ROMA.
Qualcuno ha pagato - o
meglio, ha fatto pagare da due banche pubbliche - un miliardo e 200
milioni di lire per avere la borsa di Roberto Calvi, il banchiere
trovato morto sotto il ponte de+i frati neri a Londra ne+l giugno
del+l'82. Per aver orchestrato questa manovra è finito in carcere
Flavio Carboni, l'imprenditore sardo amico di Calvi, con l'accusa di
ricettazione e truffa. Carboni è stato arrestato a Roma, e le stesse
imputazioni sono state notificate ne+l carcere di Spoleto a Giulio
Lena, faccendiere romano di 58 anni, coimputato di Carboni anche in un
processo per traffico di droga e falsificazione di banconote. Un
procedimento da+l quale è [scaturito] adesso scaturito quello per la
borsa di Calvi.
L'operazione, condotta dal+la Criminalpol de+l Lazio, è in corso, e pochissimi sono i particolari noti di una vicenda che appare misteriosa per gli stessi magistrati che conducono l'inchiesta. A+l centro del+le indagini ci sono due assegni del+lo Ior, l'istituto di credito vaticano, da 600 milioni ciascuno. Lena li avrebbe incassati presso il Monte de+i Paschi di Siena e la Banca Nazionale de+l Lavoro come compenso de+l contenuto del+la borsa di Calvi che nel+l'imminenza del+la morte de+l banchiere - secondo l'accusa - passò nel+le mani di Carboni. Ma quando le due banche pubbliche si sono rivolte al+lo Ior, gli assegni sono risultati scoperti. Di qui l'accusa di truffa, estesa anche a chi ha emesso gli assegni a vuoto e ad un funzionario di una del+le banche truffate, nomi ancora protetti da+l segreto istruttorio.
La ricettazione invece riguarda la borsa de+l banchiere. Calvi
l'aveva con sé fino a+l momento in cui è morto; per i giudici la sua
provenienza è illecita sia che si sia suicidato sia che sia stato
ucciso.
«Quello che appare certo -
dicono gli
investigatori -
è che in un preciso momento Carboni ha
avuto la disponibilità del+la borsa».
L'inchiesta, coordinata da+l giudice istruttore Mario
Almerighi, è nata da un processo per il quale è imminente l'ordinanza
di rinvio a giudizio, ne+l quale sono imputati sia Carboni che Lena.
Si tratta di un'indagine su traffico di droga, falsificazione di
banconote e titoli bancari su scala internazionale. In una
perquisizione è stata ritrovata documentazione inerente al+la borsa di
Calvi. Seguendo quella pista e, come è scritto ne+l mandato di
cattura,
«le dichiarazioni di altri imputati i cui nomi
si omette di indicare per esigenze di tutela processuale»,
gli investigatori sono arrivati a Carboni. Dunque uno o più «pentiti»
accusano l'imprenditore ex braccio destro di Calvi.
Gli assegni e la conseguente truffa a+i danni del+la Bnl e de+l Monte de+i Paschi sono de+l marzo 1986, lo stesso periodo in cui la borsa de+l banchiere ritrovato morto apparve in tv in una trasmissione condotta da Enzo Biagi. Quando fu aperta davanti al+le telecamere, uscirono fuori solo alcune chiavi e documenti definiti «irrilevanti» da+i giudici milanesi che indagano sul+la morte de+l banchiere.
Secondo la moglie di Calvi, però, qualcuno aveva trafugato le cose
più importanti, ed in particolare i documenti su+l tentativo di
vendita di una quota de+l Banco Ambrosiano al+l'Opus Dei.
«Mio marito -
disse Clara Calvi -
fu fermato da
coloro che non volevano che portasse a termine l'operazione Opus Dei».
Secondo i giudici il contenuto del+la borsa che Calvi ha
portato con sé quando è partito da Roma doveva essere ben altro se
qualcuno era disposto a sborsare un miliardo e 200 milioni per
impossessar*se*ne.
Interessati al+l'inchiesta in corso a Roma sono anche i magistrati milanesi Matteo Mazziotti e Pierluigi dal+l'Osso, che ancora indagano sul+la misteriosa morte de+l banchiere. Tra i corpi di reato c'è anche la borsa in cuoio nero. I due giudici, al+l'epoca del+la sua ricomparsa in tv, avevano aperto un'inchiesta per la presunta ricettazione da parte de+i giornalisti che ne erano venuti in possesso, conclusa*si con l'archiviazione. Ora anche loro hanno da fare qualche domanda a Carboni. ((Giovanni Bianconi))
ROMA.
Su+l disastro di Ustica e
su+i presunti tentativi di depistaggio, si allunga ora ufficialmente
l'ombra de+l Sismi. I servizi segreti militari, stando a+i documenti
esibiti ieri ne+l corso del+l'audizione de+l generale Zeno Tascio
dinanzi al+la commissione parlamentare sul+le stragi e il terrorismo,
sarebbero entrati in possesso del+le trascrizioni de+i nastri de+i
centri radar di Licola e Marsala molto prima del+la magistratura. E
per primi si sarebbero posti il quesito di chi fosse la traccia
del+l'aereo registrata a poche miglia da+l Dc9 prima che fosse
abbattuto. Nuovi documenti, definiti segretissimi, sono stati
[inviati] inoltre inviati al+la commissione da+l generale Pisano,
ascoltato la scorsa settimana.
A cercare di chiarire i tanti misteri è toccato ieri in seduta pubblica, fra pesanti contraddizioni e imbarazzanti vuoti di memoria, a+l responsabile de+l Sios Aeronautica (il servizio segreto del+l'Arma), al+l'epoca del+l'incidente, il generale Tascio. Era [stato ascoltato] già stato ascoltato in luglio, questa volta però la sua deposizione avveniva in modo «formale», con la possibilità de+l presidente Gualtieri di incriminar*lo. Tascio si è mostrato molto accorto, scaricando su altri la responsabilità di alcuni comportamenti, chiamando in causa altri generali, come l'allora comandante de+l terzo Roc di Martina Franca, Mangani, prendendo le distanze da+i suoi stessi collaboratori di allora. E' giunto persino a cambiare opinione tre volte nel+lo spazio di due minuti.
Un episodio molto delicato che, oltre a chiamare in causa il Sismi di Santovito, gettava ombre su+l comportamento de+l reparto da lui allora diretto, il Sios Aeronautica. Secondo una prima versione, infatti, sarebbe stato il Sismi, l'8 agosto di 9 anni fa, qualche settimana dopo la strage di Ustica, a fornir*gli i tracciati radar di Marsala e Licola pregando*lo di tradur*li su una carta geografica. Due giorni prima, i servizi gli avrebbero [chiesto] anche chiesto se, accanto al+la traccia de+l Dc9, ve ne fosse un'altra di un velivolo «molto prossimo» al+la sua rotta.
Sul+la base di alcuni documenti in possesso del+la commissione, però, prima il radicale Teodori, poi il verde Boato, infine lo stesso presidente Gualtieri, avrebbero contestato a+l generale un suo personale interessamento, o perlomeno de+l suo reparto, nel+la ricerca de+i tracciati di cui la magistratura aveva chiesto il sequestro.
Secondo tali documenti, infatti, sarebbe stato il Sios, fin da+l 29 luglio '80, ad attivar*si su richiesta de+l Sismi, e non viceversa, per recuperare le trascrizioni e tradur*le. Cosa che avvenne il giorno dopo presso il Roc di Martina Franca. Su+i tracciati, Tascio non ha dato alcuna valutazione sostenendo di aver incaricato gli esperti di Martina Franca del+la trasposizione de+i dati sul+la carta.
Da altri documenti in possesso del+la commissione risulterebbe inoltre che tutto il materiale di cui i giudici chiesero il sequestro, compresi i nastri originali di Marsala e i modelli di Licola, furono ammucchiati prima nel+l'aeroporto di Trapani (il 12 luglio 1980) e dopo 10 giorni traferiti a Punta Raisi (Palermo). La magistratura li acquisì a+gli atti solo in ottobre. Chi e quanti ebbero la possibilità di mettere le mani su quelle prove? E perché il Sismi, a pochi giorni dal+l'incidente, chiese di accertare se accanto a quella de+l Dc9 vi fosse un'altra traccia? Si scoprirà successivamente che né Marsala né Licola registrarono tracce significative, come fece invece il radar di Ciampino, tanto da permettere prima ad un esperto americano e poi a+l collegio de+i periti nominati da+l giudice Bucarelli di parlare di missile e di un caccia a poche miglia da+l Dc9. Ma non è l'unica contraddizione in cui è caduto il generale, tanto che la commissione ha chiesto una sua nuova audizione, così come è stato deciso di invitare a San Macuto nuovamente il generale Pisano, i responsabili di Civilavia e il ministro Martinazzoli per sapere se esiste davvero una «controperizia» de+l ministero del+la Difesa che riaccredita la tesi del+la bomba a bordo. ((Ruggero Conteduca))
Una «task force» de+l vescovo per redimere un lembo de+l cuore «rosso» del+l'Emilia. L'attenzione del+la curia reggiana in questi giorni è fissata su un piccolo centro del+la Bassa Padana, Campegine, il paese de+i sette fratelli Cervi. Per decidere il tentativo di «salvataggio», a+l nuovo vescovo di Reggio, mons. Paolo Gibertini, sono bastati alcuni dati statistici: il 50 per cento de+i funerali si svolge con rito civile, soltanto l'8 per cento del+la popolazione va a Messa la domenica, la percentuale di alunni esonerati dal+l'insegnamento del+la religione è la più alta del+la provincia. E in più il pci prende sempre più voti (è già oltre l'80 per cento).
E così mons. Gibertini ha deciso di passare al+l'offensiva,
inviando a Campegine una piccola truppa di missionari. Cinque
sacerdoti e cinque suore guidati da padre Antonio Montorsi, un
cappuccino, che si sono insediati ne+l piccolo centro con un unico
obiettivo: riportare la fede tra le 1200 famiglie. A chiedere a+l
vescovo di mettere a disposizione questa task force è stato il parroco
don Angelo Guidetti.
«Si tratta di una comunità -
dice don Guidetti -
che ne+l passato è stata
[criticata] fortemente critica ne+i confronti del+la Chiesa e del+le
sue istituzioni, ma che non ha [perduto] mai perduto il senso del+la
collaborazione, del+la laboriosità e del+la giustizia».
Il programma di «ritorno al+la fede» del+la curia prevede
via Crucis, messa con ammalati ed anziani, veglia Mariana ed una
grande festa del+la famiglia. Ma l'attenzione si incentrerà su+i 20
«centri d'ascolto» ospitati da altrettante famiglie: qui i campeginesi
potranno proporre particolari temi che verranno discussi al+la luce
de+l Vangelo. La missione di sacerdoti e suore si svolgerà porta a
porta
«nel+lo spirito di San Francesco -
come
precisa mons. Gibertini -
per augurare a tutti la pace
francescana e per incoraggiare a continuare a vincere il male con il
bene». «Spero -
aggiunge il parroco di Campegine -
che al+la luce di un dialogo sempre più rispettoso del+le
posizioni, a guadagnar*ci siano soprattutto le persone, la gente
comune che tante volte si è sentita defraudata e condizionata nel+la
possibilità di fare un'esperienza religiosa».
A preoccupare
curia e sacerdote non sono tanto gli adulti (
«che
mantengono valori come la solidarietà»)
ma i giovani.
Secondo don Angelo, per tanti ragazzi l'indifferenza religiosa ha
creato disinteresse sociale e distacco dal+la politica a vantaggio
de+i «non-valori» de+l consumismo. ((Lorenzo Tazzari))
L'alta pressione da ieri ha cominciato a dar segni di cedimento che peraltro non va interpretato come segno premonitore di un incipiente peggioramento de+l tempo. E' soltanto un riflesso conseguente a+l cambiamento de+l tipo di aria in circolazione. Infatti siamo in presenza di una debole corrente di aria temperata umida atlantica, che tende a propagar*si da+l Mediterraneo occidentale a quello centrale, dando luogo a de+gli annuvolamenti irregolari che peraltro hanno poche possibilità di lasciar cadere del+la pioggia.
Di contro le grandi depressioni atlantiche, tipiche de+l semestre freddo, si mantengono ancora intorno a+l 50° parallelo investendo il Nord Europa. Una di queste, di grande estensione e molto profonda, si appresta a raggiungere l'Irlanda per poi diriger*si verso la penisola scandinava. Sul+le nostre regioni quindi non vi sarà pericolo di maltempo, anzi la giornata di domenica si prospetta in gran parte assolata e vedrà nuovamente affermar*si l'alta pressione. Come già accennato l'aria sarà più umida per cui saranno piuttosto diffuse le brume mattutine ed i banchi di nebbia, anche intensa, nel+le valli e lungo i litorali.
per oggi e per domani subirà del+le flessioni irregolari ne+i valori diurni, dovute essenzialmente al+la presenza di nuvole, mentre aumenteranno i valori notturni. Da domenica assisteremo invece ad un'inversione di tendenza; aumenteranno i valori diurni e diminuiranno quelli notturni.
Questo il quadro generale; ecco in breve il dettaglio giorno per giorno.
gli annuvolamenti irregolari saranno più frequenti sul+le regioni settentrionali, sul+la Sicila e sul+le regioni meridionali. La possibilità che possano provocare del+le brevi piogge è comunque circoscritta al+le zone del+l'entroterra ligure, a quelle appenniniche tosco-emiliane ed a quelle prealpine ed alpine orientali. Ne+l corso del+la giornata tenderanno a prevalere le schiarite su+l Piemonte, sul+la Sardegna e sul+le regioni centrali tirreniche.
Ne+i giorni successivi l'Italia resterà fuori de+l flusso perturbato che continuerà a scorrere a Nord del+le Alpi; ciò nondimeno sul+le regioni settentrionali e su quelle meridionali il cielo si presenterà a tratti parzialmente nuvoloso senza escludere qualche pioggia locale. ((Marcello Loffredi))
((ROMA.))
L'Acna annuncia che il 25 ottobre finirà i
lavori de+l muro di contenimento de+l percolato, misura di sicurezza
richiesta da+l governo. E in una lettera a+l ministro del+l'Ambiente
chiede di poter riaprire la fabbrica, chiusa il 6 luglio scorso,
appena saranno stati compiuti i collaudi. Ruffolo terrà questa mattina
a+l Consiglio de+i ministri una relazione sul+la situazione del+la Val
Bormida. Ma in commissione Ambiente ieri si è impegnato a non prendere
nessuna decisione finché sul+la questione Acna non si sarà pronunciato
il parlamento.
Il dibattito era stato interrotto dal+la crisi di governo e a Montecitorio risoluzioni presentate da diversi gruppi parlamentari (primi i Verdi) aspettano di essere discusse e messe a+i voti. La richiesta di riportare in aula la questione è stata avanzata da+l presidente del+la commissione, il dc Botta.
Per l'Enimont, l'azienda di Cengio è ormai in forte deficit e, tra
i miliardi spesi per i lavori e quelli persi per la chiusura, potrà
forse tornare in attivo solo fra molti anni. Ma è diventata ormai un
simbolo:
«L'espressione del+la volontà di conciliare lo
sviluppo industriale con le esigenze ambientali de+l territorio»,
come esordisce la lettera spedita dal+l'amministratore delegato
Zanini.
La fabbrica di vernici e coloranti che per decenni ha inquinato la Val Bormida ricorda i patti stipulati prima ne+l settembre '88 e rinnovati lo scorso maggio con nuovi impegni che comportano investimenti per 122 miliardi. Più del+la metà sono stati spesi - ricorda Zanini - rispettando i tempi concordati. Il muro che deve contenere verso valle le acque contaminate che colano da+l terreno dove sorge la fabbrica sta per essere completato.
Per i Verdi invece la situazione è ancora «interlocutoria».
Secondo la deputata verde Laura Cima
«se ne è convinto
anche il ministro Ruffolo che si è impegnato infatti a non decidere
prima che si pronunci Montecitorio».
Gravi dubbi, afferma
Cima, sono stati sollevati da+l rapporto de+l servizio geologico a+l
governo, divulgato da+gli ambientalisti. Secondo i geologi sopra la
marna vi sarebbe uno strato di ghiaia che renderebbe molto alto il
rischio di contaminazioni del+la valle in caso di una grossa piena
de+l Bormida.
«Un rischio che diventerebbe drammatico -
aggiunge Cima -
se il terriccio contaminato
del+la fabbrica contenesse davvero la diossina, come da tempo
sospettiamo».
Le analisi ordinate dal+la Usl di Acqui
dovrebbero arrivare dal+l'America fra una decina di giorni.
Intanto continua la controversia su+l nuovo impianto Re-Sol che dovrebbe smaltire i rifiuti del+la lavorazione de+i coloranti producendo sali sodici. La Regione Liguria aveva dato il permessso per la costruzione, ma da+l ministero del+l'Ambiente è [arrivata] poi arrivata la richiesta di una verifica de+i fumi. Sul+l'inceneritore il 22 ottobre si terrà un referendum popolare il cui risultato avrà certo un valore ben più ampio. (([m. g. b.]))
«Per salvare Venezia numero chiuso e niente Expo»
((VENEZIA.))
La vacanza a Venezia dovrà essere
prenotata: pacchetti completi di albergo, garage, visita a+l museo. Ci
sarà una carta, che forse si chiamerà "Venezia parcheggi», e che ha
l'obiettivo di regolare i flussi: chi non ha prenotato, non avrà posto
e dunque non entrerà in città. Un imbuto, anzi, un rubinetto che sarà
aperto quando ci sarà spazio e [sarà] chiuso ne+i mesi più caldi. Si
potranno anche differenziare i prezzi, con carte di credito imposte
come moneta, per pagare i servizi offerti dal+la città, distinguendo i
residenti da+i turisti che pernottano, e soprattutto da+i turisti che
vengono e vanno in una sola giornata.
E' lo scenario che disegna uno studio su+i flussi turistici fino a+l Duemila, commissionato da+l Comune al+l'Università di Ca' Foscari. Solo con queste limitazioni si potrà salvare la «perla del+l'Adriatico» dal+l'invasione di fine millennio, sembra suggerire la ricerca. E' stata presentata ieri da+l sindaco Antonio Casellati e da+l coordinatore Paolo Costa, docente di economia de+l turismo: una ((sic)) periodo scelto non a caso, per ribadire la perplessità de+l Comune sul+la candidatura di Venezia al+l'Expo de+l Duemila. Oggi, infatti, inizia la visita de+l Bie, l'organismo francese che scende in Veneto per accertare la fattibilità del+l'esposizione universale e che giovedì prossimo concluderà il suo viaggio incontrando a Roma il Presidente del+la Repubblica e il ministro de+gli Esteri.
L'Expo, se mai ci sarà, avrà qualcosa come 41.6 milioni di visitatori (231 mila a+l giorno, con punte di 600 mila). Senza l'Expo, i turisti a Venezia saranno 8 milioni e 200 mila, con l'Expo 14 milioni, dice lo studio, 32 mila in più a+l giorno, con punte di 75 mila. Aggiunti a+i normali turisti, in luglio e agosto potrebbero talora rasentare le 180 mila presenze: uno sproposito, se si pensa che Venezia può accogliere dignitosamente a+l massimo 22 mila ospiti; la stessa media giornaliera registrata nel+l'87.
La città è destinata comunque, sotto la pressione turistica, a essere soffocata. Con l'Expo sarebbe ancora peggio. Costa ha usato una battuta: si può avere la febbre per qualche giorno, non tutti i giorni per sei mesi. Lo studio, insomma, sconsiglia l'Expo. Ma insiste su+i dati sconvolgenti che aspettano a+l varco gli amministratori in condizioni normali. Un dato significativo è quello de+i rifiuti prodotti: soltanto i turisti portano a Venezia un aggravio de+l costo di raccolta di 5 miliardi al+l'anno, pari a+l «buco» del+l'azienda municipalizzata. A fronte di questo dato, il costo maggiore sostenuto da+gli operatori che vivono di turismo copre appena un quinto del+la somma. Il resto tocca al+la città che non vive di turismo. (([m. l.]))
Anche se con qualche giorno di ritardo rispetto al+l'«allarme rosso» previsto per venerdì scorso e poi spento*si senza conseguenze, alcuni istituti universitari italiani hanno vissuto una notte di terrore per l'attacco sferrato da un «pirata de+i computer» che voleva far saltare la memoria di una rete elettronica con cinquemila terminali sparsi in tutto il mondo.
Cento di questi terminali, tutti collegati con gli archivi elettronici del+la Nasa a Houston e de+l Cern di Ginevra e quindi considerati del+la massima importanza scientifica, sono collocati nel+le Università di Milano, Pavia, Trieste e Padova. Proprio nel+la città veneta, l'altra sera, è scattato improvvisamente l'allarme.
Un rapido controllo, e i tecnici hanno scoperto che stavano assistendo a un vero e proprio attacco al+la rete. Per qualche minuto, con la comparsa su+i videoterminali di un virus a forma di verme, si è [temuto] anzi temuto il peggio. Il pirata si è [firmato] anche firmato con una sigla in inglese (Wank) che richiama una vaga organizzazione antinuclearista. La battaglia contro i pirati de+l computer è durata tutta la notte tra martedì e mercoledì scorsi. Al+le dieci de+l mattino la vittoria: il pirata si è ritirato.
Positivo il bilancio: soltanto due terminali, a Milano e a
Trieste, sono stati messi fuori uso. Ma la «memoria» de+l sistema
elettronico assicurato dal+la Span e dal+la Hepnet, le due reti
scientifiche internazionali, ha resistito.
«Il nostro
sistema di protezione ha funzionato al+la perfezione e il pirata che
ci ha attaccati non è riuscito a trovare neppure un varco per
introdur*si nel+le nostre memorie»,
ha spiegato uno de+gli
specialisti del+l'Università di Padova.
La «battaglia» del+l'altra sera, in un certo senso, era attesa.
Una settimana prima del+l'ora «X», considerata come quella scelta per
scatenare in tutto il mondo gli assalti a+i computers, dal+le sedi
centrali del+la Span e del+la Hapnet era partito un avviso urgente per
tutte le reti collegate. L'ordine era tassativo:
«Inserire il grado più elevato previsto da+l sistema di protezione, è
imminente un attacco».
Il «Security Officer», una specie di
super-controllore elettronico in grado di studiare chiunque
s'inserisca in rete, aveva individuato qualche giorno prima il pirata
che poi si è fatto realmente vivo martedì sera. Il terrorista, ha
accertato lo stesso «Security Officier», è riuscito ad introdurre il
virus-verme attraverso un computer de+l tipo Microvax II piazzato
quasi sicuramente al+le Azzorre o al+le Canarie almeno una settimana
prima del+l'attacco poi fallito. Cosa poteva accadere se invece
l'operazione fosse riuscita? Probabilmente sarebbe stata la
distruzione totale del+le banche dati de+i due sistemi: milioni e
milioni di preziosissime informazioni scientifiche utilizzate da+gli
studiosi di tutto il mondo potevano andare in fumo. ((Antonello
Francica))
«I neri uccisero Mattarella»
((
PALERMO.))
I killer di Piersanti
Mattarella sarebbero i neofascisti Giusva Fioravanti e Gilberto
Cavallini. Il giudice istruttore Giovanni Falcone, accogliendo la
richiesta de+l pubblico ministero, ha firmato ieri i mandati di
cattura per concorso nel+l'omicidio de+l presidente del+la Regione
siciliana.
Mattarella fu ucciso il giorno del+l'Epifania de+l 1980, mentre con la moglie ed i figli usciva da casa per andare a messa. Contro i due presunti killer de+l delitto vi sarebbero - secondo indiscrezioni - i riscontri del+l'indagine istruttoria, il racconto di alcuni pentiti, il riconoscimento fotografico di Giusva Fioravanti compiuto dal+la vedova de+l presidente democristiano del+la Regione, le testimonianze de+l neofascista Francesco Mangiameli, ammazzato ne+l settembre del+l'80 a Roma. Mattarella sarebbe stato colpito da+i neofascisti in cambio del+l'appoggio che essi avevano chiesto al+la mafia per far evadere Pierluigi Concutelli, condannato al+l'ergastolo per vari delitti.
L'indagine istruttoria ha ricostruito la presenza di Fioravanti e Cavallini in Sicilia, rivelata, tra l'altro da Cristiano Fioravanti, fratello di Giusva. Questi era [accompagnato] allora accompagnato da Francesca Mambro, con la quale abitò per alcuni giorni sia a Palermo che in un albergo de+l Trapanese.
La partecipazione di terroristi neri nel+l'omicidio era stata sostenuta, quando però era già nota, anche da+l pentito Giuseppe Pellegriti. Le rivelazioni di quest'ultimo erano [andate] però andate oltre il livello de+gli esecutori materiali, risultando calunniose per l'eurodeputato dc Salvo Lima. Le calunnie di Pellegriti hanno differito l'emissione de+i provvedimenti de+l giudice istruttore, costringendo*lo a complesse verifiche. Il mandato di cattura non è stato [notificato] ancora notificato, e non è noto se il provvedimento riguardi anche altre persone già detenute, come Fioravanti e Cavallini. Ma il provvedimento non riguarderebbe comunque persone in libertà.
Le «confessioni» di Pellegriti e di un altro pentito (de+i Nar), Angelo Izzo, in questi giorni sono al+l'esame de+i giudici del+la corte d'assise d'appello di Palermo ne+l primo processo a Cosa Nostra. Ieri nel+l'aula del+l'Ucciardone è stata proiettata su alcuni schermi tv la registrazione audio-video del+l'interrogatorio di Izzo, condannato al+l'ergastolo per il massacro de+l Circeo. Izzo, con Giuseppe Pellegriti, ha ricevuto un mandato di cattura da Falcone per calunnia aggravata ne+i confronti del+l'on. Lima. A+i giudici, Angelo Izzo ha riferito di non avere mai suggerito il nome de+l «mandante» de+gli omicidi politici a Giuseppe Pellegriti ma di aver saputo molti particolari su questi delitti dal+lo stesso pentito catanese. Pellegriti, secondo Izzo, gli aveva confidato numerosi dettagli su+l delitto Mattarella.
«Pellegriti mi raccontò che per uccidere il
presidente del+la Regione -
ha detto Izzo -
furono usate una pistola ed una mitraglietta che vennero utilizzate
anche per un duplice delitto ad Adrano. Pellegriti disse anche che era
in grado di far recuperare la mitraglietta utilizzata quel giorno».
Izzo dice anche di avere invitato Pellegriti a raccontare tutto
a+i magistrati.
«Inizialmente -
ha detto Izzo
-
non voleva parlare con Falcone perché, diceva, aveva
modi di fare da ''malandrino''».
Izzo afferma di aver
segnalato le confidenze di Pellegriti sul+l'omicidio Mattarella ad un
funzionario di polizia.
«Solo dopo l'interrogatorio con il giudice Falcone -
ha [detto] anche detto l'estremista di destra -
Pellegriti mi disse che si era cacciato ne+i guai perché aveva fatto
a+l magistrato il nome de+l mandante de+l delitto Dal+la Chiesa, e
cio*è l'eurodeputato Salvo Lima. Prima di allora con me non ne aveva
[parlato] mai parlato».
A conferma di questa tesi, Angelo
Izzo ha ricordato un particolare:
«Pellegriti mi invitò
ad annotare questo fatto su un libro che stavamo scrivendo insieme».
(([Ansa]))
((
VICENZA.))
Prima o poi doveva
succedere. Esasperati da mancanza di personale, assenze e ritardi
cronici, le decine di utenti del+la sede provinciale del+la
conservatoria de+i registri immobiliari hanno messo mano a+l
portafogli. E, tassando*si di 50 mila lire a testa, si sono pagati due
impiegati «privati» per accelerare il lavoro.
Ma si sono presi la rivincita. Visto che dopo l'esposto al+la procura del+la Repubblica con cui denunciavano la «mancanza di collaborazione de+i dipendenti», sono partite sette comunicazioni giudiziarie per altrettanti impiegati del+l'ufficio, sospettati di truffa a+i danni del+lo Stato.
La conservatoria de+i registri immobiliari di Vicenza è da anni la disperazione de+i clienti, cio*è notai, commercialisti e istituti di credito che trattano cessioni, ipoteche e fallimenti. Ma soprattutto del+la quarantina di loro incaricati, i «visuristi», che ogni giorno deve visionare atti di compravendita e pratiche varie. Così in poco tempo si sono accumulati 14 esposti contro l'ufficio e una delibera de+l Consiglio notarile provinciale, il quale denunciava la disorganizzazione del+l'ufficio e le conseguenze gravi che aveva su+l loro lavoro e sul+l'interesse del+la collettività.
Quattro direttori che si sono alternati ne+gli ultimi anni, un
organico passato da+i 25 dipendenti nel+l'85 a+gli 11 attuali: la
conservatoria vicentina è certo in crisi di personale.
«Spiegherò a chi di dovere come stanno le cose -
si difende
il direttore Giorgio Benvegnù, anche lui ne+l mirino del+la
magistratura -.
Mi domando però come mai di fronte a
carichi di lavoro in aumento i dipendenti che se ne sono andati non
sono [stati reintegrati] mai stati reintegrati...».
Ma per chi giornalmente ha a che fare con l'ufficio non
è solo questione di personale che manca. Possibile, che a Bassano un
«visurista» riesca ad esaminare fino a 24 pratiche a+l giorno e a
Vicenza appena una?
«Sì -
commentano gli utenti
autori del+la denuncia -,
anche perché i pochi impiegati
del+la conservatoria vicentina si nascondevano dietro gli scaffali, si
imboscavano ne+i bar, andavano a far*si la spesa. E questo proprio
nel+le ore di punta, a metà mattinata».
Così è partito l'esposto de+i 40 «visuristi» dove si
contesta come nel+la conservatoria
«sia praticamente
impossibile svolgere non solo le indagini più complesse ma anche
quelle più semplici».
E dopo il blitz de+i carabinieri che
venerdì scorso si sono presentati a sorpresa nel+l'ufficio, la procura
del+la Repubblica ha deciso di veder*ci chiaro.
Dal+l'esasperazione de+gli utenti è uscita però l'idea rivoluzionaria: pagare, come privati cittadini in accordo con la direzione, due impiegati extra per smaltire il lavoro arretrato. E da un paio di settimane a fianco di quei dipendenti pubblici così fiacchi sono comparsi due instancabili e premurosi impiegati modello. ((Alessandro Mognon))
Un rapporto del+la polizia giudiziaria (carabinieri, polizia, Guardia di Finanza) mette in moto l'inchiesta, dopo indagini che possono protrar*si ne+l tempo, anche per mesi. Il rapporto finisce al+l'ufficio giudiziario che dà impulso al+l'azione penale: la procura del+la Repubblica per i reati di competenza de+l tribunale e del+la corte d'assise, la procura presso la pretura per reati puniti con pene a+l di sotto de+i 3 anni di reclusione (con del+le eccezioni per determinati reati puniti anche più severamente).
Ne+l caso di persone arrestate mentre commettono un reato (in flagranza) il pubblico ministero (pm), che è un magistrato del+la procura, manda gli atti in tribunale per il processo per direttissima (può far*lo anche il pretore ne+l suo ruolo di pubblico ministero).
Il pm procede con istruttoria sommaria mentre i fascicoli più delicati vanno a+l giudice istruttore (gi) per l'istruttoria formale. La polizia può operare de+i fermi e de+gli arresti, che devono però essere convalidati da+l pm e poi confermati da+l gi.
La legge n° 330, già entrata in vigore, ha anticipato il nuovo codice limitando i casi in cui una persona può essere privata del+la sua libertà personale. Le dichiarazioni testimoniali come pure gli interrogatori de+gli imputati, le perizie, gli accertamenti, i sopralluoghi e ogni altro elemento di prova, vengono raccolti da+l pm e da+l gi ne+l corso del+l'istruttoria.
La prima novità è l'istituzione di una procura anche presso la pretura, che aumenta la competenza per reati con pene fino a 4 anni di reclusione e per altri particolari reati come l'omicidio colposo, la violenza e resistenza a pubblico ufficiale, la rissa aggravata. Ci saranno pretori che faranno soltanto i pubblici ministeri e altri che faranno soltanto i giudici: sparisce insomma il doppio ruolo de+l pretore inquirente e giudice a+l tempo stesso. I pm del+la procura e del+la pretura sono i referenti del+la polizia giudiziaria.
Le forze di polizia non possono più protrarre le indagini per settimane e mesi, ma devono entro 48 ore trasmettere la segnalazione di una notizia di reato al+la procura. Il pm dirige sempre le indagini: a volte personalmente, ordinando ad esempio intercettazioni telefoniche o di conversazioni tra persone presenti ad un colloquio (un'altra grossa novità), identificando le persone sospette, i testimoni, facendo accertamenti e sopralluoghi. Oppure può delegare parte del+le indagini al+la polizia giudiziaria, salvo gli interrogatori del+le persone sospette e i confronti con le stesse, che devono essere compiuti da+l pm direttamente. In entrambi i casi gli elementi raccolti non hanno di regola valore probatorio a+i fini del+la decisione finale.
L'attività de+l pm è funzionale a portare avanti le indagini per fondare una richiesta di rinvio a giudizio a+l giudice del+l'udienza preliminare (gup).
Nel+l'attuale procedura il pm è titolare del+l'inchiesta nel+l'istruttoria sommaria, quando cio*è il fascicolo resta in procura, e compie tutti gli atti inerenti al+le indagini. La legge n° 330 gli impone però di chiedere l'emissione di mandati di cattura a+l giudice istruttore. Procede con rito direttissimo per gli arrestati in flagranza di reato. Nel+l'istruttoria sommaria cita a giudizio gli imputati. Ha una pienezza di poteri maggiore di quella che avrà ne+l nuovo codice (ad esempio può raccogliere le prove). La polizia giudiziaria può avere da+l pm l'autorizzazione per le intercettazioni telefoniche, ma non per altri tipi di intercettazione (perché non previste). Il pretore ha il duplice ruolo di pm e giudice a+l dibattimento.
Il pm, autorizzato da+l giudice del+le indagini preliminari (gip), può disporre intercettazioni di conversazioni con microfoni piazzati in locali pubblici, nel+l'auto o nel+l'abitazione de+l sospettato, o nascosti addosso ad un agente. Come è capitato a+l boss de+l clan de+i catanesi Ciccio Miano, che girava ne+l carcere del+le Nuove con un microfono nascosto ne+gli slip registrando le conversazioni al+l'insaputa de+i detenuti. Quelle registrazioni, la cui validità fu [contestata] duramente contestata da+i difensori a+l maxiprocesso, sarebbero perfettamente utilizzabili con il nuovo rito.
E' fin troppo facile prevedere che imputati, legali e pubblico ministero ricorreranno al+l'uso de+i più sosfisticati congegni per procurar*si una prova da portare a+l processo.
Viene eliminato il doppio ruolo de+l pretore. Sarà istituita una procura presso la pretura e l'ufficio de+l giudice del+le indagini preliminari. Altri magistrati si dedicheranno esclusivamente al+la celebrazione de+i processi.
Nel+la nuova procedura tutte le prove si formano a+l dibattimento. E' la differenza fondamentale tra l'attuale sistema inquisitorio e il nuovo sistema accusatorio. La dichiarazione resa da+l testimone a+l pubblico ministero o a+l gip non costituisce prova valida a+i fini del+la decisione processuale. Ma può capitare che il testimone cambi versione rispetto a quanto già dichiarato a+l pm. A+i fini del+la prova è l'ultima versione, quella resa in giudizio, ad avere valore probatorio; le precedenti dichiarazioni, eventualmente diverse, possono però minare l'attendibilità de+l teste e far scattare ne+i suoi confronti l'accusa di falso.
La regola ha un'importante eccezione. Anche nel+la fase del+le indagini preliminari si può raccogliere una prova utilizzabile in dibattimento: la prova «non rinviabile». L'esempio classico è quello de+l pentito che faceva parte di una organizzazione criminosa, o de+l testimone oculare di un delitto. Non si può escludere il rischio che sia ucciso prima de+l dibattimento. Il pm o il difensore del+l'indiziato chiedono a+l gip di assumere attraverso l'incidente probatorio la prova, che in questo caso è valida sia per le dichiarazioni rese da+l testimone sia da+l coimputato, previo avviso a+l difensore del+la persona chiamata in causa.
A+l di fuori del+l'incidente probatorio, si possono raccogliere durante le indagini preliminari prove valide a+i fini del+la decisione, quelle cosidette «irripetibili» come i risultati di una perquisizione o di una intercettazione telefonica o di un colloquio.
L'eccezione prevista da+l nuovo codice assomiglia ad un istituto che già esiste nel+l'attuale procedura: la testimonianza «a futura memoria». E' quella che rese a+i magistrati frate Girotto, la spia infiltrata*si nel+le Brigate rosse, prima di sparire ne+l nulla. Può far*lo soltanto il testimone che giura prima di rendere la dichiarazione e non l'indiziato o il coimputato.
E' un'altra del+le novità fondamentali. Il pubblico ministero o il gip ha l'obbligo di spedire l'informazione o avviso di garanzia (la comunicazione giudiziaria si chiamerà così) soltanto quando compie un atto che richieda la partecipazione de+l difensore del+l'indiziato, per esempio il suo interrogatorio. L'azione penale viene esercitata da+l pm ne+l momento de+l rinvio a giudizio, non al+l'inizio del+l'indagine.
Il pubblico ministero avrà più libertà di movimento, ci saranno meno fughe di notizie al+l'esterno sul+le sue iniziative. Ma ci potranno anche essere meno garanzie per i futuri imputati. Una persona può diventare imputata a+l termine di una indagine durata mesi (condotta però da+l pm e non dal+la polizia giudiziaria) senza che egli ne abbia saputo nulla e avendo davanti a sé un termine molto breve per presentare una difesa, perché l'udienza preliminare viene fissata entro 30 giorni dal+la data di deposito del+la richiesta de+l pubblico ministero.
Nel+l'attuale procedura, sin da+l compimento de+l primo atto di indagine il pubblico ministero ha l'obbligo di avvisare una persona con la comunicazione giudiziaria che egli può diventare indiziato in un procedimento penale, pena la nullità di tutti gli atti successivi.
L'istituto, previsto da+l legislatore per meglio tutelare i diritti del+la difesa, è stato [strumentalizzato] spesso strumentalizzato per diffondere notizie riservate sul+l'inchiesta in corso e per le persone coinvolte è diventata una specie di condanna anticipata.
Attualmente per le inchieste praticamente non esiste alcun termine. Il pm deve concludere entro un anno o trasmettere gli atti a+l gi, ma la norma è stata [ignorata] spesso ignorata e comunque il passaggio de+gli atti a+l gi non segna la fine del+l'inchiesta. Attraverso la «connessione probatoria» con altri procedimenti il giudice ha una conoscenza globale del+l'inchiesta. Ma è anche vero che attraverso il ricorso massiccio a questo istituto si è arrivati a+i maxi processi, con centinaia di imputati, con inchieste che si sono trascinate per anni e processi ingestibili.
Le norme fissate da+l nuovo codice sul+la connessione de+i procedimenti sono molto restrittive. Il pm deve concludere entro 6 mesi, (decorrono da+l giorno in cui ne+l registro del+la procura è stata attribuita al+la persona una certa notizia di reato) ma può avere del+le proroghe da+l gip per giusta causa. Il termine massimo è di 18 mesi; per reati particolarmente gravi o indagini complesse (mafia, terrorismo ecc) si può arrivare a due anni.
Molto dipenderà dal+l'abilità de+l pm, dal+la sua capacità programmatica ne+l gestire la ripartizione processuale mandando avanti certe indagini piuttosto che altre. Non è però più possibile trattare un reato di associazione (banda armata) con un reato specifico (detenzione di armi), anche se commessi dal+la stessa persona. Il pm dovrà fare del+le scelte, per evitare la concentrazione in uno stesso dibattimento di un numero eccessivo di imputati o di reati.
Il giudice istruttore nel+l'attuale ordinamento è titolare del+l'istruttoria formale, compie tutti gli atti che servono a raccogliere gli elementi di prova circa le responsabilità di una persona che è accusata di aver commesso un crimine. E' una figura centrale e multiforme, giudice e inquisitore a+l tempo stesso. E' «giudice» ne+l momento in cui valuta le richieste de+l pm, se emettere o no un mandato di cattura; se rinviare a giudizio o no. E' «inquisitore» quando attiva le indagini, dirige la polizia giudiziaria nel+la ricerca del+la prova, quando sollecita il pm ad esprimer*si sul+la fondatezza di una prova d'accusa (ad esempio sul+la richiesta di un mandato di cattura).
Il gip e il gup sono soltanto giudici, cio*è non hanno nessun potere inquirente, nessuna capacità di iniziativa autonoma nel+la ricerca del+la prova. Devono solo valutare la fondatezza del+le richieste de+l pm o del+le parti. Il gip è un giudice senza fascicolo. Ha in visione il fascicolo de+l pm e solo per il tempo necessario a decidere sul+lo specifico quesito che di volta in volta gli viene posto, cio*è emettere mandato di cattura, autorizzare intercettazioni o altro. E' una figura completamente nuova, nel+le intenzioni de+l legislatore diversa dal+l'attuale giudice istruttore.
E' il punto d'arrivo del+l'istruttoria formale o sommaria. Oggi la chiusura del+l'inchiesta avviene o con decreto di citazione a giudizio, che il pm emette direttamente per i suoi fascicoli in sommaria, o con ordinanza di rinvio a giudizio de+l gi al+la fine del+l'istruttoria formale, quando vi sono nel+l'un caso e nel+l'altro sufficienti indizi di colpevolezza, quando cio*è pm e gi ritengono che il materiale di prova sia tale da meritare un giudizio da parte del+l'organo dibattimentale. In caso contrario è il pm che chiede a+l gi l'archiviazione o il proscioglimento del+l'imputato, oppure è il gi che fa sentenza di «non dover*si procedere», o proscioglie con formula ampia o per insufficienza di prove.
Ne+l nuovo rito, se il pm non ha prove valide a sostenere
l'accusa, deve chiedere l'archiviazione. La nuova formula è più ampia
di quella precedente. Attualmente il pm e il gi possono mandare a
giudizio un imputato anche se hanno de+i dubbi:
«Valuti
il tribunale ne+l contraddittorio del+le parti a+l dibattimento se gli
indizi raccolti siano sufficienti a sostenere un giudizio di condanna
del+l'imputato».
Con il nuovo codice non potrà più far*lo.
Né ci sarà più la formula «per insufficienza di prove».
L'altra differenza fondamentale del+la nuova procedura è rappresentata dal+l'udienza preliminare, quando il giudice del+le indagini preliminari diventa gup, giudice del+l'udienza preliminare. E' un momento molto importante, perché nel+l'udienza preliminare il pm esporrà le sue argomentazioni e altrettanto faranno i difensori del+l'imputato. E' anche il momento in cui l'imputato conosce tutto il materiale probatorio raccolto contro di lui. Il pm deve mettere a disposizione del+la controparte il fascicolo. Il gup può invitare il pm o la difesa a integrare la produzione di elementi probatori. A+l termine del+l'udienza preliminare, se vi sono sufficienti elementi di prova, c'è il rinvio a giudizio. L'udienza preliminare si tiene solo in tribunale e in assise, non in pretura. In pretura c'è o l'archiviazione richiesta da+l pm e concessa da+l suo gip o la citazione a giudizio. (([c.cer.]))
«Colpo di Stato bianco a Napoli»
«Brogli elettorali certi, la magistratura assolve»
((
NAPOLI.))
Schede elettorali
bruciate ne+l cortile del+la Pretura o mandate a+l macero, interi
fascicoli spariti nottetempo da+gli archivi, migliaia di preferenze
truccate, verbali scomparsi ne+l nulla, voti attribuiti a questo o
quel partito grazie a molte e non sempre chiare complicità. E' un
quadro a tinte fosche quello tracciato ieri a Napoli da+l Comitato
inquirente del+la Giunta per le elezioni del+la Camera. Ciò che è
avvenuto durante le consultazioni politiche de+l giugno '87 nel+la
circoscrizione Napoli-Caserta equivale ad un
«colpo di
Stato bianco, ad una alterazione de+l codice genetico de+l consenso
che è al+la base di una democrazia».
Le parole sono di Enzo Trantino,
presidente de+l Comitato che si sta occupando de+i brogli elettorali
scoperti nel+le due province. Dal+l'indagine, partita in seguito
al+la denuncia di alcuni candidati «trombati» e intrecciata a
successive inchieste giudiziarie, emerge una grave realtà: c'è chi
siede in Parlamento senza aver*ne diritto. Nomi e partiti sono
[taciuti] per ora taciuti, ma i membri de+l Comitato sono concordi:
non è possibile far finta che nulla sia accaduto.
L'organismo parlamentare - lo compongono oltre a+l missino
Trantino, due vicepresidenti, Bruno Stegagnini (dc) e Francesco Forleo
(pci), il relatore Giancarlo Salvoldi (Verde), Guido Martino (pri),
Giancarlo Binel+li (pci) e Gianni Rivera (dc) - sta per completare il
suo lavoro. A distanza di un anno dal+la prima visita, in Prefettura
sono sfilati alti magistrati, responsabili del+l'ufficio elettorale
circoscrizionale, presidenti di seggio. Ed il bilancio è scoraggiante:
«La vastità de+i brogli riscontrati -
ha
spiegato Trantino -
può essere paragonata ad uno sciame
sismico e rientra in un disegno strategico inquinante».
Vale
a dire che chi ha beneficiato del+le alterazioni de+l voto, ha goduto
di «appoggi esterni» che non escludono scenari ben più inquietanti. Lo
ha detto esplicitamente Salvoldi:
«Forse ci troviamo di
fronte anche al+l'intervento del+la grande criminalità organizzata».
Cosa accadrà quando il Comitato, entro la fine di
quest'anno, chiuderà il «capitolo Napoli»?
«Non c'è una
soluzione indolore -
ha insistito Salvoldi -,
la Giunta dovrà scegliere interventi coraggiosi».
L'eventuale ripetizione del+le elezioni è [ritenuta] però ritenuta
improbabile:
«Non ci sono precedenti in tal senso -
ha affermato Trantino -
ed inoltre si rischierebbe
un'azione ingiusta, penalizzando anche i candidati in buonafede».
Inoltre, il corpo elettorale è mutato, mutate sono le
caratteristiche anagrafiche del+le varie zone coinvolte, così come
pure gli orientamenti politici.
Per Salvoldi si potrebbe però pensare di annullare il voto in quei
seggi dove le irregolarità sono provate ed eclatanti. Di sicuro il
Comitato farà le sue proposte al+la Giunta per le elezioni che dovrà
poi riferire in Parlamento. Con una consapevolezza: questo sistema di
voto va cambiato.
«In Italia -
ha ironizzato
Trantino -
siamo fermi al+l'archibugio, mentre altrove usano
i missili».
Le dimensioni de+i brogli sono condensate in alcuni dati forniti ieri dopo le audizioni de+l primo presidente del+la Corte d'Appello, Giuseppe Persico, de+l Procuratore generale Aldo Vessia, e del+lo staff del+l'Ufficio circoscrizionale guidato da+l presidente de+l Tribunale, Modesto Caputo. Le irregolarità emerse dal+le indagini riguardano ben 1800 seggi su 5081: in 120 casi si tratta di «irregolarità gravi».
Il Comitato ha fornito al+l'autorità giudiziaria elementi per
l'apertura di 250 procedimenti penali, 112 de+i quali sono stati
[archiviati] però ne+l frattempo archiviati. Ed è quest'ultimo uno
de+i motivi di polemica sottolineati da+l Comitato. La magistratura,
hanno ripetuto i parlamentari, ha [sottovalutato] sostanzialmente
sottovalutato il fenomeno:
«C'è stato detto da+i
responsabili del+l'Ufficio circoscrizionale -
ha affermato
Trantino -
che il risultato elettorale di Napoli è tutto
da buttare. Ma ci è stato [detto] anche detto che quando ci si è
trovati di fronte a centinaia di preferenze che superavano in numero
gli stessi voti di lista, si è pensato semplicemente di eliminare le
eccedenze».
Forleo ha usato parole dure:
«La
magistratura ha finito con il legittimare i brogli e persino il primo
Presidente del+la Corte d'Appello ha ammesso che c'è stato un
addormentamento del+l'ordine giudiziario».
Gli esempi forniti sono illuminanti. A Marcianise, un
grosso comune al+le porte di Caserta, numerose schede sono state
bruciate ne+l cortile del+la Pretura, altre sono state spedite a+l
macero. E nel+la Pretura di Torre de+l Greco, per due volte - ne+l
settembre del+l'88 e ne+l maggio scorso - ignoti hanno forzato
l'archivio elettorale e [hanno] rubato fascicoli e schede.
«Soltanto oggi -
hanno sottolineato a+l Comitato -
siamo riusciti ad avere un rapporto scritto, secondo il
quale mancano schede relative a 78 sezioni su 166».
Ieri in
Prefettura il Comitato ha ascoltato i Pretori di Gragnano e Barra dove
altre schede sono state trafugate, per scoprire che anche a Torre
Annunziata, un comune «a rischio» nel+la mappa malavitosa, sono
svaniti ne+l nulla centinaia di fascicoli. Un «disegno strategico»,
un'azione coordinata da «gruppi esterni», l'ombra oscura del+la
camorra?
«Prima del+le elezioni ci sono stati a Napoli
candidati minacciati perché non affiggessero manifesti -
ha
ricordato Salvoldi -
ed alcuni hanno denunciato la
presenza davanti a+i seggi di persone che imponevano voti e
preferenze». «Quando da una Pretura scompaiono tutte le schede, quando
in un'altra ci sono ripetute effrazioni, quando si assiste al+lo
spostamento di centinaia di consensi -
è lo sfogo di
Giancarlo Binelli -
è difficile non ipotizzare
l'esistenza di un disegno doloso».
((Mariella Cirillo))
((
ROMA.))
Lo schema di proposta
d'amnistia sarà esaminato lunedì a Palazzo Chigi da un Consiglio di
gabinetto e con ogni probabilità venerdì 27 da+l Consiglio de+i
ministri. Ieri sera, il ministero di Grazia e Giustizia ha confermato
la concessione del+l'amnistia per tutti i reati non finanziari che
prevedono una pena non superiore a 4 anni di carcere (o a 6 anni di
reclusione per gli imputati di età superiore a+i 65 anni) oppure una
pena pecuniaria. Restano comunque esclusi numerosi reati, come quelli
contro la pubblica amministrazione e gli infortuni su+l lavoro. Il
testo potrà essere tuttavia modificato perché spetterà in ogni caso
al+le Camere dire l'ultima parola prima di delegare il presidente
del+la Repubblica Francesco Cossiga al+la firma de+l decreto.
Questa volta, però, assieme al+l'amnistia non ci sarà, come in passato, un indulto di due anni di carcere. Sul+la data di decorrenza del+l'amnistia vi è, invece, ancora incertezza. Non si sa se comprenderà i reati commessi fino a giugno oppure ad aprile o a marzo '89. Anche in questo caso si attenderà il voto de+l Parlamento.
Due deputati democristiani, Gaetano Vairo e Vincenzo Nicotra,
hanno [chiesto], invece, chiesto a+l ministro Vassalli che l'amnistia
comprenda anche i delitti di falso ideologico, di peculato per
distrazione, di interesse privato in atti d'ufficio, di omissione.
Motivo:
«Sono reati che non rivestono un particolare
allarme sociale».
Ieri, intanto, il gruppo comunista al+la Camera ha presentato un progetto di legge di modifica del+la Costituzione in base a+l quale: 1) ogni articolo del+la proposta di amnistia e il testo finale vanno approvati a scrutinio segreto a maggioranza assoluta; 2) l'amnistia non si applica a+i reati commessi in epoca anteriore al+l'anno precedente la proposta de+l provvedimento di clemenza; 3) l'amnistia può intervenire solo in casi straordinari di necessità. (([p. l. f.]))
((ROMA.))
Tra i partiti si accende una gara a+l rialzo
per inserire nel+la legge finanziaria '90 maggiori aumenti al+le
pensioni d'annata. Ma, intanto, il ragioniere generale del+lo Stato
spiega che già la Finanziaria così com'è potrebbe fallire: spesa
sanitaria, previdenziale, giacenze del+la Cassa depositi e prestiti,
influenze internazionali su+gli interessi potrebbero spingere il
deficit oltre i 133 mila miliardi previsti.
La rivalutazione del+le pensioni d'annata (quelle che, a parità di stipendio e contributi versati, ne+l corso de+gli anni sono rimaste sfavorite rispetto ad altre) rischia di diventare il maggior ostacolo politico sul+la strada del+la Finanziaria '90. La promessa de+l ministro de+l Lavoro, Donat-Cattin, di aumentare gli stanziamenti, non ha ancora il consenso de+i ministri finanziari e provoca dissensi al+l'interno del+la maggioranza.
Il psdi annuncia che si batterà perché l'impegno sia mantenuto. Il pri, a+l contrario, invita il governo a dire chiaramente che i soldi non ci sono. Così, il pci ha colto l'occasione per mettere in difficoltà i partiti del+la maggioranza: presenterà in Senato emendamenti al+la legge finanziaria per stanziare quei miliardi in più (1800-2500 in tre anni) da aggiungere al+la cifra già prevista da+l governo (3500). Già senza nuovi stanziamenti, la spesa per le pensioni è stata indicata da+l ragioniere generale del+lo Stato, Andrea Monorchio, come uno de+gli elementi di rischio per i conti pubblici ne+l prossimo anno. In una audizione al+la commissione Bilancio di Palazzo Madama, Monorchio è apparso soprattutto preoccupato per i rinnovi contrattuali ne+l settore de+l pubblico impiego: il «tetto» stabilito dal+la Finanziaria potrebbe essere infranto. (([f.l.l.]))
((
ROMA.))
Le elezioni amministrative
de+l 1990 saranno anche il battesimo de+l fuoco di Bobo Craxi. Il
figlio de+l segretario socialista, infatti, concluderà ne+i primi mesi
de+l prossimo anno il servizio di leva e sarà pronto per essere in
lista, se non per il Comune di Milano, per la provincia o per un
Comune del+l'hinterland milanese.
Bobo Craxi è l'ultimo arrivato nel+la schiera de+i «figli d'arte» che hanno scelto la politica. Insieme a lui al+le prossime amministrative tornerà in campo Alessandro Forlani, per la Regione Lazio; il nipote di Giulio Andreotti, Luca Danesi, per la Provincia di Roma; mentre in queste elezioni capitoline è stato confermato in lista il genero de+l presidente de+l Consiglio, Marco Ravaglioli (famoso per esser*si schierato con gli abitanti de+i Parioli contro l'arrivo de+i malati di Aids a Villa Glori). Anche l'ultimogenito di Ciriaco De Mita si sta facendo avanti, timidamente, sul+la strada del+la politica, ma è ancora troppo giovane.
