18) le bulgare de+l
Septemviri già battute (13-5) al+l'andata a Sofia. Arbitri
del+l'incontro l'austriaco Smudermajer ed il ceko Jakenson.
CICLISMO -
La francese Jeannie Longo
ha stabilito il record de+i 10 km indoor co+l tempo di 12'51"260
strappando*lo al+la finlandese Nyman (13' 12"530).
((AVELLINO - )) Lo spogliatoio del+lo stadio Partenio ieri mattina sembrava un «terminal» con calciatori in attesa di partire ed altri appena arrivati.
Andrea Manzo si è [presentato] immediatamente presentato:
«Potevo accettare altre richieste di società anche di serie A -
ha detto il calciatore -
ma ho scelto Avellino perchè ritorno a
lavorare con Sonetti. Inoltre la squadra è competitiva e sicuramente
disputerà un campionato da protagonista».
Ed ha continuato:
«Sono pronto a scendere in campo anche immediatamente: mi sono
[allenato] sempre allenato. Ovviamente mi manca solo la partita ma c'è
soltanto un modo per ritornare in piena forma ed è quello di iniziare
a giocare».
Non c'era invece Gianfranco Cinello: il centravanti si aggregherà al+la formazione ne+l ritiro di Modena. La sua utilizzazione nel+la partita di domani dipenderà dal+le condizioni fisiche: determinante, quindi, sarà l'allenamento di rifinitura.
Baci e abbracci per tutti da parte di Iacobelli. Il centrocampista
è stato acquistato dall'Udinese.
«Dovrei essere contento:
appena tre mesi fa era ((sic)) in serie C con l'Empoli ed adesso mi
ritrovo in A. Ma mi dispiace sinceramente lasciare l'Avellino: è un
gruppo fantastico e sicuramente i risultati non tarderanno ad
arrivare».
Scuro in volto, invece, Fabrizio Ravanelli. In mattinata
era intrattabile.
«Sono del+l'Avellino e non intendo
andare da nessuna altra parte. Devo parlare con il presidente Marino e
con i dirigenti del+la Casertana. Poi insieme a+i miei familiari e a+l
mio procuratore prenderò una decisione».
Per la trasferta di Reggio Emilia Sonetti ha però de+i
problemi di formazione: Ferrario ieri aveva la febbre e non si è
allenato. Solo oggi raggiungerà in ritiro la squadra. Se non dovesse
far*ce*la a+l suo posto verrà utilizzato Scognamiglio. Anche Compagno
accusa de+i fastidi muscolari: stamane verrà sottoposto a test. Infine
lo squalificato Parpiglia dovrebbe essere sostituito da Moz.
((
Lello Venezia))
((ROMA - )) La vecchia Europa è servita: l'America de+l basket è trenta punti e più avanti e lo urla con la voce de+i Denver Nuggets. Schiacciato in apertura di «Open» il Barcellona.
Ecco*li qui i «mostri sacri» del+la NBA per esaltare una
manifestazione che a dire del+l'on. De Michelis
«anticipa
la trasformazione de+l basket mondiale»:
può dar*si pure che
metamorfosi si avrà ma certamente non in tempi brevi.
Ecco*li qui gli dei de+l canestro: nessuna presunzione annunciata in viso, quanta modestia ne+gli atteggiamenti fuori da+l campo, quanta bravura su+l parquet. Ecco*li qui a mostrar*ci chi sono i «giganti de+l basket»: non solo Greg Wiltjer ma anche Michael Adams, un nanetto di 1.78 che però sopra il canestro sa salire di mezzo metro.
A rappresentare la scuola americana c'è innanzitutto Alex English, il campione-poeta che schiaccia a canestro recitando versi da lui composti: a dimostrare come si guida una squadra dal+la panchina c'è Doug Moe già «all american star» quando giocava nel+l' università de+l North Carolina, prima ancora di accettare di esibir*si per un paio di anni a Padova. E poi c'è anche Tim Kempton: il rossiccio bambolone ha conservato Napoli ne+l cuore.
Ecco*li finalmente faccia a faccia Denver e Barcellona. Il primo punto è di Lever, che dal+la lunetta fa uno sì e l' altro no; la prima bomba è spagnola per mano di Thompson: vuoi vedere che questi americani giocheranno a perdere? Eresia.
In tre minuti Rasmussen fa cadere nel+la trappola de+l quarto fallo Norris, gigante nero de+l Barcellona e subito dopo i Nuggets allungano 21-13. La partita si delinea ma lo show deve ancora cominciare. Entra Kempton e conferma immediatamente la vecchia ingenuità: due falli in 30". Il Barcellona si fa ammonire per ritardata ripresa de+l gioco (la prima applicazione pratica de+l regolamento del+l'NBA) e subito dopo Alex English saluta e torna in panchina: sei su quindici al+lo shots in 7' sono gran cosa per un campione di 35 anni con più di un acciacco.