Questo per limitar*si a+i nomi più illustri. Non si contano poi i casi di semplici deputati: a Roma, ad esempio, ci sono anche i figli del+l'ex ministro Dario Antoniozzi, e de+l deputato Giuseppe Azzarro.
Per i figli d'arte, per i rampolli d'oro del+la politica, il
«nome» è insieme condizione favorevole e fonte di guai. Su+l piano
de+i consensi partono cento metri avanti a+i loro coetanei. Il primo
ad ammetter*lo è Alessandro Forlani. Bobo Craxi stesso non nega che
già ne+gli anni scorsi aveva ricevuto la proposta di guidare la lista
de+l partito in qualche piccola amministrazione locale, magari per
mettere fine
«con un nome di equilibrio»
dice)
ad una lotta intestina ne+l psi de+l posto.
Il «caso» più classico, da saggio di politica, è, in proposito, comunque, quello di Guglielmo Scarlato che nel+l'83 è successo come deputato a+l padre Vincenzo, riportando quasi lo stesso numero di preferenze.
Ma insieme ad aspetti favorevoli, «il nome» - secondo gli interessati - porta anche de+gli inconvenienti. Seguiti passo passo da+i «media», i «figli d'arte» debbono imparare in fretta a sopravvivere. Non per nulla, forse per protegger*li, non tutti i genitori favoriscono la scelta politica.
«Mio padre -
racconta Alessandro Forlani,
che si definisce un democristiano ambientalista -
mi ha
[sconsigliato] sempre sconsigliato questa strada per non complicar*gli
la vita».
Bettino Craxi, invece, si è dimostrato più
favorevole:
«Nel+le famiglie socialiste l'interesse per
la politica è una tradizione -
dice Bobo Craxi -,
mio padre mi ha [raccomandato] soltanto raccomandato di
far*lo in maniera seria, non come un divertimento».
Il problema principale, comunque, lo spiega il
primogenito di casa Forlani:
«Tutti immaginano -
dice, spiegando la sua esperienza come consigliere a+l Comune
di Roma -
che io sia un'appendice de+l segretario
nazionale. Cercano di arrivare, attraverso me, a lui. Ma noi siamo due
cose diverse».
Inoltre, il figlio d'arte non può neanche litigare
liberamente con gli amici di partito:
«Se sono freddo con
qualcuno -
spiega ancora Alessandro Forlani -
c'è chi pensa che dietro a me ci sia mio padre e, anche se non è così,
qualche riflesso c'è».
E di «incidenti» de+l genere ne+gli ultimi tempi ne sono
capitati diversi. Anche perché a Forlani junior non piace la dc di
Sbardella.
«Io -
ammette -
non sono stato con
Giubilo nel+l'ultimo comitato romano e, se non ci fossero le elezioni,
potrei dire che sono al+l'opposizione».
Il figlio de+l
segretario democristiano chiede, addirittura, al+le associazioni
cattoliche che non condividono la posizione del+la maggioranza del+la
dc romana, di metter da parte l'idea di un secondo partito cattolico
«e di entrare in massa ne+l partito per ridimensionare
l'attuale gruppo dirigente, per evitare che abbia un'involuzione».
Più prudente è, invece, Bobo Craxi. Da un po' di tempo le sue
apparizioni sul+l'
Avanti!
si sono fatte più
frequenti. Oggi va orgoglioso, soprattutto, di un fatto:
«Neanche
il
Non smentisce che a primavera ci sarà la sua «prima volta» (tutto
il psi lo dice), ma non nasconde di preferire lo studio de+i problemi
al+la gestione.
Manifesto
¸mi presenta più come il figlio di Craxi».
«Se il partito me lo chiede, lo faccio. Ma certo non voglio
sdraiar*mi in un assessorato, non mi confondete con altri che si
comportano così».
Sul+la sua «scelta» è ancora cauto:
«Io -
dice -
sono convinto di avere le carte in regola, ma per uno
nel+la mia condizione ci vuole coraggio».
Parla adagio, misurando
le parole. Qualche mese fa andò su+i giornali, per essere stato meno
drastico de+l segretario de+l psi su+gli «spinelli» e ne dovette
subire le ire.
Oggi è attento a dire:
«Sono d'accordo con la nuova
legge, che riconosce una diversità tra droghe leggere e droghe
pesanti. Certo, però, che quando su un problema de+l genere sento
parlare di libertà individuale mi si chiude lo stomaco».
Ha
imparato la lezione. ((Augusto Minzolini))
TRA quattro giorni entrerà in vigore il nuovo codice di procedura penale. Per varare la riforma ci sono voluti ventuno anni. Tanti ne sono passati da quando cominciarono i primi dibattiti parlamentari sul+l'esigenza «inderogabile» di rinnovare il vetusto Codice Rocco, che ha ormai 60 anni. Ne+l'74 si insediò la prima commissione tecnica per elaborare la riforma. Nel+l'86, dopo tre anni di lavoro del+la commissione presieduta da+l professor Giandomenico Pisapia, il governo, ottenuta la delega per varare i 132 articoli de+l nuovo codice di procedura, decise di promuovere un'ampia consultazione. E sono passati altri tre anni per superare gli ultimi ostacoli frapposti da+i magistrati - che temevano di perdere potere e paventavano la carenza di organici - e da parte de+gli avvocati, non attrezzati con studi professionali al+l'altezza de+i nuovi compiti.
Con il nuovo codice cambierà radicalmente il modo di amministrare giustizia. Sparisce il giudice istruttore, fino ad oggi titolare del+l'istruttoria formale. Nascono a+l suo posto il giudice del+le indagini preliminari, il gip, e il giudice del+l'udienza preliminare, il gup, che sono la stessa persona ma con ruoli diversi: nuove figure previste da+l legislatore con funzione di controllo sul+l'attività de+l pubblico ministero, che a sua volta diventa l'esclusivo referente (dirigente) del+la polizia giudiziaria. Gli agenti di polizia non potranno indagare per tempi indefiniti: entro 48 ore dovranno inviare una segnalazione a+l pm.
L'inchiesta avrà un andamento de+l tutto diverso, in modo da evitare le lungaggini de+l dibattimento. I riti speciali o abbreviati consentiranno al+l'imputato che si dichiara colpevole di patteggiare la pena, andando a sentenza in tempi molto più brevi. Cambia radicalmente il modo di acquisizione del+le prove, che non si raccolgono più ne+l segreto del+l'istruttoria, ma pubblicamente ne+l dibattimento.
Da+l vecchio sistema inquisitorio si passa a+l nuovo rito accusatorio, ne+l quale pubblico ministero e difensori de+gli imputati si fronteggiano ad armi pari nel+le aule di udienza. Il pm dovrà scendere da+l suo scranno (fino a ieri accanto a quello de+l collegio giudicante) e si siederà al+lo stesso livello de+i legali e del+le parti, di fronte a+i giudici. Il seggio de+i testimoni sarà posto in modo da essere visibile sia da+l giudice sia dal+le parti.
Non ci saranno più maxiprocessi con centinaia di imputati, perché l'istituto del+la connessione probatoria prevede norme molto più restrittive. La comunicazione giudiziaria si chiamerà avviso di garanzia e arriverà al+l'indiziato soltanto quando il pubblico ministero vorrà interrogar*lo e non al+l'inizio del+le indagini. Non ci sarà più la formula per insufficienza di prove, perché quando il pm non avrà raccolto sufficienti indizi di colpevolezza dovrà richiedere l'archiviazione o il proscioglimento del+l'indiziato con formula ampia.
In questa puntata ci occuperemo del+le principali novità nel+la fase del+le indagini preliminari fino al+la chiusura del+l'inchiesta. Nel+la successiva, de+i riti speciali e de+l dibattimento. ((Claudio Cerasuolo))
«Libero chi ci lancia le molotov»Milano, Craxi contro i giudici
((MILANO.))
«Nel+la magistratura milanese c'è qualcuno
che non conosce la differenza tra le bombe molotov e i pomodori».
Bettino Craxi, ieri, ha parlato nel+la «sua» sezione psi di
Lambrate, violata, l'altra notte, da una bottiglia incendiaria, ed è
stato duro. Se l'è presa con i giudici «comprensivi» ne+i confronti
de+i giovanotti (autonomi? punk? metallari? rockettari?) che
occupavano e occupano pezzetti di metropoli (ieri il centro sociale
Leoncavallo e quello di via Conchetta, oggi l'ex cinema Alcione).
Parole dure:
«In questa città è stato possibile
lanciare decine di bombe molotov contro le forze del+l'ordine e i
responsabili sono stati [rilasciati] immediatamente rilasciati da un
magistrato comprensivo»
(allusione, anzi riferimento
esplicito, a+gli occupanti de+l Leoncavallo sgombrati dopo un'ora di
guerriglia con poliziotti e carabinieri). E ancora:
«Si
trattava di bombe confezionate secondo l'uso bellico e non di frutta
marcia».
Un pretore milanese, la settimana scorsa, ha messo sotto
inchiesta i dirigenti del+le società immobiliari (tra cui Carlo
Cabassi, fratello de+l finanziere Giuseppe) e i responsabili di
polizia, carabinieri e vigili urbani che hanno chiesto, [hanno]
coordinato e [hanno] assistito al+lo sgombero e a+l successivo
intervento del+le ruspe. Il giudizio di Craxi su questo magistrato è
una sentenza:
«Ha pensato bene di agire contro chi si
proponeva nient'altro che di rimuovere situazioni di patente
illegalità».
Craxi ha detto queste cose dopo aver guardato,
circondato dal+lo stato maggiore de+l psi lombardo, il vetro rotto e
le macchie di fumo nero sul+la facciata del+la sezione psi di cui si è
definito
«il più fedele iscritto».
Una folle rivendicazione de+l mini-attentato è arrivata
al+l'agenzia di stampa «Ansa» di Milano con una telefonata di questo
genere:
«Siamo stati noi, i tossicodipendenti».
E l'argomento-droga lo ha tirato in ballo anche Craxi:
«Perché questi atti di violenza contro di noi? Qual è la nostra
colpa? Si sono organizzate manifestazioni contro di noi per la lotta
che abbiamo ingaggiato contro la droga».
E poi, ecco la
saldatura tra droga e neo-terrorismo:
«Le tracce di
tentativi di riorganizzazione e di preparazione di progetti
terroristici sono [state individuate] già state individuate lungo
piste interne e internazionali che sono state [riattivate]
evidentemente riattivate. Violenza e terrorismo finiranno con l'
essere l'arma de+i narcotrafficanti».
Visto che c'era, Craxi ha tirato una frecciatina anche
a+i suoi nemici de+l «partito trasversale» (
Repubblica-Panorama-L'Espresso):
«Le
minacce, gli attentati, le campagne d'odio ben orchestrate, dirette e
trasversali, non ci faranno né arretrare né cambiare strada».
Mentre a Lambrate volavano queste parole grosse,
al+l'altro capo del+la città i giovani che occupano l'ex cinema
«Alcione», saputo da+l loro avvocato (anche loro ce l'hanno) che il
pretore Virginia Maisano aveva firmato l'ordine di sgombero,
annunciavano la loro parola d'ordine: «Resistenza!». Più «banale»,
meno «politico», il problema de+i condomini de+l palazzo:
«L'occupazione de+i fondi ne+l nostro edificio è illegittima»,
sostengono in un esposto al+la magistratura. I giovani e chi è
solidale con loro rispondono con una manifestazione prevista per
stamane. ((Francesco Cevasco))
((
ROMA.))
Franco Carraro, di solito
prudentissimo, ha dato del+l'«ubriaco» a+l comunista Alfredo Reichlin.
Il giorno precedente, Achille Occhetto non aveva usato metafore.
Dal+la sperduta borgata romana di Torre Angela aveva sferzato l'ex
sindaco dc Pietro Giubilo:
«Non è stato messo in lista
perché quello che doveva arraffare, lo ha arraffato».
E
Giubilo? Se l'è presa a male. Ha querelato per diffamazione Occhetto e
gli ha rilanciato l'accusa:
«Ad aver arraffato su+l serio
denaro a+l Comune è stato il sistema introdotto da+l pci nel+la
refezione scolastica».
Le elezioni romane de+l 29 ottobre sono sempre più
vicine e il linguaggio de+i maggiori partiti si fa sempre più crudo.
«Il confronto politico è scaduto in rissa»,
osserva il ministro repubblicano Oscar Mammì. Una rissa combattuta a
colpi di interviste e di insulti, ma anche di affissioni selvagge. Da
dieci giorni Roma è invasa, come non accadeva da anni, da centinaia di
migliaia di poster elettorali. La guerra tra gli «attacchini» è
spietata: affiggono in ogni angolo e, quando serve, staccano e
lasciano per strada i manifesti «nemici».
«In questa
città -
spiega il segretario del+la dc romana Giubilo -
per far*si ''vedere'' per più di un giorno serve una
"passata" da 20 mila manifesti. Il guaio è che c'è una continua
copertura, e quindi si è costretti a ripassare. La dc al+la fine
del+la campagna elettorale avrà stampato circa 100 mila manifesti».
Il pci, che ogni giorno lancia un poster nuovo, veleggia
su cifre molto più alte (2-300 mila), anche se la parte de+l leone la
fanno i singoli candidati democristiani, missini, socialdemocratici e
il socialista Franco Carraro. Qualcuno calcola che, il 28 ottobre, le
tipografie romane avranno stampato una cifra record di manifesti:
circa 2 milioni. Dice Francesco Rutelli, numero due del+la lista
verde:
«C'è un enorme dispendio di mezzi: quello che
appare da+i muri del+la città è una manifestazione volgare e illegale,
ma assolutamente marginale rispetto al+la ''mobilitazione diffusa''
che dc e psi stanno mettendo in atto».
E a poco sono servite
le proteste indirizzate a+l commissario straordinario de+l Comune
Barbato da parte de+gli antiproibizionisti, guidati da Taradash e
Pannella, de+i Verdi e di dp.
Ma la spietata guerra de+i manifesti è soltanto uno de+i sintomi
di uno scontro ogni giorno più aspro.
«Roma è un test
nazionale»,
ha detto Craxi. Forlani è andato più in là:
«C'è in gioco il governo Andreotti».
Ma a
rischiare sono anche i comunisti. Dopo la tenuta al+le Europee di
giugno, il «nuovo pci» di Occhetto è al+la seconda prova de+l fuoco.
E, d'altra parte, sono stati proprio i comunisti ad utilizzare per
primi l'«artiglieria pesante»: esattamente un anno fa è stato il
capogruppo pci in Campidoglio Franca Prisco a presentar*si da+l
magistrato con un esposto-denuncia sul+la vicenda del+le mense che
al+la fine è costato l'incriminazione a+l sindaco Pietro Giubilo.
Per circa un anno la «guerra di Roma», combattuta con parole forti
a palazzo di giustizia, su+i manifesti e su+i giornali, ha avuto, di
fatto, tre soli contendenti: pci da una parte, dc e Movimento popolare
dal+l'altra. I socialisti, Craxi in testa, hanno giocato tutto sul+la
cartaCarraro, cercando di mettere la sordina al+la polemica. Ma,
quattro giorni fa, il capolista pci Reichlin ha alzato il tono:
«Il potere nel+la Capitale si sta manifestando in maniera
perversa, a+l punto da configurare un modello piduista di governo, un
partito trasversale che non si pone a+l servizio de+i cittadini ma
coniuga politica e affari. Le stesse candidature di Carraro e Garaci
sono emblematiche».
Un assioma molto indiretto, che ha fatto perdere la
pazienza a Franco Carraro:
«Non vorrei mancare di
rispetto a nessuno, ma ciò che ha detto Reichlin a proposito di un
presunto piduismo mi sembra francamente una dichiarazione da ubriaco».
E poi, a freddo, spiega perché è sbottato:
«Venivano mazzate e poi mazzate... Non ho potuto trattener*mi».
Reichlin rilancia:
«Non ho [detto] mai detto che
Carraro è un piduista: semmai altri esponenti del+la direzione
socialista come Pietro Longo hanno avuto a che fare con la P2».
Una frecciata velenosa verso Bettino Craxi e Franco
Carraro è partita ieri da+l vicesegretario dc Guido Bodrato:
«Il segretario socialista ha polemizzato con le due anime
che esisterebbero nel+la dc. Non neghiamo l'articolazione de+l nostro
dibattito, ma possiamo affermare con fierezza che nel+la dc non si
esprime la ferrea disciplina assoluta verso un capo, unico autorizzato
a decidere. Se c'è un motivo che spiega la candidatura di Carraro è
solo quello che Carraro non ha saputo dire di no a Craxi. Un po' poco
per essere sindaco del+la città di Roma».
((Fabio Martini))
((ROMA.))
La reazione più decisa è quella di Danilo
Ammannato, avvocato di parte civile a+l processo per la strage de+l
treno Bologna-Firenze de+l 1984.
«E' una sorpresa, un
dispiacere, apprendere che in Parlamento siederà un imputato di strage
ferroviaria. E' la prima volta che accade una cosa tanto grave».
La sorpresa di Ammannato si riferisce al+la votazione di
Montecitorio che permetterà il ritorno in Parlamento del+l'ex deputato
missino, Massimo Abbatangelo, attualmente detenuto per una condanna a
tre anni e mezzo (una storia di armi a Napoli) e rinviato a giudizio
per la strage di Natale del+l'84.
Di segno opposto, com'è naturale, il commento de+l difensore di
Abbatangelo, l'avvocato Valerio De Santis:
«E' un
avvenimento de+l quale eravamo in attesa da tempo, perché, se non
sbaglio, la Camera era a+l quarto tentativo di approvare le dimissioni
del+l'on. Mazzone».
Dimissioni che hanno permesso l'ingresso
di Abbatangelo, risultato primo de+i non eletti ne+l collegio di
Napoli-Caserta.
«E' il principale passo -
prosegue De Santis -
verso quello che riteniamo sia un
atto di giustizia. Il successivo sarà quello, e Abbatangelo non si
sottrarrà al+l'impegno, di dimostrare l'assoluta estraneità al+le
accuse».
Per il momento, il missino resterà ne+l carcere di
Bellizzi Irpino, almeno fino al+la proclamazione ufficiale che avverrà
dopo l'esame de+i titoli elettorali da parte del+la giunta del+le
elezioni. Poi scatterà la fase del+la richiesta del+l'autorizzazione a
procedere: teoricamente Abbatangelo potrebbe essere nuovamente
arrestato se il Parlamento cedesse ad una eventuale richiesta di
provvedimento restrittivo. Ma l'ipotesi è molto remota.
«Sarebbe contro la consuetudine -
dice De Santis -
e immotivatamente».
In effetti ne+i «precedenti»
(per esempio Enzo Tortora) è stata concessa l'autorizzazione a
procedere ma senza provvedimento restrittivo.
Per ben tre volte il Parlamento aveva respinto le dimissioni
del+l'on. Mazzone, tanto da far insorgere il msi che ha parlato di
«impedimento de+l diritto di dimetter*si da deputato con
motivazioni assurde».
Anche mercoledì, prima de+l voto, il
dibattito è stato acceso. I comunisti si sono battuti perché fossero
[respinte] ancora respinte le dimissioni di Mazzone. (([f.l.l.]))
«Va corretto il sistema proporzionale»
((
ROMA.))
Il segretario del+la dc
Arnaldo Forlani rilancia l'esigenza di una sostanziale correzione de+l
sistema proporzionale, non escludendo ipotesi di maggioritario. Ne+l
corso del+la visita al+la sezione Celio, a due passi da+l Colosseo,
Forlani ha detto che
«il miglior risultato per la dc
al+le elezioni romane sarebbe la maggioranza assoluta e io non pongo
limiti... Sarebbe questa la riforma più importante, perché poi, da
Venezia a Roma a Torino non si riesce a fare governi efficienti a
causa del+la pletora de+i partiti».
A Forlani è stato
chiesto cosa pensi del+lo sbarramento de+l 5 per cento. Ha risposto
che
«si tratta di un'ipotesi da considerare»
ed
ha aggiunto che
«bisogna essere rispettosi di tutte le
opinioni in materia e che il fine del+la dc è di arrivare ad un
riforma elettorale condivisa da+gli altri».
Al+la domanda se
si possa pensare anche ad un sistema maggioritario, Forlani ha
risposto:
«Propendo per una riforma de+i meccanismi
elettorali che consenta di correggere l'attuale sistema proporzionale
che permette un'eccessiva frammentazione».
E poi ha
chiarito:
«Io non faccio un mito de+i sistemi elettorali,
ma penso che la frammentazione vada limitata. Per raggiungere questo
obiettivo si può ipotizzare o il maggioritario o correttivi al+la
proporzionale che consentano di raggiungere lo stesso risultato».
(([Agi]))
((
ROMA.))
Il Senato ha approvato ieri
mattina, con il voto contrario de+l pci, del+la sinistra indipendente
e de+l gruppo federalista europeo ecologista, il decreto de+l governo
sul+la dirigenza del+le sezioni del+le indagini preliminari e del+le
preture circondariali. Il decreto passa ora al+l'esame del+la Camera
per la definitiva conversione.
Il provvedimento stabilisce che ne+i tribunali del+le dodici maggiori citta italiane (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Trieste e Venezia) la presidenza del+la sezione de+i giudici per le indagini preliminari è conferita ad un magistrato con funzioni di Cassazione, ed istituisce il posto di presidente aggiunto da conferire ad un magistrato con funzioni d'appello.
Il ministro del+la Giustizia, Giuliano Vassalli, ha ribadito ne+l
suo intervento che
«è assolutamente infondato»
l'addebito mosso dal+l'opposizione che il decreto sia stato varato
«per la conservazione di strutture gerarchiche del+la
magistratura».
La posizione de+l pci su+l decreto è stata
illustrata da+l senatore Macis, il quale ha definito il provvedimento
«un colpo di mano, concepito per favorire esclusivamente
alcuni magistrati ed in particolare i dirigenti del+l'ufficio
istruzione di Roma, crocevia del+le inchieste più importanti e noto
per gli insabbiamenti».
(([Ansa]))
((PARMA.))
«Gli aspetti positivi de+l
fascismo erano integrati in un quadro di lotta al+la democrazia, di
oppressione e di miseria».
Così il senatore pci Paolo
Bufalini, aprendo il congresso del+l'«Associazione perseguitati
politici italiani», ha criticato la visione de+l Ventennio del+lo
storico Renzo De Felice.
«Non collocati in questo quadro
-
ha proseguito Bufalini -
gli aspetti positivi
fanno dire a tal Giampaolo Sodano che il fascismo è stato felice».
[Ansa]
«Notizie tendenziose»Scalfari processato
((BOLOGNA.))
Mauro Alberto Mori ed Eugenio Scalfari,
giornalista e direttore di
Repubblica,
saranno processati oggi da+l tribunale di Roma. Il primo è
accusato di aver diffuso
«notizie false, esagerate e
tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico»,
il secondo
per
«omesso controllo».
Il caso si riferisce
al+la notizia del+la morte per Aids di una bambina di 3 anni.
(([Ansa]))
((BRUXELLES.))
«Considerando il
procedimento in corso a carico di Cesare Romiti e di altri dirigenti
del+la Fiat Auto su+gli infortuni di fabbrica»,
l'eurodeputato Verde Gianfranco Amendola ha presentato
un'interrogazione per chiedere se
«l'esecutivo Cee non
creda che la Fiat abbia creato disparità di trattamento e di
opportunità tra i suoi dipendenti e quelli del+l'industria
automobilistica de+gli altri Paesi».
(([Ansa]))
((MILANO.))
Sedici rinvii a giudizio dopo
l'istruttoria sommaria sul+le tangenti al+l'Atm di Milano. Con
l'accusa di concussione, saranno processati dodici funzionari
del+l'Atm (sei di loro risponderanno anche di associazione per
delinquere). Gli altri imputati sono i titolari di due ditte
fornitrici (corruzione), e due mediatori (concorso in concussione).
(([Ansa]))
((CUNEO.))
Mentre duemila studenti sfilavano contro la
droga, quattro militanti missini hanno «occupato» per un quarto d'ora
la redazione cuneese del+la
Stampa.
Gli
esponenti de+l msi hanno [protestato] prima protestato contro «i
giornali di regime» e poi [hanno] polemizzato sul+la manifestazione
studentesca. I quattro sono stati identificati dal+la polizia.
((BERLINO EST
DAL NOSTRO INVIATO))
La prima giornata di Egon Krenz come segretario generale de+l partito comunista del+la Ddr non è stata proprio incoraggiante. Recato*si di buon mattino nel+la fabbrica di macchinari «Sette ottobre», il nuovo capo de+l partito è stato subissato dal+le lamentele de+gli operai, rimasti in pochi perché molti colleghi sono fuggiti nel+la Germania federale. Ne+l pomeriggio poi, quando ha ricevuto ne+l castello di caccia di Hubertusstock, su+l lago di Wernbellin, il presidente de+i vescovi del+la Turingia, Werner Leich, e il capo de+l Concistoro del+le Chiese de+l Brandeburgo, Manfred Stolpe, gli è stato consegnato un documento di severe critiche redatte in settembre dal+la lega del+le Chiese evangeliche.
Sicuro di sé, sorridente, il segretario generale ha incoraggiato
gli operai a parlare apertamente. E - come riferisce sorprendentemente
l'agenzia ufficiale Adn - ha trovato gli operai «molto adirati». La
televisione, che finora aveva [censurato] sempre censurato qualsiasi
critica, ha [trasmesso] addirittura trasmesso una parte de+l colloquio
di Krenz con i lavoratori.
«Perché sono fuggiti i tuoi
colleghi?»
ha domandato Krenz a un giovane metalmeccanico,
Ronald Berus. E questi, senza esitare, ha risposto:
«A
causa de+l divieto di viaggiare, forse. Ma a far*li fuggire è stata
tutta una somma di problemi. L'errore de+l partito è stato di non
discutere, la gente non vedeva più una via di uscita». «Ma ne+gli
ultimi giorni avete cominciato a parlare»
ha replicato il
segretario generale.
«Troppo tardi -
ha
risposto il giovanotto -
e poi non basta parlare».
Krenz, come a dire
«sono qui per questo»
ha replicato:
«Sì, bisogna agire, lavorare, lavorare e
ancora lavorare, regali non ce li fa nessuno».
Nulla, invece, è trapelato de+l colloquio pomeridiano con gli esponenti del+la Chiesa evangelica che appoggia i gruppi di dissidenti. La scelta del+l'interlocutore non è stata casuale. Ieri mattina infatti, mentre tutte le organizzazioni di riformisti e anche diversi intellettuali si sono dichiarati delusi per il contenuto de+l discorso televisivo di Krenz al+la Nazione, i portavoce del+la Chiesa hanno espresso giudizi moderatamente positivi e speranzosi.
Tra la popolazione di Berlino Est la nomina de+l nuovo segretario
generale non ha suscitato entusiasmi. Studenti in attesa dinanzi
al+l'università Humboldt dicevano ieri mattina che il cambio di
guardia è avvenuto «troppo tardi», che Krenz potrà fare poco perché è
un «capo provvisorio» (soffre di cirrosi epatica) che
«durerà a+l massimo fino a+l congresso de+l partito a maggio»
e che nulla cambierà perché è uno stalinista. Una studentessa
ungherese, invece, ritiene che Krenz avrà - su suggerimento di Mosca -
lo stesso compito che ne+l 1956 a Budapest fu affidato a Janos Kadar,
destalinizzare il vertice de+l partito.
Nessun articolo di commento al+la nomina di Krenz è comparso su+i
giornali del+la Ddr. Manca però anche, e non era [accaduto] mai
accaduto, qualsiasi parola di ringraziamento per Erich Honecker. Le
buone notizie per la popolazione verranno pubblicate domani: il
presidente de+l Parlamento, Horst Sindermann, ha annunciato che d'ora
innanzi nel+la «Camera de+l popolo»
«si discuterà
apertamente»
e il ministro del+la Difesa ha fatto sapere che
i soldati avranno maggiori concessioni durante la libera uscita. Il
quotidiano «Tageszeitung» di Berlino Occidentale, invece, pubblica una
dichiarazione di dubbio gusto de+l cantautore Walf ((sic)) Biermann,
espulso ne+l 1976 dal+la Ddr dopo che era fuggito nel+la Germania di
Bonn.
«Krenz è il più miserabile de+i candidati -
scrive Biermann -.
> Per me è una nullità, un
ubriacone veterano del+la gioventù comunista, il giullare de+l
Politburo, una mascella che ride in permanenza».
((Tito Sansa))
((
MOSCA
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE))
Il direttore del+la «Pravda», Viktor Afanasiev, è stato rimosso dal+l'incarico. Lo sostituirà Ivan Frolov, un sessantenne che ha diretto fino a due anni fa la rivista teorica de+l partito, «Kommunist», e da un anno era consigliere politico di Gorbaciov: un uomo considerato molto più liberale de+l suo predecessore. L'annuncio è ufficiale, ha il crisma de+l Politburo, ed è stato dato in apertura de+l telegiornale di ieri sera.
L'«uomo de+i quattro segretari», messo al+la testa de+l giornale de+l pcus da Leonid Breznev ne+l'76 e rimasto in sella con Andropov, con Cernenko e poi con Gorbaciov nonostante una linea prudente e sempre più ostile al+le riforme, se ne va in un momento in cui la stampa sovietica è a+l centro di polemiche furiose e oggetto di severe critiche da+l vertice supremo, e a poche settimane dal+la clamorosa rettifica di cui proprio Afanasiev era stato protagonista e vittima, dopo la pubblicazione di un articolo ripreso da «Repubblica» su+gli eccessi alcolici di Boris Eltsin durante la sua tournée americana. Per la prima volta nel+la sua storia il quotidiano più austero del+l'Urss, a+l quale il partito ha [affidato] sempre affidato il suo prestigio, era stato costretto a chiedere scusa a un bersaglio politico che si era sentito diffamato: un doloroso epilogo per un abilissimo tessitore d'equilibri come Afanasiev.
A decidere la sua sostituzione non è stato però soltanto il caso
Eltsin, ne+l frattempo riesploso e segnato ieri dal+le durissime
accuse de+l ministro de+gli Interni Bakatin (
«Eltsin è un
bugiardo che vuole diffondere voci a lui favorevoli»
dopo
aver denunciato un'aggressione e aver*la poi ritrattata,
«e si vuole presentare davanti a+l popolo come vittima de+l potere»):
da mesi si dava per scontato un cambio a+l vertice del+la
«Pravda».
Ma l'incidente di settembre ha [accelerato] probabilmente accelerato la sua uscita di scena. La caduta di Afanasiev potrebbe essere il primo atto di una manovra più complessa ne+l mondo de+i mass media, dove Gorbaciov sembra puntare a una vasta operazione di riequilibrio, smussando le punte più affilate, a «destra» e a «sinistra».
Le avvisaglie di un uragano che è forse soltanto a+i primi tuoni c'erano state la settimana scorsa, dopo la convocazione a+l Cremlino de+i responsabili de+i principali organi d'informazione. Il Presidente sovietico avrebbe accusato duramente soprattutto le testate «radicali»: «Ogoniok», diretto da Vitali Korotich, e «Argumenty i Fakti», il settimanale più diffuso del+l'Urss con venticinque milioni di copie. Il suo direttore, Viaceslav Starkov, sarebbe stato [convocato] più tardi convocato da+l responsabile del+l'ideologia ne+l pcus, Vadim Medvedev, e [sarebbe stato] invitato a dimetter*si: formalmente per avere pubblicato un sondaggio d'opinione poco lusinghiero per i vertici de+l Paese e aver ospitato alcune lettere ostili a Gorbaciov, più probabilmente per la linea troppo indipendente scelta ne+gli ultimi mesi da+l giornale.
Critiche altrettanto severe sarebbero piovute anche su+i
conservatori. Secondo il resoconto de+l direttore di «Moskovski
Novosti», Egor Yakovlev, Gorbaciov ha attaccato anche le testate
troppo moderate:
«Quando se la prendeva con la
fraseologia pseudo-rivoluzionaria, una parte del+la sala applaudiva e
l'altra restava in silenzio. Quando parlava de+i conservatori, chi
applaudiva in precedenza diventava silenzioso».
Starkov
resiste, per il momento, e il suo potrebbe diventare un caso
clamoroso, se è vero che una parte del+la redazione è pronta al+lo
sciopero in suo appoggio. Afanasiev invece se ne è andato, ma la sua
cacciata, presentata da+l Politburo come una decisione spontanea
dovuta a+l desiderio di
«dedicar*si a lavoro
scientifico»,
sembra essere il frutto del+la stessa linea,
il nuovo equilibrio emerso a+l Plenum di settembre. Altre
sostituzioni, forse, la confermeranno. ((Emanuele Novazio))
«Non c'erano le mensole antisismiche»
«E' molto probabile che il Bay Bridge abbia ceduto a livello de+i
giunti di dilatazione, inseriti su+i piloni per assorbire i movimenti
termici, quando l'impalcato, sotto le forti sollecitazioni orizzontali
de+l terremoto del+l'altro ieri, è scivolato fuori del+le mensole su
cui poggiava».
Pur con tutte le cautele del+la
«non
diretta conoscenza de+i fatti»,
il prof. Vincenzo Petrini,
docente di scienza del+le costruzioni a+l Politecnico di Milano e
direttore de+l Progetto finalizzato al+la difesa da+i terremoti de+l
Cnr, spiega in questo modo i cedimenti in alcuni settori de+l ponte
fra San Francisco e Oakland:
«E' un manufatto che risale
a+l '36 -
aggiunge -
e questo tipo di problemi
è stato affrontato concretamente solo al+la fine de+gli Anni 40: non
dimentichiamo che quest'ultimo sisma può aver generato spostamenti
orizzontali anche di 10-20 centimetri: con molta probabilità le
mensole de+l Bay Bridge non erano de+l tipo antisismico usato oggi,
che impedisce lo sfilamento del+le travi».
Ma qual è la filosofia del+le costruzioni antisismiche?
«Progettare tenendo conto del+le accelerazioni
orizzontali e non solo di quelle verticali -
risponde il
prof. Petrini -
in modo che le eventuali lesioni, su una
costruzione intelaiata, non comportino il crollo. Se la struttura è
flessibile occorrono resistenze minori per sopportare le scosse, se è
rigida, come quella del+le centrali nucleari, è necessario che la
costruzione sia monolitica e possa ''galleggiare'' su+l terreno in
movimento senza spezzar*si».
Pareri non diversi da+l prof. Alessandro De Stefano,
docente di sismica a+l Dipartimento di ingegneria strutturale de+l
Politecnico di Torino:
«Se l'ingegneria sismica, già
conosciuta perfino a+l tempo de+i Borboni, parte concretamente ne+l
primo decennio de+l secolo dopo i terremoti di San Francisco e
Messina, è solo dopo l'ultima guerra che si è giunti ad applicazioni
sistematiche de+gli studi. E, in Italia, una vera mentalità
antisismica è nata solo dopo il terremoto de+l Friuli».
Partendo dal+la considerazione che una costruzione
antisismica può costare da+l 10 a+l 60 per cento in più rispetto ad
una ordinaria, il primo problema, secondo il prof. De Stefano,
«è di impiegare le non illimitate risorse disponibili per
ottenere la massima protezione, senza sottrar*le ad altre esigenze».
Insomma «operare con progetti finalizzati» e non limitar*si
ad interventi episodici.
Per le nuove costruzioni c'è una regola generale, solo in
apparenza banale:
«Occorre progettare bene, rispettando
le norme tecniche, usare materiali buoni e curare attentamente i
particolari costruttivi: l'esperienza ci dice che fabbricati ben
eseguiti hanno superato senza danni strutturali anche terremoti di
notevole intensità».
In generale è necessario abbassare il
centro di gravità, evitare coperture pesanti ed elementi a sbalzo,
usare tiranti e rinforzi.
Per i materiali, a parte il cemento armato, che abbisogna in ogni
caso di una progettazione accurata, sono le strutture più leggere,
come l'acciaio ed il legno, a patto che si impieghino giunti ben
eseguiti, a sopportare senza grossi problemi le scosse:
«Ma anche le murature possono resistere, purché si correggano certi
difetti del+la tradizione, come ad esempio i muri non legati a+i solai
ed i tetti spingenti: il problema, in altri termini, è di cucir*le
bene senza appesantir*le troppo».
«L'operazione più difficile -
conclude il professor De
Stefano -
è quella sul+l'esistente, soprattutto su+l
degradato patrimonio de+i centri storici, dove interventi nefasti,
come il proliferare del+le vetrine a+i piani terreni, ha reso più
vulnerabili gli edifici».
((Gianni Bisio))
((
SAN FRANCISCO
NOSTRO SERVIZIO))
L'inconfondibile squillo del+la campanella de+l «kable car», il caratteristico tranvai sanfranciscano trainato da un cavo che scorre sotto terra in mezzo a+i binari, è stato il primo segnale che la vita a San Francisco sta tornando rapidamente al+la normalità. Una volta ristabiliti i collegamenti telefonici, ne+l giro di poche ore, dopo il terremoto, un quartiere dopo l'altro, fra ieri e oggi, sta riottenendo il beneficio del+l'energia elettrica, mentre vengono rimossi i filobus che erano rimasti bloccati in mezzo al+la strada per il black out. Autobus e filobus, così pure la metropolitana che attraversa la baia, hanno ripreso a funzionare regolarmente.
Per tutta la giornata di ieri scuole, uffici e negozi sono rimasti chiusi, ma un numero sufficiente di «grocery stores», dotati di generatori elettrici, sono rimasti aperti giorno e notte per la vendita di alimentari. Così hanno fatto anche alcune catene di fast food. Le stazioni radio hanno dato regolarmente le indicazioni de+i vari punti di vendita aperti a+l pubblico. Per questo non ci sono stati né resse né accaparramenti drammatici.
Purtroppo un intero distretto del+la città, quello del+la Marina, il più colpito da+l sisma con crolli ed incendi e con ampie fessure nel+le strade, ha dovuto essere isolato dal+la polizia e da+i vigili de+l fuoco. Gli abitanti che erano stati fatti evacuare tempestivamente sono stati richiamati uno per uno perché potessero prender*si le cose più care con l'aiuto de+i vigili de+l fuoco prima del+le demolizioni. Qui sono molte centinaia le case pericolanti sconnesse al+le fondamenta che dovranno essere rase a+l suolo.
Forse l'intero quartiere - ha detto il sindaco Art Agnos - dovrà essere demolito e ricostruito con criteri diversi. Si tratta di casette, una attaccata al+l'altra, a due o tre piani, mono o bifamiliari; vi sono anche numerosi palazzi più alti suddivisi in appartamenti. Erano le abitazioni di fronte al+la baia, a ridosso de+l Golden Gate Bridge, preferite da+i vecchi emigranti italiani che le acquistarono una volta messi*si a posto co+l lavoro. Da qualche anno però i nostri oriundi hanno lasciato in larga parte quel quartiere per trasferir*si ne+i sobborghi residenziali fuori San Francisco, in mezzo a+l verde.
Praticamente San Francisco, a+l di là del+le distruzioni del+la Marina e de+l crollo di un edificio nel+la Sesta Strada vicino a Market Street, non ha avuto altre distruzioni. Le persone che vi hanno perso la vita sono nove. La vera tragedia provocata da+l terremoto è invece quella di Oakland, dove il piano superiore del+l'autostrada 880 è crollato schiacciando centinaia di auto che percorrevano il piano sottostante.
E' una carneficina lunga circa due chilometri. I lavori per il recupero di queste macchine con i cadaveri che contengono prosegue meticolosamente ma richiedono molto tempo. Il numero del+le vittime appare molto più alto di quello che era stato indicato fino ad oggi. Fra i morti una donna di nome italiano, Kathy Scarpa.
Per scoprire le ragioni e le eventuali responsabilità di questo crollo come per quello che è avvenuto a Oakland le autorità californiane hanno disposto un'inchiesta. Ne+gli Anni Settanta in seguito ad un altro terremoto nel+la zona di Los Angeles, che aveva provocato simili guai in due autostrade, era stato eseguito un accurato controllo ed erano state rivolte raccomandazioni perché le colonne di sostegno de+l viadotto di Oakland fossero [rinforzate] opportunamente rinforzate. Per quanto riguarda invece il Bay Bridge i test compiuti allora avevano indicato la capacità del+le strutture di resistere a movimenti sismici di ben maggiore ampiezza. La porzione de+l piano stradale staccata*si corrisponde a+i punti di collegamento fra due di quei segmenti de+l piano stradale che ne+i ponti di quelle dimensioni debbono essere lasciati separati per controbilanciare le escursioni termiche e per un opportuno assorbimento elastico del+le vibrazioni de+l traffico. Gran parte de+gli uffici e le scuole di San Francisco resteranno chiusi fino a lunedì mattina, ma intanto già oggi riprende il servizio postale.
Da quanto abbiamo vissuto e [abbiamo] visto in queste 48 ore dopo
il terremoto dobbiamo dire che i piani di emergenza predisposti dal+le
autorità comunali e statali non solo sono stati tempestivi, ma
estremamente efficienti. Per questo non vi sono state scene di
panico. Non vi sono state manifestazioni isteriche di massa né
tantomeno confusione ne+gli uffici di coordinamento de+i servizi
d'emergenza. I mezzi di soccorso sono arrivati a destinazione senza
problemi e le circa duemila persone rimaste senza tetto hanno avuto
immediatamente le indicazioni de+i luoghi di raccolta dove trovare
rifugio e pasti caldi. Lo ha riconosciuto con soddisfazione ieri, in
una conferenza stampa, il coordinatore de+i piani di emergenza di San
Francisco, Carl Koon, anche se ha tenuto a precisare che questo sisma
non è stato «the big one», previsto in 8.3 gradi del+la scala Richter.
«Un terremoto che si stava aspettando e per il quale ci
eravamo preparati -
ha detto Koon -.
Questo più
terribile sisma forse verrà in seguito e quanto abbiamo fatto fra ieri
e oggi ci sarà servito da prova generale».
A San Francisco non vi sono stati litigi né resse ne+gli uffici del+le aziende de+l gas, de+l telefono e del+l'energia elettrica; non si sono registrate nemmeno aspre polemiche fra gli abitanti de+i quartieri rimasti senza gas e senza elettricità, mentre magari i palazzi del+le strade di fronte avevano ripristinato questi servizi da molte ore. Le azioni di solidarietà fra gli abitanti più fortunati e quelli meno fortunati di San Francisco sono state continue, generose e proseguono tutt'oggi.
Sul+la natura e le caratteristiche geologiche del+la faglia sismica che ha provocato il terremoto e che potrà generar*ne altri più o meno disastrosi c'è un'ampia discussione fra i sismologi. C'è chi sostiene che quanto è successo martedì pomeriggio è solo un prodromo di un ben più ampio e distruttivo movimento tellurico prevedibile da qui al+l'anno 2003. C'è chi sostiene che il sisma che abbiamo vissuto è un risultato di tardivo assestamento di quello de+l 1906. Ne+i giorni scorsi e anche ieri sera si sono registrate altre piccole scosse sismiche ma di intensità estremamente debole. ((Giancarlo Masini))
«Erano avvertiti»Gorbaciov soddisfatto del+la svolta a Berlino
((
MOSCA
DALLA REDAZIONE))
Mikhail Gorbaciov ha invitato Erich Honecker a imboccare la via del+le riforme per stare a+l passo co+i tempi, durante le conversazioni di due settimane fa. Lo ha detto ieri il portavoce de+l Cremlino Ghennady Gherasimov, confermando le dichiarazioni che lo stesso Gherasimov aveva fatto a+l termine de+i colloqui di Berlino Est: Gorbaciov, aveva detto Gherasimov in quell'occasione, ha insistito che chi non sta a+l passo con la vita non riesce a vincere le difficoltà.
Lo stesso presidente sovietico, in un breve scambio di battute con i giornalisti, aveva detto e [aveva] ripetuto che solo chi comprende quanto sta accadendo nel+la società riesce a migliorar*la. In quell'occasione, Gorbaciov aveva detto di riferir*si al+l'esperienza sovietica. Questa volta, il portavoce è stato più esplicito. A «cose fatte», dopo la sostituzione di Honecker dunque, ha ammesso apertamente che il leader sovietico aveva parlato con chiarezza al+l'ospite. Gherasimov si è [rifiutato] tuttavia rifiutato di assegnare un ruolo a Mikhail Gorbaciov nel+la sostituzione di Honecker.
Che il Cremlino ne fosse informato è tuttavia ovvio e palese. A+l
termine de+l colloquio con Gorbaciov, martedì, l'ex cancelliere
tedesco Willy Brandt si era detto sicuro di un rapidissimo cambio
del+la guardia a Berlino Est. E che Gorbaciov abbia accolto con favore
la caduta di Honecker è altrettanto palese. Il suo messaggio a+l
successore, Egon Krenz, è stato molto sollecito e molto esplicito, con
il suo riferimento al+la necessità di cambiare rotta per soddisfare le
esigenze popolari e smorzare le tensioni. Ieri Gherasimov ha
insistito:
«Il partito tedesco orientale ha bisogno di un
programma d'azione per metter*si in sintonia con la situazione
attuale».
((
CITTA' DE+L VATICANO.))
La Santa
Sede apre a Est, e l'Ostpolitik vaticana procede a grandi passi. Da
ieri il ministro de+gli Esteri de+l Papa, l'arcivescovo Angelo Sodano,
è a Mosca, dove avrà
«alcuni incontri con esponenti de+l
governo sovietico»,
informa una nota, in previsione
del+l'udienza che Giovanni Paolo II concederà a Gorbaciov in occasione
del+la visita de+l segretario de+l pcus in Italia da+l 29 novembre a+l
2 dicembre.
E contemporaneamente la Santa Sede, con una lettera de+l segretario di Stato, card. Agostino Casaroli, offre la sua disponibilità ad aprire le trattative con Budapest per ripristinare le relazioni diplomatiche, interrotte dopo la seconda guerra mondiale. L'Ungheria sarebbe così il secondo Paese de+l blocco del+l'Est, dopo la Polonia a scambiare gli ambasciatori con il Vaticano.
L'incontro di Gorbaciov con il Papa dovrebbe avvenire il 1° dicembre prossimo, e le fonti ufficiali vaticane informano che la visita di mons. Sodano fa seguito a quella compiuta il 24 agosto scorso da Juri Karlov, rappresentante personale de+l ministro de+gli Esteri sovietico, oltre il portone di bronzo. Karlov consegnò a Giovanni Paolo II un messaggio personale di Gorbaciov, in risposta ad una lettera precedente de+l Pontefice. E' probabile che ne+i colloqui di Mosca si parli di un problema che si auspica possa essere avviato a soluzione prima del+l'incontro di Gorbaciov con il Papa, e cio*è il riconoscimento legale del+la Chiesa cattolica ucraina di rito greco. La Chiesa «uniate» fu soppressa da Stalin ne+l 1946, e [fu] incorporata d'autorità nel+la Chiesa ortodossa russa. Il problema verrà trattato in sede ecumenica a Mosca da+l 19 a+l 26 novembre, in un incontro fra rappresentanti de+l Pontificio consiglio per la promozione del+l'Unità de+i cristiani e esponenti de+l Patriarcato di Mosca.
Prima di partire per il suo viaggio in Asia, il 5 ottobre,
Giovanni Paolo II si era rivolto al+la Chiesa «sorella» ortodossa
russa, invitando*la a «superare i pregiudizi». Il Papa aveva chiesto
al+le autorità sovietiche
«affinché, edotte dal+le tristi
vicende socio-politiche de+l passato, risolvano il problema, ignorato
per decenni, de+l riconoscimento de+l ((sic)) diritti del+la Chiesa
cattolica ucraina».
Inoltre oggi, sempre ne+l segno de+l
disgelo fra il Cremlino e il Vaticano, verrà ordinato in San Pietro
mons. Tadeusz Kondrusiewicz, l'amministratore apostolico per la
diocesi di Minsk, il primo vescovo cattolico nominato in Bielorussia
dal+la fine del+la seconda guerra mondiale. ((Marco Tosatti))
((
ROMA.))
Ieri mattina, una
delegazione de+i parlamentari democristiani, guidata da+l presidente
de+i senatori Nicola Mancino, ha incontrato a Palazzo Chigi il
presidente de+l Consiglio nuovi stanziamenti in modo da poter
riprendere i lavori di ricostruzione del+le zone terremotate
del+l'Irpinia.
A+l termine del+l'incontro, Mancino ha precisato a+i giornalisti
che,
«poiché mancano i fondi, abbiamo chiesto che nel+la
legge finanziaria siano individuate le risorse corrispondenti a+i
bisogni del+la ricostruzione. Abbiamo parlato sia di una rimodulazione
del+le cifre di competenza sia di un'assegnazione in termini di cassa,
in modo da ottenere quella liquidità necessaria a consentire la
ripresa del+la ricostruzione, perché oggi in quelle aree è tutto
fermo».
Mancino ha riferito che, insieme con Andreotti la
delegazione è stata ricevuta da+l ministro de+l Bilancio, Paolo Cirino
Pomicino, e da+l ragioniere generale del+lo Stato.
«Ci è
stato assicurato -
ha concluso il presidente de+i senatori
democristiani -
che questi problemi saranno considerati
attentamente. Non si può certamente lasciare a metà strada la
ricostruzione».
(([Agi]))
«Liberi i viaggi al+l'estero»
((
MOSCA.))
L'atteso progetto di legge
per garantire, sia pure con alcune limitazioni, l'uscita e l'entrata
in Unione Sovietica di tutti i cittadini, è stato discusso ieri a+l
Parlamento sovietico.
«Secondo il progetto -
scrive l'agenzia Tass -
verrà garantita la possibilità
di entrare ne+l Paese e di uscir*ne a tutti i cittadini del+l'Urss,
indipendentemente dal+la loro nazionalità o da eventuali inviti da
parte di parenti al+l'estero. Vi sono ovviamente del+le limitazioni,
esistenti sotto questa o quella forma in tutti gli stati -
prosegue l'agenzia -
ma esse corrispondono pienamente
al+le norme internazionali».
Durante la discussione
parlamentare molti deputati hanno chiesto però che venga precisato
come realizzare in pratica il nuovo diritto, in particolare rispetto
al+la mancanza di valuta convertibile. Attualmente chi si reca
al+l'estero non può cambiare più di 200 rubli (poco più di 400 mila
lire). (([Ansa]))
«Il governo non ci aiuta»
((
WASHINGTON
DAL NOSTRO
CORRISPONDENTE))
Sul+le rovine de+l terremoto di martedì, una feroce polemica è
scoppiata tra il sindaco di San Francisco Art Agnos e la Casa Bianca,
al+la vigilia del+la visita di oggi di Bush al+le zone terremotate.
Agnos ha accusato il governo di lesinare gli aiuti al+la città e di
non voler finanziare l'ammodernamento del+la rete stradale
californiana, e ha definito «pubblicità televisiva» il breve viaggio
de+l vicepresidente Quayle tra le rovine l'altro ieri.
«La Casa Bianca ha stanziato meno di 300 milioni di dollari, mentre la
sola San Francisco ha bisogno di oltre 2 miliardi»,
ha
protestato Agnos (si tratta rispettivamente di 400 e di 3700 miliardi
di lire).
«E Quayle, invece di venire a parlare co+l
sindaco, si è fatto portare in elicottero in due o tre posti per
far*si filmare dal+le tv».
Dietro l'improvvisa polemica, che turba l'avvio del+la
ricostruzione del+la città, c'è l'orgoglio di Art Agnos, un
democratico, per aver evitato una seconda Armenia, e la sua
preoccupazione che San Francisco giunga impreparata al+l'appuntamento
co+l «big one», il superterremoto che secondo i geologi colpirà la
California ne+i prossimi trent'anni.
«Il ventre molle
del+le nostre città sono le autostrade sopraelevate e i ponti -
ha spiegato il sindaco -.
«La sapraelevata 880 di
Oakland, che ha ucciso 250 persone, è stata costruita a cavallo de+l
'50, con tecnologie non ancora antisismiche. Il bilancio de+l
terremoto non sarebbe stato così tragico se fosse stata 3ammodernata».
La Casa Bianca ha reagito con irritazione al+le accuse
di Agnos.
«Durante la sua visita a San Francisco, il vice
presidente gli offrì due volte di mandar*lo a prendere in elicottero,
ma lui ha rifiutato»,
ha ribattuto secco il portavoce
Fitzwater.
«Il capo di gabinetto Sununu gli ha
telefonato, ma Agnos non si è [lasciato] mai lasciato trovare. Ci
spiace che abbia deciso di non collaborare con noi».
Molti
mass media hanno [dato] però dato ragione a+l sindaco. Con l'eccezione
del+la 880, l'area di San Francisco ha resistito a+l terremoto grazie
a+i severi regolamenti antisismici de+l Comune: non a caso a San
Francisco sono crollati solo edifici de+gli Anni Trenta o Quaranta.
Inoltre il Comune prepara l'intera popolazione al+le scosse telluriche
fin dal+l'infanzia con frequenti esercitazioni, e i servizi sono
strutturati in modo da far fronte al+le emergenze. Ma il Comune non è
in grado di ristrutturare la rete autostradale - e soprattutto i ponti
- che è in parte obsoleta come ne+l resto de+gli Usa.
Il terremoto di martedì ha messo in rilievo il divario tra le strutture private e le pubbliche. Le prime, come i grattacieli, che fanno più paura al+l'uomo del+la strada, si sono mostrate sicure; le seconde, come i ponti e le sopraelevate, sono [risultate] invece risultate carenti. Era [accaduto] già accaduto in passato: ne+l terremoto di Los Angeles de+l '71 furono le sopraelevate a fare più morti. Il governatore Deukmejian ha ordinato un'inchiesta sul+la 880, chiamata a Oakland «the dancing road», la strada che balla perché irregolare. L'inchiesta è diretta ad accertare se esistano gravi reponsabilità politiche a carico di qualche autorità: la 880 fu [rafforzata] infatti rafforzata dopo il terremoto di Los Angeles, ma rimase misteriosamente esclusa da un programma quadriennale di ammodernamento del+le sopraelevate e de+i ponti in corso dal+l'88.
Bush ha chiesto ieri un rapporto a Quayle, promettendo
«il coordinamento del+l'intera opera di ricostruzione»
con i Comuni e con la California. Il presidente è di nuovo
sotto accusa, come lo fu per il disastro ecologico del+la Exxon Valdez
e per l'uragano Hugo. Ha fatto appello a+l volontarismo de+gli
americani per la raccolta di fondi per San Francisco, la manodopera
gratuita e via di seguito. Ma la Fema, l'ente federale per le
catastrofi, la stessa che dovrebbe organizzare i soccorsi in caso di
guerra nucleare in tutti gli Usa, sembra semiparalizzata. ((Ennio
Caretto))
((ROMA.))
A quanto si apprende al+la Farnesina,
chiunque voglia metter*si in contatto con parenti o amici a San
Francisco può far*lo da oggi direttamente anche attraverso il numero
170 del+l'Italcable, in quanto le linee telefoniche locali hanno
ripreso a funzionare. A+l momento non si ha notizia di italiani tra le
vittime de+l terremoto, ma si attende ancora un bilancio definitivo e
ufficiale. (([Ansa]))
((BOSTON.))
Mentre quasi tutti i
quotidiani americani pubblicano le notizie da San Francisco in prima
pagina con titoli a nove colonne, l'austero «Christian Science
Monitor» di Boston liquida l'avvenimento con un solo articolo a pagina
otto, riservando la prima a servizi sul+le prossime elezioni in India
e su+l bilancio federale in discussione a+l Congresso. (([Ansa]))
((LOS ANGELES.))
L'«Universal Studios Tour», che
produce in un sobborgo di Los Angeles lo spettacolo teatrale «Il
terremoto», ha sospeso per 48 ore le rappresentazioni per rispetto e
simpatia con la popolazione di San Francisco. Lo spettacolo simula un
terremoto apocalittico proprio nel+la zona del+la baia di San
Francisco: il terremoto immaginato è il «big one», il cataclima atteso
per i prossimi trent'anni. (([Agi]))
«Nessun pericolo per il Messico»
((CITTA DE+L MESSICO.))
Non esiste alcun ((sic))
relazione diretta tra la Faglia di San Andres, al+l'origine de+l
terremoto che ha colpito San Francisco, e quella di Cocos,
responsabile de+l devastante sisma che, ne+l settembre de+l 1985,
colpì il Messico provocando oltre 20 mila morti. L'amministrazione
comunale ha emesso l'altra sera un comunicato in tal senso, citando
pareri di esperti di numerose università. Da+l sisma de+l 1985 a oggi
le scosse sono state oltre mille e la più forte, il 25 aprile scorso,
provocò tre vittime, crolli e panico. (([Ansa]))
((TOKYO.))
La Croce rossa giapponese ha inviato ieri a
quella statunitese cinque milioni di yen, meno di 50 milioni di lire,
in segno di «solidarietà» con le vittime de+l terremoto di San
Francisco. (([Ansa]))
«Aiutate*ci a superare quest'inverno»
((
ROMA.))
«L'Europa e il mondo
occidentale devono aiutar*ci perché da soli non ci rimettiamo in
piedi».
E' un Sos drammatico quello che Tadeusz Mazowiecki
lancia durante l'incontro con Giulio Andreotti, ieri mattina a Villa
Madama.
Racconta di un Paese quasi al+lo stremo, di un inverno al+le porte
che potrebbe complicare la giovane vita del+la democrazia polacca.
«Chi vuole davvero aiutare la Polonia lo faccia presto»,
dice
Mazowiecki, sottolineando così lo scarto tra
«le tante
dichiarazioni verbali che ci piovono addosso»
e il sostegno
concreto offerto al+la Polonia dal+l'Occidente. L'Italia, che
«è
passata dal+le parole a+i fatti»,
deve essere quindi d'esempio e
di stimolo al+l'Europa.
In tutti gli incontri che ieri hanno inaugurato la sua visita ufficiale, Mazowiecki ha insistito sul+l'importanza per i rapporti Est-Ovest del+la stabilità del+la Polonia, messa tuttavia a rischio dal+la crisi economica; da qui l'urgenza di massicci interventi europei e occidentali, al+la quale anche Andreotti ha fatto riferimento indiretto, quando ha risposto a Mazowiecki che Roma è perfettamente consapevole del+la situazione critica del+la Polonia, perché ha memoria del+le difficoltà che l'Italia ebbe ad affrontare ne+l dopoguerra, e che riuscì a superare solo con l'aiuto estero.
Una sorta di «piano Marshall» per la Polonia sembra l'auspicio de+l governo di Varsavia, consapevole che l'effetto congiunto del+la crisi economica e del+l'inevitabile riconversione a+l mercato può creare una situazione sociale esplosiva. L'appoggio promesso dal+l'Italia è di due tipi. Da una parte, un'azione presso la Cee e gli organismi internazionali di credito perché l'ingresso del+la Polonia ne+l campo del+le democrazia abbia una sorta di tangibile riconoscimento, in chiave economica e finanziaria. Dal+l'altra, aiuti diretti, a breve e medio termine, sotto forma di varie iniziative: istituzione di una finanziaria per la creazione di joint-venture, progetti per la riqualificazione professionale, linee di credito agevolato per oltre 400 miliardi, crediti garantiti per oltre 500 miliardi. E un aiuto alimentare, che testimonia quanto drammatica sia la crisi polacca e quanto difficile l'inverno al+le porte (secondo fonti polacche, Varsavia riceverebbe cinquemila tonnellate di carne bovina, seimila di carne ovina e venticinquemila di olio d'oliva).
Ne+l tentativo di convincere la piccola e media industria
italiana, che esita ad entrare in un'economia disastrata come quella
polacca, il governo ha deciso di utilizzare anche fondi destinati
al+la cooperazione per lo sviluppo per promuovere joint-venture
italo-polacche, iniziativa apprezzata dal+la Confindustria. Ma non è
chiaro se questa e altre misure riusciranno a vincere le cautele
de+gli operatori italiani, cui peraltro, come riconosce anche la
Confindustria, la legge polacca sul+le joint-venture apre prospettive
interessanti. Cautele sarebbero emerse anche al+l'interno de+l
governo. Secondo Donat-Cattin, Sterpa, ministro per i rapporti co+l
Parlamento, nel+l'ultima riunione di governo avrebbe sostenuto che
«questi miliardi rischiano di finire in malaffari»
e che
«l'esperienza polacca sarà un fallimento».
Il ministro, comunque, ha [dichiarato] poi dichiarato che se la
riforma polacca dovesse fallire
«ne sarebbe responsabile
anche l'Occidente».
Ne+gli altri incontri di un fitto calendario (Spadolini,
Iotti, Cossiga, De Michelis) Mazowiecki ha tenuto a presentar*si come
il rappresentante di tutta la Polonia, non come l'ex leader di
Solidarnosc. Il nuovo governo, ha detto a Cossiga,
«è
stata una scossa salutare per tutti».
E Cossiga ha
sottolineato la lungimiranza italiana per aver ricevuto nel+l'87 il
generale Jaruzelski.
Ma oggi Mazowiecki sarà un po' meno il premier polacco e un po' più l'ex sindacalista di Solidarnosc: incontrerà il Papa, quindi Trentin, Marini e Benvenuto. ((Guido Rampoldi))
((
SAN FRANCISCO
DAL NOSTRO INVIATO))
I soccorritori continuano a estrarre i corpi da quella tomba di asfalto e cemento che è diventata l'interstatale 880, l'autostrada che ha ceduto durante il terremoto di martedì sera. Ma nel+le altre zone del+la città la vita torna rapidamente al+la normalità: nonostante la forza de+l tremore gli edifici hanno subito pochi danni e la popolazione, preparata da tempo a disastri di questo tipo, ha reagito con relativa calma. L'incertezza su+l numero del+le vittime - finora il conteggio è arrivato a 276 - è dovuta al+la difficoltà del+le operazioni di soccorso sul+la 880. Martedì sera l'autostrada si è [accartocciata] dapprima accartocciata per un tratto di due chilometri, poi la parte superiore è cascata su quella inferiore, schiacciando circa 250 automobili. I lavori di salvataggio sono resi ancora più ardui da+l fatto che tutta la struttura inferiore del+l'autostrada è pericolante e il terreno è ancora molto instabile: ieri notte ci sono state altre scosse di 5, 4.6 e 4.3 gradi Richter.
Ci vorranno almeno altri quattro giorni - dicono i vigili de+l fuoco - per liberare tutti i rottami del+le auto dal+le macerie ed avere un'idea esatta di quante persone siano rimaste intrappolate. Molti familiari continuano a nutrire speranze, ma i soccorritori assicurano che le probabilità di trovare de+i sopravvissuti sono praticamente inesistenti.
Ieri, per qualche ora, i vigili de+l fuoco hanno lavorato con alacrità nel+l'illusione di poter salvare una vita. Ma quella che sembrava la voce di una vittima si è rivelata essere il rumore fioco di una radiolina che si è [spenta] poi spenta quando si sono esaurite le batterie.
I danni sono soprattutto concentrati in quel tratto di autostrada
che non ha retto l'impatto de+l terremoto e che il presidente Bush
visiterà oggi. Ma altrove, l'atmosfera è quella di una dinamica città
che ha fretta di riprendere a funzionare.
«Ottobre è il
nostro mese più indaffarato»,
si lamenta un tassinaro.
«Ci sono molti congressi, arrivano turisti. Un terremoto
proprio adesso rischia di far*li andare via».
Se i turisti sono ansiosi, la gente di San Francisco
invece appare tutt'altro che scossa. Ieri al+la Marina - una del+le
poche zone che ha subito danni rilevanti - i joggers hanno ripreso a
trottare tra le macerie. Nel+le vie de+l centro erano già in vendita
magliette che dicevano:
«I survived the '89 earthquake»
(Sono un sopravvissuto de+l terremoto del+l'89).
Manca ancora l'elettricità in molti uffici de+l centro e la rete de+i trasporti è parzialmente interrotta, ma quasi tutti sono [tornati] già tornati a+l lavoro. Ieri mattina le autostrade aperte erano intasate per chilometri da+i pendolari. Tutti i traghetti del+la baia sono stati messi in funzione per assicurare il passaggio de+i lavoratori da una parte al+l'altra del+la baia di San Francisco. Da Los Angeles ne sono arrivati altri quattro per alleviare il traffico stradale, adesso che la 880 - una del+le principali arterie - dovrà rimanere chiusa per mesi. A+l Pacific Stock Exchange, la Borsa di San Francisco, lo scambio de+i titoli è [ripreso] parzialmente ripreso, con molti impiegati che ancora ieri mattina si facevano luce con torce o addirittura con candele.
Adesso che lo choc iniziale è stato assorbito, il pensiero che
domina le conversazioni è:
«Quando potranno riprendere le
World Series?»,
le finali de+l campionato di baseball che
per la prima volta vedono impegnate due squadre del+l'area di San
Francisco, i Giants e gli Oakland A's. Il derby del+la Baia - così
viene chiamata quasta sfida - è stato [interrotto] bruscamente
interrotto martedì sera quando le due squadre si accingevano a
scendere in campo. Gli ingegneri de+l Comune di San Francisco hanno
[ispezionato] già ispezionato lo stadio: pare che abbia retto bene
al+la scossa e che le Series potranno riprendere già a partire da
martedì.
I californiani vivono ogni giorno con lo spettro di un cataclisma simile a quello che distrusse San Francisco ne+l 1906 - allora la scossa fu di 7.9 gradi Richter. Da+l 1971, data del+l'ultimo grosso terremoto, tutti gli edifici sono costruiti in base a rigorosi criteri anti-sismici. Nel+le scuole gli studenti imparano come devono comportar*si in un terremoto. E la popolazione partecipa regolarmente ad esercitazioni preventive.
L'ultima importante esercitazione, eseguita due mesi fa, prevedeva uno scenario praticamente identico a quello che si è manifestato martedì sera inclusa una grande manifestazione sportiva al+lo stadio.
Sono gli stessi abitanti a minimizzare l'importanza de+l sisma di
martedì, dicendo di essere preparati a sopportare ben altro. De+l
resto, le misure antisismiche in vigore in California sono state
fissate per sopportare un terremoto da 8.3 gradi Richter.
«Questo era forte, ma non era quello veramente forte che ancora deve
arrivare»,
dice il sismologo Robert Wallace.
Nonostante la nonchalance dimostrata da+i californiani, la scossa di martedì è stata tra le più violente di questi ultimi anni. Ma qui a San Francisco, nonostante l'area sia densamente popolata, le vittime sono state poche centinaia. E se l'interstatale 880 non avesse ceduto, i morti avrebbero superato di poco la decina.
Rimane da capire - il governatore del+la California Deukmeijan ha [predisposto] già predisposto un'indagine - perché l'autostrada a due piani sia stata l'unica costruzione a non reggere l'impatto. ((Andrea di Robilant))
«Abbiamo regioni a rischio»La lezione di San Francisco
«In Italia sarebbe un vero disastro»
«Che cosa succederebbe in Italia con un terremoto come
quello di San Francisco? La risposta l'abbiamo [avuta] già avuta ne+l
1980. Il terremoto del+l'Irpinia fu esattamente del+la stessa
intensità di quello californiano: 6.0 del+la scala Richter. I morti
furono tremila, e in un'area che non comprende metropoli come San
Francisco».
Stiamo parlando con Enzo Boschi, presidente del+l'Istituto nazionale di Geofisica, responsabile per il rischio sismico in seno al+la Commissione grandi rischi e professore al+l'Università di Bologna. Si deve a+l suo lavoro, tra l'altro, la ricostruzione del+la rete sismometrica de+l nostro Paese, che ora ha raggiunto un buon livello di efficienza dopo decenni di abbandono.
Professor Boschi, tenendo conto non soltanto del+la probabilità di terremoti catastrofici ma anche del+le varie situazioni ambientali (edilizia, impianti industriali, strutture ospedaliere) quali sono le aree più a rischio in Italia?
Il Catanese è senz'altro la regione dove un terremoto paragonabile a quello californiano avrebbe le conseguenze più disastrose. E' una regione densamente popolata. Le case costruite con criteri antisismici sono pochissime. Le strade sono strette, per cui basterebbe un crollo per impedire i soccorsi in un intero quartiere. Intorno a Catania sono disseminate molte industrie chimiche sorte senza criteri di sicurezza in caso di terremoto: in pratica sono bombe innescate, un terremoto potrebbe trasformar*si in una tragedia ecologica. Infine, se l'epicentro fosse in mare, si avrebbe probabilmente un maremoto del+le conseguenze terrificanti.
Che cosa accadrebbe in una città come Roma?
Il punto non è questo: Roma statisticamente è in una zona a basso rischio sismico. E così tutte le maggiori città italiane: Milano, Torino, Firenze, Bologna. In generale si può dire che tutte le città di origine romana non corrono grandi pericoli: probabilmente i latini le hanno edificate tenendo conto di tradizioni orali sul+la sismicità locale. La stessa Forlì, che è molto vicina a un punto di intensa attivita sismica, è fuori dal+la regione più esposta. Le zone veramente a rischio sono ben note: il Friuli, la Garfagnana, l'Irpinia, la Calabria...
A San Francisco quasi tutte le vittime si devono a+l crollo de+l Bay Bridge, il ponte che porta a Oakland. Da noi i viadotti del+l'autostrada de+l Sole resisterebbero a una scossa de+l settimo grado del+la Scala Richter?
In teoria sì. I viadotti sono stati costruiti tenendo conto del+la sismicità locale. In pratica però è difficile dire come andrebbero le cose perché molti viadotti sono continuamente oggetto di «lavori in corso» a causa de+l terreno franoso su cui sorgono. La sicurezza di questi viadotti quindi non è un dato costante e certo. Problemi seri nascerebbero anche se si arrivasse, come si dovrebbe arrivare, a una linea ferroviaria ad alta velocità che attraversi zone sismiche come l'Abruzzo e la Calabria.
Lasciamo Enzo Boschi e parliamo con Michele Dragoni, professore di geofisica e sismologia al+l'Università di Bologna.
Professor Dragoni, la California è un laboratorio a cielo aperto: una fittissima rete laser a cavallo del+la Faglia di San Andreas, osservazioni via satellite, strumenti di avanguardia, potenti computer per elaborare rapidamente ogni dato. Qual è il suo giudizio sul+la situazione italiana da+l punto di vista de+l controllo sismico?
La rete sismometrica nazionale oggi è buona. Ci sono circa settanta stazioni che in tempo reale trasmettono le loro misure a un centro che si trova a Roma, attivo 24 ore su 24. In meno di 15 minuti si è in grado di individuare l'epicentro di un terremoto, e quindi di mettere in azione il ministero de+gli Interni e la Protezione civile. Naturalmente però la rete può essere migliorata: sia rendendo*ne più strette le maglie sia, soprattutto, infittendo le stazioni sismometriche ne+i Paesi confinanti, come Jugoslavia e Grecia. Accordi in questo senso sono già in corso.
Da+l punto di vista edilizio come vanno le cose ne+l nostro Paese?
L'Italia è un Paese a rischio perché ha un immenso patrimonio di palazzi artistici e di centri storici costruiti, ovviamente, quando non esistevano criteri antisismici. Per tutto ciò ben poco si può fare. Quanto al+le nuove costruzioni, ogni Comune sa in quale categoria di rischio sismico si trova, e dovrebbe quindi controllare che ogni nuovo edificio venga eretto ne+l rispetto del+le specifiche norme locali. Credo però che queste norme non sempre vengano rispettate, e comunque non ovunque.
A San Francisco sono saltati i telefoni e le condutture de+l gas. Era veramente inevitabile?
Forti dislocazioni de+l terreno inevitabilmente danneggiano le tubature de+l gas e le linee telefoniche. E' importante però che rimangano intatte le comunicazioni di emergenza, generalmente affidate a ponti radio, come in effetti è accaduto a S. Francisco. ((Piero Bianucci))
«Ma non sognate partiti»Parla il «cervello» de+l Politburo tedesco
((
BERLINO EST
DAL NOSTRO INVIATO))
«E' uno scandalo che i cittadini del+la Ddr non possano viaggiare
liberamente verso la Germania Occidentale. Lo ripeto da anni. Se mi
avessero dato retta non avremmo avuto questa fuga in massa, un
fenomeno isterico. Ma ora le cose cambieranno. Fra pochi giorni la
gente potrà viaggiare».
Chi parla così è Karl-Eduard von
Schnitzler, 71 anni, conosciuto come l'«agitatore», una eminenza
grigia del+l'apparato statale, de+l quale si dice (ma lui lo nega) che
è consigliere de+l Politburo. Sono sbalordito. Conosco von Schnitzler
da anni, è [stato] sempre stato il più strenuo difensore de+l Muro e
del+l'ordine di sparare a chi tentasse di valicar*lo. Ma i tempi
cambiano evidentemente anche per i comunisti più ortodossi. E'
mercoledì pomeriggio, siamo seduti nel+l'atrio de+l Palast Hotel; di
fronte a noi, nel+la sede de+l partito, sta avvenendo il passaggio
del+le consegne tra il vecchio Honecker e il giovane Krenz.
«Le
cose ora cambieranno -
ripete l'«agitatore», uno de+gli uomini
più impopolari del+la Ddr -.
Abbiamo [avviato] già avviato
cambiamenti, miglioramenti e rinnovamenti. Ma respingiamo fermamente
la parola "riforme" così cara a+i dissidenti. Noi non riformiamo;
abbiamo cominciato a cambiare la politica di informazione sbagliata
che era stata affidata a quella "testa di cemento" di Joachim Hermann
(
radiato mercoledì da+l Politburo, n.d.r.);
abbiamo
constatato che era fallimentare la politica economica di Gunter Mittag
(
pure radiato da+l Politburo, n.d.r.);
abbiamo deciso di
permettere i viaggi».
Von Schnitzler annuncia diverse novità.
«I giornali stanno diventando leggibili, la televisione
comincia a dare notizie, notizie vere, per venti minuti e poi
commenti, tutte cose che predico da anni. Abbiamo capito che
l'economia non può andare avanti così, che è una vergogna che un
operaio guadagni più de+l suo capomastro e questi più del+l'ingegnere
e abbiamo deciso che bisogna adottare il sistema del+le paghe secondo
il rendimento, i politici poi si sono convinti che bisogna concedere
la libertà di muover*si». «Abbiamo cominciato a domandar*ci in che
cosa abbiamo sbagliato, non lo sappiamo ancora. Comunque coloro, come
l'agenzia ufficiale Adn, che dicono:
A questo punto l'«agitatore»
torna ad essere quello di sempre e attacca Bonn.
"Non versiamo
neppure una lacrima per quelli che fuggono in Occidente",
sono
de+gli sciocchi. No, io piango per ciascuno che fugge, anche se li
condanno, per quei medici che, violando il giuramento di Ippocrate,
hanno abbandonato i loro malati».
«Se i cittadini
del+la Ddr non possono viaggiare -
dice -
la colpa
prima è de+l governo federale che non riconosce una cittadinanza
del+la Ddr e automaticamente concede a+i profughi la cittadinanza
del+la Germania Occidentale»
Il consigliere segreto de+l Politbjuro ((sic)) (che ha [servito]
già servito sotto Ulbricht, poi sotto Honecker e ora è sul+la linea di
Krenz) dice che
«non bisogna illuder*si in Occidente che
qui accada qualcosa come in Polonia, in Ungheria e un po' anche in
Cecoslovacchia».
Si scaglia violentemente contro i
riformisti, soprattutto contro Neues Forum.
«Non li
riconosceremo mai, lo posso garantire -
dice -,
qui da noi non esisterà mai una opposizione legalizzata».
Secondo von Schnitzler ci sono
«abbastanza istituzioni nel+le
quali discutere»
e insiste:
«Vogliamo che si discuta».
E
critica l'appello firmato la settimana scorsa da alcune centinaia di
intellettuali.
«E' un documento raffinato che mira a+l
rovesciamento de+l socialismo. Ma non si facciano speranze, il
capitalismo sta a+l socialismo come l'acqua sta a+l fuoco, non si
possono mescolare, e noi non cambieremo».
Contestando le
affermazioni del+la stampa occidentale che il «movimento» avvertibile
nel+la Ddr è stato imposto «da+l basso», von Schnitzler dice che una
grande spinta è venuta «dal+l'alto», ma si rifiuta di fare i nomi de+i
rinnovatori. Gli domando se vi è il rischio che i gruppi di
dissidenti, visto che non verranno legalizzati, possano scendere in
piazza e che possa esser*vi nel+la Ddr una «soluzione cinese».
«No, per quel che ci compete non ci sarà -
risponde -.
In Cina vi
è stato un tentativo di controrivoluzione, che ha messo in pericolo 40
anni di socialismo. Noi non vogliamo una soluzione cinese. Ma se i
dimostranti prenderanno a sassate la polizia, magari gridando (come è
avvenuto a Dresda): «Niente violenza», non esiteremo a impiegare la
forza».
Karl-Eduard è ottimista. Il partito sta facendo l'esame
di coscienza. Bisogna dare un po' di tempo a+i rinnovatori. Ma nessuno
si illuda, ripete, -
«la Ddr non è la Polonia né l'Ungheria, il
partito unico non si tocca».
(([t.s.]))
((
PECHINO.))
E' di 29 morti e 34
feriti il bilancio ufficiale (ma provvisorio) del+le vittime de+l
forte terremoto che ha colpito l'altra notte la regione cinese
settentrionale del+lo Shanxi, ne+i pressi del+la Grande Muraglia.
Secondo alcune fonti i morti sarebbero molti di più, ma le autorità
locali, interpellate telefonicamente da Pechino, si sono rifiutate di
fornire ulteriori informazioni. Mentre la radio ha [accennato]
brevemente accennato a+l sisma, la televisione di Stato ha [ignorato]
totalmente ignorato l'avvenimento ne+l principale notiziario del+la
giornata. L'Ufficio sismologico cinese ha escluso ogni correlazione
tra il terremoto nel+lo Shanxi e quello di San Francisco.
Il sisma, che è consistito in tre scosse telluriche di magnitudo tra i 5.6 e i 6 gradi del+la scala Richter, ha fatto crollare almeno 8 mila abitazioni, secondo quanto riferisce l'agenzia «Nuova Cina». L'area interessata si trova tra il distretto di Datong, nel+lo Shanxi, e il distretto di Yangyuan nel+lo Hebei, circa 150 chilometri a Ovest di Pechino. Un portavoce del+l'Ufficio sismologico ha detto ieri che il terremoto è stato avvertito in un raggio fra i 400 e i 500 chilometri; qualche scossa si è sentita anche nel+la capitale, dove tuttavia non ha causato alcun danno.
Secondo l'Ufficio centrale sismologico, l'attività sismica in Cina è in aumento e raggiungerà l'apice ne+l 1990, con una serie di terremoti di intensità medio-forte soprattutto nel+le regioni nord-occidentali de+l paese. Il portavoce ha definito «priva di fondamento» la notizia riferita ieri da+l «Quotidiano de+l popolo» riguardo a un altro sisma di 6 gradi del+la scala Richter, che, secondo il giornale, aveva colpito l'altro giorno la zona di confine tra le regioni nord-occidentali de+l Xinjiang e de+l Gansu: si tratterebbe soltanto di un «riflesso» de+l terremoto del+lo Shanxi. (([Ansa-Agi]))
«Non riconosceremo mai la cittadinanza di Berlino Est»La Germania Federale crede a una sostanziale continuità
((
BONN
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE))
Noi non abbiamo nessuna intenzione, dice Hans-Dietrich Genscher, di interferire ne+gli affari interni del+la Repubblica Democratica Tedesca. D'altra parte ci auguriamo, aggiunge, che i cittadini del+la Repubblica Democratica possano finalmente interferire ne+gli affari che li riguardano personalmente.
Con questa battuta il ministro de+gli Esteri risponde a un passo de+l discorso di investitura di Egon Krenz, ne+l quale il successore di Honecker rinnova la denuncia tradizionale del+le ingerenze di Bonn.
A una richiesta implicita nel+lo stesso discorso, che la Repubblica Federale si decida finalmente a riconoscere la cittadinanza tedesca orientale, Bonn ha [risposto] immediatamente risposto no.
Non se ne parla nemmeno, dice Dorothee Wilms, che ne+l governo federale sovrintende a+i rapporti intertedeschi.
Ci si chiede dunque che cosa ne sarà di questi rapporti, dopo l'avvicendamento personale a Berlino Est.
La previsione più ovvia è che nulla cambierà, per la semplice ragione che un fitto tessuto di scambi con la Germania occidentale è letteralmente irrinunciabile per la Repubblica Democratica.
Uomo pragmatico, Krenz è perfettamente consapevole di questa realtà: e ne+l suo discorso radiotelevisivo del+l'altra sera ha sacrificato parole pacate sul+l'altare intertedesco.
Siamo pronti, dice il successore di Honecker, a sperimentare i modi e le possibilità di contatti più stretti, a sviluppare forme permanenti di cooperazione in tutti i campi. Non si tratta certo di accenti nuovi: questi contatti, questa cooperazione, sono [garantiti] stabilmente garantiti da accordi collaudati, e da una prassi ormai quasi ventennale.
Proprio questo ha fatto sì che l'insieme del+le relazioni fra le due Germanie proseguisse, nel+le lunghe settimane del+la grande crisi a Berlino Est, praticamente indisturbato.
Il discorso di Krenz lascia intravedere una linea di sostanziale continuità rispetto al+l'era Honecker: nulla potrà arrestare gli scambi, soprattutto commerciali e finanziari, nemmeno le eventuali crisi periodiche, che si arresteranno a+i rituali duelli polemici.
La stessa Wilms, ne+l momento stesso in cui ribadisce che di cittadinanze tedesche ce n'è una sola, auspica una prosecuzione costruttiva de+i rapporti fra i due Stati.
Uno fra gli esperti più noti di questioni orientali, il socialdemocratico Egon Bahr, suggerisce a+l governo di Bonn una ridefinizione concordata del+la politica verso l'altra Germania.
Bisognerebbe negoziare, secondo Bahr, un protocollo aggiuntivo a+gli accordi in corso di esecuzione, in cui vengano fissati i fondamenti de+i rapporti intertedeschi per il prossimo decennio.
Tali fondamenti dovrebbero comprendere quegli stessi obiettivi che sono esplosi sul+le piazze di Berlino, di Lipsia, di Dresda: la libertà d'informazione, la libertà di movimento, l'avvicinamento fra i tenori di vita.
Obiettivi ambiziosi, e che molto probabilmente Krenz farebbe ricadere nel+la fattispecie del+le ingerenze di Bonn: ma che si iscrivono nel+la continuità del+la politica federale, da sempre basata sul+la connessione fra i legami con l'Occidente, fruttuosi per Berlino Est soprattutto su+l piano economico, e l'impegno da parte orientale a+l rispetto di certe fondamentali esigenze del+la popolazione.
Un altro punto fermo è quello su+l quale insiste da sempre il cancelliere Kohl: se la Repubblica Democratica imboccherà con decisione la strada del+le riforme, la Repubblica Federale è pronta a contribuire con tutto l'aiuto finanziario richiesto dal+le circostanze.
Anche per far cessare quell'esodo che lo stesso Krenz definisce una preoccupante emorragia, e che di fatto preoccupa in ugual misura Berlino Est e Bonn. Problema che può essere risolto, ripete Kohl, soltanto su+l territorio del+l'altra Germania.
Nel+la prima giornata dopo il cambio del+la guardia l'esodo è continuato: altri 1900 profughi sono arrivati ieri in Baviera, altri 1750 aspettano a Varsavia di essere portati a Ovest. Per loro, evidentemente, Egon Krenz non è che un Erich Honecker con venticinque anni di meno. ((Alfredo Venturi))
(( MOSCA.))
Un aereo da trasporto militare sovietico è
precipitato l'altro ieri ne+l Mar Caspio, a+l largo del+la costa
del+l'Azerbaigian, provocando la morte di 57 passeggeri: sette membri
d'equipaggio e 50 paracadutisti, impegnati in operazioni di polizia
nel+la Repubblica caucasica. L'«Iliushin-76» era decollato da pochi
minuti da un aeroporto azerbaigiano, quando un motore ha preso fuoco.
Il comandante ha cercato di rientrare ma, quando mancavano pochi
chilometri, il quadrimotore è precipitato a meno di un chilometro
dal+la riva de+l Caspio. (([Agil))
((VIENNA.))
La polizia di Praga ha disperso una
manifestazione internazionale di attivisti per i diritti umani e ha
arrestato tutti i partecipanti di nazionalità cecoslovacca. Fra gli
arrestati figura Jiri Hajek, ex ministro de+gli Esteri al+l'epoca
del+la Primavera di Praga. (([Agi]))
((PARIGI.))
Mitterrand sarà forse il primo leader
occidentale a recar*si in Ddr dopo il cambio di guardia tra Krenz e
Honecker al+la testa de+l partito. Il presidente francese, ha detto il
suo portavoce, riprenderà proprio a Berlino Est la serie di visite
iniziata da tempo ne+i Paesi del+l'Europa Orientale. (([Agi]))
«Liberate 2 giornalisti»
((PARIGI.))
Il presidente del+la Federazione
Internazionale Editori Giornali, Giovanni Giovannini, ha inviato un
telegramma a+l premier cecoslovacco Ladislav Adamec, chiedendo che
siano liberati Jiri Ruml e Rudolf Zeman, due giornalisti in carcere
per «sobillazione», accusa che comporta fino a cinque anni di pena.
«Il loro unico reato è sostenere la causa del+la libertà di
espressione»,
dice il messaggio. (([Ap-Agii))
((LONDRA.))
I quattro irlandesi condannati
al+l'ergastolo, perché giudicati responsabili di un sanguinoso
attentato dinamitardo in un pub di Guildford ne+l 1974, sono stati
scagionati dal+la corte d'appello: gli agenti di polizia che li
avevano accusati sul+la base di interrogatori manipolati e di false
prove sono stati accusati di aver
«gravemente fuorviato
il corso del+la giustizia».
((WS [Ansal))
«Contro l'imperialismo»Krenz-Pechino, un flirt dopo il massacro
((
TOKYO
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE))
Ne+l pieno del+la crisi a Berlino Est con le inarrestabili fiumane di fuggiaschi e al+la vigilia di prendere il posto di Honecker, il nuovo leader tedesco-orientale Egon Krenz ha trascorso in Cina un periodo inusualmente lungo.
Da+l 25 settembre a+l 3 ottobre ha avuto lunghi colloqui co+i dirigenti cinesi, rinsaldando in questa fase critica il ponte stabilito*si a giugno tra Pechino e Berlino Est, che per prima esaltò con entusiasmo l'intervento del+le forze corazzate sul+la piazza Tienanmen. Uno de+i temi ricorrenti de+gli incontro è stata la solidarietà di classe internazionalista nel+la lotta lanciata dal+l'imperialismo: un relitto ideologico divenuto una ragione di essere per i due regimi.
In Asia la Germania Est può contare anche su+l Vietnam, che ne+i
giorni scorsi ha denunciato
«tentativi di
destabilizzazione»
de+l socialismo a Berlino Est.
Capo del+la delegazione al+le celebrazioni per i 40 anni del+la Repubblica Popolare, Krenz ha avuto un trattamento prioritario rispetto a+gli altri ospiti, tra cui gli invitati di Cuba, del+la Cecoslovacchia e di altri Paesi minori. Mosca aveva mandato l'ex vice premier Arkhipov, da tempo in pensione. A parte l'occasione cerimoniale, la visita è stata altamente politica. Incontrato sia pur brevemente anche da Deng Xiaoping, Krenz era accompagnato da diversi ministri e da+l capo de+i commissari politici del+le Forze Armate tedesco-orientali.
Isolata da+i suoi stessi vicini socialisti come Ungheria e Polonia, costretta da Gorbaciov a lasciar transitare i treni con i fuggiaschi via Praga, la Germania Est punta su Pechino in termini ideologici e economici.
Altrettanto isolata dal+l'Occidente, Pechino punta al+la tecnologia tedesco-orientale che per quanto meno sofisticata di quella occidentale è comunque adatta a+l suo stadio attuale di sviluppo.
La crisi di regime a Berlino è rimasta sempre incombente ne+i
colloqui politici, con costanti richiami a mo' di esempio al+la
repressione attuata da Pechino. In un colloquio, il 26 settembre, il
segretario generale de+l pc cinese, Jian Zemin, rilevando che la
Germania Est è stata
«la prima a sostenere la nostra
ferma posizione»,
ha ricambiato esprimendo a Krenz
l'appoggio contro
«ogni attività di forze ostili a+l
socialismo nel+la Repubblica Democratica Tedesca».
Affermando che
«l'anticomunismo è diventato
particolarmente aggressivo»,
e che
«le
interferenze del+l'imperialismo si sono appuntate particolarmente
sul+la Germania Democratica e sul+la Cina»,
Krenz e Jian
Zemin hanno esaltato «la solidarietà nel+la lotta di classe
internazionale».
Capo de+i servizi segreti a+l momento del+la visita, Krenz è stato onorato con un banchetto e un lungo incontro da+l suo omologo cinese, Oiao Shi.
Entrambi hanno concordato ne+l dire che
«forze
del+l'imperialismo stanno sforzando*si di far evolvere in alcuni Paesi
il sistema socialista verso quello capitalista»,
impegnando*si a
«non diminuire la vigilanza».
Krenz aveva [affermato] da parte sua affermato che la
Germania Est
«farà di tutto per consolidare il socialismo
e il potere politico de+i contadini e de+gli operai».
Il flirt con la Cina potrebbe rivelar*si imbarazzante, ora che Krenz cerca di accreditare un'immagine da riformista illuminato. C'è poi il recentissimo riavvicinamento a Mosca del+la Germania Est (Krenz l'altro ieri ha lodato pubblicamente la perestrojka): se confermato, potrebbe ridimensionare il neonato asse Ddr-Cina. ((Fernando Mezzetti))
((
Roma.))
Da+l 1991 la Fiat produrrà
in Polonia la nuova utilitaria «Micro», mentre per la costruzione di
una vettura più grande è in corso una trattativa che potrebbe anche
portare a una joint-venture tra la Fiat e una società automobilistica
polacca. Lo ha confermato l'amministratore delegato del+la Fiat Cesare
Romiti uscendo dal+l'incontro con il premier polacco Tadeusz
Mazowiecki tenuto*si ieri a Roma.
«Ho ricordato a+l
premier -
ha detto Romiti -
che la
collaborazione del+la Fiat con la Polonia va avanti da+l 1920 ed è un
rapporto molto proficuo. Abbiamo firmato un contratto (si stanno
[allestendo] attualmente allestendo le nuove linee) per la
realizzazione del+l'auto denominata "Micro"».
Ne verranno
prodotte a regime 160,000 e una parte sarà esportata in Europa.
(([Ansa]))
OGNI
venerdì, da oggi, i nostri lettori troveranno ne
La Stampa,
«Leonardo»: un nuovo inserto, una
iniziativa unica ne+l panorama de+i quotidiani italiani. «Leonardo»,
il cui nome è simbolo di una conoscenza aperta al+l'innovazione e
ricca di interessi concreti e di curiosità intellettuali, vuole
essere, come annunciamo nel+la testata, un
«settimanale
di cultura giovane, oltre lo studio, prima del+la carriera».
Che significa? Significa che si occupa del+la scuola, ma
considerando*la come parte - pur importante - di un insieme più vasto.
Campo d'interesse di «Leonardo» è il mondo del+l'educazione intellettuale, professionale e civile, un mondo che coinvolge i giovani dal+l'uscita dal+la scuola del+l'obbligo fino a+l primo lavoro, e che comprende la scuola, l'università, le specializazioni. A questa classificazione tradizionale, va aggiunta poi tutta la formazione non istituzionalizzata che coinvolge la quasi totalità de+gli studenti oltre che gli insegnanti e i genitori.
Ormai la preparazione scolastica e professionale è [integrata] sempre più integrata con corsi - per esempio - di musica, o di lingue, o di informatica, o di sport, di moda, di pubbliche relazioni, di arredamento, di marketing, di agricoltura biologica, di elettronica, e di quant'altro la frantumazione de+l sapere e l'innovazione tecnologica hanno potuto produrre.
«Leonardo» dunque è un inserto non soltanto per chi è su+i banchi di scuola ma per chiunque - giovane o adulto - sia interessato a+i temi del+la formazione.
Una fase a cui intendiamo dedicare particolare attenzione è il passaggio al+la vita attiva, cio*è a+l lavoro, e cercheremo di rispondere al+le molte domanda che in proposito i giovani si pongono: a chi chiedere borse di studio? E' possibile svolgere stages aziendali in Italia e al+l'estero? Come si ottengono i contratti di formazione-lavoro? A chi rivolger*si per una esperienza di volontariato o di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo? Come si cerca un'occupazione?
Al+le richieste che ci giungeranno per lettera daremo risposte qualificate in una apposita rubrica (dunque scrivete*ci). Un altro appuntamento settimanale sarà con le borse di studio, un altro ancora con le informazioni bibliografiche, e finalmente con un test di orientamento.
«Leonardo» si occupa anche de+l tempo libero e del+le vacanze come momento di svago e di divertimento, ed insieme come come tempo privilegiato per la lettura, per i viaggi di studio al+l'estero, per i corsi di lingua, per l'approccio co+l mondo de+l lavoro. E il tutto visto in una prospettiva europea.
Il mondo del+l'istruzione è ormai un labirinto brulicante di iniziative e se un giovane vi si addentrasse da solo ne rimarrebbe frastornato, così come capita spesso a+gli stessi genitori e insegnanti.
Questo labirinto è invece un universo dal+le mille occasioni che possono essere favorevoli solo a conoscer*le, e il nostro inserto vi guiderà - appunto nel+la conoscenza e nel+le scelte.
«Leonardo» sa che il motore del+la scuola rimangono gli insegnanti. Per essi appronterà specifici servizi su+i temi del+la loro attività - dal+l'aggiornamento professionale al+la didattica - e offrirà spazio per il dibattito su+l loro ruolo e su+i loro problemi.
Anche i genitori, protagonisti del+l'educazione de+i figli e partecipi del+la vita del+la scuola, saranno coinvolti da «Leonardo» nel+la consapevolezza che senza di loro non c'è formula di orientamento destinata a+l successo. ((Raffaello Masci))
Attraverso questa rubrica, i lettori potranno chiedere
chiarimenti sul mondo del+la scuola, del+l'università e del+la
formazione professionale. Le lettere vanno indirizzate a
La Stampa/Leonardo,
via Marenco n° 32, 10126
Torino.
Ho discusso ne+l luglio scorso una tesi in psicologia fisiologioca con la quale ho concluso i miei studi al+l'Isef, un corso di diploma che avevo intrapreso quattro anni prima con grande passione e grande impegno. Adesso la festa è finita e comincia l'amarezza: la riforma del+l'Isef per la sua trasformazione in corso di laurea non c'è stata, nè mi risulta che sia in dirittura d'arrivo.
Attendevamo la costituzione di un ordine professionale che tutelasse noi diplomati da quanti abusivamente lavorano ne+i vari settori del+lo sport, ma questa istanza era legata comunque al+la riforma del+l'Isef e dunque anche qui non si poteva fare altro che attendere. Insomma se vogliamo lavorare dobbiamo far*lo abusivamente ed entrando in concorrenza con chi, nel+la maggior parte de+i casi, non nè ((sic)) titoli nè preparazione adeguata.
Da tre legislature si cerca di sanare questa situazione senza
esiti concreti: la lentezza sembra la caratteristica de+gli organi
del+lo Stato quando si tratta di riformare. In compenso però si è
stati rapidissimi ne+l tagliar*ci fuori dal+la scuola riducendo le
cattedre de+l cinquanta per cento, e così anche il tradizionale sbocco
del+l'insegnamento sfuma. Di tutto questo, a chi dobbiamo dire grazie?
((
Umberto Dalla Pozza
Ostia Lido (Roma)
))
La lettera mette in evidenza una del+le tante
situazioni assurde che si verificano ne+l nostro Paese, dove viene
lasciata inevasa una domanda sociale sempre più consistente di alcune
attività - in questo caso motorie e sportive - e contemporaneamente
rimangono inutilizzate risorse e competenze professionali presenti tra
i giovani. La riforma del+l'Isef - nonostante l'attenzione del+le
forze politiche e la presenza di proposte interessanti da parte di
alcune di esse - non riesce a decollare.
Su questo è il Parlamento che ha un ruolo istituzionale da svolgere, superando divisioni politiche molto radicate che trovano origine in visioni culturali, se non ideologiche, diverse e nel+la mancanza di volontà di abbandonare la tutela di alcuni interessi radicati ne+l sistema attuale.
Non meno complessa è inoltre la situazione riguardante le attività sportive su cui si accavallano competenze tra governo centrale, Regioni ed autonomie locali che non hanno [realizzato] ancora realizzato le condizioni per un sistema ne+l quale l'integrazione tra pubblico e privato possa dare il massimo di garanzie sul+la quantità e sul+la qualità de+gli interventi.
La scuola: dopo l'ultimo contratto il governo - autonomamente e senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali - ha deciso con un decreto legge, convertito da+l Parlamento nel+la L. 42611988. di modificare i criteri di definizione de+gli organici di Educazione Fisica.
Ha assunto come base il criterio - condivisibile e suffragato da esperienze già fatte anche in altri Paesi - di organizzare il lavoro nel+la scuola media non più per squadre divise per sesso, ma con l'intera classe qualunque sia la sua composizione, riducendo così complessivamente il numero di ore di lezione non per gli alunni, ma per i docenti.
Questo rende esuberanti alcune quote di personale nel+l'immediato e crea alcuni problemi professionali essendo mancata un'adeguata fase di aggiornamento.
E' stata costituita comunque presso il ministero del+la Pubblica Istruzione - anche su forte pressione del+le organizzazioni sindacali - una commissione con la presenza di esperti che deve ridefinire il ruolo del+l'educazione fisica, tenendo conto de+l raccordo che deve esser*ci tra momenti di insegnamento ed attività sportive e agonistiche, e con i cambiamenti intervenuti nel+la scuola elementare con le attività motorie.
In questa ottica dovrebbero migliorare le prospettive per le aspirazioni de+i docenti in servizio ed anche de+i giovani diplomati Isef. ((Anna Carli)) ((Segreteria Nazionale Cgil Scuola))
Cento borse di studio saranno assegnate
dal+l'Università italiana per Stranieri di Perugia. Studenti e
diplomati di scuole medie superiori - cittadini stranieri oppure
italiani residenti al+l'estero (età minima 15 anni) - potranno
partecipare per tre mesi a corsi di vari livelli, secondo la
conoscenza dal+la nostra lingua. Le materie: lingua, letteratura,
storia, arte italiana. Le domande devono pervenire entro il 22
ottobre.
Università Italiana per gli Stranieri --
Piazza Fortebraccio n°4 - 06100Perugia
Dieci borse di ricerca e visite di studio ne+l Regno Unito sono
state stanziate dal+l'Accademia de+i Lincei, in base ad accordi con la
Royal Society, per le materie: ingegneria meccanica, astronomia,
fisica, geologia e paleontologia, zoologia e patologia. Al+le borse di
ricerca (da 1.5 a 2.5 milioni mensili per 4 o 12 mesi) possono
concorrere laureati da almeno 2 anni e non più di 10. Al+le visite di
studio (3 milioni mensili per un massimo di 3 mesi) possono concorrere
laureati da almeno 8 anni. Le domande devono pervenire entro il 25
ottobre.
Accademia Nazionale de+l Lincei -
Via del+la Lungara n° 10 - 00165 Roma
L'ambasciata britannica assegna 12 borse di studio perché
insegnanti d'inglese possano frequentare un corso di perfezionamento
ad alto livello: sei settimane ne+l Regno Unito fra luglio e agosto
del+l'anno prossimo. Tale possibilità è offerta a docenti d'inglese in
scuole statali con almeno cinque anni di esperienza professionale, che
siano cittadini italiani e di età inferiore a+i 45 anni. Per le
domande (che devono pervenire entro il 1° novembre) e per le
informazioni, rivolger*si a:
Ministero de+gli Esteri
-
Direzione generale relazioni culturali, Uffico IX -
00194 Roma
Dieci borse di studio per ricerche e studi avanzati in
università e laboratori britannici - di durata compresa fra 2 e 12
mesi sono assegnate dal+l'Ambasciata de+l Regno Unito a Roma. Due i
gruppi di materie: A - Scienza e tecnologia, con preferenza per le
scienze applicate (scienze ambientali, biotecnologie, nuovi materiali,
microelettronica...); B - Scienze del+l'educazione, con preferenza
al+la formazione professionale de+gli insegnanti, pedagogia,
apprendimento con l'uso de+l computer... Possono concorrere cittadini
italiani (fino a+i 40 anni d'età) laureati, con almeno due anni di
esperienza quali insegnanti o ricercatori in università, laboratori di
ricerca, altri istituti pubblici. E' richiesta anche un'ottima
conoscenza del+la lingua inglese. Per le domande (che devono pervenire
entro il 1° novembre) e per le informazioni, rivolger*si a:
Ministero de+gli Esteri -
Direzione generale
relazioni culturali, Ufficio IX - 00194 Roma
Una borsa di studio - importo 600 rupie a+l mese - per
l'apprendimento del+la lingua «hindi» è stata stanziata
dal+l'Ambasciata del+l'India a Roma. Per un anno, da+l 1° agosto '90,
si potranno seguire i corsi presso l'Istituto centrale di hindi di New
Delhi. Il concorso è aperto a cittadini italiani (età massima, 35
anni) laureati o studenti universitari di lingua hindi, iscritti
almeno a+l terzo anno di corso. Per domande (che devono pervenire
entro il 1° novembre) e per informazioni, rivolger*si a:
Ministero de+gli Esteri -
Direzione generale
relazioni culturali, Ufficio IX - 00194 Roma
((
Dal+la Banca dati Noopolis))
IL
1989 sarà ricordato come un anno-svolta per
l'assetto organizzativo del+la psicologia in Italia. Dopo quasi
vent'anni di rinvii, è stata approvata la legge sul+l'ordinamento
del+la professione di psicologo - o legge sul+l'Albo de+gli psicologi
- e si sono varati 4 nuovi corsi di laurea: a Trieste, Bologna,
Cagliari e Torino. Con i tre già esistenti a Roma, Padova e Palermo,
questi corsi disegneranno un quadro accademico un po' meno desolante
di quanto finora è stato, ma soprattutto aiuteranno a eliminare la
contraddizione tra una legge che richiede la laurea per esercitare la
professione e uno Stato che non predispone i necessari percorsi
accademici.
Per quanto riguarda Torino, il neonato corso di laurea offre a+gli studenti la possibilità di fare del+la psicologia in modo organico dopo anni in cui coloro che volevano diventare psicologi dovevano emigrare o inventar*si vie traverse, non sempre limpide. Ma soprattutto mira a cercare un collegamento con la realtà territoriale piemontese.
Dice Piero Amerio, direttore de+l Dipartimento di Psicologia:
«Abbiamo lavorato molto per inserire il corso di laurea in
un progetto culturale che tenga conto sia de+gli sviluppi di questa
disciplina in vari campi sociali sia del+la realtà del+la Regione.
L'obiettivo è di indirizzare una parte de+l nuovo corso di laurea
verso i settori del+la robotica e del+l'intelligenza artificiale: La
nostra speranza è di riuscire a saldare la realtà accademica con la
realtà di questo territorio, che viene considerato la Silicon Valley
italiana, senza trascurare i settori classici del+la psicologia».
Il corso di laurea prevede, dopo un biennio introduttivo, un triennio diversificato in cui lo studente potrà scegliere tra 4 indirizzi di studi: infantile e del+lo sviluppo; sociale e de+l lavoro; clinico; di ricerca. A Torino attualmente tutti gli insegnamenti de+l biennio sono coperti, il che permette di avviare subito il corso di laurea, a+l contrario di altre città che, quest'anno, non apriranno ancora. Per quanto riguarda il triennio, è certo è ((sic)) che si aprirà l'indirizzo «sociale e de+l lavoro»: per gli altri tre, le prospettive sono ancora incerte, anche se si spera di poter coprire tutte le aree.
L'apertura de+l nuovo corso di laurea si sta rivelando, come previsto, una scelta felice: lo dimostra l'alto numero di iscritti (un migliaio). Quali sono le cause di questo successo? Prima di tutto c'è un fattore geografico: il corso di Torino - l'unico, per ora, nel+l'area nordoccidentale - attinge a un bacino che si estende fino al+la Liuria e al+la Lombardia. Vi si iscrivono tutti quegli studenti che prima, non potendo per varie ragioni emigrare a Padova, Roma o Palermo, avrebbero ripiegato su facoltà umanistiche.
Poi c'è una motivazione più soggettiva, che talvolta sconfina ne+l patologico. E' l'attrazione che esercitano questi studi quando vengono fantasticati, a torto, come un'opportunità per risolvere problemi personali o come una chiave magica per capire e «curare» i problemi altrui e non sono [percepiti] invece percepiti realisticamente come una strada per affrontare scientificamente lo studio del+la mente e de+l comportamento.
In concreto, quali sono gli sbocchi professionali possibili?
Molti spesso identificano, riduttivamente, il ruolo del+lo psicologo con l'attività psicoterapeutica e poi confondono quest'ultima con l'attività psicoanalitica, che ne è un'ulteriore, e molto complessa, specializzazione. Nel+la realtà, invece, la figura del+lo psicologo può essere diversissima a seconda de+l campo in cui opera e in relazione al+l'orientamento teorico e metodologico che segue, per cui sono diversissimi anche i percorsi formativi post-laurea, alcuni lunghi e faticosi, ma molto qualificanti, altri più sbrigativi e superficiali.
Tuttavia l'attività psicoterapeutica, totem e tabù di generazioni di psicologi, oggi è ancora priva di regolamentazione, anche se la legge la prevede. Ma è ragionevole aspettar*si tempi lunghi di attuazione data la grande varietà di orientamenti (e interessi) in gioco, spesso in conflitto tra loro.
Attualmente, nel+la loro globalità, le attivita in cui trovano occupazione gli psicologi (tra cui quelli che sono usciti con la laurea di Padova o Roma) sono, in linea di massima, di tre tipi: ricerca, insegnamento e professione.
La ricerca si svolge tradizionalmente (o si dovrebbe svolgere) ne+i laboratori di psicologia del+le università, anche se in Italia questo tipo di lavoro per sopravvivere deve combattere con parecchi ostacoli, tra cui le scarse risorse economiche e gli scadenti livelli retributivi. Esistono però anche de+i laboratori di psicologia in alcune grandi aziende.
L'insegnamento del+la psicologia, oltre che nel+le sedi accademiche, si pratica in molteplici scuole parauniversitarie per operatori che necessitano di conoscenze psicologiche: infermieri, assistenti sociali, educatori specializzati, operatori sociali in genere.
La professione può essere svolta sostanzialmente in tre settori:
quello del+la salute mentale, o settore clinico; il settore educativo
e de+i processi formativi; il mondo de+l lavoro e del+le
organizzazioni produttive. Troveremo dunque gli psicologi nel+le
scuole, ne+i servizi di neuropsichiatria infantile, nel+le Usl, ne+i
servizi di igiene e medicina preventiva, ne+gli ambulatori
psichiatrici di zona, in certi reparti de+i minori, ne+i servizi per
le tossicodipendenze. E poi in quei settori del+le aziende che
svolgono selezione e formazione de+l personale, marketing o
pubblicità; ne+gli studi privati per attività liberoprofessionali,
soprattutto psicoterapeutiche, ma anche consulenziali, di ricerca
psicosociale o di mercato. Ulteriori settori di attività, minori non
per importanza, ma per possibilità di impiego, sono quelli sportivi,
giuridici e commerciali. ((
Giorgio Blandino))
LO
dicono cambiato, cambiatissimo. Lo rappresentano
senza più alcun alone di prestigio sociale. Che è [successo] mai
successo del+l'insegnante? Davvero la sua figura è in così forte
discesa? E perché?
Innanzitutto, il calo di considerazione non dipende da+l suo non eccelso stipendio. Gli aumenti del+l'anno scorso non lo hanno [arrichito] certo arricchito; anzi, molti insegnanti si sentono ancora più confinati in un angolo, ancora più soli, proprio perché avvertono, contro eventuali speranze, che il portafoglio un po' più gonfio non li ha fatti salire di un centimetro a+gli occhi del+la gente.
De+l resto, la considerazione di un docente non è [stata collegata] mai stata collegata con quel che guadagna.
Il suo appannamento sociale dipende piuttosto da una serie di altri fattori.
Prima ci sono i motivi larghi, addirittura epocali. Tanto per cominciare, l'insegnante non è più una figura rara. Adesso lavora in una scuola di massa. Nel+l'87 i docenti erano poco più di 850 mila, dal+le materne al+le superiori. Un tempo invece l'insegnante apparteneva a una èlite.
«Pensiamo a Pascoli -
ricorda il poeta
Edoardo Sanguineti, professore nel+l'Università di Genova -.
Esprime l'orgoglio tipico del+l'uomo che s'è fatto da solo.
Diventare professore costituisce un traguardo importa
Poi questa
scuola di massa è ancora in cerca di una funzione precisa, ed è una
crisi condivisa in quasi tutti i Paesi. Una volta la scuola era
"Da me!"
scrive ne
La piccozza.
Una specie di piccolo superomismo».
«la forma cardinale di socializzazione per i giovani,
insieme con la parrocchia»,
dice ancora Sanguineti.
L'insegnante
«trasmetteva un patrimonio culturale che
appariva molto compatto».
Con i suoi studenti aveva un
comune terreno di esperienze.
Oggi non più. I giovani guardano a+i media: la tv, il cinema, la
musica.