Tim Kempton resta il solo bianco in un quintetto di tutti neri: Adams, Lever, davis ((sic)) e Jerome Lane. Come è vero che il meglio de+l basket d'oltre oceano è coloured! Nessuna paura comunque. Uomo bianco tu vivrai! Ed ecco che Tim si fa applaudire addirittura per una bomba. Doug More dedica un entusiasmante «corri e tira» a Novosel e i Nuggets se ne vanno: 37-24 a+l termine de+l primo quarto. Ed il Barcellona ha Norris con cinque falli.
Si riprende. Appena un paio di minuti ed il punteggio sale per gli americani. Il Barcellona decide di giocare - ...sporco e si schiera a «zona». Cattivelli, cattivelli...: ma le «pepite» di Denver son pur sempre pepite e non si fanno incantare: entrano Lever, Adams e English (cambio al+la americana) e Denver sale a 56-26. La partita finisce qui ma lo spettacolo continua durante il gioco e ne+i time-out quando si alternano i «Dare Davis», giocolieri de+l parquet e le ragazze pon-pon arrivate apposta da Memphis. L'altoparlante diffonde le note di «Banana boat», la voce è di Henry Belafonte, i Nuggets si esaltano e schiacciano a ripetizione. Il Barcellona resta a guardare e finisce in ginocchio: 137-103. Signori, ecco il grande basket.
In attesa del+la finalissima di domani, oggi il leggendario Julius Erving terrà un clinc al+la gioventù italiana: i ragazzi da+gli 11 a+i 15 anni sono invitati a presentar*si a+l Palazzetto e chis*sà che il favoloso «Doctor Gy» non scopra nel+la vecchia Roma un campione per il nuovo basket al+l'italiana.
Confermando la scarsa vena denunciata in campionato la Philips
nel+la seconda partita del+la serata ha ceduto al+la Jugoplastica di
Spalato (97-102). Gli jugoslavi, pertanto fronteggeranno i
prestigiosi americani nel+la finalissima di domenica. A nulla sono
serviti a+i milanesi i 41 punti di McAdoo: la sera di poca vena di
Riva ha vanificato la grande giornata di Bob ben coadiuvato da+l
giovane Pittis. ((
Lello Barbuto))
((NAPOLI - )) Ha smesso di progettare scudetti ed è tornato a+l tavolo da disegno. Da giovedì sera Cacace oltre ad essere l'ex allenatore de+l Posillipo campione d' Italia è ridiventato geometra a tempo pieno. Cose che capitano nel+lo sport italiano, ma in particolare a+l Posillipo. Due allenatori in due anni, Guido Cerciello - commerciante rieletto al+la presidenza de+l circolo rossoverde - s'è attestato su medie da Guinnes cambiando un tecnico dietro l'altro. Prima Paolo De Crescenzo, poi Mino Cacace dopo aver tenuto in freezer per un anno Sante Marsili oggetto da tempo del+l'attenzione del+l'estroso dirigente. Vincere lo scudetto co+l Posillipo diventa pericoloso visto che due allenatori sono stati messi in condizione di andar via dopo aver dominato in campionato.
Pare che ora Nikola Firoiu, uno de+i tanti giramondo del+la pallanuoto, sia disposto a prendere possesso del+l' infuocata panchina rossoverde, offerta intanto anche a Massimo De Crescenzo. La pista rumena torna d'attualità dopo essere stata accantonata al+la vigilia de+gli ultimi play-off: il Posillipo e Firoiu (allenatore del+la nazionale tedesca, retrocesso al+la guida del+la selezione giovanile subito dopo il crac germanico a Seul) hanno ripreso a flirtare proprio mentre Cacace esce di scena da gran signore.
«Dopo dieci anni vado via a testa alta e con la
consapevolezza di aver lavorato bene anche se fra mille difficoltà. Ho
vinto molto con le squadre giovanili, ho conquistato lo scudetto anche
con un Posillipo che aveva deciso di rinunziare a Mario Fiorillo e che
tutti ritenevano molto più debole rispetto a+l precedente campionato.
Credo che basti questo per valutare il mio lavoro».
Un pretesto, lo stesso di un anno fa, per costringer*lo
a mollare tutto.