«Il gusto giovanile non è [guidato] più guidato
dal+la tradizione».
Una frattura. Con il suo carico di
informazioni su+l passato, la scuola è spiazzata, [è] posta a+i
margini.
E questo, curiosamente, proprio, mentre le famiglie investono più aspettative nel+la sua opera, vedendo i figli sfuggir*gli di mano.
Come si rimedia? Sanguineti trova che gli insegnanti dovrebbero
ricorrere a quelle discipline
«che hanno cambiato in
questi anni il nostro modo di pensare, come la psicoanalisi, la
linguistica, l'antropologia, la storia sociale».
Perché i
giovani
«soffrono di non saper*le, anche se non lo sanno.
Gli servirebbero per capire un po' di questo mondo complesso».
Invece gli insegnanti appaiono più preoccupati di spiegare meglio
Manzoni e Calvino. Impresa disperata, se prima non si ricostituisce un
codice comune con gli allievi.
Un secondo ordine di motivi, in quest'angustia sociale de+l docente, riguarda più da vicino la sua attuale professione, il modo in cui è organizzata.
«Egli appare un burocrate, un impiegato, non un
professionista»,
secondo Luisa Ribolzi, sociologa
del+l'educazione nel+l'Università di Bari.
«E' retribuito
in denaro, in tempo libero per studiare, in meccanismi garantisti di
protezione. Non perde mai il posto. Non c'è rapporto fra prestazioni
e compenso. L'insegnante è appiattito. Non è responsabile verso
l'utente, ma verso il datore di lavoro, che non controlla, non
seleziona, non premia. Nel+la società oggi hanno invece più valore le
figure che rischiano, cambiano, innovano».
Interviene la pedagogista Maria Corda Costa,
del+l'Università La Sapienza di Roma:
«L'80 per cento
de+i docenti è in ruolo senza concorso, ope legis. A+l massimo hanno
l'abilitazione. Nessuno li tocca. Tutto va bene. Invece in Germania,
ad esempio, incontrano un anno di prova vera: gli si dice pure di no,
che non va bene, che bisogna ripetere».
Riprende Luisa Ribolzi:
«Alcuni insegnanti
si rendono conto che per essere considerati di più devono mettere in
gioco qualcosa. Un nuovo atteggiamento che forse si trasmetterà anche
a+i loro numerosi sindacati».
Infine, il terzo ordine di motivi, interno al+la stessa
professione.
«C'è chi si ripiega perché ha capito che
insegnando non cambia più la società»:
è l'opinione di
Giovanna Marini, de+l Centro iniziativa democratica de+gli insegnanti
(Cidi). C'è chi
«scopre con angoscia la propria
inadeguatezza, specie nel+la scuola media inferiore, dove si richiede
una formazione che nessuno ha dato»:
è l'esperienza di Carlo
Gioria, ricercatore de+l Centro lavoro analisi sociali (Clas) a
Milano.
E c'è chi mal sopporta le ingerenze de+i genitori nel+la didattica (durante i consigli di classe e di istituto) e i ricorsi a+l Tar per una bocciatura. Si dice che così prevale una mentalità lassista e strumentale.
In conclusione, un reticolo complesso di ragioni per capire l'odierna opacità e difficoltà sociale del+l'insegnante. Complessità che spiega da un lato il ritardo di alcune riforme decisive, dal+l'altro la loro stessa urgenza.
L'insegnante non è più lassù, ne+l piccolo empireo sociale, ma quaggiù, qua sotto, in un inferno di crisi d'identità. Quella docente è la comunità professionale che paga forse di più il passaggio a una società industriale e postindustriale. Solo per questo merita il massimo rispetto.
Ma chis*sà, forse proprio qui, ne+l rimescolamento de+gli
orizzonti e de+i ruoli, tipico del+la contemporaneità, l'insegnante
può ritrovare un suo «status» di figura sciolta, libera, a+l di fuori
de+i tradizionali schemi sociali. Oggi tendono a prevalere, per
esempio nel+le analisi de+i comportamenti e de+i consumi, gli stili di
vita e di cultura, non i bagliori de+l censo, del+le gerarchie e
del+le apparenze. L'insegnante ha perso un certo smalto. Ne può
trovare un altro. ((
Claudio Altarocca))
INIZIAMO
un viaggio attraverso le lingue straniere.
Analizzeremo in alcuni articoli tutti gli aspetti più importanti di
quello che sta diventando un requisito indispensabile per poter
entrare ne+l mondo de+l lavoro. Prima di addentrar*ci ne+i
particolari, però, è il caso di rispondere ad alcune domande
fondamentali.
Quando imparare.
«Fin da
bambini»,
risponde Gabriele Cacciari, pedagogista
del+l'Università di Bologna ed esperto nel+l'insegnamento del+le
lingue. La sua tesi è che l'inglese deve esser*ci somministrato fin
da piccoli, come una medicina. La malattia da cui bisogna guarire è
«la schiavitù ne+i confronti di un modello culturale.
Conoscere due lingue permette di andare oltre, di liberar*si dal+le
costrizioni».
Il tentativo de+l professor Cacciari è di dare
fin dal+l'inizio a+i bambini l'idea che ogni cultura ha un suo modo di
interpretare la realtà che si manifesta nel+le lingue. Partendo da una
parola si arriva al+la conoscenza di una società diversa.
Gli esempi che si possono fare sono tanti. Dal+l'etimologia de+i numeri si riesce a capire che gli inglesi contavano sul+le mani e i francesi su+i piedi. O, da+i giorni del+la settimana, si può risalire a+l diverso ruolo che la Chiesa ha avuto nel+la cultura de+i Paesi mediterranei e di quelli anglosassoni.
In Italia, Francia e Spagna la domenica è il «giorno de+l Signore»; in Germania e Inghilterra diventa, invece, «il giorno de+l Sole».
Utilizzando esempi come questi il bambino riesce a imparare la lingua straniera, ma soprattutto, riesce a inserir*si in una cultura diversa e a distaccar*si da quella d'origine. Allarga fin da piccolo i suoi confini.
Quale metodo scegliere.
Sono molto
lontani i tempi in cui il professore d'inglese entrava in aula e
iniziava a riempire la lavagna di regole grammaticali. Sono passati
più o meno vent'anni, durante i quali è stato un continuo fiorire di
teorie, di strumenti e di mode.
Su+l finire de+gli Anni Sessanta era in voga il metodo situazionale. Si fingeva cio*è una conversazione in luoghi-tipo - un ufficio postale o un ristorante - per introdurre le regole grammaticali. Tutto sommato, era un modo più piacevole per imparare. Si ascoltava un nastro registrato, si leggeva un testo, si traduceva; ma nessun passo in più: quando si trattava di parlare, gli studenti non riuscivano a far altro che ripetere le frasi memorizzate.
Ne+gli Anni Settanta l'attenzione incomincia a spostar*si su+l ruolo del+lo studente più che su quello de+l professore. Nascono i metodi funzionali e comunicativi. Si tiene conto de+l fatto che ogni studente ha i propri ritmi di apprendimento: di conseguenza diversa dev'essere la didattica per ciascuno. Vengono [valorizzate], allora, valorizzate le tecniche di autoapprendimento più che l'insegnamento di gruppo.
Ma la vera rivoluzione arriva ne+gli Anni Ottanta con la diffusione del+le nuove tecnologie. C'è stata un'esplosione di fascicoli, audiovisivi, di programmi software e de+gli strumenti più vari per imparare le lingue. Ormai le lavagne si possono buttare via. A+l loro posto è arrivato il personal computer. E l'insegnante non è altro che uno de+i vari mezzi che gli studenti hanno a disposizione.
Il Silent Way.
E' l'ultima novità in
fatto di apprendimento del+le lingue. In Italia è stato introdotto
da+l Censis per un progetto condotto in collaborazione con l'Accademia
di commercio e turismo di Trento. Da+l 1985 l'istituto utilizza questo
metodo che
«esalta le possibilità di autoapprendimento
de+gli allievi, prendendo in considerazione tutte le loro capacità
mentali»,
sostiene Cecilia Bartoli, che per il Censis si è
occupata de+l progetto.
Si è fatto ricorso a tabelle, ad audiovisivi, a programmi su computer, a tutto ciò che permetteva di ridurre i tempi di apprendimento e la presenza del+l'insegnante. I risultati raggiunti hanno dato piena conferma del+la bontà de+l lavoro svolto. In 30 ore di lezione con il «Silent Way» gli studenti di Trento hanno raggiunto lo stesso livello di preparazione che gli alunni acquisiscono dopo cinque anni di scuola.
In Italia, al+l'avanguardia.
Il Centro
interlinguistico del+l'Ateneo di Firenze è la punta più avanzata
del+l'insegnamento del+le lingue attraverso le tecnologie ne+l nostro
Paese. Ha iniziato a funzionare ne+l 1985 come centro di servizi. Ora
ospita corsi per docenti e non docenti del+le diverse Facoltà
universitarie. Non solo: attraverso convenzioni, hanno accesso al+le
sue strutture il Comune e le principali istituzioni pubbliche e
private.
Insegnanti di madrelingua.
Con
l'arrivo del+l'informatica e de+gli audiovisivi è tramontata la
venerazione che circondava gli insegnanti di madrelingua.
«Oggi è meglio avere un professore italiano aggiornato
sul+le nuove tecnologie e su+i diversi metodi di apprendimento,
piuttosto che il solito docente inglese che sbarca in Italia senza
preparazione»,
sostiene Giuliana Ladomery, docente di lingua
inglese al+l'Università Luiss di Roma.
La tecnologia è tutto?
«Assolutamente no -
risponde Giuliana Ladomery -. Certamente
è un utile strumento, ma, in realtà, va bene anche un qualsiasi libro
di testo. Basta che la persona voglia veramente apprendere una lingua
straniera». ((
Flavia Amabile))
dicono spesso i responsabili de+l
personale del+le grandi aziende a caccia di nuovi talenti.
SE
potessimo trovare de+i giovani capaci, li
assumeremmo senza esitazioni»,
«Se
trovassi una proposta interessante, la accetterei subito»,
dicono
spesso i ragazzi e le ragazze freschi di studi.
A un colloquio per il primo lavoro queste considerazioni non si fanno quasi mai ad alta voce. Ma perlopiù corrono silenziosamente ne+i cervelli de+gli esperti del+la selezione de+l personale e in quelli de+i candidati, neodiplomati e neolaureati. A+l punto che è ne+l gioco di queste reciproche attese che si decide l'esito di un colloquio.
Di questo incontro-scontro di esigenze e di desideri si può individuare una serie di regole generali, una specie di «la prima volta, istruzioni per l'uso».
Regola numero uno.
Dimostrate*vi
ottimisti e sicuri di voi stessi. In fondo, ne avete qualche motivo.
Se siete approdati a un colloquio, significa che siete stati convocati
prima di tutto per il vostro curriculum di studi, per i voti e per i
successi conquistati su+i banchi di scuola. Spiega Piero Duosi,
responsabile del+la gestione e del+lo sviluppo de+l personale Iri:
«La chance di un colloquio è solo per chi ha buoni voti, altrimenti
viene [escluso] automaticamente escluso».
Regola numero due.
Preparate*vi a
dover rispondere a domande molto eterogenee.
A un giovane in genere non viene chiesto di raccontare la propria esperienza professionale (dato che non ne può avere) nè si fanno domande eccessivamente specifiche sul+le sue competenze e conoscenze: queste non possono che essere il risultato di memorie scolastiche, con inevitabili lacune e qualche ingenuità.
Gli argomenti che vi troverete ad affrontare sono più sfiumati e generali e finiscono per coinvolgere quello che i responsabili de+gli uffici selezione del+le aziende amano definire, quasi come un leitmotiv, «la personalità de+l candidato».
Di voi infatti si vuole accertare il «potenziale», vale a dire le
vostre possibilità di crescita: la grinta, l'ambizione, la voglia di
acquisire conoscenze e di raggiungere de+gli obiettivi, la capacità di
inserir*si in un ambiente complesso e competitivo come è quello di
un'azienda.
«Quello che un'azienda cerca di definire -
spiega Maria Zamberletti, selezionatrice del+la "Sintex",
una società per la ricerca de+l personale di Milano -
è,
per quanto possibile, il profilo psicologico di un giovane»:
contano non solo le attitudini e gli interessi, ma anche il modo in
cui interagisce con gli altri.
E' per questo che prima di approdare a un colloquio vero e proprio
può succedere di dover superare del+le prove preliminari, come quelle
elaborate dal+la «Sintex», in cui si organizzano incontri di gruppo.
Spiega Maria Zamberletti:
«Si propongono de+gli argomenti
di conversazione e dopo un po' di tempo si vede come ognuno reagisce a
contatto con de+gli sconosciuti, chi ha doti di aggressività o di
sottomissione, chi tende ad essere un leader e chi un gregario».
Conferma Anna De Giuli, responsabile formazione e
selezione personale del+la Rizzoli:
«In un colloquio
andiamo al+la ricerca, soprattutto, del+le caratteristiche
attitudinali: vogliamo il contatto diretto con un possibile candidato
al+l'assunzione, vogliamo conoscer*lo, parlar*gli, sollecitar*lo e
veder*lo reagire».
Come dire che ogni azienda ha un modello
ideale di candidato a cui si ispira e che vorrebbe riconoscere ne+i
giovani in carne e ossa che vanno a bussare al+le sue porte. Ma per
quanto ogni industria abbia esigenze e richieste diverse, è vero che
ci sono del+le qualità considerate necessarie per un grande numero di
professioni.
Regola numero tre.
Siate convincenti:
mostrate di avere le idee chiare su ciò che intendete fare.
«Essenziale è -
come spiega Anna De Giuli -
la chiarezza di obiettivi»:
bisogna avere idee
precise (abbastanza precise) di quale area del+l'azienda si vorrebbe
entrare a far parte oppure su+l tipo di formazione professionale al+la
quale si vorrebbe essere avviati. Si tratta di spiegare
al+l'interlocutore i propri «macroobiettivi».
L'errore da evitare, come sottolinea Piero Duosi, responsabile
sviluppo e personale del+l'Iri,
«è dichiarare la propria
disponibilità a fare qualunque cosa»:
equivarrebbe a una
dichiarazione di impotenza e un'industria cerca giovani motivati, non
de+i disperati.
«Gli indecisi sono quelli che scartiamo»,
dice Attilio Tessoni, responsabile de+l personale del+la
Barilla.
Regola numero quattro.
Dovete
dimostrare di essere consapevoli che il vostro lavoro si svolgerà a
contatto con molte altre persone. Non potete fare gli egocentrici o i
superindividualisti a tutti i costi. Vi chiedono di essere brillanti,
non genio e sregolatezza.
«Un punto fondamentale che si
tende sempre ad accertare è la capacità di inserir*si in
un'organizzazionze complessa»,
sottolinea Duosi.
«Certo non si chiede di rinunciare al+la propria
individualità, ma si vuole verificare la capacità di interazione: come
si sostiene un punto di vista e come si reagisce al+le critiche o a+i
suggerimenti altrui. In un'azienda un progetto è sempre una
maturazione a piu voci».
Questo perché, spiega Tessoni,
«l'eccessivo e ostinato individualismo può essere nocivo a
un'azienda».
Regola numero cinque.
Ricordate*vi che da voi ci si aspetta disponibilità e
flessibilità a+i bisogni del+l'azienda di cui potreste entrare a far
parte.
«E' un mondo che spesso un giovane non conosce, ed è
naturale che sia così»,
dice Ferruccio Campese, responsabile
de+l personale al+la Olivetti. Da voi ci si aspetta che teniate ben
presente che ogni azienda è, in qualche modo, un mondo a sé, che si
impara a conoscere solo dopo molto tempo. Siate disponibili a ciò che
vi viene offerto: spesso per raggiungere ciò che si desidera, è
necessario un lungo training.
Regola numero sei.
La cultura non
potrà che aiutar*vi. Shakespeare potrebbe rivelar*si altrettanto
importante del+la seconda legge del+la termodinamica, ha detto una
volta il sociologo Franco Ferrarotti. In voi vorrebbero trovare
vivacità intellettuale: il riuscire a vedere oltre la propria
preparazione universitaria, oltre gli eccessi de+gli specialismi.
«Cerchiamo indizi di apertura»,
sembrano
voler dire gli esperti. Quindi, se avete viaggiato al+l'estero, se
andate a teatro una volta la settimana o se vi intriga la lettura di
romanzi gialli, dite*lo.
«Le persone che preferiamo sono
quelle curiose, che sanno adeguar*si a una realtà, come quella di
oggi, in continua ebollizione»,
sottolinea Campese. Perciò
non pensate che i vostri studi sono finiti. Anzi, è vero il contrario:
sono [cominciati] appena cominciati.
Regola numero sette.
Non cercate di
nasconder*vi dietro maschere improbabili ma siate voi stessi, in
omaggio a+l vecchio detto che
«la persona viene sempre
fuori»
.
«E' meglio dire la verità -
spiega Tessoni
-
senza cercare di imbrogliare l'intervistatore».
Grazie al+la sua esperienza sa riconoscere la sincerità o
l'insincerità de+l candidato. Questo atteggiamento è importante per
poter stabilire un «colloquio vero». Tanto più se si pensa che ogni
azienda adotta criteri di valutazione del+le persone diversi, perché
diverse sono le sue esigenze. E dato che un giovane non può sapere a
priori ciò che lo aspetta e ciò che gli si richiede, fingere non può
che esser*gli controproducente.
Informate*vi con precisione su ciò che vi viene proposto per capire se è conforme al+le vostre capacità e al+le vostre aspirazioni.
Non lasciate*vi sopraffare dal+l'ansia per il «postarello» a tutti
i costi. Rischiereste, probabilmente, un futuro da frustrati. ((
Gabriele Beccaria))
E' bene sgombrare il campo da equivoci e dire chiaro che la laurea in psicologia (come accade per molti altri titoli accademici) non è condizione sufficiente per poter operare professionalmente.
Questo non solo perché giuridicamente, con l'entrata in vigore del+la legge, chi vorrà svolgere la professione di psicologo dovrà sostenere un esame di Stato, ma per il motivo sostanziale che questo tipo di professionalità - quale che sia il campo di applicazione - si acquisisce solo dopo un lungo e adeguato tirocinio pratico durante il quale il futuro psicologo dovrà misurar*si anche con i suoi aspetti più strettamente intimi e non solo sul+le sue capacità tecnico-operative.
Per chi volesse approfondire qualsiasi aspetto relativo a+gli studi di psicologia e al+le professioni che ne derivano, ecco gli indirizzi e telefoni utili:
Per informazioni di carattere burocratico:
Università di Padova, tel. 049-650483
Università di Bologna, tel. 051-221884
Per l'Università di Torino, rivolger*si al+la Segreteria del+la Facoltà di Magistero, via Sant'Ottavio 19, tel. 011-882642.
Per informazioni di carattere didattico:
Università La Sapienza, Roma, Dipartimento di Psicologia, via de+gli Apuli n° 8, tel. 06- 492802
Università di Padova, Dipartimento di Psicologia generale, tel. 049-44900
Università di Bologna, Dipartimento di Psicologia, tel. 051 242030, e Dipartimento di Scienze del+l'educazione, tel. 051 258440
Per l'Università di Torino, rivolger*si a+l Dipartimento di Psicologia, via Po 14, tel. 011- 835974/882923.
Per informazioni di carattere professionale:
Sips (Società italiana di Psicologia) nazionale: Comitato servizi associativi, via Manin 33, Milano.
Sezione Sips di Torino, via Daneo 10/13, tel. 011-6192641, mercoledì e venerdì mattina.
AVRA'
trovato un lavoro quel ragazzo che, lo scorso
anno, giornali e televisione invitavano a investire ne+l proprio
futuro, a portare la propria «vitalità ne+l mondo de+l lavoro»?
Ricordate: era in corso la campagna di stampa per far conoscere i contratti di formazione e lavoro. Una scommessa: non si sapeva assolutamente a quali risultati sarebbe arrivata. E' passato un anno, e un bilancio possiamo anche far*lo. Un bilancio decisamente positivo. Ne+l 1988 quasi 500 mila giovani sono stati assunti con questi contratti. Non c'è dubbio: è la via privilegiata per assumere il personale a cui ricorrono le aziende private (di tutte le dimensioni), gli enti pubblici economici e le aziende Iri, gli artigiani, le aziende municipalizzate. Il pubblico impiego invece non può seguire questa strada: la legge istitutiva de+i contratti di formazione lavoro (la 863 de+l dicembre '84) gli preclude questa possibilità di assunzione.
Il successo è tanto più grande se lo confrontiamo con il risultato del+la legge 285, che doveva favorire l'occupazione de+i giovani (da+l 1977, in tre anni, trovarono un lavoro solo 8300 giovani). Quali sono le ragioni del+la felice riuscita de+i contratti formazione e lavoro?
Prima di tutto, i vantaggi per il datore di lavoro sono notevoli: il giovane lavoratore per la durata de+l contratto (che può durare 12, 18 o 24 mesi) costa molto meno di un altro dipendente assunto a tempo indeterminato. Lo Stato infatti garantisce notevoli sgravi fiscali al+l'imprenditore. La chiamata de+l giovane, inoltre, è nominativa. In sostanza, il datore di lavoro chiama chi vuole o chi conosce.
Infine, non c'è alcun obbligo di assumere questo giovane al+la fine de+l contratto di formazione e lavoro. Nel+la realtà, accade invece che l'80 per cento de+i giovani contrattisti rimane in azienda con un nuovo contratto a tempo indeterminato. Un segno che il meccanismo funziona e piace a+gli imprenditori.
Tuttavia un giovane disoccupato o un ragazzo che sta per uscire da+l mondo del+la scuola deve avere due requisiti fondamentali: essere iscritto al+l'Ufficio provinciale di collocamento e avere, in ogni caso, meno di 29 anni. Se poi vive in una regione de+l Sud e de+l Centro Italia, deve sapere che le sue possibilità sono inferiori a quelle di un coetaneo che risiede in una regione settentrionale: il 72% de+i contratti di formazione e lavoro sono stati stipulati ne+l 1988 proprio in queste ultime zone.
Che cosa può fare, in prima persona, chi è interessato a questa possibilità? Deve andare, innanzi tutto, presso gli uffici del+le associazioni industriali, commerciali e artigiane per sapere che cosa «bolle in pentola». Ma anche molti centri di orientamento per i giovani sono informati de+i contratti di formazione e lavoro richiesti dal+le aziende.
«Leonardo» vuole offrire, su questo tema, una informazione in più:
presentare tempestivamente i contratti di formazione e lavoro a
carattere interregionale. Pubblichiamo in questo numero quelli del+la
Banca Popolare di Milano, del+l'Alitalia e del+la Sirti. Con la sola
speranza di poter mettere in contatto le aziende con i giovani
talenti. ((
Filippo Landi))
L'IDEA
è piaciuta a tutti.
«E'
necessario inserire corsi di lingue straniere ne+l servizio militare
di leva»
ha detto Andreotti ne+l suo discorso programmatico.
Dal+l'Esercito è venuto il primo placet.
«Idea positiva e
auspicabile»
l'ha definita il capo di stato maggiore,
generale Domenico Corcione. E i giovani sono molto interessati.
Secondo una recente ricerca de+l Censis ritengono che, per
l'inserimento ne+l mondo de+l lavoro, il peso del+la conoscenza di una
lingua straniera venga dopo solo al+la padronanza del+l'italiano e
prima del+l'informatica. Poi sono arrivate le prime riserve: ma dodici
mesi basteranno per imparare una lingua? E come si potrebbero nel+la
pratica organizzare i corsi per una quantità così elevata ed
eterogenea di allievi? E i costi, non saranno proibitivi? Insomma, la
proposta di Andreotti ha segnato il passo. Ora la marcia riprende.
Il ministero del+la Difesa ha avviato, con la collaborazione de+i
Provveditorati, uno studio di fattibilita.
«Già da+l
prossimo anno -
afferma un portavoce de+l ministro -
contiamo di partire, almeno in fase sperimentale, con
insegnamenti a+l di fuori del+l'orario di addestramento, os*sia dopo
le 17. Prima di varare il programma definitivo, dovremo vedere come
superare le numerose difficoltà che si presentano».
Ma per Elena Ligabue, direttore generale del+la Berlitz
Italia non ci sono ostacoli insormontabili.
«Il fattore
tempo non è un limite -
dice -
nel+l'arco di un
anno si può sicuramente realizzare un corso in grado di portare gli
allievi a un buon livello. L'organizzazione non è facile, ma
possibile: noi abbiamo già un'esperienza simile con la Nato. I costi
dipendono da molti fattori, ma sarebbero comunque tollerabili per un
"cliente" come lo Stato. Si potrebbe addirittura istituire un centro
linguistico gestito da+l governo, da cui dipenda il personale
insegnante che andrà poi in missione nel+le caserme».
Vediamo in dettaglio, allora, i modi per superare gli
ostacoli.
Tempi.
Secondo i responsabili
del+le principali scuole di lingue straniere operanti in Italia
occorre fare una scelta preliminare concernente l'obiettivo da
raggiungere. La scelta migliore, dicono, sarebbe quella di portare
tutti a+l primo livello (in inglese, per chi ancora non lo conosce, in
una seconda lingua per gli altri). Le possibilità sono due. La prima,
ritenuta piu valida, consiste ne+l realizzare corsi intensivi di sei
settimane full-time per gruppi di 10 persone.
«L'ideale -
dice Elena Ligabue -
sarebbe far*li ne+l primo
periodo, man mano che i giovani arrivano nel+le caserme loro
assegnate»;
organizzare corsi con frequenza settimanale è
considerato improbo, l'altra possibilità sarebbe quella
del+l'autoistruzione, con interventi di controllo da parte de+gli
insegnanti nel+l'arco di sei mesi, sistema meno «produttivo», ma più
economico.
Modi.
Il primo problema consiste ne+l
trovare insegnanti madre-lingua: ne occorrerebbero almeno 500 e non
sono facilmente reperibili data anche la dislocazione estremamente
frammentata e talora «scomoda» del+le caserme. Meno problemi, invece,
dovrebbe dare il reperimento del+le aule, disponibili nel+le caserme
stesse.
Costi. Il sistema giudicato migliore da+gli
insegnanti, facendo una media tra i «preventivi» del+le diverse scuole
comporterebbe una spesa di seicentomila lire ad allievo. Considerando
che i militari di leva sono ogni anno circa 400 mila, il costo annuale
sarebbe di 240 miliardi di lire. Troppi? L'alternativa
del+l'autoistruzione controllata ridurrebbe i costi a un terzo.
Convenienza.
Certo, sarebbe un bel
risparmio per le famiglie. Oggi la spesa annuale per l'apprendimento
di una lingua straniera ammonta complessivamente a 1150 miliardi (800
per le scuole private, 250 per i soggiorni di studio al+l'estero, 100
per l'editoria specializzata). E, nonostante questo, l'Italia è il
penultimo Paese nel+la Cee per conoscenza del+le lingue estere.
((
Gabriele Romagnoli))
MESTIERE
ambito, fare lo stilista. Vengono in mente i
grossi nomi, la fama, i soldi. Ma se fino a ieri la via per diventare
creatori di moda passava soltanto attraverso lunghe gavette ne+gli
ateliers de+i maestri, fra qualche tempo arriverà su+l mercato la
nuova figura de+l dottore in «progettismo di moda», laureato a Urbino
in una del+le materie che sono destinate a diventare il primo corso
accademico per stilisti di moda.
Per il momento, al+la Facoltà di Magistero di Urbino, proseguono i programmi del+la «Scuola diretta a fini speciali per progettisti di moda», che in breve dovrebbe trasformar*si in corso di laurea: numero chiuso (25 allievi); tre anni di studio con 23 esami. La scuola si è aperta lo scorso anno, destando immediato interesse ne+l mondo del+la moda. Le grandi case, da Fiorucci a Benetton, da Nazareno Gabrielli a Marzotto, hanno dato un sostegno finanziario e [hanno] creato un'associazione, «Moda e cultura», che organizzerà stages nel+le del+le ((sic)) aziende.
Lo stilista de+l domani dovrà essere preparato in Storia del+l'arte e del+le Comunicazioni visive, in Storia de+l costume e del+lo spettacolo. Dovrà avere una buona preparazione di Marketing, Disegno e Tecnica di Produzione de+l Tessuto, dovrà conoscere Sociologia e Informatica, oltre ad avere un'ottima conoscenza del+le lingue straniere. Come insegnanti, si avvicendano in cattedra letterati, manager, stilisti.
Per il lavoro, una volta diplomati «progettisti», nessun problema.
Anzi,
«il guaio -
spiega il nuovo presidente di
«Moda e Cultura», Maurizio Fabiani -
è riuscire a
trattenere gli studenti per l'intero triennio: i piu brillanti vengono
[richiesti] subito richiesti dal+le case di moda».
E
inoltre, dice Pabiani,
«lo stilista diventa sempre più
imprenditore e meno creativo».
La pensano così anche quelli
de+l Dams di Bologna, che già tre anni fa istituirono un master di
perfezionamento per Operatori ne+l settore del+la moda.
Il direttore Enrico Pio Ricci Bitti spiega che non c'è nessuna
ingerenza tra Urbino e Bologna:
«Qui si tratta di un
corso postuniversitario di un anno, altamente specializzato e rivolto
a chi spesso già opera nel+la moda».
Molto impegnativo, il
master, anche questo a numero chiuso: sei mesi intensi di studio, da
gennaio a giugno, con obbligo di frequenza. ((
Monica
Sicca))
BANCA POPOLARE DI MILANO -
La Banca
Popolare di Milano assumerà cento giovani con contratti di
formazione-lavoro da impiegare come sportellisti. 90 saranno destinati
al+le sedi lombarde del+la banca e dieci a quelle laziali. I giovani
avranno un contratto per 24 mesi con la qualifica di impiegati di
prima categoria. Si prevede che il 70-80% potrà essere assunto. Per la
formazione, sono previste otto settimane di corso (300 ore).
Scrivere a:
Banca Popolare di Milano,
direzione de+l personale, piazza Meda, 4 - 20122 MILANO
ALITALIA -
L'Alitalia cerca 15
ragazzi, a cui proporrà un contratto di formazione lavoro di 24 mesi
con la qualifica di operaio addetto al+l'assistenza tecnica di scalo.
Quattro posti sono disponibili presso lo scalo di Pisa e altrettanti
in quello di Venezia, sei ne servono a Milano Linate e uno a Torino
Caselle.
Scrivere a:
Alitalia, direzione de+l
personale, piazzale Giulio Pastore, 6 - 00144 ROMA
SIRTI -
La Sirti offre 19 contratti di
formazione lavoro per tecnici di manutenzione di impianti telefonici
urbani (3 in Piemonte e 3 in Liguria); operai installatori di impianti
telefonici (10 posti in Puglia) e tecnici del+le telecomunicazioni (3
posti ne+l Lazio).
Scrivere a:
Sirti, direzione de+l
personale, via G.B. Pirelli, 20 - 20124 MILANO.
Università di Urbino, Scuola diretta a fini speciali per progettisti di moda, Piazza Rinascimento 7, Urbino. Tre anni di corso, numero limitato a 25 persone, tassa annuale L. 1,500,000, per richiedere il bando di ammissione tel. 0722.305.221.
Università di Bologna, Scuola di Perfezionamento per Operatori ne+l Settore del+la Moda, Via Santo Stefano 43, Bologna. Un anno di corso, necessaria la laurea, numero limitato a 25 persone, domande entro il 6 novembre, L. 1,071,000, sono previste borse di studio. Per informazioni tel. 051.259.125 o scrivere al+l'Ufficio Corsi di Perfezionamento Settore C3, via Zamboni 33, Bologna.
Su un piano diverso, è [entrata] poi appena entrata in funzione a Milano una «scuola-laboratorio», promossa dal+la fondazione Naj Oleari. La nuova scuola offrirà a dodici aspiranti designer, stilisti, illustratori o grafici la possibilità di seguire le varie fasi del+la produzione Naj Oleari. Il corso partirà il 5 febbraio e si concluderà il 29 giugno. Per informazioni, rivolger*si al+la Fondazione Naj Oleari, via Filelfo n° 5, 20145 Milano.
((((PARIGI.))
Ottimisti ma senza
illusioni: questi sono i giovani francesi, secondo un sondaggio
pubblicato dal+la rivista
Femme Pratique.
Il
55% de+gli intervistati - fra i l7 e i 20 anni - affronta il futuro
senza timori; ma al+la domanda
«la società francese è
violenta?»
l'81% ha risposto di sì. Anche su+l razzismo i
giovani francesi sono critici e realisti: il 71% considera decisamente
intolleranti i propri connazionali. Sfiducia (e disinteresse) ne+i
confronti del+la politica: il 65% considera «inefficienti» gli uomini
politici. Quanto a+i valori, ben poche le illusioni. La carriera è a+l
primo posto (49%), seguita a distanza dal+l'amore (35%), mentre il
denaro è a+l centro de+i desideri de+l 14% de+i giovani.
((TRIESTE.))
Per la prima volta in Italia un corso di
laurea in scienze internazionali e diplomatiche: è quello del+la
Facoltà di Scienze politiche del+l'Università di Trieste, che avrà
inizio il 1° novembre a Gorizia. Numero programmato di 100 posti. Dopo
un biennio propedeutico, è previsto un biennio di specializzazione
ordinato secondo i due indirizzi di «operatore diplomatico» e di
«operatore internazionale». (([Ansa]))
((ROMA.))
I soldi spesi per ottenere un'istruzione
superiore (diploma o laurea) rendono relativamente poco come
«investimento» in vista del+la futura retribuzione lavorativa: in
pratica, un tasso del+l'uno per cento. E' uno de+gli elementi che
emerge da uno studio realizzato da ricercatori de+l servizio studi
del+la Banca d'Italia, pubblicato nel+la collana «Temi di
discussione». In Italia l'impatto del+l'istruzione sul+le retribuzioni
non appare molto elevato; in altri Paesi è maggiore, ma comunque mai
elevatissimo. Studiare, dunque, è un cattivo investimento? No,
spiegano i ricercatori, perché entrano in gioco altri fattori di
difficile quantificazione, come l' ottenimento di un lavoro migliore,
una maggiore soddisfazione e così via. (([Ansal))
((ROMA.))
Cinque miliardi da «spendere» in
Enciclopedie Treccani: li ha stanziati l'Istituto del+l'Enciclopedia
Italiana, a favore de+gli studenti del+le scuole medie e superiori. A
12,500 giovani sarà assegnato un «buono» di 400 mila lire, che potrà
essere utilizzato come anticipo per l'acquisto de+l Dizionario
Enciclopedico o di altre opere del+lo stesso Istituto. L'operazione
Treccani-scuola si concluderà il 31 dicembre: le schede per la
richiesta saranno distribuite in questi mesi in tutte le scuole.
((ROMA.))
Dal+l'autunno del+l'anno prossimo studenti
italiani e americani potranno frequentare insieme regolari corsi
accademici: nascerà infatti a Marino, su+i colli laziali, una
succursale del+l'ateneo di Dallas. Il Comune di Marino ha [approvato]
già approvato la variante a+l piano regolatore che consentirà la
realizzazione de+gli impianti accademici. Duecento studenti americani
verranno ospitati ogni anno a Marino; sarà quindi assicurato un nuovo
collegamento aereo diretto tra Roma e la città de+l Texas. (([Agi]))
((PARMA.))
Decolla l'Università Europea di Parma, per
la formazione di manager in collegamento con gli atenei di Parigi,
Francoforte, Londra, Madrid. La lezione introduttiva sarà tenuta
domani dal+l'ex ministro Emilio Colombo.
Che cosa si devono aspettare gli studenti dopo la maturità? I ragazzi che si iscrivono a Lettere, a Matematica, a Lingue sanno a cosa vanno incontro? E tutti gli altri? Una compiuta risposta a questi interrogativi giunge dal+l'ormai celebre «Guida» che Felice Froio aggiorna ogni anno per poter fornire a+i lettori la panoramica più precisa de+l dopo università.
Il merito principale di questo strumento di orientamento è esplicitata nel+lo stesso titolo: «completa». La guida di Froio infatti non solo spiega dettagliatamente tutte le facoltà e i corsi di laurea, ma parla anche del+le scuole dirette a fini speciali e del+le accademie, oltre a fornire una panoramica sul+le professioni cui i vari itinerari di studio possono dare accesso. Utilissimo, inoltre, il test di auto orientamento che permette al+lo studente di valutare «scientificamente» la propria propensione per un tipo di studi piuttosto che per un altro.
«Il compito in classe d'italiano? E' tutta questione
di doti naturali, c'è chi lo sa fare e chi no»:
quante volte
abbiamo sentito queste frasi, talvolta anche dal+la cattedra. Invece
lo scritto d'italiano può essere realizzato con una tecnica
elementare. Dal+la raccolta del+le idee al+la stesura del+la scaletta,
al+la redazione e revisione de+l testo: per ognuno di questi passaggi,
una serie di suggerimenti, in qualche caso «trucchi de+l mestiere».
Il computer è il grande protagonista del+la nostra vita: su+l lavoro, a+gli sportelli di qualsiasi ufficio, persino ne+i giochi de+i ragazzi (e de+gli adulti). Ma quanto ne sappiamo davvero? Ben poco, per quanto non osiamo confessar*lo.
Per non provare complessi d'inferiorità davanti a+gli «addetti a+i lavori», ecco questa «guida». Per capire non solo come funziona un computer, ma anche da dove arriva e come è destinato a cambiare in futuro.
La «penalizzazione de+l Mezzogiorno su+l piano economico- produttivo non è una novità: può sorprendere invece che questo squilibrio si ripeta - e fors'anche si aggravi - anche per quanto riguarda le istituzioni culturali e scientifiche. Chi può immaginare, ad esempio, che il 93.4% del+la spesa per la ricerca sia localizzata ne+l Centro-Nord e solo il 6.6 nel+l'Italia meridionale.
Ma questa è solo una del+le drammatiche conclusioni a cui giunge la Commissione nazionale per il Mezzogiorno insediata da+l ministro per la Ricerca scientifica. Un rapporto che è un autentico atto d'accusa contro le discriminazioni ne+i confronti del+le Università de+l Sud, relegate in partenza a un ruolo di «serie B».
«Guida a+i termini inglesi d'uso corrente e a+l loro giusto impiego»: già, perché non solo ci siamo lasciati «invadere» dal+le parole straniere, ma spesso le usiamo a sproposito. E, se ormai è impossibile un ritorno a+l passato, se ormai sappiamo parlare solo in «itangliano», cerchiamo almeno di esprimer* ci correttamente.
E' questo il significato de+l dizionario di Bona Schmid: non una polemica a favore o contro l'esterofilia, ma un dizionario per capire e far*si capire. E per evitare anche qualche brutta figura.
Al+l'inizio era l'improvvisazione. Un'intera
generazione di traduttori e di letterati italiani ha imparato le
lingue su+i vocabolari. Lo ha fatto
Cesare Pavese
sottolineando con grande diligenza tutte le parole che non
conosceva. Pavese è [riuscito] così riuscito a imparare l'inglese
leggendo i romanzi di Lawrence e il tedesco attraverso i saggi di
Nietzsche.
Anche per altri due scrittori -
Elio Vittorini
e
Beppe Fenoglio -
la strada
è stata la stessa. Ne+l caso di Fenoglio, però, va sottolineata una
differenza. Decidendo di imparare l'inglese e utilizzando*ne molte
parole e la struttura ne+i suoi libri, il romanziere di Alba intendeva
fare una scelta politica. Fin da ragazzo era stato colpito dal+la
essenzialità del+l'inglese. E contrapponeva questa caratteristica
al+lo stile retorico e pomposo del+l'italiano in voga durante il
ventennio fascista.
Per la maggior parte di questi letterati, comunque, lo sforzo di imparare le lingue straniere su+l vocabolario si traduceva in una buona conoscenza letteraria, ma anche in una grossa difficoltà quando si trattava di comunicare. Solo le generazioni successive hanno dato maggiore importanza al+la conversazione.
Lo scienziato
Tullio Regge,
anche se
ammette di aver iniziato ne+l modo tradizionale, e, cio*è, leggendo i
lavori di fisica andando a cercare su+l vocabolario tutte le parole
che non conosceva, ha [frequentato] poi frequentato un corso in
Francia e ha vinto una borsa di studio ne+gli Stati Uniti che gli
hanno permesso di imparare definitivamente l'inglese.
La scrittrice
Fernanda Pivano -
allieva, come traduttrice, di Cesare Pavese - confessa di essere
stata molto più fortunata. Suo nonno è stato il fondatore del+la
Berlitz School, per cui parla del+la sua infanzia come di una «full
immersion» d'inglese.
Alberto Moravia
racconta di aver
imparato a parlare il francese
«prima ancora
del+l'italiano».
Aveva una governante francese che fin da
piccolo gli cantava le filastrocche nel+la sua lingua madre. Nel+l'età
del+l'adolescenza, poi, ha incominciato a imparare l'inglese. Seguiva
lezioni private che gli venivano impartite a casa e leggeva i libri di
Joyce e di Lawrence.
«Senza sottolineare -
precisa -,
perchè non sono così sistematico».
E per fare pratica ne+l 1930 se n'è andato a Londra, dove è rimasto
per due mesi
«a parlare con la gente».
(([f.ama.]))
PRIMA
o poi, per approdare a una scuola di
specializzazione o a un posto di lavoro, vi capiterà di trovar*vi di
fronte a un test. Tanto vale, allora, preparar*si a questa esperienza.
«Leonardo» pubblicherà una serie di 12 test che un istituto specializzato - il Centro Elaborazione Test del+la Sipiel di Milano - ha progettato appositamente per noi a+l fine di misurare tre fattori: la cultura generale, le capacità logiche e attitudine al+le scienze esatte, con particolare attenzione al+la matematica.
Ognuno de+i 12 test si compone di 20 quesiti e ha in sè un significato compiuto, ma una indicazione davvero attendibile de+l vostro profilo attitudinale si avrà soltanto al+la fine, mettendo insieme i risultati su+l totale di 240 quesiti.
Affrontando i test di «Leonardo» otterrete almeno tre obiettivi: 1) imparerete a conoscere il meccanismo di questi strumenti di valutazione sempre più adottati ne+l mondo de+l lavoro e de+gli studi; 2) scoprirete la vostra personalità intellettuale; 3) vi divertirete (il che non guasta).
Da quando McKeen Cattell ne+l 1890 introdusse in psicologia la parola «test», su questo tema si sono accatastati migliaia di libri schierati su fronti opposti. Qualcuno ricorderà, tra l'altro, la provocazione di William H. Whyte, che, ne+l denunciare l'uso che de+i reattivi mentali faceva e fa l'industria americana, suggerì di dare deliberatamente risposte false, banali e convenzionali. E' allora il caso di sottolineare che esistono molti tipi di reattivi mentali: «test analitici» per determinare specifiche abilità [come la memoria, l'attenzione...), «test analogici» per analizzare il comportamento, «test di efficienza» per valutare la predisposizione a risolvere situazioni complesse e problemi, «test proiettivi» che mirano a rivelare gli aspetti inconsci del+la personalità e infine «test globali» che puntano a una valutazione complessiva de+l soggetto.
Quello di «Leonardo» è un po' un caso a sè: ne+l misurare doti di logica e di cultura generale, i nostri test si propongono anche uno scopo pedagogico che riguarda la comprensione stessa del+le regole sul+le quali si fondano i reattivi mentali.
I test, comunque, non vanno mitizzati. Una prova scritta o un colloquio rimangono pur sempre ottimi - e probabilmente insuperati - sistemi per valutare le qualità di uno studente o di un candidato a un posto di lavoro.
La stessa «oggettività» de+i test può essere facilmente messa in discussione: si può arrivare a una risposta giusta per caso o attraverso un ragionamento sbagliato, così come si può giungere a una risposta sbagliata anche seguendo un percorso logico e persino creativo.
Naturalmente questo vale anche per test come i nostri, appartenenti al+la categoria che gli specialisti de+l settore indicano con la sigla MCS, iniziali di «Multiple Choice System», test a risposta multipla, ne+i quali è ammessa soltanto la scelta univoca tra un certo numero di soluzioni presentate a+l candidato. Non sentite*vi quindi frustrati se non otterrete un esito brillantissimo, nè esaltate*vi troppo in caso di pieno successo.
Ma pur con tutti i loro limiti - di cui la cultura europea è ben consapevole, e certo più di quella americana - i test conservano un utile valore orientativo. Lo conferma, de+l resto, il fatto che il loro uso vada [affermandosi] sempre più affermando*si, soprattutto in quei casi in cui ci sia da «filtrare» un grande numero di candidati in modo rapido e il più possibile «obiettivo».
Ciò avviene ormai da tempo in molti concorsi pubblici e privati, ma ultimamente il ricorso a+i test si è esteso anche a molte scuole di livello superiore: per esempio l'Università Bocconi, la Cattolica, la Luiss di Roma, facoltà di medicina e corso di laurea in odontoiatria hanno risolto con batterie di test il problema di applicare il «numero chiuso» al+le loro iscrizioni. A questi istituti si aggiungono almeno altre cento scuole a «numero programmato».
Si è [potuto] così potuto verificare su+l campo l'efficacia di
questi test. Un dato? Ecco*lo. A+l Politecnico di Milano i test
vengono proposti al+le matricole a scopo di orientamento. Bene: la
metà de+gli studenti che avevano risposto esattamente a meno di 40
domande non ha [sostenuto] poi sostenuto esami al+la prima sessione o
li ha superati con voti mediocri; a+l contrario, gli studenti che
avevano risposto correttamente a più di 60 quesiti hanno [affrontato]
quasi tutti affrontato esami nel+la prima sessione, e li hanno
[superati] poi superati con buone votazioni. ((
Piero
Bianucci))
((TORINO)) U
N lungo capitolo sul+la
questione tedesca apriva il libro in cui Ralf Dahrendorf descriveva,
ne+l 1965, il nuovo assetto del+la società tedesco-occidentale (
Sociologia del+la Germania contemporanea,
il
Saggiatore). Allora si parlava di questione tedesca perché ci si
chiedeva se la democrazia avesse [messo] davvero messo radici nel+la
Germania de+l miracolo economico. Di questi tempi se ne riparla
pensando invece al+le incognite che la crisi del+l'altra Germania, la
Ddr, ha [aperto] di nuovo aperto ne+l cuore del+l'Europa.
A Torino su invito de+l Centro Einaudi, Dahrendorf accetta
volentieri di dialogare intorno a questo tema scomodo. Sott'occhio
abbiamo un fascio di giornali tedeschi del+le ultime settimane, che
recano decine di articoli sul+la
Deutsche Frage.
Professor Dahrendorf, si ricomincia a parlare di questione tedesca. Anzitutto sul+la stampa de+l suo Paese, come mostrano gli articoli che abbiamo qui. Ma che cos'è dunque questa questione tedesca, di cui si afferma - ne+l settembre scorso lo ha fatto lo stesso cancelliere Kohl - che è di nuovo al+l'ordine de+l giorno del+la politica europea e mondiale?
Lei parla con uno che non vive più in Germania, e vede un po' dal+l'esterno le vicende de+l suo Paese. Non può quindi esprimer*si su di esse in modo molto preciso.
Ne+l mio libro di venticinque anni fa sul+la società e la democrazia in Germania dicevo che la questione tedesca non è una questione di nazionalità, bensì una questione di libertà. Lo ripeterei anche oggi. Ci troviamo nuovamente di fronte a una questione di libertà. Sono del+l'opinione che al+l'ordine de+l giorno non vi sia alcuna questione nazionale tedesca. Credo questa sia un'illusione che molti si fanno.
Il ministro de+gli Esteri del+la Germania Federale, Genscher, ha detto che se la Ddr vuole evitare sviluppi critici, allora ha dinanzi a sé soltanto la via del+le riforme. Solo con le riforme può venire superato gradualmente il ritardo che esiste oggi rispetto al+la Repubblica Federale. Ma per attuare del+le riforme efficaci - ammesso che siano possibili - bisognerebbe prima capire che cosa vogliono veramente i cittadini del+l'altra Germania.
Non vorrei metter*mi a interpretare le affermazioni de+l nostro ministro de+gli Esteri. La mia opinione è che gli uomini nel+la Mitteleuropa del+l'Est vogliono la libertà, vogliono vivere come noi. Perché non dovrebbero far*lo? Questo è ciò che noi abbiamo scelto, e che anche loro dovrebbero avere. Come noi viviamo lo vedono al+la televisione. Anche loro vogliono la libertà di consumo, la libertà di movimento, la libertà di parola. Vogliono le libertà fondamentali che appartengono al+la vita in una società civile. Non parlo di riforme, parlo di libertà. E' ciò che vogliono e che dovrebbero avere.
Se non hanno queste cose a casa loro sono costretti a scegliere la via del+l'emigrazione, debbono abbandonare la loro patria per stabilir*si altrove. Il nocciolo del+la faccenda è, insomma, che gli uomini del+la Mitteleuropa orientale vogliono condurre la stessa vita de+gli uomini del+la Mitteleuropa occidentale. Non vedo alcuna ragione perché non debbano ottenere questo.
Ma tra la situazione attuale e le libertà fondamentali si frappone, nel+la Germania Orientale, un sistema politico sclerotizzato.
Lo so che c'è di mezzo un sistema politico immobile, ma guardiamo al+l'Ungheria, guardiamo al+la Polonia. In Ungheria vediamo un partito comunista che si dissolve e si rinnova sotto un altro nome; nel+lo stesso Paese si parla di elezioni; in Polonia si sono [tenute] già tenute le prime elezioni semilibere. Questi sono sviluppi che indubbiamente si verificheranno, e si dovrebbero verificare, anche in altri Paesi a oriente del+la vecchia cortina di ferro. Dinanzi a+l problema del+la illibertà non mi interessano affatto le riforme che avanzano poco a poco. La preoccupazione per le riforme la lascio ben volentieri a+gli Honecker, a+i Rakowski e a+gli altri.
La politica del+la Germania Federale ne+i confronti del+l'altra Germania oscilla tra la paura di veder*si chiudere in faccia tutte le porte ed euforie annessioniste. Esiste a suo parere una terza via, oppure la scelta è soltanto tra una politica de+i piccoli passi e grandi capriole, come ha scritto vistosamente «Die Zeit»?
Vede, per quanto uno può capire stando in Inghilterra, i giornali tedeschi, in specie quelli di Amburgo
(ndr:
Die Zeit, Der Spiegel)¸
mostrano una sorprendente paura dinanzi a ciò che loro chiamano
volentieri «destabilizzazione». Una sorprendente paura dinanzi a
grandi sviluppi che possono verificar*si con grande rapidità e son
difficili da prevedere. Dove stiamo andando? Che cosa mai potrà
succedere?
Ed ecco che le novità si trasformano in preoccupazioni. Non è il mio caso. Anch'io naturalmente mi preoccupo dinanzi al+la eventualità di una piazza Tienanmen europea. Ma, secondo me almeno, questi grossi sviluppi debbono seguire la loro strada. Viviamo in un'epoca in cui si dà il caso che le cose vadano così. Mi pare che il tempo de+i piccoli passi sia passato.
I sogni sono fumo, suona un detto
popolare. Qualcuno però non sembra convinto. Ecco uno scrittore, Fritz
Raddatz, il quale afferma:
«I nostri politici hanno
amministrato, più o meno male, ciò che è fattibile. Non hanno
[pensato] mai pensato l'impensabile. Ma sono i sognatori che cambiano
il mondo, si chiamino Rousseau o Lech Walesa»
. Sono
soltanto fumo, i sogni di riunificazione?
Non so. Più che al+la questione tedesca in sé i miei interessi vanno ora a quel che succede in Polonia, in Ungheria, nel+la Ddr, in Cecoslovacchia, a+gli sviluppi in direzione d'una liberalizzazione che sono in corso nel+la Mitteleuropa orientale. Certo, io non mi sento affatto di escludere che vi siano, un giorno, sviluppi molto rapidi, tali da condurre a una situazione in cui i due Stati tedeschi si riuniscano.
Ma ciò avverrà per ragioni geopolitiche, non per ragioni ideologiche. Avverrà semmai sul+la base de+gli interessi del+l'Unione Sovietica, del+la Polonia, del+la Francia, certo non per il solo interesse del+la Ddr o del+la Repubblica Federale. Debbo ripeter*mi: talvolta accadono grandi cose con estrema rapidità. Chi avrebbe pensato, anche solo al+l'inizio di quest'anno, che prima del+la fine di esso il presidente de+l Consiglio polacco sarebbe stato nominato da Solidarnosc? Nessuno.
E anche in relazione al+le due Germanie gli sviluppi camminano così velocemente che non riusciamo nemmeno a percepir*ne la portata.
Qualcuno ha scritto che l'esistenza di due Stati tedeschi non è la conseguenza de+l comunismo, bensì il risultato del+la guerra di Hitler contro l'intera Europa.
La penso anch'io così. Non condivido
l'opinione del+l'ideologo di Berlino Est, Ernst Reinhold, per cui
l'unica
«raison d'être»
del+la Ddr risiederebbe
nel+l'ideologia. La
«raison d'être»
del+la Ddr viene da
Yalta. E' un risultato del+la guerra.
Sono perduranti ragioni storiche e geopolitiche che fan dire al+la Ddr che essa non può seguire la via del+la Polonia e del+l'Ungheria.
Secondo un'esperta di economie del+l'Est, Doris Cornelsen, il sistema economico del+la Ddr produce scarsità. Eppure credevano in tanti che la Ddr fosse un paese benestante se non ricco, almeno per il metro del+le società socialiste.
Per quanto posso vedere la Ddr è effettivamente, tra i Paesi socialisti, un Paese di certo non ricco, ma che in qualche misura è riuscito a soddisfare i bisogni elementari. Ma non più di questo.
Laggiù bisogna pur sempre aspettare dieci anni per avere un'auto, e non so quanti per ottenere altri normali beni tecnicamente necessari. E' una del+le ragioni per cui le persone si lamentano del+la mancanza di prospettive del+la loro vita nel+la Ddr. E tutto ciò non si può di fatto cambiare in quel sistema; è veramente un cattivo sistema economico.
Spesso si dice ironicamente che con i tedeschi riesce a funzionare perfino l'economia pianificata, ma ciò vale solo in una certa misura. Mi sembra quindi de+l tutto giusto dire che il sistema produce scarsità. De+l resto, l'esempio più triste è la Cecoslovacchia, che era una parte prospera del+l'Austria e del+l'Europa già a+i tempi del+la prima guerra mondiale, ed è [declinata] terribilmente declinata sotto il dominio comunista.
L'Europa - voglio dire il resto del+la Comunità europea - non sembra possedere alcuna politica ne+i confronti del+la nuova questione tedesca. O sbaglio?
Niente affatto. E' vero che la Comunità europea ha elaborato il protocollo de+l trattato di Roma che regola il particolare trattamento del+la Ddr. Ma per quanto posso capire da+gli atti de+i ministri de+gli Esteri, non ha sviluppato una propria politica sul+la questione tedesca. Ma non posso dir*mi particolarmente informato su questo. Come lei e i suoi lettori, leggo di queste cose su+i giornali.
Visto che siamo ambedue de+i sociologi, potremmo chieder*ci in che modo la nostra disciplina potrebbe contribuire al+lo sviluppo di una politica europea ne+i confronti del+la Germania.
Anche nel+la sociologia esiste il grosso pericolo di cercar di costruire una terza via tra l'amore de+i modelli e la brama di costruzioni teoriche, mentre intanto ci sfugge che gli sviluppi reali si svolgono in tutt'altri modi. Credo che la sociologia abbia contribuito poco al+l'analisi de+i processi di trasformazione del+le società comuniste. Certo ci sono singoli sociologi che han [da dire] qualcosa da dire, ma la disciplina ne+l suo insieme non mi pare.
Da un lato - l'ho scritto in un recente articolo - esiste una sociologia fortemente dedita al+la ricerca sociale empirica, che forse ha [da offrire] poco da offrire al+la politica del+la nuova Europa, anche se è utile per studiare gli ospedali e per la pianificazione urbana. Dal+l'altro lato, esiste oggi come ieri una sociologia teoretica, molto astratta. Questa sociologia astratta ha una relazione intrinsecamente precaria con la storia.
Ne+l convegno del+l'anno scorso de+i sociologi di lingua tedesca, a Zurigo, ho detto qualcosa a proposito del+la sociologia e de+l nazionalsocialismo. Ho affermato a+l riguardo che la sociologia è talmente a-storica da non esser*si mai posta il nazionalsocialismo come tema di ricerca. Quasi che il nazionalsocialismo fosse stato una sorpresa del+la storia.
Forse la scuola di Francoforte ci si è avvicinata.
Sì, ma
La personalità
autoritaria
non è certo una sociologia de+l
nazionalsocialismo. Nemmeno lo sono gli scritti di Theodor Geiger.
Nel+l'insieme il nazionalsocialismo non è [diventato] mai diventato
veramente un tema del+la ricerca sociologica. Infine direi che anche
questi recentissimi sviluppi storici in Europa sfuggano a+i sociologi.
Mi sembra che questi sviluppi veramente appassionanti, brucianti,
sorprendano i sociologi più o meno come chiunque altro. Perciò, io
sociologo, mi sento oggi, per certi aspetti, più vicino a+gli storici
del+la storia contemporanea che non a+i sociologi.
Professor Dahrendorf, sta [pensando] forse pensando a un nuovo libro, ad esempio un seguito di quello de+l '65 sul+la società tedesca?
Sì, qualcosa ho in mente. Ma non sarà un
libro sul+la Germania. E nemmeno sul+l'Europa. Protagonista sarà il
1989: l'anno in cui la storia ha ricominciato a correre. ((
Luciano Gallino))
Venerdì 13 / lunedì 16, le memorie di Honecker. -
Anche molti avversari hanno
parteggiato per l'anziano leader del+la Germania Est, non volevano
che, andando in pensione, fosse tentato dal+le Memorie. Sincere,
schiette, complete: vi immaginate ciascun volume di Memorie? Peso
ridotto dal+l'autore a kg. 14, composizione de+l testo in corpo 6 (il
più piccolo, ma ancora leggibile), pagine 6000, note a parte. Ogni
famoso Uomo del+l'Est sarà visto da vicino, con rivelazioni
dettagliate: «Allora lui ron ron... Lei allora czzzz czzz... Il
colloquio continuò frizzante grigg grigg». Tutta merce autentica, da
addormentar*si a mezza pagina: Honecker è troppo onesto per
inventar*si i particolari, per questo è stato [temuto] molto temuto.
L'idea di scrivere finte memorie venne anche a Ciano, dopo aver
minacciato i dirigenti tedeschi di pubblicare i suoi Diari,
sperando*ne salvezza.
«Caspita -
dissero i
tedeschi, dopo aver letto i fogli segretamente -,
il duce
era proprio stupido, come amava sembrare».
E bisognerebbe
chiedere a un memorialista, come Andreotti, se la realtà debba
comunque essere abbellita per essere capita.
Per esempio, il mondo del+la cultura è abbastanza solido da sopportare l'invenzione di nuovi Nobel? Al+la notizia de+l premio a+l maggior poeta finlandese, Rintaasvarti, chi è subito in grado di fare spallucce? Viviamo in un mondo tanto complesso che soltanto l'incastro di migliaia di persone ci sorregge anche ne+i domini specialistici. Rintaasvarti nacque in un piccolo paese presso Helsinki a+i primi de+l secolo e trascorse l'infanzia da trovatello in casa di un ottico: la sua fama è affidata al+la raccolta «Versi controversi» de+l 1935; in traduzione da Bompiani è [apparsa] anche apparsa in Italia la raccolta del+l'82 «Oltre il geranio». Sì, perché no? Per fortuna, è arrivata notizia de+l vero Nobel a Cela. Sapevamo tutto. O no?
Da bambini credevamo che le Borse
fossero vecchi palazzotti trasformati per la forza de+l progresso in
Sale Giochi. Erano templi de+l gioco adulto, magari un po' musoni,
magari aggravati da un liberty di maniera, ne+i quali signori
insospettabili si davano al+la sacra follia. Appunto, si diceva
indicando*li: sono quelli che giocano in Borsa, oppure con scandalo:
andati in pensione, hanno sperperato il capitale giocando in Borsa! Ma
che pensioni erano? Poi, divenuti più grandi, capimmo il segreto, le
Borse erano luoghi del+l'avventura e di loschi servizi segreti: era
infatti tutto un parlare di Giornate Nere, il Lunedì Nero, il Venerdì
Nero, eccetera. Adesso, dopo il crollo del+la Borsa di Wall Street,
ci siamo convinti che neppure i frequentatori sanno con esattezza che
cosa accade tra quelle mura e quelle grida. L'avventura, secondo loro,
si mescola con la realtà producendo memorabili effetti. Ecco il capo
del+la Consob appoggiato a+l bancone mentre attende il grido di
mezzogiorno:
«Ecco, è l'urlo di Sandokan. Viene a giocare
con i suoi tigrotti».
Inesistente come il vestito del+la Dellera
Sbrinato come l'ufficio di Forlani al+l'ora del+le pulizie.
((
Stefano Reggiani))
LA
Borsa in grandi titoli di prima
pagina è un evento inusitato. Capisco meglio guerre, terremoti,
alluvioni, disastri ecologici, potenti e santità in transito, terrori
panici
ad portas
e terrorismi siglati, grandi
fughe e decessi di grandi, tutta la storia non economica... anche le
comete... Halley non se le immaginava tante prime pagine... Ma LA
BORSA? Che cos'è la Borsa? Che cosa può fare per arrivare a prender*si
tanto spazio sul+la carta che vive un giorno?
Sono invecchiato senza saper*ne niente. Mai mi ha sfiorato i
bernoccoli del+la conoscenza. So che è un luogo dionisiaco dove uomini
sobrii si trasformano in Menadi furiose, ma gelidamente furiose,
calmando*si appena usciti di lì. Il listino l'ho letto, lo leggevo,
come una specie di poesia informale: Mediobanca, Borgosesia, Olivetti,
Rumianca, Montecatini (lo leggevo quando c'era ancora
Montecatini,
vocabolo poetico uscito dal+l'uso)
formavano arabeschi verbali in libertà, con poco senso e molto
movimento. Come Palazzeschi leggeva, ricavando*ne una poesia, le
insegne de+i negozi:
Sorelle Purtarè...
Naturalmente il suono
Wall Street
mi diceva qualcosa, per i suoi riflessi in altra storia, in
letteratura e canzoni... Una donna che mi cantava ogni tanto sul+la
chitarra una ballata del+l'epoca del+la Grande Depressione era un
ventolino di poesia che si era alzato dal+le infette buche di Wall
Street e [era] arrivato fino a me, a Roma, chi sa come... E
Furore
l'avrò [letto] mai letto? Sai che non me lo
ricordo? Il film, con Henry Fonda, quello sì, l'ho visto di sicuro...
E poi i comunisti - una barba! Ogni loro portata era condita in salsa
imperialismo di Wall Street,
adesso ne ridono
anche loro, meno male, è finita.
Non è più imperiale, Wall Street. Si liquefano in fretta gli
imperi in questo secolo perché, lo so, è una certezza interiore, una
voce di dentro, dobbiamo arrivare
nudi a+l Duemila
tutti quanti, figura*ti le Borse, in che stato, e i
wallstreet
senza mura, scoronati e scornati, in
frantumi, in pattumiere, sbranati da+l Mistero che incalza di là de+l
muro...
Che cosa può importar*ce*ne, allora, di Wall Street? E di come reagirà Piazza Affari? (Bel nome!) Quali riflessi ne+l nostro rapporto, l'unico sostanziale, con l'universo, con gli spazi senza Borsa, con la Realtà con cui ci identifichiamo?
C'è invece chi sviene, chi si strafoca di sonniferi e ansiolitici, chi si punta pistola; chi per obliare il calo di listino corre a beccar*si l'Aids dal+le lupe bianche e nere... Non è luogo innocente, la Borsa: infatti è sbarrata, al+l'esterno stagna odore di bruciaticcio psichico, ne batte il polso malsano, il suo fiato sonoro è nocivo a+i passeri che si avventurano, si odono le scimmie urlatrici nel+la gabbia delirare nel+l'imminenza del+la temuta «chiusura»...
Anche la vecchia, cara, inattuale
Domenica de+l
Corriere
ha chiuso! Sarà stata[quotata], a+i tempi de+l
suo essere in fiore, quotata in Borsa? Del+la
Domenica
ricordo una frase soltanto, del+la ricercatissima sua
«Realtà Romanzesca» nel+la pagina blu:
«Gloria mi
apparve in tutto il fulgore del+la sua nudità conturbante».
Lo sventurato Io narrante confessava che, dopo una simile visione,
aveva sparato a+l cuore di Gloria un ghiacciolo appuntito,
perforando*la a morte. Oh nudità di Gloria, e gloria di nudità - ecco
là un listino che non conosce il calo, le fluttuazioni, la chiusura!
Le fluttuazioni di
Lingua Italiana
mi
danno ben più palpitazioni di
Acqua Marcia
o
Jolly Hotel:
si sa che la sua tenuta è
pessima, che non regge proprio più e il sublinguaggio
borsistico-finanziario mi immerge, scoprendo*lo, in depressioni da
Lunedì Nero, da Venerdì Nero, da sabato senza sabato... Un intruglio
di ghiaccio, che punge come il proiettile che trafisse (oh!) la nudità
di Gloria...
Siamo al+le solite co+l triste Collare di Venere del+l'italglese:
takeover, offerta cash, junk bonds, optional, bat raider,
mercati de+i futures, insider trading, rating, fixing del+l'altro
ieri, tutto in leasing, tutto in tilt...
Nel+le pagine
interne, il megafono borsistico si fa tromba epica:
«Su+i grandi video era tutto rosso, il colore che appare per le
perdite»
(la Borsa avrà anche perdite di altro colore?
questo è da sapere). La
Domenica
avrebbe
potuto attaccare così una sua «Realtà Romanzesca»:
«A
mezzanotte di domenica la City era tutta illuminata. I brokers
attendevano nervosamente i dati del+l'andamento di Tokyo, Hong Kong e
Sydney ne+l black monday».
C'è di meglio. Il
Corriere
mi
ragguaglia sul+la cena ne+i giorni neri de+l Presidente del+la Banca
Commerciale
«da uno de+i migliori ristoratori del+la
capitale».
Ci va in elegante completo grigio e cravatta di
Hermès:
«Braggiotti è notoriamente un uomo solido e
coerente. Ora sappiamo che lo è anche nel+la scelta de+l menù. Tutte e
due le sere aragosta al+la catalana e insalata di ovoli e tartufi».
Non è soltanto un menù solido e coerente, è da
Centoventi Giornate...
E' un mondo di segnali che si beccano e speronano come
galli infuriati:
«Ci si aspettava da Tokyo un segnale,
per capire con qualche ora di anticipo se si era o meno sul+l'orlo di
un baratro...».
Aspetta, gentile Corrispondente!
«Sul+l'orlo di un baratro»
siamo, ma i baratri
del+la Borsa fanno sorridere... non è in quelli che precipiteremo...
Aspetta anche un momento più adatto per usare de+i messianemi come:
«Il segnale è venuto, ma è purtroppo asiaticamente ambiguo,
non è un'assoluzione né una condanna, è un rinvio».
Ma sì,
certo, un rinvio, Sorella Némesis è là, ma non ha fretta, e se ne
infischia del+la Borsa, vuole la vita.
Ricordavo
Rumianca,
non è più ne+l
listino. Allora, per me, è il momento di comprare Rumianca. Passo
l'ordine a+l mio agente: compri Rumianca a qualsiasi prezzo, subito,
compri anche Chinina Migone, Ovomaltina, Ischirogeno, Oliofegamerluz,
Acqua Giommi, Fenacetina, Hatù, Valda, Ratafià d'Andorno, Tango de+l
Mare, Lutrario, San Vittore, Formaggino Mio, Figurine Liebig, Porta
Portese, Dogana Vecchia, Maxiblitz, Fanfulla, Varesotto... Di fronte
al+la Borsa c'è una piccola libreria... Vendono anche cartoline, mi
prenda tutte quelle con lo scomparto centrale de+l
Carro
di Fieno
di Hieronymus Bosch, mio amico e guru da sempre.
Manderò i suoi saluti e i miei a Wall Street, al+la City, a Piazza
Affari, al+le Borse di Tokyo, di Francoforte, di Parigi, di Hong-Kong,
di Singapore, di Melbourne, di Buenos Aires. L'immagine co+l
particolare de+l viandante selvaggiamente accoltellato nel+la campagna
nuda e infestata, specialmente! Sarà per me un momento d'intensa
serenità lo scriver*le e l'imbucar*le. ((
Guido
Ceronetti))
((
STOCCOLMA.))
Il premio Nobel per la
letteratura è stato assegnato al+lo scrittore spagnolo Camilo José
Cela, 73 anni, autore notissimo ne+l suo Paese, meno in Italia dove
sono stati tradotti ne+l 1960 il romanzo
La famiglia di
Pascal Duarte
(per Einaudi) e nel+l'85
Tempo
di Mazurca,
per Frassinelli. Sul+l'opera letteraria di
Cela ha influito l'esperienza del+la guerra civile, durante la quale
rimase anche ferito. Ne+l tratteggiar*ne la figura e l'opera
l'Accademia di Svezia lo definisce
«la personalità
principale de+l rinnovamento letterario spagnolo ne+l dopoguerra».
Accademico di Spagna, Cela vive a Guadalajara. Autore di dieci romanzi ha scritto anche una settantina tra racconti di viaggio, novelle e componimenti poetici. Il Nobel torna in Spagna dopo 12 anni: ne+l '77 venne assegnato a+l poeta Vicente Aleixandre.
«personalità principale de+l rinnovamento avvenuto ne+l suo Paese»José Cela, il Nobel torna in Spagna dopo 12 anni Uno scrittore realista e grottesco dal+la guerra civile a+l dopo-Franco ((
SONO
molto emozionato per la notizia che
mi è [stata comunicata] appena stata comunicata; rappresenta il
culmine del+la mia carriera letteraria, cui ho dedicato molti anni
del+la mia vita. Penso che molti altri scrittori in castigliano, sia
spagnoli che latino-americani, avrebbero potuto vincere il premio e
con gli stessi miei meriti».
Sono queste le prime dichiarazioni di Camilo José Cela.
La notizia de+l Nobel gli è stata comunicata, nel+la sua casa di
Guadalajara, dal+l'ambasciatore svedese che gli ha letto la
motivazione:
«Per una prosa ricca ed intensa che, con
contenuta compassione, configura una visione provocatrice
del+l'abbandonato essere umano».
Camilo José Cela, il quinto
scrittore in lingua castigliana che vince il prestigioso premio, è
nato ne+l 1916 a Iria-Flavia, un paesino del+la Galizia, da padre
spagnolo e madre inglese. Quando aveva nove anni, la famiglia si
trasferì a Madrid. Ha fatto un po' tutti i mestieri: funzionario
statale, pittore, apprezzato giornalista e, naturalmente, prolifico
romanziere. La sua prima novella,
La famiglia di Pascual
Duarte,
venne pubblicata ne+l '42, dopo aver superato non
senza difficoltà la censura franchista. Rappresentò un cambiamento
sostanziale del+la narrativa spagnola de+l dopoguerra e diede vita
al+la corrente letteraria conosciuta come il «Tremendismo».
Da+l '40 Cela si dedica esclusivamente al+la scrittura. Pubblica
romanzi, cronache di viaggi, e ne+l '51 esce un'altra opera
fondamentale,
La colmena
(L'alveare),
pubblicato a Buenos Aires. Ne+l 1957 il primo riconoscimento, quando
viene eletto membro del+la «Academia de la lengua», la «Crusca»
spagnola. Ne+l '77 il re Juan Carlos lo nomina senatore, nel+l'84
riceve il premio «Principe di Asturias» ed il Premio nazionale di
Letteratura. Con i suoi 73 anni portati tanto bene da fare invidia,
Cela è un vero personaggio in Spagna. A parte i suoi romanzi -
l'ultimo de+i quali, uscito l'anno scorso e vendutissimo, si intitola
Cristo versus Arizona -
è diventato
popolarissimo per una sua opera de+l '68, il
Dizionario
segreto,
che raccoglie i «Tacos», le parolacce. Raffinato
e riconosciuto buongustaio - «Don Camilo» è il protagonista di uno
spot televisivo di una fortunatissima guida culinaria -, Cela è stato
ultimamente a+l centro del+l'attenzione perché la sua convivente è una
giornalista che ha 43 anni meno di lui. ((
Gian
Antonio Orighi)) ((
A pag. 3 "Barocco e sovvversivo" di
Angela Bianchini))
LA
prospettiva che la squadra di calcio
inglese scenda in Italia per i Mondiali de+l '90 non può non
risvegliare memorie del+lo stadio Heysel. Quegli eventi scioccarono
non solo per l'entità del+la tragedia, ma anche perché gli
hooligans,
un'orda barbarica urlante slogan
incomprensibili, non corrispondevano affatto al+l'immagine
convenzionale del+lo sport inglese.
Quando si pensa a questo, si pensa al+l'eleganza mondana del+le
corse di Ascot o del+le regate di Henley o al+l'atmosfera conviviale
del+la partita a cricket descritta da L. P. Hartley in
The Go-Between
(1951), al+l'idealismo de+l film
Chariots of Fire
(1981) di David Puttnam. Si pensa a
un'attività «civilizzata», caratterizzata da+l
fair
play
de+l tipico
gentleman.
Secondo il
romanziere di ispirazione cristiana Charles Kingsley (1819- 1875)
«grazie al+lo sport i ragazzi acquistano virtù che nessun
libro può dar loro; non solo coraggio e resistenza, ma (...)
carattere, autocontrollo, equanimità, dignità, la capacità di
applaudire senza invidia il successo altrui e quel ''dare e avere''
che sarà loro utilissimo quando procederanno ne+l mondo de+gli adulti»
.
Queste immagini così contrastanti non sono facilmente
riconciliabili, ma Richard Holt riesce nel+l'intento, tracciando la
storia sociale del+lo sport britannico dal+la metà de+l Settecento a+i
giorni nostri in
Sport and the British
(Claredon Press), un volume affascinante e ricco di spunti.
Football da un lato, cricket, atletica, corse di cavallo e regate
dal+l'altro non sono che aspetti diversi di una ricchissima tradizione
sportiva. Holt si sofferma su una vasta gamma di attività: alcune sono
violente, come il
purring -
una lotta di
calci ne+gli stinchi, combattuta da coppie di uomini in pesanti
zoccoli; altre sono esotiche, come il
pigsticking -
una caccia a cavallo praticata in India da ufficiali
del+l'esercito britannico armati di lunghe lance -; altre ancora sono
antiche, come il
knurr-and-spell,
un gioco a
palla probabilmente importato dal+la Scandinavia, o popolari, come le
corse di levrieri, che a Londra prima del+la guerra raggiungevano i
6.5 milioni di spettatori al+l'anno.
Holt fa notare che il football, prima di essere codificato, era
uno sport notoriamente violento, come gli altri giochi da strada, per
esempio quello di aizzare tori con mastini. Ne+l 1576 furono iniziati
numerosi procedimenti giudiziari contro uomini de+l Middlesex che
«si iunirono illegalmente con un centinaio di ignoti
malfattori per giocare un certo gioco illegale, chiamato football, che
condusse a grandi tafferugli tali da poter risultare in omicidi e seri
incidenti».
Non a caso, il vescovo Samuel Butler, preside
del+la scuola Shrewsbury da+l 1798 a+l 1836, definì il football
«più adatto a braccianti e operai che a giovin signori»!
Ancora a metà del+l'Ottocento, l'amministrazione comunale di
Derby condannò la tradizionale partita di pallone de+l Giovedì Santo,
perché la
«scatenata plebaglia interrompeva il lavoro a
scapito de+gli operosi, terrorizzava i timidi e i pacifici, e
perpetrava violenza contro persone e danni al+la proprietà de+i poveri
indifesi»
.
Solo dopo la metà de+l secolo scorso, il football
divenne - sempre secondo Holt - un gioco più disciplinato, soprattutto
grazie al+l'opera del+le
public school -
i
collegi privati -, che cominciarono a considerare tutti gli sport un
metodo ideale per formare il carattere e il fisico de+i giovani. Ben
presto la popolarità de+l football oltrepassò i confini del+le
public school
e del+le squadre de+gli ex
collegiali, e venne snobbato da+i ceti medio alti. Il gioco divenne,
infatti, particolarmente caro al+le classi operaie, in parte perché si
prestava molto bene al+le condizioni del+la vita urbana, in parte
perché le squadre, spesso incoraggiate da+i
pub
de+l quartiere, creavano un senso di comunità e di appartenenza
a un determinato territorio. Il football diventò così lo specchio per
un gruppo sociale che apprezzava la grinta, la perseveranza e la
lealtà verso i compagni più altamente che il distaccato e signorile
fair play.
A partire da+gli Anni Cinquanta di questo secolo, Holt ritiene che il tipo di violenza, che rimase una costante de+l football, cambiò. Da allora si è sviluppata una tradizione di bande di giovani adolescenti, per lo più bianchi, talvolta infiltrati da elementi del+l'estrema destra razzista, che si abbandonano a rituali di violenza inizialmente simbolica, ma talvolta con risultati drammatici. Questo fenomeno è stato alimentato da diversi fattori; la squadra di pallone è diventata ancora più importante ne+l definire l'identità di una persona, perché la coesione del+le tradizionali comunità operaie è diminuita e perché - scomparso l'impero - il nazionalismo ha perso il suo principale oggetto, senza essere ridimensionato da avventure fasciste, come accadde in Italia e Germania.
Inoltre, l'avvento del+la televisione ha contribuito a cambiare
radicalmente la struttura de+l pubblico che assiste al+le partite: la
maggior parte de+gli uomini sposati preferiscono guardar*le al+la tv,
a casa, cosicché famiglie e gruppi di vicini sono [scomparsi]
praticamente scomparsi da+gli stadi, dominati da giovani ammassati
nel+le gradinate e ancor meno soggetti al+l'autorità familiare che
nel+l'Europa continentale. Se queste considerazioni contribuiscono a
spiegare gli eventi del+l'Heysel, non li condonano e, purtroppo, non
offrono grandi speranze per il futuro. ((
Giulia
Ajmone))
Ne+l
conferire il Premio Nobel per la
Letteratura al+lo scrittore spagnolo Camilo José Cela, l'Accademia
svedese ha compiuto una scelta che appare non soltanto
tradizionalmente polemica, ma anche complessa. La preferenza accordata
al+l'opera di Camilo José Cela su altre più aggiornate, più
significative di altri candidati di lui internazionalmente più noti,
può essere interpretata come omaggio reso al+la Spagna, e precisamente
al+la Spagna del+la narrativa: di quella narrativa che - grandissima
durante l'Ottocento, e anche ne+l nostro secolo, a+i tempi di Unamuno
e Baroja, rifiorita con intenso coraggio durante l'epoca franchista, e
nuovamente vivace ora, in un mondo, quale è la Spagna di oggi, di
grande libertà - rimane però ingiustamente sconosciuta, anzi ignorata.
Tra gli autori spagnoli di oggi, Camilo José Cela, seppure con fortune alterne, è l'unico ad aver raggiunto una notevole fama, soprattutto in Francia, da+l dopoguerra in poi, l'unico - e sta qui forse la spiegazione del+l'onore de+l Nobel - a rappresentare, sia pure in modo assai personale, la continuità letteraria attraverso vari periodi di storia e di politica spagnola, nonché un profondo radicamento nel+la grande tradizione letteraria de+l suo Paese.
Questo il ritratto di Cela, in mezzo a+i suoi colleghi del+la
Reale Accademia Spagnola, offerto da+l
País,
circa un anno fa:
«Camilo José Cela... non si è
[presentato] mai presentato a un premio. Alcuni premi gli sono stati
dati, ed era ormai tempo... ed è anche possibile che, se non siamo
troppo svergognati, egli ottenga anche quelli che restano, a parte il
fatto che la sua continua scommessa con il rischio del+l'avventura,
questo suo allontanar*si da qualsiasi conquista per infilar*si in
sentieri inesplorati, continui a lasciare perplessi più i colleghi e i
critici che i suoi fedeli lettori che lo seguono ovunque egli vada».
E la presentazione terminava con questi pochi tratti
significativi:
«Cela, galiziano radicato ne+l
Mediterraneo, viaggiatore a piedi, in aereo o in automobile... per le
terre del+la Spagna o de+l mondo, gastronomo provocatore e bibliofilo
impenitente, pornografo verbale a+l di sopra di ogni sospetto... è la
nostra parola, il nostro specchio e il nostro maggior sbudellatore per
filologi».
Questo vivissimo settantatreenne, da+l viso duro e
pesante che un tempo fu bellissimo, nacque a Padrón (Coruña), in
Galizia, ne+l 1916. Di padre spagnolo e madre inglese, fece i primi
studi in Inghilterra, e quindi ritornò in Spagna a intraprendere molti
mestieri: giornalista, poeta, torero, e anche attore cinematografico.
Durante la Guerra Civile militò nel+le file nazionaliste, ma ne+l
dopoguerra, scrivendo
La famiglia di Pascual Duarte,
de+l 1942 (tradotto in italiano fin da+l 1944, e
pubblicato poi da Einaudi, ne+l 1960, in una bella versione di
Salvatore Battaglia), offriva già un testo che abbracciava nel+la sua
nera pietà la Spagna di tutti i tempi, passando così, di colpo, come
disse Gregorio Marañón,
«da un libro giovanile e di
battaglia a un libro classico»
.
Pascual Duarte è un contadino del+l'Estremadura, che,
condannato a morte, scrive il suo giornale intimo, il suo diario: ha
assassinato il suo cane, il suo cavallo, la sua stessa madre, un
farabutto e un gran signore, ma in certo senso i suoi delitti sono
tutti irreali, di una specie di astratta e barbara giustizia, ed egli
porta in sé i germi di affetti che non hanno [avuto] mai avuto modo di
sbocciare.
«Io, signore, non sono cattivo - dice Pascual
Duarte -, sebbene non mi mancherebbero le ragioni per esser*lo. Tutti
noi mortali si nasce del+la stessa pelle e, tuttavia, mentre andiamo
crescendo, il destino si compiace di modellar*ci variamente, come se
fossimo di cera e ci obbliga per diverse vie al+la stessa meta: la
morte».
Quando il libro uscì - unica opera con il romanzo
Nada
di Carmen Laforet, anch'essa giovanissima, a
lacerare il silenzio tragico de+l dopoguerra franchista - creò un
certo scandalo, per l'odore di zolfo che sembrava emanare, per il
passato di Cela, per la sua stessa abilità. Ma il fatto che la
seconda edizione fosse tolta di mezzo dal+la censura, servì a
dimostrare come Cela fosse riuscito - attraverso la sua visione
«tremendistica» del+l'esistenza - a collegar*si con alcune del+le
fonti più profonde del+la letteratura spagnola, e cio*è, da un lato,
la letteratura picaresca, sempre vicenda di individui soli di fronte
al+la società, e dal+l'altro, attraverso il
«canto
elegiaco e doloroso del+la realtà»,
la narrativa di Pío
Baroja. Insomma, a compiere il miracolo di riannodare il filo del+la
letteratura spagnola tagliato dal+la guerra, e questo mentre già stava
nascendo una nuova generazione di narratori.
Da allora, fino al+l'elezione al+l'Accademia Spagnola e
a+gli ultimi onori, la carriera di Cela è stata densa di opere e anche
di viaggi:
Padiglione di riposo,
de+l 1943,
narrava l'esperienza personale de+l sanatorio, le
Nuove
avventure e disavventure di Lazarillo de Tormes,
de+l
1944, riprendeva in una sorta di «pastiche» uno de+i suoi classici
preferiti. Più importante
La Colmena
(L'Alveare, Milano, 1955) pubblicato ne+l 1951, in Argentina,
per motivi di censura, che ha di nuovo per sfondo la grigia e povera
Madrid del+la guerra e rivela una dolente umanità.
Su+l versante tenebroso, tra i tanti libri, ricordiamo
Oficio de tinieblas 5
(Ufficio de+i morti 5), che
raccoglie ben 1194 monadi di racconti, immagini, visioni derisorie,
non dissimili da quelli de+i
Sogni
di Quevedo, a
dar*ci il mondo interiore, spoglio di tutti i suoi orpelli, in un
gigantesco gioco a+l massacro. E da questo gioco a+l massacro, da
questo scetticismo assoluto non vanno esenti né il
Dizionario segreto
, ¸che recensisce la lingua
pornografica spagnola, né il romanzo più recente
Atempo di mazurka
(Frassinelli, 1985) dove la guerra civile è
vista in forma circolare su cui uno sguardo d'infernale distanza
impone altrettanto infernale indifferenza.
Ma, forse, come giustamente suggerisce il ritratto de+l
País,
è ne+l linguaggio di Cela che occorre
specchiar*si per trovar*vi una forza straordinaria, barocca,
impenitente e sovversiva che travalica testi e tempi, affondando in
antiche piaghe. ((
Angela Bianchini))
«Imprese a+l verde»
titola il
Journal de Genève
un fondo in prima pagina di
Jean-Luc Lederrey sul+la nuova industria. Il gioco di parole ammicca
al+la nuova vocazione ecologica da cui molte aziende attendono il
rilancio e, insieme, a+i timori di bancarotta che gravano su ditte non
floride quando vengano richiesti solidi investimenti pro ambiente.
Il Paese è la Svizzera: prati, mucche, laghi turchini e candide montagne ma anche una gigantesca industria chimica che ha lasciato ricordi non amabili a Seveso e ne+l Reno. Il giornalista elvetico supera tuttavia le frontiere confederali per affrontare il discorso a su un piano continentale.
Sono infatti gli imprenditori europei che
«devono ormai
considerare la lotta contro l'inquinamento un parametro essenziale
del+la loro strategia aziendale».
L'Europa verde, ne+l campo
industriale, avrà
«vincitori e sconfitti»,
prevede il
quotidiano elvetico. I primi apparterranno a due categorie: le aziende
produttrici di attrezzature, beni o servizi che facciano diminuire
l'inquinamento (per esempio le marmitte catalitiche), e quelle capaci
di introdurre su+l mercato merci più facilmente riciclabili.
A loro volta, i consumatori priviligeranno ((sic)) sempre più i
prodotti «verdi», introducendo la variabile ecologia ne+l marketing
aziendale. Avremo allora una «guerra d'immagine» fra le aziende a
colpi di ambiente. Le prime avvisaglie, scrive il
Journal
de Genève,
si hanno già in campo bancario: alcuni grandi
istituti condonano parzialmente i debiti de+i Paesi emergenti dietro
l'impegno a realizzare programmi di tutela ambientale.
Così, la vecchia divaricazione
«fra crescita
economica e rispetto del+la natura sembra ormai definitivamente
superata».
Ci si accorge che
«la prosperità
non è più necessariamente incompatibile con la salvaguardia
ambientale... anzi proprio una società ricca e imprese fiorenti
possono consentire gli sforzi necessari per la lotta
anti-inquinamento».
Sarebbe tuttavia errato, anche nel+l'ultra-liberal Svizzera, lasciare al+l'autoregolamentazione industriale il compito d'affrontare l'emergenza. Deve intervenire anche lo Stato, combinando incentivi e divieti. Ne faranno le spese, ancora una volta, i consumatori, che si devono attendere prodotti più costosi (è il caso del+le automobili «verdi»).
Questa normativa pubblica, osserva Lederrey, rischia apparentemente di contrastare la liberalizzazione economica (alcune misure ecologiche adottate da singoli Paesi sembrano cripto-protezioniste). Nel+l'insieme tuttavia, conclude il fondo, la battaglia ambientale non potrà che rafforzare, dando*le ancora maggiore slancio, l'impresa privata.
«Il buon cacciatore è come il pastore»
Ognuno può definire la caccia come vuole: rito sanguinario, distruzione del+la fauna, privilegio di pochi contro l'interesse di tutti. Oppure sport al+l'aria aperta, metafora poetica, passione, hobby, occasione d'incontro. Ognuno ha il diritto di odiar*la o amar*la. Ma oggi la caccia ha ragione di essere soltanto se è «gestione del+la fauna» e conservazione e creazione di ambienti. Tanto è vero che dove la caccia c'è ed è [condotta] ben condotta, c'è abbondanza di animali. Dove non c'è o è [gestita] mal gestita, c'è il deserto o un pericoloso squilibrio fra le specie e spesso, come l'esperienza de+i parchi italiani ci ha insegnato, un focolaio di infezioni.
Il buon cacciatore è come il pastore: da+l gregge prende gli utili (agnelli, lana e latte) e lo mantiene ne+l numero che i suoi pascoli possono alimentare. Ne consegue che la buona caccia, almeno a parole, dovrebbe star bene sia a+i cacciatori che a+gli ambientalisti. L'unico elemento di dissidio è quello etico-filosofico che oppone i cacciatori, non a+gli ambientalisti, ma a+gli animalisti che sostengono con vigore, e spesso con violenza, che non è mai lecito uccidere.
Un'altra risposta mi è suggerita da+l protagonista de+l mio film
Re di Macchia:
«In natura, ogni
cosa che vive mangia qualcosa che muore. L'erba muore tra i denti
del+la lepre, che a sua volta muore tra i denti del+la volpe. Questo
fagiano presto diventerà la tua carne, il tuo sangue, i tuoi stessi
pensieri».
A queste argomentazioni si sente spesso rispondere: ma i cacciatori lo fanno per divertimento. Io credo che a+l capriolo o a+l fagiano interessi poco sapere se chi lo uccide è un guardiaparco che lo fa per lavoro, un cacciatore che lo fa per «divertimento», o addirittura un incontrollabile predatore come la lince e il lupo che alcuni vorrebbero immettere ne+l territorio. E ancora: il cosiddetto piacere di uccidere è biologicamente legato al+la sopravvivenza alimentare, così come il piacere di amare è legato a+l rito riproduttivo. Credo che se questo incentivo venisse a mancare, il mondo si fermerebbe.
((
Bruno Modugno,
Roma))
Sono anni che noi esperti di lingua straniera aspettiamo invano la pubblicazione di ogni decreto ministeriale su+l precariato del+la scuola. Anche l'ultimo decreto ci ha «dimenticato».
Eppure la categoria de+gli esperti lavora da anni, con nomina conferita da+i presidi. Molti noi, avendo i titoli necessari, hanno potuto, in base al+la legge 270/82, partecipare a+gli esami riservati ottenendo così nel+l'83 l'abilitazione al+l'insegnamento e l'immissione in ruolo. Ma nel+l'84 alcuni di noi sono stati depennati da+l ruolo perché privi del+la cittadinanza italiana a+l momento del+l'entrata in vigore del+la suddetta legge.
Una volta acquisita la cittadinanza, gli esperti abilitati non hanno [avuto] più avuto nessuna opportunità di essere reinseriti ne+i ruoli de+l personale del+la scuola. Infatti, già l'anno scorso si sono visti esclusi dal+le graduatorie per l'immissione in ruolo perché la loro nomina viene conferita da+i presidi e non da+i provveditori. Pare che si trattasse di una svista, una dimenticanza... E ora?
Le cattedre di insegnamento destinate a+gli esperti madrelinguisti
tendono a sparire, con l'attuazione di varie sperimentazioni, e a poco
a poco molti vengono licenziati dopo anni di fedele servizio presso la
scuola italiana. Ormai la nostra unica speranza sta nel+la discussione
del+l'ultimo decreto legge (n° 315) a+l Parlamento.
((
Judith Siegel Danielle Almairac
Firenze//))
((
WASHINGTON
DAL NOSTRO
CORRISPONDENTE)) Il fantasma de+l lunedì nero, il crack de+l 19
ottobre del+l'87, non ha spaventato Wall Street. Ne+l secondo
anniversario del+la sua massima caduta, 508 punti del+l'indice Dow
Jones, lo Stock Exchange ha [compiuto] ieri compiuto uno spettacolare
balzo in avanti. Confortata da+i dati sul+l'inflazione, soltanto lo
0.2 % in più a settembre, e dal+le ottimistiche previsioni de+l
consigliere economico di Bush, Michael Boskins, a un'ora dal+la
chiusura la Borsa era già a più 54-55 punti. Le vendite programmate
de+i computers, grandi imputate de+gli ultimi rovesci, acceleravano la
sua ascesa, come avevano [fatto] già fatto in apertura di settimana. A
sei giorni da+l venerdì nero il Dow Jones ha [recuperato] così
recuperato i due terzi de+i 190 punti perduti in quella drammatica
seduta.
Questa Wall Street dal+le nove vite ha [tratto] ieri tratto energia non solo dal+la convinzione che gli interessi stiano per scendere, come sta accadendo a+i mutui immobiliari, e dal+la speranza che l'arcigna Riserva Federale abbassi il tasso di sconto di fronte al+la ritirata del+l'inflazione. Ha [fatto] anche fatto perno su un piccolo boom azionario del+le ditte di computers, boom generato dal+la decisione del+la Ibm, il gigante de+l settore, di ricomprare parte de+i propri titoli in circolazione per ben 1 miliardo di dollari. E si è eccitata al+la prospettiva che i democratici a+l Congresso finiscano per accettare la riduzione del+la tassa su+i capital gains proposta da Bush, a cui originariamente si erano mostrati contrari.
In una breve conferenza stampa, Michael Boskins ha fatto de+l suo
meglio per mettere le ali al+lo Stock Exchange.
«Negli
ultimi sei mesi -
ha detto il consigliere economico di Bush
-
l'inflazione è salita a un ritmo annuo de+l 3.6 per
cento, inferiore a quello de+l primo trimestre. Per l'intero '89
resterà sotto il 5% da noi previsto».
In queste condizioni,
ha lasciato intendere Boskins, il ribasso de+l tasso di sconto sarebbe
appropriato:
«L'economia continuerà a crescere a un ritmo
moderato, non c'è il pericolo di un suo surriscaldamento».
E
la caduta de+l venerdì nero in Borsa?
«Un fatto anomalo,
dovuto a motivi tecnici, forse a+l timore di speculazioni, che non
avrà quasi conseguenze».
Dimenticati quindi i problemi di Wall Street? Dimenticati certamente sì, nel+l'euforia del+la ripresa del+la scalata a+i 3000 punti del+l'indice Dow Jones de+i titoli industriali, una vetta da capogiro. Ma scomparsi no. Proprio ieri infatti il Congresso ha inserito ne+l progetto di legge su+l bilancio del+lo Stato un paragrafo che limita le acquisizioni e le fusioni, e ne+l progetto di legge su+i trasporti un altro che dà a+l governo il potere di bloccar*le ne+l settore aeronautico. I «junk bonds», inoltre, i titoli cosiddetti «spazzatura» perché ad alto rischio, vengono [emarginati] a poco a poco emarginati: ne+gli ultimi giorni, è stata sospesa una loro emissione per un miliardo e 200 milioni di dollari.
A+l di là del+le questioni tecniche a cui Boskins imputa la batosta del+lo Stock Exchange del+la scorsa settimana restano inoltre quelle di sostanza del+l'economia. Il deficit de+l bilancio del+lo Stato aumenta anziché diminuire, come quello del+la bilancia commerciale. Su+l piano produttivo, si profila un graduale ristagno se non una netta recessione: oltre al+l'edilizia e al+l'industria automobilistica incomincia a segnare il passo anche quella chimica. E via di seguito. Le Cassandre insistono che la Borsa è come il passeggero de+l Titanic, che danzava sul+la tolda andando incontro al+l'iceberg. Le danno sei mesi di tempo per tirar*si indietro, prima di un disastro. ((Ennio Caretto))
((
ROMA.))
C'è agitazione in banca.
Sono al+lo studio nuove norme e nuovi assetti proprietari. La voce più
clamorosa riguarda il Credito Romagnolo: il finanziere Carlo De
Benedetti ne starebbe trattando la cessione. Alcune fonti si spingono
fino a indicare il nome de+l possibile acquirente identificato nel+la
banca d'affari francese Suez, alleata del+l'Ingegnere in altri campi.
De Benedetti ha una piccola quota de+l Romagnolo, ma è a capo del+la
pattuglia di azionisti che un anno e mezzo fa hanno conquistato la
maggioranza con un'infuocata battaglia.
Proprio ieri mattina, al+la commissione Finanze del+la Camera è
stato posto il problema di frenare per legge le scalate di gruppi
stranieri. Ne+l pomeriggio è stata [trovata] inoltre trovata l'intesa
affinché il 51% del+le banche pubbliche, salvo deroghe, resti in mano
al+lo Stato. Su+l fronte privato, invece, si sta perfezionando
l'ingresso del+le Generali nel+l'Ambroveneto:
«Se il
sindacato di controllo del+l'Ambrosiano che si riunirà il 24 ottobre
prossimo darà il nulla osta, allora potremo entrare nel+la nuova
banca»,
ha dichiarato Enrico Randone, presidente del+le
Generali.
Mentre questa operazione sembra andare in porto, ieri si sono aperti molti interrogativi su+l futuro de+l Credito Romagnolo, una del+le maggiori banche private italiane. Oggi De Benedetti non ha più de+l 2%, la soglia massima a cui devono attener*si tutti gli azionisti. Ma è in una posizione decisiva. Le trattative che coinvolgerebbero il finanziere si sarebbero sviluppate solo ne+gli ultimi giorni. Risponendo a una domanda, la scorsa settimana al+la Camera il governatore del+la Banca d'Italia Carlo Azeglio Ciampi ha detto di non essere a conoscenza di tentativi di acquisizioni dal+l'estero.
Ma ora la situazione sembra in rapido movimento. La commissione
Finanze del+la Camera parla esplicitamente di
«rischi di
pesanti interventi dal+l'estero»
per comprare banche
italiane. La preoccupazione è contenuta in una lettera inviata al+la
commissione Attività produttive per sollecitare lo stralcio da+l
disegno di legge antitrust del+la parte che riguarda il rapporto fra
banche e industrie. Sarebbe il modo per varare subito regole per
limitare l'invadenza straniera.
«L'Italia -
spiega il socialista Franco
Piro, da mercoledì presidente del+la commissione Finanze -
è esposta a possibili scalate di banche sanissime. Ci
preoccupiamo de+gli interessi nazionali, visto che attualmente non
esistono vincoli autorizzativi».
Il deputato dc Mario
Usellini ha chiesto l'emanazione di un decreto legge, subito efficace.
Maurizio Sacconi, sottosegretario socialista a+l Tesoro, ha detto che
«il governo è interessato a qualunque soluzione che
consenta una rapida approvazione»
del+le norme
banche-impresa.
Per le disposizioni sul+le banche pubbliche, invece, l'intesa c'è già. E' stata raggiunta da+l comitato ristretto del+la commissione Finanze del+la Camera e sarà formalizzata mercoledì prossimo. Il relatore, il dc Luigi Grillo, ha messo a punto un nuovo testo. Le banche saranno trasformate in società per azioni, ma vengono frenate eventuali tentazioni di privatizzazioni. Il governo sarà delegato a «introdurre una disciplina volta a garantire la permanenza de+l controllo di enti pubblici su+l 51% de+l capitale».
Tuttavia,
«uno speciale regime autorizzatorio potrà
consentire deroghe subordinando le relative operazioni
al+l'approvazione»
de+l comitato interministeriale per il
credito, e ne+i casi più rilevanti de+l Consiglio de+i ministri. Per
Grillo, la regola è il controllo pubblico, ma
«in
situazioni eccezionali si può scendere sotto questa soglia».
Il disegno di legge estende i benefici fiscali al+le
fusioni fra banche private per creare gruppi polifunzionali (attivi
anche nel+le assicurazioni). Le concentrazioni appaiono necessarie in
vista de+l mercato unico europeo. E' il caso anche del+le Generali:
«Ho [detto] già detto a+l governatore -
afferma
Randone -
che il nostro intervento è dettato da ragioni
di difesa. Ne+l Veneto abbiamo posizioni importantissime e lasciare
aperto il campo ad iniziative de+i nostri concorrenti, soprattutto
stranieri, sarebbe stato pericoloso».
(([r. ipp.]))
((
ROMA.))
Ecco i nomi: Franco
Viezzoli, Lorenzo Necci, Gaetano Mancini. Tre poltrone li aspettano;
sono nel+l'ordine quelle di presidente di Iri, Eni e Efim. Su+i tre
candidati si sta trattando concitatamente, se ne discute come se fosse
un pacchetto unico: prendere o lasciare. Viezzoli (oggi presidente
Enel), Necci (presidente Enimont) e Mancini (vice Efim) sono i
concorrenti più quotati, ma devono superare un grosso ostacolo per
tagliare vincitori il traguardo: nel+la dc ci sono molti malumori per
questo pacchetto giudicato troppo sbilanciato a favore de+i
socialisti.
In effetti, a batter*si per il tris Viezzoli-Necci-Mancini sarebbe soprattutto il segretario de+l psi Bettino Craxi che avrebbe eccellenti legami con Viezzoli, nonostante sia considerato democristiano, e Necci, benché sia repubblicano, mentre il solo Mancini è un socialista doc. Craxi otterrebbe poi l'Enimont per un suo uomo: Gabriele Cagliari, componente del+la giunta Eni.
In queste ore, c'è chi lavora per aggirare le riserve e le perplessità affiorate in casa democristiana. L'obiettivo è ottenere il via libera per l'intero pacchetto, magari trovando compensazioni a vantaggio del+la dc. E' un'impresa complicata, ma possibile e forse richiede un po' di tempo. Per questo fonti interne a+l governo ieri hanno escluso che il Consiglio de+i ministri possa procedere al+le nomine per le Partecipazioni Statali nel+la seduta di questa mattina. La partita potrebbe chiuder*si venerdì prossimo, 27 ottobre, o a+l più tardi un paio di giorni dopo le comunali di Roma di domenica 29.
Il governo intende effettuare le scelte in coincidenza con la fine de+l mandato (che scade ne+gli ultimi giorni di ottobre) di Romano Prodi e Franco Reviglio, presidenti di Iri e Eni. E' diverso invece il discorso per l'Efim: Rolando Valiani deve restare in carica fino a+l 25 febbraio prossimo e il psdi che lo ha espresso non rivendica il posto.
Un avvicendamento anticipato (e magari contestuale a quello di Iri e Eni) è possibile, magari trovando una diversa collocazione per Valiani, per esempio una banca. In ogni caso il successore può ricevere l'investitura prima che il posto sia disponibile.
Nomi, etichette, combinazioni politiche, strategie de+gli enti vengono discussi in un fitto intrecciar*si di colloqui. Ieri mattina il presidente de+l Consiglio, Giulio Andreotti, ha ricevuto il ministro del+le Partecipazioni Statali, Carlo Fracanzani, anche lui democristiano. Ne+l pomeriggio, poi, ha incontrato Reviglio e Necci.
Andreotti è un convinto sostenitore di Viezzoli, nome condiviso da+l segretario dc Arnaldo Forlani, ma non de+l tutto gradito a+l ministro del+l'Interno Antonio Gava, terzo leader del+la maggioranza de+l partito, che si sente non rappresentato.
Se Viezzoli la spuntasse, Andreotti potrebbe insediare al+l'Enel il manager privato Franco Nobili, presidente del+la Cogefar, amico da anni e anni. Nobili è favorito nonostante la concorrenza di Ettore Bernabei, presidente del+l'Italstat.
Per l'eventuale successione a Necci, qualora passasse dal+l'Enimont al+l'Eni, si parla invece solo di Cagliari.
I socialisti rinuncerebbero al+l'Eni a favore de+i repubblicani proprio per ottenere il comando de+l colosso chimico frutto del+la fusione fra l'Enichem e la Montedison di Raul Gardini. Il trasferimento di Necci sarebbe gradito proprio a Gardini (che ne starebbe sostenendo la causa) oltre che a Craxi. Gli andreottiani sono guardinghi, ma non annunciano opposizioni.
Gardini continua a ripetere che non intende cedere la propria partecipazione nel+l'Enimont. Ma fra le forze politiche è diffusa la sensazione contraria; Cagliari viene visto come il manager del+la fase in cui la quota passerebbe al+l'Eni. Un'ipotesi de+l genere non troverebbe entusiasta Reviglio che non avrebbe perso la speranza nella riconferma. Intanto, ieri la commissione Finanze del+la Camera ha esaminato il disegno di legge che concede al+la Montedison gli sgravi fiscali per la fusione. Franco Piro, neo presidente socialista del+la commissione, spera che si voti già la prossima settimana. ((Roberto Ippolito))
((MILANO.))
Aumentano i profitti del+la Sisa. Ne+l
primo semestre 1989 la società operante ne+l settore
del+l'imballaggio, passata recentemente sotto il controllo de+l gruppo
Saint-Gobain e quotata in Borsa, ha realizzato un utile operativo
consolidato di 6.3 miliardi, superiore de+l 37% rispetto a+i 4.6
miliardi del+lo stesso periodo de+l 1988.
Il risultato è stato realizzato dopo aver stanziato 2.4 miliardi per ammortamenti (1.8 miliardi ne+l primo semestre 1988). L'utile consolidato prima del+le imposte è stato di 5.7 miliardi contro 6.1 miliardi del+l'intero esercizio precedente. I ricavi de+l semestre sono stati pari a 85.6 miliardi (64.2 nel+lo stesso periodo del+l'88).
A settembre la Sisa ha completato l'acquisizione del+la Italo Gatti, finanziaria di partecipazione che controlla tra l'altro la Italo Gatti Imballaggi spa di Monza.
((
ROMA.))
Dal+l'industria continuano
ad arrivare segnali positivi che confermano lo stato di buona salute
de+l settore e la buona disposizione de+i mercati interni e
soprattutto internazionali; lo confermano i dati pubblicati ieri, da+i
quali risulta che in giugno il fatturato è aumentato de+l 13.2 per
cento mentre gli ordinativi sono saliti de+l 14.3 rispetto al+lo
stesso mese de+l 1988.
Per i primi sei mesi di quest'anno, secondo i rilevamenti effettuati dal+l'Istat, il trend risulta positivo come è confermato dal+l'aumento de+l 12.3 per cento de+l fatturato e de+l 13.6 per cento de+gli ordinativi. Il buon andamento del+la domanda estera è stato decisivo per raggiungere questo obiettivo; infatti la componente export ha influito su+l fatturato con un aumento de+l 17.3 per cento su base mensile, mentre su+l mercato interno il fatturato è cresciuto del+l'11.9 per cento.
Ne+l periodo gennaio-giugno 1989 gli indici de+l fatturato hanno registrato un incremento de+l 16.6 per cento per i beni finali di investimento, de+l 6.9 per cento per i beni finali di consumo e de+l 13.8 per i beni intermedi.
Per quanto riguarda i diversi settori produttivi gli incrementi rilevanti hanno riguardato le macchine per ufficio e per l'elaborazione de+i dati e la produzione e la prima trasformazione de+i metalli (30.6 per cento) e i mezzi di trasporto diversi da+gli autoveicoli (25.9 per cento).
Da+i dati rilevati dal+l'Istat risulta che ne+i primi sei mesi de+l 1989, rispetto al+lo stesso periodo del+lo scorso anno, l'indice de+gli ordinativi è aumentato de+l 13.6 per cento come effetto congiunto di un incremento del+l'11.6 per cento del+la domanda interna e de+l 17.8 di quella estera.
«In Piazza Affari la crisi è stata solo psicologica»
((
MILANO.))
Ottobre '87 e ottobre
'89: un grande crack il primo, un mini-crack già avviato a soluzione
il secondo. Quali sono i punti in comune, quali le differenze?
«Questa volta la ripercussione sul+le Borse europee è stata
superiore a quanto avvenuto ne+l mercato d'origine, os*sia New York. E
poiché la reazione europea non trova spiegazione nel+la situazione
economica né in particolari tensioni di prezzi, essa è da legare in
larga parte a fattori psicologici»,
osserva il presidente
del+la Consob Franco Piga, e aggiunge:
«Due anni or sono
la Borsa americana e quella giapponese accusarono perdite maggiori
rispetto al+l'Europa. Il fenomeno fu certamente più grosso e
travolgente».
Facendo qualche confronto, la diversità tra i due ottobri appare evidente: ne+l 1987, da gennaio a metà ottobre, Wall Street era salita de+l 33%, Tokyo de+l 39%, Londra addirittura de+l 41%, Parigi solo de+l 3%, mentre Francoforte e Milano erano in perdita rispettivamente de+l 5 e del+l'11%. A New York e in Giappone il toro era a+l massimo, un rialzo che durava senza sosta da+l 1984. Passiamo a quest'anno: da gennaio a+l 13 ottobre New York è cresciuta de+l 19.8%, Tokyo de+l 16.1%, più o meno come Milano, salita de+l 16.7%. Ma Piazza Affari ha recuperato i livelli de+l pre-crack '87 solo da luglio.
Assai differenti sono i contesti politico-economici. L'ottobre nero di Wall Street era stato preceduto da polemiche su+i tassi di cambio, ne+gli Usa si avvicinavano timori di stretta monetaria; la Germania aveva [introdotto] appena introdotto l'imposta de+l 10% su+i titoli di Stato, il rapporto dollaro-marco era sceso sotto l'1.8 e Baker, ministro de+l Tesoro, aveva detto che non l'avrebbe sostenuto. Infine, evento non trascurabile, ne+l quadro del+la guerra Iran-Irak la flotta americana era da poco entrata ne+l Golfo Persico.