«Questa è la cosa che mi ha dato più
fastidio. I dirigenti mi conoscono bene -
nota con amarezza
Cacace -
sanno che dopo quello che è successo un anno fa
con mio cugino Sante, non avrei cambiato idea. Non avrei potuto
accettar*lo a+l mio fianco come allenatore del+le giovanili. Nulla di
personale, ma la presenza di Marsili nel+lo staff tecnico avrebbe reso
ancora più difficile la gestione de+i suoi figli. Riproporre
l'assunzione di Sante è stata solo una mossa per costringer*mi ad
andar via; il presidente de+l Posillipo dal+l'alto del+la sua carica
avrebbe potuto tranquillamente chiamar*mi e dir*mi: "signor Cacace,
non abbiamo più bisogno di lei. Cambiamo allenatore". Con i pretesti
s'è [offuscata] solo offuscata l'immagine di una società e di una
squadra che hanno vinto tantissimo in questi anni. Peccato».
Le faide di famiglia portate avanti spietatamente durante il campionato. Cacace ha finto di non accorger*si del+le manovre de+i dirigenti che dopo aver*lo ingaggiato aspettavano solo l' occasione per scaricar*lo. Lo hanno accusato in tanti: è un allenatore che non ha polso, un tecnico che non valorizza de+i "fuoriclasse" come Elios e Mario Marsili, con la squadra si comporta da fratello maggiore più che da allenatore.
Anche ora che è un ex, Cacace preferisce va via senza sbattere la porta, senza alimentare polemiche. Il Posillipo che fino a qualche anno fa era un'allegra famiglia, potrebbe render*si conto oggi che la spaccatura del+lo spogliatoio è reale e forse insanabile. Stefano Postiglione un anno fa, dopo aver ottenuto un ingaggio addirittura superiore a quello di un direttore di banca, impose per continuare a giocare il ritorno de+l fratello Antonello; Elios e Mario Marsili a+i rimborsi spese hanno aggiunto alcuni benefit - rette scolastiche a carico de+l Circolo - che a+gli occhi del+la squadra li hanno fatti apparire come de+i privilegiati. E lo sono stati anche su+l piano disciplinare.
Nessuna sorpresa se a pochi giorni dal+l'eliminazione dal+la Coppa de+i campioni alcuni giocatori ricordano di aver vinto lo scudetto in regime di «autogestione». E in Coppa? Beh, in Coppa de+i campioni è tutto diverso. Poi, quando le cose sono andate male non ci si poteva dimenticare del+l'allenatore...
L'appuntamento è per oggi al+le 11; mancheranno per motivi in
fondo ovvi Stefano e Antonello Postiglione ed i Marsili brothers.
L'altra ala de+l Posillipo s'incontrerà co+l vice presidente Salvi, un
faccia a faccia sollecitato da cinque titolari preoccupati da+gli
ultimi avvenimenti e soprattutto desiderosi di garanzie tecniche.
Richiesta sottoscritta da Maurizio De Gennaro, Franco e Pino Porzio,
Massimo e Piero Fiorentino. Il barometro dà segnali preoccupanti, i
pessimisti parlano di sfascio proprio mentre il profugo Firoiu sembra
avvicinar*si a+l Posillipo. Una cosa è certa: il bello deve ancora
venire. ((
Bruno Buonanno))
((ROMA - )) L'appuntamento è per lunedì nel+le acque di
Ponza dove Stefano Makula tenterà di superare in apena la barriera
de+i 108 metri in assetto variabile e stabilire così il nuovo record
de+l mondo. Makula utilizzerà come sempre il metodo da lui definito di
«yoga occidentalizzato» che gli consente di affrontare la prova in
assoluto relax. Con il controllo de+l respiro, infatti, l'atleta
controlla l'ansia e tutto il proprio corpo: una tecnica che è stata
[adottata] subito adottata dal+la Federnuoto. Il tentativo di Makula
sarà seguito in diretta (ore 15) dal+la Rai.
RUGBY -
Deon Lotter (sudafricano, terza linea), secondo straniero
del+la Partenope, sarà in campo domenica a Piacenza.
BOWLING -
Conclusi gli interregionali di
bowling. Nel+la finale femminile vittoria del+la Del Vecchio, in
quello maschile successo di Palmieri su lsaia.
IPPICA OGGI A AVERSA -
Mortaio prova a rifar*si
oggi ne+l clou di trotto a+l Cirigliano dopo la disavventura di
domenica ad Agnano (due cagnolini attraversarono velocemente la pista
costringendo*lo al+l'errore). L'allievo di Esposito è favorito ne+i
confronti di Misty Lb, Maragoy e Musica In.
I nostri favoriti: Moscuzza-Marigold: Gusek-Blu: Leibowitz-Lorenell: Coricidin-Gimtrina: Mortaio- Misty Lb; Incrociatore-Iseido: Lanciano-La Saxe; Incas Jet-Inclito Jet. ((IERI AD AGNANO: - i risultati di corsa non vengono ripportati qui))