Anche l'ottobre di quest'anno ha visto un rialzo de+i tassi tedeschi, i timori di una stretta de+l credito ne+gli Stati Uniti, una bilancia commerciale Usa di agosto non buona, mentre i dati trimestrali del+le industrie americane denunciavano utili in calo. Ma non esistono bubboni come la guerra de+l Golfo, fino a pochi giorni fa New York era a+l rialzo ma il toro non si poteva definire «scatenato». L'insidia nuova è venuta dal+l'esplosione del+la «cartaccia», i titoli-spazzatura per le folli operazioni di take-over.
Nonostante il crollo improvviso di venerdì questa volta Tokyo non ha perso la testa. Non la perderà lunedì nemmeno Wall Street, la perdono in cambio i mercati de+l Pacifico e l'Europa. Ma è una tempesta di breve durata, anche se probabilmente gli strascichi depressivi non saranno brevi. Ieri Piazza Affari ha recuperato un altro mezzo punto, con l'indice Comit a 659.36 (+0.46%).
«I due ottobri non sono paragonabili»,
sostiene anche Isidoro Albertini,
«questa volta c'è stata
solo una giornata drammatica, quella de+i mercati europei di lunedì,
ma il fenomeno sembra ormai in fase di riassorbimento. In Europa,
inoltre, il quadro è positivo: si va verso il mercato unico e anche
gli immensi cambiamenti de+i Paesi del+l'Est sono una conferma che il
sistema occidentale regge. E anche le aperture al+l'Est possono
significare per le industrie Cee prospettive interessanti».
((Valeria
Sacchi))
((
ROMA.))
La Bnl volta pagina e si
prepara a tornare in Borsa. Il consiglio di amministrazione del+la
maggiore banca italiana ha deciso ieri di convocare per il 13 dicembre
in prima convocazione ed il 14 dicembre in seconda convocazione
l'assembela straordinaria, chiamata ad approvare l'aumento di capitale
di 816»8 miliardi di lire riservato ad Ina e Inps. Da+l consiglio
semaforo verde anche al+le modifiche statutarie e a+l prestito
subordinato Ina a favore del+la Bnl per 1200 miliardi di lire, che
dovrebbe prendere il via la prossima settimana. Ieri sera la
commissione tecnica de+l ministero del+l'industria ha [dato] già dato
il suo parere favorevole. Si tratta di un
«rafforzamento
patrimoniale urgente»,
ha sottolineato il presidente del+la
Bnl Giampiero Cantoni, che porterà al+la crazione di
«importanti sinergie fra Bnl e i due istituti.
Parte dunque il «nuovo corso» del+la Bnl dopo il «giallo» di Atlanta. Per i consiglieri del+la banca si sono ricreate le condizioni per la riammissione in Borsa del+le quote di risparmio, sospese il 5 settembre scorso. Ma l'ultima parola spetta al+la Consob, la commissione di controllo de+l mercato de+i titoli, sul+la base anche dal+l'andamento di mercato. Ieri, dopo il consiglio, Cantoni e Savona hanno avuto un lungo colloquio con il presidente del+la Consob Franco Piga. La Commissione dovrebbe far sapere ne+i prossimi giorni la sua decisione. E' probabile che, una volta chiariti i termini del+l'operazione, la Consob scelga di accelerare i tempi, anche per permettere a+l titolo di trovare il suo equilibrio dopo mesi di sospensione.
Comunque, le modifiche statutarie approvate ieri consentiranno di aumentare i posti in consiglio Bnl de+i rappresentanti del+l'Ina e del+l'Inps proporzionalmente a+l maggior apporto finanziario. Il numero complessivo de+i consiglieri rimarrà fermo a venti. Diminuiranno, quindi, i rappresentanti de+l Tesoro, l'azionista di maggioranza. Al+la minoranza toccheranno otto posti.
Il presidente del+l'Ina, Antonio Longo, ha confermato che, anche
se non sono ancora disponibili cifre precise,
«la quota
de+l Tesoro scenderà a+l 51%, e se verrà rispettato il criterio del+la
proporzionalità, allora l'Ina avrà più consiglieri del+l' Inps».
La quota detenuta dal+l'Ina salirà infatti, dopo l'aumento di
capitale, da+l 12.1 a+l 20.25%, mentre quella del+l'Inps passerà
dal+l'8.4 a+l 17.2%.
Longo ha [riferito] poi riferito di un'altra importante modifica
statutaria:
«D'ora in avanti i consiglieri non saranno
[nominati] più nominati per decreto ma [saranno] votati
dal+l'assemblea. Solo il presidente e il direttore generale
continueranno ad essere nominati con decreto. Si tratta di un notevole
passo avanti».
Sarà quindi l'assemblea straordinaria de+l 13
o 14 dicembre a fissare il numero e la nomina de+i consiglieri.
Giacinto Militello, presidente del+l'Inps, ha detto a sua volta
che in consiglio non si è discusso de+l patto di sindacato per il polo
bancario assicurativo,
«anche perché non è compito di
questo organismo, ma del+l'assemblea de+gli azionisti».
Il
discorso, con tutte le inevitabili e roventi polemiche, è perciò
rinviato al+la metà de+l mese entrante. (([e.p.]))
((
ROMA.))
Ottobre termina con una
sostanziosa emissione di titoli di Stato. Il ministro de+l Tesoro
Guido Carli ha [lanciato] infatti lanciato un'emissione di Buoni
ordinari de+l Tesoro per un importo complessivo pari a 36,500 miliardi
di lire. I titoli in scadenza nel+lo stesso periodo ammontano a 35,270
miliardi e sono interamente nel+le mani de+gli operatori economici.
De+i complessivi 36,500 miliardi di Bot, tutti offerti con il sistema di collocamento del+l'asta competitiva e senza la fissazione de+l prezzo base, 13 mila miliardi sono trimestrali con durata 91 giorni e scadenza 30 gennaio 1990; 13 mila sono semestrali con durata 181 giorni e scadenza 30 aprile 1990; 10,500, infine, sono annuali con durata 364 giorni e scadenza 30 ottobre 1990.
Nel+l'ultima emissione di metà ottobre i Bot a tre mesi sono stati aggiudicati ad un tasso lordo de+l 13.04% e netto del+l'11.30%; quelli a sei mesi rispettivamente a+l 13.14% e al+l'11.36%; quelli ad un anno a+l 13.22% e al+l'11.38%.
Le richieste di sottoscrizione de+i nuovi titoli dovranno pervenire al+la Banca d'Italia entro le ore 12 de+l prossimo 24 ottobre. Il Tesoro ha [comunicato] infine comunicato che, a metà ottobre, erano in circolazione Bot per complessivi 275,940 miliardi di lire, di cui 44,529 trimestrali, 87,637 semestrali e 143,774 annuali.
((
ROMA.))
Guido Carli mette sotto
accusa i trasferimenti al+le imprese. Il governo, ha detto il ministro
de+l Tesoro intervenendo davanti al+la commissione Industria de+l
Senato, deve intensificare l'azione volta a rimuovere le agevolazioni
specifiche ne+i confronti del+le imprese e che distorcono la
concorrenza, ma ne+l contempo deve accrescere l'
«efficacia de+gli interventi destinati a superare squilibri e ritardi
strutturali de+l nostro tessuto produttivo, favorendo in tal modo
l'accumulazione de+l capitale, il progresso tecnico e la più opportuna
localizzazione del+le aziende».
Secondo Carli il ritorno del+le imprese italiana al+la
redditività, ne+gli Anni 80,
«tende naturalmente a
rifletter*si in una graduale riduzione de+l peso relativo de+l volume
complessivo de+i trasferimenti a+l sistema produttivo».
Il
peso de+i trasferimenti dal+le pubbliche amministrazioni in rapporto
a+l Pil, ha ricordato il ministro de+l Tesoro, è cresciuto sino a
raggiungere il 4.6% del+l'86, riducendo*si poi ne+l biennio
successivo.
Carli ha [ricordato] poi ricordato che l'impostazione attuale
del+la finanziaria tiene conto del+la accentuata redditività del+le
imprese ed è per questo che
«viene rivista la normativa
concernente gli accertamenti anticipati e sostanzialmente mantenuta la
riduzione del+la fiscalizzazione de+gli oneri sociali, già effettuata
nel+l'anno in corso».
((
BRUXELLES.))
Se ne parla come di
«una svolta nel+l'evoluzione del+l'industria informatica». Ma soltanto
il tempo - e l'accoglienza de+l mercato - potrà dare una concreta
etichetta al+la nuova generazione di computer ad alte prestazioni che
l'Olivetti ha presentato ieri a Bruxelles. Il Cp486 sarà il primo
sistema ad offrire su+l mercato il più potente processore a 32 bit
sviluppato dal+l'Intel, l'i486, che conferisce al+la nuova creatura di
Ivrea prestazioni di almeno due volte superiori a quelle del+la
generazione precedente.
Per l'amministratore delegato del+l'Olivetti, Vittorio Cassoni, il
Cp486
«segna l'ingresso ne+l mondo del+la tecnologia
informatica di un concetto innovativo, quello di computing platform:
una piattaforma di hardware e di software resa possibile dal+la
convergenza di standard industriali e di tecnologia avanzata».
La piattaforma è la base per lo sviluppo del+le più
diverse soluzioni applicative: a seconda del+la sua configurazione il
Cp486, che è descritto dal+l'Olivetti come
«anello di
congiunzione fra il personal computer e il minicomputer»,
può essere infatti utilizzato come un personal di grande potenza (ha
una capacità di elaborazione di 15 milioni di istruzioni a+l secondo),
come centrale per una rete di terminali, come elaboratore
dipartimentale e come workstation tecnica.
Progettato ne+i laboratori californiani di Cupertino del+la
Olivetti Systems and Networks, il nuovo computer è prodotto nel+lo
stabilimento di Scarmagno. La scelta di Bruxelles per la sua
presentazione non è casuale: esso mira infatti a+l 15-20 per cento
del+la quota di un mercato europeo che, nel+le parole di Cassoni,
«avrà ne+i prossimi 4-5 anni tassi di crescita superiori a
quelli de+gli Usa».
Le prime consegne de+l Cp486 avverranno
ne+l mese di dicembre, con largo anticipo rispetto a quelle del+la
Hewlett-Packard, che ha anticipato la presentazione di un analogo
modello per precedere di qualche giorno l'annuncio del+la Olivetti. Il
prezzo, comunicato ieri a Bruxelles, appare molto competitivo: da un
minimo di 16,250 dollari per il sistema con hard disk da 150 megabyte
a 18,500 dollari per il 300 Mb. (([f.gal.]))
Ulteriore flessione per il dollaro su+i principali mercati valutari. A+l fixing di Milano la valuta è stata fissata a 1355.75 lire, 4.5 punti in meno del+le 1360.25 lire del+la chiusura di mercoledì.
Il marco ha fatto segnare ieri una leggera flessione sul+la lira. A+l fixing di Milano la valuta tedesca è stata fissata a 736.35 lire, quasi mezzo punto in meno sul+le 736.8 lire del+la chiusure di mercoledì.
Piazza Affari ancora in recupero, l'indice arriva a quota 659.36. A detta de+gli operatori si è [scaricata] probabilmente scaricata con la seduta di mercoledì la grande massa di titoli proiettata lunedì mattina su*l mercato.
Ristretto in lieve recupero con l'indice Ibi a 434.22 punti. I rialzi di Pop. Milano (+0.20%) e di Pop. Novara (+0.63%) hanno tenuto in equilibrio la situazione che, però, ha fatto registrare ancora vari ribassi.
La famiglia del+la «Tipo» si allarga e sale a 11 versioni: arrivano la «16 valvole i.e.», la «Turbodiesel X» e la «Selecta». La prima è una pimpante berlina ad alte prestazioni, la seconda riveste il potente motore a gasolio di 1930 con l'aspetto sportivo del+la «16 valvole», la terza adotta il cambio a variazione continua de+l rapporto (CVT) legando*lo al+la motorizzazione 1400. Le prime due saranno poste in commercio a metà novembre, la «Selecta» in gennaio. Prezzi ancora da definire, ma per la «16 valvole» si parla, su strada, di 23-24 milioni di lire.
«E' il primo passo nel+lo sviluppo del+la gamma»
dicono in Fiat, ricordando come la «Tipo», insieme con la
«Uno», costituisca l'elemento portante de+l Gruppo italiano nel+la
sfida internazionale del+l'auto. E la «Tipo», in effetti, va a gonfie
vele: oggi se ne costruiscono 1900 a giorno, a fine anno quelle
vendute ne+l nostro Paese dovrebbero essere 250-260 mila (217 mila
nel+l'88). Il totale europeo assommerà a 440 mila macchine, con una
ripartizione, tra mercati nazionale ed esteri de+l 60e40% circa.
«La Tipo -
dicono con orgoglio in Fiat -
ha contribuito al+l'espansione de+l segmento C».
Tale segmento, che comprende i modelli a due volumi di media
cilindrata (dal+la «Golf» al+la Renault «19»), copriva nel+l'87 il
19.40% de+l mercato italiano, ora siamo a quota 25.54. E la parte Fiat
è salita da+l 20 a+l 46%.
Un eccellente risultato che le nuove «Tipo», ciascuna ne+l rispettivo ambito, contribuiranno a rafforzare. Se la «Turbodiesel X» (1929 cc con intercooler, 92 Cv, 175 km/h) offre il piacevole look e la maggioranza del+le ricche dotazioni e de+gli allestimenti del+la «16 valvole», è quest'ultima - in attesa de+l lancio vero e proprio del+la «Selecta» - la novita più stimolante.
La nuova versione si inserisce ne+l settore del+le berline sportive. Si tratta di un tipo di vettura che piace sempre di più (si prevede che ne+l '90 l'Europa ne assorbirà 300 mila, di cui l'Italia 40 mila) e che unisce al+le elevate prestazioni confort, avanzata tecnologia e guidabilità.
Proprio le caratteristiche che la «Tipo l6 valvole»a iniezione elettronica offre in abbondante misura: motore di 1765 cc a 4 valvole per cilindro con doppio albero a camme in testa, 138 Cv a 6250 giri/min., coppia massima 17 kgm a 4600 giri, 204 km/h, da zero a 100 l'ora in appena 8"5. La nuova versione si distingue esternamente per un filetto rosso lungo i paraurti, lo scarico in nero e le coppe ruote. L'abitacolo propone sedili anteriori avvolgenti, una strumentazione analogica con check panel elettronico, tessuti specifici. Le sospensioni sono più rigide, freni a disco sul+le quattro ruote (a richiesta con Abs), idroguida, gomme maggiorate. Di serie alzacristalli elettrici, chiusura centralizzata del+le porte, fendinebbia incorporati nel+lo spoiler.
La generosa struttura del+la «Tipo» ospita senza problemi il nuovo motore, studiato per garantire un'elevata potenza massima in corrispondenza de+i regimi più alti senza sacrificare l'elasticità a quelli più bassi. A 2500 giri, ad esempio, la coppia è già di 13 kgm e sopra i 3000 supera i 15 kgm.
In termini pratici ecco allora una «16 valvole» che non costringe
a continui cambi di marcia per «tener su» il motore, ma che riprende
con dolcezza e che permette, specie in città, una guida morbida. Poi,
se uno vuol muover*si con sportività, il divertimento è assicurato.
Una tenuta di strada formidabile, accelerazioni mozzafiato, freni di
grande efficacia. E al+la fine un senso di sicurezza che poche vetture
possono regalare. ((
Michele Fenu))
Arriva il Salone di Tokyo e il made in Italy sfida il Giappone in casa. Lo fa con la Mythos, un prototipo realizzato dal+la Pininfarina sul+la meccanica del+la Ferrari «Testarossa» (12 cilindri, 5 litri, 390 Cv). Non un concept-car fitto di elettronica, ma uno studio di forme.
«Per molto tempo -
sostiene Sergio
Pininfarina -
il design italiano è stato punto di
riferimento per tutti. Noi carrozzieri abbiamo creato decine di
prototipi, fornendo idee e spunti che sono stati ripresi da+i
costruttori. Vogliamo con la Mythos riproporre quei temi, confermare
la vitalità del+lo stile italiano. E' anche un fatto di immagine,
specie quando si vuol vendere in Paesi che ci conoscono poco, come il
Giappone».
Ecco allora la sfida-Mythos, una sfida che la
Pininfarina lancia ne+l campo che le è più congeniale, appunto quello
del+lo stile.
«Non ci interessava -
spiega
Pininfarina -
realizzare un prototipo al+la giapponese,
ma creare un oggetto che potesse esprimere soluzioni innovative ne+l
design. La Mythos è un prototipo che si riallaccia al+la nostra
tradizione e a+i nostri successi, uno studio di forma che si lega
al+la meccanica Ferrari ne+l solco di una collaborazione che dura da
40 anni e che costituisce, ci pare, un simbolo di eccellenza, una
bandiera».
La Mythos è uno speedster a motore centrale posteriore perfettamente funzionante. L'aspetto è quello di una «barchetta», cio*è di quel tipo di spider biposto che ne+gli Anni 50-60 fu impiegato nel+le corse. Un laboratorio di idee, che non si tradurrà mai in una vera Ferrari.
«Con la Mythos -
precisa Lorenzo
Ramaciotti, direttore generale de+l Centro Studi e Ricerche
Pininfarina di Cambiano -
abbiamo voluto superare le
vetture disegnate per facciate raccordate e sviluppare il tema de+i
rapporti tra i volumi. Qui, partendo dal+la meccanica del+la
"Testarossa", volevamo evolvere e radicalizzare i problemi di forma
legati al+l'arretramento de+i radiatori, soluzione che consente di
migliorare abitabilità e confort, ma che impone una carreggiata
posteriore più larga di quella anteriore. Il tutto inquadrato in una
essenzialità di base che respingeva orpelli e abbellimenti».
Il risultato? L'immagine del+la Mythos è quella di una vettura in cui due volumi si intersecano. L'abitacolo fuoriesce da una enorme coda a sbalzo cortissimo e con un alettone sorretto da un supporto telescopico centrale. Il como principale racchiude il motore e la cellula abitativa (due posti appena sbozzati), quello secondario il cofano anteriore. Entrambi si raccordano tra loro in modo fluido. Punto nodale le fiancate con le grandi prese d'aria.
Vista in pianta la Mythos ricorda l'immagine sinuosa di un violino
e mostra una stretta parentela con le moderne monoposto di Formula 1.
Elementi funzionali come paraurti, fanaleria e spoiler sono stati
[integrati] volutamente integrati nel+la forma globale e [sono stati]
privati di un possibile ruolo decorativo. Le appendici aerodinamiche
sono due, una anteriore (una bavetta retrattile che fuoriesce di 30
mm) e una posteriore (un'ala che a 100 km/h si solleva automaticamente
di 300 mm e ruota di 12° posizionando*si ne+l modo migliore per
ricevere i flussi d'aria). Il loro effetto combinato riduce
globalmente de+l 50% la portanza. Il Cx (0|37) appare valore
eccellente trattando*si di una macchina aperta. Il progetto è costato
alcuni miliardi. Ma una sfida a+l Giappone lo merita. ((
Gianni Rogliatti))
Le elevate prestazioni continuano a essere l'aspetto più invitante del+l'automobile, e come sappiamo le prestazioni dipendono dal+la potenza de+l motore. Come incrementare questa potenza, o più precisamente la potenza per litro di cilindrata (potenza specifica) è ancora l'impegno prioritario de+l progettista di motori, sia pure in parallelo, oggi ,con i problemi del+l'inquinamento. Tipico, a partire dal+la metà de+gli Anni 70, il ricorso al+la sovralimentazione, quasi esclusivamente attraverso il turbo-compressore azionato da+i gas di scarico.
Dopo esser*si diffuso in un baleno sia su+i motori sportivi sia su quelli normali, adesso il turbo, Diesel a parte, sembra non essere più così attuale, a vantaggio del+l'alimentazione plurivalvole. Tale soluzione assicura sempre tanti cavalli anche senza l'alimentazione forzata (il che non impedisce di adottare entrambi i sistemi ne+l caso si vogliano superprestazioni).
Ne+gli ultimi anni è nata una valanga di propulsori plurivalvole, tanto che adesso i modelli da turismo con motori di questo tipo sono più di 70 con sistemi a 4 valvole per cilindro (ma anche a 3 oppure 5). Molti i modelli italiani: 5 sono Ferrari («328», «348», «Mondial 3¨4», «Testarossa», «F 40»), un Lamborghini («Countach»), 6 Lancia (tutte le nuove «Thema 16 V» a 4 cilindri e la «8¨32», la «Delta HF Integrale»), 4 Maserati («222», «2¨24v»,«228», «Karif»), e adesso la Fiat «Tipo 16v». Da notare che nel+la citata gamma Lancia «Thema» alcune versioni sono accompagnate dal+la sovralimentazione così come la «Delta 16v integrale».
La distribuzione multivalvole ha dunque il suo punto di forza
nel+la potenza per litro di cilindrata superiore a quella de+i
corrispondenti propulsori a due valvole. Questo vantaggio è dovuto sia
al+la maggior sezione complessiva de+i condotti di aspirazione (il
motore, si suol dire,
«respira meglio»),
sia
al+la forma più favorevole, sotto l'aspetto termodinamico, del+la
camera di combustione, che con la distribuzione a 4 è più raccolta e
quindi di maggiore rendimento. Inoltre, valvole piu piccole
significano riduzione del+le masse in movimento alterno, e pertanto
consentono regimi di rotazione più elevati (parametro fondamentale per
raggiungere potenze elevate).
Esiste tuttavia qualche contropartita, come una certa rumorosità causata da+l flusso di gas ne+i condotti di aspirazione, nonché qualche complicazione in presenza del+la marmitta catalitica, oltre - in qualche caso - a una certa carenza di coppia a bassi regimi, che obbliga a un frequente uso de+l cambio.
E' stato detto, a proposito del+la distribuzione plurivalvole, che si tratta essenzialmente di una del+le tante mode che caratterizzano l'automobile. Oppure di operazioni promozionali richieste da+gli uffici di marketing del+le Case costruttrici, costantemente al+le prese con assillanti problemi concorrenziali. Certamente non è così, pur ammettendo che propagandare, de+l tutto legittimamente, le innovazioni tecniche possa portare qualche vantaggio di immagine.
E' peraltro opportuno osservare che in generale (e a parte
l'aggrassivo spirito di iniziativa de+i costruttori giapponesi, cui
appartiene un quarto de+gli attuali modelli plurivalvole) questa
soluzione è destinata a versioni di classe e prezzo a+l di sopra
del+la media. E, naturalmente, al+le vetture sportive, come la nuova
«Tipo» insegna. ((
Ferruccio Bernabò))
((
TOKYO
DA+L NOSTRO INVIATO))
Il Giappone vuole vincere la sua battaglia commerciale,
industriale e finanziaria ed è partito, al+la maniera de+i vecchi
samurai, al+la conquista de+l mondo con la nuova formidabile arma
finanziaria de+l «superyen». In tale moderna battaglia, fatta di
scalate societarie, di alleanze tra grandi gruppi, di creazioni di
Il Salone mondiale del+l'auto, che si aprirà a Tokyo venerdì 27 ottobre, e a+l quale partecipa l'industria italiana con Alfa Romeo e Lancia, permetterà di stabilire la reale forza di propulsione de+l settore. Le Case giapponesi, in cerca di immagine, mostreranno i muscoli proponendo la consueta serie di prototipi zeppi di elettronica e tecnologia.
Al+la recente rassegna di Francoforte, l'Europa si è mostrata per la prima volta unita sul+la strategia da adottare per difendere la propria industria soprattutto da+l Sol Levante. Sposando le tesi di Umberto Agnelli, tutti i maggiori costruttori europei, tedeschi compresi, os*sia i più accaniti sostenitori de+l libero mercato, si sono detti d'accordo sul+la necessità di negoziare un periodo transitorio di 5 anni, a partire dal+lo gennaio 1993, prima di arrivare al+la completa apertura del+l'Europa al+l'auto di Tokyo.
Le autorità giapponesi, pur non attaccando direttamente la
decisione europea, anzi adottando la vecchia filosofia orientale de+l
saper attendere, hanno [fatto] comunque fatto sapere, attraverso il
Miti, il potente ministero giapponese per l'Industria e il Commercio,
che incombe
«una nuova minaccia su+gli equilibri
commerciali internazionali ne+l settore del+l'automobile».
Sembra molto strano che sia proprio Tokyo a parlare di
«equilibri commerciali»
specie trattando*si di automobili,
comunque le previsioni de+l Miti indicano che nel+l'anno fiscale 1990
(che si concluderà ne+l marzo 1991) il mercato interno potrebbe
ulteriormente contrar*si e che, quindi, una parte de+i 13,000,000 di
veicoli che saranno prodotti quest'anno (erano stati 12,700,000
nel+l'88-'89)
«dovrà essere inevitabilmente riversata
al+l'estero»
in misura maggiore di quella prevista.
Contemporaneamente il Miti ha chiesto a+gli operatori economici di
aumentare le importazioni di veicoli in Giappone.
La risposta al+l'appello de+l ministero è stata però molto tiepida se si considera che ne+i primi otto mesi del+l'anno le vendite di veicoli d'importazione sono state inferiori al+le 100,000 unità in un mercato che, a fine settembre, aveva [superato] già superato i 4 milioni di auto vendute.
De+l resto, il rapporto tra vetture europee immatricolate in Giappone e auto nipponiche collocate ne+i Paesi Cee è oggi di uno a undici. Ne+l 1988 su 3,717,000 vetture vendute, e su un parco circolante di 52 milioni e mezzo di veicoli, solo 133,000 sono state quelle importate. Un dato esemplare.
Sempre nel+l'88 il mercato giapponese è stato così suddiviso: Toyota, 43.9%; Nissan, 23.1%; Honda, 10.8%; Mazda, 5.9%; Mitsubishi, 4.9%; Daihatsu, 2.4%; Subaru, 2.2%; Suzuki, 1.7%; Isuzu, 1.5% per un totale de+l 96.4% de+l mercato. Ciò vuol dire che soltanto il 3.6% è stato coperto da vetture d'importazione, con un ruolo di primo piano per le Case tedesche (Vw, Bmw e Mercedes), che hanno oltre il 50% di questo mercato.
La partecipazione de+l
La Lancia partecipa a Tokyo con l'intera gamma di produzione,
presentata da+i suoi attuali importatori, a+i quali si sostituirà,
da+l 1° gennaio 1990, la rete «Autozam», che fa parte de+l Gruppo
Mazda e che, a regime, potrà contare su 1000 punti di vendita. Ne+l
prossimo anno la Lancia prevede di immatricolare in Giappone 4000
vetture che dovrebbero salire a 1012,000 in tre anni. ((
Renzo Villare))
L'Alfa Romeo
La Seat presenta alcune versioni personalizzate del+le gamme Marbella e Ibiza, caratterizzate da allestimenti e colori speciali. Ecco le Marbella «Red» (rosso rally), «Yellow» (giallo) e «Black» (nera) derivate dal+la 850 Special (843 cc, 34 Cv, 125 km/h). Prezzo: 7,866,000 lire, chiavi in mano. Le Ibiza sono le «Disco» (base la 1.2 Special, 11,0007,000 per la 3 porte e 11,719,000 per la 5 porte) e la «Crono» (base la XL, 12,106,000 e 12,843,000).
La Kuwait Petroleum International ha deciso di
introdurre anche in Italia la carta di credito «IDS» (
Arriva anche in Italia la gamma '90 del+la «XJ6» con il motore 4 litri e nuovi cambi. Tre versioni con prezzi da 64 a quasi 100 milioni.
La Cagiva mette in commercio una nuova versione del+la «Cocis 50 Enduro» che adotta la forcella anteriore a steli rovesciati, il monoammortizzatore posteriore regolabile e i freni a disco. Modificata anche la «Lucky Explorer» (carenature di nuovo disegno, avviamento elettrico).
((
Mosca.))
Mercoledì sera, a+l
conservatorio di Mosca, è stata sfiorata una catastrofe durante una
rappresentazione del+la Scala di Milano. Migliaia di persone prive di
biglietto - riferisce l'«Izvestia» - hanno fatto irruzione nel+l'aula
de+i concerti dopo aver travolto la forza pubblica e il personale per
assistere al+la esecuzione de+l «Requiem» di Verdi. Il conservatorio
era rimasto chiuso per oltre un anno a causa del+la sua instabilità.
«Sotto la pressione de+l pubblico -
scrive il
giornale -,
è stato riaperto a patto che venisse usato
con prudenza».
L'irruzione ha [accentuato] invece accentuato
la situazione di pericolo:
«I momenti più terribili -
scrive il giornale -
si sono vissuti quando
l'uditorio ha iniziato a cantare, facendo tremare le travi de+l
soffitto, e ogni volta che il maestro Riccardo Muti veniva richiamato
da+l pubblico».
(([Agi]))
Da oggi, ogni venerdì, con
LA Stampa
uscirà «Leonardo», settimanale di «cultura giovane, oltre lo
studio, prima del+la carriera». Iniziativa unica ne+l panorama de+i
giornali italiani, «Leonardo» si rivolge a+gli studenti, a+i
professori e al+le famiglie offrendo informazioni sul+la scuola,
l'università, il primo lavoro. In questo numero: alcuni esperti e lo
scrittore Sanguineti analizzano la crisi di prestigio
del+l'insegnante; un test per conoscere le proprie attitudini; i
segreti per affrontare con successo il colloquio d'assunzione.
Viktor Afanasiev, da 13 anni direttore del+la «Pravda»,
è stato rimosso dal+l'incarico. Gli subentra Ivan Frolov, che fino a
due anni fa aveva diretto «Kommunist», la rivista ideologica de+l
pcus. Contrariamente a+l suo predecessore, insediato da Breznev e
molto tiepido verso la perestrojka, ha fama di liberale. Il Politburo
ha motivato il licenziamento con
«motivi di salute»,
ma dietro s'intravede il progetto gorbacioviano di ridisegnare
i vertici de+i media. Ne+l mirino, i direttori del+l'ala radicale e
quelli troppo prudenti di fronte al+le riforme. ((
Emanuele Novazio A PAGINA 5))
I servizi segreti militari avrebbero esaminato i
tracciati radar di Licola e Marsala molto tempo prima del+la
magistratura. E, per primi, si sarebbero chiesti di chi fosse la
traccia registrata a poche miglia da+l Dc9 Itavia abbattuto ne+i cieli
di Ustica la sera de+l 27 giugno 1980. Nel+la prima audizione pubblica
del+la commissione Stragi, è stato il generale Zeno Tascio, ex capo
de+l Sios Aeronautica, a proiettare l'ombra de+i servizi segreti
sul+l'inchiesta per il disastro aereo di Ustica. Tascio ha scaricato
su altri le responsabilità de+i «buchi» nel+l'inchiesta e si è
[contraddetto] più volte contraddetto durante l'interrogatorio. Ieri
il generale Pisano, già ascoltato dal+la commissione, ha inviato a San
Macuto una cartella di documenti definiti «segretissimi». Ne+i
prossimi giorni, la commissione Stragi ascolterà anche il ministro
del+la Difesa Martinazzoli. ((
Ruggero Conteduca A
PAGINA 12))
Per la letteratura, Nobel a sorpresa. E' stato
assegnato al+lo scrittore spagnolo Camilo José Cela, 73 anni,
popolarissimo ne+l suo Paese dove ha una notorietà paragonabile a
quella de+l nostro Moravia. Autore molto prolifico (ha scritto una
settantina di libri, tra poesie, romanzi e saggistica), è considerato
il personaggio più eminente in campo culturale ne+l travagliato
periodo di passaggio da+l franchismo al+la democrazia. I suoi primi
lavori risalgono a+l tempo del+la guerra civile, cui partecipò, e
durante la quale venne ferito. I romanzi più noti sono
La
famiglia di Pascal Duarte,
scritto ne+l 1942 e pubblicato
in Italia per Einaudi ne+l '60,
Alveara,
ne+l
1951, e
Mazurca para dos muertos,
pubblicato
in italiano da Frassinelli con il titolo
Tempo di Mazurca
ne+l 1985. ((
Gian Antonio Orighi e
Angela Bianchini A PAGINA 1
E
3
DEL FASCICOLO CULTURA))
IL
vero scenario in cui è maturata la
destituzione di Honecker, la più precipitosa, la più brutale e la più
totale che ne+gli ultimi tempi sia avvenuta in un Paese del+l'Est
europeo, è ancora tutto da ricostruire e da capire ne+l suo
svolgimento quanto mai sconcertante.
Vediamo i fatti. Sotto la pressione del+la piazza che in un clima di esaltazione schilleriana invocava soprattutto Die Freiheit, la libertà, Erich Honecker, dopo 18 anni di esemplare «buon governo» staliniano, è precipitato al+l'improvviso da+l suo duplice trono di capo de+l partito e del+lo Stato. Nulla gli è stato concesso di conservare: neppure un lustrino formale del+l'immenso potere fino a ieri concentrato nel+le sue mani. A+l tempo stesso sono stati liquidati, con la stessa totale brutalità, gli altri due sommi personaggi che, affiancando Honecker, costituivano il triumvirato di ferro che da qualche lustro governava marzialmente la Prussia comunista: Joachim Herrmann, il «Goebbels rosso», responsabile del+l'informazione e del+la propaganda, e Günter Mittag, il responsabile del+l'economia che, a ragione, si vantava di aver creato nel+la Germania del+l'Est l'unico modello di comunismo funzionante e prospero. E' stato in gran parte merito suo se molti de+i 50 mila profughi hanno potuto abbandonare in automobile privata il territorio del+la Ddr.
Si è assistito, insomma, al+la radicale eliminazione politica de+l nucleo duro del+la classe dirigente di Berlino Est: la più conservatrice ma anche la più fedele, fra tutte le dirigenze comuniste europee, a+gli interessi imperiali di Mosca su+l Continente. Non si dimentichi che su+l piano militare la Ddr, antemurale e arsenale avanzato de+l Patto di Varsavia, è un prolungamento del+l'Urss ne+l cuore del+la Germania: su+i 550 mila soldati sovietici distribuiti nel+l'Est europeo, ben 400 mila sono stanziati su+l territorio chiave del+la Repubblica democratica tedesca.
Non si dimentichi poi che Honecker, Mittag e Herrmann, questi
importanti garanti del+la presenza strategica sovietica in Europa,
sono stati liquidati senza alcun riguardo proprio ne+i giorni in cui,
fra i tumulti del+la piazza, essi celebravano il 40° anniversario
del+la fondazione de+l loro Stato artificiale. Non si dimentichi,
infine, che l'esecuzione politica è avvenuta dopo che Ligaciov, il
numero due de+l Cremlino, era giunto a Berlino Est a dare una mano a+i
governanti locali scossi dal+le fughe a Ovest, e dopo che lo stesso
Gorbaciov, sul+le orme del+l'antagonista, era arrivato pure lui nel+la
capitale del+la Ddr a ribadir*ne l'inviolabilità territoriale e
politica. Gorbaciov, certamente, in quell'occasione, avvertì Honecker,
spaventato dal+l'isolamento e dal+lo svuotamento in atto de+l suo
Stato, che
«i comunisti dovevano saper tenere il passo
con l'evoluzione del+la vita»;
ma nel+lo stesso momento fece
chiaramente capire che il muro di Berlino, simbolo legittimante de+l
comunismo tedesco e de+l suo gruppo dirigente, non sarebbe stato
smantellato né oggi né domani.
Quali sono, allora, i passaggi mancanti di uno scenario che, in un frangente così delicato per la stabilità del+l'impero su+i confini occidentali, ha determinato una simile decapitazione di vertice ne+l più importante satellite di Mosca in Europa? Nel+la ridda de+gli eventi e del+le notizie nessuno ha dato un peso specifico a+l fatto che, proprio nel+le ore in cui si decideva la sorte di Honecker, si trovavano nel+la capitale sovietica, a colloquio con Gorbaciov, Brandt e Bahr: i due artefici del+la Ostpolitik socialdemocratica, i grandi interlocutori di Mosca su+l disarmo europeo, sul+la «casa comune», sul+la questione tedesca, su+l muro berlinese, su+i contatti fra le due Germanie. Non sono mancate neppure, nel+la storia de+i lunghi e ottimi rapporti fra sovietici e socialdemocratici brandtiani, caute allusioni al+la possibilità di una graduale confederalizzazione fra i due Stati tedeschi in chiave neutrale o anche neutralistica.
Ligaciov, sicuramente, era contrario al+la liquidazione di Honecker e compagni. Gorbaciov, probabilmente, era più oscillante nel+la valutazione del+le novità in esplosione fra Berlino e Lipsia e più incerto, quindi, sul+le decisioni da prendere.
Non è affatto da escludere che, lasciata dieci giorni or sono ne+l
dubbio Berlino Est, Gorbaciov abbia preso una decisione definitiva
dopo esser*si consultato con Brandt e con Bahr. Non a caso Bahr,
mentre le opposizioni in Germania Orientale accoglievano con grande
scetticismo la sostituzione di Honecker con Egon Krenz, diceva a+i
giornali((
Enzo Bettiza
CONTINUA A
PAGINA 2
PRIMA COLONNA)) ((
DALLA
PRIMA PAGINA)) ((DDR, GORBACIOV CHIAMA BRANDT
)) sti che la scelta di
Krenz era positiva e rappresentava un'ipotesi seria di rinnovamento.
A pensar*ci bene, non ci sarebbe tanto da stupire che Gorbaciov, prima di tagliare la testa a+gli ultimi tori ulbrichtiani, abbia voluto sentire il parere tecnico oltreché politico de+i leader socialdemocratici tedeschi. Le crisi sono due: l'una coinvolge la linea generale del+l'Urss ne+i Paesi in fermento del+l'Est europeo, l'altra minaccia di vanificare la politica de+i piccoli passi perseguita dal+la socialdemocrazia di Bonn ne+i confronti del+l'Est germanico. Se due sono le crisi, può dar*si benissimo che sia stata una sola la terapia scelta per decongestionare la situazione ne+l suo punto più caldo e più ostico: il cambio del+la guardia a+i vertici comunisti di Berlino Est.
Ma se così è, la novità non sta tanto ne+l cambio del+la guardia
tedesco-orientale. La novità vera sta ne+l fatto che la
socialdemocrazia di Bonn sia stata coinvolta, per la prima volta, da
Gorbaciov, in una sorta di cogestione del+la crisi tedesca che sarà
lunga e che nessuno sa dove e come andrà a finire. Lo diceva già
Heine:
«Quando la notte penso al+la Germania, non riesco
più a prendere sonno»
. ((
Enzo Bettiza))
Mercoledì sera, prima di Paris St. Germain-Juventus, il torpedone de+i calciatori bianconeri è stato colpito da lanci di sassi, ad opera di teppisti. Durante la partita la polizia francese ha manganellato i tifosi italiani, i quali reagivano a lanci di oggetti da parte de+i parigini. Al+la fine del+la partita ci sono stati altri scontri fra le tifoserie, enfatizzati dal+la stampa locale assai più che l'assalto pre-match: cose, comunque, definite da+i nostri colleghi francesi «à l'italienne».
Durante tutta la partita i francesi, anzi i parigini che in linea di massima snobbano il football e passano per grandi sportivi da+l punto di vista comportamentale, hanno intonato cori osceni, in italiano, dunque cori «studiati», contro la Juventus. Per finire da Parigi, a+l Parc des Princes, che fra l'altro è uno stadio-salotto, quasi civettuolo, la curva calda de+l Paris Saint Germain viene [chiamata] ormai chiamata «kop», come la curva caldissima de+l Liverpool, dove stanno gli hooligans più violenti de+l mondo.
E' nata e cresce, insomma, una sorta di Internazionale del+la violenza, oltre che del+la maleducazione calcistica. E il vettore è la televisione. Ormai la tele-orgia di partite di Coppa coinvolge gran parte del+l'Europa occidentale: tutti vedono tutto, imparano, assimilano, imitano. I petardi ed i fumogeni sono diventati di ogni tifoseria, come la carta igienica lanciata in campo. Il tifo, se si può usare questa parola, sta diventando uniforme, quasi monotono: ne+l becero, ne+l laido, ne+l violento. La televisione, con registi che talora sembrano privilegiare l'immagine violenta anche e soprattutto fuori da+l terreno di gioco, è diventata una pericolosissima vetrina di comportamenti antisportivi: noi e gli inglesi siamo stati a lungo i migliori espositori, ma adesso un po' dappertutto fioriscono cosacce. Devono esser*ci contatti fra tifoserie, o almeno imitazioni accurate, fortemente volute. Gli striscioni anche blasfemi, i cori sconci de+l pubblico (i francesi ne stanno lanciando uno per accompagnare le rimesse da fondo campo de+i difensori avversari, sentendo*lo abbiamo provato nostalgia de+l boato al+l'italiana o de+l «cabròn» al+la spagnola, vecchi cari rumori romantici), i saltelli «di massa» che presto o tardi potrebbero far crollare uno stadio vetusto: la televisione propone tutto, impone tutto.
O quasi: la ola (onda, in spagnolo), il movimento pacifico di folla teleofferto nel+le Olimpiadi di Los Angeles 1984 e poi ne+l Mundial calcistico di Messico 1986, non ha attaccato. Si devono «soltanto» alzare le braccia a+l cielo, immediatamente dopo che le ha alzate il vicino di gradinata. Le tifoserie non la accettano, è segno di comunanza di entusiasmo, di fratellanza ne+l divertimento: robaccia.
A questo punto la domanda è: la televisione, oltre che il male,
può insegnare il bene? Ne dubitiamo: ormai difettano le occasioni, gli
esempi, i reperti. Sono bastati pochi mesi di giro molto vizioso per
creare danni probabilmente irreparabili: la televisione ha mostrato i
brutti comportamenti a brutti tipi che, stimolati, ne hanno prodotti
altri, nuovi, puntualmente ripresi e pubblicizzati. Rarissimamente c'è
stato il coraggio di mostrare il cartello osceno, la mischia indegna,
con almeno un commento negativo. O il coraggio, che non è
antigiornalismo, di non mostrare niente, rinunciando al+l'effettaccio.
La mela marcia ha colpito ancora. ((
Gian Paolo
Ormezzano))
«Eravamo pronti per una scossa più forte»
((
SAN FRANCISCO.))
I soccorritori
continuano a estrarre i corpi da quella tomba d'asfalto che è
diventata l'interstatale 880, l'autostrada che ha ceduto durante il
terremoto di martedì. Ma nel+le altre zone di San Francisco, dove
oggi arriverà il presidente Bush, la vita torna rapidamente al+la
normalità: gli edifici hanno subìto ((sic)) pochi danni e la
popolazione, preparata da tempo a affrontare disastri di questo tipo,
ha reagito con relativa calma.
«Eravamo pronti a una
scossa anche più forte»
ha detto Carl Koon, coordinatore
de+i piani di emergenza.
Manca ancora l'elettricità in molti uffici e la rete de+i trasporti è parzialmente interrotta, ma quasi tutti sono [tornati] già tornati a+l lavoro. Ieri mattina le autostrade aperte erano intasate da+i pendolari. I traghetti del+la baia sono stati messi in funzione per assicurare il passaggio de+i lavoratori da una parte al+l'altra del+la baia. A+l Pacific Stock Exchange, la Borsa di San Francisco, lo scambio de+i titoli è [ripreso] parzialmente ripreso.
L'atmosfera è quella di una dinamica città che ha fretta di
riprendere a funzionare e che ha [superato] rapidamente superato lo
choc. I joggers hanno ripreso a trottare tra le macerie. Nel+le vie
de+l centro erano già in vendita magliette che dicono:
>
(Sono sopravvissuto a+l terremoto del+l'89).
L'incertezza su+l numero del+le vittime - il conteggio è arrivato a 276 - è dovuta al+la difficoltà del+le operazioni di soccorso sul+la 880. I lavori di salvataggio sono resi più ardui da+l fatto che la struttura inferiore del+l'autostrada è pericolante e il terreno instabile: ieri ci sono state altre scosse.
Al+la vigilia del+l'arrivo di Bush, un duro scontro oppone il
sindaco e la Casa Bianca. Agnos ha accusato Washington (che ha
stanziato 300 milioni di dollari) di lesinare gli aiuti al+la città.
Cresce anche la polemica su+l cedimento del+l'autostrada. Una
commisione d'inchiesta è a+l lavoro; è [stato accertato] già stato
accertato che i lavori di consolidamento del+la struttura dopo il
terremoto de+l '71 sono stati eseguiti solo in parte. ((SERVIZI
ALLE PAGINE 2, 3))
((
ROMA.))
Per ottenere il contenuto
del+la borsa di Roberto Calvi, il banchiere trovato morto sotto un
ponte di Londra ne+l 1982, qualcuno era disposto a pagare un miliardo
e duecento milioni. Con l'accusa di truffa aggravata per l'ammontare
di quella cifra è stato arrestato l'altra sera a Roma l'imprenditore
sardo Flavio Carboni, che di Calvi fu il braccio destro ne+i suoi
ultimi mesi di vita.
Carboni è accusato anche di ricettazione. Il giudice istruttore di Roma che ha firmato il mandato di cattura avrebbe la prova che, dopo la morte di Calvi, Carboni ha avuto la disponibilità del+la borsa de+l banchiere, la cui provenienza sarebbe certamente illecita. Di qui la seconda imputazione.
La truffa Carboni l'avrebbe consumata insieme a Giulio Lena, un faccendiere romano di 58 anni che si trovava già in carcere. I due, in concorso tra loro, avrebbero intascato il miliardo e duecento milioni attraverso un giro di assegni a vuoto. Un altro imputato del+l'inchiesta, di cui non si conosce il nome, avrebbe [firmato] infatti firmato due assegni da seicento milioni ciascuno staccati da un blocchetto del+lo Ior, l'istituto di credito vaticano.
Con quelli Lena avrebbe intascato la cifra corrispondente presso la Banca nazionale de+l lavoro e il Monte de+i Paschi. Solo dopo si è scoperto che i due assegni erano stati emessi a vuoto. I giudici avrebbero anche la prova che il pagamento avvenne per ottenere il contenuto del+la borsa di Calvi.
L'inchiesta nasce da un processo del+lo scorso anno su traffico di
droga e falsificazione di valuta in cui sono imputati sia Carboni che
Lena. L'imprenditore sarà interrogato lunedì da+l giudice di Roma, ma
al+la sua deposizione sono interessati anche i magistrati milanesi che
indagano sul+l'ancora misteriosa morte di Calvi. ((
Giovanni Bianconi A PAGINA 11))
La registrazione di «Così fan tutte» di Mozart diretta da Riccardo Muti e ripresa al+la Scala ne+l corso del+la stagione '88-89 è stata trasmessa l'altra sera a+l primo canale del+la televisione sovietica. L'iniziativa fa parte di un accordo fra Rai e Gosteleradio.
Yves Montand è costretto per un disturbo al+le vie respiratorie a passare le notti in clinica a Saint-Laurent-duVar, in Provenza. Di giorno l'attore, che ha [compiuto] appena compiuto 68 anni e che nel+l'inverno scorso è diventato padre, può restare in famiglia, nel+la sua residenza di St. Paul de Vence.
Carlo Massarini torna in tv, da oggi al+le 14.15 ogni venerdì su Raiuno, con «Tam Tam Village», nuova trasmissione musicale che si occuperà non solo di rock ma anche di musica etnica africana, caraibica, indiana, de+l Medio Oriente. Le classifiche saranno presentate da+i Gemelli Ruggeri.
Più che mai, è Batfever, la febbre di Batman. E' così diffusa che il 31 prossimo la tradizionale festa di Halloween, la festa del+le streghe, anziché de+i bambini sarà la festa de+gli adulti. Quella sera, le strade d'America si riempiranno di yuppies vestiti da Batman o da joker - il suo mortale nemico, l'avrebbe chiamato Salgari - a 320 dollari il costume, quasi 450 mila lire. In tre mesi, Batman è diventato non l'idolo de+i bambini ma il «cult» de+gli adulti, l'oggetto de+l culto del+la generazione da+i trenta a+i cinquant'anni, il comune denominatore de+l crogiolo americano. E' il più stupefacente fenomeno di massa de+l decennio.
Qualche cifra, come si conviene a un Paese che quantifica ogni
cosa. Dal+la «prima» in 2000 sale cinematografiche al+la fine di
giugno, il film ha incassato oltre 250 milioni di dollari, 330
miliardi di lire. A metà novembre, usciranno le videocassette, oltre
13 milioni di copie, 337 milioni di dollari di introiti, un record che
distruggerà quello di E.T., il bambino extraterrestre di Spielberg.
Per la fine del+l'anno, stabilirà un primato anche il
Neppure Bob Kane, che esattamente mezzo secolo fa creò Batman,
riesce a spiegar*si tanta Batmania.
«Lavoravo a+i
National Comics, la grande editrice de+i fumetti»,
ha
ricordato,
«e mi chiesero di inventare un personaggio da
contrapporre a Superman. Avevo appena 18 anni, vivevo in una New York
già allora minacciata dal+la criminalità. Immaginai un giustiziere che
agisse di notte, ma non dotato di poteri soprannaturali».
Perché pensò a un batman, un uomo pipistrello?
«Da
ragazzo mi affascinava Leonardo da Vinci, i suoi disegni del+l'uomo
che vola erano il mio sogno. E il pipistrello è l'animale del+le
tenebre».
Batman debuttò ne+i «Detective comics number 27»,
e otto anni dopo era già in Tv.
«Ma non credetti che
sarebbe entrato ne+l folclore americano».
Robert Coles, forse il più grande psicologo
del+l'infanzia Usa, crede che il film
«abbia fatto da
detonatore a una carica nascosta nel+la nostra psiche».
A
suo parere, sono la cupezza del+l'ambiente raffigurato da+l regista
Burton, il senso di pericolo emanante da+i personaggl e da+l
paesaggio, il colore opprimente del+le scene ad avvincere lo
spettatore.
«La nostra cultura è condizionata da+i
fumetti»,
dice Coles.
«Specialmente noi
abitanti del+le grandi città siamo cresciuti in un mondo simile a
quello di Batman; corrotto e ingiusto, pericoloso e solitario.
Abbiamo [fantasticato] tutti fantasticato di fare i giustizieri, di
poter*ci nascondere in un nostro rifugio, di possedere tecnologie
straordinarie, come Batman, cio*è come un essere umano che è simile a
noi».
Il giudizio è condiviso da+gli autori de+l film, Tim
Burton, il coreografo Anton Furst, i produttori Jon Peters e Peter
Guber.
«Tim e io ci siamo rifatti al+la New York
peggiore»,
ha dichiarato Furst,
«per
ricostruire Gotham, la città di Batman. La abbiamo voluta minacciosa e
nera, come certi quartieri del+le nostre metropoli, in modo che vi
identificasse la gente di Chicago e di Los Angeles. E le abbiamo
adattato il personaggio di Batman. Ne abbiamo fatto un eroe a volte
contorto».
Dapprima c'è stata la forte opposizione del+le
falangi de+i batfans, de+i tifosi di Batman, abituati a+i colori rosa
e al+l'ottimismo del+la seconda edizione in Tv, quella de+gli Anni
Sessanta. Poi il trionfo che ha superato tutte le aspettative.
Una conferma del+l'analisi viene dal+la trasformazione di Batman
in corso da alcuni mesi su+i suoi popolarissimi fumetti. Il fedele,
eterno compagno di Batman, Robin, è stato eliminato: lo hanno ucciso i
criminali in un episodio andato a ruba. Al+le batconventions, i
congressi de+i malati di Batman, rifiorisce la letteratura de+l «dark
knight», il cavaliere nero, l'interpretazione di Batman fornita da
Frank Miller. Miller è uno de+i più brillanti disegnatori di comics
del+l'America moderna e il suo è un Batman revisionista, una figura
ambigua, un uomo da spedizioni punitive.
«E' molto più
attuale»,
ha commentato Miller,
«di Superman,
il simbolo del+l'ottimismo, del+la chiarezza».
E Superman
infatti è in graduale declino.
Piacerà questo Batman al+le folle europee? I suoi creatori sono
convinti di sì. ((
Ennio Caretto))
«Il mio nemico è il calcio»
((
ROMA.))
Un calo di un milione di
spettatori per Pippo Baudo? E che sarà [successo] mai successo?
Carisma appannato dal+l'anno di astinenza da+l video? Oppure
commistione poco gradita, questa tra il re de+l teleshow nazional
popolare e la rete più intellettuale e ardimentosa del+la Rai? O
magari niente di tutto questo e Baudo con il suo «Uno su cento»,
targato Raitre, martedì scorso ha subito solo gli effetti del+la
frantumazione di ascolto tipica di questa stagione tv?
Pippo Baudo appare stratosfericamente lontano e distaccato da
questo universo di cifre sfornato dal+l'Auditel. La testa e il cuore,
in questi giorni, sono al+la moglie Katia Ricciarelli e al+la figlia
Tiziana, a San Francisco tutte e due, una per cantare, l'altra per
accompagnar*la, spaventate e addolorate per il tragico terremoto che
ha devastato la città. Però si presta a+l gioco e prova ad analizzare
ad alta voce il motivo di questa che a+gli occhi de+l teleutente medio
appare una sconfitta. Dice:
«E' vero. La prima puntata di
''Uno su cento'' aveva avuto una media di 4 milioni e 250 mila
spettatori, partendo intorno al+le 20.30 da scarsi 3 milioni e
arrivando a 5 milioni e 700 mila verso la fine. Un risultato
straordinario sia perché quella sera, eccezionalmente, Raitre aveva
realizzato ascolti equivalenti al+le più potenti reti sorelle, sia
perché l'ascolto era andato in crescendo. Mica potevo sperare di
ripetere l'esordio».
E perché?
«Perché la prima
puntata è speciale».
Ma perdere 900 mila spettatori è un
calo clamoroso.
«Per me non è neanche un calo»,
è la sconcertante risposta. In che senso?
«Ne+l senso che
quando sono venuto a lavorare a Raitre il mio obiettivo era di fare
una media di tre milioni a puntata. Ne ho fatti circa tre e
trecentomila, sono assolutamente soddisfatto».
Nessuna
preoccupazione, dunque?
«Assolutamente nessuna.
Comincerò ad agitar*mi solo se anche martedì prossimo dovessi accusare
la stessa flessione. Per adesso vado avanti».
E qui Baudo, chiamato a Raitre da+l direttore Angelo
Guglielmi non solo per fare ascolto ma anche per convincere i più
riottosi tra i teleutenti a comprare l'antenna supplementare
indispensabile in alcune zone per ricevere il segnale del+la rete e
lasciar*le quindi in eredità un cospicuo patrimonio aggiuntivo di
spettatori tecnologicamente attrezzati, spiega la sua teoria. Intanto
chiarisce che quando si lavora su questa rete si deve calcolare un 30%
in meno di pubblico qualunque cosa si faccia. Infine, dichiara
lapidario, occorre tener presente l'effetto Mondiali.
«E'
un anno speciale, questo, per il calcio, un anno da record. L'altra
sera, mercoledì, più di 10 milioni seguivano su Raiuno Milan-Real
Madrid, mentre 6 milioni e mezzo su Raitre hanno visto Juventus-Saint
Germain (e c'è stato anche il record di rete con 7 milioni 443 mila
spettatori) e su Italia 1 la differita Napoli- Wettingen faceva oltre
3 milioni. E meno male che martedì avevo contro solo la partita di
Italia 1 con i suoi 7 milioni: dite*mi un po', in queste condizioni
che altro potevo fare?».
Nessuna ipotesi di aggiustare il tiro de+l programma:
«La formula è perfetta per una rete come Raitre. E poi se
faccio ''Ed ecco a voi'', tutti mi criticano. Se provo a cambiare, mi
criticano lo stesso. A che gioco giochiamo?».
Nessuna voglia
di riempir*lo con ospiti strappapplauso.
«Voglio
personaggi capaci di fare de+i discorsi, altrimenti vincere diventa
troppo facile. Martedì prossimo per esempio è di scena la canzone.
Che ci vorrebbe a far venire un buon cantante italiano e una vedette
internazionale? Ma io non li voglio. Questo spettacolo è un'altra
cosa».
Nessun desiderio di rissa.
«Che ci
vorrebbe a far litigare un paio di giornalisti pepati su+i vip in
concorso? Niente. Ma a me non piace: è inelegante, ruffiano,
volgare».
Le accuse di aver fatto un programma un po'
povero, provinciale, sottotono non lo scalfiscono.
«Questo non è il Teatro del+le Vittorie e il mio spettacolo non è
Fantastico. A me basta per esser soddisfatto guardare l'andamento de+i
dati d'ascolto».
Eppure, Baudo, qualche cosa che non
funziona c'è?
«Ho una controprogrammazione forte, ma non
dipende da me. Ho una partenza bassa, poco sopra il milione, ma anche
questo non dipende da me. Arbore con due milioni e mezzo al+le undici
era un successo, perché non posso esser*lo io su Raitre con più di tre
milioni?».
((
Simonetta Robiony))
SI
diceva ieri di certe scivolate in
cui incappa, ne+l suo fervore, per altro encomiabile, di ricercare e
offrire cose nuove, quella rete d'assalto che da un pezzo è diventata
Raitre.
I suoi meriti sono incontestabili: s'è data una spinta a razzo, è passata da cenerentola dimessa a emittente pugnace e ricca di iniziative. Solo limitando*si a quel che si ha sott'occhio, pensiamo al+la forza di «Telefono giallo» che è una del+le trasmissioni, in assoluto, più attraenti e coinvolgenti del+la settimana; pensiamo - ieri sera - ad un rotocalco di punta come "Samarcanda"; e a quelle rubriche estrose, sprizzanti umorismo e intelligenza come «Blob: di tutto, di più», antologia malignamente meditata del+le curiosità e scellerataggini del+la tv de+l giorno prima. E su questo piano positivo si potrebbe continuare.
Accanto, nel+l'entusiasmo di sperimentare - e nel+l'ansia di acchiappare a tutti i costi audience «popolare» con sensazioni forti - si registrano ruzzoloni e passi arrischiati in programmi che si trascinano dietro, fatalmente, dubbi, interrogativi, reazioni negative. E' un fatto che il punto più basso del+la tv pubblica s'è registrato proprio su Raitre: l'indegno, avvilente giochetto «Pronti a tutto» - con una tal contessa addobbata da bajadera e con i concorrenti invitati a imprese sciocche o spregevoli -, un giochetto che è stato veramente il simbolo del+la peggiore tv spazzatura.
Facciamo un salto netto, comunque, di tono e livello qualitativo,
e passiamo al+le cosiddette rubriche-verità che su Raitre pullulano.
Non è di oggi la polemica su «Un giorno in Pretura»: bene, benissimo
sin che i processi documentati in diretta sono scottanti e di grosso
calibro; assai meno bene, o decisamente male, quando vengono buttati
in pasto al+la platea avida del+la
E «Camice bianco»? Se si prospetta - lunedì prossimo - il caso sconcertante di un giovane smemorato che non riconosce più né moglie né figlioletta, ancora passi; ma se ci si avventa con l'obbiettivo su+i volti tumefatti lacerati insanguinati di poveri diavoli di cui con il microfono accostato vengono rilevati i gemiti affannosi, la faccenda si complica, e ci si può chiedere: a quando la rubrica «Agonizzanti», con la troupe Rai che piomba su+l letto de+l moribondo a carpir*gli gli ultimi sospiri?
Tralasciando per decenza lo sbracato cantuccio di Amanda Lear con gli ospiti inquisiti tra le coltri, il discorso, non dissimile, va fatto per «I racconti de+l 113», e persino per «Storie vere» di cui si riconoscono apprezzabili intenti di inchiesta sociale su categorie emarginate: l'altra sera però il lungo reportage «Nani come noi» puntava troppo scopertamente su+l versante sentimentale, emozionale, "esibizionistico», e troppo poco su quello ragionato e per nulla su quello statistico e medico-scientifico.
Tv-verità, nessuno la nega; anzi, sia benvenuta contro ogni
ufficialità e conformismo. Ma se si tende a sfruttare la verità e i
suoi dolenti protagonisti per fare indiscrezione, pettegolezzo,
piccolo
Ugo Buzzolan))
Diretto e «creato» via via da Wim Wenders, e insignito a Cannes
de+l premio del+la critica internazionale, è, come sovente in Wenders,
un
«Perché non proietta?»
risponde
«Tengo il cinema pronto per quando sarà possibile...».
Il
film, dedicato a Fritz Lang, sarà trasmesso in lingua originale con
sottotitoli.
Seconda opera, dopo «Accattone», di Pier Paolo Pasolini, autore di soggetto e sceneggiatura mentre i dialoghi sono scritti con Sergio Citti; fotografia di Tonino Del+li Colli, e fascinosa musica di Vivaldi. E' un film intenso rabbioso struggente, tipico di Pasolini, sempre su+l mondo de+l sottoproletariato visto attraverso un disperato amore materno: protagonista Anna Magnani, ex prostituta che vorrebbe per il figlio, Ettore Garofalo, uno status sociale spingendo*lo inutilmente, fragile e ribelle com'è, verso la «dignità» di un onesto impiego.
E' una deliziosa commedia tenera e brillante di Mario Camerini,
scritta con Aldo De Benedetti e Mario Soldati; ed è l'esordio in
cinema di Vittorio De Sica, autista innamorato di Lia Franca a cui
canta, ballando, la celebre canzone «Parlami d'amore Mariù». Il film è
ambientato in una Milano molto ben fotografata e con sequenze anche
al+la Fiera Campionaria: esplicativa una del+le frasi di lancio:
«Vicenda comico-sentimentale profumata di giovinezza, in
una contesa d'amore lieto e sincero, in un'atmosfera di giocondo
lavoro»
.
E' un western dal+la parte de+gli indiani, regista Keith Merill, girato tra i suggestivi paesaggi del+lo Utah e in lingua Cheyenne e Crow, e distribuito in Usa con sottotitoli inglesi: vecchio capo indiano, Trevor Howard, racconta la sua tumultuosa vita, i matrimoni, le lotte, gli eccidi.
Il regista Granier-Deferre e lo sceneggiatore Pascal Jardin hanno [rimaneggiato] abbondantemente rimaneggiato il romanzo di Simenon «La vedova Couderc»: il giovane, Alain Delon, non è un ex galeotto assassino figlio di papà, che finisce con l' uccidere la vecchia amante, ma un anarchico Anni 30 fuggito dal+la Cayenna e braccato che trova rifugio e amore presso un'anziana contadina, una superba Simone Signoret.
«E' l'eroe che ci meritiamo»
((
MILANO.))
«Abbiamo le fantasie
che ci meritiamo»,
afferma, a proposito de+l film «Batman»,
Oreste de+l Buono, che al+lo studio del+le mode culturali
contemporanee e de+l fumetto in particolare si dedica da una vita.
«Lo sfondo è il degrado del+le metropoli, giunto a un punto tale per
cui anche un pipistrello potrebbe ristabilire l'ordine. In un mondo di
topi, i pipistrelli possono essere scambiati per angeli».
L'orrore è quello de+l grande agglomerato urbano, che
incombe e implacabile si ramifica, inghiotte, divora, cancella.
«Continuiamo a ripetere che le metropoli sono diventate
invivibili, però continuiamo a viver*ci. Il discorso vale anche per
Milano, beninteso. Di fronte a Batman i bambini non si spaventano, lo
sentono come una fantasia. Per gli adulti è decisamente più
inquietante, assomiglia tanto al+la loro realtà. Quotidianamente
respiriamo atmosfere molto simili a quelle de+l film, buie e cupe,
orride. C'è da aggiungere che sono un po' surrogati del+la droga; da
''Easy Rider'' in poi, questo era un filone importante. Adesso è stato
sostituito con il culto de+i cimiteri, le messe nere. Basta leggere la
cronaca, compresa quella di Torino. Si vanno delineando popolarità che
fino a poco tempo sarebbero state impensabili; a nessuno sarebbe
[venuto] mai neppure venuto in mente di proporre film o ricerche su
argomenti de+l genere».
Rispetto a+l fumetto classico,
«ne+l film
la trama appare meno complicata ed importante, il disegno assume
drappeggi nuovi e tetri, e nascondere la propria identità non è più
preoccupazione fondamentale de+l protagonista. A+gli albori del+la sua
esistenza, lui si travestiva pensando che qualcuno magari poteva
morire di paura vedendo un pipistrellone. Qui invece ognuno spaventa
l'altro sul+lo sfondo di una città che spaventa tutti».
Adeguatamente rielaborato, il fumetto è diventato film,
e adesso il film, a sua volta riveduto e corretto, ridiventa fumetto:
la casa produttrice statunitense lo sta proponendo in questi giorni
a+l mercato americano.
«Un pasticcio multimediale»,
commenta De+l Buono, ricordando pure il largo uso di tecniche
prettamente televisive del+le quali il film si avvale. D'altra parte,
ricorda,
«fumetto e cinema sono gemelli, è dal+la loro
nascita che continuano a intersecar*si, con il cinema di animazione
che sta in mezzo».
Al+la suggestione esercitata da+l film su+l pubblico,
contribuiscono pure le musiche «diaboliche e catacombali» e i costumi
«demoniaci e apprensivi, a+l pari di certa moda di oggi.
Fino a non molto tempo fa, temi analoghi venivano proposti
dal+l'avanguardia, con l'inevitabile e indispensabile carica di
provocazione. Adesso sono diventati oggetto di massificazione. Il che
può essere pericoloso, certamente; però il fatto è che il degrado sta
livellando tutto, soltanto una corrente di disperazione immaginifica
riesce a emergere».
A+l fascino del+l'orrore, in qualche modo gli
anglosassoni reagiscono elaborando prodotti culturali:
«Noi ci limitiamo a ricever*li, a fare le code perché in ogni parte
de+l mondo le fanno. Batman è una cerimonia americana; i giapponesi
magari resistono, noi no: la seguiamo, la apprezziamo svisceratamente.
Imitiamo, com'è nostra abitudine. Finirà che gireremo pure alcune
imitazioni; poche per fortuna, perché lavori come questo costano».
((
Ornella Rota))
((
TORINO.))
Recital de+l pianista
Mario Dalbesio al+l'Auditorium in un concerto organizzato dal+l'Aics
Club Arte.
Il programma, che comprendeva la Sonata D 845 di Schubert, le Quattro Ballate Opera 10 di Brahms e la Sonata in si minore di Chopin, ha tenuto inchiodato al+la poltrona per due ore (coppia di bis nonostante l'ora tarda) l'attentissimo pubblico del+l'Auditorium.
Dalbesio è interprete raffinato, considera per fortuna ancora il concerto un evento unico ed irripetibile, e dunque macina pagine dense unendo una scioltezza mirabile ad una costante ricerca espressiva.
La Sonata schubertiana, co+l suo inquietante tema d'apertura, destinato a riecheggiare con poche varianti ne+l successivo «Viaggio d'inverno» (secondo Lied, «Die Wetterfahne»), è parsa assolutamente congeniale al+l'esecutore, specie ne+l «Tema con variazione» che ne costituisce l'Andante; lo Scherzo si sarebbe [voluto] magari voluto più scattante, più beethoveniano, ma i prodigi compiuti ne+l Rondò finale hanno strappato applausi convinti.
Mario Dalbesio, il pedale lo usa sapientemente e volentieri e dunque i chiaroscuri del+le ballate del+l'amburghese hanno potuto mostrare tutto il loro fascino; in particolare nel+la seconda ballata il nostro solista ha accentuato con spiccata capacità di racconto il contrasto fra la cantabilità liederistica e il fiero intermezzo eroico.
Benissimo la Sonata di Chopin, con note pensate una per una e
nessuna apertura al+l'acrobatismo, nonostante le molte tentazioni
offerte dal+la pagina. Grandi momenti romantici, dunque, per Dalbesio:
sarebbe interessante adesso riascoltar*lo in Bach e ne+l «Ludus
Tonalis» di Hindemith. (([
a. riz.]))
Neville Brothers & C.
Un concerto solo, in sordina nel+l'affollamento di
queste giornate troppo dense, ma da non perdere per gli appassionati
del+la musica più rigorosa: i leggendari Neville di New Orleans
suonano a Milano stasera a+l City Square; il loro ultimo, bellissimo
«Yellow Moon» è uscito qualche mese fa. La grande accoppiata
heavy/dark di
Aerosmith
e
Cult
debutta domani sera a Firenze, e il 21 a+l
Palatrussardi di Milano.
Joe Jackson
sarà
in concerto stasera a Milano, domani a Torino.
La semplice ragazza di Boston che ha riportato a+l mondo l'interesse per il folkrock sarà in Italia per un unico concerto, a Roma, il 12 novembre a+l teatro Brancaccio: presenterà il nuovo album «Crossroads». Concerti a sorpresa de+l mitico Jerry Lee Lewis, cui è [stato dedicato] appena stato dedicato il film «Great Balls of Fire»: è in Italia da+l 16 novembre.
Grande attesa per il debutto italiano de+l musicista: per la prima volta dopo vent'anni si tornano a cantare le canzoni de+i Beatles. Il tour parte da+l Palaeur di Roma martedì 24, sono andati a ruba anche i duemila biglietti in più disponibili grazie al+l'aumento del+la capienza. Il concerto di Roma non potrà avere, per la forma de+l Palaeur, l'impianto completamente montato, e McCartney si rifarà suonando più brani, specialmente quelli de+i Beatles. A Milano, per i due show completi de+l 26 e 27, i biglietti sono ormai introvabili. In entrambe le città i cancelli saranno aperti al+le 19 ed è prevista una «cassa vaglia» per chi ha pagato per corrispondenza. Attesa anche per i concerti de+gli Eurythmics, che debutteranno il 26 sempre a+l Palaeur di Roma: una serata è stata aggiunta il 27, in seguito saranno il 30 a Firenze e il 31 a Milano.
Si svolge da domani a domenica, nel+la Fortezza da Basso a Firenze, l'Independent Music Meeting, cui partecipano le etichette discografiche indipendenti di vari Paesi. L'accompagneranno numerosi concerti off, tra i quali i californiani Residents, l'ex Tuxedomoon Peter Principle, i Beau Geste e gli africani Soul Makossa.
Un coro di proteste hanno sollevato i prezzi de+gli attesi cinque concerti de+l gruppo più amato de+l rock previsti per fine dicembre a Dublino: vanno dal+le 35 al+le 45 mila lire italiane, e sono i più cari mai praticati ad un concerto in Irlanda.
Nuovo appuntamento con «Telefono giallo» in cui Corrado Augias ripropone un caso che a suo tempo, ne+l 1984, aveva suscitato in quel di Lecce profonda emozione e sdegno: l'assassinio per mano di un killer di Renata Fonte, de+l partito repubblicano, assessore al+la pubblica istruzione di Nardò. In prigione, condannato al+l'ergastolo, c'è l'esecutore materiale del+l'omicidio, ma ancora oggi sono sconosciuti i mandanti.
Prende il via «Tam tam village» dedicato al+la musica per i giovani e condotto dal+lo specialista Carlo Massarini. In questa prima puntata un'intervista a+i Rolling Stones ne+l corso de+l loro recente tour in America, e brani registrati da+l vivo durante i vari concerti.
Dopo essere stato trasmesso di mattina, ricompare giustamente in collocazione più consona un programma storico d'eccezione, «Voci di guerra» di Giovanni De Luna con regia di Renato Zanetto: collage ragionato in molte puntate, e drammaticamente ben sostenuto, di documenti radiofonici Anni 40 (proclami, bollettini, interviste, news, discorsi) con voci de+l passato tra cui quelle di Roosevelt, Churchill, De Gaulle, Hitler e Mussolini.
Ecco, finalmente, Batman. Ecco l'uomo-pipistrello che vola per i cieli notturni del+la metropoli cercando vendetta su+i criminali, secondo le immagini create ne+l 1939 da+l disegnatore di fumetti Bob Kane. Munito di corde metalliche e di molti rampini, Batman si allontana sempre a bordo di un aereo a forma di pipistrello, lasciando ne+l cielo quel simbolo di un uccello con le ali spalancate, che sembra anche una bocca sdentata e protesa.
Riprendendo un eroe di fumetto del+la fine de+gli Anni Trenta, il giovane regista Tim Burton («Beetlejuice») ha voluto riproporre un incubo infantile e ha tolto tutti i particolari che potevano portare lontano il suo discorso: in questa edizione cinematografica Batman è privo de+l nipotino Robin, a+l quale lo legavano evidenti vincoli omosessuali. Sì, ecco Batman, magari eccellente nel+le forme de+l recupero, ma forse il contrario di quello che ci aspettavamo, forse non la celebrazione del+l'ingenuità superomistica che si temeva; è la scheggia di un video sarcastico-demenziale, caduto ne+l buio di Gotham City, patria del+l'uomo pipistrello; è un ritratto del+la violenza e del+la stupidità metropolitane. Si sente che Tim Burton non è un patito de+i fumetti, gli stanno più a cuore i sussulti contemporanei di ogni anima ferita e non gli importa nulla del+le speranze assolute e astratte che sorgevano al+la fine de+gli Anni Trenta. Certo, c'è l'ambiente, su+l quale si gioca il confronto di Burton co+l passato, quel neogotico freddo e gigantesco che racchiude il sogno, presto fallito, di una città vivibile. Nel+l'ambiente Burton mette qualcosa de+i suoi furori e forse un barlume di speranza, come se «Blade Runner» fosse contagiato da «Metropolis».
Il vero protagonista di questa riscoperta del+l'uomo-pipistrello è Jack Nicholson nel+la parte de+l Joker, un bandito che sta per prendere il potere assoluto sul+la città e che un ghigno scuote periodicamente da quando il chirurgo plastico si è sbagliato a rifar*gli la faccia. Evocazione de «L'uomo che ride» di Victor Hugo e di numerosi mostri de+i fumetti, Nicholson ha il suo regno su+i tetti del+l'infelice città: è stato lui ad uccidere, quasi per gioco, i genitori de+l miliardario Bruce Wayne (copertura onesta del+l'altro grande pazzo, Batman)?
Ne+l film, una bellissima Kim Basinger cerca, invano, di
sottrar*lo al+la sua pazzia, egli in qualche modo preferisce il
confronto co+l genio de+l male Nicholson. Sul+la più alta guglia
del+la cattedrale di Gotham City si combatte l'ultima battaglia tra
due opposte incarnazioni del+la vendetta. Le strutture rimandano a+i
rilievi del+la chiesa di «Notre Dame», e il vuoto si apre come un
pozzo invitante, non si cade, si viene risucchiati. Da ultimo il
corrotto capo del+la polizia sta per salvare il Giocatore, quando
Batman con una sua fune d'acciaio lo ancora al+la guglia più alta.
Resta il mistero di un'accoglienza tanto fervida in America da far
pensare ad una concelebrazione in termini positivi de+l mito. Invece,
se togli il vago sapore di clip sarcastico-demenziale, non c'è
rapporto tra il successo e l'operazione di rilettura tentata da
Burton. A meno che la gente non si veda proprio come ne+i toni cupi e
suggestivi catturati da Roger Pratt. Tutti appesi come tanti
pipistrelli a+l ramo del+la pazzia quotidiana. ((
Stefano Reggiani))
E'
da lodare l'iniziativa che vuol portare tra il
pubblico di sala i migliori disegni animati del+l'anno: quale che sia
il numero de+gli spettatori, è una consolazione che una briciola
del+la inventiva del+l'animazione sarà stata distribuita a un giro più
largo di consumatori.
Questo primo «Mondocartoon» raccoglie una quindicina di opere tra le migliori prodotte di recente. Siamo in un momento di transizione e i film di animazione prendono con la coda la «vecchia» risorsa del+la plastilina e con il capo sollecitano il computer. De+l resto, le accoglienze molto buone fatte a «Roger Rabbit», anche come esempio di convivenza tra umani e pupazzi, hanno [aperto] ormai aperto la via ad un uso de+l disegno animato non confinato soltanto a+l mondo infantile e gli ammiratori del+la bellissima Jessica non appartengono specialmente a+l gruppo sotto gli otto anni.
Tra i cortometraggi riuniti in questo primo panorama, ci hanno [attratti] particolarmente attratti i due de+l maestro giapponese Osamu Tezuka, «Saltando» e «Un film rovinato»: ne+l secondo film si immagina di recuperare un improbabile pellicola di cent'anni fa, la debolezza de+l filmato diventa lo spunto de+l protagonista.
In una pioggia continua che riempie lo schermo e i volti di righe, tra fotogrammi che scorrono fuori sincrono e sembrano sempre su+l punto di spezzar*si, l'eroe non può far fuori il cattivo di turno perché l'inquadratura non li mette mai faccia a faccia.
Tra gli italiani si segnala «Orpheus» di Maurizio Forestieri, un allievo de+l Centro Sperimentale, di cui si parla come uno de+i più naturali talenti del+l'animazione: sono evidenti nel+la sua opera (il «Cancan» di Offenbach ballato da un gruppo di suore indiavolate) i debiti con «Fantasia» di Disney, ma è indubbio anche il gusto personale del+l'autore.
Il recupero de+l «Pulcinella» di Luzzati e Gianini costituisce la
riscoperta di due classici: colori festosi e sgargianti per una pagina
di storia sorretta dal+l'ironia neghittosa di Pulcinella. Se
escludiamo due folgoranti flash di Bozzetto, la presenza italiana si
consuma con Guido Mawuli. In «Incubus» la struttura circolare de+l
sogno è [resa] ben resa intorno a un uomo che non riesce, per i
ripetuti orrori, a prender sonno. ((
[s. r.]))
((
ROMA.))
«Vita e morte di
Cappuccetto Rosso», commedia con musiche «liberamente ispirata a ''Il
mondo al+la rovescia'' di Ludwig Tieck romantico tedesco» ha
inaugurato la stagione de+l coraggioso, originale, simpatico Teatro
Vittoria, e anche la collaborazione di questo, o meglio, del+la
Compagnia Attori & Tecnici che lo gestisce, con l'Accademia d'Arte
Drammatica Silvio d'Amico, un gruppo de+i cui allievi prende parte
al+lo spettacolo. Questo ha al+le spalle un anno di preparativi, di
scritture e di riscritture (il copione definitivo è firmato da Corsini
stesso e dal+la Compagnia), e così com'è impegna 22 interpreti più
un'orchestra di 4 elementi (che recitano un pochino anche loro), oltre
a una coreografia e un maestro di scherma, e a un elaboratissimo
impianto scenico di Luzzati, che coinvolge tutta la sala. Aggiungo che
le musiche originali sono di Fiorenzo Carpi, che la regia è firmata da
Corsini, e che accanto a+i suddetti debuttanti sono schierati tutti i
principali attori storici del+la compagnia, con l'aggiunta de+l
vecchio glorioso comico di varietà Gigi Bonos. Chi mi crederà se a
questo punto dichiaro che il risultato di tanto lodevole impegno è,
ahimè, ahimè (io amo Corsini e i suoi attori), disastroso?
Eppure è così. La serata dura due ore ma, cosa mai capitata con gli Attori & Tecnici, sembra interminabile. Quando entriamo la sala è buia e lo spettacolo sembra già cominciato: su+l palcoscenico de+gli attori in paludamenti classici declamano senza convinzione de+i versi pomposi, che sentiamo a fatica. Si cerca brancolando il posto, poco assistiti dal+le scarse mascherine; qualcuno protesta, anche sonoramente, disturbando quanto si svolge in scena. Finché davanti a+gli schiamazzi il sipario viene chiuso, esce un presentatore, e perfino i più ingenui capiscono che disagio e contestazione erano organizzati: alcuni «spettatori» - vestiti da primo Ottocento - si alzano, dichiarano una specie di rivolta del+l'udienza contro la ribalta. A questo punto avviene un capovolgimento totale, un rappresentante de+l pubblico (tal Grunelmo, un signore un po' timido, dal+l'aria impiegatizia: l'ottimo, spiritoso Stefano Altieri) sale su+l palcoscenico, e da questo scendono, a varie ondate, più elementi, tra cui Pierrot (Viviana Toniolo), che va a metter*si in un angolino accanto al+la ribalta, e in seguito commenterà ogni tanto quanto accade. Ne+l mondo grecheggiante di dietro il sipario intanto il comico Comico (Gigi Bonos) dichiara che d'ora in avanti occuperà il posto di Apollo ne+l Tempio de+l Dramma; e il dio spodestato vola giù da+l suo trono aereo mediante una carrucola.
Dopo questa lunga premessa, ci aspetteremmo un'azione, o almeno
una contro-azione; una storia, o almeno una contro- storia. Ma no, si
va avanti ripetendo momenti di questa situazione apparentemente
al+l'infinito. Il finto pubblico continua a intervenire commentando la
propria funzione di pubblico; i personaggi sul+la scena e altri sparsi
per la sala - finti pastori e buffi finti animali sul+le gallerie
laterali camuffate da Arcadia, acrobati sul+le nostre teste, appesi a
un trapezio, ecc., ecc. - continuano a confrontar*si commentando
quello che fanno o che non fanno. L'ex spettatore Grunelmo si mette un
naso rosso da clown e annuncia che farà ridere. Bonos si mette una
tunichetta che gli lascia braccia e gambe nude, e si aggira dicendo
che non farà ridere. Passano confusi e spiazzati personaggi di altre
commedie, dicendo di essere personaggi di altre commedie; interviene
un poeta che dice di essere un poeta; perfino un suggeritore, che dice
di essere un suggeritore. Tutti dicono e ripetono chi sono e cosa
dovrebbero o non dovrebbero fare, coinvolgendo, si capisce, tanto e
forse tutto il Teatro (per esempio, appaiono un oste e una figlia
locandiera, dimenticati da tutti: lei aspetta e aspetterà per sempre
il Marchese di Ripafratta). Passano Pinocchio, Giulietta, Colombina;
si vedono le Muse; i pastori cantano rozzi stornelli. Così si sgranano
le due ore di cui sopra. Al+la fine Cappuccetto Rosso viene ammazzata
per sbaglio, Apollo rioccupa il suo trono, Grunelmo scende nuovamente
in sala, de+i grotteschi carabinieri impongono il buio, il brutto
spettacolo pseudoclassico del+l'inizio ricomincia, il pubblico viene
fatto sfollare senza possibilità di applausi. Corsini e compagni hanno
voluto smontare le convenzioni de+l teatro, interrogar*si sul+la
natura de+l mestiere del+l'attore, costringere il pubblico a por*si
queste domande: ottime cose. Ma lo hanno fatto farcendo di allusioni
a+l limite del+l'erudizione un canovaccio romantico i cui bersagli -
la retorica, la grecità - sono totalmente inattuali, e le cui
provocazioni - l'azione spostata nel+la sala - non scandalizzano più
nessuno. Il risultato è macchinoso, farraginoso, noioso. Peccato!
Tanto impegno meritava un testo migliore; anzi, meritava un testo.
((
Masolino d'Amico))
((MILANO.))
E' una microfrattura a+l quinto dito de+l
piede sinistro l'infortunio che ha rovinato la serata a+l «cigno nero
di Amsterdam», Frank Rijkaard, e logicamente anche a+l Milan. Con
l'olandese in campo i rossoneri probabilmente sarebbero riusciti a
segnare la terza rete. Sarebbe stato un sigillo per il passaggio a+l
turno successivo. Così, invece, la squadra di Berlusconi dovrà
soffrire a+l Bernabeu (dove Rijkaard potrebbe anche non esser*ci).
L'entusiamo per il due a zero è stato mitigato proprio da questa notizia, che peraltro attende una conferma dal+l'odierna Tac cui si sottoporrà il giocatore che ieri è rimasto in assoluto riposo. Rijkaard, ovviamente, non giocherà domenica contro la Roma e la sua assenza, assieme a quella del+lo squalificato Costacurta, compenserà le due de+i giallorossi Giannini e Manfredonia pure colpiti da squalifica (quella di Berthold pare verrà revocata). Sacchi, che ieri si è recato nel+la sua Fusignano, ha [designato] già designato come stoper Tassotti a+l cui posto giocherà Salvatori. Anche Carobbi è infortunato. Salvatori era [stato provato] già stato provato con ottimo esito da+l tecnico nel+l'ultima amichevole a Bellinzona.
Arrigo Sacchi ieri dal+la Romagna ha messo le mani avanti per la
gara di ritorno:
«Non dovremo far*ci intimidire, loro non
saranno teneri. Ci tenderanno molte trappole, ma noi abbiamo
abbastanza esperienza in materia. Ho lasciato liberi i ragazzi per due
giorni in quanto dopo le precedenti partite di coppa avevo riscontrato
una flessione nel+la squadra. La Roma rappresenta per noi una grossa
occasione, può ridar*ci fiato in campionato anche se continuiamo ad
essere condizionati da troppe assenze. Giocando a Madrid con la stessa
modestia e la stessa intensità possiamo qualificar*ci e chiudere il
nostro bilancio con gli spagnoli in modo semplicemente esaltante».
In effetti, per ora, in cinque partite il Real ha conosciuto
quattro sconfitte ottenendo un solo pareggio.
Proprio Baresi, a+l quale un tempo sarebbe stato impossibile
strappare fuori un paio di frasi, ora oltre a scrivere dice cose molto
assennate:
«Andiamo*ci piano prima di cantare vittoria.
Questo Real è capace di giocare partite come quella di mercoledì sera
ma anche di trasformar*si quando si esibisce a+l Bernabeu. Oltretutto
sento già il tipo di atmosfera che ci attende: non una... corrida ma
ci mancherà poco. I primi sintomi si sono [avvertiti] già avvertiti
nel+la ripresa. Ad ogni minimo contrasto, volavano spintoni, tentativi
di rissa. Là, ne+l ritorno, dovremo stare molto attenti a non cadere
nel+la trappola, altrimenti saranno davvero guai».
I precedenti in proposito sono numerosi ed hanno avuto come vittime proprio i cugini de+l Milan, i nerazzurri. La squadra di Sacchi, grazie a+l suo gioco scintillante, a+l suo ritmo, ha [impedito] sempre impedito a+gli spagnoli ogni tipo di reazione ma stavolta, almeno è l'impressione di tutti, la situazione potrebbe essere diversa. Questo Real, pur apparendo sempre più una brutta fotocopia del+lo squadrone di un tempo, non sarà disposto ad arrender*si per la seconda volta in due stagioni.
Lo sente anche Marco Van Basten, lo spiega dicendo:
«Non è un 2 a 0 che permette di stare tranquilli. In Spagna ci sarà
battaglia grossa. In passato Sanchez e compagni hanno impressionato
per le loro rimonte storiche. Non ho paura di eventuali ritorsioni per
l'incidente di Chendo. Era evidente che non avevo alcuna intenzione di
far*gli male. Lui era già in precarie condizioni fisiche e nel+lo
scontro probabilmente ha aggravato il suo malanno. Mi dispiace per lui
ma non penso a loro vendette: giochiamo a calcio, e poi ci sarà pur
sempre un arbitro. Se non sbaglio sarà il francese Vautrot. Offre le
massime garanzie».
In effetti la scelta di Vautrot è stata
indovinata anche se il fischietto mondiale proprio recentemente è
stato contestato in Spagna per una sua direzione considerata troppo
rigida da+i tifosi locali.
L'olandese offre una curiosa interpretazione de+l regolamento a
proposito de+l rigore de+l 2 a 0:
«Non ho visto la
posizione esatta dove sono stato atterrato, ma il fallo era
sicuramente da massima punizione. Ora siamo sul+la strada buona per
recuperare terreno anche in campionato. Abbiamo concesso troppi punti
a+i nostri avversari, guai se ci ripetiamo. Il nostro campionato
comincia domenica prossima contro la Roma».
Il Milan è sempre di moda: oggi al+la Fiera Expo-Vip,
verrà presentato da parte de+l Duca di Aosta, «Novantesimo», il primo
de+i vini dedicati al+la squadra rossonera e a+l calcio. Cin cin.
((
Giorgio Gandolfi))
a «Da quando ci sono gli stranieri avete mollato»
((
NAPOLI
DA+L NOSTRO INVIATO)) La
luna di miele fra Bigon e il Napoli è finita nel+la insipida notte di
Zurigo. Una «love- story» capace di resistere a+i capricci estivi di
Maradona, al+la prolungata assenza de+i brasiliani e persino a+l
declassamento in panchina di personalità tutt'altro che docili quali
Mauro e Corradini si è incrinata ne+l momento meno prevedibile, con la
squadra in testa a+l campionato e in corsa nel+le coppe.
Lo scialbo 0-0 rimediato contro il Wettingen ha sollevato il coperchio di una pentola che ribolle di incertezze e malumori. Un sottile dissidio avvelena i rapporti fra l'allenatore e quei giocatori italiani che tiravano la carretta quando Maradona non c'era e adesso sono esausti. La loro stanchezza si assomma a quella de+i due brasiliani, impegnati nel+la Coppa America e nel+le qualificazioni mondiali: per Careca e Alemao si sta ripetendo la sindrome-Zavarov, penalizzato lo scorso anno dal+le mancate vacanze estive.
«Ero e sono stanco»,
ripete Carnevale, che
mercoledì ha chiesto e [ha] ottenuto la sostituzione a metà partita.
La promozione a titolare in nazionale ha caricato di ulteriori stress
l'attaccante che le statistiche indicano essere il calciatore italiano
con più minuti giocati nel+le gambe. Ne+gli spogliatoi di Zurigo,
Carnevale aveva rilasciato una dichiarazione (
«Eravamo
messi male in campo»)
che suonava come critica a Bigon.
Ieri l'incidente è stato ricomposto. Bigon ha invitato il suo
centravanti a non limitar*si al+le osservazioni,
«ma a
proporre anche suggerimenti concreti e costruttivi»,
mentre
Maradona, che con Bianchi era un ribelle ma adesso è più
filo-governativo di Ferlaino, lo ha sgridato dicendo che
«nessuno ha il diritto di intrometter*si ne+l lavoro de+l nostro
allenatore».
Carnevale ha ridimensionato lo sfogo del+la sera
precedente offrendo*ne una diversa e un po' contorta interpretazione:
«Con quella frase non intendevo attaccare Bigon, ma noi
giocatori. Siamo noi ad esser*ci schierati male su+l terreno. Colpa
del+la deconcentrazione con cui abbiamo affrontato un avversario che
conoscevamo poco».
Ma mentre la polemica di Carnevale assumeva i toni
smorzati di un semplice malinteso, lo stesso Bigon ne accendeva a
sorpresa un'altra, confezionando un atto di accusa contro
l'Italnapoli, quello che ha affrontato senza i tre stranieri la prima
parte del+la stagione:
«Quando Maradona e i brasiliani
non c'erano, alcuni miei giocatori si assumevano più responsabilità. E
il gioco, pur non brillantissimo, era però continuo. Co+l recupero
de+gli stranieri, la squadra è tornata al+l'antico: nessuno ha più il
coraggio di assumere qualche iniziativa, tanto ci pensano Maradona e
Careca...».
Parole amare, e quel riferimento al+l'«antico»
ha il sapore di una critica a+l lavoro di Bianchi, che avrebbe dato
al+la squadra una cattiva abitudine difficile da eliminare.
Maradona, manco a dir*lo, si è [allineato] subito allineato:
«Bigon ha fatto una diagnosi perfetta. E sono sicuro che
saprà trovare il modo per restituire a+l gioco de+l Napoli i giusti
equilibri».
De Napoli, chiamato implicitamente in causa da+i
rilievi del+l'allenatore, se la cava con diplomazia:
«E'
vero, senza gli stranieri ci sentivamo più deboli e quindi eravamo
spinti a dare qualcosa di più. Adesso posso passare la palla a Diego
sapendo che lui inventerà qualcosa. Però non è che dopo aver*gli dato
la palla io mi fermo: continuo a correre come quando lui non c'era».
I ritmi frenetici di questa stagione non consentono
riflessioni più approfondite: domenica c'è l'Inter e a+l ritorno da
Zurigo il Napoli ha ricevuto una brutta notizia: Francini,
infortunato*si in Svizzera, dovrà rimanere a riposo per un mese. Gli
esami radiografici hanno riscontrato a+l calciatore la frattura del+la
«falange distale de+l primo dito de+l piede sinistro»:
dovrà star fuori per un mese. Un'assenza che si aggiunge a
quella di Renica e che crea non pochi problemi per la difesa a Bigon.
((
Massimo Gramellini))
«La paura fa grande Juve»
«Per il timore di perdere il posto diamo sempre il massimo» «Contro il Genoa dobbiamo ripetere la prova di Parigi»
((
TORINO.))
Dopo Rui Barros a Parigi,
adesso tocca a Totò Schillaci a Genova. Il portoghese non ha avuto
pietà de+l suo vecchio maestro Tomislav Ivic, sotto la cui guida s'era
coperto di gloria ne+l Porto, segnando un gol, il primo ufficiale
del+la stagione nel+la Juventus, in Coppa Uefa.
«Ho rotto
il ghiaccio e spero di continuare»,
dice Barros. Più che il
Paris St. Germain l'aveva spaventato la sassaiola pre-partita, ma lui
ha risposto per le rime, in campo.
Un gol che vale doppio, un'ipoteca sul+la qualificazione in attesa de+l ritorno de+l 1° novembre al+lo stadio Comunale. Saprà fare altrettanto Schillaci a Marassi contro il professor Franco Scoglio, l'uomo che l'ha plasmato ne+l Messina, per un rilancio in campionato?
A+l Parc des Princes, il picciotto ha sfoderato lo spadone.
Sembrava Rinaldo. Non ha segnato, però ha fatto segnare Barros.
Al+l'83', stremato ma felice, ha ceduto il posto a Casiraghi. Aveva
fatto in pieno il proprio dovere.
«Come tutta la
squadra»,
si schermisce Totò.
«Gioco con la
paura di perdere il posto, una paura che ora abbiamo in molti dopo la
salutare sconfitta con l'Atalanta: è una molla che ci spinge a dare il
massimo, la svolta che ci ha consentito di ritrovare la determinazione
senza la quale non ci può essere continuità di risultati»,
aggiunge.
E ritiene che i francesi non siano ancora de+l tutto domati.
«Non hanno più niente da perdere ma se giochiamo come a
Parigi è fatta: e dovremo ripeter*ci già a Genova contro avversari che
corrono come matti, veloci e grintosi comandati da Scoglio, un grande
allenatore cui debbo molto»,
ammonisce il bomber. A Parigi,
Schillaci si è trovato più coinvolto ne+l gioco che in altre
trasferte.
«Deve migliorare, essere più altruista a tre
quarti di campo, mentre in area, talvolta, l'egoismo non guasta»,
osserva Dino Zoff. E Giancarlo Marocchi fa notare che Schillaci
«sta imparando che anche dare il pallone indietro è
importante».
Marocchi, con l'arretramento di Fortunato al+le spalle
del+la difesa, ha assunto una posizione più centrale ed è stato il
miglior juventino in assoluto. Non si monta la testa per i voti alti
in pagella:
«Prima ero un po' più decentrato, ora cerco
di aiutare Aleinikov nel+la costruzione de+l gioco, ne+l vivo
del+l'azione, entrando in area con maggior convinzione: il mio colpo
di testa aveva varcato la linea e poteva essere il 2-0».
Sarebbe stato il suo secondo eurogol dopo quello a+l Gornik. In
campionato ne ha [realizzati] già realizzati tre, centrando due pali.
A Parigi c'era Picchio de Sisti, inviato speciale di Vicini per
visionare Marocchi e Fortunato. Marocchi più che al+la Nazionale (
«dove gioco con la paura di sbagliare e faccio cose normali
mentre nel+la Juventus dò tutto»)
pensa a Marassi:
«In Coppa Uefa abbiamo collezionato tre successi in tre
partite. In campionato deve finire l'altalena. E Genova può essere una
tappa decisiva. Vincere, convincendo, significherebbe scoprire la
nostra vera dimensione».
Zoff confermerà la stessa formazione con Fortunato libero e
Tricella in panchina.
«Nessuna rivoluzione, un semplice
avvicendamento che può essere definitivo oppure no»,
non si
sbilancia l'allenatore. Però la formula funziona e l'ex atalantino ha
[orchestrato] perfino orchestrato, con profitto, la trappola de+l
fuorigioco:
«E' un ruolo che mi piace. Non ho problemi».
Zoff ne prende atto. E non è d'accordo con chi ha visto i due
sovietici sotto tono:
«Spero che Zavarov giochi sempre così. Chi
inventa lo fa a sprazzi, non per novanta minuti».
Il morale del+la squadra è alto.
«Questa
vittoria è arrivata a+l momento giusto: il pericolo era di diventare
troppo pessimisti ma ora non passiamo dal+le stalle al+le stelle,
stiamo con i piedi per terra»,
avverte. Sa che a Genova
l'ambiente sarà ostile per il mancato trasferimento di Aleinikov in
rossoblù:
«Un campo ''caldo'' dove il pubblico genovese
dà una gran carica al+la squadra. Sarà molto dura. Scoglio? E' un
buon tecnico. Ambizioso? E chi non lo è?».
((
Bruno
Bernardi))
«Solo contro tutti»O vince o addio titolo
((
SUZUKA
DAL NOSTRO INVIATO))
«Su+l
piano umano e psicologico sono solo, debbo giocar*mi la partita senza
alleanze. E de+l resto non mi piacerebbe neppure cercar*li questi
aiuti. Il nostro è uno sport individuale, non di squadra. Ne abbiamo
avuto mille prove. Cerchi di far*ti un amico, di avere un rapporto di
stima. E un bel giorno ti accorgi che in verità hai trovato un nemico.
Peccato».
Ayrton Senna si confessa al+la vigilia de+l Gran Premio de+l Giappone. Un momento di terribile tensione per un corridore che deve assolutamente vincere, e non solo qui a Suzuka, ma poi ancora nel+la successiva ultima gara, in Australia. Solo così potrà soffiare ad Alain Prost, compagno-nemico in McLaren-Honda, il titolo.
Dice Senna:
«Io sono tranquillo perché non ho [da
perdere] nulla da pardere ((sic)). La mia parte l'ho [fatta] già
fatta. Se tutto fosse andato normalmente non saremmo qui a parlare di
sfida, di titolo da assegnare. Purtroppo è successo quello che è
successo, una serie incredibile di guasti e mi ritrovo a dover lottare
con lui».
Non nomina Prost, che si trova a pochi metri, nel+la casetta prefabbricata dove ha sede l'ufficio del+la McLaren. Il team si è impegnato per mettere i due rivali su un piano di assoluta parità, portando per la prima volta quattro vetture, due per ciascuno, affinché non ci siano sospetti di favoritismi. L'invio del+la quarta monoposto è costato 30 mila dollari (circa 50 milioni di lire), ma non si bada a spese per questa immagine di onestà da sbandierare.
«Se tutto andrà bene -
continua Senna -
non avrò
problemi. Lui è andato più piano per tutto il campionato. Semmai mi
potrà inguaiare la Ferrari. La squadra italiana ha fatto grandi
progressi da metà stagione. Adesso non mi posso permettere alcun
errore, sempre: in prova, in qualificazione, in gara. Se lascio
aperta una fessura, loro, cio*è Mansell e Berger, potrebbero
spalancare quella porta che mi porterebbe a+l disastro. E' una strana
situazione soprattutto per la mia squadra: abbiamo vinto il mondiale
marche, quello piloti in ogni caso è nostro e ci troviamo qua, non
dico a tremare, ma con il timore di una sconfitta».
Ma Senna ha commesso qualche sbaglio quest'anno?
Risponde:
«Il 1988 è stato molto più difficile, perché
eravamo entrambi competitivi, lui e io. E la lotta per il titolo è
stata equilibrata. Stavolta no: sono stato più forte, quando sono
arrivato a+l traguardo l'ho [battuto] sempre battuto. Eppure posso
perdere, anzi sarà facilissimo perdere. Incredibile. Ma io sono
tranquillo, ho fatto il mio dovere. Se uno si guarda al+le spalle con
il senno de+l poi sa che avrebbe potuto anche fare qualcosa di meglio
e di diverso. Ma non è possibile rimediare. E respingo le accuse di
chi sostiene che in qualche corsa ho rischiato troppo, finendo per
pagare con rotture meccaniche. Bisogna essere nel+la vettura e nel+la
testa de+l pilota per sapere, per capire. Non rimpiango nulla in
questo senso».
Lo scorso anno qualche goccia di pioggia diede a Senna
una gara che avrebbe potuto essere sfavorevole.
«Che
dire? A me l'acqua non piace in modo particolare, ma è chiaro che
mette in difficoltà chi è incapace».
Senza commenti. Il
brasiliano dunque è pronto a combattere l'ultima sfida, determinato a
vincer*la, ma anche fatalista.
Stamane via al+le prime prove de+l Gran Premio, con 8 ore di fuso orario in più rispetto l'Italia, cio*è con la conclusione de+l primo turno di qualificazione al+le 14 locali (le 6 de+l mattino ne+l nostro Paese). Fra le novità la sostituzione di Pier Luigi Martini al+la Minardi. Il piccolo romagnolo soffre ancora del+la frattura al+le costole, ragion per cui il suo posto verrà preso da Paolo Barilla, un debuttante che però ha una vasta esperienza in tutte le categoria (ha vinto una «24 ore» di Le Mans) e conosce molto bene questa pista per aver*ci corso nel+le prove giapponesi di Formula 3000. Barilla è uno de+i due figli del+l'industriale emiliano del+la pasta. Lui preferisce l'attività di pilota a quella di imprenditore.
Da registrare ancora l'ingaggio de+l finlandese Jarvi Lehto al+la
Onyx anche per il prossimo anno, il passaggio (già annunciato) di
Michele Alboreto al+la Arrows e il ritorno in Formula 1 de+l belga
Gachot che ha investito 100 mila dollari per fare le ultime due corse
con la Rial, una vettura che non si qualifica mai. La Pirelli, infine,
ha minacciato di sospendere la fornitura del+le gomme a+i teams Coloni
ed Eurobrun verso i quali ha un credito di 150 mila dollari. ((
Cristiano Chiavegato))
Milan come una bottiglia di champagne: subito i botti, poi le bollicine si perdono nel+l'aria. Due gol ne+i primi 14 minuti, qualche rischio (pochi) ne+gli altri 76. Il Real che soffre con Schuster libero, quindi si organizza meglio attorno a Sanchis (l'allenatore Toshack smentito su+l campo). E al+la fine, elogiati Van Basten e Simone e annotato il rigore-regalo del+l'arbitro Schmidhuber, scopri che nel+la vittoria c'è stato anche molto merito del+la difesa rossonera, magari con qualche rudezza di troppo (Costacurta). I punteros Sanchez e Paco Llorente sono stati [anticipati] sempre anticipati o [sono stati] mandati a vuoto da+l fuorigioco.
Nel+le riflessioni de+l giorno dopo il Milan è colpevole di non aver spinto di più per il terzo gol. Colpevole anche la Fiorentina di non aver segnato neppure il primo a+l Sochaux. Il Napoli si è preso una vacanza co+l Wettingen. Brava Juve, brava e fortunata Samp. Possono andare avanti tutte: la Fiorentina dovrà ben svegliar*si. A Sochaux troverà un tema tattico (il contropiede) più congeniale.
L'Europa ha ne+l calcio italiano un punto di riferimento, ma c'è chi va avanti con le proprie gambe. La Germania Ovest ha ancora sei club nel+le tre Coppe: Bayern, Colonia, Stoccarda e Werder Brema hanno ipotecato il passaggio de+l turno, lo passerà anche l'Amburgo pur perdente 0-1 a Saragozza: rischia solo il Borussia Dortmund, inguaiato da Mancini. Con cinque formazioni in corsa, come l'Italia, Francia, Urss e Belgio: Marsiglia, Auxerre, Dniepr e Dinamo Kiev già a+l sicuro .
Trascurato come sempre malgrado i recenti exploits de+l Malines,
il football belga sfrutta i copiosi apporti stranieri e va avanti. Lo
stesso Malines ha fatto meglio (0-0) del+l'Inter a Malmoe,
l'Anderlecht ha strapazzato (2-0) il Barcellona, il Liegi ha
pareggiato in Scozia e l'Anversa ha sotterrato (4-0) il Dundee. Ha
perso in casa (brutta storia) il Bruges co+l Rapid Vienna. Non si può
aver tutto. Ha poco, quasi niente per ora, il calcio spagnolo: 0-2 da
recuperare per Real e Barcellona. Per Toshack e Cruijff l'aria è già
pesante. (([
b.p.]))
«Dimenticate Aleinikov»
((GENOVA.))
Il presidente è preoccupato e lancia un
appello a+i tifosi:
«Per carità, niente contestazione
al+la Juventus per il caso Aleinikov. Abbiamo il campo diffidato, se
succede qualcosa scatta la squalifica».
Un'inquietudine giustificata. I sostenitori genoani non hanno dimenticato il giallo del+l'estate. Sono convinti che la Juve nel+la circostanza si sia comportata scorrettamente e domenica non perderanno l'occasione per ribadir*lo. Spinelli spera che i focosi fans rossoblù si limitino soltanto a qualche striscione polemico.
Il professor Scoglio, invece, ha un altro problema. Sarà costretto
a vedere la partita dal+la tribuna per la squalifica rimediata a causa
de+l gesto del+l'ombrello che avrebbe indirizzato (ma lui nega) a+l
pubblico di Cremona. E' intorno a lui, in fondo, che ruota
Genoa-Juventus. La settimana scorsa Spinelli ha fatto una
dichiarazione:
«Mi è giunta voce che Boniperti si sarebbe
[messo] nuovamente messo in contatto con il nostro allenatore. Scoglio
è il tecnico emergente più ambito da+i grossi club. Io però farò di
tutto per trattener*lo a Genova. Voglio che rinnovi il contratto a+l
più presto».
Ma il tecnico non vuol toccare questo argomento. Lui, come a+l solito, vuol far parlare il campo. Dopo la eccezionale prestazione di Udine, vuol fare bella figura anche con la Juventus. Dovrà però rinunciare a due giocatori importanti. Stefano Eranio è stato bloccato da un risentimento muscolare. Gennaro Ruotolo, invece, verrà mandato in panchina per punizione. Il mediano paga così uno scatto di nervi a+l termine del+la partita di sabato al+lo stadio «Carlini», quando i giocatori de+l Genoa disputarono un incontro per beneficenza a favore di un bambino che dev'essere operato ne+gli Usa. Ruotolo aveva reagito violentemente ad un'entrata un po' forte di Collovati.
La partita stimola in particolar modo José Perdomo:
«Mentre mi trovato ((sic)) in Brasile per le finali di Coppa America -
rivela -,
Boniperti s'è interessato a me. E io,
anche se non si è concluso nulla, lo ringrazio. Per questo vorrei
disputare una grande partita, proprio per dimostrare che con la maglia
bianconera non avrei [sfigurato] affatto sfigurato».
Si sente superiore ad Aleinikov?
«Non dico
questo, anche perché non conosco il giocatore sovietico. L'ho visto
poche volte in televisione. Mi auguro che il nostro pubblico non lo
contesti. Lui certo non ha colpe del+la vicenda di questa estate. Noi
giocatori non possiamo decidere i nostri trasferimenti».
Ieri intanto è stata definita la capienza del+lo stadio
di Marassi per domenica: 40,200 posti. Il presidente Spinelli spera
ne+l tutto esaurito. ((
Renzo Cerboncini))
«Valgo Sacchi e Bigon, siete voi a fare la differenza»urla a+i giornalisti
((
FIRENZE.))
Quel tamburellante
«Salta, salta la panchina»
deve aver*gli agitato l'intera notte.
Quel rimbombante
«Eriksson, Eriksson»
deve aver*gli pesato
quanto la più dolorosa delusione. Altrimenti non si spiega
l'incredibile crollo di Bruno Giorgi.
Ieri l'allenatore del+la Fiorentina è [sbottato] nuovamente
sbottato. Oggetto de+l suo rancore la stampa intera. Capo d'accusa:
aver sobillato la piazza, non aver*lo difeso. Più che un incontro tra
cronisti e tecnico è sembrato di partecipare ad uno «psicodramma».
L'allenatore viola si è scagliato contro i mezzi di informazione,
dribblando ogni contraddittorio, ogni evidenza, sposando la tesi de+l
complotto (!), del+la fossa scavata prima del+l'esecuzione. Parole
pesanti:
«Il pubblico mi contesta? Il rapporto con i
tifosi lo costruiscono i giornalisti a+l 90%, il rimanente 10% è
frutto de+i risultati. Non posso certo creare un rapporto per la
strada. Ci sono allenatori come Sacchi, Maifredi, Bigon e Materazzi
che non mi sono superiori e che invece sono stati cullati più di me».
Ha insistito, sempre più teso:
«Siete voi, la
stampa, a dar*mi gli otto giorni, non certo i Pontello».
Infine quasi con ironia:
«Ma se il panettone non lo
mangio qui, vuol dire che lo mangerò da un'altra parte».
Uno sfogo preoccupante, avvenuto sotto gli occhi increduli de+i giocatori. Le urla di Giorgi sibilavano come proiettili, i suoi ragazzi si affacciavano timidamente dal+la porta d'ingresso creando le premesse di una vicenda tragi-comica.
Giorgi ha diretto poi l'allenamento con la squadra ridotta al+l'osso: Iachini ancora fermo, Battistini bloccato da un ematoma sul+la schiena, Baggio con la gamba sinistra gonfia.
Un allenamento surreale davanti ad un gruppo di tifosi da+l quale ogni tanto si levava l'evidente malumore.
Giorgi rientrava, cercava di recuperare un pizzico di serenità. La squadra annichilita si interrogava, qualcuno chiedeva notizie a+i giornalisti.
L'esperienza racconta di una situazione di «non ritorno». Su una cosa Giorgi ha ragione: la sua immagine a Firenze è irrimediabilmente compromessa. E' un uomo condannato a vincere, a non sbagliare più. Oramai ha saturato l'ambiente di giustificazioni e promesse, in una città che ancora rimpiange Eriksson e che da anni sogna un nuovo rinascimento. Ogni partita per lui rischia di diventare l'ultima spiaggia. Adesso tocca al+la Sampdoria, poi, eventualmente, al+la Cremonese. Solo una serie positiva potrebbe riaccreditar*lo. Il tutto con l'handicap di una squadra che tutti reputano di buon livello.
E già si parla de+l futuro. I tifosi che spingono per una soluzione clamorosa ed affascinante: Menotti direttore tecnico, Passarella suo collaboratore, Antognoni uomo immagine. In alternativa le soluzioni gradite vedono il ritorno di Liedholm garante, ancora, di Daniel Passarella. Piace anche Ottavio Bianchi. Infine il nome di Marchesi, comunque preferito a Giorgi. La candidatura di Aldo Agroppi trova ostacolo nel+l'atteggiamento de+i tifosi che non dimenticano le polemiche finali de+l suo anno da tecnico viola.
E i Pontello? La famiglia da settimane sta ruminando delusioni. Su questa squadra avevano scommesso il recupero di un rapporto con la città, avevano [investito] anche investito più di quanto non avessero fatto ne+gli ultimi tre anni, volevano rientrare al+la dirigenza. Adesso? Giorgi è ufficialmente intoccabile, ma i malumori emergono oltre le barriere de+l self-control.
Giorgi non ha più sponsor, anzi attorno a lui c'è grande «timidezza». Solo l'avvocato Claudio Pontello si batte per tenere insieme i cocci. Il presidente Righetti nel+la serata si è [scusato] poi scusato a nome del+la società con alcuni cronisti, per quello che era successo nel+lo stadio.
La realtà è che la contestazione si è riversata su Giorgi ma
potrebbe anche allargar*si, presto, a macchia d'olio, con effetti
prevedibili. Non è solo Giorgi, quindi, ad avere bisogno di vincere,
subito. E le polemiche si sommano al+le polemiche. Sta per esplodere
anche quella riguardante lo stadio Comunale. La commissione di
vigilanza ha rinviato ogni decisione a sabato mattina. E i tifosi
mugugnano, rischiano di assistere in «numero chiuso», a+l match più
importante. ((
Alessandro Rialti))
«Basta con le risse»Gardini:
«Ne+l '92 si deve gareggiare»
((
VENEZIA.))
Raul Gardini ha deciso
di passare al+l'azione. Ne+l tardo pomeriggio di ieri, a Ca' Dario,
durante una conferenza stampa, ha espresso le sue preoccupazioni per
quanto riguarda il futuro del+la Coppa America da quando la
competizione si è trasferita da+l piano agonistico a quello legale.
Gardini ha [assunto] in pratica assunto il ruolo di portavoce di quegli sfidanti, da lui stesso definiti sportivi indipendenti, che vorrebbero semplicemente correre la 28° edizione del+la Coppa America ne+l 1992. In effetti, se la sfida diversa di Michael Fay aveva portato una ventata di gioventù in un mondo tradizionalista come quello del+la Coppa, il continuo insistere de+i neozelandesi sul+le vie legali sta danneggiando la gara.
L'idea di Gardini è condivisa e [è] sostenuta da molti de+gli sfidanti iscritti al+la prossima America's Cup: i challenger di Canada, Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Scozia, Spagna, Svezia e Unione Sovietica si sono riuniti ne+i giorni scorsi, proprio qui su+l Canal Grande, per concordare e appoggiare la nuova iniziativa legale che il sindacato veneziano ha deciso di portare avanti. E' necessario ricordare che la sfida di Gardini è stata lanciata dal+la «Compagnia del+la vela» di Venezia ed è sponsorizzata dal+la Montedison.
Se non verranno definiti a+l più presto luogo e data del+la prossima Coppa America, sarà impossibile per i challenger operare una definitiva scelta progettuale. Inoltre, alcuni de+i gruppi stranieri sono in difficoltà poiché l'indecisione su+i tempi di svolgimento tende ad allontanare gli sponsor.
Ne+l tentativo di contribuire a risolvere velocemente il contenzioso tra americani e neozelandesi, i legali del+la sfida Montedison hanno depositato mercoledì, presso la corte d'appello del+la Corte Suprema de+l tribunale di New York, un «affidavit». Si tratta di una specie di memoria, non prevista dal+l'iter processuale italiano, nel+la quale viene fatto presente a+i giudici che, nel+l'interesse generale, la battaglia legale dovrebbe essere risolta a+l più presto.
Il 18 ottobre scadeva infatti per i neozelandesi il termine per rivolger*si al+la corte d'appello, dopo che l'ultima sentenza aveva assegnato la vittoria del+la Coppa America 1988 a+gli americani. Come precedentemente annunciato, Michael Fay e il «Mercury Bay boating club» hanno presentato appello, mentre gli «affidavit» presentati al+la corte sono stati due: oltre a quello del+la «Compagnia del+la vela» di Venezia, c'è quello depositato da+l «Royal Perth yacht club», il più autorevole circolo velico australiano.
I due «affidavit» sono di tono sostanzialmente opposto; mentre quello di Gardini invita i giudici a confermare l'ultima sentenza e quindi in pratica appoggia gli americani de+l «San Diego yacht club», quello australiano opta per un ribaltamento del+la sentenza.
La mossa de+l «Royal Perth yacht club», scelto a suo tempo come «Challenger of record» (coordinatore de+gli sfidanti) da+l San Diego in vista del+la sfida de+l 1992, non era stata [prevista] assolutamente prevista e può anche essere considerata scorretta in quanto con questo «affidavit» il club sostiene i neozelandesi senza esprimere l'opinione in merito di tutti gli altri sfidanti.
Il «Royal Perth y.c.» ha lanciato la sfida per Alan Bond, l'uomo che in vent'anni era riuscito a costruire un vero e proprio impero finanziario. Adesso Bond è in gravi difficoltà, costretto a svendere parte del+le sue proprietà immobiliari e del+le sue partecipazioni per far fronte ad una marea di debiti.
La sfida di Alan Bond, considerata una del+le più competitive, è in questo momento addirittura incerta; a causa del+le difficoltà economiche de+l finanziatore tutto il programma di Coppa America è per il momento sospeso.
L'iniziativa di Gardini, che si contrappone a+l parallelo passo
legale australiano, è nata soprattutto da un desiderio di chiarezza.
«Siamo intervenuti -
ha aggiunto Gardini -
poiché non volevamo che il rappresentante de+i challenger
pensasse che non c'erano opinioni diverse».
I tempi perché la Coppa America venga corsa regolarmente
ne+l '92 sono comunque ormai stretti: se la sentenza definitiva non
verrà emessa entro il 1° maggio 1990, le regate slitteranno a+l '93.
((
Ida Castiglioni))
((MILANO.))
L'ingaggio del+l'attaccante tedesco
Herbert Waas, 26 anni, da+l Bayer Leverkusen, giunto ieri pomeriggio a
Milano con un aerotaxi dal+la Germania per firmare il contratto con il
presidente Corioni, ha costretto il Bologna a cedere Lorenzo che è
andato in prestito a+l Catanzaro. Corioni ha messo su+l mercato anche
Marronaro facendo*lo venire addirittura a Milanofiori, ma nessuna
società l'ha voluto. Quelle che cercavano una punta hanno trovato
altre soluzioni, come il Pescara che ha acquistato Traini da+l Cesena,
mentre la Fiorentina ha prelevato Nappi da+l Brescia per un miliardo.
Waas è l'ultimo straniero che arriva per quest'anno in Italia. Ora
resta solo un posto, quello del+la Roma, ferma a Voeller e Berthold.
Nel+l'ultima giornata di mercato si è sistemato anche Galderisi che è passato in serie B a+l Padova. La società veneta ha ottenuto da+l Milan uno sconto de+l 50 per cento de+l parametro, che era di oltre 4 miliardi, e ha fatto sottoscrivere a+l giocatore un contratto biennale di 180 milioni a stagione. Il Padova ha [ceduto] anche ceduto il difensore Piacentini al+la Roma che voleva dar*gli in cambio Impallomeni, ma questi ha rifiutato il trasferimento ne+l Veneto.
Anche un altro disoccupato illustre ha ottenuto un buon contratto: Eraldo Pecci, già bandiera de+l Torino e de+l Bologna, è stato ingaggiato da+l Vicenza per 500 milioni fino a fine stagione. Qualcosa come 15 milioni per partita se disputerà tutte quelle che mancano per arrivare a giugno de+l prossimo anno.
Si è mosso molto anche l'Avellino che ha ceduto Iacobelli al+l'Udinese e il giovane Ravanelli al+la Casertana. Poi ha acquistato l'attaccante Cinello dal+la Cremonese per 900 milioni e il mediano Manzo dal+l'Udinese. La società friulana, a sua volta, ha trasferito il regista Catalano al+la Triestina e il difensore Storgato a+l Cosenza.
Il mercato de+i calciatori non è comunque chiuso definitivamente:
fino a+l 30 dicembre possono essere ceduti quelli che otterranno la
risoluzione consensuale de+l contratto e che non hanno [disputato] mai
disputato gare ufficiali; fino a+l 30 marzo prossimo per la serie A e
a+l 30 aprile per la serie B possono accasar*si gli svincolati.
((
Nino Sormani))
((
TORINO.))
«Vincere
fuori casa è bello, a Parigi è bellissimo».
Così Giampiero
Boniperti durante il volo che ieri mattina ha riportato la Juventus a
Caselle. Era raggiante ma non considera il ritorno una formalità:
«Meno male che Susic aveva firmato due contratti e non ce lo
ritroviamo contro anche in campionato».
Come a+l solito ha
visto un tempo, il primo. L'Avvocato Gianni Agnelli, proveniente da
Bonn, gli ha dato il cambio nel+la ripresa. Un'autentica staffetta.
«Ci siamo [raccontati] poi raccontati la partita»,
scherza Boniperti.
A rattristare il presidente, dopo la sassaiola a+l pullman del+la
Juventus al+l'arrivo al+lo stadio, erano giunte le notizie
del+l'assalto subito a fine gara da un gruppo di tifosi bianconeri
pestati da teppisti parigini:
«E' strano. Con il Paris SG
siamo [stati] sempre stati in buoni rapporti. Rimedi? Ognuno ha la sua
medicina ma l'ideale sarebbe una forza pubblica forte capace di
prevenire».
(([
b. b.]))
«E ora voglio solo correre»
((
SUZUKA.))
Lo hanno atteso tutti a+l
circuito, sino a+l tardo pomeriggio. Lui, Nigel Mansell, è arrivato
al+l'ultimo momento, frettoloso, appena uno sguardo al+le vetture
luccicanti parcheggiate ne+i garages, una pacca sul+la spalle a+i
meccanici. Dice:
«Vado [a dormire] subito a dormire,
voglio recuperare bene la fatica de+l viaggio e la differenza de+l
fuso orario. De+l 'caso Mansell' non voglio proprio parlare. E'
finito, pensiamo al+le corse».
Il pilota inglese, giunto in aereo a Nagoia al+le 15 in compagnia di Cesare Fiorio, ha preferito defilar*si senza commentare la decisione del+la Ferrari di ritirare gli appelli presso i tribunali di Parigi e Lisbona e di chiudere la vicenda che lo aveva visto protagonista ne+l G.P. de+l Portogallo. E' evidente che a questo punto Mansell desidera solo dimenticare e soprattutto far dimenticare, disputando una bella corsa in quella che considera la tana de+l lupo Honda.
((
ROMA.
)) Qualcuno ha storto il naso: perchè i
Denver Nuggets e non Los Angeles, Boston o Chicago? Perché non il
meglio de+l meglio?
Incontentabili. Accogliamo Doug Moe e le sue «petite» con gli onori de+l caso. L'Nba è sempre l'Nba. Dopo Millwokee e Boston è proprio la squadra de+l Colorado quella chiamata da oggi a domenica ne+l terzo open in programma a Roma a difendere il vessillo del+la pallacanestro stellare statunitene ((sic)) contro gli assalti del+la rampante Europa. A+l cospetto de+i giganti d'oltre Oceano si presentano però tre autentici squadroni de+l Vecchio Continente, rappresentanti di un grande passato ma di un altrettanto fulgido presente: i campioni d'Europa del+la Jugoplastika, i campioni di Spagna de+l Barcellona; i campioni d'Italia del+la Philips, unica squadra impegnata ad aver già vissuto l'esperienza del+l'open nel+la inaugurazione di due anni fa. Jugoslavia, Spagna e Italia, ovvero il meglio del+la pallacanestro europea per club, vista la crisi del+le squadre sovietiche.
Doug Moe, stella vent'anni or*sono de+l Petrarca Padova, minimizza l'impegno con atteggiamento tipicamente americano. Il coach di Denver sostiene di non conoscere gli avversari e di non temer*li in alcun modo. Ma sbaglia se fonda il suo metro di giudizio sul+la sua lontana esperienza. Da vent'anni a questa parte, non solo il basket italiano ma tutto il movimento cestistico europeo è cresciuto notevolmente. Probabilmente Denver vincerà, ma guai ad esser*ne sicuri. In questo senso, che lo ammetta o no, Doug Moe rischia una figuraccia con tutta l'America. Chis*sà, prima o poi una squadra non statunitense vincerà l'open, ma quel giorno non vorremmo certo essere ne+i panni del+lo sconfitto coach a stelle e strisce.
Moe, comunque, potrebbe dover fare a meno, causa una contrattura, de+l suo uomo più rappresentativo, quell'Alex English che con 23,417 punti realizzati è il settimo marcatore di sempre del+l'Nba. Con il suo eventuale forfait, indubbiamente questo open perderebbe un grande protagonista. Denver esordirà questo pomeriggio contro il Barcellona che, privo del+l'oriundo americano Trumbo e di San Epifanio, difficilmente potrà riuscire ne+l sognato sgambetto.
Più interessante da+l punto di vista agonistico il match del+la
serata tra Philips e Jugoplastika. Gli slavi, guidati da+l mago
Maljkovic, cercheranno di sorprendere i milanesi così come sorpresero
i loro avversari nel+le Final Four di Coppa Campioni del+la scorsa
stagione. Ma Franco Casalini non ha nessuna intenzione di rimetter*ci
le penne prima de+l dovuto (leggi, eventualmente, Denver). L'ingaggio
in extremis de+l gigantesco pivot de+i Clippers Benoit Benjamin ne è
la più lampante testimonianza. Milano è forse, tra le tre squadre
europee impegnate, quella che più crede ne+l clamoroso successo. Per
Casalini ed i suoi, l'open non è solo un'opportunità per confrontar*si
con il miglior basket de+l mondo: è soprattutto una ghiotta occasione
per superar*lo. Due anni fa non andò benissimo, ma neppure tanto male.
Ora, con Benjamin insieme a giocatori come McAdoo, D'Antoni, Meneghin
e Riva, la Philips tenta l'impossibile. Quella milanese è la
formazione più americana d'Europa, potendo schierare il naturalizzato
D'Antoni a fianco de+i due stranieri previsti; una situazione non
prolungabile ancora per molto, visto che D'Antoni non potrà giocare in
eterno. Se poi la soluzione per la vittoria fosse «gli americani si
sconfiggono solo con altri americani», allora sì, è giusto provar*ci
adesso. ((
Marco Mazzocchi))
((
ROMA.))
Tutte e quattro le partite
in programma per questo terzo Open McDonald's di basket verranno
seguite in diretta da Telecapodistria. Due incontri saranno trasmessi
in differita su Italia 1. Ecco il programma:
Oggi.:
al+le 18 telecronaca diretta di Denver Nuggets-Barcellona
(Capodistria); al+le 20.50 telecronaca diretta di Philips
Milano-Jugoplastika Spalato (Capodistria); al+le 0.40 telecronaca
differita de+l match più spettacolare (Italia 1).
Domani:
replica de+i due incontri al+le 9.30 e
al+le 11.30 (Capodistria).
Domenica:
al+le 17 telecronaca diretta del+la finale in cui non sarà
impegnata Denver (Capodistria); al+le 19.30 telecronaca diretta del+la
finale con Denver (Capodistria); al+le 23.25 telecronaca differita
del+la finalissima (Italia 1).
Quale margine di garanzia può offrire a+l Milan il 2-0 ottenuto mercoledì sera a+l Meazza contro il Real? I precedenti non incoraggiano al+l'ottimismo: nel+la sua storia l'undici madrileno ha realizzato rimonte addirittura clamorose a+l Santiago Bernabeu. Il pericolo esiste, benchè l'ultimo Real abbia perso qualcosa del+la sua forza anche in casa. E ne+l ritorno avrà Butragueño. In passato a far le spese del+le reazioni de+i bianchi è stata anche l'Inter, presentata*si due volte a Madrid proprio con due gol di vantaggio. Nel+le semifinali del+la Coppa Uefa 1984-85 i nerazzurri vennero battuti per 3-0. Nel+l'edizione successiva, ancora semifinale, il 3-1 de+l Meazza venne ribaltato ne+i supplementari a Madrid con un 5-1.
L'Inter non è stata la sola vittima del+la «legge» de+l Bernabeu.
Il recupero più clamoroso i bianchi lo hanno effettuato nel+la Coppa
Uefa 198586: il Borussia Moenchengladbach, vittorioso per 5-1 in
Germania Ovest, fu eliminato da un indiscutibile 4-0. Ne+gli ultimi
anni il viaggio a Madrid è stato fatale anche a+gli slavi de+l Rijeka
(3-1 e 0-3), a+i belgi del+l'Anderlecht (3-0 e 1-6) e al+la Stella
Rossa Belgrado (4-2 e 0-2). Le statistiche consigliano prudenza a+l
Milan: la scorsa stagione i rossoneri pareggiarono a+l Bernabeu ma era
la gara di andata. E' il ritorno su+l suo campo a scatenare il Real.
(([
b.col.]))
((ROMA.))
La Roma ha battuto il Costarica 2-1 in un
incontro amichevole. Di fronte a quasi 5 mila spettatori il mundial
Bruno Conti è andato in gol dopo 7'. Di Baldieri su rigore al+l'80', e
ancora su penalty, di Caiasso, a 6' da+l termine, le altre reti. Sarà
revocata dal+la Caf la squalifica di Berthold.
((SAN FRANCISCO.))
Il terremoto che ha sconvolto la
Baia non ostacolerà la finale di baseball. I San Francisco Giants e
gli Athletics di Oakland che avrebbero dovuto affrontar*si martedi a+l
«Candlestick Park» per dar vita a+l terzo incontro de+i play-off
scenderanno in campo il 24 ottobre.
((SINGAPORE.))
Kim Joo Sung, ala sinistra del+la Corea
de+l Sud, è il divo de+l girone finale del+l'Asia per la
qualificazione a+i mondiali. L'attenzione è concentrata su+l «Sansone
de+l Sud», scrive il giornale di Singapore, che gli concede questo
accostamento perché ha dichiarato che i suoi lunghi capelli gli danno
forza e potere. Tirol, Colonia e Bayer Leverkusen lo vogliono. Il
Tirol gli ha offerto un contratto di 500 mila dollari mentre le due
società tedesche hanno avviato trattative tramite mediatori ma fino a
questo momento nessuno è riuscito a spuntar*la. Kim Joo Sung sarà
sicuramente a+l centro del+l'attenzione nel+l'incontro fra le due
favorite de+l girone, Corea de+l Sud e Cina. Ne+l caso di vittoria la
Corea de+l Sud potrebbe consolidare il primato in classifica che
detiene con gli Emirati Arabi. L'altra partita sarà tra Corea de+l
Nord e Qatar.
((ROMA.))
Un austriaco dirigerà il 15 novembre a
Wembley l'amichevole Inghilterra-Italia. La Fifa ha designato Hubert
Forstinger, coadiuvato da+i guardalinee Roman Steindl e Gerd
Adanitsch.
((VIENNA.))
Paolo Canè è stato eliminato a+l 20 turno
de+l torneo Grand Prix da+l neozelandese Kelly Evernden 6-2, 6-4. A+l
torneo di Tel Aviv, 20 turno: Pozzi-Bates 6-2, 6-2. Torneo femminile
di Bayonne, 1° turno: Romanò-Van Nostrand 6-3, 6-2; Reggi-Paradis 75,
0-6, 6-3; 2° turno: Bunge-Garrone 3-6, 6-4, 6-2; Pawlik-Lapi 75, 7-5.
A+l torneo di Zurigo, 1° turno: Golarsa-Hetherington 3-6, 76, 6-3;
Magers-Ferrando 6-2, 6-2.
((MILANO.))
Risultati de+i quarti di finale de+l
mondiale: Italia-Cina 3-0 (individuale 15-3; coppia 15-0; terna 15-0);
Polonia-Argentina 0-3; Austria-Paraguay 1-2; Svizzera-Uruguay 2-1.
((STOCCARDA.))
L'Urss ha vinto il titolo di campione
de+l mondo a squadre di ginnastica femminile lasciando la medaglia
d'argento al+la Romania e quella di bronzo al+la Cina. L'italia è
finita l4ª. Per la finale odierna de+l torneo individuale femminile,
si sono qualificate le italiane Roberta Kirchmayer e Giulia Volpi.
((ZURIGO.))
L'americana Tamara McKinney, mondiale di
combinata, rischia di saltare l'intera stagione agonistica per un
grave infortunio di cui è rimasta vittima sul+le nevi di Sas Fee, in
Svizzera. La 27enne ha riportato diverse ferite a+gli arti. I medici
non hanno [deciso] ancora deciso se operar*la immediatamente o far*la
rientrare in Usa.
((PARIGI.))
La coppia formata da+l francese Lino e
dal+l'inglese Doyle guida, con 10 punti, la classifica del+la sei
giorni di Parigi. Baffi e Bincoletto sono terzi con 2 punti al+le
spalle di Mottet e De Wilde, davanti a Bontempi e Kappes. Quinti
Fignon e Freuler.
((REGGIO CALABRIA.))
La Viola ha deciso di sospendere
Jerome Henderson, il giocatore di colore ingaggiato come centro. La
decisione è stata messa in relazione al+l'alterno rendimento che ha
caratterizzato le sue prestazioni anche per un colpo subito a+l
ginocchio. Il provvedimento potrebbe preludere a+l taglio de+l
giocatore. Oggi, infatti, sarà a Reggio Calabria Joseph Cooper, 32
anni, centro di due metri e dieci centimetri (per 108kg), che ha a+l
suo attivo qualche apparizione nel+la Nba ed una lunga militanza
nel+la Cba, la seconda lega professionista statunitense. Cooper ha
[giocato] anche giocato in Venezuela (con una media partita di 20
punti e 12 rimbalzi) e nel+l'Hapoel di Tel Aviv (18 punti e 14
rimbalzi). Nel+la passata stagione Cooper ha giocato qualche partita
in Spagna, ne+l Valencia.
Jean Louis aveva 22 anni, dal+l'età di 6 era malato di cuore. Aspettava il trapianto, era in lista d'attesa. Mercoledì sera una crisi l'ha ucciso.
Erano annichiliti dal+l'impotenza medici e infermieri de+l
Martini:
«La fine assurda di chi poteva essere salvato da
una legislazione più moderna, che regoli meglio i prelievi».
E la madre de+l ragazzo, Henriette Conterno, tra coraggio e pianto:
«Fate*la questa battaglia, per altri come lui: l'Italia ha
[da recuperare] molto tempo perso da recuperare».
Stasera il rosario. Domani i funerali. Ieri, ne+l suo
alloggio di corso Antony 15, a Collegno, la madre ha raccontato il
cammino di Jean Louis, nato ad Annecy, in Francia, 22 anni fa,
diplomato al+le superiori, per qualche tempo impiegato, poi scivolato
nel+l'attesa:
«Aveva 6 anni e mezzo quando gli fu
diagnosticata una stenosi cardiaca asintomatica. Tentai con una visita
a Città de+l Capo, da Barnard, che intervenne con un catetere e disse
che il bambino avrebbe potuto vivere purché senza sforzi eccessivi e
sport agonistici».
Madre e figlio tornarono a Collegno. Gli studi, gli
amici, la quotidianità interrotta da+i controlli.
«Era
l'87 quando Jean Louis' si diplomò in elettronica e cercò lavoro. Lo
presero in una ditta di macchine utensili: «Sai francese e inglese,
farai l'assistente del+le vendite». Tornò e mi confidò che l'avevano
messo in fabbrica, compiti di fatica. Telefonai per chiedere
spiegazioni. E loro: "Impiegato, ma con i contratti di formazione è
prassi che s'impratichisca di tutto"».
Dopo un mese e mezzo Jean Louis si sentì male:
«Era settembre. Gli venne una crisi. Lo portai a+l
Mauriziano. Riparlarono di intervento e chiesi di quale tipo:
pace-maker, trapianto? Forse erano seccati perché ci eravamo [rivolti]
già rivolti a Città de+l Capo. Un medico disse: "Se lo faccia dire da
Barnard!"».
Continuarono i controlli, anche in Germania:
«Al+la fine dissero che aveva del+l'acqua intorno a+l cuore.
Intanto aveva lasciato il lavoro, doveva evitare sforzi. Era il
novembre '88 quando un'altra crisi cardiaca lo aggredì. Sapevo che le
ambulanze ti portano al+l'ospedale più vicino, in questo caso Rivoli,
e sapevo che lui aveva bisogno de+l massimo del+le attrezzature, così
chiamai un taxi e andammo al+le Molinette».
Qui l'équipe de+l professor Brusca e del+la dottoressa Di Leo
intervenne in tempo e, con tatto e fermezza, avvertì Henriette
Conterno:
«E' necessario il trapianto».
Ora lei ricorda:
«Avevamo fiducia, ma rifiutavamo l'idea. Jean Louis era giovane, dopo
le cure si sentiva bene e vedeva più lontano il pericolo, si
ristabiliva».
Tra i controlli, passò qualche mese, fino al+l'estate di
quest'anno:
«Ebbe un forte scompenso e tornammo al+le
Molinette. Ormai avevamo accettato l'idea de+l trapianto. Ci chiamò un
torinese che aveva superato bene l'intervento: "Venite a vedere come
sto, come vivo". Eravamo già convinti, lui ci diede anche
l'ottimismo».
Jean Louis sorrise:
«Sono stufo
di soffrire, proviamo».
Non era ancora finita l'estate: il ragazzo e la madre
erano a Pavia con la richiesta:
«Fecero gli esami,
firmammo le carte. Ma loro fanno quello che possono, la lista
d'attesa è lunga. Cominciò l'attesa del+la chiamata».
E, mentre aspettavano, Jean Louis trascorreva le
giornate in casa; era stanco e quando usciva preferiva l'auto al+le
passeggiate. Ma era fiducioso:
«Ora andrò a Pavia, poi
tutto sarà diverso».
Mercoledì, verso le 18, la madre è rientrata e l'ha
visto bocconi su+l letto:
«Cercava di misurar*si la
pressione, stava male. Ho chiamato l'ambulanza e siamo corsi verso
l'ospedale».
Jean Louis è morto al+l'arrivo.
Dice Henriette Conterno:
«Che aiuti altri questa sua
fine. In quei momenti di dolore ho dimenticato la cosa più semplice
che potessi fare: chiedere a+i medici di prelevar*gli gli organi
possibili, per aiutare altri a vivere. Lui ne+gli ultimi tempi lo
ripeteva spesso: "Mamma, ho voglia di vivere"».
((
Marco Neirotti))
Ma lo stadio non è de+l Comune? Si direbbe di no,
leggendo la lettera scritta l'8 settembre dal+l'assessore Lorenzo
Matteoli al+l'Acqua Marcia. L'assessore al+lo Sport chiede infatti
al+la società che sta costruendo l'impianto del+la Continassa quali
siano
«le condizioni di locazione de+l manufatto per lo
svolgimento e l'ospitalità de+gli eventi previsti dal+la Coppa de+l
Mondo di calcio 1990».
Che cosa ne pensano i portavoce
((sic)) del+la società romana? Nessun commento. Ma la spiegazione
arriva da+l Comune:
«E' una domanda mal posta, poiché la
proprietà del+lo stadio è del+la Città».
Sta di fatto che
l'Acqua Marcia dovrà gestire quel «manufatto» per 30 anni e quindi,
aggiunge l'Avvocatura municipale, ne ha
«tutti i
diritti, ma anche i doveri sanciti nel+la convenzione firmata tra il
suo presidente Romagnoli ed il sindaco Maria Magnani Noya nel+l'87»
.
Quella lettera è il detonatore del+le nuove tensioni rimbalzate ne+l dibattito di lunedì scorso in Sala Rossa, quando il Consiglio ha chiesto a+l sindaco di chiarire il significato del+le pretese avanzate dal+l'Acqua Marcia: circa 29 miliardi chiesti dal+la concessionaria per mettere a disposizione lo stadio ne+l giugno-luglio '90. L'assessore Matteoli ha detto subito «no» a questo conto spese definito «eccessivo e improponibile», anche se provocato proprio dal+la sua lettera del+l'8 settembre. Di fronte a+l rifiuto municipale, la concessionaria ha rilanciato, chiedendo di sottoporre subito la controversia ad arbitrato.
Da dove nasce questa nuova tensione sul+lo stadio, quando pareva che il contenzioso ComuneAcqua Marcia dovesse essere rinviato a stadio finito? In realtà la corrispondenza fra Palazzo Civico, gli uomini di Romagnoli, con l'aggiunta de+l Col, il Comitato di «Italia '90», non si è [interrotta] mai interrotta: occupa un intero scaffale de+gli archivi municipali. Ed è [stata] sempre stata corrispondenza «difficile», come siamo in grado di documentare con le lettere scambiate fra i tre soggetti, tra il 5 luglio e il 13 ottobre scorsi.
Il Col invia a+l Comune una bozza di disciplinare per le gare
mondiali: in 3 pagine sono spiegate le modalità di utilizzo de+gli
stadi nel+le città scelte come sedi del+la Coppa: da+l 15 maggio '90
«a+l giorno seguente il termine del+le gare»
.
L'assessore al+lo Sport, Matteoli risponde a+l Col:
«Vi
informo che l'amministrazione non ha titolarità di gestione del+lo
stadio e non può assumere la delibera da voi richiesta, che risulta
dal+la bozza di disciplinare da voi inviata. Titolare del+la gestione
è l'Acqua Marcia. Vi invitiamo quindi a prendere contatto diretto con
la stessa».
In questa lettera l'assessore afferma che la
giunta ha [approvato] anche approvato (il 7 giugno) i lavori chiesti
da+l Col (13.5 miliardi) e,
«a titolo di liberalità, si
è [dichiarata] già dichiarata disponibile a+l pagamento de+l canone di
locazione per i Mondiali»
.
Nuova lettera de+l Col, in cui il direttore Luca Montezemolo ricorda
al+l'assessore Matteoli che, in una riunione (7 luglio) era stato
concordato che
«le richieste di Italia '90 fossero
rivolte a+l Comune, il quale le avrebbe [riportate] o meno riportate
al+l'Acqua Marcia, non potendo quest'ultima considerare Italia '90
quale interlocutore».
In altre parole il Col chiede: è
valido o no l'accordo de+l 7 luglio?
Matteoli risponde di no: il Comune non ha nessun ruolo «di intermediazione fra la concessionaria e terzi». Lo stesso giorno L'assessore al+lo Sport scrive al+l'Acqua Marcia, chiedendo*le a quali condizioni sia disponibile ad affittare lo stadio per ospitare la «Coppa de+l mondo».
E' l'ultima lettera conosciuta, tre paginette con allegato il conto
spese: 28 miliardi 820 milioni. La scrive l'Acqua Marcia a+l Comune,
illustrando le «sue» richieste per «affittare» lo stadio ad «Italia
'90» durante i Mondiali de+l prossimo anno.
«Ci è noto -
affermano fra l'altro i dirigenti del+la società romana -
che l'amministrazione ha invitato il Col a definire
direttamente con noi le condizioni per aver a disposizione lo stadio
durante i Mondiali. E', peraltro, acquisito che il Col non intende
assumer*si nessuno de+gli oneri da noi richiesti».
Conclusione: l'unica strada che l'Acqua Marcia può seguire è
l'arbitrato: per stabilire quali siano «i nostri diritti». Ma il
Comune resiste: la sola richiesta giustificabile, dice, può essere
quella per l'affitto e per i servizi, in tutto circa 1.2 miliardi.
L'Acqua Marcia non è d'accordo, mette su+l tappeto 24 miliardi (per
citare la cifra più forte) di mancati introiti pubblicitari. E se non
avrà soddisfazione, minaccia di aprire lo stadio a concerti rock
durante i Mondiali. (
(Giuseppe Sangiorgio))
Rischia di saltare il progetto de+l nodo ferroviario, presupposto indispensabile de+l nuovo Piano Regolatore del+la città. Motivo: il commissario straordinario del+le Ferrovie Schimberni non ritiene «prioritaria» la spesa per realizzare il passante in città tra le stazioni Lingotto e Stura. Così, esauriti i finanziamenti che hanno consentito di quadruplicare, costruendo un nuovo ponte sul+la Stura, 2 chilometri e mezzo di binari sul+la linea per Milano e di completare le 2 tratte di accesso al+la galleria sotterranea nel+la zona compresa tra via Rapallo e corso Re Umberto, lunedi si bloccheranno i lavori.
Fino ad ora sono stati spesi solo 60 miliardi de+i 517 necessari per costruire il passante (la cifra sale a 1200 miliardi se si considera l'intero nodo), che avrebbe avuto il duplice scopo di aumentare velocità commerciale e numero de+i convogli e consentire l'interscambio tra i vari mezzi di trasporto. Lo stralcio di piano, presentato dal+l'Ente ferrovie a+l ministro de+i Trasporti, ritiene invece indispensabile, per potenziare la rete, il quadruplicamento de+i binari tra le stazioni Dora e Chivasso, 262 miliardi, in parte disponibili a partire da+l '90.
Spiega Edoardo Garzegno, il dirigente responsabile de+l programma
di investimento:
«I lavori su+l percorso Dora-Stura, per
un valore di 97 miliardi, possono iniziar*si entro pochi mesi. Per il
tratto successivo, i lavori potrebbero venire appaltati entro il '90».
De+l passante neppure un cenno, perché è opera di
«interesse locale». Come dire, benedizione e massimo appoggio del+le
Ferrovie, ma non una lira per costruir*lo. Forse la scappatoia per
uscire da+l vicolo cieco esiste. La legge finanziaria del+lo scorso
anno destina 700 miliardi a tasso agevolato (interesse massimo pari
a+l 12%) a+i Comuni
«impegnati nel+la costruzione di
sistemi ferroviari passanti»;
con decreto de+l 30 maggio
'89, quella somma viene [suddivisa] così suddivisa: 415 miliardi a
Milano e 215 a Torino. Il problema è: si possono utilizzare i 215
miliardi per riaprire i cantieri su+l tratto Lingotto-Porta Susa. Una
risposta soltanto tecnica, probabilmente, sarebbe positiva, anche
perché il tratto Dora-Stura, secondo la Ferrovia stessa, è parte
essenziale de+l passante.
Superato tale scoglio (
«occorrerà una buona dose di
fortuna»
è il parere unanime de+gli interessati), il Comune
dovrà cercare altri fondi per abbassare il tracciato da corso Grosseto
a Porta Susa e Porta Susa, con un impegno di 135 miliardi, piu altri
80, a carico del+l'ente, per quadruplicare i binari.
Intanto, mentre si dovrà pensare a come trovare i 20 miliardi per
potenziare il tratto Porta Susa-Stazione Dora, i 66 miliardi, in parte
per rimodernare gli scambi, sul+la Torino-Modane de+l tratto di
Collegno, e gli 80 per lo scalo di Orbassano, possono venire appaltati
lavori per 11 miliardi a Porta Nuova. ((
Carlo
Novara))
«Diminuiti gli infortuni su+l lavoro»
Gli infortuni su+l lavoro diminuiscono. Ma la sicurezza in fabbrica è argomento «importante e delicato», da trattare «con serietà» e «serenità», senza «affermazioni di principio» o «tentazioni demagogiche».
Questo il senso del+la lettera che il presidente del+l'Unione industriale, Giuseppe Pichetto, spedirà ne+i prossimi giorni al+le aziende associate. Tra il 1978 e l'87, è scritto nel+la lettera, gli infortuni sono diminiuti di 200 mila unità: passando da un milione 9 mila a 797 mila. «Miglioramento» anche per malattie professionali (da 73,100 ne+l '78 a 47,900 nel+l'87) e infortuni mortali: da 1288 a 899.
Le cifre
«testimoniano del+lo sforzo che il sistema
industriale ha compiuto e compie per rendere sempre più sicura
l'attività nel+le fabbriche».
Conclude Pichetto:
«Affrontare questi problemi in chiave demagogica serve solo
a misconoscere l'importanza che le imprese vi attribuiscono, con
impegno non legato a fatti contingenti, ma costante ne+l tempo».
«Due miliardi spariti? Colpa di mia moglie»
Franco Lolli, il consulente arrestato ne+i giorni scorsi perché si
sarebbe impadronito di oltre due miliardi di contributi che avrebbe
dovuto versare al+l'Inps, scarica ogni responsabilità sul+la moglie:
«Si è [occupata] sempre occupata lei de+i versamenti in
banca. Non so nulla del+l'ammanco».
La versione non ha
[convinto] però convinto il sostituto procuratore Corsi che l'altro
giorno l'ha interrogato per due ore.
Lolli (difeso dal+l'avvocato Toselli) è [tornato] così tornato in cella mentre il giudice ha spiccato ordine di arresto per la donna, Giuseppina Balzari, 48 anni, scomparsa da una quindicina di gorni da+l suo alloggio di Rivoli. Anche a lei il dottor Corsi ha contestato l'appropriazione indebita, il falso e la truffa. Sarebbe stata lei, stando al+la deposizione de+l marito, a falsificare i moduli per i contributi arrecando un danno di oltre due miliardi a circa 150 aziende alcune del+le quali rischiano il fallimento. Giuseppina Balzari si è volatilizzata.
I titolari del+le aziende truffate non si danno per vinti. Dal+l'inizio del+l'inchiesta hanno assunto alcuni investigatori privati per far luce sul+l'attività de+i coniugi Lolli e soprattutto per scoprire dove è andato a finire il denaro. Finora, però, senza alcun risultato.
Si è accertato che ne+gli ultimi tempi i coniugi si sono recati più volte in Svizzera e in Francia. A Parigi, dove i Lolli hanno un alloggio, sono andati ne+i giorni scorsi anche alcuni mobilieri pinerolesi nel+la speranza di potere recuperare almeno parte de+i loro crediti: invano. Al+l'Inps intanto stanno continuando i controlli per verificare l'ammanco provocato al+le aziende. Che ora devono versare di nuovo i contributi mancanti e pagare anche la mora per il ritardo.
Il cantiere per il nuovo Palazzo di giustizia doveva essere avviato entro l'autunno. Ma ora l'appuntamento con le ruspe pare rinviato. E non si sa di quanto tempo. Su+i nuovi uffici giudiziari, ironia del+la sorte, pende un'indagine del+la magistratura, dopo il ricorso a+l Tribunale amministrativo (Tar) di una del+le ditte escluse da+l primo lotto di lavori (costo circa 180 miliardi), poiché ritenuta senza i requisiti necessari a costruire un'opera tanto rilevante. Ma gli esclusi, una ditta francese, hanno [costruito] già costruito il complesso parigino de «La Villette»: si sono [sentiti] quindi sentiti defraudati e si sono rivolti a+l magistrato amministrativo per avere giustizia. Su questo ricorso, mercoledì, c'è stato un «gran consulto» fra capidelegazione di giunta e capigruppo de+l pentapartito: su un problema che, comunque, lunedì arriverà in Consiglio comunale, poiché adesso l'opposizione (da+l pci a+l msi) chiede chiarimenti.
Sono una trentina i torinesi in lista in altre città
per il trapianto di cuore. La madre di Jean Louis chiede che la
tragedia di suo figlio serva da stimolo per evitar*ne altre. Le fa eco
il professor Franco Gorgerino, primario del+la Rianimazione a+l
Martini:
«A rendere insufficiente il numero de+i
trapianti sono due fattori. Il primo è una carenza legislativa che
sottopone gli espianti a normative di 14 anni fa senza tener conto
de+i passi avanti che ha fatto la scienza in materia di accertamento
del+la morte: le proposte di leggi nuove giacciono senza esiti, come
le richieste di ospedali ed équipes torinesi già pronte a partire. Il
secondo è una scarsa sensibilità del+la gente, che privilegia il culto
de+l cadavere rispetto a un giusto culto de+i morti. Occorre
sensibilizzare tutti: non si fanno prelievi da un vivo, non si
oltraggiano corpi: si aiutano altri a vivere grazie a+l dono di chi è
vittima di una sventura irreparabile».
I binari del+la ferrovia sono la cerniera ideale che unisce la città storica e l'area urbana di più recente espansione. E proprio lì, attorno a+l «passante», lo studio «Gregotti associati» ha immaginato la nuova città. Gli ha dato un nome, «spina centrale»: e ci ha messo residenze e edifici pubblici, università e tanti uffici, quel «terziario» che prima o poi dovrà abbandonare il centro.
Adesso, sembra cadere l'ipotesi che reggeva il teorema: l'interramento del+la ferrovia. Una brutta gatta da pelare, che coinvolge Marziano Marzano (da pochi giorni anche al+l'Urbanistica) e Ricciotti Lerro (destinato da+l sindaco a+l metrò e, appunto, a+l passante).
Ne+i giorni scorsi Lerro si è incontrato con i funzionari del+le
Ferrovie e de+l consorzio di imprese capeggiato dal+la Recchi. Ne è
uscita una prima soluzione, ancora sul+la carta:
«In
maggio il Comune ha ottenuto dal+lo Stato la possibilità di accedere a
un finanziamento per 215 miliardi, da destinare ad opere a corredo
de+l passante. Adesso, chiederò di poter utilizzare questi soldi per
proseguire i lavori in galleria».
Soldi comunque
insufficienti a completare il primo tratto de+l passante, da Lingotto
a Porta Susa (360 miliardi).
«Quanto basta per tre anni di lavori -
dice
Lerro nel+la speranza di poter accedere ad altri crediti. Lo
discuteremo, comunque, in giunta».
Continuare ad apprendere, affrontare nuove conoscenze, curiosare in discipline sconosciute, aprir*si al+le tante novità di un mondo in costante mutamento sono regole di vita che valgono per tutti, ma sono particolarmente importanti per chi ha i capelli grigi e spesso vive con qualche ansia la fine del+l'attività lavorativa e l'isolamento sociale.
Mantener*si giovani ne+l pensiero e ne+l rapporto con le innovazioni è una del+le parole chiave del+la filosofia del+l'Università del+la terza età i cui programmi per l'anno accademico '89-'90 sono stati presentati ieri nel+la sede de+l Rettorato.
L'Università del+la terza età a Torino compie adesso quindici anni; un lungo percorso che ha trasformato il progetto iniziale (animato da pochi volontari) in un punto di riferimento per oltre 5000 anziani. Tra gli iscritti, l'80% sono donne; oltre la metà de+i frequentatori sono tra i 60 e i 70 anni. Il 7% ha la licenza elementare, il 38 quella media, solo il 10% la laurea.
Per l'anno che si sta iniziando sono previsti 174 corsi strutturati in dodici lezioni settimanali e suddivisi in collegi: artistico, espressivo, letterario, medico-psicologico, scientifico, umanistico; rispetto al+l'edizione '88-89 sono stati aggiunti nuovi corsi di psicologia, sociologia, storia del+le religioni.
L'attività del+l'Unitre si completa con conferenze mensili (che hanno ottenuto ne+gli scorsi anni un grande successo) tenute a+l Colosseo da esponenti del+la cultura, del+lo spettacolo, del+la scienza, del+l'arte. Il primo incontro è previsto per il 9 novembre con lo scrittore Luciano De Crescenzo che intratterrà gli studenti su+l tema un poco provocatorio «Da Platone a Marisa Laurito».
Il 14 dicembre l'attore Alessandro Quasimodo presenterà un recital di poesie de+l padre, mentre in primavera saranno ospiti i figli del+lo scrittore Gio-vanni Guareschi.
Le iscrizioni a+i corsi (la quota annuale costa 65 mila lire, ma sono previste anche borse di studio per gli anziani meno abbienti) sono in corso in via Principessa Clotilde 95; le lezioni si inizieranno tra il 15 e il 30 novembre.
Accanto al+la vasta programmazione del+l'Unitre si sviluppa da
otto anni quella de+l Politecnico de+l tempo pratico che articola i
suoi 43 corsi in quattro sezioni: scientifica (geografia, fisica,
astronomia, informatica, lo spazio, l'innovazione tecnologica, vivere
con le piante, il mondo minerale) urbanistica, casa e restauro
(arredamento, storia urbanistica di Torino, salvaguardia de+l
patrimonio ambientale), informazione e documentazione (la banca e i
suoi servizi, la tutela de+l risparmio, antifortunistica domestica, la
moda, gli alimenti di origine animale, il Terzo mondo ne+l dopoguerra)
e l'hobbistica (bridge, scacchi, fotografia, filatelia, numismatica).
Il Teknotre, che si pone l'obiettivo di far apprendere la conoscenza
del+le tecniche e del+le scienze, ha [raccolto, lo scorso anno, oltre
1500 iscritti. ((
m.cas.]))
Un lettore ci scrive:
«Ho letto con amara sorpresa la decisione di autorizzare la celebrazione di S. Messe in latino in una (per il momento) chiesa torinese, probabilmente ne+l periodo in cui la città avrà una gran massa di visitatori italiani e stranieri in occasionee de+i cammionati mondiali di calcio de+l 1990.
«Definisco «amara» questa sorpresa perché scopro che, a distanza di 25 anni da+l Concilio Vaticano II, esiste ancora un forte movimento di nostalgici ne+i confronti de+i quali si preferisce il compromesso, anziché venir loro chiaramente in aiuto promuovendo iniziative di «lettura» de+l Concilio stesso, tendenti a far scoprire la Chiesa post-conciliare di tutti e per tutti, in cui l'uso del+la lingua corrente diventa segno tangibile di trasparenza nel+la comunicazione». ((Gianfranco Bortolussi))
Un lettore ci scrive:
«Il sig. Luigi Vercelli (Specchio de+i tempi del+l'11-10-89) definisce «vessazioni demagogiche» i propositi di limitare il traffico automobilistico in Torino.
«Beato lui che vive in provincia, ma dimentica che questa limitazione è stata richiesta, con un referendum, da oltre il 60% de+i cittadini che in Torino vivono e respirano per 24 ore a+l giorno.
«Il sig. Vercelli ha, invece, perfettamente ragione quando invoca da+gli attuali amministratori un trasporto pubblico efficiente ed il decentramento de+i servizi essenziali.
«Purtroppo la risposta del+l'amministrazione è sotto gli occhi di tutti: la metropolitana si è persa tra i litigi, mentre ci si è trovati d'accordo per costruire la Cittadella Giudiziaria ne+l cuore de+l Quartiere Cenisia-Cit Turin, al+la faccia di ogni decentramento.
«Al+le soglie del+l'inverno, in tutte le altre metropoli de+l mondo ci si prepara a fronteggiare la purtroppo prevedibile recrudescenza del+l'inquinamento, predisponendo misure per tutelare la salute de+i cittadini ad esso esposti.
«Qui a Torino ci si predispone a trasformare il giardino del+l'ex mattatoio di corso Vittorio in un parcheggio». ((dott. Riccardo Durando))
Un lettore ci scrive:
«Sabato scorso, guardando in televisione la partita di calcio tra
Italia e Brasile ho dovuto eliminare l'audio per non sentire il
terribile miagolio de+l telecronista quando nominava Alemâo. Pensate
al+l'effetto spoetizzante de+l verso di Carducci se avesse scritto
«Su nel+l'irto increscioso Alemao»
(in portoghese
Alemâo equivale ad Alemanno)!
«Ma è possibile che nessun telecronista mai abbia sentito una canzone brasiliana, per render*si conto che in portoghese il suono «ao» non esiste?
«E' vero che in italiano non esiste un suono perfettamente corrispondente a+l portoghese "âo», che è un suono nasale intermedio tra «an» e «on», ma si pronunci Alemàn, o al+la peggio Alemòn o Alemàun, che, comunque, sono sempre più vicini al+la pronuncia originale di quanto, invece non sia l'insopportabile Alemao.
«Prometto una lauta ricompensa a+l primo telecronista che mi libererà dal+lo strazio di sentire pronunziare Alemao, Joao e simili». ((Luciano Perelli))
Un gruppo di lettori ci scrive:
«Siamo lupetti (giovani scouts n.d.r.) de+l Torino 8 e, recentemente, abbiamo assistito al+l'incidente in seguito a+l quale un ragazzo è caduto in Po con il risciò.
«Ci ha [stupito] molto stupito e [ha] deluso il modo in cui il giornale ha dato la notizia, affermando che a salvar*lo sono stati i Vigili de+l Fuoco. Invece ad accorrere subito sono stati due nostri capi, Akela ed Ikki, che l'hanno aiutato ad uscire dal+l'acqua e poi a salire sul+la barca di un signore che ne+l frattempo era partito dal+l'altra sponda de+l fiume.
«Ikki, poi, che è esperta in salvamento, lo ha [assistito] anche assistito mentre lo trasportavano al+l'ospedale.
«I Vigili de+l Fuoco sono arrivati, ma quando il ragazzino era [stato riportato] già stato riportato a riva».
Seguono le firme
L'assessore per l'Istruzione de+l Comune ci scrive:
«In relazione al+la segnalazione del+la sig.ra Maria Revello apparsa su Specchio de+i tempi del+l'11 ottobre si comunica che, per quanto attiene gli interventi inerenti la messa a norma del+l'edificio, l'amministrazione comunale ha consegnato i lavori de+l lotto, che ricomprende anche la scuola Sclarandi, in data 4 settembre 1989.
«A termine di contratto, ed in linea con quanto richiesto dal+la normativa vigente, le opere dovranno essere ultimate entro il primo gennaio de+l 1990.
«Contestualmente verrà eseguita anche la necessaria riqualificazione del+la zona refettorio». ((dott. Vinicio Lucci))
I 30 dipendenti (funzionari, tecnici ed agronomi) del+l'Esap (Ente di sviluppo agricolo) del+la Regione Piemonte, con sede in via Petrarca 44, hanno scioperato per due ore, per protestare contro la situazione del+l'ente, che da troppo tempo è senza guida. L'Esap, infatti, da due mesi non ha consiglio d'amministrazione: i 24 componenti sono quasi tutti dimissionari.
La situazione deriva da+i continui disaccordi politici tra i membri stessi de+l consiglio. Ora il personale del+l'ente è in attesa di un commissario per l'ordinaria amministrazione, che dovrebbe essere nominato dal+la Regione Piemonte. Ma l'assessore al+l'Agricoltura Emilio Lombardi è ricoverato in ospedale per un infarto, e tutte le decisioni relative al+la guida del+l'Esap sono bloccate.
Lo sciopero ha avuto luogo ieri mattina dal+le 9 al+le 11. I dipendenti lamentano il mancato finanziamento annuale di 5-6 miliardi per far funzionare l'ente e per la realizzazione de+i suoi programmi di intervento che puntano ad avere un'agricoltura progredita e programmata, sia nel+le infrastrutture sia nel+le scelte produttive.
Il consiglio d'amministrazione ed il presidente Renato Bressan, dc, ingegnere civile, sono dimissionari da due mesi e mezzo per disaccordi interni. Prima gli attriti erano sorti sul+la gestione del+l'ente e poi sul+l'attuazione de+l piano di difesa integrata del+le colture agricole. E' un progetto preparato da+i tecnici Esap per la riduzione de+i pesticidi attraverso l'abbinamento di tecniche diverse di gestione fitopatologica nel+le colture ortofrutticole.
Questo programma d'intervento (che vuole ridurre l'uso intenso di pesticidi e diserbanti, de+i quali il Piemonte ha il primato in Italia), ha un costo di tre miliardi e mezzo. Ma (secondo i tecnici del+l'Esap) sta subendo notevoli rallentamenti, per il continuo nascere di difficoltà diverse. Questo a causa del+l'incertezza dovuta a+i disaccordi fra i componenti de+l consiglio d'amministrazione. Le diatribe vertono per lo più sul+l'assegnazione de+i fondi al+le organizzazioni agricole (Coldiretti, Unione agricoltori e Confcoltivatori), che partecipano al+l'attuazione de+l piano.
Tra l'altro, risulterebbe (secondo agronomi ed esperti del+l'Esap)
che il comitato esecutivo del+l'ente stesso e le organizzazioni
agricole hanno disatteso le indicazioni de+l comitato scientifico e
de+i tecnici, con un'anomala attuazione de+l progetto. Questo è stato
[indirizzato verso le colture de+i cereali e non de+gli
ortofrutticoli, un settore ne+l quale le tecniche per abbassare i
pesticidi sono più attuabili. ((
g.dol.]))
PREVISIONI
su Piemonte e Valle
d'Aosta, nuvolosità variabile con possibili precipitazioni sparse
specialmente sul+le zone alpine. Visibilità: riduzione nel+le ore
notturne per foschie dense e banchi di nebbia. Temperatura:
stazionaria o in lieve diminuzione.
TEMPERATURE
Massima
19.4
Minima
7.1
Media
12.5
Record
de+l mese ultimi 50 anni
Massima
27.0 4 ottobre 1949 Minima -0.6 28 ottobre 1973
Aeroporto di Caselle
Massima
17.6
Minima
4.8
Pressione
1018 hPa
Umidità
85%
VENTI
Deboli tendenti a disporsi da
Nord- Ovest
PRECIPITAZIONI
(Caselle) Nel+le ultime 24 ore
0 mm
Totale in questo mese
0.2
Normale in questo mese
112.2
Totale in questo
anno
672.6
SOLE LUNA PIANETI
((a cura di Walter
Ferreri del+l'Osservatorio Astronomico di Torino))
Il Sole
sorge al+le ore 6 e 51 minuti
tramonta al+le ore 17 e 36 minuti
La Luna
si leva al+le ore 22 e 7
minuti cala (il giorno successivo) al+le ore 14 e 10 minuti. Primo
quarto 8 ottobre ore 2 Luna piena 14 ottobre ore 22 Ultimo quarto 21
ottobre ore 14 Luna nuova 29 ottobre ore 16
Mercurio:
appare circa due volte più brillante del+la stella
Capella.
Venere:
a 122 milioni di km
dal+la Terra, distanza in diminuzione.
Marte:
si sposta tra le stelle di poco più di 1/2 grado a+l giorno da
Ovest verso Est.
Giove:
esibisce un
disco ellittico che è 1/45 di quello lunare.
Saturno:
riconoscibile come una stella luminosa
senza scintillio.
Il fenomeno:
Giove,
al+le ore 6, è 4 gradi a Sud del+la Luna calante. La brillantezza de+l
pianeta rende questa congiunzione appariscente e facilmente
individuabile.